Blockchain ed energia rinnovabile: come possono rivoluzionare il futuro

Che cos’è e come funziona la blockchain

La blockchain (o tecnologia del registro distribuito) è un registro aperto che consente di memorizzare in modo sicuro transazioni e dati in una rete distribuita di computer senza che ci siano entità centrali incaricate del loro controllo.

Ma quindi cos’è e come funziona una blockchain? La blockchain può essere definita come un particolare tipo di database condiviso tra i nodi di una rete di computer che memorizza informazioni organizzandole in blocchi, ovvero unità di archiviazione collegate tra di loro.
La blockchain, quindi, può essere vista come una serie illimitata e non centralizzata di atti notarili gestiti in un registro pubblico, immutabile e distribuito, in cui le transazioni vengono crittografate e raggruppate in blocchi, che poi vengono aggiunti alla catena (o blockchain) esistente.

La tecnologia blockchain è stata introdotta in ambito finanziario come infrastruttura per criptovalute ma sta trovando sempre maggiori applicazioni anche in campi non finanziari, come il settore sanitario, immobiliare, la catena di approvvigionamento delle merci e l’ambito energetico

Come la blockchain viene applicata al contesto energetico

Come viene applicata la blockchain al mercato dell’energia elettrica?
La tecnologia blockchain sta ricevendo molta attenzione nel settore energetico per la sua capacità di fornire soluzioni innovative ed efficienti. In particolare, la blockchain può essere utilizzata per migliorare la trasparenza, l'affidabilità e la sicurezza delle transazioni energetiche.
In relazione ai progetti di blockchain, una delle prime applicazioni in ambito energetico è stata realizzata da un gruppo di persone e piccole aziende di New York, attraverso il progetto Brooklyn Microgrid. Il sistema che è alla base di questo progetto ha reso possibile lo scambio tra i residenti del quartiere di energia elettrica prodotta localmente tramite pannelli solari. Questo sistema, grazie anche all’utilizzo di rilevatori intelligenti, è in grado di misurare costantemente l’energia generata e quella consumata.
Nell’ambito energetico la blockchain è in grado di registrare le operazioni relative alla generazione, trasmissione, distribuzione e vendita di energia, nonché i flussi dei dati funzionali alla gestione dei mercati della flessibilità. Concretamente, ad esempio, la tecnologia del registro distribuito permette a un cittadino con un’abitazione dotata di un impianto per produrre energia elettrica, ad esempio pannelli solari, non solo di utilizzare l’energia prodotta per i propri consumi, ma anche di accumulare o rivendere quella in eccesso, diventando così un vero e proprio fornitore di energia elettrica e di servizi di flessibilità. Ciò può avvenire in modo autonomo grazie alla tecnologia blockchain che è in grado di gestire le transazioni legate allo scambio di energia tra diverse utenze e la rete.

Vendita di energia elettrica tra privati tramite blockchain

La blockchain applicata al settore energetico consente di semplificare l'acquisto e la vendita di energia. Il prezzo a cui comprare o vendere energia può essere deciso in tempo reale basandosi sulla domanda e sull'offerta e la trasparenza delle transazioni energetiche è garantita dall'immutabilità della tecnologia blockchain.

Energia blockchain: vantaggi

L’utilizzo del sistema blockchain in ambito energetico comporta numerosi vantaggi, primo tra tutti la partecipazione attiva dei consumatori nel mercato energetico e nel mercato dei servizi ancillari di flessibilità.
La tecnologia incentiva inoltre un controllo più efficiente dei consumi e una costante verifica di eventuali problematiche della rete. In una configurazione tradizionale, infatti, in caso di sovraproduzione energetica gli impianti non sono sempre in grado di gestire efficientemente l’energia in eccesso mentre la blockchain può fornire supporto nel redistribuire il surplus energetico, garantendo l’equilibrio costante tra domanda e offerta a beneficio dell’intera comunità, assicurando così la flessibilità energetica dell’intero sistema.
Notevoli vantaggi sono presenti anche dal punto di vista ambientale:

  • risparmio energetico,
  • ottimizzazione nell’utilizzo delle rinnovabili,
  • uso di sistemi autonomi e a basso impatto ambientale,
  • minore tasso di dispersione energetica e miglioramento dell’efficienza delle reti,
  • riduzione dei consumi derivanti dal trasporto di energia su lunghe distanze.
Infografica sui vantaggi della Blockchain nella flessibilità energetica

Blockchain ed energia rinnovabile per Acea

Il consorzio PlatOne (PLATform for Operation of distribution Networks) si posiziona tra i principali progetti blockchain europei impegnati nella sperimentazione della prima rete elettrica intelligente in Europa. Attraverso l'utilizzo della blockchain, l'obiettivo del progetto è di cambiare le modalità di gestione dei consumi, garantendo la stabilità di rete, incentivando l'aumento dell'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e accelerando la transizione energetica. PlatOne è stato avviato come risposta alla sfida lanciata dall'Unione Europea per mitigare le congestioni di rete causate dalla crescente penetrazione di energia elettrica da fonti rinnovabili a generazione variabile e dai sistemi di riscaldamento, raffreddamento e mobilità elettrica. Inoltre, ha lo scopo di creare un mercato della flessibilità altamente inclusivo, che abilita tutti gli utenti ad offrire servizi ancillari alle reti elettriche. Il pilota italiano è guidato da Areti, la società del Gruppo Acea che si occupa della progettazione e della realizzazione degli interventi di ammodernamento e sviluppo delle infrastrutture elettriche e gestisce i servizi di distribuzione, di illuminazione pubblica, artistica e cimiteriale a Roma e Formello.

RomeFlex e il Progetto PlatOne

Areti, tramite il progetto europeo PlatOne, è già impegnata nello sviluppo di soluzioni per favorire la flessibilità della propria rete di distribuzione attraverso la sua digitalizzazione. A Roma, infatti, sono già in corso dei test in alcuni quartieri ed ora, con RomeFlex (Reshaping Operational MEthods to run grid FLEXibility), il progetto si estende all’intera città con l’obiettivo di creare un mercato locale della flessibilità energetica, introducendo di fatto un nuovo approccio di gestione della rete a livello nazionale e fornendo un contributo significativo nel controllo dei picchi di consumi che caratterizzano il mercato energetico romano.
In particolare, RomeFlex e PlatOne utilizzano due tipi di Blockchain:

  • una è utilizzata per la certificazione dell’energia movimentata durante la fornitura di un servizio di flessibilità,
  • l’altra è legata ai flussi di “settlement” da corrispondere tra le parti per la fornitura dei servizi.

I due progetti utilizzano un dispositivo (Light-Node per PlatOne e PGUI per RomeFlex) che permette di raccogliere le misure fornite, anche in tempo reale, dallo smart-meter e di acquisire segnali di attivazione del servizio di flessibilità e certificarli tramite blockchain. Questi dati certificati sono utilizzati poi per la verifica del servizio effettivamente fornito e il relativo pagamento.

Con lo sviluppo di funzionalità sempre più efficienti e con il coinvolgimento di un numero crescente di utenti, il progetto RomeFlex intende ottimizzare il funzionamento della rete rendendola sempre più resiliente e stabile. Consente inoltre al distributore di rivestire il ruolo di facilitatore della transizione energetica e di abilitatore del mercato della flessibilità, permettendo a tutti gli utenti, residenziali e industriali, di fornire servizi di flessibilità alle reti elettriche.

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