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Gruppo Acea

2023

consolidato

Bilancio



Gruppo Acea

2023

consolidato

Bilancio

Copia di cortesia in PDF. Questa versione è stata preparata per comodità d’uso e non contiene le informazioni ESEF come specificato nelle norme tecniche di regolamentazione ESEF (Regolamento Delegato (UE) 2019/815).

2



LETTERA AGLI AZIONISTI 4

STRUTTURA DEL GRUPPO 6

INVESTOR RELATIONS 7

CORPORATE HIGHLIGHTS 8

FINANCIAL HIGHLIGHTS 9

IL MODELLO ORGANIZZATIVO DI ACEA 10

IL MODELLO DI BUSINESS 14

INDICE

1

2

RELAZIONE

SULLA GESTIONE

BILANCIO

DI ESERCIZIO

2

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 3

3

4

BILANCIO

CONSOLIDATO

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO

E GLI ASSETTI PROPRIETARI

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 3

4

Lettera agli Azionisti

Lettera agli Azionisti

Care Azioniste, cari Azionisti,

l’anno 2023 è stato caratterizzato da elevata incertezza sull’evoluzione delle tensioni geopolitiche in est Europa e in Medio Oriente, da livelli di inflazione lontani dagli obiettivi della Banca Centrale Europea e da tassi di interesse in crescita per effetto delle politiche monetarie. Inoltre, l’incremento di fenomeni climatici estremi ha costituito e continuerà a costituire un ulteriore fattore di rischio a livello nazionale sia sull’economia sia sul nostro ecosistema. È evidente, quindi, la necessità di trovare soluzioni concrete per rispondere a tali sfide mediante un approccio industriale alla gestione delle risorse e cogliendo le opportunità che derivano dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione dei processi, per una crescita etica e sostenibile.

In questo contesto sfidante i risultati 2023 del Gruppo Acea confermano il trend positivo registrato nell’ultimo trimestre del 2022, evidenziando un margine operativo lordo consolidato e una generazione di flussi di cassa operativi in crescita.

Nel 2023 il Gruppo ha proseguito la strategia focalizzata sullo sviluppo di infrastrutture sostenibili in contesti regolati a sostegno della crescita e preservando un adeguato equilibrio finanziario. Il Gruppo pone un’attenzione sempre maggiore alla crescita diligente, con forte disciplina su costi e investimenti oltre alla continua ottimizzazione della struttura finanziaria per sostenere i risultati economici e la generazione di cassa. Una leva per il raggiungimento di tali obiettivi è rappresentata dalla revisione delle strategie e delle procedure di procurement e dalla definizione di linee di azione per il contenimento del rischio di credito, attraverso la prevenzione e la gestione del portafoglio clienti. Inoltre, nei primi mesi del 2023 Acea ha emesso un Green Bond per 700 milioni di Euro, collocato ai tassi più competitivi del mercato.

I risultati operativi dell’azienda nel 2023 registrano un incremento dell’EBITDA del 7% rispetto al 2022 per un totale di 1,4 miliardi di Euro, generati per l’87% da business regolati(1). Gli investimenti, destinati per l’88% alle attività regolate, sono stati pari a 1,1 miliardi di Euro, in aumento del 9%, rispetto all’anno precedente. L’utile netto registra una crescita del 5% rispetto al 2022 (utile netto ricorrente in crescita del 22%), per un totale di 294 milioni di Euro.

In un contesto globale sempre più attento agli impatti ambientali e sociali, la crescita dei risultati del Gruppo è accompagnata dal continuo impegno nelle iniziative di contrasto e adattamento al cambiamento climatico, al centro della strategia aziendale e in linea con il percorso di transizione energetica intrapreso, in un approccio sistemico all’economia circolare e nel perseguimento di obiettivi sostenibili di business. L'impegno nell’integrazione degli aspetti di sostenibilità nella gestione di impresa incontra l’apprezzamento di analisti, rating e benchmark ESG. Il riscontro di Acea al Questionario Climate di CDP (già “Carbon Disclosure Project”) ha permesso la classificazione della medesima nella categoria “Leadership” con un punteggio “A-”, migliorando la posizione “B” dello scorso anno. È

stato, inoltre, incrementato il Sustainability Solicited rating da parte dell'agenzia indipendente “Standard Ethics” con giudizio “EE+”.

Acea, primo operatore nazionale nel settore idrico e leader in Europa, nel 2023 ha proseguito nella pianificazione e realizzazione di rilevanti interventi nel settore con l’avvio di progetti strategici per il Paese quali: il raddoppio dell’acquedotto del Peschiera, che rientra tra le dieci opere di interesse nazionale, per il quale sono stati stanziati 700 milioni di risorse pubbliche, e i progetti PNRR, per i quali il Gruppo si è aggiudicato finanziamenti per 680 milioni di Euro nell’Acqua. Inoltre, Acea ha continuato ad investire per la riduzione delle perdite idriche e il miglioramento della qualità dell’acqua e ha avviato partnership strategiche con Acquedotto Pugliese, Coldiretti, Bonifiche Ferraresi e l’Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni e Miglioramenti Fondiari per la tutela e il riuso della risorsa idrica, con l’obiettivo di sviluppare sinergie per il riutilizzo nei settori agro-industriale ed energetico nonché per l’innovazione tecnologica. È stato, inoltre, avviato lo sviluppo del business in regioni non servite da Acea, attraverso la partecipazione a gare per il Servizio Idrico Integrato.

L’impegno si estende anche al business Reti e Illuminazione Pubblica con l’avvio del mercato dei servizi di flessibilità attraverso il progetto “RomeFlex” per lo sviluppo di una rete di distribuzione elettrica resiliente e telecontrollata. Inoltre, nel 2023 si è concluso il contenzioso pluriennale con Roma Capitale per il Servizio di Illuminazione Pubblica ed è stata presentata una proposta spontanea di project financing per la gestione, l’ammodernamento e la digitalizzazione della rete, del servizio e per l’implementazione di soluzioni innovative in ambito smart city.

Nel business Ambiente, il marzo 2023, con un raggruppamento di importanti operatori nazionali e internazionali, leader nei settori di appartenenza, Acea ha presentato una manifestazione di interesse, in risposta all’Avviso pubblico indetto dal Comune di Roma relativo alla gara per la realizzazione del nuovo termovalorizzatore di Santa Palomba, aderendo a una visione strategica per lo smaltimento dei rifiuti nella Capitale e in ottica di sistema Paese.

Nel 2023 Acea ha mantenuto e rinnovato i sistemi di gestione già certificati - qualità, ambiente, sicurezza, energia e parità di genere - conseguendo anche la certificazione ISO 37001:2016 per il proprio “Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione” e, tra le prime aziende quotate italiane, l’attestazione ISO 10004:2018 per i processi di monitoraggio e misurazione della soddisfazione del cliente.

Acea ha siglato con il Ministero dell’Interno un Protocollo Quadro Nazionale per la Tutela della Legalità per consolidare il comune impegno contro i rischi di infiltrazione criminale e di eventuali fenomeni di corruzione nei cantieri delle importanti opere strategiche che il Gruppo realizzerà nei prossimi anni.

L’Azienda ha varato una nuova organizzazione basata su tre leve: ingresso di nuove professionalità, ricambio generazionale e

(1) Include i business regolati Acqua Italia e Reti & Smart Cities e l’area Ambiente.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 5

riconoscimento di ruoli di vertice a figure femminili. A rafforzamento dell’impegno del Gruppo verso le Persone sono stati ottenuti importanti riconoscimenti migliorando il posizionamento in diversi rating, confermando la certificazione “Top Employers” Italia per le politiche e strategie nella gestione delle risorse umane. In tema Diversity & Inclusion, Acea è stata inclusa nel “Bloomberg Gender Equality Index” per il quarto anno consecutivo.

Acea e le Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto il Protocollo “Carta della Persona e della Partecipazione”, intesa che ha l’obiettivo di rafforzare le relazioni tra le parti, valorizzando il coinvolgimento e mettendo al centro le persone. Il Gruppo è fortemente impegnato nella tutela dei diritti fondamentali delle persone promuovendo il

pieno rispetto dei diritti umani nelle attività gestite, come dimostra l’approvazione della Policy sui diritti umani, applicata anche dalle Società presenti all’estero.

Quanto realizzato nel 2023 rappresenta una solida base per l’attuazione del Piano industriale, di recente approvato, che guiderà il Gruppo nei prossimi cinque anni. Il Piano, chiamato “Green Diligent Growth”, prevede una significativa crescita con focalizzazione sui business regolati per rendere le infrastrutture sempre più sostenibili e resilienti, rafforzando il ruolo del Gruppo Acea quale operatore infrastrutturale in un contesto in forte evoluzione che offre importanti opportunità di sviluppo e investimento.

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale

Fabrizio Palermo

La Presidente

Barbara Marinali

6

Struttura del Gruppo

Struttura del Gruppo

La struttura del Gruppo, distinta per area di business, risulta composta dalle seguenti principali società.

ACQUA

96% ACEA ATO2

98% ACEA ATO5

99% SARNESE VESUVIANO

 37% GORI

100% ACEA MOLISE

99% OMBRONE

 40% ACQUEDOTTO DEL FIORA

87% ACQUE BLU ARNO BASSO

 45% ACQUE

75% ACQUE BLU FIORENTINE

 40% PUBLIACQUA

48% G.E.A.L.

40% UMBRA ACQUE

35% INTESA ARETINA

 46% NUOVE ACQUE

58% GESESA

51% ADISTRIBUZIONEGAS

 55% NOTARESCO GAS

45% ASM TERNI

 99% UMBRIADUE SERVIZI IDRICI

 43% SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Ambiente

100% ACEA AMBIENTE

 100% DEMAP

 90% AS RECYCLING

 80% CAVALLARI

 60% MEG

 70% S.E.R. PLAST

 70% TECNOSERVIZI

 60% FERROCART (via ASM TERNI)

 60% BERG

 85% AQUASER

 73% ACQUE INDUSTRIALI

 80% ISECO

 100% ORVIETO AMBIENTE

 100% DECO

 100% ECOLOGICA SANGRO

50% ECOMED

Reti & smart cities

100% ARETI

COMMERCIALE

100% ACEA ENERGIA

 100% UMBRIA ENERGY

 100% ACEA INNOVATION

100% ACEA ENERGY MANAGEMENT

100% ACEA INFRASTRUCTURE

 100% SIMAM

100% TECHNOLOGIES WATER SERVICES

44% INGEGNERIE TOSCANE

Engineering & Infrastructure Projects

ACQUA (estero)

100% ACEA INTERNATIONAL

 100% ACEA DOMINICANA

 100% ACEA PERÙ

 61% AGUAS DE SAN PEDRO

 100% CONSORCIO ACEA-ACEA DOMINICANA  44% CONSORCIO AGUA AZUL

51% AGUAZUL BOGOTÀ

PRODUZIONE

100% ACEA PRODUZIONE

 100% ECOGENA

 49% ENERGIA

 100% ACEA RENEWABLE

 100% ACEA SOLAR

 100% SF ISLAND

 100% ACEA RENEWABLE 2

 100% FERGAS SOLAR 2

 40% ACEA SUN CAPITAL

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 7

INVESTOR RELATIONS

Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale di Acea SpA risulta così composto.

ANDAMENTO DEL TITOLO ACEA NEL 2023

51,00% Roma Capitale

23,33% Suez

20,22% Mercato

5,45% Caltagirone

Il grafico evidenzia esclusivamente

le partecipazioni superiori al 3%,

così come risultanti da fonte CONSOB

8

Corporate highlights

Corporate highlights

PRIMO OPERATORE 

in Italia nei servizi idrici

con 10 milioni

di abitanti serviti in Lazio, Toscana, Umbria, Campania e Molise

ACQUA

ENGINEERING & INFRASTRUCTURE PROJECTS

TRA I PRINCIPALI 

operatori nazionali nel mercato dell’energia

con circa 7 TWh

di elettricità venduta

COMMERCIALE

TRA I PRINCIPALI 

operatori in Italia per le attività di Ingegneria

461.799 analisi

sulle acque potabili

160.862 analisi

sulle acque reflue

PRIMARIO OPERATORE 

in Italia nel Waste Management

con oltre 1,8 milioni

di tonnellate di rifiuti gestiti

AMBIENTE

RETI & SMART CITIES

TRA I PRINCIPALI

operatori in Italia nella distribuzione dell’energia

con circa 9 TWh

di energia distribuita

ACQUA (ESTERO)

Presenti con 

4 società operanti nei servizi idrici

Circa 10 milioni di abitanti

serviti in America Latina

PRODUzione

TRA I PRINCIPALI

operatori nazionali nell’ambito della generazione da fonti rinnovabili

con circa 750 GWh

di energia prodotta

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 9

Financial highlights

RICAVI CONSOLIDATI

EBIT

RISULTATO NETTO DEL GRUPPO

EBITDA

RISULTATO ANTE IMPOSTE

INVESTIMENTI DI GRUPPO

2023

2022

2023

2022

2023

2022

2023

2022

2023

2022

2023

2022

4.649

5.138

612

294

475

993*

1.391

566

280

498

1.001*

1.305

* al netto degli investimenti finanziati.

Dati in milioni di Euro.

10 

Il modello organizzativo di Acea

Il modello organizzativo di Acea

Acea ha adottato un assetto organizzativo e un modello operativo che trova fondamento nelle linee strategiche basate sulla crescita nel mercato idrico attraverso sviluppi infrastrutturali, espansione geografica, potenziamento tecnologico e tutela della risorsa idrica; sulla resilienza della rete elettrica e sulla qualità del servizio della città di Roma; sullo sviluppo di nuova capacità rinnovabile per far fronte alla transizione energetica; sulla spinta verso l’economia circolare con espansione geografica anche in sinergia con altri business.

I macrosettori in cui opera ACEA sono articolati nelle aree industriali seguenti:

Acqua, Reti & Smart Cities, Ambiente, Commerciale, Produzione, Engineering & Infrastructure Projects.

I dati che seguono sono in milioni di Euro.

EBITDA 2023

1.391 mln

ACQUA

Il Gruppo Acea è il primo operatore italiano nel settore idrico con 10 milioni di abitanti serviti. Il Gruppo gestisce il Servizio Idrico Integrato a Roma e Frosinone e nelle rispettive province ed è presente in Toscana, Umbria, Campania e Molise. Il Gruppo è inoltre presente nel mercato della distribuzione del gas metano, prevalentemente in Abruzzo.

PRIMO OPERATORE NAZIONALE

Circa 10 milioni di abitanti serviti e 660 milioni di metri cubi di acqua potabile erogata

Circa 59.000 km di rete idrico-potabile e 25.200 km di rete fognaria gestiti

53% dell’EBITDA

consolidato**

2023

2022

2023

2022

744

559

669

562

EBITDA +11,2%

INVESTIMENTI -0,5%*

* al netto degli investimenti finanziati.

** al lordo dell’EBITDA corporate (pari a -3%).

ATTIVITÀ

NON REGOLATE

87%

13%

ATTIVITÀ

REGOLATE

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 11

* al netto degli investimenti finanziati.

** al lordo dell’EBITDA corporate (pari a -3%).

RETI & SMART CITIES

IIl Gruppo Acea è tra i principali operatori nazionali con circa 9 TWh elettrici distribuiti a Roma. Sempre nella Capitale il Gruppo gestisce l’illuminazione pubblica e artistica con oltre 206.000 lampade. Il Gruppo ACEA è impegnato in progetti di efficienza energetica e nello sviluppo di nuove tecnologie, come le smart grid e la mobilità elettrica, attraverso la realizzazione di progetti pilota particolarmente innovativi.

TRA I PRINCIPALI OPERATORI IN ITALIA

Energia immessa nella rete di areti: 9,8 TWh

Smart Meter 2G installati nel 2023: 333.664

Gestione Illuminazione Pubblica e Artistica: 205.697 punti luce

27% dell’EBITDA

consolidato**

2023

2022

2023

2022

375

274

352

269

EBITDA +6,6%

INVESTIMENTI +1,8%*

ACQUA (ESTERO)

Il Gruppo Acea gestisce le attività idriche in America Latina e ha come obiettivo quello di cogliere opportunità di sviluppo verso altri business riconducibili a quelli già presìdiati in Italia. È presente in particolare in Honduras, Repubblica Dominicana e Perù servendo una popolazione di circa 10 milioni di abitanti. Le attività sono svolte in partnership con soci locali e internazionali, anche attraverso la formazione del personale e il trasferimento del know-how all’imprenditoria locale.

Gestioni idriche in America Latina

3% dell’EBITDA

consolidato*

2023

2022

2023

2022

36

6

33

6

EBITDA +8,3%

INVESTIMENTI -1,4%

12 

Il modello organizzativo di Acea

PRODUZIONE

Il Gruppo Acea è tra i principali operatori nazionali nell’ambito della generazione da fonti rinnovabili ed è impegnato in progetti di efficienza energetica ed energy solution nel segmento business, particolarmente focalizzati nella ricerca di approcci innovativi nella gestione degli asset produttivi e all’implementazione di nuova capacità produttiva che riduca l’impronta carbonica del Gruppo.

TRA I PRINCIPALI OPERATORI IN ITALIA

Progetti di efficienza energetica

Potenza idroelettrica: 119,3 MW

Potenza termoelettrica: 110,7 MW

Potenza fotovoltaico (comprese SPV): 101 MW

Potenza fotovoltaico in sviluppo: 900 MW

4% dell’EBITDA

consolidato*

2023

2022

2023

2022

54

41

90

30

EBITDA -40,0%

INVESTIMENTI +35,7%

* al lordo dell’EBITDA corporate (pari a -3%).

COMMERCIALE

Il Gruppo Acea è uno dei principali player nazionali nella vendita di energia elettrica e offre soluzioni innovative e flessibili per la fornitura di elettricità e gas naturale con l’obiettivo di consolidare il proprio posizionamento di operatore dual fuel. Opera sui segmenti di mercato delle medie imprese e delle famiglie con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti con particolare riguardo ai canali web e social. Presidia le politiche di energy management del Gruppo. L’Area ha inoltre l’obiettivo di ricercare innovazioni e start-up per avviare progetti di sperimen-tazione e sviluppo in ambito tecnologico.

TRA I PRINCIPALI OPERATORI IN ITALIA

Elettricità venduta: 6,8 TWh

Clienti Mercato Libero: 0,64 milioni

Clienti Mercato di Maggior Tutela: 0,51 milioni

Clienti Tutela Graduale: 0,10 milioni

Clienti gas: 0,31 milioni

9% dell’EBITDA

consolidato*

2023

2022

2023

2022

129

50

90

50

EBITDA +43,7%

INVESTIMENTI +1,2%

* al lordo dell’EBITDA corporate (pari a -3%).

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 13

ENGINEERING & INFRASTRUCTURE PROJECTS

Il Gruppo Acea ha sviluppato un know how all'avanguardia nella progettazione, nella costruzione e nella gestione dei sistemi idrici integrati: dalle sorgenti agli acquedotti, dalla distribuzione alla rete fognaria, alla depurazione. Sviluppa progetti di ricerca applicata, finalizzati all’in-novazione tecnologica nei settori idrico, ambientale ed energetico. Particolare rilevanza è dedicata ai servizi di laboratorio e alle consulenze ingegneristiche. Il Gruppo Acea è inoltre impegnato nella progettazione e realizzazione di impianti per l’ambiente e per il trattamento delle acque e dei rifiuti.

Analisi sulle acque potabili: 461.799

Analisi sulle acque reflue: 160.862

Numero ispezioni in cantiere: 14.252

1% dell’EBITDA

consolidato*

2023

2022

2023

2022

10

5

13

6

EBITDA -24,8%

INVESTIMENTI -18,8%

AMBIENTE

Il Gruppo Acea è uno dei principali player nazionale con circa 1,829 milioni di tonnellate di rifiuti, inclusi quelli intermediati, gestiti all’anno. Tra i diversi impianti di trattamento e smaltimento, gestiti e dislocati in 8 regioni, ci sono il principale termovalorizzatore e il più grande impianto di digestione anaerobica e compostaggio della Regione Lazio e il più grande impianto di Trattamento Meccanico-Biologico della Regione Abruzzo. Il Gruppo dedica particolare attenzione allo sviluppo di investimenti del business nel waste to energy e nel waste recycling, conside-rato ad alto potenziale, in coerenza con l’obiettivo strategico di valorizzazione ambientale ed energetica dei rifiuti, nonché nel loro recupero e riciclo nelle filiere della plastica, carta, metalli e nella produzione di compost di alta qualità.

PRIMARIO OPERATORE IN ITALIA

Umbria, Lazio, Toscana, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, Marche e Abruzzo

1,829 milioni di tonnellate di rifiuti gestiti all'anno

Energia elettrica ceduta: 311 GWh

Biogas recuperato/prodotto: 29.003 kNm3

6% dell’EBITDA

consolidato*

2023

2022

2023

2022

84

39

102

46

EBITDA -17,0%

INVESTIMENTI -15,9%

* al lordo dell’EBITDA corporate (pari a -3%).

14 

Il modello di business

Il modello di business

Filiera energia: distribuzione

TRASMISSIONE

distribuzione

UTENZE PUBBLICHE E PRIVATE

Filiera energia: generazione

IDROELETTRICO

cogenerazione

energia termica

energia elettrica

fotovoltaico

AMBIENTE

NATURALE

Filiera idrica: servizio idrico integrato

Filiera ambiente: economia circolare

CAPTAZIONE

ANALISI

UTENZE

depurazione

POTABILIZZAZIONE

rEIMMISSIONE

BIOGAS

ADDUZIONE

DISTRIBUZIONE

FOGNATURA

BIOGAS

TRATTAMENTO ACQUE

RECUPERO FANGHI e organico

COMPOSTAGGIO

WTE

energia

acque reflue

rifiuti organici

css pulper

altri rifiuti

rifiuti

MPS

WTM

Filiera energia: commodity e servizi a valore aggiunto

ITALIAN POWER

EXCHANGE - IPEX

CLIENTI

marketing

strategy

+

My Acea

www.acea.it

e-mobility

SERVIZI A VALORE AGGIUNTO

CUSTOMERCARE

FILIERA IDRICA: SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

La filiera idrica: partendo da un’attenta analisi di sorgenti e falde e dei potenziali impatti dei processi operativi su di esse - per esempio mediante la definizione e il monitoraggio di distretti idrici e l’elaborazione dei bilanci idrici, per tutelare la risorsa e bilanciarne i flussi vitali con le esigenze del consumo umano - Acea controlla e garantisce la qualità dell’acqua durante il percorso di captazione e distribuzione, nel rispetto degli standard nor-mativi previsti per gli utilizzi finali. Analogamente viene trattata la raccolta dei reflui e la depurazione al fine di restituire all’ambiente la risorsa nelle migliori condizioni possibili, riavviandola al suo ciclo naturale. Massimo im-pegno è dedicato ad incrementare la resilienza delle infrastrutture idriche, all’innovazione tecnologica applicata alla gestione (per esempio telecontrollo, sensori, monitoraggi satellitari ecc.) e alla digitalizzazione dei processi.

FILIERA ENERGIA: COMMODITY E SERVIZI A VALORE AGGIUNTO

Vendita di energia, gas e servizi a valore aggiunto: l’acquisto delle commodity (energia e gas) avviene mediante contratti bilaterali o scambi su piattaforme di mercato (Borsa elettrica), ove Acea Energia, in base alle proprie politiche commerciali, si approvvigiona per rifornire i clienti. La Società sviluppa relazioni con i clienti, mediante canali di con-tatto sempre più innovativi e digitali. La promozione delle offerte commerciali avviene, oltre a canali pull (shop, sito internet, sportelli), mediante agenzie di vendita apposita-mente selezionate, formate e monitorate nelle pratiche commerciali messe in atto. Un ambito di sviluppo delle Società del comparto riguarda la realizzazione di smart services, quali mobilità elettrica, riqualificazione energetica e compostaggio diffuso.

FILIERA AMBIENTE: ECONOMIA CIRCOLARE

Valorizzazione dei rifiuti ed economia circolare: la filiera ambiente valorizza i rifiuti tramite una gestione industriale che persegue la riduzione dei volumi degli stessi, il loro trattamento, la con-versione in biogas, la trasformazione in compost, la termovalorizzazione per produzione energeti-ca, il riciclo in materia riutilizzabile nei processi produttivi. Acea, in particolare, in ottica di econo-mia circolare, sfrutta l’integrazione nelle attività idriche per recuperare i fanghi da depurazione ed avviarli a trattamento ai fini di compostaggio e recupero di materia, perseguendo la crescita della propria posizione di mercato e la capacità operativa. Acea è impegnata nell’ampliamento della gestione dei volumi trattati, dalla selezione allo stoccaggio e trattamento, nonché delle tipologie di materiale gestito nel circuito dell’economica circolare (carta, ferro, legname, rifiuti liquidi, pla-stica e metalli) mediante acquisizioni di nuove Società.

FILIERA ENERGIA: GENERAZIONE

Produzione di elettricità: Acea, tramite le Società dedicate, produce energia da centrali idroelettriche, termoelettriche (cogenerazione ad alto rendimento) e im-pianti fotovoltaici. In particolare, Acea sviluppa strategicamente la propria posizione nel comparto di generazione solare anche tramite accordi di partnership con im-portanti operatori finanziari, con la volontà di accrescere in maniera significativa la propria capacità installata rinnovabile sul medio termine.

FILIERA ENERGIA: DISTRIBUZIONE

Distribuzione di elettricità: Acea fornisce agli utenti l’energia elettrica grazie ad una rete capillare di distribuzione costantemente manutenuta, aggiornata e sviluppata secondo logiche di resilienza capaci di supportare la crescente elettrificazione dei consumi e la generazione distribuita. Lo sviluppo digitale e innovativo dei servizi im-pegna il Distributore ad orientarsi verso soluzioni in ottica di smart city e ad adottare una logica evoluta di demand side management ed efficienza energetica.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 15

CONFORMITÀ

VALUTAZIONE

DEI RISCHI

evoluzione normativa, regolazione di settore,

mega trend (sociali, situazione ambientale),

SCENARIO:

politiche nazionali, mercato,

economia, innovazione, sostenibilità,...

STRATEGIA

GOVERNANCE

POLICY

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

riporto funzionale

riporto gerarchico

INTERNAL

AUDIT

SPONSORSHIP

AND VALUE LIBERALITY

SEGRETERIA

DEL CDA

REGULATORY

GENERAL

COUNSEL

PUBLIC AFFAIRS &

BUSINESS DEVELOPMENT

STRATEGY & M&A

DEPUTY GENERAL

MANAGER CORPORATE

PEOPLE CULTURE & ORGANIZATION

SHARED SERVICE CENTER

RESEARCH

& STUDY

PROCUREMENT

& MATERIAL

MANAGEMENT

OPEN INNOVATION

HEALTH, QUALITY, SAFETY & ENVIRONMENT

ADMINISTRATION,

FINANCE & CONTROL

PUBLIC FINANCE

INVESTOR

RELATIONS

SECURITY & CYBER DEFENCE

TECHNOLOGIES

REAL ESTATE, ENERGY EFFICENCY

& SOLUTIONS

COMMUNICATION

& MEDIA RELATIONS

RISK MANAGEMENT,

COMPLIANCE &

SUSTAINABILITY

BUSINESS & PROCESS TRANSFORMATION

CEO OFFICE

DIGITAL & IT

DEPUTY GENERAL

MANAGER OPERATIONS

PRESIDENTE

AMMINISTRATORE DELEGATO/

DIRETTORE GENERALE

AMBIENTE

NATURALE

CAPTAZIONE

ANALISI

UTENZE

depurazione

POTABILIZZAZIONE

rEIMMISSIONE

BIOGAS

ADDUZIONE

DISTRIBUZIONE

FOGNATURA

BIOGAS

TRATTAMENTO ACQUE

RECUPERO FANGHI e organico

COMPOSTAGGIO

WTE

energia

acque reflue

rifiuti organici

css pulper

altri rifiuti

rifiuti

MPS

WTM

Filiera energia: commodity e servizi a valore aggiunto

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STAKEHOLDER

RELAZIONE SULLA GESTIONE

1

18 1. Relazione sulla gestione

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione *

Barbara Marinali Presidente

Fabrizio Palermo** Amministratore Delegato

Antonella Rosa Bianchessi Consigliere

Alessandro Caltagirone Consigliere

Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso Consigliere

Antonino Cusimano Consigliere

Francesca Menabuoni*** Consigliere

Elisabetta Maggini Consigliere

Luisa Melara Consigliere

Angelo Piazza Consigliere

Alessandro Picardi Consigliere

Vincenza Patrizia Rutigliano Consigliere

Nathalie Tocci Consigliere

Collegio Sindacale

Maurizio Lauri Presidente

Claudia Capuano Sindaco Effettivo

Leonardo Quagliata Sindaco Effettivo

Rosina Cichello Sindaco Supplente

Vito Di Battista Sindaco Supplente

Dirigente Preposto

Sabrina Di Bartolomeo****

Società di Revisione

PricewaterhouseCoopers SpA

* nominato dall’Assemblea dei Soci in data 18 aprile 2023

** nominato dal Consiglio di Amministrazione in data 3 maggio 2023

*** nominata dal Consiglio di Amministrazione in data 10 novembre 2023

**** nominata dal Consiglio di Amministrazione in data 23 giugno 2023

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 19

Modello organizzativo di Acea

Acea è uno dei principali gruppi industriali italiani ed è quotata in Borsa dal 1999. Acea ha adottato un assetto organizzativo e un mo-dello operativo che trova fondamento nelle linee strategiche basate sulla crescita nel mercato idrico attraverso sviluppi infrastrutturali, espansione geografica, potenziamento tecnologico e tutela della risorsa idrica; sulla resilienza della rete elettrica e sulla qualità del

servizio della città di Roma; sullo sviluppo di nuova capacità rinnova-bile per far fronte alla transizione energetica; sulla spinta verso l’e-conomia circolare con espansione geografica anche in sinergia con altri business. I macrosettori in cui opera ACEA sono articolati nelle aree industriali di seguito elencate:

ACQUA

Il Gruppo Acea è il primo operatore italiano nel settore idrico con 10 milioni di abitanti serviti. Il Gruppo gestisce il servizio idrico inte-grato a Roma e Frosinone e nelle rispettive province ed è presente in altre aree del Lazio, in Toscana, Umbria, Campania e Molise. Il Gruppo è inoltre presente in Abruzzo, Molise e Campania essendo entrato nel mercato della distribuzione del gas metano nel Comune di Pescara, nella provincia dell’Aquila, nelle province di Campobasso e Isernia e nella provincia di Salerno; si fa presente infine che l’area comprende la società ASM Terni che opera anche nel settore della raccolta rifiuti, di spazzamento delle strade e distribuzione elettrica.

Inoltre, l’area comprende le società che gestiscono le attività idriche in America Latina e ha come obiettivo quello di cogliere opportunità di sviluppo verso altri business riconducibili a quelli già presidiati in Italia. È presente in particolare in Honduras, Repubblica Dominica-na e Perù servendo una popolazione di circa 10 milioni di abitanti. Le attività sono svolte in partnership con soci locali e internazionali, anche attraverso la formazione del personale e il trasferimento del know-how all’imprenditoria locale.

RETI & SMART CITIES

Il Gruppo Acea è tra i principali operatori nazionali con circa 9 TWh elettrici distribuiti a Roma; sempre nella Capitale il Gruppo gesti-sce l’illuminazione pubblica e artistica con oltre 206.000 lampade. Il Gruppo Acea è impegnato in progetti di efficienza energetica e nello sviluppo di nuove tecnologie, come le smart grid e la mobilità elettrica, attraverso la realizzazione di progetti pilota particolarmen-te innovativi.

AMBIENTE

Il Gruppo Acea è uno dei principali player nazionali con circa 1,8 mi-lioni di tonnellate di rifiuti, inclusi quelli intermediati, trattati all’anno. Tra i diversi impianti di trattamento e smaltimento, gestiti e dislocati in otto regioni, ci sono il principale termovalorizzatore e il più gran-de impianto di digestione anaerobica e compostaggio della Regione Lazio e il più grande impianto di Trattamento Meccanico-Biologico della Regione Abruzzo. Il Gruppo dedica particolare attenzione allo sviluppo di investimenti del business nel waste to energy e nel waste recycling, considerato ad alto potenziale, in coerenza con l’obietti-vo strategico di valorizzazione ambientale ed energetica dei rifiuti, nonché nel loro recupero e riciclo nelle filiere della plastica, carta, metalli e nella produzione di compost di alta qualità.

COMMERCIALE

Il Gruppo Acea è uno dei principali player nazionali nella vendita di energia elettrica e offre soluzioni innovative e flessibili per la fornitu-ra di elettricità e gas naturale con l’obiettivo di consolidare il proprio posizionamento di operatore dual fuel. Opera sui segmenti di mer-cato delle medie imprese e delle famiglie con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti con particolare riguardo ai canali web e social. Presidia le politiche di energy management del Gruppo. L’Area ha inoltre l’obiettivo di ricercare innovazioni e start-up per avviare progetti di sperimentazione e sviluppo in ambito tecnologico.

PRODUZIONE

Il Gruppo Acea è tra i principali operatori nazionali nell’ambito della generazione da fonti rinnovabili ed è impegnato in progetti di effi-cienza energetica ed energy solution nel segmento business, partico-larmente focalizzati nella ricerca di approcci innovativi nella gestione degli asset produttivi e nell’implementazione di nuova capacità pro-duttiva che riduca l’impronta carbonica del Gruppo.

ENGINEERING & INFRASTRUCTURE PROJECTS

Il Gruppo Acea ha sviluppato un know how all’avanguardia nella progettazione, nella costruzione e nella gestione dei sistemi idrici integrati: dalle sorgenti agli acquedotti, dalla distribuzione alla rete fognaria, alla depurazione. Sviluppa progetti di ricerca applicata, fi-nalizzati all’innovazione tecnologica nei settori idrico, ambientale ed energetico. Particolare rilevanza è dedicata ai servizi di laboratorio e alle consulenze ingegneristiche. Il Gruppo Acea è inoltre impegnato nella progettazione e realizzazione di impianti per l’ambiente e per il trattamento delle acque e dei rifiuti.

20 1. Relazione sulla gestione

Sintesi della gestione e andamento economico e finanziario del Gruppo

Definizione degli indicatori alternativi di performance

In data 5 ottobre 2015, l’ESMA (European Security and Markets Authority) ha pubblicato i propri orientamenti (ESMA/2015/1415) in merito ai criteri per la presentazione degli indicatori alternati-vi di performance che sostituiscono, a partire dal 3 luglio 2016, le raccomandazioni del CESR/05-178b. Tali orientamenti sono stati recepiti nel nostro sistema con Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015 della CONSOB. Inoltre, il 4 marzo 2021 l’ESMA ha pubblicato gli orientamenti sui requisiti di informativa derivan-ti dal nuovo Regolamento Prospetto (Regulation EU 2017/1129 e Regolamenti Delegati EU 2019/980 e 2019/979), che aggiorna-no le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013). A partire dal 5 maggio 2021, su richiamo di attenzione CONSOB n. 5/21, i sopracitati Orien-tamenti dell’ESMA sostituiscono anche la raccomandazione del CESR in materia di indebitamento, pertanto, in base alle nuove previsioni, gli emittenti quotati dovranno presentare, nelle note illu-strative dei bilanci annuali e delle semestrali, pubblicate a partire dal 5 maggio 2021, un nuovo prospetto in materia di indebitamento da redigere secondo le indicazioni contenute nei paragrafi 175 ss. dei suddetti Orientamenti ESMA.

Di seguito si illustra il contenuto e il significato delle misure di ri-sultato non-GAAP e degli altri indicatori alternativi di performance utilizzati nel presente bilancio:

il margine operativo lordo (o EBITDA) rappresenta per il Gruppo Acea un indicatore della performance operativa e include, dal gennaio 2014, anche il risultato sintetico delle partecipazioni a controllo congiunto per le quali è stato modificato il metodo di consolidamento in conseguenza dell’entrata in vigore dei princìpi contabili internazionale IFRS10 e IFRS11. Il margine operativo lordo è determinato sommando al Risultato operativo la voce “Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni” in quanto principali non-cash items;

l’indebitamento finanziario viene rappresentato e determinato conformemente a quanto indicato dagli orientamenti ESMA so-pra citati e in particolare dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento n. 319 del 2013, implementative del Regolamento (CE) 809/2004. Tale indicatore è determinato come somma dei debiti finanziari a breve (“Finanziamenti a bre-ve termine”, “Parte corrente dei finanziamenti a lungo termine” e “Passività finanziarie correnti”) e lungo termine (“Finanzia-menti a lungo termine”) e dei relativi strumenti derivati (“Passi-vità finanziarie non correnti”), al netto delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”, delle “Attività finanziarie correnti”;

la posizione finanziaria netta rappresenta un indicatore della struttura finanziaria del Gruppo Acea determinato in continuità con i precedenti esercizi e utilizzato a partire dal presente do-cumento esclusivamente per l’informativa esposta nelle aree di business al fine di fornire un’informativa di segment chiara e fa-cilmente riconciliabile con l’indebitamento finanziario (ESMA) di cui sopra. Tale indicatore si ottiene dalla somma dei Debiti e Passività finanziarie non correnti al netto delle Attività finanziarie non correnti (crediti finanziari e titoli diversi da partecipazioni), dei Debiti Finanziari correnti e delle Altre passività finanziarie correnti al netto delle Attività finanziarie correnti e delle Dispo-nibilità liquide e mezzi equivalenti;

il capitale investito netto è definito come somma delle “Attività correnti”, delle “Attività non correnti” e delle "Attività e Passività destinate alla vendita" al netto delle “Passività correnti” e del-le “Passività non correnti”, escludendo le voci considerate nella determinazione della posizione finanziaria netta;

il capitale circolante netto è dato dalla somma dei Crediti cor-renti, delle Rimanenze, del saldo netto di altre attività e passività correnti e dei Debiti correnti escludendo le voci considerate nel-la determinazione della posizione finanziaria netta.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 21

Sintesi dei risultati

Dati economici

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi netti consolidati

4.649,4

5.138,2

(488,9)

(9,5%)

Costi operativi consolidati

3.272,9

3.861,1

(588,2)

(15,2%)

Proventi/(Oneri) netti da gestione rischio commodity

0,0

0,0

0,0

n.s.

Proventi/(Oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria

14,4

27,9

(13,5)

(48,4%)

Margine operativo lordo

1.390,9

1.305,0

85,9

6,6%

Risultato operativo

612,3

565,9

46,5

8,2%

Risultato netto

327,4

311,2

16,3

5,2%

Utile/(Perdita) di competenza di terzi

33,5

31,4

2,1

6,7%

Risultato netto di competenza del Gruppo

293,9

279,7

14,2

5,1%

Dati patrimoniali

milioni

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Capitale Investito Netto

7.669,8

7.194,9

474,9

6,6%

Indebitamento Finanziario Netto

(4.846,8)

(4.439,7)

(407,1)

9,2%

Patrimonio Netto Consolidato

(2.823,1)

(2.755,2)

(67,8)

2,5%

Margine operativo lordo

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ambiente

84,4

101,6

(17,2)

(17,0%)

Commerciale

129,3

90,0

39,3

43,7%

Acqua (Estero)

35,7

33,0

2,7

8,3%

Acqua

743,9

669,0

75,0

11,2%

Reti & Smart Cities

375,4

352,2

23,3

6,6%

Produzione

53,9

89,8

(36,0)

(40,0%)

Engineering & Infrastructure Projects

9,9

13,2

(3,3)

(24,8%)

Corporate

(41,6)

(43,7)

2,1

(4,7%)

Totale Margine operativo lordo

1.390,9

1.305,0

85,9

6,6%

22 1. Relazione sulla gestione

Investimenti*

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ambiente

38,9

46,2

(7,3)

(15,9%)

Commerciale

50,2

49,6

0,6

1,2%

Acqua (Estero)

5,7

5,8

(0,1)

(1,4%)

Acqua

682,4

611,0

71,4

11,7%

Reti & Smart Cities

299,6

268,8

30,8

11,5%

Produzione

41,1

30,3

10,8

35,7%

Engineering & Infrastructure Projects

4,7

5,8

(1,1)

(18,8%)

Corporate

20,1

32,7

(12,6)

(38,4%)

Totale Investimenti

1.142,7

1.050,1

92,6

8,8%

* Il valore degli investimenti è esposto al lordo degli investimenti finanziati pari a 149,8 milioni per il 2023 ed 48,9 milioni per il 2022.

Sintesi dei risultati: andamento dei risultati economici

Dati economici

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi da vendita e prestazioni

4.430,3

4.957,2

(526,9)

(10,6%)

Altri ricavi e proventi

219,1

181,1

38,1

21,0%

Costi esterni

2.938,4

3.556,1

(617,6)

(17,4%)

Costo del lavoro

334,5

305,1

29,4

9,6%

Proventi/(Oneri) netti da gestione rischio commodity

0,0

0,0

0,0

n.s.

Proventi/(Oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria

14,4

27,9

(13,5)

(48,4%)

Margine operativo lordo

1.390,9

1.305,0

85,9

6,6%

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni

778,5

739,2

39,4

5,3%

Risultato operativo

612,3

565,9

46,5

8,2%

Gestione finanziaria

(136,5)

(85,7)

(50,8)

59,3%

Gestione partecipazioni

(0,6)

17,8

(18,4)

(103,4%)

Risultato ante imposte

475,2

497,9

(22,7)

(4,6%)

Imposte sul reddito

147,8

186,8

(39,0)

(20,9%)

Risultato netto

327,4

311,2

16,3

5,2%

Utile/(Perdita) di competenza di terzi

33,5

31,4

2,1

6,7%

Risultato netto di competenza del Gruppo

293,9

279,7

14,2

5,1%

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 23

La tabella di seguito riportata rappresenta i principali impatti della variazione del perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2023 (al

lordo delle elisioni intercompany). Per maggiori approfondimenti si rinvia al paragrafo “Principali variazioni dell’area di consolidamento”.

milioni

Tecnoservizi

ASM Terni

Energy Box

Ramo Polo Cirsu

Totale

Ricavi netti consolidati

14,7

63,9

(5,8)

17,9

90,7

Costi operativi consolidati

12,4

54,0

(1,1)

6,9

72,1

Margine operativo lordo

2,3

10,0

(4,7)

11,0

18,6

Risultato operativo

(0,1)

3,7

(4,5)

4,9

3,9

Al 31 dicembre 2023 i ricavi da vendita e prestazioni ammonta-no a 4.430,3 milioni in diminuzione di 526,9 milioni (-10,6%) rispetto a quelli del precedente esercizio. La variazione in diminu-zione è imputabile ai minori ricavi da vendita e prestazioni di ener-gia elettrica (-€ 667,5 milioni) e gas (-€ 27,4 milioni) per effetto dell’incremento dei prezzi unitari registrato nel 2022 e in parte per le minori quantità, e ai minori ricavi per Gestione Riconoscimento Incentivo (GRIN), dovuto alla diversa calendarizzazione degli in-centivi GRIN da parte del GSE (-€ 5,0 milioni). Compensano tale variazione:

i maggiori ricavi da conferimento rifiuti e gestione discarica (+€ 50,3 milioni) da imputare quasi integralmente alla variazione dell’area di consolidamento (+€ 62,7 milioni) in parte compen-sati dai minori ricavi da vendita energia dovuti sia all’andamento del prezzo che ai minori volumi (-€ 9,0 milioni) e dai minori rica-vi da conferimenti della filiera Compost (-€ 4,0 milioni);

i maggiori ricavi da servizio idrico integrato (€ 36,0 milioni) in par-te per effetto dei maggiori investimenti e in parte derivanti dall’au-mento dei ricavi tariffari, influenzati anche dall’aggiornamento ta-riffario biennale 2022-2023 oltre, che per la stima dei conguagli per partite passanti (energia elettrica, acqua all’ingrosso ecc.);

i maggiori ricavi da prestazioni a clienti (+€ 18,8 milioni) derivan-ti in parte dalla variazione su lavori in corso su ordinazione relativi ai progetti di energy efficiency (+€ 32,6 milioni), compensati in parte dalla variazione negativa delle rimanenze legate a com-messe pluriennali (-€ 11,5 milioni) e dai minori ricavi realizzati in relazione al contratto di illuminazione pubblica del Comune di Roma (-€ 6,2 milioni);

i maggiori ricavi derivanti da sviluppo sostenibile (+€ 62,0 milio-ni) derivanti dalle attività di vendita, installazione e assistenza ai clienti di attività e servizi in ambito dai progetti di energy efficien-cy, smart services e smart comp.

Gli altri ricavi evidenziano un aumento di  38,1 milioni (+21,0%) rispetto al precedente esercizio. La variazione deriva in prevalen-za i) da maggiori sopravvenienze attive (+€ 20,5 milioni) in gran parte rilevate a fronte di stanziamenti di partite energetiche rela-tive a esercizi precedenti; ii) maggiori rimborsi per danni e penalità (+€ 8,9 milioni) in parte imputabili ad Acea Energia (+€ 7,6 milioni) per l’incremento dei ricavi per indennizzi della componente Cmor e areti (+€ 2,3 milioni) legati a transazioni chiuse con fornitori; iii) maggiori ricavi di GORI derivanti dall’iscrizione dei contributi su OO.RR. (Opere Regionali) relativi agli anni 2018-2021 (+€ 5,4

milioni); iv) maggiori ricavi da margine IFRIC 12 (+€ 3,1 milioni) a seguito dei maggiori investimenti; v) minori contributi conto energia (-€ 3,7 milioni) principalmente per effetto del deconsolidamento delle società fotovoltaiche.

I costi esterni presentano una diminuzione complessiva di  617,6 milioni (-17,4%) rispetto al 31 dicembre 2022. La variazione si deve alla riduzione dei costi legati all’approvvigionamento di energia elet-trica e gas sul mercato libero e sul mercato della tutela graduale (-€ 721,3 milioni), in linea con quanto registrato nei ricavi e alle minori iscrizioni di sopravvenienze passive (-€ 11,3 milioni) in preva-lenza riferibili all’iscrizione nel precedente esercizio di partite relative all’anno 2020 riconosciute in misura inferiore, in sede di aggior-namento biennale della predisposizione tariffaria 2020-2023 con particolare riferimento alla componente “RCARC”, compensate in parte dalle maggiori sopravvenienze in relazione a stanziamenti di partite energetiche relative a esercizi precedenti. Tale riduzione è compensata dall’incremento:

dei costi per servizi e appalti (+€ 95,4 milioni) in gran parte ri-feribili ai progetti di energy efficiency e smart services (+€ 73,5 milioni) in linea con quanto rilevato nei ricavi, ai maggiori costi per smaltimento e trasporto fanghi, scorie, ceneri e rifiuti (+€ 7,1 milioni) e ai maggiori costi per indennizzi Cmor (+€ 7,9 milioni). Compensa tale incremento una generale riduzione delle altre voci di spesa, tra cui minori prestazioni tecniche e amministra-tive (-€ 7,5 milioni), spese pubblicitarie e sponsorizzazioni (-€ 5,0 milioni) e minori canoni di manutenzione (-€ 4,5 milioni). La variazione di perimetro incide sulla voce per complessivi +€ 33,9 milioni;

dei costi per acquisto materie (+€ 5,0 milioni) influenzate in gran parte dalla variazione di perimetro (+€ 2,9 milioni);

degli oneri per risarcimento danni (+€ 3,0 milioni) di are-ti derivanti da indennizzi a clienti e perdite su crediti prescritti.

Il costo del lavoro risulta in aumento rispetto all’esercizio preceden-te per  29,4 milioni (+9,6%), influenzato in parte dalla variazione di perimetro (+€ 20,2 milioni) e in parte per l’incremento dei salari e degli stipendi derivante dall’effetto incrementale delle componen-ti retributive e per effetto dell’adeguamento dei contratti collettivi nazionali del lavoro.

La consistenza media del personale si attesta a 10.348 dipendenti e aumenta di 137 unità rispetto al precedente esercizio in prevalenza influenzata dalla variazione di perimetro (+78 unità).

24 1. Relazione sulla gestione

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Costo del lavoro al lordo dei costi capitalizzati

532,0

499,1

32,9

6,6%

Costi capitalizzati

(197,5)

(194,0)

(3,5)

1,8%

Costo del lavoro

334,5

305,1

29,4

9,6%

I proventi/(oneri) netti da gestione rischio commodity presentano saldo zero e accoglievano in esercizi precedenti i proventi netti su derivati di copertura chiusi nel periodo, in base a quanto previsto dall’IFRS 9.

I proventi da partecipazioni di natura non finanziaria rappresenta-no il risultato consolidato secondo l’equity method ricompreso tra le componenti che concorrono alla formazione dell’EBITDA consoli-dato delle società strategiche.

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Margine operativo lordo

156,5

150,8

5,7

3,8%

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni

(128,5)

(108,3)

(20,2)

18,7%

Gestione partecipazioni

(7,8)

(3,2)

(4,6)

145,6%

Imposte sul reddito

(5,8)

(11,5)

5,6

(49,1%)

Proventi da partecipazioni di natura non finanziaria

14,4

27,9

(13,6)

(48,4%)

Il provento da partecipazioni di tali società risulta in riduzione di  13,6 milioni influenzato principalmente dai maggiori ammorta-menti.

Il Margine operativo lordo (EBITDA) passa da 1.305,0 milioni del 31 dicembre 2022 a 1.390,9 milioni del 31 dicembre 2023 registrando una crescita di 85,9 milioni, pari al 6,6%. L’EBITDA al netto delle variazioni di perimetro (€ 18,6 milioni) e delle partite non recurring 2022 (€ 20,0 milioni) in prevalenza relative alle vendite dei diritti di CO2 a seguito della delibera n. 66/22 (€ 11,1 milioni), e alla svalutazione degli impianti soggetti ad attività di revamping (€ 9,1 milioni) risulta in crescita del 6,9% (+€ 87,0 milioni). La va-riazione su base organica è pertanto riconducibile ai seguenti effetti contrapposti:

minori margini sui WTE dovuti in parte allo scenario energetico (-€ 4,6 milioni) e in parte alle minori quantità di energia ceduta (-€ 0,4 milioni);

minori margini derivanti dalle attività di compostaggio (-€ 5,2 milioni), TBM e discarica (-€ 2,0 milioni) e recycling (-€ 4,0 milioni) per effetto sia di minori tariffe che di minori quantità;

minori margini derivanti dalla produzione idroelettrica e termo-elettrica (-€ 22,0 milioni), influenzati in prevalenza dall’effetto prezzo (-€ 46,0 milioni) e compensati in parte dalle maggiori

quantità (+€ 24,0 milioni);

maggiori margini derivanti dalla crescita dei ricavi tariffari idrici, relativi a partite non passanti (+€ 37,0 milioni), in parte influen-zati dall’aggiornamento tariffario biennale 2022-2023;

iscrizione in GORI dei contributi su OO.RR. relativi agli anni 2018-2021 (+€ 5,3 milioni);

maggiori margini derivanti dal bilanciamento energetico (+€ 16,1 milioni) e dalla gestione del servizio di Illuminazione Pubblica nel Comune di Roma (+€ 3,0 milioni) in seguito ad attività stra-ordinarie di manutenzione e sicurezza e a partite straordinarie relative ad anni precedenti;

incremento del margine su vendita energia elettrica e gas su mercato libero (rispettivamente +€ 27,5 milioni e +€ 29,6 mi-lioni) compensato dalla riduzione del margine energia sul merca-to tutelato (-€ 13,9 milioni) e del margine derivante dalle attività di energy management (-€ 24,5 milioni);

incremento dei margini per servizi a valore aggiunto (+€ 8,1 mi-lioni) in relazione alle attività eseguite in ambito energy efficiency.

Il Risultato operativo (EBIT) risulta pari a 612,3 milioni e segna un incremento di 46,5 milioni rispetto al precedente esercizio. Si espone di seguito il dettaglio delle voci che influenzano l’EBIT.

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ammortamenti e riduzioni di valore

651,8

594,6

57,2

9,6%

Svalutazioni (riprese di valore) nette di crediti commerciali

86,5

113,4

(26,9)

(23,7%)

Accantonamenti e rilasci per rischi e oneri

40,2

31,2

9,1

29,1%

Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

778,5

739,2

39,4

5,3%

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 25

La variazione in aumento degli ammortamenti e riduzioni di valore (+€ 57,2 milioni) è legata in prevalenza alla naturale crescita degli ammortamenti sui business regolati, in prevalenza dell’area “Ac-qua”, come conseguenza dei maggiori investimenti, dell’entrata in esercizio di cespiti in corso, e in parte alla crescita degli ammor-tamenti riferiti ai costi di commissioning per l’acquisizione di nuovi clienti di Acea Energia (+€ 6,2 milioni). La variazione di perimetro incide sull’incremento per 13,6 milioni per gli effetti conseguenti all’acquisizione del ramo d’azienda denominato “Polo Cirsu” (+€ 6,1 milioni), il consolidamento a fine 2022 di ASM Terni (+€ 5,2 milio-ni) e Tecnoservizi (+€ 2,4 milioni).

Le svalutazioni (riprese di valore) nette di crediti commerciali, sono in diminuzione rispetto all’esercizio precedente sia con riferimento al valore assoluto (-€ 26,9 milioni) sia per quanto riguarda l’inciden-za sui ricavi consolidati di Gruppo (1,9% verso 2,2%). Tale risultato è sostanzialmente riconducibile, oltre che alle elevate performance di incasso registrate dalle principali società, alle seguenti motivazioni: per quanto riguarda la B.U. Commerciale (-€ 12,0 milioni), alla ri-duzione dei volumi di fatturato conseguente alle politiche commer-ciali di frazionamento del rischio e all’andamento del prezzo delle commodities; per quanto riguarda l’area “Acqua” (-€ 13,8 milioni), al combinato disposto i) della crescita del business ii) della chiusura con esito favorevole di alcune transazioni su crediti di importo ri-levante da parte di Acea Ato2, iii) della presenza nel 2022 di una componente straordinaria non ricorrente registrata su GORI (tran-sazione con EIC “Ente Idrico Campano”) per partite pregresse pari a circa +€ 5,6 milioni. Infine, in continuità con i periodi precedenti, è stato sostanzialmente confermato lo “stress di scenario” introdot-to nel 2022 sulle principali società del Gruppo, finalizzato ad anti-cipare potenziali deterioramenti del merito creditizio dei clienti non desumibili dalle performance attuali ma derivanti da “modelli satelli-te” basati su dati macroeconomici e-business information.

Gli accantonamenti e i rilasci per rischi e oneri risultano in cresci-ta rispetto al precedente esercizio (+€ 9,1 milioni). La variazione è imputabile ai maggiori accantonamenti di Acea Ato2 in prevalenza legati a un'ingiunzione di pagamento da parte della Regione Lazio con riferimento a una richiesta di riconoscimento di maggiori ca-noni concessori relativi al periodo ante 2011 (+€ 5,6 milioni), areti per accantonamenti vari tra i quali Turnisti ex Enel, procedimen-to ARERA Cmor, reclamo ARERA per oneri cambio di residenza (+€ 5,0 milioni), Acea Innovation (+€ 2,7 milioni) in relazione a contenziosi su ecobonus, Cavallari (+€ 2,2 milioni) in prevalenza per l’accantonamento relativo al verbale di accertamento derivante da una verifica condotta dell’Ispettorato del lavoro in merito a contri-buti previdenziali e Acea Energia per il rilascio del Fondo accanto-nato per la sanzione AGCM a seguito della sentenza con la quale il TAR Lazio ha annullato il provvedimento in ragione della conformi-dell’operato di Acea Energia alla regolazione di riferimento, così

come ricostruita da ARERA nel proprio parere endoprocedimenta-le (€ 2,6 milioni). Compensa tale variazione il minore accantona-mento, al netto dei rilasci, per i programmi di mobilità del Gruppo (-€ 10,2 milioni).

Il risultato della gestione finanziaria evidenzia oneri netti per  136,5 milioni in crescita rispetto al 31 dicembre 2022 di 50,8 milioni per l’effetto combinato del rialzo dei tassi di interesse e dell’aumento del debito medio del periodo. In particolare, l’incre-mento degli oneri finanziari risente: i) dei maggiori interessi registra-ti dalla Capogruppo su prestiti obbligazionari derivanti in prevalenza dalla nuova emissione da 700 milioni della Capogruppo (+€ 24,0 milioni) e maggiori interessi su finanziamenti a medio-lungo termine (+€ 16,5 milioni) per effetto dell’incremento dei tassi di interesse e a breve termine (+€ 8,0 milioni); ii) dei maggiori oneri relativi ad Acea Energia in relazione a interessi di dilazione per 7,9 milioni. Per quanto riguarda i proventi finanziari si segnala i) l’incremento degli interessi attivi su crediti a breve (+€ 13,2 milioni), di cui 10,8 milioni relativi agli interessi attivi sui depositi a breve della Capo-gruppo; ii) i maggiori interessi attivi verso clienti per 8,1 milioni in prevalenza imputabili all’incremento dei tassi di mercato; iii) i minori proventi da attualizzazione in relazione al provento da attualizzazione rilevato da GORI nel 2022 (-€ 11,1 milioni).

Il costo globale medio all indel debito del Gruppo Acea si è atte-stato al 2,08% contro l’1,44% dell’esercizio precedente.

I proventi e oneri da partecipazioni evidenziano proventi netti per  0,6 milioni in riduzione di 18,4 milioni rispetto al preceden-te esercizio. Tale riduzione deriva in gran parte dall’iscrizione della plusvalenza netta rilevata nel 2022 (€ 16,4 milioni) conseguente la cessione di un gruppo di impianti fotovoltaici nell’ambito dell’accor-do siglato con il fondo britannico di investimento Equitix. Gli effetti, conseguenti il deconsolidamento delle attività in dismissione al 31 dicembre 2021, comprendevano anche la valutazione provvisoria delle attività e passività relative al secondo closing dell’operazione, classificate in IFRS5.

La stima del carico fiscale è pari a 147,8 milioni contro 186,8 milioni del precedente esercizio, la riduzione deriva dall’effetto combinato del minor utile ante imposte e del minor tax rate in-fluenzato nel 2022 dal contributo solidaristico straordinario di cui all’articolo 37 del D.L. 21/2022 (c.d. contributo extraprofitti). Il tax rate al 31 dicembre 2023 si attesta così al 31,1% (era il 37,5% al 31 dicembre 2022).

Il risultato netto di competenza del Gruppo si attesta a 293,9 milioni e segna un aumento di 14,2 milioni rispetto al precedente esercizio. La variazione al netto degli effetti one-off (€ 38,0 milioni) e della variazione di perimetro (€ 2,4 milioni) presenta un incre-mento pari a circa 50 milioni (+22%).

26 1. Relazione sulla gestione

Sintesi dei risultati: andamento dei risultati patrimoniali e finanziari

Dati patrimoniali

milioni

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Attività e passività non correnti

8.366,1

7.847,0

519,1

6,6%

Circolante Netto

(696,2)

(652,0)

(44,2)

6,8%

Capitale Investito Netto

7.669,8

7.194,9

474,9

6,6%

Indebitamento Finanziario Netto

(4.846,8)

(4.439,7)

(407,1)

9,2%

Totale Patrimonio netto

(2.823,1)

(2.755,2)

(67,8)

2,5%

Attività e passività non correnti

Rispetto al 31 dicembre 2022 le attività e passività non correnti aumentano di 519,1 milioni (+6,6%); di seguito si rappresenta la compo-sizione della voce:

milioni

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Immobilizzazioni materiali/immateriali

7.885,2

7.383,0

502,1

6,8%

Partecipazioni

367,3

351,9

15,4

4,4%

Altre attività non correnti

958,8

844,6

114,2

13,5%

TFR e altri piani e benefìci definiti

(109,9)

(113,0)

3,1

(2,7%)

Fondi rischi e oneri

(224,3)

(218,0)

(6,3)

2,9%

Altre passività non correnti

(511,1)

(401,5)

(109,5)

27,3%

Attività e passività non correnti

8.366,1

7.847,0

519,1

6,6%

L’incremento delle immobilizzazioni materiali e immateriali (+€ 502,1 milioni) deriva principalmente dagli investimenti, atte-statisi a 1.142,7 milioni, compensati dagli ammortamenti e dalle riduzioni di valore per complessivi 651,8 milioni.

La variazione degli investimenti rispetto al precedente eserci-zio è pari a 92,6 milioni e attiene principalmente all’area Acqua (+€ 71,4 milioni). Gli investimenti del periodo si riferiscono per l’89% ai business regolati; di seguito gli investimenti realizzati da ciascuna Area Industriale.

Investimenti

milioni

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Ambiente

38,9

46,2

(7,3)

(15,9%)

Commerciale

50,2

49,6

0,6

1,2%

Acqua (Estero)

5,7

5,8

(0,1)

(1,4%)

Acqua

682,4

611,0

71,4

11,7%

Reti & Smart Cities

299,6

268,8

30,8

11,5%

Produzione

41,1

30,3

10,8

35,7%

Engineering & Infrastructure Projects

4,7

5,8

(1,1)

(18,8%)

Corporate

20,1

32,7

(12,6)

(38,4%)

Totale investimenti

1.142,7

1.050,1

92,6

8,8%

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 27

Le partecipazioni aumentano di 15,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2022. La variazione è determinata dall’incremento relativo alla valu-tazione del periodo delle società consolidate con il metodo del patri-monio netto che contribuiscono all’EBITDA (+€ 14,6 milioni) e alla variazione di perimetro (+€ 5,9 milioni) al netto dell’effetto della di-stribuzione dei dividendi (-€ 7,7 milioni) e dell’impatto della variazione delle riserve di other comprensive income(-€ 4,4 milioni). Si segnala che le “Altre partecipazioni” hanno registrato un incremento pari a 5,1 milioni in conseguenza all’acquisto da parte della Capogruppo di n.

1.250.000 azioni di Bonifiche Ferraresi SpA.

Lo stock del TFR e altri piani a benefìci definiti registra una dimi-nuzione di 3,1 milioni, prevalentemente dovuta al decremento del fondo isopensione. Il tasso di attualizzazione passa dal 4,0% del 31 dicembre 2022 al 3,2% del 31 dicembre 2023.

I fondi rischi e oneri aumentano per 6,3 milioni rispetto alla fine dell’esercizio precedente; di seguito è riportato il dettaglio per na-tura dei fondi:

milioni

31/12/2022

Utilizzi

Accantonamenti

Rilascio per esubero fondi

Riclassifiche / Altri movimenti

31/12/2023

Legale

14,6

(2,0)

2,6

(2,3)

0,1

13,0

Fiscale

5,7

(0,5)

0,6

(0,8)

(0,0)

5,0

Rischi regolatori

31,6

(0,5)

4,4

(0,5)

1,1

36,0

Partecipate

8,2

(2,1)

0,4

0,6

5,7

12,8

Rischi contributivi

1,5

0,0

2,3

(0,1)

(0,0)

3,7

Franchigie assicurative

10,9

(2,2)

2,4

0,0

0,0

11,0

Altri rischi e oneri

28,0

(4,2)

20,3

(1,5)

(3,5)

39,0

Totale fondo rischi

100,4

(11,6)

32,9

(4,6)

3,3

120,5

Mobilità del personale

28,0

(18,0)

10,0

0,0

(8,7)

11,4

Post mortem

68,3

(0,4)

(0,0)

0,0

4,5

72,4

Fondo oneri verso altri

21,1

(2,2)

1,9

0,0

(0,9)

19,9

Fondo imposte infrannuali

0,0

0,0

0,0

0,0

(0,0)

0,0

Fondo oneri di ripristino

0,1

0,0

0,0

0,0

(0,0)

0,1

Totale fondo oneri

117,6

(20,6)

11,9

0,0

(5,2)

103,8

Totale fondo rischi e oneri

218,0

(32,1)

44,8

(4,6)

(1,8)

224,3

Le altre attività non correnti si incrementano di 114,2 milio-ni, principalmente in conseguenza dell’aumento dei crediti a lungo per accounting regolatorio (+€ 73,6 milioni), per conguagli tariffari (+€34,5 milioni) e dei crediti per imposte differite (+€ 25,2 milio-ni) parzialmente compensati dalla riduzione del fair value dei derivati attivi (-€ 5,1 milioni). L’incremento delle altre passività non correnti (+€  09,5 milioni) è invece riferito principalmente ai maggiori risconti passivi sui contributi in conto impianti (+€ 113,4 milioni) parzialmente compensati dai minori depositi cauzionali (-€ 4,2 milioni).

Circolante netto

La variazione del circolante netto rispetto al 31 dicembre 2022 deriva dall’effetto combinato della riduzione dei crediti corren-ti (-€ 52,2 milioni), del decremento delle altre attività correnti (-€ 69,0 milioni), della diminuzione dei debiti correnti (-€ 94,0 milioni) e dell’incremento delle altre passività correnti (+€ 10,3 mi-lioni).

milioni

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Crediti correnti

1.213,2

1.265,4

(52,2)

(4,1%)

- di cui utenti/clienti

1.170,0

1.216,1

(46,1)

(3,8%)

- di cui Roma Capitale

21,0

35,6

(14,7)

(41,1%)

- di cui verso controllate e collegate

22,2

13,7

8,5

62,6%

Rimanenze

97,8

104,5

(6,7)

(6,4%)

Altre attività correnti

418,1

487,1

(69,0)

(14,2%)

Debiti correnti

(1.750,5)

(1.844,5)

94,0

(5,1%)

- di cui fornitori

(1.741,8)

(1.802,6)

60,8

(3,4%)

- di cui Roma Capitale

(4,9)

(34,8)

29,9

(85,9%)

- di cui verso controllate e collegate

(3,8)

(7,1)

3,3

(46,2%)

Altre passività correnti

(674,9)

(664,6)

(10,3)

1,6%

Circolante netto

(696,2)

(652,0)

(44,2)

6,8%

28 1. Relazione sulla gestione

I crediti verso utenti e clienti, al netto del fondo svalutazione crediti, ammontano a 1.170,0 milioni e risultano in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2022 di 46,1 milioni in prevalenza per la riduzione registrata dall’area Commerciale (-€ 106,6 milioni) influenzata in prevalenza sia dai prezzi dell’energia del precedente esercizio sia per dalle minori quantità fatturate; tale variazione risulta in parte com-pensata dall’incremento dell’area Acqua (+€ 42,6 milioni) e Reti & Smart Cities (+€ 10,1 milioni).

Il fondo svalutazione crediti ammonta a 628,1 milioni in aumento rispetto al 31 dicembre 2022 (era pari a 615,5 milioni). Nel cor-so del 2023 sono stati ceduti pro soluto crediti performingper un ammontare complessivo pari a 1.218,6 milioni di cui 171,1 milioni verso la Pubblica Amministrazione.

Rapporti con Roma Capitale

In merito ai rapporti con Roma Capitale al 31 dicembre 2023 il sal-do netto risulta a credito per il Gruppo per 17,2 milioni (€ 1,7

milioni al 31 dicembre 2022). Si rappresenta di seguito il dettaglio dei rapporti con Roma Capitale:

Crediti verso Roma Capitale

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Crediti per utenze

17,6

32,9

(15,3)

Fondi svalutazione

(1,8)

(1,7)

(0,0)

Totale crediti da utenza

15,8

31,2

(15,3)

Crediti per lavori e servizi idrici

3,8

3,8

0,0

Crediti per lavori e servizi da fatturare idrici

0,9

0,6

0,4

Fondi svalutazione

(2,2)

(2,2)

0,0

Crediti per lavori e servizi elettrici

4,5

4,4

0,2

Crediti lavori e servizi - da emettere

0,4

0,2

0,2

Fondi svalutazione

(0,3)

(0,3)

0,0

Totale crediti per lavori

7,2

6,5

0,7

Totale crediti commerciali

23,0

37,7

(14,7)

Crediti finanziari per Illuminazione Pubblica fatture emesse

139,1

135,1

4,0

Fondi svalutazione

(58,0)

(58,0)

(0,0)

Crediti finanziari per Illuminazione Pubblica fatture da emettere

46,9

36,3

10,6

Fondi svalutazione

(13,7)

(5,4)

(8,3)

Crediti finanziari M/L termine per Illuminazione Pubblica

1,6

4,8

(3,2)

Totale crediti Illuminazione Pubblica

115,9

112,8

3,1

Totale crediti

138,9

150,5

(11,6)

Debiti verso Roma Capitale

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Debiti per addizionali energia elettrica

(5,5)

(5,5)

(0,0)

Debiti per canone di concessione

0,0

(27,6)

27,6

Altri debiti

(8,3)

(9,8)

1,5

Debiti per dividendi

(107,9)

(105,9)

(1,9)

Totale debiti

(121,7)

(148,8)

27,1

Saldo netto credito debito

17,2

1,7

15,5

Per quanto riguarda i crediti, commerciali e finanziari, si rileva una diminuzione complessiva rispetto al precedente esercizio di 11,6 milioni dovuto principalmente al consistente apporto degli incassi pari complessivamente a 114,6 milioni che ha superato l’ammon-tare dei crediti maturati nel periodo.

Di seguito si elencano le principali variazioni dell’esercizio:

maturazione dei crediti di Acea Ato2 per somministrazione di acqua per 54,1 milioni;

maturazione dei crediti riferiti al servizio di Illuminazione Pubbli-ca per 47,4 milioni;

incasso/compensazione di crediti di Acea Ato2 per utenza per

69,4 milioni;

incasso/compensazione di crediti di Acea per corrispettivi IP per 44,3 milioni.

Per quanto riguarda i debiti si registra un decremento di 27,1 mi-lioni rispetto al precedente esercizio, di seguito si riportano le prin-cipali variazioni del periodo:

maggiori debiti per l’iscrizione del 50% dei dividendi azionari ma-turati per l’anno 2022 da Acea per 46,2 milioni (si precisa che a giugno 2023 in corrispondenza dello stacco cedola è sta-to pagato a Roma Capitale il 50% dei dividendi dell’anno pari a  46,2 milioni);

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 29

maggiori debiti per l’iscrizione del canone di concessione di Acea Ato2 per l’anno 2023 per 25,3 milioni;

maggiori debiti per l’iscrizione dei dividendi azionari maturati per l’anno 2022 da Acea Ato2 per 2,4 milioni;

pagamento dividendi azionari di Acea dell’anno 2020 per  44,3 milioni;

pagamento dei canoni di concessione di Acea Ato2 degli anni 2022 e 2023 per 44,4 milioni con conseguente azzeramento a fine esercizio dei debiti maturati a tale titolo;

pagamento delle somme dovute per licenze di scavi stradali da parte di areti verso i municipi per un ammontare complessivo di 12,0 milioni oltre al debito per la Cosap 2023 per 1,9 milioni.

Con specifico riferimento alle sole operazioni di compensazione dell’esercizio sopra sinteticamente riportate, di seguito, si dettaglia-no cronologicamente le principali:

aprile 2023 compensazione crediti per 18,1 milioni relativi al servizio di somministrazione di acqua verso canone di conces-sione di Acea Ato2 anno 2022;

settembre 2023 compensazione crediti per 12,7 milioni rela-tivi ai corrispettivi di Illuminazione Pubblica dell’ultimo trimestre 2022 (inclusa la componente di revisione prezzi) oltre a lavori eseguiti per il servizio di IP verso dividendi azionari 2020 di Acea;

ottobre 2023 compensazione crediti per 26,3 milioni relativi al servizio di somministrazione di acqua verso canone di conces-sione di Acea Ato2 per gli anni 2022 e 2023;

ottobre 2023 compensazione crediti per 2,4 milioni relativi al servizio di somministrazione di acqua verso dividendi azionari di Acea Ato2 per l’anno 2022;

ottobre 2023 incasso crediti per 9,2 milioni relativi al servizio di somministrazione di acqua;

novembre 2023 compensazione crediti per 17,3 milioni relati-vi ai corrispettivi del primo semestre 2023 di Illuminazione Pub-blica verso dividendi azionari di Acea relativi all’esercizio 2020;

dicembre 2023 incasso crediti complessivi per 13,3 milioni relativi al servizio di somministrazione di acqua;

dicembre 2023 compensazione crediti per 14,3 milioni relativi a crediti per l’ammodernamento e manutenzione straordinaria del 2022 della rete di Illuminazione Pubblica e a lavori riferiti al Piano qualità della luce verso dividendi azionari di Acea relativi all’esercizio 2020.

Si ricorda che, nell’ambito delle attività necessarie al primo conso-lidamento del Gruppo Acea nel Bilancio 2018 di Roma Capitale, è stato avviato un tavolo di confronto al fine di riconciliare le partite creditorie e debitorie verso Roma Capitale. Le società del Gruppo principalmente interessate sono Acea e Acea Ato2. A valle di diversi incontri e corrispondenze, in data 22 febbraio 2019 il Dipartimento Tecnico del Comune (SIMU), incaricato della gestione dei contratti verso il Gruppo Acea, ha comunicato diverse contestazioni relative alle forniture sia di lavori sia di servizi per il periodo 2008-2018. Tali contestazioni sono state integralmente respinte dal Gruppo. Al fine di trovare una compiuta risoluzione delle divergenze, nel corso del 2019 è stato istituito un apposito Comitato Tecnico paritetico con il Gruppo Acea. A valle di numerosi incontri, in data 18 ottobre 2019, il Comitato Tecnico paritetico ha redatto un verbale di chiu-sura lavori dando evidenza delle risultanze emerse e proponendo un favorevole riavvio dell’ordinaria esecuzione dei reciproci obblighi in-

tercorrenti tra il Gruppo Acea e Roma Capitale. Le parti, come pri-mo adempimento successivo alla chiusura dei lavori, si sono attivate nel dare esecuzione alle risultanze emerse dal tavolo di conciliazione ricominciando l’attività di reciproca liquidazione delle rispettive par-tite creditorie e debitorie.

Per il contratto di Illuminazione Pubblica a fine 2020 si è palesata una posizione della AGCM circa la legittimità del contratto in esse-re tuttora fonte di verifiche, lavori e approfondimenti congiunti. Da tale provvedimento sono emersi, tra l’altro, verifiche anche in ordine alla congruità dei prezzi applicati. A febbraio 2021, a valle dei citati riscontri e lavori, Roma Capitale si è espressa nei termini di assoluta congruità e convenienza delle condizioni economiche in essere ri-spetto a parametri CONSIP. Pertanto, anche nel corso del 2021, nelle more della conclusione e definizione di tali aspetti, Acea ha regolarmente continuato a svolgere il servizio di Illuminazione Pub-blica. Il servizio è stato quindi fatturato e in parte anche già pagato da Roma Capitale come si evince dai dati sotto riportati:

nell’anno 2020 sono stati chiusi complessivamente nel Gruppo 33,3 milioni di crediti riferiti al verbale sopra citato;

nel corso del 2021 è stato istituito un nuovo Tavolo Tecnico per l’Illuminazione Pubblica composto da Acea e Roma Capitale con l’intento di proseguire nella risoluzione di tematiche ostative alla liquidazione dei crediti. In esito a tali lavori Roma Capitale ha liquidato ad Acea crediti relativi all’Illuminazione Pubblica per  75,3 milioni tramite compensazioni;

nel corso del 2022 è proseguita di fatto l’attività di riconciliazio-ne con Roma Capitale che ha consentito la prosecuzione delle liquidazioni dei crediti di Acea sempre tramite compensazioni per complessivi 56,5 milioni di cui 27,6 milioni relativi a competenze di esercizi precedenti.

Si informa che, in data 11 agosto 2022, la Giunta Capitolina con deliberazione n. 312 intitolata “Servizio di illuminazione pubblica e artistica monumentale sull’intero territorio comunale Conces-sionario: Acea SpA - Ricognizione del perimetro della situazione debitoria e avvio delle procedure conseguenti” ha effettuato la rico-gnizione del perimetro di debito dell’Amministrazione nei confronti di Acea/areti riferito al servizio di Illuminazione Pubblica alla data del 31 dicembre 2021.

Tale deliberazione è stata pubblicata sul sito istituzionale di Roma Ca-pitale in data 30 agosto 2022 e con riferimento alla suddetta delibe-razione sono tuttora in corso interlocuzioni con Roma Capitale.

Nel corso del 2023, precisamente a settembre, il CdA di Acea, previo parere del Comitato OPC (Comitato per le Operazioni con Parti Correlate), ha approvato la proposta di un possibile Accordo Transattivo con Roma Capitale funzionale a disciplinare le recipro-che posizioni e le modalità di risoluzione consensuale anticipata dei rapporti contrattuali fra le parti al servizio per l’illuminazione pubbli-ca erogato dalla società e per essa dalla controllata areti.

Si informa che specularmente anche Roma Capitale ha approvato lo schema di Accordo transattivo nell’Assemblea Capitolina a di-cembre 2023.

Quanto ai termini economici del possibile Accordo Transattivo, in sostanziale coerenza con la delibera della Giunta Capitolina n. 312 dell’11 agosto 2022, è previsto, a esito di reciproche rinunzie delle parti, il riconoscimento di crediti vantati da Acea/areti nei confronti di Roma Capitale, dell’importo complessivo di circa 100,6 milio-

30 1. Relazione sulla gestione

ni. Gli effetti economico-finanziari della transazione, all’esito del-la sottoscrizione non ancora perfezionata alla data di chiusura del bilancio, non saranno significativi avendo il Gruppo già aggiornato nei precedenti bilanci le proprie stime secondo i criteri previsti dalla normativa applicabile.

I debiti correnti diminuiscono principalmente per effetto del de-cremento dello stock dei debiti verso fornitori (-€ 60,8 milioni). Tale effetto deriva in prevalenza dal decremento registrato da Acea Energia (-€ 95,2 milioni) che risente in prevalenza dei maggio-ri prezzi sul mercato energetico del precedente esercizio, in parte compensato dall’incremento debiti verso imprese appaltatrici per i lavori di efficienza energetica e nonché riguardanti la mobilità elet-trica di Acea Innovation (+€ 38,3 milioni).

Le altre attività e passività correnti registrano un decremento di at-tività di 69,0 milioni e un incremento di passività di 10,3 milioni, rispetto all’esercizio precedente. In dettaglio le altre attività dimi-nuiscono per effetto dei decrementi registrati: i) nei crediti per pe-requazione energia (-€ 35,6 milioni); ii) nel valore degli strumenti derivati attivi su commodities (-€ 58,9 milioni); iii) nei crediti verso l’AATO (-€ 6,7 milioni) relativi a SII; iv) nei crediti per certificati verdi maturati (-€ 5,8 milioni) in prevalenza per effetto della calen-darizzazione degli incentivi GRIN nonché vi) nei crediti per IRES e IRAP (-€ 13,2 milioni) e nei crediti per anticipi a fornitori (-€ 7,8 milioni) imputabili in prevalenza ad Acea Innovation e relativi all’av-vio di commesse di energy efficiency. La variazione in diminuzione

risulta parzialmente compensata dall’aumento dei crediti tributari maturati sui progetti di efficientamento energetico (€ 68,9 milio-ni). In dettaglio le passività correnti aumentano per effetto dell’in-cremento dei Debiti verso Cassa per i servizi energetici e ambientali di areti (+€ 99,4 milioni) dovuto alla variazione del quadro normati-vo relativo al Bonus Sociale e alla reintroduzione degli oneri generali di sistema a partire dal secondo trimestre 2023 e dell’incremento derivante dall’iscrizione degli acconti ricevuti sugli investimenti fi-nanziati prevalentemente di GORI (+€ 25,3 milioni). Compensa tale variazione la riduzione dei debiti verso la CSEA (Cassa per i servizi Energetici Ambientali) di Acea Energia (-€ 50,6 milioni) per effetto della copertura degli squilibri del sistema di perequazione dei costi di acquisto e dispacciamento dell’energia elettrica destinata al servizio di Maggior Tutela, la riduzione del debito relativo all’acqui-sto del 35% di Deco per 33,5 milioni e del debito per l’acquisto del 30% di SIMAM per 13,0 milioni e la riduzione del debito per contributo solidaristico straordinario ex art. 37 del D.L. 21/2022 ri-feribile ad Acea Produzione (-€ 18,4 milioni).

Patrimonio netto

Il patrimonio netto ammonta a 2.823,1 milioni. Le variazioni inter-venute, pari a 67,8 milioni, sono analiticamente illustrate nell’ap-posita tabella e derivano essenzialmente dalla maturazione dell’utile 2023, dalla distribuzione dei dividendi, dalla variazione di perimetro, dalla variazione delle riserve di cash flow hedge e quelle formate con utili e perdite attuariali.

Indebitamento finanziario netto

L’indebitamento del Gruppo registra un incremento complessi-vo pari a 407,1 milioni, passando da 4.439,7 milioni della fine

dell’esercizio 2022 a 4.846,8 milioni del 31 dicembre 2023.

milioni

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

A) Disponibilità liquide

359,4

559,9

(200,5)

(35,8%)

B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide

0,0

0,0

0,0

n.s.

C) Altre attività finanziarie correnti

487,3

342,1

145,2

42,4%

D) Liquidità (A + B + C)

846,6

902,0

(55,4)

(6,1%)

E) Debito finanziario corrente

(176,1)

(165,4)

(10,7)

6,5%

F) Parte corrente del debito finanziario non corrente

(746,8)

(454,0)

(292,8)

64,5%

G) Indebitamento finanziario corrente (E + F)

(923,0)

(619,4)

(303,5)

49,0%

H) Indebitamento finanziario corrente netto (G + D)

(76,3)

282,6

(358,9)

(127,0%)

I) Debito finanziario non corrente

(4.770,4)

(4.722,3)

(48,2)

1,0%

J) Strumenti di debito

0,0

0,0

0,0

n.s.

K) Debiti commerciali e altri debiti non correnti

0,0

0,0

0,0

n.s.

L) Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)

(4.770,4)

(4.722,3)

(48,2)

1,0%

Totale indebitamento finanziario netto (H + L)

(4.846,8)

(4.439,7)

(407,1)

9,2%

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 31

L’indebitamento finanziario non corrente registra un incremento pari a  48,2 milioni rispetto alla fine dell’esercizio 2022. Tale varia-zione deriva dall’incremento dei prestiti obbligazionari per 104,7

milioni e dal decremento dei debiti per finanziamenti a medio-lungo termine per 61,7 milioni, come riportato nella tabella che segue:

milioni

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Obbligazioni

3.939,2

3.834,5

104,7

2,7%

Finanziamenti a medio-lungo termine

752,7

814,4

(61,7)

(7,6%)

Debiti finanziari IFRS16

78,6

73,4

5,2

7,1%

Debito finanziario non corrente

4.770,4

4.722,3

48,2

1,0%

Le obbligazioni, pari a 3.939,2 milioni al 31 dicembre 2023, re-gistrano un incremento di complessivi 104,7 milioni per l’effetto combinato del collocamento in data 17 gennaio 2023 a valere sul programma Euro Medium Term Notes (EMTN) da 5 miliardi, di un Green Bond per un importo iniziale di 500 milioni incremen-tato in data 3 febbraio di ulteriori 200 milioni (tasso 3,875% e scadenza al 24 gennaio 2031) compensato per 600,0 milioni dalla riclassifica nella posizione a breve del prestito obbligazionario emesso da Acea a luglio 2014 della durata di 10 anni.

I finanziamenti a medio-lungo termine pari a 752,7 milioni regi-strano un decremento complessivo di 61,7 milioni dovuto alla Ca-pogruppo (-€ 31,1 milioni) e ad areti (-€ 27,8 milioni). Nella tabella che segue viene esposta la situazione dell’indebitamento finanziario a medio-lungo e a breve termine (esclusa la quota di applicazione dell’IFRS16) suddiviso per scadenza e per tipologia di tasso di in-teresse.

milioni

Debito residuo totale

Entro il 31/12/2024

Dal 31/12/2024 al 31/12/2028

Oltre il 31/12/2028

a tasso fisso

260,8

32,5

130,2

98,1

a tasso variabile

405,7

50,3

177,4

178,0

a tasso variabile in cash flow hedge

191,7

22,7

141,4

27,6

Totale

858,1

105,5

449,0

303,8

Il fair value degli strumenti derivati di copertura di GORI è positi-vo per 4,2 milioni (al 31 dicembre 2022 era positivo per 6,6 milioni); quello di Acquedotto del Fiora è positivo per 3,3 milio-ni (al 31 dicembre 2022 era positivo per 5,5 milioni) e quello di SII è positivo per 1,0 milioni (al 31 dicembre 2022 era positivo per 1,6 milioni). I fair value positivi sono esposti nelle “Attività finanziarie non correnti” e non sono considerati nel saldo dei fi-nanziamenti correlati.

La componente a breve termine è negativa per 76,3 milioni e, ri-spetto alla fine dell’esercizio 2022, evidenzia un peggioramento pari a 358,9 milioni da imputare per 328,7 milioni alla Capogruppo, per 26,0 milioni a GORI, per 10,3 milioni ad Acea Produzione e per 6,7 milioni ad areti. La variazione della Capogruppo è gene-rata principalmente dalla riclassifica nella posizione a breve del pre-stito obbligazionario emesso da Acea a luglio 2014 della durata di 10 anni (+€ 600 milioni) compensati in parte dalla riduzione dei debiti finanziari a breve per rimborso del prestito obbligazionario scaduto (-€ 300,0 milioni), dalla riduzione della disponibilità liquida (-€

200,5 milioni) e da maggiori depositi a breve (+€ 351,2 milioni).

Si segnala che l’indebitamento finanziario comprende 107,9 mi-lioni di debiti verso Roma Capitale per dividendi deliberati da distri-buire e non comprende altri debiti per circa 12,1 milioni relativi alle opzioni per l’acquisto di quote azionarie delle società già detenute.

Si informa che, al 31 dicembre 2023, la Capogruppo dispone di linee committed per 700,0 milioni non utilizzate, linee uncommitted per 425,0 milioni di cui 21,0 milioni utilizzate. Per l’ottenimento di tali linee non sono state rilasciate garanzie. Inoltre, si informa che il 6 luglio del 2023 Acea ha siglato il contratto per la prima tranche di 235 milioni del finanziamento BEI a supporto di parte degli inve-stimenti di Acea Ato2, non utilizzati al 31 dicembre 2023.

Si informa che i Rating assegnati ad Acea sul lungo termine dalle Agenzie di Rating internazionali sono i seguenti:

Fitch “BBB+”;

Moody’s “Baa2”.

32 1. Relazione sulla gestione

Contesto di riferimento

Andamento dei mercati azionari e del titolo Acea

Il 2023 è stato caratterizzato soprattutto dalla forte riduzione delle quotazioni delle commodities energetiche (in particolare gas e car-bone), rispetto ai valori registrati nel 2022. Tale flessione è stata influenzata dal calo dei consumi energetici e dalla progressiva mo-derazione dei timori di approvvigionamento dell’energia, anche in considerazione dell’entrata in esercizio di nuovi impianti di importa-zione di LNG che hanno contrastato l’impatto della riduzione delle forniture dalla Russia.

La riduzione dei prezzi delle commodities ha condotto a una atte-nuazione della dinamica inflattiva, che a fine 2023 è scesa in euro-zona al 2,7% (vs 3,4% degli USA), rispetto al picco dell’8% registrato nel primo trimestre dell’anno. Tale dinamica ha supportato le attese per una prossima inversione delle politiche monetarie restrittive.

La resilienza dell’economia (crescita prevista del PIL 2023 pari allo 0,5% in eurozona e al 2,4% in USA) e le attese per una prossima mitigazione delle politiche monetarie restrittive hanno altresì deter-minato una contrazione di 46 bps dello spread BTP-Bund che si è attestato a fine anno a 168 bps.

In tale contesto, l’Euro Stoxx ha registrato nel 2023 un rialzo del 19,5% (in termini rettificati per lo stacco del dividendo Total Sha-

reholder Return), mentre il FTSE MIB supportato anche dalla contrazione dello spread BTP-Bund si è apprezzato del 34,4%, risultando il miglior indice tra i principali listini azionari dell’eurozona. L’indice tedesco DAX e quello francese CAC 40 hanno chiuso in-vece complessivamente allineati al benchmark eurozona.

Nel 2023, il settore utilities eurozona ha registrato un aumento mediamente pari al 17,7%, grazie soprattutto all’andamento degli operatori integrati che hanno benefìciato del recupero dei margini commerciali determinato dalla flessione dei costi di approvvigiona-mento di energia e dalla maggiore disponibilità idroelettrica.

Acea ha registrato un aumento del 14,1% (in termini rettificati per lo stacco del dividendo Total Shareholder Return), sostanzial-mente allineata all’indice settoriale eurozona. Il prezzo di chiusura del 29 dicembre 2023 (ultima seduta borsistica dell’anno) è stato pari a  13,83 corrispondente a una capitalizzazione di Borsa pari a  2.945 milioni. Il titolo ha registrato il valore massimo di 14,42 il 7 febbraio e il valore minimo di 10,09 il 28 settembre.

Nel corso del 2023, i volumi medi giornalieri scambiati si sono at-testati a circa 171.000 azioni (rispetto a circa 130.000 azioni del 2022).

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 33

Mercato energetico

Relativamente allo scenario di mercato elettrico nazionale, la do-manda di energia elettrica nel 2023 è stata pari a 307.749 GWh (dati Terna), in riduzione di -2,5% rispetto all’anno precedente. Pur chiudendo in negativo, il gap con il 2022 è andato via via riducendosi nel corso dell’anno, tanto che il quarto trimestre ha consuntivato un aumento del +1,2% anno su anno.

Tale inversione di tendenza, già in parte riscontrata a partire dal terzo trimestre, è da imputarsi da un lato ai consumi 2022 in forte fles-sione per via del caro-bollette e delle riduzioni richieste dalla Com-missione Europea per ridurre i consumi gas da generazione elettrica in piena crisi energetica, dall’altro a un fattore meteorologico, con intense ondate di caldo a luglio e agosto 2023 e una lunga coda estiva a settembre-ottobre 2023 (+1 °C rispetto a settembre-ot-tobre 2022) che hanno tenuto alti i consumi da raffrescamento.

La produzione di energia, al netto degli autoconsumi e dei consumi da pompaggio (29.227 GWh, +10,6%), è stata pari a 227.277 GWh, in riduzione del -8% rispetto al 2022, e ha coperto il 74% del fabbi-sogno. L’import netto ha consolidato l’apporto positivo riscontrato già da inizio anno, attestandosi su 51.246 GWh (+19,4%) e contri-buendo per il 16,7% al soddisfacimento della domanda, sostituendo

in parte la fonte termoelettrica (135.579 GWh, -20,1%), scalzata soprattutto dal grande apporto rinnovabile. Infatti, con l’unica ec-cezione della fonte geotermica (5.347 GWh, -1,6%), le fonti rin-novabili sono state protagoniste di un 2023 molto positivo, con la produzione idroelettrica a segnare +34,4% (39.833 GWh) rispet-to al siccitoso 2022, quella eolica +15,4% (23.338 GWh) e quella fotovoltaica +7,3% (24.179 GWh, si segnalano 5 GW di capacità installata di fotovoltaico in più rispetto a 12 mesi fa).

Il PUN (Prezzo Unico Nazionale) nel 2023 ha consuntivato un va-lore medio di 127,24 €/MWh, con una riduzione del -58% rispetto al 2022, con il solo quarto trimestre a consuntivare un valore me-dio di 123,85 €/MWh (-49% rispetto al quarto trimestre 2022). In particolare, il trimestre ha aperto con una overreaction dei mercati gas, e di riflesso di quelli elettrici, a una serie di eventi concomitanti (in primis l’attacco di Hamas allo Stato di Israele del 7 ottobre) che ne hanno minato sicurezza e tranquillità impresse da fondamentali bearish, dando anche adito a manovre speculative e correzioni tec-niche. Nel giro di una settimana, il PUN medio giornaliero ha gua-dagnato un +40% toccando i 175 €/MWh il 16 ottobre, valore che non si riscontrava dai primi di febbraio, per poi tornare a navigare in acque più tranquille già entro la fine di ottobre (121 €/MWh regi-strato il 30 ottobre).

Prezzo Unico Nazionale (PUN)

Per quanto concerne il gas naturale, la domanda nazionale nel 2023 è stata pari a 59.069 Msmc (dati Snam Rete Gas), in calo di -10,5% rispetto al 2022. La forte variazione negativa riscontrata a inizio anno (-19,8% il dato del primo trimestre anno su anno) è andata progressivamente riducendosi per via dell’assenza stagionale della domanda residenziale in primavera/estate e di un fine anno con tem-perature meno elevate dello scorso anno, cui si sono sommati effetti più marginali dello switch Coal-to-Gas nella generazione elettrica e dei deboli segnali di ripresa del comparto industriale rispetto ai livel-li estremamente bassi del 2022. La distribuzione, comprensiva di residenziali e PMI, ha chiuso l’anno con 26.567 Msmc di consumo (-8,6% rispetto a un anno fa, ma +5,6% sul solo quarto trimestre), il comparto termoelettrico ha richiesto 21.079 Msmc di gas (-15,5%

di variazione annuale, -9,8% sul solo quarto trimestre) anche per ef-fetto del ritrovato apporto della produzione rinnovabile (soprattutto idroelettrica), il comparto industriale ha necessitato di 11.423 Msmc di gas (-4,7% di variazione annuale, +7% sul solo quarto trimestre).

Nel complesso, il 2023 ha visto un TTF medio annuale pari a 42,98 c€/smc (-66% rispetto al medesimo periodo del 2022) e un PSV medio annuale pari a 44,72 c€/smc (-65%). Sul solo quarto trime-stre si sono registrati valori medi di 42,95 c€/smc per il TTF (-57%) e di 43,22 c€/smc per il PSV (-57%).

Il differenziale PSV-TTF nel 2023 ha consuntivato in media +1,74 c€/smc (+0,27 c€/smc per il solo quarto trimestre), in riduzione tendenziale di -0,25 c€/smc rispetto al valore espresso nel 2022 (-0,67 c€/smc).

34 1. Relazione sulla gestione

Tariffe per il servizio di trasporto

Il 2023 rappresenta l’ottavo anno relativo al nuovo periodo rego-latorio la cui durata è stata incrementata da quattro a otto anni (2016-2023) suddivisa in due sotto-periodi.

Le disposizioni normative sono articolate in tre Testi Integrati: il “Testo Integrato delle disposizioni dell’Autorità per l’erogazio-ne dei servizi di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica (TIT)”_Allegato A alla delibera 568/2019/R/eel, “Il Testo Integrato delle disposizioni dell’Autorità per l’erogazione del servizio di misura dell’energia elettrica (TIME)”_Allegato B alla delibera 568/2019/R/eel e il “Testo Integrato delle disposizioni dell’Autorità delle con-dizioni economiche per l’erogazione del servizio di connessione” (TIC)_Allegato C alla delibera 568/2019/R/eel, pubblicati il 27 di-cembre 2019.

L’ARERA ha confermato, per il servizio di distribuzione, il disaccop-piamento della tariffa applicata ai clienti finali (c.d. tariffa obbliga-toria) rispetto alla tariffa di riferimento per la determinazione del vincolo ai ricavi ammessi per ciascuna impresa (c.d. tariffa di rife-rimento). Le tariffe obbligatorie per l’anno 2023 sono state pub-blicate con delibera 720/2022/R/eel per i servizi di distribuzione e misura dell’energia elettrica per i clienti non domestici, con delibera 719/2022/R/eel per l’erogazione del servizio di trasmissione, con delibera 721/2022/R/eel relativa all’erogazione dei servizi di rete per i clienti domestici.

In data 16 maggio 2023, con delibera 206/2023/R/eel, sono state pubblicate le tariffe di riferimento provvisorie 2023 per i servizi di distribuzione e di misura dell’energia elettrica per le imprese distri-butrici che servono almeno 25.000 punti di prelievo.

Si evidenzia inoltre che con la delibera 154/2023/R/eel, pubblicata in data 11 aprile 2023, sono state definite le tariffe di riferimento definitive relative all’anno 2022.

Sono confermate le regole in vigore nel precedente sotto-periodo regolatorio rappresentate da:

lag regolatorio e remunerazione del capitale investito;

allungamento vite utili regolatorie;

criteri di regolazione tariffaria: dis, cot, misura.

Relativamente al primo punto, l’ARERA ha confermato le modalità di compensazione del lag regolatorio nel riconoscimento dei nuovi inve-stimenti sia per la Distribuzione che per la Misura (senza retroattività).

Il criterio fondato sulla maggiorazione del tasso di remunerazione del capitale investito riconosciuta ai nuovi investimenti, pari all’1% (dell’anno t-2), è stato sostituito dall’introduzione del riconosci-mento nella base di capitale (c.d. RAB) anche degli investimenti realizzati nell’anno t-1, valutati sulla base di dati pre-consuntivi co-municati all’ARERA. Tali dati saranno utilizzati per la determinazione delle tariffe di riferimento provvisorie e verranno sostituiti poi dai dati consuntivi per la determinazione delle tariffe di riferimento de-finitive pubblicate entro i primi mesi dell’anno successivo.

L’ARERA riconosce nell’anno t la sola remunerazione del capitale investito relativo ai cespiti entrati in esercizio nell’anno t-1, senza riconoscere la quota di ammortamento a essi relativa (che rimane riconosciuta all’anno t-2).

Nel nuovo sotto-periodo l’ARERA ha confermato le vite utili rego-latorie già stabilite precedentemente.

In data 23 dicembre 2021, l’ARERA ha pubblicato la delibera 614/2021/R/com con la quale ha fissato i criteri di determinazio-ne del WACC per il periodo 2022-2027 e ha stabilito, per l’anno 2022, un tasso di remunerazione del capitale investito, per il servizio

di distribuzione e misura dell’energia elettrica, pari al 5,2%, confer-mato anche per l’anno 2023 con delibera 654/2022/R/com.

Sul fronte dei costi operativi, la nuova tariffa per impresa copre i costi specifici attraverso un coefficiente di modulazione dei costi medi nazionali, che è determinato dall’ARERA in funzione dei costi effettivi dell’impresa e delle variabili di scala.

Tali costi, nella definizione della tariffa per impresa, secondo quanto definito dalla delibera 568/2019, vengono maggiorati dai contributi di connessione a forfait riconosciuti a livello nazionale, considerati come contributi in conto capitale e non più detratti dai costi operativi.

Inoltre, i contributi di connessione a forfait di ciascuna impresa ven-gono detratti direttamente dal capitale investito dell’impresa consi-derandoli al pari di cespiti MT/BT.

L’aggiornamento della tariffa di riferimento di distribuzione per gli anni successivi al primo avviene individualmente in base agli incre-menti patrimoniali comunicati dalle imprese nell’ambito delle rac-colte dati sulla RAB. Il criterio di aggiornamento prevede che:

la quota della tariffa a copertura dei costi operativi sia aggiornata mediante il meccanismo del price-cap (con un obiettivo di recu-pero di produttività del 1,3%);

la parte a copertura dei costi relativi alla remunerazione del ca-pitale investito sia aggiornata mediante il deflatore degli investi-menti fissi lordi, la variazione dei volumi del servizio erogato, gli investimenti lordi realizzati entrati in esercizio e differenziati per livello di tensione, l’effetto di dismissioni, alienazioni;

la parte a copertura degli ammortamenti sia aggiornata mediante il deflatore degli investimenti fissi lordi, la variazione dei volumi del servizio erogato, il tasso di variazione collegato alla riduzione del capitale investito lordo per effetto di alienazioni, dismissioni e fine vita utile e il tasso di variazione collegato agli investimenti lordi entrati in esercizio.

Relativamente all’attività di commercializzazione, l’ARERA confer-ma un’unica tariffa di riferimento che riflette sia i costi relativi alla gestione del servizio di rete sia i costi relativi alla commercializza-zione, applicando il regime di riconoscimento puntuale dei costi di capitale anche per gli investimenti nell’attività di commercializza-zione (unica tariffa per impresa omnicomprensiva per il servizio di distribuzione e di commercializzazione).

Sul fronte della tariffa di trasmissione, l’ARERA ha confermato la ta-riffa binomia (potenza e consumo) per i clienti in alta tensione, e la struttura della tariffa di costo per il servizio di trasmissione verso Terna (CTR) introducendo un corrispettivo anch’esso binomio. La presenza delle due tariffe ha confermato il meccanismo di perequazione.

I meccanismi di perequazione generale dei costi e ricavi di distribu-zione e misura per il vigente ciclo regolatorio si articolano in:

perequazione dei ricavi relativi al servizio di distribuzione;

perequazione dei ricavi di misura per il servizio in bassa tensione;

perequazione dei costi di trasmissione;

perequazione del valore della differenza tra perdite effettive e perdite standard.

La perequazione dei ricavi relativi al servizio di distribuzione ha l’obiet-tivo di perequare il gettito derivante dal confronto tra i ricavi fatturati all’utenza attraverso la tariffa obbligatoria e i ricavi ammessi del distri-butore, calcolati attraverso la tariffa di riferimento dell’impresa.

Con la delibera 568/2019, l’ARERA dispone che l’ammontare di perequazione dei ricavi relativi al servizio di distribuzione è ridotto di un ammontare pari al 50% dei ricavi netti derivanti dall’utilizzo dell’infrastruttura elettrica per finalità ulteriori rispetto al servizio elettrico, rilevati a consuntivo nell’anno n-2, qualora il predetto ri-cavo netto superi lo 0,5% del totale ricavo riconosciuto.

La perequazione dei costi di trasmissione ha l’obiettivo di rendere passante per il distributore il costo riconosciuto a Terna per il servizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 35

di trasmissione (CTR) con quanto versato dai clienti finali attraverso la tariffa obbligatoria di trasmissione (TRAS).

Con la circolare n. 21/2023/etl del 18 maggio 2023 CSEA ha invi-tato le imprese distributrici che accedono al regime individuale di ri-conoscimento dei costi a esprimere la propria volontà a partecipare o meno al meccanismo di acconti per l’anno 2023. areti ha comunicato la propria adesione a mezzo PEC in data 19 maggio 2023.

In data 29 settembre 2023 è stato pubblicato il documento di con-sultazione 423/2023/R/eel i cui temi principali riguardano i mecca-nismi di promozione per le aggregazioni tra le imprese distributrici, la promozione della razionalizzazione degli asset di rete di alta ten-sione, l’evoluzione dell’incentivazione all’ottenimento dei contributi pubblici, la regolazione tariffaria dell’energia reattiva, l’aggiorna-mento delle “altre prestazioni specifiche” previste dal TIC. Il termine per l’invio delle osservazioni è il 27 ottobre 2023.

In esito a tale consultazione, l’ARERA ha pubblicato la delibera 617/2023/R/eel del 27 dicembre 2023 in cui ha modificato, tra le varie, l’incentivazione all’ottenimento dei contributi pubblici. La premialità è pari al 10% dei contributi pubblici incassati nel corso dell’anno precedente e viene accertata e determinata annualmente dall’Autorità entro il 31 ottobre di ciascun anno dal 2025 al 2028. Le imprese distributrici sono tenute a comunicare l’elenco dei con-tributi pubblici incassati, entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello al quale si riferisce il contributo. Le premialità sono ricono-sciute in tre rate di uguale entità, salvo diversa e motivata disposizio-ne dell’Autorità in sede di determinazione delle partite economiche, per ragioni di liquidità dei conti o impatto complessivo tariffario.

In data 27 dicembre 2023, l’ARERA ha pubblicato la delibera 616/2023/R/eel con la quale viene approvata la regolazione tarif-faria dei servizi di distribuzione e misura dell’energia elettrica per il periodo 2024-2027, nonché i relativi Testi Integrati per la distribu-zione (TIT), la misura (TIME) e per il servizio di connessione (TIC). Si evidenzia inoltre che il TIT è stato integrato con le disposizioni relative ai criteri di riconoscimento dei costi per le imprese soggette ai criteri ROSS.

Con la delibera 449/2020/R/eel del 10 novembre 2020 è stato modificato l’algoritmo di calcolo della perequazione ΔL relativo al valore della differenza tra le perdite effettive e le perdite standard a decorrere dall’anno 2019; è stato modificato il fattore percentua-le applicato a fini perequativi per le perdite commerciali di energia elettrica sulle reti con obbligo di connessione di terzi per la zona “centro” e per il livello di tensione BT, passando da 2% a 1,83%. Con la medesima delibera, con decorrenza gennaio 2021, è stata mo-dificata la Tabella 4 del TIS.

In data 21 dicembre 2021, l’ARERA ha pubblicato il DCO 602/2021/R/eel in cui prospetta, per il biennio 2022-2023, la re-visione dei fattori percentuali convenzionali per le perdite commer-ciali da applicare alle imprese distributrici per finalità perequative e la revisione dei fattori percentuali convenzionali di perdita da applicare ai fini del settlement del servizio di dispacciamento ai clienti finali a decorrere dal gennaio 2023. Le imprese distributrici hanno invia-to le proprie osservazioni il 31 gennaio 2022.

Tale procedimento di consultazione si è concluso con la pubblicazione della delibera 117/2022/R/eel del 22 marzo 2022 con la quale l’Au-torità ha fissato i fattori percentuali convenzionali relativi alle perdite commerciali da applicare all’energia elettrica a fini perequativi pari a 1,77% nella zona Centro per il 2022 e 1,72% nella zona Centro per il 2023. Ha inoltre introdotto un cap al prezzo PAU da applicare, pari alla media aritmetica dei PAU medi annui 2016-2021.

Con specifica istanza da presentarsi entro maggio 2022, si è previ-sto il riconoscimento delle perdite di rete imputabili a prelievi frau-dolenti non recuperabili che si manifestano con entità eccezionale

rispetto ai livelli riconosciuti convenzionalmente. Il riconoscimento è stato previsto esclusivamente in caso di saldo di perequazione netto negativo sul triennio 2019-2021 e avrà un valore al più pari a quanto necessario ad azzerare tale saldo. In aggiunta, con istan-za da presentarsi entro maggio 2024, è stato previsto il medesimo riconoscimento relativo al biennio 2022-2023. L’istanza relativa al riconoscimento delle perdite sul triennio 2019-2021 è stata pre-sentata da areti a mezzo PEC in data 31 maggio 2022.

In data 7 febbraio 2023 l’ARERA ha pubblicato la delibera 42/2023/R/eel con la quale ha avviato il procedimento volto a verificare la sussistenza del diritto al riconoscimento dei prelievi fraudolenti non recuperabili dichiarati da areti, la quantità di prelievi fraudolenti da ammettere al riconoscimento e il corrispondente va-lore economico. In esito a tale delibera, l’Autorità ha comunicato, a mezzo PEC, le risultanze istruttorie del procedimento:

il riconoscimento oggetto dell’istanza è positivo (segnalan-do quindi una posizione a debito dell’impresa) ed è pari a circa  1 milione;

i prelievi fraudolenti non recuperabili sono ammessi a ricono-scimento esclusivamente per la fattispecie degli “stabili occu-pati” (138 GWh), non ammettendo a riconoscimento le fatti-specie delle “vie a rischio” (36 GWh) e degli “ignoti” (7 GWh). Nell’ambito delle future sessioni di aggiornamento dei saldi di perequazione, CSEA riconoscerà ad areti il suddetto ammon-tare e i relativi aggiornamenti annuali cui sono soggetti i saldi di perequazione relativi al triennio 2019-2021.

Si evidenzia che, con delibera 181/2023/R/eel del 4 maggio 2023, l’Autorità ha chiuso il procedimento avviato con la deliberazione 42/2023/R/eel dando mandato alla CSEA affinché riconosca ad areti il suddetto importo e i relativi aggiornamenti annuali cui sono soggetti i saldi di perequazione relativi al triennio 2019-2021, nell’am-bito delle future sessioni di aggiornamento dei saldi di perequazione.

In data 25 luglio 2023, l’ARERA ha pubblicato la delibera 336/2023/R/eel con la quale avvia un procedimento per l’adozione di provvedimenti atti a riformare la disciplina del settlement elettri-co, le modalità di determinazione e approvvigionamento delle per-dite di rete e il relativo meccanismo di perequazione considerando le innovazioni intercorse in relazione all’attività di meter reading, al superamento del servizio di Maggior Tutela e all’innovazione del-la regolazione del dispacciamento. La riforma è articolata per fasi prevedendo che i primi interventi siano indirizzati al superamento della disciplina del load profiling e del ruolo di utente residuale fino a ora attribuito all’Acquirente Unico nell’ambito della medesima di-sciplina, nonché alla conseguente ottimizzazione dei relativi obblighi informativi e di monitoraggio a carico dei diversi soggetti.

Si evidenzia inoltre che, con delibera 584/2023/R/eel del 12 di-cembre 2023, l’Autorità estende all’anno 2024 la disciplina del-la perequazione delle perdite di rete prevista ai sensi del TIV per il biennio 2022-2023, i fattori convenzionali di perdita ai fini pere-quativi stabiliti nel TIV per l’anno 2023 e i fattori convenzionali di perdita applicati per l’anno 2023 all’energia elettrica immessa e prelevata ai sensi del TIS. Con riferimento alle situazioni marginali, il meccanismo di reintegrazione delle perdite viene confermato nel 2024 prevedendo la presentazione dell’istanza a maggio 2025 con riferimento al triennio 2022-2024.

Il 3 agosto 2023 è stato pubblicato il documento di consultazione 377/2023/R/eel in cui l’Autorità espone i primi orientamenti in ma-teria di superamento della disciplina del load profiling e di modalità di approvvigionamento dell’energia “residuale”. Il termine per l’invio delle osservazioni è stato fissato al 25 settembre 2023.

Con delibera 712/22, con decorrenza aprile 2023, l’ARERA ha re-

36 1. Relazione sulla gestione

golamentato l’immissione di energia reattiva dalle reti MT/BT alla rete rilevante (RTN) stabilendo dei corrispettivi differenziati tra aree omogenee e non (2€/MVarth e 1,44€/MVarth).

Per aree omogenee si intendono i nodi della rete rilevante caratte-rizzati dal medesimo impatto degli scambi di energia reattiva (im-missioni o prelievi).

L’Autorità ha pubblicato la delibera 124/2023 del 28 agosto 2023 con la quale adotta l’elenco dei nodi elettrici della rete rilevante per cui si applica il corrispettivo maggiorato per le immissioni di energia reattiva e conferma l’applicazione dei corrispettivi per l’energia re-attiva immessa con decorrenza aprile 2023 prevedendo esenzioni in caso di utilizzo di adeguati strumenti di compensazione.

In data 27 dicembre 2023 con delibera 615/2023/R/eel l’ARERA ha definito i criteri di regolazione tariffaria dei servizi di trasmissione e di-spacciamento dell’energia elettrica per il periodo 2024-2027 (RTTE 6PRTE). Un passaggio rilevante per areti SpA riguarda il tema dei cor-rispettivi da versare a Terna per le immissioni di energia reattiva in RTN. In particolare, il provvedimento prevede che fino al 31 dicembre 2026 siano utilizzati i sistemi di misura posti sul lato MT delle cabine primarie di areti SpA ai fini della determinazione del reattivo immesso e preleva-to, prorogando di fatto le disposizioni di cui alla delibera 591/2023/R/eel (12 dicembre 2023) contenente le disposizioni per la misurazione degli scambi di energia reattiva in alta o altissima tensione in ragione di specifiche configurazioni di rete e di misura.

Nel nuovo Testo Integrato del Trasporto, l’ARERA ha confermato il meccanismo di riconoscimento in acconto, con cadenza bimestrale, dei saldi di perequazione dei ricavi relativi al servizio di distribuzione e dei costi di trasmissione. Con la determina 19/2020 del 13 novem-bre 2020, l’ARERA ha definito le modalità operative di gestione dei meccanismi di perequazione generale, confermando la metodologia di calcolo degli acconti con cadenza bimestrale.

Ulteriore impatto sulla perequazione è legato all’istruttoria conosci-tiva avviata con delibera 58/2019/E/eel in merito alla regolazione delle partite economiche relative all’energia elettrica destinata agli Stati interclusi nel territorio italiano. L’Autorità, con provvedimento 491/2019/E/eel, ha prescritto ad areti di porre in essere entro il 31 dicembre 2019 le azioni necessarie per definire correttamente il punto di dispacciamento di esportazione relativo all’energia elettrica destinata al punto di dispacciamento in esportazione, nonché per disporre dei dati di misura dell’energia elettrica ceduta.

In data 20 dicembre 2019, la società ha dato evidenza di aver adempiuto a quanto disposto.

L’Autorità ha ritenuto che gli elementi acquisiti costituiscano pre-supposto per l’avvio di un procedimento finalizzato ad accertare eventuali violazioni in materia di regolazione delle partite economi-che relative all’energia elettrica destinata al punto di dispacciamen-to in esportazione.

areti, nel mese di giugno 2020, ha presentato i propri impegni che sono stati riformulati a febbraio 2022 alla luce delle risultan-ze comunicate da CSEA e approvate da ARERA con delibera 262/2021/E/eel. Le relative partite economiche saranno in ogni caso liquidate al termine dei procedimenti sanzionatori avviati con la determina 5/2020/eel.

In data 5 aprile 2022, l’ARERA con delibera 151/2022/S/eel ha di-chiarato ammissibile e pubblicato la proposta di impegni presentata da areti. Seguiranno le seguenti fasi:

entro il 7 maggio 2022 i terzi potevano presentare osservazioni;

entro 30 giorni dalla pubblicazione di eventuali osservazioni, areti avrebbe potuto dare riscontro;

approvazione definitiva degli impegni con delibera, nella quale saranno anche specificati i termini per la regolazione delle par-tite economiche e la decorrenza del monitoraggio.

Con la delibera 355/2022/S/eel del 27 luglio 2022, l’ARERA ha approvato la proposta di impegni presentata da areti SpA nell’ambi-to del procedimento sanzionatorio avviato per violazioni in materia di regolazione delle partite economiche relative all’energia elettrica destinata allo Stato Città del Vaticano.

Infine, con la delibera 576/2021/R/eel, l’ARERA ha previsto che per l’interconnessione verso i punti di dispacciamento in esportazione:

a partire dal 1/1/2022 vengano applicate solo le componenti va-riabili, espresse in c€/kWh, delle tariffe a copertura dei costi di trasporto previste al comma 15.1 del TIT (ad oggi vengono appli-cate sia le componenti fisse che variabili);

a partire dal 1/4/2022 sia applicato ai fini della regolazione degli sbilanciamenti effettivi il prezzo di sbilanciamento per le unità non abilitate (e non più il prezzo zonale MGP);

a partire dal 1/1/2023 si applichi l’uplift all’energia effettivamente prelevata (ad oggi non applicato).

Nel medesimo provvedimento l’Autorità precisa che per la definizio-ne del programma di prelievo dei punti di dispacciamento in esporta-zione non si debba più far riferimento all’intera banda ma l’utente del dispacciamento debba utilizzare la propria migliore stima dei prelievi. Il delta tra il valore della banda e il programma deve essere trattato come sbilanciamento a programma e valorizzato a PUN.

L’ARERA ha confermato la modalità di riconoscimento dei costi di capitale relativi a misuratori elettronici di bassa tensione, per le im-prese che servono oltre 100.000 punti di prelievo, basata su criteri di riconoscimento degli investimenti effettivamente realizzati dalle singole imprese, mantenendo anche per il quinto ciclo regolatorio la perequazione di misura. Il meccanismo di perequazione è finaliz-zato a perequare il gettito derivante dal confronto delle tariffe ob-bligatorie fatturate agli utenti finali e i ricavi valorizzati nella tariffa di riferimento.

Le tariffe a copertura del servizio di misura si aggiornano, come per il servizio di distribuzione, con il meccanismo del price-cap per la quota a copertura dei costi operativi (con un obiettivo di recupero di produttività dello 0,7%) e con il deflatore, la variazione del capitale investito e il tasso di variazione dei volumi per la parte a copertura del capitale investito e degli ammortamenti. Il tasso di remunerazione del capitale di misura è equivalente a quello del servizio di distribuzione.

Si ricorda che, con la delibera del 10 novembre 2016 n. 646/2016/R/eel, l’ARERA ha illustrato le modalità di definizione e di riconosci-mento di costi relativi a sistemi di smart metering di seconda gene-razione (2G) per la misura di energia elettrica in bassa tensione. In data 8 marzo 2017, ha pubblicato un comunicato in cui ha aggior-nato la valutazione del piano di messa in servizio del sistema di smart metering 2G proposto da e-distribuzione SpA. Al fine di presentare all’ARERA la relazione illustrativa sul piano di messa in servizio del sistema smart metering 2G, la società ha definito un progetto di sviluppo di tale sistema con l’obiettivo di sostituire l’attuale sistema di contatori elettronici.

A partire dall’anno 2017, l’ARERA stabilisce, nella stessa delibera, che ai fini dell’aggiornamento annuale della remunerazione del capi-tale investito e degli ammortamenti relativi ai punti di misura effet-tivi in bassa tensione, per ciascuna impresa distributrice il valore di investimento lordo massimo riconoscibile per misuratore installato è pari al 105% del corrispondente valore di investimento lordo per misuratore relativo a investimenti entrati in esercizio nel 2015.

In data 20 marzo 2019, con il documento di consultazione 100/2019/R/eel, l’Autorità introduce un aggiornamento per il triennio 2020-2022 delle disposizioni in materia di determinazio-ne e riconoscimento dei costi relativi a sistemi di smart metering di

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 37

seconda generazione (2G). In particolare, le proposte riportate nel documento di consultazione includono:

la possibilità di fissare obblighi sulle tempistiche di messa in servizio dei sistemi 2G unitamente alla modulazione del “piano convenzionale” al fine di ridurre il rischio “Paese a due veloci-tà”; l’aggiornamento e la semplificazione delle disposizioni re-lative all’ammissione al percorso abbreviato delle imprese che avviano in tale triennio il proprio piano di messa in servizio dei sistemi di smart metering 2G;

la valutazione delle disposizioni di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 93/2017 in tema di verificazione periodica dei misuratori di energia elettrica e degli extra-costi che ne potrebbero derivare;

la possibilità di introdurre disposizioni per quantificare le pena-lità da applicare in caso di mancato rispetto dei livelli attesi di performance dei sistemi di smart metering 2G.

Segue la delibera 306/2019/R/eel in data 16 luglio, che conferma gli orientamenti presentati nel precedente documento di consulta-zione. In particolare:

l’Autorità fissa il 2022 come termine ultimo per l’avvio dei pia-ni di messa in servizio dei sistemi 2G e stabilisce che la fase massiva di sostituzione dei misuratori dovrà essere conclusa entro il 2026 (con un target pari al 95% dei misuratori inclusi nel piano). Inoltre, allo scopo di evitare il rischio “Paese a due velocità”, è stata introdotta una nuova modalità di calcolo del “piano convenzionale” per le imprese che non hanno ancora presentato il piano di messa in servizio;

a partire dal anno di ciascun PMS2, a Maggior Tutela degli utenti del servizio, vengono introdotte penalità per mancato rispetto dei livelli di performance attesi, con tetti annuali e plu-riennali delle penalizzazioni;

la vita utile regolatoria per le categorie di cespite relative al servizio di misura dell’energia elettrica in bassa tensione da applicarsi agli investimenti in sistemi di smart metering 2G è pari a 15 anni;

la remunerazione e l’ammortamento del capitale investito sono determinati secondo un piano di ammortamento a rata costante. Le rate del piano di ammortamento sono calcolate come rate annue posticipate, considerando un orizzonte tem-porale di restituzione coerente con la vita utile regolatoria.

In data 20 settembre 2019, areti ha inviato all’Autorità la richiesta di ammissione al riconoscimento degli investimenti in regime specifico insieme al piano di messa in servizio del sistema di smart metering 2G e gli altri documenti previsti dalla delibera 306/2019/R/eel. La documentazione è stata resa disponibile in data 23 settembre 2019 sul sito areti e in data 21 ottobre si è tenuta una sessione pubbli-ca di presentazione del Piano durante la quale l’Azienda ha fornito risposte alle osservazioni fatte dai soggetti interessati. In data 20 dicembre l’Autorità ha richiesto informazioni di dettaglio riguardo i costi effettivi di capitale operativi relativi all’attività di misura 1G e 2G esposti nel PMS2.

Con la delibera 213/2020/R/eel, che segue la 177/2020/R/eel ac-compagnata dal DCO 178/2020; si dispongono modifiche transi-torie, per l’anno 2020, di alcune delle direttive per i sistemi di smart metering di seconda generazione (2G) per la misura dell’energia elettrica in bassa tensione.

In particolare, in considerazione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e dei suoi impatti sulla sostituzione dei misuratori, l’Auto-rità ha espresso l’orientamento a:

derogare, almeno per il 2020, il criterio di messa a regime a li-vello di Comune o di altro territorio significativamente rilevante;

prevedere che i prossimi PDFM, che dovranno avere periodici-al massimo trimestrale, potranno avere solo valore indicativo fino a che perdura l’emergenza epidemiologica. Ciascun PDFM dovrà, inoltre, essere pubblicato con 15 giorni di anticipo rispet-to all’inizio del mese in cui sono previste sostituzioni massive di misuratori;

sospendere, almeno per l’anno 2020, le disposizioni in tema di penalità per mancato raggiungimento di almeno il 95% dell’a-vanzamento (cumulato) previsto dal PMS2 a partire dal secondo anno di piano (90% per il primo anno);

sospendere, per il solo anno 2020, l’applicazione della matrice IQI (Information quality incentive), che definisce il valore degli incentivi da riconoscere alle imprese per le diverse combinazioni di spesa effettiva sostenuta e spesa prevista, dal momento che il confronto tra costi effettivi e costi previsti può essere soggetto a fattori che inficiano la comparazione.

In data 28 luglio 2020, con la delibera 293/2020/R/eel, l’Auto-rità ha approvato il piano di messa in servizio dei sistemi di smart metering 2G presentato da areti e ha determinato il relativo piano convenzionale di messa in servizio e le spese previste per il piano ai fini del riconoscimento dei costi di capitale.

L’ARERA ritiene inoltre opportuno prevedere, per le imprese di-stributrici, la facoltà di proporre l’aggiornamento del proprio piano di messa in servizio nel corso del 2021 per tenere conto degli effetti dell’emergenza epidemiologica. Si fa presente che, in data 31 mar-zo 2021, areti, in considerazione del periodo di emergenza sanitaria ancora in corso e della necessità di approfondire ulteriormente gli impatti da essa derivanti, ha comunicato l’intenzione di raccogliere ulteriori elementi utili a valutare l’opportunità di aggiornare il proprio PMS2 entro il 15 giugno 2021.

Si segnala che areti ha comunicato ad ARERA in data 14 giugno 2021 di esser intervenuta tempestivamente adattando processi e procedure al fine di assorbire gli impatti operativi che si sono ma-nifestati nel periodo di emergenza sanitaria, pertanto non sono stati identificati effetti tali da motivare una revisione del piano. Si precisa tuttavia che sono presenti alcuni rischi quali per esempio, a titolo esemplificativo e non esaustivo, il possibile aumento del costo degli asset a seguito del rincaro delle materie prime o potenziali shortage di forniture per il diffuso rallentamento dei processi produttivi a li-vello mondiale. A tal proposito si segnala che i DSO, tramite Utilita-lia, stanno rivolgendo all’Autorità alcune richieste volte ad azzerare i meccanismi di premi e penali per gli anni impattati dalla scarsità di forniture di misuratori 2G.

Con la delibera 349/2021/R/eel in data 3 agosto 2021, l’Autorità ha previsto che, per l’anno 2021, per le imprese che hanno avviato il PMS2 negli anni precedenti, il limite di misuratori 2G sotto il qua-le si applicano penalità sia pari al 90% anziché al 95% del numero cumulato di misuratori 2G previsti dal PMS2 al 31 dicembre 2021; delibera inoltre che, anche per il 2021, non si applica il criterio di messa a regime a livello di Comune o di altro territorio significati-vamente rilevante.

In data 23 marzo 2022 l’ARERA ha inviato ad areti, tramite PEC, la comunicazione delle risultanze istruttorie relative alla spesa effettiva di capitale degli investimenti in sistemi di smart metering 2G soste-nuta nell’anno 2020.

Con la delibera 280/2022/R/eel del 28 giugno 2022, l’ARERA ha avviato un procedimento per aggiornare le direttive per il riconosci-mento dei costi dei sistemi di smart metering di seconda genera-zione (2G) applicabili a valere dal 2023, attualmente definite dalla deliberazione 306/2019/R/eel, prevedendo la conclusione di tale procedimento entro il 31 dicembre 2022.

38 1. Relazione sulla gestione

In data 28 giugno 2022, l’Autorità ha pubblicato il DCO 284/2022/R/eel nel quale espone i propri orientamenti relativa-mente all’introduzione di modifiche transitorie delle disposizioni delle Direttive 2G per l’anno 2022. Tali modifiche transitorie sono ritenute necessarie a seguito di effetti indiretti della pandemia da Covid-19 che hanno comportato una forte carenza di semicon-duttori a livello mondiale, a sua volta, a partire dai primi mesi del 2022, ha comportato significative limitazioni delle disponibilità di misuratori 2G, già ordinati dalle imprese distributrici. In tale DCO, l’ARERA discute inoltre l’eventuale deroga transitoria al criterio di “messa a regime” dei territori significativamente rilevanti, esamina possibili modifiche transitorie riguardo la predisposizione dei piani di dettaglio della fase massiva, discute le modalità di applicazione delle matrici Information Quality Incentive (IQI), illustra possibili modifiche transitorie alla disciplina delle penalità per mancato avan-zamento del piano di messa in servizio ed esamina le tempistiche di completamento della fase massiva di messa in servizio dei sistemi di smart metering 2G. I DSO interessati sono stati chiamati a far pervenire le proprie osservazioni entro il 29 luglio 2022.

Si segnala che, in data 27 luglio 2022, l’Autorità ha pubblicato il do-cumento di consultazione 360/2022/R/eel in cui illustra gli orien-tamenti relativamente all’estensione delle disposizioni in materia di messa in servizio di sistemi di smart metering di energia elettrica in bassa tensione di seconda generazione. Il termine per l’invio delle osservazioni è stato fissato al 26 settembre 2022.

In data 22 novembre 2022, in esito alla consultazione avviata con il DCO 284/2022/R/eel, l’ARERA ha pubblicato la delibera 601/2022/R/eel nella quale ha introdotto modifiche transitorie di alcune disposizioni per i sistemi di smart metering di seconda gene-razione (2G) per la misura dell’energia elettrica in bassa tensione. In particolare, delibera: per l’anno 2022 e per il primo semestre 2023, la non applicazione del criterio di messa a regime in ciascun territorio significativamente rilevante; per l’anno 2022 sono sospese le dispo-sizioni di cui all’articolo 18, commi 1 e 3, dell’Allegato A alla delibera-zione 306/2019/R/eel riguardanti le penalità per ritardi rispetto alle previsioni di messa in servizio e per mancato rispetto lieve dei livelli attesi di performance; sono sterilizzati gli effetti derivanti dalle quan-tità di misuratori 2G dell’anno 2022 previste ed effettive. In data 28 marzo 2023 l’ARERA ha comunicato le risultanze istruttorie relative alla spesa effettiva di capitale degli investimenti in sistemi di smart metering di seconda generazione sostenuta nell’anno 2021.

Infine, con delibera 724/2022/R/eel l’Autorità ha aggiornato le Di-rettive 2G per il triennio 2023-2025 prevedendo che: le modalità di rendicontazione annuale dell’avanzamento fisico siano sistema-tizzate con tempistiche analoghe alle rendicontazioni già previste riguardo l’avanzamento economico e le performance; il periodo di monitoraggio delle performance dei sistemi di smart metering 2G sia esteso a 4 anni, con l’attivazione delle penalizzazioni solo a partire dal gennaio del quinto anno di PMS2, alla luce delle criticità oc-corse in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19 e alle significati-ve limitazioni delle disponibilità di componenti 2G; vi sia l’obbligo di sostituzione tempestiva dei misuratori 1G con misuratori 2G in caso di istanze di attivazione di configurazioni di autoconsumo collettivo; sia previsto un meccanismo premiante l’accelerazione del PMS2 per effetto di contributi pubblici.

Il “Testo Integrato delle disposizioni dell’Autorità delle condizio-ni economiche per l’erogazione del servizio di connessione” (TIC), Allegato C alla deliberazione 568/2019/R/eel, disciplina le condi-zioni economiche per l’erogazione del servizio di connessione e di prestazioni specifiche (spostamenti di impianto di rete richiesti da utente, volture, subentri, disattivazione ecc.) delle utenze passive, in sostanziale continuità rispetto al precedente periodo regolatorio.

Le modifiche regolatorie intervenute dal gennaio 2016 consen-tono al distributore di affermare che il diritto alla remunerazione del capitale investito sorge, dal punto di vista contabile, contestual-mente alla realizzazione degli investimenti e all’avvio del processo di ammortamento nel rispetto del principio di competenza economica e di correlazione dei costi e dei ricavi. A tale scopo, è stata calcolata e iscritta nel margine energetico la remunerazione degli investimen-ti (comprensivi dei relativi ammortamenti) contestualmente al loro realizzarsi (c.d. Accounting regolatorio).

Con la delibera 119/2022/R/eel del 22 marzo 2022, si istituisce il meccanismo di reintegrazione alle imprese distributrici di energia elettrica dei crediti non riscossi e altrimenti non recuperabili in or-dine agli oneri generali di sistema e agli oneri di rete delineandone le condizioni di accesso, i criteri per la quantificazione dei credi-ti ammessi, i criteri per il riconoscimento degli stessi, le modalità operative nonché le tempistiche di presentazione delle istanze e di liquidazione degli ammontari da parte di CSEA. Inoltre, con il pre-sente provvedimento è abrogata la deliberazione febbraio 2018, 50/2018/R/eel.

Si evidenzia inoltre che con delibera 35/2022/R/eel del 31 gennaio 2022 l’ARERA ha disposto l’annullamento delle aliquote degli oneri generali di sistema elettrico per il trimestre 2022 per tutte le ti-pologie di utenza in attuazione del D.L. Sostegni ter.

Si segnala che l’Autorità, in data 22 novembre 2022, ha pubblicato la delibera 599/2022/E/com con la quale avvia una campagna di verifiche di carattere documentale in materia di separazione conta-bile e di investimenti dichiarati per un campione di imprese regolate esercenti le attività di distribuzione elettrica e di distribuzione e tra-sporto del gas naturale per gli anni 2018-2021.

Si segnala, inoltre, la pubblicazione del DCO 615/2021/R/com del 23 dicembre 2021 nel quale l’Autorità illustra le logiche delle princi-pali linee di intervento che caratterizzano la soluzione ROSS-base, cioè la focalizzazione sulla spesa totale, superando l’attuale regime di riconoscimento dei costi che considera separatamente i costi operativi e gli investimenti a favore di un approccio integrato che responsabilizzi gli operatori. In particolare, il nuovo approccio inte-grato si focalizza sui seguenti aspetti: previsioni e piani di sviluppo realistici, fondati sulle future ed effettive esigenze dei clienti del servizio; incentivi per il miglioramento del livello di performance, in termini di efficienza, economicità e qualità del servizio; rimozione di eventuali barriere regolatorie allo sviluppo di soluzioni innovative. L’ARERA non entra ancora nel dettaglio dei meccanismi regolatori che dovranno essere sviluppati e che entreranno in vigore a partire dal 2024 per il servizio di distribuzione e misura dell’energia elettri-ca, ma intende acquisire una prima valutazione da parte di operatori, clienti finali e altri soggetti interessati. Le osservazioni sono state inviate entro il 31 gennaio 2022.

Si segnala che l’Autorità, in data 12 luglio 2022, ha pubblicato il DCO 317/2022/R/com in cui ha fornito ulteriori chiarimenti e spunti di osservazione nell’ambito di applicazione dell’approccio ROSS e dei criteri di determinazione del costo storico riconosciuto secondo l’approccio ROSS-base. Le osservazioni sono state inviate il 14 settembre 2022.

In data 25 ottobre 2022, l’ARERA ha pubblicato la delibera 527/2022/R/com nella quale avvia un procedimento per la defini-zione dei criteri di regolazione secondo il modello ROSS-integra-le. Entro il 31 dicembre 2023 sarà pubblicata una delibera quadro contenente i criteri generali della regolazione ROSS Integrale e nel corso del 2024 saranno pubblicati provvedimenti settoriali specifi-ci per i diversi servizi regolati, che dovranno contenere modalità e obiettivi delle sperimentazioni.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 39

Con il DCO 655/2022/R/com, l’Autorità ha pubblicato gli orienta-menti finali sui criteri di determinazione del costo riconosciuto se-condo l’approccio ROSS-base e una prima bozza del TIROSS (Te-sto integrato della regolazione per obiettivi di spesa e di servizio per i servizi infrastrutturali regolati dei settori elettrico e gas) per il pe-riodo 2024-2031: la durata della disciplina contenuta nel TIROSS è di 8 anni, mentre la durata del periodo di regolazione di ciascun servizio regolato è di 4 anni. Nel DCO vengono fornite maggiori indicazioni relativamente alla determinazione della spesa ammessa al riconoscimento tariffario, alla determinazione dei recuperi di ef-ficienza totale, al trattamento della spesa di capitale esistente alla data di cut-off. I distributori potranno inviare le proprie osservazioni entro il 23 gennaio 2023.

In data 18 aprile 2023, con delibera 163/2023/R/com, l’Autorità ha pubblicato il Testo Integrato dei criteri e dei princìpi generali della regolazione per obiettivi di spesa e di servizio per il periodo 2024-2031 (TIROSS 2024-2031), ha approvato la parte I, recante le disposizioni comuni, e la parte II, dedicata al ROSS-base. In tale delibera sono stati confermati gli orientamenti prospettati nel DCO 655/2022/R/com, rinviando la definizione di specifici parametri a futuri provvedimenti specifici relativi a ciascun servizio infrastruttu-rale regolato. Successivamente, in data 18 maggio 2023, l’ARERA ha inviato ai principali DSO, Snam e Terna una richiesta di informa-zioni in materia di proiezioni economiche, patrimoniali e finanziarie semplificate ai fini della regolazione per obiettivi di spesa e di servizio (ROSS) con l’obiettivo di determinare i futuri tassi di capitalizzazio-ne, l’X-Factor e lo Z-Factor per il Primo Periodo Regolatorio ROSS. Tali dati dovranno essere forniti per il periodo 2023-2027.

Con delibera 165/2023 del 18 aprile 2023 l’Autorità ha delibera-to di avviare un procedimento per la formazione di provvedimenti in materia di regolazione infrastrutturale dei servizi di distribuzione e misura dell’energia elettrica per il periodo di regolazione 2024-2027. Tale procedimento si concluderà entro il 31 dicembre 2023 relativamente agli aspetti generali con applicazione sull’intero perio-do 2024-2027 ed entro il 31 dicembre 2027 per quanto riguarda specifici aspetti applicativi, quali ad esempio la preparazione dei cri-teri applicativi della regolazione ROSS integrale e l’introduzione o aggiornamento di meccanismi di regolazione output-based.

In data 3 agosto 2023, l’Autorità ha pubblicato il documento di consultazione 381/2023/R/com nel quale espone gli orientamenti in materia di modalità applicative dei criteri ROSS-base, per i servizi di trasporto del gas naturale e trasmissione, distribuzione e misu-ra dell’energia elettrica, applicabili a decorrere dal 2024. Tale do-cumento espone le proposte dell’Autorità relativamente ad alcuni aspetti non ancora definiti nella delibera 163/2023 di approvazio-ne del TIROSS, rimandando comunque a successivi documenti di consultazione e tavoli di lavoro gli aspetti legati alla rendicontazione e al monitoraggio delle spese e alle analisi dei rendimenti economi-co-finanziari e finanziabilità delle imprese. I soggetti interessati sono invitati a far pervenire all’Autorità le proprie osservazioni e proposte entro il 21 settembre 2023.

In esito alla consultazione, in data 2 novembre 2023, l’ARERA ha pubblicato la delibera 497/2023/R/com in cui definisce i criteri ap-plicativi della regolazione per obiettivi di spesa e di servizio per i ser-vizi di trasporto del gas naturale e trasmissione, distribuzione e mi-sura dell’energia elettrica. L’Autorità, tra le diverse novità, dispone che la Baseline dei costi operativi del 2024 è pari ai costi operativi effettivi (COE) 2022 opportunamente rivalutati per l’anno 2023 e 2024, sulla base dei tassi di inflazione pubblicati con la delibera 616/2023 rispettivamente pari a 6% e 1,9%. I recuperi di efficienza conseguiti nel periodo di regolazione sono lasciati alle imprese distributrici nei quattro anni successivi secondo quote decrescenti

(50% primo anno, 37,5% secondo, 25% terzo e 12,5% quarto).

Le efficienze del nuovo periodo regolatorio sono invece lasciate al DSO a seconda dello schema di incentivazione scelto (schema a basso potenziale SBP o schema ad alto potenziale SAP). I costi di capitale sostenuti fino all’anno 2023 (cut-off) sono gestiti in con-tinuità di criteri (ammortamento all’anno n-2, capitale all’anno n-1); i costi di capitale invece successivi all’anno di cut-off sono gestiti secondo le logiche ROSS (ammortamento e capitale all’anno n-1). I costi totali sostenuti dall’impresa sono divisi tra quota Slow money (opex) e quota Fast money (capex) sulla base di un tasso di capita-lizzazione definito dall’ARERA.

In data 29 novembre 2023 l’ARERA ha richiesto i dati necessa-ri per la determinazione del tasso di capitalizzazione, della baseline dei costi operativi 2024, la presentazione dell’istanza relativa allo Z-factor e la scelta del menu incentivante (SBP vs SAP). In data 22 dicembre 2023 a mezzo PEC, areti ha inviato all’Autorità quanto richiesto, decidendo di non presentare l’istanza per l’attivazione del-lo Z-factor non essendo previsti costi incrementali nel 2024 legati alla transizione energetica e scegliendo lo schema a basso potenziale (x-factor pari a zero e trattenimento delle efficienze pari al 100% il primo anno e al 50% nei tre anni successivi).

Il mercato del Waste Management

Il contesto di mercato in ambito Waste Management, data l’attuale situazione di produzione e capacità di trattamento dei rifiuti nelle aree di tradizionale operatività del Gruppo Acea e in quelle limitro-fe, evidenzia una “domanda potenziale” (smaltimento in discarica, termovalorizzazione, compostaggio e produzione di biogas, tratta-mento di fanghi e rifiuti liquidi, riciclaggio di materiali misti e pro-duzione di Materie Prime Seconde) elevata. Questa è favorita da un quadro regolatorio nazionale, che prevede forme incentivanti, e dal supporto normativo delle direttive europee in tema di recupero di materia e di energia, oltre che dall’implementazione delle indica-zioni politiche dell’Unione Europea sull’economia circolare (closing the loop), in corso di implementazione sul territorio nazionale in virtù di una legge delega che ha attribuito al Governo l’obbligo di aggior-namento della normativa ambientale adeguandola ai nuovi standard comunitari.

Si evidenziano, pertanto, opportunità di sviluppo del settore, age-volate anche dalla disponibilità di nuove tecnologie (ad esempio nel compostaggio) e da possibili forme di integrazione industriali con altri operatori.

Infine, l’ampliamento delle potenzialità di smaltimento/recupero dei fanghi da depurazione nell’ambito dei servizi ambientali a valo-re aggiunto (trattamento fanghi, compost) potrebbe portare al completamento dell’integrazione con il business Idrico, in vista di una completa gestione in house dell’intera filiera.

Regolazione idrica

Tra le principali novità normative relative al primo semestre dell’an-no 2023, con riferimento specifico al settore idrico si evidenzia in primo luogo la Legge di Bilancio 2023 (Legge 29 dicembre 2022, n. 197 pubblicata in GU n. 303 del 29 dicembre 2022, SO n. 43), entrata in vigore il 1°gennaio 2023. In particolare, i commi 519-520 riguardano il finanziamento del sistema idrico del Peschie-ra. Il comma 519, al fine di migliorare l’approvvigionamento idrico della città metropolitana di Roma, autorizza la spesa complessiva di  700 milioni (€ 50 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024 ed 100 milioni per ciascuno degli anni dal 2025 al 2030), per la realizzazione del “Nuovo tronco superiore acquedotto del Peschiera

40 1. Relazione sulla gestione

- dalle sorgenti alla Centrale di Salisano” nell’ambito del progetto sulla messa in sicurezza e ammodernamento del sistema idrico del Peschiera (allegato IV, n. 8, del D.L. n. 77/2021). Il comma 520 de-manda a un decreto MIT, da adottare di concerto con il MEF entro aprile 2023 e non ancora emanato, l’individuazione degli interventi da finanziare con le risorse previste dal comma 519, delle modalità di erogazione e dei casi di revoca delle risorse, previa presentazione di apposita documentazione da parte del Commissario straordinario.

Novità di sicuro rilievo è la pubblicazione, in GU n. 55 del 6 mar-zo 2023, del D.Lgs. 18/2023 di “Attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicem-bre 2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano”. La data di entrata in vigore del provvedimento è individuata nel 21 marzo 2023, con tempistiche comunque differenziate per i vari adempimenti. La nuova norma non si limita alla qualità delle ac-que potabili e al loro monitoraggio, ma include anche altri temi a ciò connessi, quali le perdite idriche, l’accesso all’acqua, l’informazione agli utenti, e reca inoltre disposizioni su materiali in contatto con l’acqua, reagenti e materiali filtranti.

Per quanto riguarda le perdite idriche, ARERA dovrà elaborare i dati acquisiti dai gestori, in linea con le previsioni della regolazione della qualità tecnica, e comunicare alla Commissione Europea, entro il 12 gennaio 2026, la media nazionale; nel caso di superamento della media individuata come soglia dalla Commissione, si dovrà stabilire un piano d’azione con le relative misure finalizzate alla riduzione del tasso di perdita idrica nazionale, da adottare con decreto della Pre-sidenza del Consiglio dei Ministri.

Da evidenziare inoltre il tema dell’accesso all’acqua, che comporta l’adozione da parte delle Regioni e delle Province autonome delle misure necessarie per mantenere e migliorare l’accesso alle acque destinate al consumo umano, in particolare per i gruppi vulnera-bili o emarginati, e promuovere l’uso dell’acqua di rubinetto. Non secondarie anche le nuove disposizioni in materia di informazioni al pubblico, già introdotte nella regolazione dalla delibera ARERA 609/2021/R/idr.

Si segnala inoltre che è stato pubblicato in GU Serie Generale n. 59 del 10 marzo 2023 il Decreto del MEF del 31 dicembre 2022 che reca Criteri generali per la determinazione, da parte delle Regioni, dei canoni di concessione per l’utenza di acqua pubblica.

Il provvedimento risponde all’obiettivo di assicurare un’omogenea disciplina sul territorio nazionale, a tal fine stabilendo i criteri ge-nerali per la determinazione, da parte delle regioni, dei canoni di concessione per l’utenza di acqua pubblica, tenendo conto dei costi ambientali e dei costi della risorsa e dell’inquinamento, e contribu-isce all’attuazione della milestone del PNRR M2C4-2 Riforma 4.2: Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati.

Altro provvedimento di interesse del periodo di riferimento è il D.L. 14 aprile 2023, n. 39, convertito con legge 68/2023 (GU n. 136 del 13 giugno 2023), recante disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle in-frastrutture idriche (c.d. D.L. Siccità). Tra le diverse misure previste dall’articolato provvedimento, l’istituzione di una Cabina di regia per la crisi idrica, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri, con compiti di indirizzo, coordinamento e monitoraggio, e alla quale è attribuita, inoltre, l’effettuazione di una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione per far fronte nel breve termine alla crisi idrica. Come appreso da un Comunicato Stampa della Presidenza del Consiglio dei ministri, nel mese di maggio si è tenuta la prima riunione della Cabina di regia, nel corso della quale sono state definite le priorità ed è stata avviata la ricognizione delle richieste provenienti dai territori, già individuando i primi interventi

in 5 regioni, tra le quali anche il Lazio, per un investimento com-plessivo di 102 milioni messi a disposizione dal MIT. Il D.L. Siccità prevede anche la nomina di un Commissario straordinario, in carica fino al 31 dicembre 2023 e prorogabile fino al 31 dicembre 2024, incaricato di realizzare con urgenza gli interventi indicati dalla Cabi-na di regia; in proposito, è stato nominato dal Consiglio dei ministri del 4 maggio 2023 il dott. Nicola Dell’Acqua.

Infine, per quanto riguarda il panorama EU, da segnalare il parere motivato inviato il 15 febbraio all’Italia dalla Commissione europea, nell’ambito della procedura di infrazione INFR 2018 2249 in re-lazione al mancato rispetto della Direttiva nitrati (91/676/Cee), con l’invito a proteggere meglio la popolazione e gli ecosistemi del Paese dall’inquinamento provocato da nitrati provenienti dall’agricoltura. Il parere è stato preceduto da due lettere di costituzione in mora: la prima nel novembre 2018 con invito alle autorità a garantire la stabilità della rete di monitoraggio dei nitrati, a procedere a un rie-same, a proseguire nella designazione delle zone vulnerabili ai nitrati e ad adottare misure supplementari in diverse regioni; nel dicembre 2020 è stata inviata una lettera complementare che, pur ricono-scendo alcuni progressi, evidenziava preoccupazioni riguardo ad al-tre violazioni in diverse regioni nelle quali la situazione nelle acque sotterranee inquinate dai nitrati non sta migliorando o si osserva un peggioramento del problema dell’eutrofizzazione delle acque super-ficiali. Le autorità italiane hanno due mesi di tempo per rispondere e adottare le misure necessarie.

Si rileva inoltre, nel mese di giugno, il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Europea per il non corretto recepimento della di-rettiva 91/271/Cee sul trattamento delle acque reflue urbane (causa C-85/13, procedura d’infrazione 2009/2034); secondo la Com-missione Europea, infatti, dei 41 agglomerati iniziali in causa 5 non sono stati ancora resi conformi e il termine del 2027 comunicato dall’Italia per l’adeguamento non è considerato accettabile.

Nel seguito, sono analizzati i principali provvedimenti emanati dall’ARERA nel periodo di riferimento.

Attività dell’ARERA in materia di servizi idrici

L’Autorità avvia con deliberazione 51/2023/R/idr, in ottemperanza all’articolo 7, comma 2, del D.Lgs. 201/2022 (Riordino della disci-plina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica), il procedi-mento per determinare la nuova disciplina dei contenuti minimi dei bandi di gara finalizzato alla definizione di schemi tipo di bando di gara per l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato. Il procedimento è volto, tra l’altro, a disciplinare i criteri per la de-terminazione dell’importo a base di gara, per la formulazione e la valutazione delle offerte (economiche e tecniche) affinché le stes-se siano coerenti con le previsioni regolatorie in materia tariffaria e di qualità. Non si registrano avanzamenti del procedimento, la cui conclusione era originariamente prevista al 30 settembre 2023.

In tema di bonus sociali, si segnalano i seguenti provvedimenti:

la delibera 13/2023/R/com, con la quale l’Autorità ha aggiorna-to i valori soglia ISEE per l’accesso alla misura, in coerenza con quanto disposto dalla legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di Bilancio 2023): in particolare, a decorrere dalla data del gen-naio 2023, sono stati aggiornati a 9.530 la soglia di accesso e a 15.000 il limite massimo per le famiglie con meno di quattro figli (resta fermo a 20.000 il limite massimo per le famiglie numerose);

la delibera 622/2023/R/com di revisione delle modalità di rico-noscimento, di aggiornamento e di verifica da parte del gestore dei bonus sociali.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 41

Con la delibera 639/2023/R/idr del 28 dicembre 2023, l’Autorità definisce il Metodo tariffario idrico per il quarto periodo regolatorio 2024-2029 (c.d. MTI-4). L’adozione del MTI-4 avviene nell’am-bito del procedimento avviato con la delibera 64/2023/R/idr (che ha indicato altresì il valore del costo medio di settore della fornitura elettrica per l’anno 2022, pari a 0,2855 €/kWh) e seguito da due consultazioni (DCO 442/2023/R/idr e DCO 543/2023/R/idr). Anche per MTI-4, l’Autorità, con l’obiettivo di garantire stabilità e continuità del quadro regolatorio vigente, conferma l’approccio metodologico adottato nei precedenti periodi regolatori. Si ripor-tano di seguito le tematiche di maggiore rilievo del nuovo metodo:

allungamento della durata del periodo regolatorio da quattro a sei anni con due aggiornamenti biennali delle predisposizioni ta-riffarie (entro il 30 aprile 2026 e il 30 aprile 2028) ed eventuale revisione infra-periodo su istanza motivata dell’Ente di Governo dell’Ambito (EGA) per circostanze straordinarie;

aggiornamento dei parametri sottostanti la matrice di schemi regolatori con conseguente incremento dei valori massimi am-missibili (da attribuire primariamente all’inflazione) compresi tra il 5,95% (Schema II pari precedentemente a 3,7%) e il 9,95% (Schema VI pari precedentemente a 8,5%);

oneri finanziari e fiscali del Gestore del servizio idrico integrato: l’Autorità conferma un sostanziale allineamento ai valori degli altri settori regolati, definendo un valore complessivo di 6,13% (4,8% in MTI-3);

costi per l’energia elettrica: il riconoscimento in tariffa del co-sto per l’acquisto di energia elettrica sostenuto nell’anno (a-2) valorizza anche l’autoproduzione e gli sforzi del gestore per il contenimento dei consumi a parità di condizioni impiantistiche e di perimetro; tale valore è da considerarsi come tetto massimo essendo comunque possibile quantificare un valore inferiore, al fine di anticipare almeno in parte gli effetti del possibile trend di diminuzione del costo dell’energia elettrica. In sede di congua-glio, il Metodo prevede (tranne che per gli anni 2024 e 2025 in cui è confermato il meccanismo basato sul “costo medio di settore”) un benchmark di riferimento relativo a un mix teorico di acquisto (per il 2026: 70% a prezzo variabile e 30% a fisso; per gli anni successivi è previsto un eventuale aggiornamento dei pesi). MTI-4 prevede una franchigia del 15% in aggiunta a tale benchmark (superato tale valore eventuali costi aggiuntivi rimangono in capo al gestore), mentre eventuali efficienze di costo sono ripartite tra gestore e sistema (sharing del 50%). Nei conguagli (componente RCaltro relativa al recupero degli scostamenti tra vincolo ai ricavi ed esborsi sostenuti) trovano copertura condizionata gli importi relativi al pieno recupero dei costi di energia elettrica sostenuti nel 2022;

conguagli: nel confermare, in linea con i periodi regolatori pre-cedenti, la possibilità che gli EGA e gli altri soggetti competenti presentino istanza per il superamento del limite tariffario, l’Au-torità puntualizza che tale scelta può essere motivata anche dalla necessità di recuperare i conguagli riferiti a pregresse annualità e già approvati dal medesimo soggetto competente o dall’Autorità stessa, allo scopo di sostenere la realizzazione delle infrastruttu-re necessarie. Nell’approvazione dell’istanza, l’ARERA conduce una specifica istruttoria volta ad accertare, oltre alla validità dei dati forniti e all’efficienza del servizio di misura, la congruità tra l’entità dei conguagli pregressi ammessi a recupero e il fabbi-sogno di risorse richiesto per la realizzazione delle infrastrutture necessarie. Al fine di contenere l’entità dei costi ammissibili rin-viati a periodi futuri, la possibilità di recupero dei conguagli nelle annualità successive al 2029 è, di norma, limitata ai soli casi in cui tale differimento sia motivato dalla necessità di rispettare il

previsto limite di crescita annuale al moltiplicatore tariffario. Si prevede, tuttavia, che l’EGA possa presentare, in accordo con il gestore, istanza di rinvio corredata da un piano in cui vengano declinate puntualmente le annualità in cui si intende provvedere al recupero. Viene rimandata a successivo provvedimento (an-che alla luce degli esiti dell’attività di validazione) la definizione delle modalità operative di recupero di eventuali scostamenti fra:

i dati comunicati con riferimento agli anni dispari e i valori ri-scontrati ex post in ordine ai volumi fatturati e ai consumi di energia elettrica;

i costi operativi e i conguagli quantificati per le predisposi-zioni tariffarie riferite al 2023 assumendo un tasso di infla-zione nullo e quelli derivanti dall’aggiornamento del tasso pari a 4,5%;

adeguamento dei costi di gestione ammissibili: l’Autorità prevede l’inclusione di costi aggiuntivi relativi all’entrata in vigore di nuove normative, all'ampliamento del perimetro di attività effettuate (gestione delle acque meteoriche ove l’EGA eserciti la facoltà di includere tale attività nel Servizio idrico integrato) nonché degli oneri aggiuntivi sostenuti per l’adeguamento ai nuovi obiettivi di qualità tecnica;

meccanismi incentivanti per la promozione della sostenibili-energetica e ambientale: con tali misure viene attribuito un eventuale premio in caso di conseguimento di obiettivi indivi-duati con riferimento a due nuovi indicatori:

RIU Quota dei volumi depurati destinabili al riutilizzo ma non destinati a tale finalità;

ENE quantità di energia elettrica acquistata (per il quale viene adottato un target inferiore - pari al 5%- a quello ini-zialmente proposto).

Tali meccanismi saranno applicati a partire dal 2025, consi-derando, tra l’altro, la situazione al 2023 di ciascun gestore.

Nell’ambito di un procedimento parallelo a quello del metodo ta-riffario, l’Autorità ha adottato con delibera 637/2023/R/idr l’ag-giornamento della disciplina della Qualità Tecnica del Servizio Idrico Integrato (RQTI). Il provvedimento dispone che, a partire dall’anno 2024, gli obiettivi di qualità (sia tecnica che contrattuale) siano sta-bilmente valutati in maniera cumulativa su base biennale.

Conseguentemente, ai fini dell’applicazione dei fattori premiali (di penalizzazione), costituisce elemento di valutazione il livello rag-giunto cumulativamente al termine dell’anno dispari per ciascuno dei macro-indicatori applicati. Sia per la qualità tecnica che con-trattuale viene previsto un tetto alla premialità pari al 15% del valore del Vincolo di Ricavo del Gestore (VRG).

Entro il 30 aprile di ciascuna annualità, e secondo le modalità ope-rative che verranno stabilite con successivi provvedimenti, l’EGA dovrà trasmettere all’Autorità un archivio contenente il file per la raccolta dati RQTI - monitoraggio con annessa documentazione a supporto. Dal 2026 (e successivamente a cadenze biennali) tale archivio dovrà essere verificato da un pool di EGA, successivamen-te definito dall’Autorità, che include quello competente territorial-mente per la gestione in considerazione. La mancata asseverazio-ne dell’archivio, anche parziale, dovrà essere motivata e costituirà causa di esclusione dal meccanismo incentivante per gli eventuali macro-indicatori interessati. Viene, inoltre, prevista l’esclusione del gestore dall’aggiornamento tariffario in caso di ritardi e carenze nel superamento del mancato raggiungimento dei prerequisiti previsti dalla RQTI.

Tra le principali modifiche dell’aggiornamento della qualità tecnica, oltre alla determinazione di un numero di classi di valutazione uguale per tutti i macro-indicatori (con rimodulazione dei vari livelli e degli

42 1. Relazione sulla gestione

obiettivi associati) e di alcune specifiche per ciascun macro-indica-tore, vi è l’inserimento di un nuovo macro-indicatore “M0 Resi-lienza idrica” con il quale il Regolatore si pone l’obiettivo di valutare la capacità dei sistemi idrici di contrastare, sia a livello di ambito ter-ritoriale gestito che a livello sovraordinato, le frequenti situazioni di stress cui è sottoposta la risorsa idrica. M0 è infatti composto da due indicatori semplici:

M0a (Resilienza idrica a livello di gestione del servizio idrico in-tegrato) definito come rapporto tra i consumi del servizio idrico integrato, incluse le perdite di rete, e la disponibilità idrica della gestione medesima;

M0b (Resilienza idrica a livello sovraordinato) che individua il rapporto tra i consumi per tutti gli usi, incluse le perdite di rete, e la disponibilità idrica complessiva del territorio considerato.

Sempre in relazione alla regolazione della qualità sia tecnica che con-trattuale, si richiamano le delibere 476/2023/R/Idr e 477/2023/R/Idr di applicazione del meccanismo incentivante (risultati finali) pubblicata a valle della nota metodologica ex delibera 303/2023/R/idr con la quale l’ARERA ha individuato le prime risultanze nonché il percorso istruttorio intrapreso. I due provvedimenti specificano i premi e le penalità attribuibili ai gestori per il biennio 2020-2021. Complessivamente il Gruppo Acea ha ottenuto premi per oltre 40 milioni e penali per poco meno di 7 milioni.

In relazione agli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel mese di maggio 2023, ARERA con le deliberazioni 216/2023/R/com, 267/2023/R/com, 304/2023/R/com, 390/2023/R/com e 565/R/com sospende il pagamento di bollette e avvisi di pagamento di acqua, rifiuti luce e gas fino al 31 ottobre, in attuazione del D.L. 61/2023 (c.d. Decreto Alluvione). Sono previste, inoltre, disposi-zioni relative alla rateizzazione dei corrispettivi e alla sospensione delle azioni sulla morosità, nonché l’aggiornamento, a far data dal luglio 2023, del valore della componente tariffaria UI1, resa pari a 0,6 c€/m3.

Per quanto riguarda il tema della Tutela dei consumatori si segnala, in particolare, la pubblicazione della delibera 233/2023/E/com del 30 maggio 2023. Con tale provvedimento l’Autorità stabilisce che, a partire dal 30 giugno 2023, è operante il tentativo obbligatorio di conciliazione, quale condizione di procedibilità dell’azione giudiziale anche per il settore idrico; pertanto, se un utente finale decidesse di adire le vie legali, dovrebbe prima tentare di comporre la contro-versia dinanzi al Servizio Conciliazione dell’ARERA o innanzi ad altri organismi preposti alla risoluzione extragiudiziale delle controversie. Viene così estesa anche al settore idrico la disciplina del TICO - Te-sto Integrato Conciliazione - operante già dal gennaio 2018 per i settori elettrico e gas. Il provvedimento dispone inoltre specifici obblighi informativi per i gestori interessati dalle nuove disposizioni.

Sempre nel corso del primo semestre 2023 l’Autorità ha pubblicato la revisione della Relazione annuale delle attività del Servizio Conci-liazione 2022; dal documento si evince che le domande di concilia-zione presentate nell’anno 2022 sono state 24.339, di cui 3.184 del settore idrico, e, di queste ultime, il 71,3 % riguarda la fatturazione, il 5,2% la misura, il 5,1% i contratti, il 4,0% l’allacciamento e lavori e la morosità e la sospensione, l’1,3 % la qualità contrattuale e lo 0,5% la qualità tecnica. Le Regioni con il maggior numero di domande sono: l’Abruzzo, la Sardegna, il Lazio, la Campania, le Marche, la Basilicata e la Liguria. Al termine della procedura conciliativa (relativa a tutti i settori regolati), è stato richiesto di compilare un questionario di gradimento al quale hanno aderito 8.781 clienti; il 96% di essi è ri-sultato soddisfatto del servizio ricevuto.

Si segnala, infine:

 l’azzeramento, a decorrere dal luglio 2023, della componente perequativa UI4 per l’alimentazione del Fondo di garanzia delle opere idriche, disposto con delibera 239/2023/R/idr. La com-ponente era stata introdotta a partire dal gennaio 2020, in misura pari a 0,4 c€/m3, a maggiorazione ai corrispettivi di ac-quedotto, di fognatura e di depurazione, prevedendone l’aggior-namento semestrale in relazione al fabbisogno del relativo conto tenuto dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA);

la delibera 598/2023/E/com, che modifica il Regolamento per la disciplina dei procedimenti sanzionatori e delle modalità pro-cedurali per la valutazione degli impegni ampliando i termini del procedimento, prevedendo la riunione in caso di procedimenti connessi e dando specifico rilievo, in linea con l’articolo 11 della Legge 689/81, alle particolari condizioni economiche negative dell’agente.

Altro elemento di sicuro interesse sono le Memorie che l’Autorità ha presentato in relazione a evoluzioni normative nei settori di com-petenza nonché le Relazioni circa l’attività di monitoraggio condotta con riferimento al riordino degli assetti locali del servizio idrico inte-grato. Di seguito si segnalano i relativi provvedimenti pubblicati nel 2023. In particolare, si segnala quanto segue.

La Memoria 106/2023/I/idr riporta le considerazioni dell’Auto-rità in merito agli atti COM (2022) 540 (Quadro per l’azione comunitaria in materia di acque) e COM (2022) 541 (Tratta-mento delle acque reflue urbane), indirizzato alla Commissio-ne Politiche dell’UE del Senato. Il documento intende forni-re un contributo in merito alle proposte di direttiva UE sopra citate, e in particolare la COM (2022)541, per la quale sono presentate considerazioni e proposte basate su valutazioni tec-nico-economiche. Nello specifico, vengono richieste, per una serie di adempimenti, tempistiche meno stringenti in ragione del rilevante impatto prospettato dall’attuale impostazione del-la proposta di direttiva. Sono richieste inoltre rimodulazioni per quanto riguarda gli obiettivi di neutralità energetica degli impianti di trattamento.

Con la Memoria 178/2023/I/idr l’ARERA fornisce il proprio contributo in merito al già citato D.L. 14 aprile 2023, n. 39, re-cante “Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idri-che”, ai fini della relativa conversione in legge. Tra i punti evi-denziati dall’Autorità, la necessità che gli interventi per far fronte alla crisi idrica confluiscano nel “Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico” (c. 516 L. 205/2017), ai fini di una maggior efficacia nel coordinamento degli stessi. ARERA inoltre propone l’adozione di meccanismi incentivanti per la promozione dell’efficienza e per il migliora-mento della qualità anche per gli usi diversi dal civile, mentre per quanto riguarda il riuso delle acque reflue depurate sono pro-poste misure finalizzate alla semplificazione delle procedure di autorizzazione.

Con la Memoria 232/2023/I/com l’Autorità riferisce alle Com-missioni VIII Ambiente, territorio e lavori pubblici e X Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati su povertà energetica, erogazione dei bonus sociali e sistema di ta-riffazione dei rifiuti. Specificamente per quanto riguarda il bonus sociale idrico, viene riferito che allo stato attuale gli adempimen-ti preliminari che ne consentono l’erogazione automatica sono stati portati a compimento per circa l’80% della popolazione nazionale.

Con la sedicesima relazione semestrale (delibera 34/2023/I/idr) redatta ai sensi dell’art. 172, comma 3-bis, del D.Lgs.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 43

152/2006, l’Autorità aggiorna il quadro di informazioni riguar-danti il riordino degli assetti locali del settore idrico. Il quadro che emerge evidenzia il definitivo completamento dei percorsi di adesione degli enti locali ai relativi enti di governo dell’ambito in tutte le aree territoriali del Paese e il consolidamento nel pro-cesso razionalizzazione del numero degli ATO, allo stato attuale pari a 62; l’esigenza di conclusione del percorso avviato verso la piena operatività in alcune realtà territoriali; l’avvenuto avvio, da parte di alcune Regioni, dell’esercizio di poteri sostitutivi, in forza delle novità legislative recentemente introdotte dal D.L. 115/22. In tale contesto viene evidenziato l’impulso impresso dalla Re-gione Lazio nell’esercizio di poteri sostitutivi per il definitivo tra-sferimento del servizio idrico ai relativi gestori unici d’ambito in diversi Comuni. Viene altresì sottolineata la necessità di portare a compimento l’affidamento del servizio idrico integrato su tutto il territorio nazionale, e l’esigenza di perfezionamento in tempi brevi del processo di razionalizzazione e consolidamento del pa-norama gestionale secondo le previsioni della normativa vigente.

La diciassettesima relazione semestrale (delibera 323/2023/I/idr) di luglio 2023 non evidenzia novità rilevanti rispetto a quan-to annotato nella precedente analisi, eccetto alcuni ulteriori pro-gressi in tema di affidamento del SII in Campania (l’affidamento in aprile della gestione nel Distretto Irpino ad Alto Calore Servi-zi) e negli ATO siciliani di Catania e Ragusa. Nell’ATO regionale della Campania non risultano ancora assegnati tuttavia i Distretti Sannita (per il quale si prevede la costituzione della società mi-sta Sannio Acque) e Napoli Nord (si prospetta una gestione in house mediante la costituenda società APPN, ipotesi, tuttavia, di recente contestata dall’Antitrust), mentre in Sicilia devono ancora perfezionarsi gli affidamenti nelle ATI di Messina, Trapa-ni e Siracusa. In un quadro di persistente Water Service Divide la previsione della nuova società Acque del Sud SpA, che dal gennaio 2024 prende il posto del soppresso Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania (Eipli), può contribuire all’efficace ricomposizione della filiera dell’approvvigionamento idrico e alla configurazione dei neces-sari profili strutturali di sostenibilità economica e ambientale delle attività upstream nel Mezzogiorno. Inoltre, anche in con-siderazione dell’attribuzione all’Autorità del compito di definire la tariffa idrica da applicare agli utenti della società Acque del Sud SpA, viene ribadito che “i settori di impiego diversi dal civile potrebbero trarre benefìci dell’applicazione di regole proprio sul modello di quelle sviluppate dall’Autorità per il servizio di ac-quedotto - tese a incentivare i miglioramenti delle performan-ce, con l’individuazione di specifici target di contenimento degli sprechi in relazione all’uso della risorsa idrica, e la conseguente identificazione degli interventi necessari”. Infine, l’Autorità rileva l’esigenza, in considerazione della scadenza della concessione di Acquedotto Pugliese (31 dicembre 2025), “di definire in tempi brevi un assetto gestionale duraturo, nel rispetto, tra l’altro, delle previsioni regolatorie in tema di procedure di subentro”.

Regolazione Elettrica

Prescrizione biennale

La Legge di Bilancio 2018, all’articolo 1, commi 4-10, ha introdotto la prescrizione biennale nei contratti di fornitura di energia elettrica prevedendo inizialmente che la stessa non potesse essere ricono-sciuta al cliente finale nel caso in cui la mancata o erronea rilevazio-ne dei dati di misura fosse a questi imputabile. Il comma 295 dell’ar-ticolo 1 della Legge di Bilancio 2020 ha rimosso tale fattispecie, prevedendo il riconoscimento della prescrizione biennale anche nei

casi di accertata responsabilità del cliente, introducendo di fatto una responsabilità oggettiva in capo agli operatori della filiera elettrica e, in particolare, al distributore in qualità di esercente il servizio di mi-sura, pur in assenza di responsabilità o inefficienza del suo operato. Con deliberazione 184/2020/R/com, l’ARERA ha recepito quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2020 proprio con riferimento all’e-liminazione dalle casistiche di esclusione della prescrizione biennale dei casi in cui la mancata o erronea rilevazione dei dati di misura dell’energia derivi da accertata responsabilità del cliente finale. In data 27 luglio 2020 areti e Acea Energia hanno presentato ricorso al TAR per l’annullamento della delibera184/2020/R/com, ricorso accolto con conseguente annullamento della delibera impugnata sulla base dell’interpretazione secondo cui la Legge di Bilancio del 2020 ha inciso solo sulla durata del termine di prescrizione (bienna-le anziché quinquennale) senza tuttavia escludere l’operatività della disciplina generale codicistica in materia di prescrizione.

Con delibera 603/2021 l’Autorità ha modificato la deliberazione 569/2018/R/com in materia di fatturazione di importi riferiti a con-sumi risalenti a più di due anni in esito al DCO 457/21 per l’ottem-peranza alle sentenze 14 giugno 2021, n. 1441, 1444 e 1449 del TAR Lombardia. Con tale delibera l’Autorità ha confermato l’obbligo del distributore di comunicare al venditore, attraverso PEC, contestual-mente al dato di misura o di rettifica riferito a consumi risalenti a un periodo precedente di più di due anni, l’indicazione della presunta sus-sistenza o meno di cause ostative alla maturazione della prescrizione ai sensi della normativa primaria e generale di riferimento. Ha inoltre confermato la suddivisione degli obblighi informativi in capo al ven-ditore nei confronti del cliente finale in base alla presenza o meno di importi in fattura per i quali sia eccepibile la prescrizione. L’Autorità ha inoltre previsto una fase transitoria, nelle more dell’implementa-zione dei flussi tra i diversi soggetti della filiera e il SII, che prevede una trasmissione tra le parti delle medesime informazioni in modalità non automatizzata ma con tempistiche definite.

Facendo seguito al DCO 386/2021, l’Autorità ha pubblicato la de-libera 604/2021/R/com con la quale ha previsto:

un meccanismo di compensazione annuale per l’esercente la Maggior Tutela o l’utente del dispacciamento associato a un punto di prelievo, prevedendo la possibilità di recuperare anche nella sessione annuale immediatamente successiva eventuali partite non recuperate nella sessione annuale di competenza;

un meccanismo di responsabilizzazione delle imprese di distribu-zione secondo cui a decorrere dall’anno 2023 ciascun distribu-tore è tenuto a versare ogni anno una penale a CSEA per i rical-coli fatturati nell’anno precedente derivanti da mancate raccolte delle misure effettive oppure da rettifiche di dati di misura effet-tivi precedentemente utilizzati, per la quota parte antecedente i 24 mesi dalla data di messa a disposizione del dato di misura effettivo o della rettifica.

Successivamente il TAR ha sospeso con Ordinanza cautelare la de-libera ARERA n. 603/2021 limitatamente all’art. 6.4 dell’Allegato alla delibera, ossia alla disciplina transitoria che impone al distribu-tore di rispondere entro 7 giorni. Con ordinanza n. 4568/2022 del-lo scorso 13 ottobre 2022, il Tribunale di Bologna ha chiarito che le PMI e le imprese di grandi dimensioni sono escluse dal novero dei soggetti a cui si applica la prescrizione biennale delle bollette di energia elettrica e gas.

Si evidenzia che l’Autorità ha pubblicato la delibera 86/2023/C/com con la quale ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato contro le sentenze del TAR Lombardia in tema di annullamento degli obbli-ghi comunicativi imposti ai distributori in relazione alla prescrizione biennale delle bollette ai sensi degli artt. 5 (“Obblighi di comunica-

44 1. Relazione sulla gestione

zione del distributore”) e 6.4 (“Norme transitorie”) dell’Allegato A alla delibera 603/2021 e l’art. 9 della delibera 604/2021. Secondo l’Autorità sussistono i presupposti per proporre appello avverso le ri-chiamate sentenze del TAR Lombardia in quanto si basano su un’er-ronea interpretazione degli elementi di fatto e di diritto rilevanti.

Misure per il contenimento dell’aumento dei prezzi in bolletta

Facendo seguito agli interventi messi in atto per tutto il 2022 al fine di limitare gli effetti dell’aumento dei prezzi della materia prima gas/elettrica, con la Legge di Bilancio 2023 il Governo ha disposto per il primo trimestre 2023:

l’azzeramento delle componenti degli oneri generali di sistema per il settore elettrico a tutti i clienti domestici e ai non domestici con potenza disponibile fino a 16,5 kW, e per il gas alla generalità degli utenti (delibera ARERA 735/2022/R/com);

la proroga dell’aliquota IVA ridotta al 5% per le somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto servizio energia;

il potenziamento dei bonus sociali luce e gas ampliando la fa-scia dei beneficiari ammessi innalzando la soglia ISEE di accesso a 15.000 (dai precedenti 12.000, con una soglia sempre a  20.000 per le famiglie numerose) e rideterminando il valore del contributo in considerazione del valore dell’ISEE con l’inten-to di garantire maggiori risparmi ai nuclei famigliari più in difficol-massimizzando le risorse a sua disposizione (delibere ARERA 13/2023/R/com e 23/2023/R/com);

Il Governo ha inoltre confermato e rafforzato il credito di imposta a favore delle imprese non energivore e non gasivore per le spe-se relative all’energia e al gas sostenute nel primo trimestre 2023, mantenendo l’obbligo del calcolo da parte dell’impresa venditrice qualora il cliente ne facesse richiesta (delibera ARERA 76/2023/R/com).

La stessa Legge di Bilancio ha inoltre istituito per il 2023 un “con-tributo di solidarietà” temporaneo del 50% sul reddito 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi complessivi conseguiti nel periodo 2018-2021. È previsto che l’ammontare del contributo non possa superare il 25% del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al gennaio 2022. La tassa sugli extraprofitti si applicherà alle società che generano almeno il 75% dei loro ricavi da attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi.

In attuazione di quanto disposto dal D.L. 34/2023 (Decreto aiu-ti-quinquies), ARERA, con la successiva delibera 134/2023/R/com, ha riattivato gli oneri generali di sistema per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche, definendo le aliquote delle com-ponenti tariffarie Asos e Arim a un livello coerente con le previsioni di fabbisogno 2023 dei rispettivi conti di gestione. Per il settore gas è stato invece confermato l’azzeramento degli oneri per la genera-lità dei clienti gas ma è stato ridotto il valore dell’aliquota negativa dell’elemento UG2c; tale aliquota è quindi stata annullata dal mese di maggio 2023. ARERA ha inoltre confermato la riduzione Iva sulla gestione calore, sul teleriscaldamento e sul gas al 5%.

Relativamente al bonus sociale, per il periodo di competenza com-preso tra il aprile e il 30 giugno 2023, è confermata l’applicazione dei bonus sociali integrativi (c.d. “CCI” introdotto a partire dall’ulti-mo trimestre 2021) i cui ammontari sono differenziati tra le diverse classi di titolari di bonus sociale. Inoltre, secondo quanto previsto dal D.L. del 30 marzo, dal aprile 2023 e fino al 31 dicembre 2023 sale a 30.000 la soglia per le famiglie numerose con 4 o più figli a carico (intervento attuato con la delibera 194/2023/R/com).

ARERA, inoltre, con le delibere 153/2023/R/com, ha dato at-tuazione alle disposizioni del d.P.C.M. 15 marzo 2023 prevedendo

l’erogazione di un contributo una tantum, per punto di prelievo, ai percettori di bonus per disagio fisico alla data del 31 dicembre 2022 con forniture elettriche con livelli di potenza uguale o superiori a 3,5 kW e consumi nelle fasce media (fra 600 e 1.200 kWh) e massima (oltre 1.200 kWh).

Il Governo ha anche ridotto ma confermato il credito di imposta a favore delle imprese non energivore e non gasivore per le spese rela-tive all’energia e al gas sostenute nel secondo trimestre 2023, man-tenendo l’obbligo del calcolo da parte dell’impresa venditrice qualora il cliente ne facesse richiesta (delibera ARERA 259/2023/R/com).

Per il terzo trimestre 2023, in attuazione di quanto previsto dal D.L. 28 giugno 2023, n. 79 (decreto Aiuti-sexies), ARERA ha confer-mato gli interventi del trimestre precedente; in particolare, con la delibera 297/2023/R/com è stato confermato il rafforzamento del bonus sociale per le famiglie numerose, intervento che si affianca a quelli relativi al gas con l’azzeramento degli oneri generali e la ridu-zione Iva al 5%.

Non è stata invece confermato il credito d’imposta previsto per le attività produttive non energivore e non gasivore.

Tutte le misure previste nel terzo trimestre 2023 sono state con-fermate da ARERA anche per l’ultimo periodo dell’anno. In parti-colare, con la delibera 429/2023/R/com, come previsto dal D.L. Bollette-Energia, ARERA ha introdotto un nuovo contributo stra-ordinario alle spese di riscaldamento per i mesi di ottobre, novem-bre e dicembre 2023. Tale contributo straordinario, crescente con il numero di componenti del nucleo familiare, è relativo alle spese di riscaldamento per l’ultimo trimestre del 2023.

Disposizioni a favore delle popolazioni colpite dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal primo maggio 2023

A seguito degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel mese di maggio 2023 in Emilia-Romagna, ARERA ha disposto urgente-mente, con la delibera 216/2023/R/com, la sospensione dei paga-menti delle fatture emesse o da emettere con scadenza a partire dal maggio 2023 e quindi il blocco della disciplina delle sospensioni per morosità, anche nel caso di morosità verificatesi precedente-mente alla medesima data del maggio 2023.

Con la successiva delibera 267/2023/R/com, ARERA ha meglio specificato che il periodo di sospensione a favore delle utenze site nelle località danneggiate (allegato 1 al D.L. 61/23) è pari 4 mesi ossia dal maggio 2023 e fino al 31 agosto 2023 e ha previsto la rateizzazione automatica, in 12 rate, per tali importi.

A favore dei venditori ARERA ha quindi disposto un meccanismo di anticipazione degli importi oggetto di sospensione di pagamento; si può accedere a tale meccanismo solo a fronte di una comprovata criticità finanziaria ossia se la sospensione riguardi utenze che ab-biano inciso oltre il 3% sul totale fatturato con riferimento ai primi a 4 mesi del 2023.

Con la successiva delibera 390/2023/R/com, ARERA ha disposto la proroga, fino al 31 ottobre 2023, della sospensione dei termini di pagamento a favore delle popolazioni dell’Emilia-Romagna. A dif-ferenza della precedente sospensione, applicata in automatico, per ottenere la proroga il cliente finale deve farne esplicita richiesta.

Con la delibera 565/2023/R/com (integrata con la delibera 10/2024/R/com) ARERA ha quindi disciplinato le agevolazioni ta-riffarie da applicare sui consumi oggetto di sospensione; l’applica-zione delle agevolazioni deve essere richiesta dal cliente al proprio venditore entro il 30 giugno 2024.

Disposizioni a favore delle popolazioni colpite dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal 2 novembre 2023

A seguito degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 45

dal giorno 2 novembre 2023 sul territorio toscano, con la delibera 519/2023/com, ARERA ha disposto la sospensione dei termini di pagamento delle fatture emesse o da emettere con scadenza a par-tire dal 2 novembre 2023 e la non applicazione della disciplina delle sospensioni per morosità.

Rateizzazione fatture

In attuazione di quanto previsto dal D.L. Aiuti-quater, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy hanno emanato il D.M. sulla rateizzazione delle bol-lette. Il provvedimento consente alle imprese di richiedere la rateizza-zione degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale utilizzato per usi diversi dagli usi termoelettrici ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo di riferimento compreso tra il gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.

Sospensione delle variazioni unilaterali

Con il D.L. Milleproroghe, il Governo ha prorogato dal 30 aprile 2023 al 30 giugno 2023 il termine per l’applicazione del disposto dell’articolo 3 del D.L. 115/2022, che sospende l’efficacia delle clau-sole contrattuali che consentono alle imprese fornitrici di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo. Nel prov-vedimento si precisa inoltre che la sospensione non si applica alle clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di ener-gia elettrica e gas naturale di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla scadenza delle stesse, nel rispetto dei termini di preavviso contrattualmente previsti e fermo restando il diritto di recesso della controparte.

Servizio a Tutele Graduali per le microimprese

L’Autorità, con la delibera 208/2022/R/eel ha definito la regola-zione del Servizio a Tutele Graduali (STG) per le microimprese di cui alla legge 4 agosto 2017 n. 124 (“legge annuale per il mercato e la concorrenza”) e le modalità di assegnazione dello stesso, al fine di garantire la continuità della fornitura alle microimprese connesse in bassa tensione che si troveranno senza un contratto a condizioni di libero mercato a partire dal gennaio 2023.

Il servizio interessa:

le microimprese che rispettano cumulativamente le seguenti condizioni:

abbiano meno di dieci dipendenti e un fatturato annuo non su-periore a 2 milioni,

risultino titolari di punti di prelievo tutti connessi in bassa ten-sione con potenza contrattualmente impegnata fino a 15 kW;

gli altri clienti finali non domestici diversi dalle microimprese, comunque titolari di punti di prelievo tutti con potenza contrat-tualmente impegnata fino a 15 kW.

Il STG si attiva per i clienti di cui sopra che alla data del gennaio 2023 non siano titolari di un contratto di fornitura a condizioni di mercato libero, inclusi i clienti ancora riforniti in Maggior Tutela. Il primo periodo di assegnazione del STG per le microimprese ha du-rata di 4 anni.

La struttura delle condizioni economiche che verranno applicate ai clienti è simile a quella del Servizio a Tutele Graduali piccole impre-se. Le gare si svolgeranno secondo il modello di asta iterativa ascen-dente simultanea, in cui sarà presente un banditore (Acquirente Unico) che indicherà in ciascun turno e per ciascuna area (12 aree territoriali) il prezzo corrente (il prezzo corrente è il prezzo, espres-so in c€/POD/anno, annunciato in ciascun turno dal banditore, a

fronte del quale i partecipanti attivi offrono di erogare il servizio a tutele graduali per le microimprese nell’area territoriale); è previsto un tetto massimo all’offerta economica in €/MWh differenziato per area territoriale, che sarà reso noto contestualmente agli esiti delle gare, mentre non è previsto un limite minimo. In caso di persistente parità tra più offerte per una data area territoriale, si ricorra a un sorteggio telematico che eviti che uno stesso operatore possa ot-tenere a sorte una pluralità di aree territoriali. L’Autorità ha previsto che ciascun partecipante possa aggiudicarsi un numero massimo di aree pari a 4, corrispondenti al 35% del numero totale di aree ter-ritoriali. Nel caso in cui le aste vadano deserte, l’Acquirente Unico farà un’asta di riparazione con la rimozione del tetto di aree aggiu-dicabili. L’esercente la Maggior Tutela sarà tenuto a farsi carico del servizio in caso di default dell’operatore selezionato in gara oppure in caso di gara deserta.

Gli esercenti STG sono tenuti a presentare all’Autorità una relazio-ne secondo un modello tipo per dimostrare di possedere le risorse organizzative e la struttura aziendale adeguata ai fini dell’erogazione del Servizio a Tutele Graduali nelle aree territoriali assegnate. Tale modello tipo è stato definito dalla determina 2/2022-DMRT. La relazione dovrà essere periodicamente aggiornata entro il 31 luglio 2023, 31 gennaio 2024 e 31 gennaio 2025.

Le tempistiche per mettere a disposizione dei partecipanti alle gare un set di informazioni necessarie per la formulazione dell’offerta e quelle per lo svolgimento delle gare sono:

entro il 14 giugno: l’Acquirente Unico metterà a disposizione dei partecipanti le informazioni con dettaglio provinciale necessarie per formulare l’offerta;

entro il 30 maggio: l’Acquirente Unico pubblicherà sul proprio sito il Regolamento per lo svolgimento delle aste;

inizio settembre: la data delle aste sarà definita da AU nel Rego-lamento in modo tale che venga garantito un intervallo minimo di almeno due mesi e mezzo rispetto al termine entro cui sono messe a disposizione dei partecipanti le informazioni pre-gara (14 giugno).

Come previsto dall’Allegato B alla delibera 208/2022, il 30 maggio 2022 è stato pubblicato sul sito di Acquirente Unico il Regolamen-to e i relativi allegati disciplinante le procedure concorsuali per l’as-segnazione del servizio a tutele graduali microimprese.

Acea Energia entro il 10 giugno 2022 ha presentato istanza di par-tecipazione e il 14 giugno 2022 Acquirente Unico ha messo a di-sposizione le informazioni pre-gara.

Acquirente Unico ha comunicato l’ammissione alla gara entro l’8 luglio 2022. Le aste si sarebbero dovute svolgere dal 12 al 16 set-tembre, ma, in seguito dell’attacco hacker sui sistemi di AU, l’Autorità ha dovuto differire le tempistiche di svolgimento delle gare che si sono svolte tra il 21 e 25 novembre 2022. Con la delibera 586/2022 pub-blicata in data 18 novembre 2022, ARERA ha stabilito di posticipare al aprile 2023 la data di attivazione del STG per le microimprese chiarendo che fino al 31 marzo 2023 le microimprese continueranno a essere servite come oggi nella Maggior Tutela.

In data 16 dicembre, Acquirente Unico ha pubblicato quindi gli esi-ti della procedura concorsuale per l’individuazione degli esercenti il Servizio a Tutele Graduali per le microimprese per il periodo aprile 2023-31 marzo 2027; Acea Energia è risultata aggiudicataria dell’area n. 11 ossia dei territori di Avellino, Barletta-Andria, Bene-vento, Brindisi, Trani, Foggia, Lecce, Comune di Napoli e Salerno.

Si rappresenta inoltre che le microimprese del Comune di Roma identificate nell’area territoriale n. 8 sono state aggiudicate ad al-tro fornitore mediante sorteggio, al quale ha partecipato anche Acea Energia.

46 1. Relazione sulla gestione

Servizio a Tutele Graduali per i clienti domestici non vulnerabili

L’Autorità, con la delibera 362/2023/R/eel e s.m.i., ha adottato le disposizioni relative alla regolazione e alle modalità di affidamento del Servizio a Tutele Graduali cui avranno diritto i clienti domestici non vulnerabili (di seguito: STG per i clienti domestici non vulnera-bili o STG) senza un fornitore dalla data di rimozione del servizio di Maggior Tutela. La cessazione del predetto servizio era prevista, ai sensi della legge 4 agosto 2017, n. 124, come successivamente mo-dificata e integrata, entro il aprile 2024, a seguito dell’entrata in operatività degli esercenti il STG in esito alla conclusione delle gare per l’affidamento del servizio.

Il D.L. n. 181/2023 (c.d. “Decreto Sicurezza Energetica”), ha po-sticipato le aste per il Servizio a Tutele Graduali dei domestici non vulnerabili al 10 gennaio 2024. ARERA, con la delibera 580/2023, ha dato seguito a quanto previsto dall’art. 14 del D.L. Sicurezza Energetica posticipando al 10 gennaio 2024 la data di svolgimento delle aste. In ragione di ciò, Acquirente Unico ha pubblicato con la massima tempestività il Regolamento di gara aggiornato con le nuove scadenze.

In sintesi, la delibera 362/2023/R/eel e s.m.i. stabilisce che:

i clienti domestici c.d.” vulnerabili” rimangano transitoriamente nel servizio di Maggior Tutela, rinviando a successivo provvedi-mento dell’Autorità gli interventi funzionali alla loro rimozione per questa categoria;

la procedura di gara si svolga secondo un sistema dell’asta a turno unico in busta chiusa con la possibilità dei partecipanti di espri-mere il numero massimo di aree che si impegnano a servire. È previsto un limite massimo alle aree assegnabili a ciascun parte-cipante, definito sulla base del numero di clienti serviti alla data del 30 giugno 2023, in aggiunta al tetto del 30% previsto dal decreto ministeriale del 17 maggio 2023 al fine di mitigare l’ul-teriore rischio che un operatore possa aggiudicarsi un numero di punti di prelievo sproporzionato rispetto a quello della sua base clienti di partenza. Pertanto, ciascun partecipante può aggiudi-carsi un numero massimo di aree pari al minore tra il valore co-municato da Acquirente Unico e 7, corrispondente al 30% del numero totale di aree messe all’asta. È previsto un cap al prezzo offerto, non rivelato ai partecipanti mentre non è previsto il floor. Qualora per due o più operatori vi siano delle combinazioni di aree potenzialmente assegnabili che diano il medesimo risulta-to in termini di prezzo minimo di erogazione del servizio, ai fini dell’attribuzione delle aree ai partecipanti interessati si ricorra al sorteggio con modalità telematica.

Come previsto dall'Allegato B alla delibera 362/2023, il 26 settem-bre 2023 è stato pubblicato sul sito di Acquirente Unico il Regola-mento e i relativi allegati disciplinante le procedure concorsuali per l’assegnazione del servizio a tutele graduali. Acea Energia entro il 5 ottobre 2023 ha presentato istanza di partecipazione e il 9 ottobre 2023 Acquirente Unico ha messo a disposizione le informazioni pre-gara. Un mese prima dello svolgimento dell’asta, Acquirente unico ha messo a disposizione dei partecipanti alle procedure con-corsuali anche le ulteriori informazioni che gli esercenti la Maggior Tutela dovranno trasmettere ad AU; tali ulteriori informazioni sono quelle relative al numero dei punti di prelievo nella titolarità di clienti domestici non vulnerabili serviti in Maggior Tutela ad aprile 2023 che scelgono (1) una modalità di addebito automatico, (2) la bolletta in formato dematerializzato.

Per quanto riguarda gli Esercenti la Maggior Tutela:

nel periodo intercorrente da settembre 2023 a giugno 2024 devono allegare, ad almeno due bollette, di cui la seconda inviata

al cliente nel periodo da aprile a giugno 2024, in un foglio sepa-rato, un’informativa con testo standardizzato definito dall’Auto-rità, distinto tra clienti vulnerabili e non vulnerabili;

recapito della bolletta di chiusura, in deroga al Testo Integrato Fat-turazione, entro dieci settimane dalla cessazione della fornitura.

Con la delibera 576/2023, l’Autorità ha definito un sistema di verifica degli obblighi di aggiornamento in capo agli esercenti la Maggior Tutela dei dati presenti nel Registro Centrale Ufficiale (c.d. ”RCU”) del Gestore di Sistema Informativo Integrato relativi ai clienti serviti, con eventuale penalizzazione a carico degli esercenti stessi in quanto soggetti responsabili della correttezza di tali infor-mazioni, qualora per ciascun punto di prelievo oggetto di trasferi-mento nel STG i dati necessari alla fatturazione e al contatto con il cliente finale presenti in RCU risultino diversi da quelli utilizzati dall’esercente la Maggior Tutela dopo un adeguato processo di bo-nifica che dovrà essere effettuato da tali esercenti prima dell’attiva-zione del STG.

I venditori del mercato libero, con riferimento ai soli clienti finali do-mestici, devono riportare:

in tutte le bollette emesse tra dicembre 2023 e giugno 2024, un testo definito dall’Autorità sui diritti dei clienti vulnerabili e sulle condizioni loro destinate all’interno dell’apposito spazio riservato alle comunicazioni dell’Autorità;

a partire dal gennaio 2025, in almeno una bolletta all’anno, un testo definito dall’Autorità sui diritti dei clienti vulnerabili e sulle condizioni loro destinate all’interno dell’apposito spazio riservato alle comunicazioni.

Come preannunciato nella delibera 580/2023, l’Autorità con la delibera 600/2023 “Revisione delle tempistiche di attivazione del servizio a tutele graduali per i clienti domestici non vulnerabili del settore dell’energia elettrica di cui alla legge 4 agosto 2017, n. 124. Modifiche alla deliberazione dell’Autorità 362/2023/R/eel e ai re-lativi allegati A, B, C e D” ha rivisto il termine per l’attivazione del STG posticipandolo al luglio 2024. Tale differimento è scaturito dall’esigenza:

di assicurare ai clienti finali un lasso di tempo sufficiente a essere informati, in ordine alla fine della tutela di prezzo, attraverso le apposite campagne informative che, ai sensi del D.L. 181/23, do-vranno essere condotte dal MASE, per un periodo non superiore a dodici mesi;

di effettuare le attività prodromiche all’operatività del STG (tra cui rientrano anche gli interventi attuativi delle disposizioni di cui al citato Decreto Legge in tema di trasferimento automati-co delle autorizzazioni all’addebito diretto delle bollette emesse dall’esercente il STG, da completarsi entro il 31 maggio 2024);

di limitare il più possibile il periodo intercorrente tra l’assegnazione e l’attivazione del STG al fine di contenere le variazioni tra le con-dizioni (in termini di clienti finali non vulnerabili in Maggior Tutela) note al momento della partecipazione alle procedure concorsuali e quelle effettive al momento dell’attivazione del servizio.

è rimasta, invece, invariata la data di conclusione del periodo di asse-gnazione del servizio, fissata al 31 marzo 2027, in coerenza con quan-to disposto dal decreto ministeriale del 17 maggio 2023 che prevede che, a partire dal aprile 2027, il STG assolva alla sola funzione di servizio di ultima istanza per tutti i clienti di piccola dimensione, quali piccole imprese, microimprese e domestici non vulnerabili.

Identificazione dei clienti vulnerabili nel mercato dell’energia elettrica

Con la delibera 383/2023/R/eel, l’Autorità ha definito le modalità per l’individuazione dei clienti vulnerabili, che non saranno oggetto

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 47

delle aste per il Servizio a tutele graduali.

In particolare, entro la fine di ciascun mese, a decorrere da settem-bre 2023, il SII identifica come vulnerabili:

i clienti finali titolari di bonus sociale per disagio economico nell’anno in corso o nell’anno precedente;

i clienti finali titolari di bonus sociale per disagio fisico nel mese in corso;

i clienti finali titolari di un punto di prelievo non disalimentabile;

i clienti di età superiore a 75 anni.

Entro il 10 settembre 2023, il SII ha messo a disposizione l’informa-zione agli esercenti la Maggior Tutela controparti dei clienti indivi-duati e rende l’informazione disponibile alla consultazione.

Disposizioni per il rafforzamento degli obblighi informativi del codice di condotta commerciale a vantaggio dei clienti finali del mercato retail

Il 30 giugno 2022, l’Autorità ha pubblicato la delibera 289/2022/R/com che dispone sia l’adeguamento del Codice di condotta com-merciale alle disposizioni del decreto legislativo 210/2021 per le for-niture di energia elettrica in materia di diritti contrattuali dei clienti finali sia l’aggiornamento mensile della stima della spesa delle offer-te a prezzo variabile e dei servizi di tutela presente nelle Schede di confrontabilità per le forniture di energia elettrica e gas naturale. Le disposizioni entreranno in vigore a partire dal ottobre 2022.

Nello specifico:

con riferimento all’art. 5, comma 6, del D.Lgs. 210/21 in tema di modalità di comunicazione del recesso da parte del cliente finale, non modificare la regolazione in ragione della conformità della regolazione medesima alle suddette previsioni;

con riferimento alle previsioni dell’articolo 5, comma 8, del D.L-gs. 210/21, integrare il contratto di fornitura e la Scheda sinteti-ca, nella parte inerente alle modalità e i termini per il pagamento delle fatture, introducendo il richiamo alla normativa vigente così da rendere esplicita e trasparente l’informazione per il clien-te finale relativa anche a eventuali oneri connessi a un metodo di pagamento prescelto nel rispetto dei criteri della normativa primaria;

con riferimento alle previsioni dell’articolo 5, comma 11, del D.L-gs. 210/21 integrare il contenuto della sezione “Reclami, riso-luzione delle controversie e diritti del consumatore” nel riqua-dro “Altre informazioni” della Scheda sintetica aggiungendo le informazioni in merito ai diritti connessi agli obblighi di servizio pubblico universale dei venditori di energia elettrica;

con riferimento alle previsioni dell’articolo 7, comma 5, del D.L-gs. 210/21, in tema di informazione al cliente finale della possibi-lità per i venditori di energia elettrica di imporre al cliente finale il pagamento di una somma di denaro in caso di recesso anticipato da un contratto di fornitura di energia elettrica a tempo deter-minato o a prezzo fisso nel rispetto dei criteri di applicazione pre-visti dal D.Lgs. 210/21 medesimo, effettuare ulteriori approfon-dimenti in merito, alla luce delle osservazioni contrarie ricevute dalle associazioni dei consumatori che hanno espresso la neces-sità di fornire al cliente finale un quadro informativo quanto più trasparente, chiaro e comprensibile circa la facoltà del venditore di richiedere il pagamento di una somma di denaro in caso di re-cesso anticipato da un contratto di fornitura di energia elettrica a tempo determinato o a prezzo fisso e dei relativi criteri;

con riferimento alla modifica del calcolo della stima della spesa annua delle offerte a prezzo variabile, inclusi i servizi di tutela, sul Portale Offerte, confermare l’aggiornamento mensile e non più trimestrale degli indici forward. Al fine di garantire la mas-sima coerenza tra il Portale Offerte dell’Autorità e il materiale

informativo consegnato dai venditori ai clienti finali in fase pre-contrattuale prevedere una cadenza mensile di aggiornamento della stima della spesa annua dei servizi di tutela. A tal proposito ARERA ha accolto parzialmente le osservazioni degli operatori prevedendo un termine di 7 giorni lavoratori in luogo dei 5 giorni lavorativi originariamente prospettati dalla pubblicazione della stima medesima per l’aggiornamento delle Schede di confron-tabilità da consegnare ai clienti finali.

Energia Reattiva

Nel corso del 2022, l’ARERA ha completato la riforma della re-golazione tariffaria dell’energia reattiva, prevedendo, a partire dal aprile 2023, l’applicazione dei corrispettivi per energia reattiva im-messa in fascia F3; l’introduzione di tale corrispettivo, inizialmente previsto nel corso del 2022 (delibera 568/2019/R/eel), ha l’obiet-tivo di migliorare l’efficienza del sistema elettrico.

Con le delibere 232/2022/R/eel l’ARERA ha quindi regolato il nuovo corrispettivo per i clienti finali non domestici in BT con po-tenza superiore a 16,5 kW e per i clienti finali non domestici in MT, nonché alle interconnessioni tra reti in MT e alle interconnessioni tra reti in BT. ARERA ha inoltre previsto, per i venditori e i distribu-tori, una serie di iniziative volte a informare gli utenti finali del corri-spettivo al fine di stimolare le azioni tecniche necessarie a mitigare il fenomeno dell’energia reattiva immessa.

Con la delibera 712/2022/R/eel ARERA ha quindi disposto l’intro-duzione del corrispettivo per le immissioni di energia reattiva in alta e in altissima prevedendo un corrispettivo “base” per l’energia reat-tiva immessa e un corrispettivo integrativo a carico dei soli soggetti facenti parte di aree omogenee e inoltre ha abbassato al 33% (dal precedente 50%) il rapporto limite tra energia reattiva ed energia attiva per gli eccessivi prelievi.

La scelta di ARERA di applicare un corrispettivo differenziato è conseguenza degli ulteriori approfondimenti richiesti a Terna e di-stributori sulle reti di AT e AAT, che avevano evidenziato impatti non omogenei sul sistema elettrico nazionale alla luce dei quali, al fine di non penalizzare tutti i clienti e i distributori con l’applicazione di corrispettivi uniformi, ARERA ha ritenuto opportuno differenziare il corrispettivo “base” da applicare sull’intera rete e il corrispettivo più elevato da applicare nelle “aree omogenee” caratterizzate da maggiore impatto degli scambi di energia reattiva sulle tensioni di rete e sui costi per il controllo della tensione. Con la successiva de-libera 124/2023/R/eel, ARERA ha infine adottato l’elenco dei nodi elettrici della rete rilevante appartenenti ad aree omogenee ai fini dell’applicazione dei corrispettivi maggiorati per immissioni di ener-gia reattiva.

Perdite di rete

Con la delibera 449/2020/R/eel l’Autorità ha modificato la regola-zione delle perdite di rete per il triennio 2019-2021:

riducendo il fattore di perdita commerciale riconosciuto in BT (per areti 1,83%) e, di conseguenza, la percentuale di perdita standard da applicare ai prelievi dei clienti finali in BT che, solo per il 2021, passa dal 10,4% al 10,2%;

riconoscendo ai DSO, per il triennio 2019-2021, un ammonta-re di perequazione pari al minimo tra il valore ottenuto valoriz-zando l’energia oggetto di perdite con il prezzo di cessione agli esercenti la Maggior Tutela (PAU) differenziato per mese e per fascia e quello ottenuto dal PAU medio annuo;

non introduce per i DSO il percorso di ulteriore efficientamento delle perdite commerciali;

introduce un meccanismo di riconoscimento dei prelievi frau-dolenti non recuperabili su istanza delle imprese da presentare

48 1. Relazione sulla gestione

nel 2022 con riferimento al triennio 2019-2021 previa veri-fica della sussistenza di specifici requisiti, tra cui l’aver ottenuto un risultato complessivo netto della perequazione nel triennio 2019-2021 a debito per l’impresa. Tale importo rappresenta il valore massimo riconoscibile al DSO qualora l’istanza sia accolta da ARERA.

In data 31 maggio 2022 areti ha presentato all’Autorità l’istanza per il riconoscimento delle perdite di rete 2019-2021 imputabili a pre-lievi fraudolenti non recuperabili, ai sensi dell’art. 31 del TIV.

Successivamente l’Autorità ha pubblicato la delibera 42/2023 con cui avvia il procedimento per la verifica della sussistenza al diritto al riconoscimento dei prelievi fraudolenti non recuperabili per il triennio 2019-2021. Con delibera 181/2023/R/eel l’Autorità ha chiuso il procedimento avviato con la deliberazione 42/2023/R/eel finalizzato alla quantificazione e al riconoscimento ad areti dei prelievi fraudolenti “non recuperabili” manifestatisi, per il triennio 2019-2021, con entità eccezionale rispetto ai livelli riconosciuti convenzionalmente nell’ambito della perequazione delle perdite di rete. La CSEA dovrà riconoscere ad areti l’importo di 1.139.448 nella prima sessione di perequazione utile, salvo aggiornamenti nei 5 anni successivi per effetto delle rettifiche ai dati di misura.

L’Autorità ha pubblicato la delibera 117/2022/R/eel con la qua-le perfeziona la disciplina inerente alla regolazione delle perdite di energia elettrica sulle reti di trasmissione e distribuzione per il biennio 2022-2023, confermando la volontà anticipata nel DCO 602/2021/eel di prevedere un percorso di efficientamento delle perdite commerciali rendendolo però più cautelativo, con una ridu-zione del 4% sia per il 2022 che per il 2023 che porta le percentuali rispettivamente all’:

1,77% nella zona Centro per il 2022;

1,72% nella zona Centro per il 2023.

Viene introdotto un meccanismo di controllo sul prezzo da utilizzare per la valorizzazione del delta perdite in ciascun anno del biennio e, per il solo 2022, prevede una clausola di garanzia a tutela delle im-prese distributrici che riconosca una perequazione pari al massimo fra zero e il risultato che si otterrebbe utilizzando i fattori percen-tuali convenzionali di perdita applicati per il triennio 2019-2021, nel caso in cui il risultato economico complessivo pari alla differenza fra il saldo di perequazione e i ricavi ottenuti dalla regolazione tariffaria dell’energia reattiva di cui al comma 24.2 del TIT sia positivo (posi-zione netta debitoria).

L’Autorità estende inoltre il meccanismo di riconoscimento dei pre-lievi fraudolenti “non recuperabili” anche agli anni 2022 e 2023. Il fattore percentuale convenzionale di perdita standard da applicare all’energia elettrica prelevata nei punti di prelievo sulle reti di bassa tensione è infine fissato, a decorrere dal gennaio 2023, pari al 10%.

Con delibera 336/2023/R/eel l’Autorità ha dato avvio al procedi-mento riforma della disciplina del settlement elettrico e delle perdite di rete, a cui segue il documento per la consultazione 377/2023/R/eel in merito alla riforma della disciplina del settlement e delle per-dite di rete che reca gli orientamenti dell’Autorità in materia di superamento della disciplina del load profiling e di modalità di ap-provvigionamento dell’energia “residuale", con scadenza per l’invio delle osservazioni prevista il 25 settembre 2023. Il documento per la consultazione prospetta il seguente scenario:

entro il 31 luglio 2024 è prevista la definizione del quadro re-golatorio della nuova disciplina del settlement e delle perdite di rete, attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi:

superamento dell’attuale meccanismo di load profiling e ri-definizione delle modalità di determinazione e approvvigiona-mento dell’energia “residuale”;

unificazione dei dati di misura funzionali al settlement e re-

golazione delle perdite di rete e semplificazione degli obblighi informativi;

revisione dell’attuale meccanismo di perequazione delle per-dite nell’ottica di definire una disciplina più aderente alle reali performance delle singole imprese;

tempestiva determinazione e valorizzazione delle partite fisi-che ed economiche del dispacciamento con la conseguente riduzione degli oneri finanziari in capo ai diversi attori del si-stema e delle garanzie;

entro il 31 dicembre 2025 è prevista la definizione delle tem-pistiche e le modalità di integrazione nel SII di quanto disposto dalla nuova disciplina.

Continuità del servizio

Con il Testo Integrato della regolazione output-based in vigore dal gennaio 2020, l’Autorità ha introdotto la possibilità per i DSO di presentare esperimenti regolatori per il miglioramento della qualità del servizio in ambiti particolarmente critici. Peculiarità di tali espe-rimenti è la sospensione delle penali per il periodo di sperimentazio-ne e la loro mancata applicazione retroattiva in caso di raggiungi-mento dei livelli obiettivo degli indicatori di numero e di durata delle interruzioni senza preavviso, fissati dalla normativa vigente.

In tale contesto, areti ha presentato la propria proposta, declinando un percorso di miglioramento degli indicatori di qualità tecnica dif-ferente da quello definito dalla regolazione ordinaria. Tale proposta è stata approvata dall’Autorità con determina 20/2020 del 20 no-vembre 2020.

Il provvedimento rimanda al 2024 il calcolo dei premi e delle penali per l’intero quadriennio 2020-2023 e prevede l’attivazione di un meccanismo di premialità aggiuntivo in caso di raggiungimento del target proposto al 2023 e di conseguimento di livelli annuali effet-tivi migliori rispetto a quelli proposti nella sperimentazione. Il pre-mio complessivamente ottenuto non può essere maggiore di quello conseguibile a regolazione ordinaria e in caso di mancato raggiungi-mento dell’impegno di miglioramento indicato, areti dovrà versare le eventuali penali che avrebbe conseguito nel quadriennio, in assenza della deroga.

Titoli di efficienza energetica e contributo tariffario riconosciuto ai distributori

Il 14 luglio 2020 è stata pubblicata la delibera 270/2020/R/efr contenente le nuove regole di definizione del contributo tariffario a copertura dei costi sostenuti dai DSO con riferimento agli obblighi derivanti dal meccanismo dei titoli di efficienza energetica. Il prov-vedimento conferma il valore del cap al contributo tariffario pari a 250 €/TEE e introduce, a partire dal corrente anno d’obbligo, un corrispettivo addizionale a tale contributo, da riconoscere a ciascun distributore per ogni TEE utilizzato per ottemperare ai propri obbli-ghi. Da un lato, l’ARERA ribadisce che ritiene il cap uno strumento necessario per limitare le variazioni dei prezzi di mercato, dall’altro, ritiene opportuno prevedere un corrispettivo addizionale a sostegno dei distributori alla luce delle perdite economiche che sono costretti a sostenere per via della scarsità di TEE disponibili. La Società in data 13 ottobre 2020 ha presentato ricorso per l’annullamento della delibera.

La delibera ha, inoltre, introdotto la possibilità di richiedere a CSEA il corrispettivo straordinario in acconto pari al 18% dell’obiettivo specifico per l’anno d’obbligo 2019, al fine di finanziare i distribu-tori che avendo già acquisito TEE a inizio periodo, hanno poi subìto gli effetti negativi delle proroghe della data di conclusione dell’anno d’obbligo disposte dal D.L. Rilancio (30 novembre 2020). areti ha presentato istanza il 31 agosto 2020.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 49

A dicembre 2020, la delibera 550/2020/R/efr ha confermato il valore di 250 €/TEE per il contributo tariffario riconosciuto per l’anno d’obbligo 2019 e fissato a 4,49 €/TEE il valore del corrispet-tivo addizionale.

In data 31 maggio 2021 è stato pubblicato in GU il decreto del mi-nistero della Transizione ecologica recante “Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico che possono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell’energia elettrica e del gas per gli anni 2021-2024 (c.d. certificati bianchi)”. Il decreto ha prorogato la scadenza dell’anno d’obbligo 2020 al 16 luglio 2021 e successivamente l’Autorità ha pubblicato la Determina 6/2021 - DMRT con cui ha stabilito gli obblighi di risparmio di energia pri-maria in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale per l’anno d’obbligo 2020, prevedendo per areti un obbligo pari a 54.848 certificati bianchi.

Il 3 agosto 2021 con la delibera 358/2021/R/efr l’Autorità confer-ma il cap a 250 €/TEE e il corrispettivo addizionale unitario a 10 €/TEE. In considerazione della proroga del termine dell’anno d’obbligo 2020 al 16 luglio 2021 e dell’incertezza normativa ancora in essere in prossimità di tale scadenza, l’Autorità ha pubblicato la delibera 547/2021/R/efr con la quale ha confermato gli intendimenti illu-strati nel DCO 359/2021/R/efr. In particolare, l’Autorità ha stabi-lito che ai distributori di energia elettrica e gas naturale sia ricono-sciuta una componente addizionale eccezionale pari a 7,26 €/TEE per ciascun titolo consegnato in occasione del termine dell’anno d’obbligo 2020, a valere sull’obiettivo specifico a proprio carico per tale anno d’obbligo e sulle eventuali quote residue degli obiettivi per gli anni d’obbligo 2018 e 2019, non oltre il raggiungimento del pro-prio obiettivo specifico aggiornato. La componente eccezionale è stata prevista a copertura degli extracosti sostenuti dagli operatori per il difficoltoso approvvigionamento dei TEE necessari agli obiet-tivi in scadenza. L’Autorità ha pubblicato la determina 16/2021 DMRT con la quale ha definito l’obbligo TEE 2021 per la Società che ammonta a 16.580 TEE e la determina 7/2022 DMRT con la quale ha definito l’obbligo TEE 2022 che ammonta a 27.881 TEE.

Con la delibera 454/2023/R/efr, facendo seguito al DCO 382/2023, l’Autorità ha innalzato il contributo tariffario unitario erogato in acconto ai distributori adempienti ai propri obblighi di ri-sparmio energetico nell’ambito del meccanismo dei TEE e rivisto le percentuali massime degli obblighi che possono essere ottemperate in tale sessione.

In particolare, per ciascun anno d’obbligo (t) è erogato in acconto il contributo tariffario unitario per ogni titolo di efficienza energetica consegnato nel periodo compreso tra l’inizio dell’anno d’obbligo e il 30 novembre successivo per quantità non oltre:

il 50% dell’obiettivo specifico per il medesimo anno d’obbligo (t) a proprio carico;

il 100% di ciascuna delle eventuali quote residue dell’obiettivo dell’anno d’obbligo (t-2) e dell’obiettivo dell’anno d’obbligo (t-1) a proprio carico.

Il contributo tariffario unitario erogato in acconto è pari, per ciascun anno d’obbligo (t), a:

la somma del contributo tariffario unitario e del corrispettivo addizionale unitario per l’anno d’obbligo (t-1), a valere per una quantità di titoli non superiore al 50% dell’obbligo assegnato a ciascuna impresa per il medesimo anno d’obbligo (t);

240,00 €/TEE a valere per la quantità di titoli eccedente.

La CSEA versa il contributo in acconto al DSO entro 60 giorni dalla conclusione delle verifiche del GSE, con interesse per ogni giorno di ritardo pari al tasso di riferimento fissato dalla Banca Centrale Europea, con un minimo pari allo 0,5%.

Piano di Sviluppo e Resilienza

Nel Piano di sviluppo i distributori sono tenuti a prevedere una ap-posita sezione contenente il piano di resilienza, che include gli in-terventi di rete finalizzati a incrementare la resilienza del sistema elettrico a seguito di eventi meteorologici severi e persistenti.

È stato approvato con delibera 500/2020/R/eel il Piano di Resi-lienza 2020-2022, inclusivo della consuntivazione degli interventi conclusi nel 2019: per tali interventi con delibera 563/2020/R/eel è stato riconosciuto alla Società il premio di circa 3,1 milioni.

Con delibera 536/2021 l’Autorità ha approvato il piano 2021-2023 e con delibera 537/2021/R/eel sono stati determinati i premi e le penalità relativi agli interventi di incremento della resilienza della rete di distribuzione dell’energia elettrica conclusi nel 2020 (per areti l’importo della premialità di resilienza 2020 è pari a 5,3 mi-lioni che CSEA ha versato alla Società a fine 2021).

L’Autorità ha pubblicato la delibera 121/2022/R/eel che prevede un nuovo processo per la predisposizione dei piani di sviluppo. In particolare sospende, per l’anno 2022, la scadenza del 30 giugno prevista per la predisposizione dei piani di sviluppo delle reti di distri-buzione, nelle more della successiva definizione delle tempistiche più opportune, per tenere conto delle nuove disposizioni introdotte dall’articolo 23, comma 5, del decreto legislativo 210/21 e per con-sentire che la preparazione dei piani tenga opportunamente conto delle informazioni di scenario che saranno rese disponibili da Snam e Terna entro il 31 luglio 2022. Resta confermata la scadenza del 30 giugno per l’invio del Piano resilienza aggiornato ai sensi dell’art. 78.3 del TIQE.

L‘Autorità ha pubblicato la delibera 722/2022/R/eel con cui stabi-lisce i premi relativi agli interventi di incremento della resilienza della rete di distribuzione dell’energia elettrica conclusi nel 2021, che per areti ammonta a 8.588.073,13 che CSEA dovrà versare entro gennaio 2023.

I distributori con almeno 100.000 punti di prelievo presentano con cadenza annuale, entro il 30 giugno, il Piano di Sviluppo della rete.

Dopo la sospensione di tale adempimento per l’anno 2022, l’Au-torità ha maturato l’idea di una evoluzione dei contenuti dei PdS, anche in recepimento degli orientamenti comunitari in materia di promozione dell’energia da fonti rinnovabili, pertanto, ha pubblicato il documento per la consultazione 173/2023/R/eel che illustra gli orientamenti per l’identificazione di priorità e indicatori di perfor-mance per uno sviluppo maggiormente selettivo degli investimenti nelle reti di distribuzione dell’energia elettrica e per la progressiva introduzione di disposizioni per la consultazione e la predisposizione dei Piani di sviluppo delle reti di distribuzione.

Con il DCO 173/2023, nel posticipare la scadenza di presentazio-ne dei Piani di Sviluppo, l’Autorità ha proposto ai distributori nuovi contenuti e metodologie per la redazione dei Piani 2023.

Successivamente l’Autorità ha pubblicato la delibera 296/2023 con cui ha definito le tempistiche per l’elaborazione e la consultazione pubblica dei piani di sviluppo delle reti di distribuzione nonché per introdurre alcuni primi requisiti per la loro preparazione, nelle more di ulteriori disposizioni. In particolare, i Distributori con almeno 100.000 clienti finali sono tenuti a presentare all’Autorità lo sche-ma del piano di sviluppo 2023 entro il 30 settembre e contestual-mente avviare la consultazione pubblica della durata di almeno 30 giorni, come fatto da areti in data 02/09/2023 con pubblicazione del documento sul proprio sito internet. In esito alla consultazione, ciascuna impresa distributrice presenta il proprio piano di sviluppo all’Autorità, eventualmente aggiornato in base a quanto emerso della consultazione, entro il 30 novembre 2023, unitamente alle osservazioni ricevute e alle proprie contro osservazioni, con indica-

50 1. Relazione sulla gestione

zioni delle modifiche apportate. A partire dall’anno 2025 ciascuna impresa distributrice con almeno 100.000 clienti finali presenta lo schema del proprio piano di sviluppo all’Autorità entro il 31 marzo di ogni anno dispari, contestualmente ciascuna impresa distributrice con almeno 100.000 clienti finali avvia una consultazione pubblica sullo schema del proprio piano di sviluppo, della durata di almeno 42 giorni. In esito alla consultazione, ciascuna impresa distributrice con almeno 100.000 clienti finali presenta il proprio piano di svilup-po all’Autorità, eventualmente aggiornato in base a quanto emerso della consultazione, entro il 30 giugno di ogni anni dispari, unita-mente alle osservazioni ricevute e alle proprie contro-osservazioni, con indicazioni delle modifiche apportate.

L‘Autorità ha pubblicato la delibera 422/2023 con cui stabilisce i premi relativi agli interventi di incremento della resilienza della rete di distribuzione dell’energia elettrica conclusi nel 2022. L’importo del premio netto di resilienza 2022 che CSEA riconoscerà al Grup-po Acea entro ottobre 2023 è pari a 5.635.481,55.

L’Autorità ha pubblicato il documento per la consultazione 173/2023 con il quale illustra gli orientamenti dell’Autorità per l’identificazione di priorità e indicatori di performance per uno sviluppo maggior-mente selettivo degli investimenti nelle reti di distribuzione dell’e-nergia elettrica e per la progressiva introduzione di disposizioni per la consultazione e la predisposizione dei Piani di sviluppo delle reti di distribuzione.

Servizi di trasmissione, distribuzione e dispacciamento all’energia elettrica prelevata per la successiva immissione in rete

L’Autorità ha pubblicato la delibera 109/2021/R/eel che fa segui-to al documento di consultazione 345/2019 con la quale defini-sce le modalità di erogazione del servizio di trasmissione, distribu-zione e dispacciamento nel caso dell’energia elettrica prelevata per i consumi relativi ai servizi ausiliari di generazione e nel caso dell’energia elettrica prelevata e successivamente re-immessa in rete dai sistemi di accumulo. L’obiettivo prioritario del provvedimento è quello di uni-formare la regolazione dei servizi di trasmissione, distribuzione e di-spacciamento per l’energia elettrica prelevata funzionale a consentire la successiva immissione in rete ed estendere la predetta regolazione ai casi, più complessi, in cui i prelievi di energia elettrica per il tramite del medesimo punto di connessione non siano destinati solo ai sistemi di accumulo e/o ai servizi ausiliari di generazione, ma anche a ulteriori carichi distinti da essi. La delibera ha stabilito che dal gennaio 2022, su istanza del produttore, l’energia elettrica prelevata funzionale a consentire la successiva immissione in rete sia trattata come energia elettrica immessa negativa ai fini dell’accesso ai servizi di trasporto, distribuzione e dispacciamento.

L’ARERA ha pubblicato la delibera 560/2021/R/eel con la qua-le ha posticipato al gennaio 2023, anziché al gennaio 2022, l’applicazione della disciplina dei servizi di trasmissione, distribuzione e dispacciamento per gli accumuli elettrochimici di cui alla delibera 109/2021/R/eel, previa presentazione di apposita istanza da parte del produttore o dal soggetto richiedente la connessione al gestore della rete secondo il modello previsto dalla determina DMEA 5/2022.

L’Autorità ha pubblicato la delibera 472/22 con cui integra la rego-lazione introdotta dalla delibera 109/21 in materia di servizi ausiliari e sistemi di accumulo, definendo i propri orientamenti in materia di:

determinazione delle penali nel caso di superamento del valore del 110% della potenza dichiarata nella perizia asseverata per i servizi ausiliari e/o per i sistemi di accumulo;

rideterminazione della durata dell’intervallo temporale per la quantificazione dell’energia elettrica prelevata funzionale a con-sentire la successiva immissione in rete attraverso un coefficien-te di partizione;

definizione della procedura per la sostituzione delle apparec-chiature di misura ai fini della rilevazione oraria dei dati di misura dell’energia elettrica.

L’Autorità ha pubblicato la delibera 142/2023/R/eel che aggiorna il TIS e il TIME affinché i venditori, da un lato, e le imprese distributrici e Terna, dall’altro, possano correttamente valorizzare l’energia elet-trica prelevata dalle configurazioni impiantistiche che accedono alla nuova disciplina introdotta con la deliberazione 109/2021/R/eel. A tal fine con la presente delibera l’Autorità ha disciplinato le modalità di trasmissione dei dati relativi all’energia elettrica prelevata per l’ali-mentazione dei servizi ausiliari di generazione e dell’energia elettrica prelevata e a successivamente re-immessa in rete dai sistemi di ac-cumulo e l’energia prelevata netta.

Autoconsumo collettivo e Comunità di energia Rinnovabile

Nel novembre 2016 la Commissione europea ha presentato un pacchetto di proposte, denominato “Clean Energy for all Euro-peans Package” (CEP), con l’intento di contribuire a realizzare gli impegni assunti dall’UE con l’accordo di Parigi. La proposta ha por-tato all’adozione di otto atti legislativi, avvenuta tra il 2018 e la prima metà del 2019, con i quali l’Unione Europea ha riformato il proprio quadro per la politica energetica. Particolare rilevanza assumono le Direttive 2018/2001 (che introduce le “Comunità di Energia Rin-novabile”) e 944/2019 (che definisce le “Comunità Energetiche dei Cittadini”); recepimento nazionale ha preso il via con l’art. 42-bis del D.L. n. 162 del 2019 c.d. “Milleproroghe”, convertito dalla Leg-ge n. 8/2020 (pubblicata sulla G.U. n. 51 del 29 febbraio 2020) che ha recepito in anticipo la Direttiva 2018/2001, consentendo ai consumatori di energia elettrica di associarsi per realizzare “Comu-nità di Energia Rinnovabile” (CER).

L’Autorità ha pubblicato la delibera 318/2020/R/eel in attuazione di quanto disposto dall’articolo 42-bis del D.L. 30 dicembre 2019, n. 162, in materia di regolazione delle partite economiche relative all’energia elettrica oggetto di autoconsumo collettivo o di condi-visione nell’ambito di comunità di energia rinnovabile. Successiva-mente il MiSE ha pubblicato il DM 16 settembre 2020 che stabili-sce la tariffa incentivante per la remunerazione degli impianti a fonti rinnovabili inseriti nelle configurazioni sperimentali di autoconsumo collettivo e comunità energetiche rinnovabili.

L’art. 8 del D.Lgs. n. 199 del 2021 amplia la potenza della Comu-nità Energetica Rinnovabile a 1 MW e prevede che siano aggiorna-ti i meccanismi di incentivazione per gli impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo collettivo o in comunità energetiche rinnovabili di potenza non superiore a 1 MW, sulla base dei seguenti criteri direttivi:

possono accedere all’incentivo gli impianti a fonti rinnovabili che hanno singolarmente una potenza non superiore a 1 MW e che entrano in esercizio in data successiva a quella di entrata in vigore del decreto;

per autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono col-lettivamente e comunità energetiche rinnovabili l’incentivo è erogato solo in riferimento alla quota di energia condivisa da impianti e utenze di consumo connesse sotto la stessa cabina primaria;

l’incentivo è erogato in forma di tariffa incentivante attribui-ta alla sola quota di energia prodotta dall’impianto e condivisa all’interno della configurazione;

nei casi di cui alla lettera b) per i quali la condivisione è effettua-ta sfruttando la rete pubblica di distribuzione, è previsto un uni-co conguaglio, composto dalla restituzione delle componenti di cui all’articolo 32, comma 3, lettera a), compresa la quota di energia condivisa, e dall’incentivo di cui al presente articolo.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 51

L’art. 14 del comma 6 del D.Lgs. n. 210 del 2021 definisce le co-munità energetiche dei cittadini che devono essere costituite nel rispetto delle seguenti condizioni:

la partecipazione è volontaria e aperta a tutti i soggetti interes-sati, i quali possono altresì recedere dalla configurazione della comunità con le medesime garanzie e con gli stessi diritti pre-visti dall’articolo 7 del decreto;

i membri o soci della comunità mantengono tutti i diritti e gli obblighi legati alla loro qualità di clienti civili ovvero di clienti attivi;

la comunità può partecipare agli ambiti costituti dalla genera-zione, dalla distribuzione, dalla fornitura, dal consumo, dall’ag-gregazione, o dallo stoccaggio dell’energia elettrica ovvero dalla prestazione di servizi di efficienza energetica, di servizi di ricari-ca dei veicoli elettrici o di altri servizi energetici;

la comunità energetica dei cittadini è un soggetto di diritto privato che può assumere qualsiasi forma giuridica, fermo re-stando che il suo atto costitutivo deve individuare quale scopo principale il perseguimento, a favore dei membri o dei soci o del territorio in cui opera, di benefìci ambientali, economici o sociali a livello di comunità, non potendo costituire i profitti fi-nanziari lo scopo principale della comunità;

la comunità è responsabile del riparto dell’energia elettrica condivisa tra i suoi partecipanti.

A valle della pubblicazione del documento per la consultazione 390/2022/R/eel, l’Autorità ha pubblicato la delibera 727/2022 contenente il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso (TIAD) che di-sciplina le modalità di valorizzazione dell’autoconsumo diffuso per le configurazioni previste dai decreti legislativi 199/21 e 210/21, la cui applicazione decorrerà dall’ultima data tra il marzo 2023 e la data di entrata in vigore del decreto del MASE di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 199/21 (regolamentazione incentivi).

Contestualmente, a partire dalla medesima data, la deliberazione 318/2020/R/eel e il relativo Allegato A sarà abrogata.

Con riferimento all’individuazione da parte dei DSO dell’area sot-tesa alla stessa cabina primaria, l’art. 10 del TIAD dispone che le soluzioni adottate per la perimetrazione devono tenere conto:

della struttura delle reti elettriche;

degli assetti di funzionamento delle reti elettriche;

dello sviluppo prospettico delle reti elettriche, per quanto noto al momento dell’identificazione;

fermo restando il vincolo connesso all’ambito territoriale del-la concessione di distribuzione di energia elettrica, di ulteriori aspetti di tipo geografico funzionali a rendere fruibile l’area con-venzionale individuata.

ARERA, quindi, conferma che l’area perimetrata deve contempe-rare la natura tecnica della rete sottesa alla CP e quella convenzio-nale del perimetro geografico di riferimento, per meglio intercetta-re, per quanto possibile, le esigenze provenienti dal mercato.

La prima versione della mappatura deve essere pubblicata sui siti dei DSO che dispongono di cabine primarie entro il 28 febbraio 2023 e ha validità fino al 30 settembre 2023, ed è altresì sottoposta a consultazione fino al 31 maggio 2023. Entro il 30 settembre 2023, le mappe saranno pubblicate sul sito del GSE, secondo modalità de-finite dal GSE stesso.

Le mappe inoltre:

assumono come riferimento l’indirizzo di fornitura associato a ciascun POD;

a decorrere dal ottobre 2023, sono aggiornate con frequenza biennale;

nel caso di DSO sottesi, il territorio in concessione è inserito nella sua totalità nell’area sottesa alla cabina primaria a cui la rete dell’impresa distributrice sottesa è fisicamente connessa.

Si attende la pubblicazione del decreto del MASE di cui all’articolo 8 del D.Lgs. 199/21 (regolamentazione incentivi).

Il GSE ha pubblicato un documento di consultazione con sca-denza il 19 giugno per acquisire elementi utili alla definizione del-le Regole Operative relative al servizio per l’autoconsumo diffuso definito dall’Autorità con delibera 727/2022/R/eel e il relativo Te-sto Integrato Autoconsumo Diffuso (TIAD). In particolare, i temi trattati nella consultazione riguardano l’ammissione al servizio per l’autoconsumo diffuso; l’attivazione del servizio per l’autoconsumo diffuso e l’erogazione dei contributi per il servizio per l’autoconsu-mo diffuso. Acea non ha individuato particolari criticità rispetto alle proposte di regole operative del GSE.

Revisione disciplina dei procedimenti sanzionatori e valutazione degli impegni

Con delibera 326/2023/E/com l’Autorità ha avviato un procedi-mento per la revisione del regolamento per la disciplina dei pro-cedimenti sanzionatori e delle modalità procedurali per la valuta-zione degli impegni, seguita dal documento per la consultazione 327/2023/E/com che ne illustra gli orientamenti in materia.

Mobilità elettrica

Con la delibera 541/2020/R/eel, integrata dalla delibera 160/2021R/eel, l’Autorità ha avviato una sperimentazione naziona-le rivolta ai clienti BT, finalizzata a facilitare l’installazione di ricariche e-car in ambito privato.

L’adesione è volontaria e gratuita e l’accesso è subordinato al rispet-to di alcune condizioni:

deve trattarsi di un cliente BT con potenza contrattualmente impegnata non superiore a 4,5 kW e non inferiore a 2 kW;

il POD deve essere dotato di misuratore telegestito 1G o 2G. In questo secondo caso, le fasce multiorarie eventualmente impostate dal venditore devono consentire l’identificazione dei prelievi effettuati in fascia notturna e festiva;

al misuratore deve essere elettricamente connesso un disposi-tivo di ricarica almeno in grado di:

misurare e registrare la potenza attiva di ricarica e trasmette-re tale dato a un soggetto esterno (per es. un aggregatore);

ridurre/incrementare o ripristinare la potenza massima di ri-carica;

il cliente deve fornire il proprio consenso a verifiche e controlli anche presso la propria abitazione ed è tenuto a comunicare tempestivamente ogni variazione impiantistica o contrattuale intervenuta durante la sperimentazione.

L’applicazione della sperimentazione inizialmente prevista dal lu-glio 2020 fino al 31 dicembre 2023, è stata prorogata al 31 dicem-bre 2024 con delibera 634/2023/R/eel, che rappresenta un primo esito della consultazione 540/2023/R/eel.

Regolazione Ambiente

A valle del documento di consultazione 351/2019, il 31 ottobre 2019 ARERA ha approvato la delibera 443/19 contenente il primo me-todo tariffario servizio integrato di gestione dei rifiuti 2018-2021.

Con riferimento al MTR Metodo Tariffario Rifiuti, si specifica che le nuove regole definiscono i corrispettivi TARI da applicare agli utenti nel 2020-2021, i criteri per i costi riconosciuti nel biennio in corso 2018-2019 e gli obblighi di comunicazione.

Come in altri settori soggetti a regolazione, nel nuovo metodo tarif-

52 1. Relazione sulla gestione

fario rifiuti si fa riferimento a dati ex post e riferibili a fonti contabili certe (bilanci) relativi all’anno a-2 e applicati all’anno a (inserendo indicazioni di conguagli che permeano l’intera struttura algebrica del metodo) e non più a dati previsionali.

Nel nuovo metodo, ARERA applica un approccio ibrido, mutuato dalle altre regolazioni dei servizi, quali energia elettrica e gas, con un diverso trattamento dei costi di capitale e dei costi operativi, ov-verosia:

costi di capitale riconosciuti secondo uno schema di regolazione del tipo rate of return;

costi operativi con l’applicazione di schemi di regolazione incen-tivante e con la definizione di obiettivi di efficientamento su base pluriennale.

Il metodo, inoltre, come anticipato già nelle consultazioni, prevede limiti tariffari alla crescita dei ricavi oltre all'introduzione di quattro diversi schemi adottabili dagli enti locali e dai gestori, in relazione agli obiettivi di miglioramento del servizio. Il metodo regola, in par-ticolare, le fasi del servizio integrato rifiuti così come identificate: spazzamento e lavaggio strade, raccolta e trasporto, trattamento e recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani, gestione tariffe e rapporti con gli utenti.

ARERA ha, in questa prima definizione del metodo tariffario, mantenuto la struttura algebrica del metodo fissato dal D.P.R. 158/1999, inserendo fattori tariffari corrispondenti a ulteriori com-ponenti addizionali per la determinazione dei corrispettivi, alcuni dei quali come segue:

limite alla crescita complessiva delle entrate tariffarie, con l’in-troduzione di un fattore di limite alla variazione annuale che ten-ga conto, anche, del miglioramento di efficienza e del recupero di produttività;

impostazione asimmetrica che tenga conto nella valutazione e nei calcoli delle singole componenti di costo di: 1. Obiettivi di miglioramento del servizio stabiliti a livello locale e 2. Eventuale ampliamento del perimetro gestionale; tali parametri determi-nano il posizionamento della singola gestione all’interno di una matrice tariffaria definita dal metodo regolatorio;

fattore di sharing relativamente ai ricavi provenienti dalla vendita di materiale ed energia derivante da rifiuti (compreso tra 0,3 e 0,6), e relativo ai ricavi CONAI (compreso tra 0,1 e 0,4);

introduzione di una componente a conguaglio sia relativamente ai costi variabili che fissi: definita come differenza tra le entrate relative alle componenti di costo variabile e/o fisso per l’anno a-2, come ridefinite dall’Autorità, rispetto alle entrate tariffarie com-putate all’anno a-2; tale componente, nel riconoscimento dei costi efficienti 2018-2019, viene modulata attraverso un coeffi-ciente di gradualità e prevede la corresponsione per il recupero degli eventuali scostamenti, attraverso un numero di rate, fino a 4;

introduzione di due diversi tassi di remunerazione del capitale in-vestito netto (WACC) per il servizio del ciclo integrato dei rifiuti e un tasso di remunerazione differenziato per la valorizzazione delle immobilizzazioni in corso; relativamente al WACC del ciclo integrato rifiuti per il periodo 2020-2021 è definito pari a 6,3%; a tale valore si aggiunge una maggiorazione dell’1% a copertura degli oneri derivanti dallo sfasamento temporale tra l’anno di ri-conoscimento degli investimenti (a-2) e l’anno di riconoscimen-to tariffario (a), cosiddetto time lag.

Al fine di tener conto delle diverse condizioni territoriali di partenza, il Regolatore, come avvenuto in precedenza nel settore idrico, ha introdotto una metodologia che definisce i criteri per la quantifi-cazione delle tariffe all’interno di una regolazione di carattere asim-metrico, dove sono previsti quattro diversi tipi di schemi tariffari nell’ambito dei quali ciascun soggetto competente potrà individuare

la soluzione più efficace, a seconda dei propri obiettivi di migliora-mento qualitativo e di sviluppo gestionale al momento applicabile agli operatori della prima parte della filiera del servizio rifiuti inte-grato, in particolare alle fasi di spazzamento e lavaggio strade e di raccolta e trasporto.

Il PEF (Piano Economico-finanziario) resta lo strumento di riferi-mento per la valorizzazione del ciclo integrato e per la predisposi-zione delle tariffe TARI e viene predisposto dal “gestore del sistema integrato rifiuti”, ove fosse anche il Comune, mentre “gli operatori che gestiscono pezzi della filiera mettono a disposizione di chi redige il PEF i propri dati per la corretta elaborazione dell’intero Piano”.

Relativamente al Testo Integrato TITR 444/2019/R/rif Dispo-sizioni in materia di trasparenza nel servizio di gestione dei rifiuti ur-bani e assimilati, si specifica che tale testo definisce le disposizioni in materia di trasparenza del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati per il periodo di regolazione aprile 2020–31 dicembre 2023. Nell’ambito di intervento sono ricompresi gli elementi infor-mativi minimi da rendere disponibili da parte del gestore del ciclo integrato attraverso siti internet, gli elementi informativi minimi da includere nei documenti di riscossione (avviso di pagamento o fat-tura) e le comunicazioni individuali agli utenti relative a variazioni di rilievo nella gestione.

Con delibera 138/21, ARERA ha avviato il procedimento per l’ag-giornamento del MTR (cosiddetto MTR-2), che entrerà in vigore a partire dal 2022 e in cui è presente anche l’individuazione della metodologia per la definizione delle cosiddette “tariffe al cancello”, che impatterà direttamente sull’operatività di taluni impianti della Società.

Con Determina 01/DRIF/2021, l’Autorità ha, altresì, avviato una raccolta dati relativa agli impianti di trattamento della filiera dell’in-differenziato (inceneritori D10 e R1, trattamento meccanico/mec-canico-biologico, discariche), cui la Società ha prontamente dato riscontro nei termini previsti.

È stato, poi, pubblicato il Documento di Consultazione 196/21 ri-guardante le tariffe al cancello, nel quale è stato chiarito il perimetro di regolazione previsto dall’Autorità: ARERA si è orientata a ricom-prendere tutti gli impianti che gestiscono rifiuti urbani ad eccezione di quelli “riconducibili alle filiere del riciclaggio, destinati al recupero di materia, gestiti da Consorzi di filiera (finanziati dal versamento di contributi da parte delle aziende aderenti), o da altri soggetti, con i quali i Comuni possono sottoscrivere specifiche convenzioni per la copertura degli oneri sostenuti per le raccolte differenziate dei rifiuti”.

Con Delibera 363/2021/R/rif, l’Autorità ha quindi approvato il nuo-vo Metodo Tariffario Rifiuti (c.d. MTR-2) recante la modalità di de-terminazione delle entrate tariffarie per l’erogazione del servizio in-tegrato di gestione dei rifiuti urbani, ovvero dei singoli servizi che lo compongono (quale quello di recupero/smaltimento, svolto diretta-mente dalla società), con applicazione per le annualità del periodo 2022-2025. In tale sede, sono fissati i criteri per la determinazio-ne delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento di proprietà di operatori non integrati nelle attività a monte della filiera, che si applicano soltanto a quelli che vengono individuati come “impianti minimi” dagli Enti competenti nell’ambito della pianificazione terri-toriale; viceversa, gli impianti non qualificati come “minimi” (deno-minati “aggiuntivi”) sono assoggettati alla sola disciplina relativa alla trasparenza delle informazioni sull’esercizio. Alla luce della metodica introdotta, i gestori degli impianti “minimi” sono tenuti a predisporre il Piano Economico-Finanziario per il periodo 2022-2025 secon-do le indicazioni previste nel predetto MTR-2 e ai sensi dell’arti-colo 7 della delibera 363/2021/R/rif - trasmetterlo agli organismi competenti per la validazione; questi ultimi procedono poi all’invio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 53

ad ARERA per la verifica della coerenza regolatoria degli atti e la successiva approvazione delle tariffe.

Hanno successivamente completato il quadro della regolazione ta-riffaria la delibera 459/2021/R/rif recante la valorizzazione dei pa-rametri per la determinazione dei costi d’uso del capitale (i.e. il tasso di inflazione programmata e il vettore che esprime il deflatore degli investimenti fissi lordi per il periodo di applicazione di MTR-2), e la delibera 68/2022/R/rif che ha fissato, per i gestori che svolgono le attività di trattamento in forma non integrata, il valore del WACC pari al 6%.

Con la Determina 01/DRIF/2022 del 22 aprile 2022, ARERA ha infine approvato gli schemi tipo degli atti costituenti la propo-sta tariffaria che i gestori degli impianti “minimi” sottopongono agli organismi competenti, costituiti dagli EGATO o dalla Regione; si fa riferimento, in particolare, al PEF e alla Relazione di accompa-gnamento dello stesso.

Nel corso del 2022, a valle degli atti di programmazione settoriale pubblicati dagli organismi competenti in applicazione della disciplina ARERA ex delibera 363/2021/R/rif, Acea Ambiente ha provvedu-to a effettuare le attività propedeutiche per adempiere alle attività regolatorie per gli impianti classificati come “minimi” e successiva-mente a trasmettere la documentazione prevista dalla Determina 01/DRIF/2022.

Si segnalano inoltre le altre attività effettuate da ARERA:

con il Documento per la consultazione 611/2022/R/rif è propo-sta l’introduzione di sistemi di perequazione nel settore dei rifiuti, in particolare connessi al rispetto della gerarchia dei rifiuti (e al recupero dei rifiuti accidentalmente pescati); con tale meccani-smo, passante per i gestori dell’impiantistica, verrebbe applicato un incentivo economico ai conferimenti verso attività di recupe-ro di materia o energia, sostenuto dalla penalizzazione applicata ai conferimenti in discarica;

con la delibera 413/2022/R/rif è stato avviato un procedimen-to, previsto anche dalla L. Concorrenza 2022, per la definizio-ne di adeguati standard tecnici e qualitativi per lo svolgimento dell’attività di smaltimento e di recupero. Successivamente, con la delibera 732/2022/R/rif, il procedimento è stato accorpato a quello avviato con la delibera 364/2021/R/rif (volto alla de-terminazione dei costi efficienti della raccolta differenziata, del trasporto, delle operazioni di cernita e delle altre operazioni pre-liminari) e prorogato al 30 giugno 2023;

con il Documento per la consultazione 643/2022/R/rif, pub-blicato nell’ambito del procedimento avviato con la delibera 362/2020/R/rif, sono stati esposti i primi orientamenti per la predisposizione di uno schema tipo di contratto di servizio per la regolazione dei rapporti fra Ente affidante e gestore del servizio di gestione dei rifiuti urbani.

In data 24 e 27 febbraio 2023, sono state pubblicate, rispettiva-mente, le sentenze n. 486/2023 e 501/2023, e in data 6 marzo 2023, la sentenza n. 557/2023, con cui il TAR Lombardia, Milano, Sezione Prima, ha annullato in parte la deliberazione 363/2021/R/rif. In particolare, il TAR ha ravvisato nell’individuazione degli im-pianti “minimi” da parte di ARERA una "invasione di campo” rispet-to a competenze dello Stato, con la conseguente assegnazione alle Regioni di poteri non spettanti a esse e un’inversione procedimen-tale dell’iter di programmazione.

L’ARERA ha pubblicato il 7 marzo 2023 la delibera 91/2023/C/rif per informare della proposta di appello presso il Consiglio di Stato, con istanza di sospensione cautelare, avverso le sentenze del TAR Lombardia in quanto secondo l’Autorità le richiamate sentenze […] si basano su un’erronea interpretazione degli elementi di fatto e di diritto

rilevanti”. Il Consiglio di Stato ha in seguito rigettato tale richiesta di sospensione cautelare.

Nelle more delle decisioni di merito del Consiglio di Stato, l’Autori-tà, con il documento di consultazione 275/2023/R/rif, nell’ambito del procedimento avviato con la delibera 62/2023/R/rif, espone i suoi orientamenti per l’aggiornamento biennale 2024-2025 del metodo tariffario rifiuti (MTR-2). In particolare, l’Autorità confer-ma la volontà di non acquiescenza alle richiamate sentenze del TAR Lombardia e propone degli aggiornamenti sui principali parametri economici, in primis il tasso di inflazione.

A conclusione dei procedimenti già menzionati, nel mese di luglio 2023 ARERA ha pubblicato i seguenti provvedimenti:

delibera 385/2023/R/rif “Schema tipo di contratto di servi-zio per la regolazione dei rapporti fra enti affidanti e gestori del servizio dei rifiuti urbani” che segue (da ultimo) gli orientamenti presentati con il citato DCO 262/2023/R/rif;

delibera 386/2023/R/rif “Istituzione di sistemi di perequazione nel settore dei rifiuti urbani” che riprende le proposte formu-late dal DCO 611/2022/R/rif ma non conferma l’introduzione dello strumento perequativo legato alla gerarchia dei rifiuti per i conferimenti verso gli impianti (rinviato al prossimo periodo re-golatorio);

delibera 387/2023/R/rif “Obblighi di monitoraggio e di tra-sparenza sull’efficienza della raccolta differenziata e sugli im-pianti di trattamento dei rifiuti urbani” che introduce una pri-ma disciplina della qualità per gli impianti, a valere sia su aspetti tecnici (in particolare la gestione degli scarti del trattamento) e contrattuali/commerciali (gestione dei reclami e delle richieste scritte da parte degli utenti, monitoraggio delle interruzioni del servizio) rispetto alla quale la Società ha adottato apposite mi-sure di compliance a livello di raccolta e registrazione delle in-formazioni e adeguamenti dei contratti e del sito internet; pur prevedendo primi obblighi di monitoraggio e comunicazione, il provvedimento non introduce gli standard di servizio correlati a meccanismi di premi e penalità che erano stati preannunciati dal DCO 214/2023/R/rif;

delibera 389/2023/R/rif “Aggiornamento biennale (2024-2025) del metodo tariffario rifiuti (MTR-2)” con il quale, in linea con le proposte del DCO 275/2023/R/rif, provvede a confer-mare e aggiornare (con particolare riferimento ai parametri eco-nomici e ai tassi di inflazione interni al metodo) l’impianto generale relativo alla definizione delle tariffe di accesso agli impianti ex de-libera 363/2021/R/rif e nello specifico l’aggiornamento della pre-disposizione tariffaria per il biennio 2024-25 (sulla base dei dati aggiornati relativi al biennio 2022-23) entro il 30 aprile 2024. Con la delibera 465/2023/R/rif ARERA ha successivamente confermato le disposizioni inserite in ottemperanza della sentenza n. 7196/23 del Consiglio di Stato e relative allo scomputo dal rico-noscimento tariffario per le gestioni integrate di costi/ricavi attri-buibili alle attività di prepulizia, preselezione o pretrattamento degli imballaggi plastici provenienti dalla raccolta differenziata.

Nel corso del mese di dicembre 2023, le Sentenze del Consiglio di Stato, Sezione Seconda, nn. 10548, 10550, 10734, 10775 hanno respinto il ricorso in appello di ARERA confermando le motivazio-ni già espresse dal TAR Lombardia che aveva ritenuto illegittima la classificazione degli impianti prevista dal MTR-2, in quanto la materia rientra nelle competenze programmatorie spettanti allo Stato.

Con la delibera 7/2024/R/rif ARERA ha quindi provveduto a ot-temperare a tali pronunce, annullando la regolazione tariffaria per gli impianti “minimi” per il biennio 2022-2023 ma confermandola,

54 1. Relazione sulla gestione

al contempo, per il biennio 2024-25 (come aggiornata dalla delibera 389/2023/R/rif e dalla delibera 7/2024/R/rif per quanto concerne i riferimenti temporali e il nuovo tasso di remunerazione degli investi-menti WACC aumentato dal 6% al 6,6%). La conferma dell’im-postazione degli impianti “minimi” trova ora il presupposto nei criteri nel frattempo individuati dal PNGR (DM 24 giugno 2022, n. 257).

Inoltre, con la delibera 27/2024/R/rif ARERA ha avviato il proce-dimento per la definizione di direttive per la separazione contabile e amministrativa nel settore dei rifiuti urbani, con l’obiettivo di applicare la disciplina a partire dal prossimo periodo regolatorio dal 2026.

 

Per ciò che concerne, invece, la pubblicazione delle quattro diret-tive europee si rappresenta che le stesse prevedono le modifiche di sei direttive europee riguardanti la materia dei rifiuti e cioè:

la Direttiva 2018/851/UE, che modifica la c.d. direttiva madre sui rifiuti 2008/98/CE;

la Direttiva 2018/850/UE, che modifica la direttiva discariche 1999/31/CE;

la Direttiva 2018/852/UE, che modifica la direttiva imballaggi 94/62/CE;

la Direttiva 2018/849/UE, che modifica la Direttiva sui vei-coli fuori uso 2000/53/CE, la Direttiva su pile e accumulatori 2006/66/CE e la Direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettri-che ed elettroniche, c.d. RAEE 2012/19/UE.

In estrema sintesi la novità principale che tali provvedimenti appor-tano alla normativa ambientale riguarda le percentuali di raccolta differenziata da raggiungere nei prossimi anni, in particolare sino al 2035 (prevedendo tuttavia degli step intermedi dal 2020 al 2030 e dal 2030 al 2035) e segnatamente:

rifiuti solidi urbani: l’obiettivo è di riciclarne almeno il 65% entro il 2035, con tappe intermedie del 55% al 2025 e del 60% al 2030;

imballaggi: l’obiettivo è di riciclarne almeno il 65% al 2025 e il 70% al 2030;

discariche: l’obiettivo è di limitare l’ingresso dei rifiuti in discarica a un tetto massimo del 10% entro il 2035. In tal senso gli Sta-ti membri si adoperano per garantire che, entro il 2030, tutti i rifiuti idonei al recupero o al riciclaggio, in particolare i rifiuti urbani, non siano ammessi in discarica, a eccezione di quei rifiuti per cui il collocamento in discarica rappresenta la migliore opzio-ne ambientale. Sul tema delle discariche si segnala l’introduzio-ne dell’art. 15-ter alla direttiva del 1999, il quale prevede che la Commissione adotta atti di esecuzione per stabilire il metodo da utilizzare per determinare, in loco e per tutta l’area di estensione dell’area, il coefficiente di permeabilità delle discariche. E, altresì, l’introduzione dell’art. 15-quater, il quale conferisce alla Com-missione il compito di adottare atti di esecuzione per sviluppare un criterio per il campionamento dei rifiuti (fino alla concreta emanazione di tale nuovo metodo gli Stati membri utilizzano i sistemi nazionali attualmente vigenti);

raccolta differenziata dei rifiuti domestici: sono previste impor-tanti novità per la raccolta differenziata di rifiuti domestici, quali rifiuti tessili, rifiuti organici e rifiuti pericolosi domestici, finora non sempre raccolti separatamente;

misure di prevenzione della produzione dei rifiuti: nelle direttive è espressamente previsto che gli Stati membri devono adottare una serie di misure per prevenire a monte la produzione di rifiuti quali ad esempio il compostaggio domestico e l’utilizzo di ma-teriali ottenuti con i rifiuti organici, incentivare la produzione e commercializzazione di beni e componenti adatti all’uso multiplo, prevedendo altresì incentivi finanziari in tal senso per incoraggia-

re tali comportamenti virtuosi;

tali obiettivi potranno essere rivisti nel 2024 (soprattutto in considerazione della circostanza per cui gli stessi sono consi-derati eccessivamente ambiziosi per taluni Stati che a oggi, ad esempio, ricorrono sovente all’utilizzo delle discariche ai fini del-lo smaltimento. In tal senso il Legislatore ha pertanto previsto che, riconoscendo le significative differenze di trattamento tra i diversi Stati, sarà possibile concedere una proroga, fino a un massimo di 5 anni, per gli Stati che nel 2013 hanno preparato per il riutilizzo e hanno riciclato meno del 20% dei rifiuti urbani o hanno collocato in discarica oltre il 60% dei rifiuti urbani);

in ottemperanza alla sopra richiamata Legge di Delegazione Eu-ropea, sono stati approvati il D.Lgs. 116/2020 relativo a rifiuti e imballaggi, il D.Lgs. 118/2020 relativo ai rifiuti di pile e accumu-latori (RPA) e rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroni-che (RAEE), il D.Lgs. 119/2020 per veicoli fuori uso e il D.Lgs. 121/2020 relativo alle discariche.

Da ultimo su tali delibere merita un breve passaggio la riscrittura dell’art. 6 della Direttiva 98/2008/CE relativo alla cessazione del-la qualifica del rifiuto (End of Waste). In particolare, il Legislatore europeo, mediante la nuova delibera di modifica, impone agli Stati membri di adottare misure appropriate per garantire che, quando una sostanza od oggetto rispetta i requisiti richiesti per l’End of Wa-ste, questa non possa essere qualificata come rifiuto.

In particolare, è previsto che, premessa la competenza della Com-missione europea sulla definizione dei criteri generali sull’applicazio-ne uniforme delle condizioni End of Waste a determinati tipi di rifiuti qualora quest’ultima non procedesse in tal senso, gli Stati membri possono stabilire criteri EoW dettagliati a determinati tipi di rifiuti che devono tener conto di tutti i possibili effetti negativi sull’am-biente e sulla salute umana della sostanza o dell’oggetto e soddi-sfano i requisiti EoW previsti dalla direttiva. Tali decisioni dovranno essere notificate dallo Stato membro alla Commissione.

Non solo, la stessa delibera prevede, inoltre, che gli Stati membri possono altresì decidere caso per caso o adottare misure appropria-te al fine di verificare che determinati rifiuti abbiano cessato di es-sere tali in base alle condizioni indicate nella direttiva, rispecchian-do, ove necessario, i criteri UE dell’EoW e tenendo conto dei valori limite per le sostanze inquinanti e di tutti i possibili effetti negativi sull’ambiente e sulla salute umana. Tali decisioni adottate caso per caso non devono essere notificate alla Commissione.

Da ultimo sulla materia EoW si segnala l’emendamento appro-vato in data 6 giugno 2019 e inserito all’interno del Decreto c.d. Sblocca Cantieri (D.L. 32/2019, convertito con Legge n. 1248). In particolare, la norma stabilisce che nelle more di adozione di uno o più decreti recanti i criteri EoW per specifiche tipologie di rifiuti, le autorizzazioni ordinarie per gli impianti di recupero rifiuti devo-no essere concesse sulla base dei criteri indicati nei provvedimenti che disciplinano il recupero semplificato dei rifiuti (D.M. 5 febbraio 1998, D.M. 161/2002 e D.M. 269/2005) “per i parametri ivi indi-cati relativi a tipologia, provenienza e caratteristiche dei rifiuti, atti-vità di recupero e caratteristiche di quanto ottenuto da tali attività”. Le autorizzazioni ordinarie devono invece individuare le condizioni e le prescrizioni necessarie “per quanto riguarda le quantità di rifiuti ammissibili nell’impianto e da sottoporre alle operazioni di recupero".

Il Ministero dell’Ambiente (ora Ministero della Transizione Ecolo-gica) viene autorizzato a emanare, “con decreto non avente natura regolamentare”, apposite linee guida per l’applicazione uniforme sul territorio nazionale della disciplina.

Con il Decreto Ministeriale 24 giugno 2022, n. 257, è stato appro-vato il Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti (PNGR), strumento di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 55

pianificazione della gestione dei rifiuti, nel quale sono fissati i ma-cro-obiettivi, le macro-azioni, i target, e le linee strategiche a cui attenersi nella elaborazione dei Piani Regionali di gestione dei ri-fiuti (PRGR). Tale strumento era previsto dall’articolo 198-bis del decreto legislativo 3 aprile 2005, n. 152, introdotto dal D.Lgs. 3 settembre 2020, n. 116, e inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) come una delle riforme principali della missione sull’economia circolare (M2C1).

Il PNGR ha un orizzonte temporale di sei anni (2022-2028) e si pone l’obiettivo di colmare il gap impiantistico, aumentare il tasso di raccolta differenziata e di riciclaggio al fine di sviluppare nuove catene di approvvigionamento di materie prime seconde dal ciclo dei rifiuti, in sostituzione di quelle tradizionali, e contribuire alla tran-sizione energetica, partendo da una ricognizione nazionale dell’im-piantistica esistente. Inoltre, il Programma adotta la classificazione degli impianti ai fini della loro regolazione tariffaria attraverso la me-todologia ARERA, e indica la necessità di adottare a livello regionale pianificazioni basate sulla LCA (Life Cycle Assessment).

Scenario di riferimento per gli aspetti ESG (environmental, social, governance)

Lo sviluppo sostenibile

Il conflitto in corso in Ucraina ha dimostrato nuovamente l’inter-connessione del contesto globale, con effetti che si ripercuotono in tutte le aree del mondo. In ambito energetico, come noto, si sono avute conseguenze estreme in ragione del blocco degli approvvi-gionamenti, che hanno spinto verso il rientro in esercizio di fonti energetiche inquinanti. L’Unione Europea ha reagito con il piano REPowerEU, allo scopo di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, provenienti dall’estero, e accelerare la transizione verde.

A livello climatico i dati dell’osservatorio UE Copernicus hanno re-gistrato eventi climatici estremi, temperature record e gas serra in aumento a livello globale. In Europa, il perdurare di alte temperature ha aggravato lo stress idrico, comportato ripercussioni sull’agricol-tura, sul trasporto fluviale oltre che sulla gestione dell’energia. Le condizioni di estrema siccità hanno portato anche a un aumento del pericolo di incendi, che ha avuto come conseguenza un numero in-solitamente elevato di episodi nell’Europa sud-occidentale.

In tale contesto vanno inquadrate e valutate le iniziative istituzionali globali e nazionali dell’anno. La COP27 sul clima tenutasi in Egitto e la COP15 sulla biodiversità di Montreal, tra i cui obiettivi si eviden-ziano, ad esempio, l’estensione delle aree protette e la rigenerazione degli ecosistemi degradati (30% entro il 2030). A livello nazionale, si segnalano la riforma costituzionale degli art. 9 e 41 e il Piano na-zionale di adattamento ai cambiamenti climatici.

L’Europa ha assunto, lo scorso anno, alcuni specifici e rilevanti prov-vedimenti in materia di sostenibilità d’impresa. È stata infatti pub-blicata in GUUE la Corporate Sustainability Reporting Directive, evoluzione della Non-Financial Reporting Directive del 2014, che amplia la platea di imprese sottoposte a obblighi di rendicontazione e introduce importanti novità, quali ad esempio la doppia materiali-tà, la predisposizione di nuovi standard e l’inclusione dell’informativa nella Relazione alla Gestione. È avanzato il lavoro istituzionale sul-la Direttiva relativa al dovere di diligenza delle imprese sulla tutela dell’ambiente e dei diritti umani nelle proprie “catene di attività”, che ha portato nel mese di dicembre 2022 all’adozione da parte del Consiglio UE del proprio orientamento in materia. Nell’ambito del Regolamento (UE) 2020/852 (c.d. “Tassonomia europea”), nel 2022, la Commissione, attraverso il Complementary Delegated Act, ha modificato l’Atto delegato sul clima introducendo anche attività e relativi criteri di vaglio tecnico per la generazione di energia a par-

tire da nucleare e gas naturale, e incrementando l’insieme delle at-tività potenzialmente ecosostenibili in relazione alle quali le imprese sono state chiamate a valutare ammissibilità e allineamento nonché a identificare i KPI economici correlati.

La legislazione nei mercati di riferimento, a livello locale, nazionale e sovra-nazionale

Il contesto normativo di riferimento per il Gruppo Acea è ampio e articolato in funzione della specificità dei business gestiti e della va-rietà degli ambiti su cui intervengono le discipline normative e rego-latorie che incidono sull’operatività aziendale, dai profili amministra-tivi autorizzativi a quelli di tutela del mercato e della concorrenza. A tali aspetti si aggiunge la peculiarità della natura di Società quotata, con i relativi impatti normativi, ad esempio in termini di disciplina delle comunicazioni al mercato.

I diversi provvedimenti (D.L. 21/2022 c.d. “D.L. Taglia prezzi”; D.L. 50/2022 c.d. “D.L. Aiuti”; Legge di Bilancio 2023) hanno così disciplinato il meccanismo di contributi solidaristici, a carico dei soggetti operanti nel settore energetico, per contenere gli effetti del caro bolletta su imprese e consumatori.

Sempre collegati alla situazione energetica straordinaria e rilevanti per l’impatto sulle imprese energetiche, rilevano i provvedimenti in tema di extraprofitti e sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas. Sul primo aspetto, il D.L. 4/2022 c.d. “D.L. Sostegni ter- ha previsto meccanismi di com-pensazione per i produttori da fonti rinnovabili che, alle condizioni previste, possono determinare un extraprofitto da versare al GSE; sul secondo tema, il D.L. 115/2022 c.d. “D.L. Aiuti bis”, ha previsto la sospensione da parte delle imprese delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura energetica relativamente alla definizione dei prezzi, e il successivo D.L. 198/2022 c.d. “D.L. Milleproroghe” ne ha esteso il periodo di validità (30 giugno) escludendone l’ap-plicazione per i contratti in scadenza.

Nel 2022 si sono svolte le consultazioni per il recepimento della Direttiva (UE) 2020/2184 concernente la qualità delle acque de-stinate al consumo umano, a seguito delle quali il Consiglio dei Mi-nistri ha approvato a dicembre in esame preliminare lo schema del Decreto legislativo di recepimento. Le importanti novità in merito riguardano la revisione delle norme volte a proteggere la salute dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, garantendone “salubrità e pulizia”, anche attra-verso una revisione dei parametri e dei valori di rilevanza sanitaria, la definizione di requisiti di igiene per i materiali che entrano in contat-to con le acque potabili, l’introduzione di un approccio di valutazione e gestione del rischio più efficace ai fini della prevenzione sanitaria, della protezione dell’ambiente e del controllo delle acque destinate al consumo umano, anche sotto il profilo dei costi e dell’allocazio-ne delle risorse rafforzando il ruolo dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) e infine il miglioramento dell’accesso equo per tutti all’acqua potabile sicura e delle informazioni pubbliche sulle acque destinate al consumo umano.

Nel 2022 è stata data attuazione alla delega sul riordino della nor-mativa sui servizi pubblici locali con il D.Lgs. 201/2022, che rior-ganizza la disciplina, inserita tra gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), al fine di promuovere dinamiche competitive che portino a migliorare la qualità dei servizi pubblici e i risultati delle gestioni nell’interesse dei cittadini e degli utenti.

Di rilievo anche l’approvazione in via preliminare il 16 dicembre 2022 da parte del Consiglio dei Ministri dello schema del Decreto legislativo di rinnovo del Codice dei Contratti Pubblici, teso a sem-plificare la normativa in materia di appalti pubblici e concessioni al fine di assicurarne un’efficiente realizzazione. Il Codice si applicherà

56 1. Relazione sulla gestione

ai nuovi procedimenti dal aprile 2023. Dal luglio 2023 è pre-vista l’abrogazione del Codice precedente (D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50) e l’applicazione delle nuove norme anche ai procedimenti in corso.

Gli impatti ambientali ed energetici

L’ambiente naturale è lo scenario entro cui si sviluppano le attività del Gruppo, e come tale viene preservato, con un uso responsabi-le ed efficiente delle risorse, la tutela delle sorgenti, la salvaguardia delle aree naturali dove insistono impianti e reti di servizio, la miti-gazione degli impatti fisici e delle esternalità generate sul contesto ecologico dai processi operativi.

Nel corso del 2023, la COP28, che si è tenuta a Dubai, ha ospitato il primo global stocktake, ovvero il momento in cui valutare l’effetto congiunto di tutti i contributi determinati a livello nazionale (Na-tionally Determined Contributions - NDC). In tale contesto, le par-ti hanno definito un Accordo per accelerare la transizione globale promuovendo la formula transition away”, includendo per la prima volta nella storia il riferimento esplicito al superamento dei combu-stibili fossili per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e convenendo di triplicare l’energia rinnovabile e raddoppiare gli im-pegni per l’efficienza energetica.

Il 2023 è stato un anno decisivo per le future politiche ambientali europee. Il Parlamento ha approvato anche la Nature Restoration Law, la prima legislazione europea che mira esplicitamente al ripri-stino della natura con obiettivi giuridicamente vincolanti per gli Stati membri. Durante lo European Business & Nature Summit a Milano, nell’ottobre 2023, aziende, istituzioni finanziarie, governi e rappre-sentanti accademici e della società civile si sono riuniti per discu-tere su come le imprese possano rispettare gli impegni del Quadro Globale per la Biodiversità Kunming-Montreal (GBF), adottato nel 2022. L’evento ha visto anche il lancio della European Business and Nature Charter.

Nel 2023, la Taskforce on Nature-related Financial Disclosure (TNFD) ha emesso il documento finale contenente Raccomanda-zioni legate alla natura rivolte a organizzazioni, settori e catene di valore.

Il Gruppo Acea, nel suo Codice Etico, attribuisce un’importanza fondamentale ai princìpi legati alla sostenibilità e all’adozione di una strategia climatica. Nel corso del 2023, Acea ha ottenuto la valida-zione da parte di Science Based Targets initiative (SBTi) per il suo target di riduzione delle emissioni (al 2032), allineato alle indicazioni della scienza climatica. Il Gruppo, anche nel 2023, ha partecipato al Carbon Disclosure Project (CDP) sul tema delle emissioni di gas climalteranti e ha pubblicato la sua seconda Informativa climatica secondo le Raccomandazioni del Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) arricchendo la sua progettualità vol-ta all’identificazione dei rischi e alle analisi di scenario climatico di medio-lungo periodo.

Nel settembre 2023 Acea ha ottenuto da Science Based Targets initiative (SBTi) la validazione dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, dirette e indirette, al 2032, rispet-to all’anno base 2020. L’organizzazione internazionale ha valutato l’impegno di Acea in linea con la traiettoria “Well below 2°C”, come stabilito dall’Accordo di Parigi del 2015 per contenere l’innalzamen-to della temperatura globale rispetto ai livelli preindustriali.

Tale giudizio rappresenta un importante riconoscimento del per-corso di decarbonizzazione intrapreso dal Gruppo a sostegno della transizione energetica. I target prefissati sono di: ridurre del 56% le emissioni per MWh di energia prodotta (scope 1), ridurre del 32% le emissioni indirette, conseguenti agli usi dell’energia elettrica (scope 2), del 56% quelle derivanti dalla produzione energetica e dall’ap-

provvigionamento e rivendita di energia, oltre alla riduzione del 30% delle emissioni dovute al gas distribuito e venduto ai clienti.

Cambiamento climatico

La sensibilità all’evolversi del cambiamento climatico e ai suoi effetti sui business gestiti è tema ormai consolidato a livello internazionale che si riflette anche in una maggiore richiesta di informativa nella relazione finanziaria annuale. Sebbene non esista un princìpio con-tabile internazionale che disciplini come gli impatti del cambiamento climatico siano da considerare nella predisposizione del bilancio, lo IAS B ha emesso taluni documenti per supportare gli IFRS-Adop-ter nel soddisfare tale richiesta di informativa delle parti interessate. Parimenti, ESMA, nelle sue European Common Enforcement Pri-orities, ha evidenziato che gli emittenti debbano considerare nella preparazione dei bilanci IFRS i rischi climatici nella misura in cui i medesimi siano rilevanti a prescindere dal fatto che detti rischi siano o meno esplicitamente previsti dagli standard contabili di riferimen-to.

Il Gruppo Acea descrive le proprie considerazioni in merito alle azioni riconducibili alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico così come all’adattamento al cambiamento climatico nella dichiarazione non finanziaria (redatta in conformità agli Standard GRI, che include, inoltre, l’informativa prevista dal Regolamen-to 2020/852, in relazione ai due obiettivi climatici, mitigazione e adattamento). In tale ambito, considerando i settori di attività in cui opera il Gruppo per il tramite delle sue partecipate, il Gruppo Acea, nel proseguire la definizione di aggiornati piani futuri a oggi in corso di sviluppo e predisposizione, ha identificato taluni rischi derivanti dall’attuale processo di mitigazione e adattamento.

Di seguito si fornisce una sintesi delle considerazioni svolte dal ma-nagement con riferimento agli aspetti ritenuti rilevanti ai fini della predisposizione del bilancio nei settori di attività in cui si opera.

Con riferimento al breve periodo il management non rileva impat-ti specifici di rilevante entità derivanti da rischi legati al clima, da considerare nell’applicazione dei princìpi contabili. Il Gruppo in tutti i settori di attività serviti persegue l’eccellenza dell’erogazione del servizio; questo comporta un costante impegno nello sviluppo di infrastrutture adeguate e nell’evoluzione della gestione delle mede-sime, con applicazione di innovazione tecnologica e digitalizzazione, nonché nella preservazione e tutela della risorsa idrica, nello sviluppo di capacità di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nell’efficientamento energetico dei processi produttivi, nel perse-guimento di un approccio all’economia circolare e nell’espletamen-to dei controlli riguardo le commodity fornite alla clientela.

Con riferimento al medio-lungo periodo il management, nel pro-seguire la definizione di aggiornati piani di sviluppo a oggi in corso di predisposizione non ravvede ulteriori considerazioni specifiche da fattorizzare nell’applicazione dei princìpi contabili per la predisposi-zione di bilancio.

Si segnala che la valutazione e, più specificamente, la quantificazio-ne dei rischi legati al clima, richiedono l’applicazione di analisi di sce-nario climatico attività che il Gruppo ha avviato, pubblicando nel giugno 2023 l’Informativa climatica Gruppo Acea 2022, secondo le raccomandazioni TCFD ed è tuttavia esposta anche ad assunzioni su sviluppi futuri altamente incerti, come futuri sviluppi tecnologici, azioni del governo, interventi regolatori o ancora evoluzioni di equi-libri politici internazionali.

Per i principali settori in cui il Gruppo opera, le azioni per il conteni-mento dei rischi collegati al cambiamento climatico si concretizzano nella realizzazione di investimenti nelle infrastrutture per prevenire e/o mitigare gli impatti derivanti prevalentemente dai rischi fisici.

Si specifica inoltre che le principali società del Gruppo hanno av-

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 57

viato, nel 2020-2021, un processo di identificazione dei rischi fisici prioritari, da analizzare attraverso analisi di scenario climatico svi-luppate sui territori in cui insistono gli asset gestiti, con proiezioni di medio-lungo e lungo termine, ivi incluse proiezioni sulle possibili variazioni dei potenziali impatti economici associati, in relazione alla crescita della probabilità di accadimento dell’evento estremo (in-cremento di frequenza e durata). I rischi fisici prioritari identificati sono siccità e stress idrico (principalmente per gli impianti idrici); precipitazioni estreme ed esondazioni (principalmente per le reti di distribuzione di energia); fulminazioni (principalmente per gli asset di produzione di energia). Per le analisi dei rischi fisici sono stati utilizzati due scenari sviluppati dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). A titolo esemplificativo, la società are-ti SpA integralmente consolidata valuta e quantifica gli effetti del cambiamento climatico (ondate di calore/siccità e allagamenti) sugli asset e gli interventi di mitigazione da mettere in campo nel Piano di Resilienza approvato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

Il management ha valutato che tali investimenti non riducono o mo-dificano l’aspettativa con riferimento ai benefìci economici connes-si all’utilizzo delle attività iscritte tra le immobilizzazioni materiali in quanto gli stessi hanno rilevanza regolatoria e dunque sono soggetti a meccanismi di ristoro specifici. Pertanto, non si è resa necessaria la rivisitazione critica della vita utile delle immobilizzazioni in bilancio.

Con specifico riferimento alla vendita di commodity, il Gruppo monitora come potenziale effetto derivante dal rischio reputazio-nale la vita utile della customer base e delle valutazioni di bilancio a essa correlate.

Con riferimento all’esistenza di rischi di impairment delle attività, il management ha considerato che, sebbene le azioni di mitigazione/adattamento del rischio climatico comportino la necessità di pia-nificare la manutenzione/evoluzione degli impianti per garantire la qualità del servizio, la sicurezza degli asset gestiti e il mantenimento delle prestazioni degli stessi, queste attività comunque sono con-siderate nell’ambito della previsione dei flussi di cassa utilizzati alla base della determinazione del value in use.

Nello specifico, si sono identificati gli impatti in termini di sensitivity analysis su CGU, società e impianti attraverso lo sviluppo della risk analysis, considerando le principali variabili esogene impattate indi-rettamente dai temi climate change (quali Indice dei prezzi alla produ-zione, Indice dei prezzi energia, Indice dei prezzi gas) potenzialmente in grado di impattare le variabili economiche di interesse (EBITDA).

Si evidenzia infine che la legislazione introdotta in risposta ai cam-biamenti climatici potrebbe dar luogo a nuovi obblighi che prima non esistevano.

L’andamento dei costi di acquisto delle materie prime insieme a quel-lo dei derivati di copertura richiede un’attenta politica di monitoraggio dei fabbisogni e della copertura dei prezzi. L’andamento del costo del-le commodity in derivazione degli effetti del cambiamento climatico potrebbe rendere onerosi taluni contratti di vendita. Inoltre, l’indispo-nibilità delle materie prime potrebbe rendere inefficaci coperture di flussi di cassa derivanti da transazioni future altamente probabili.

Infine, con particolare riferimento ai settori regolati, la presenza di rischi fisici cronici potrebbe portare a una riduzione della qua-lità del servizio con conseguente sorgere di passività per penalità. Nello specifico fenomeni estremi come le alluvioni possono causare danni agli asset e interruzioni del servizio (guasti, blackout ecc.) o, per la rete idrica, tracimazione degli scarichi collegati ai sistemi di acque reflue e torbidità delle fonti idriche. Tali ripercussioni possono influire sull’erogazione dei servizi in conformità alle leggi e regola-menti vigenti, con la conseguente possibilità di incorrere in sanzioni pecuniarie. Come precedentemente indicato, anche grazie agli in-

terventi di mitigazione del rischio posti in essere, sono stati ipotizzati come invariati i potenziali impatti economico-finanziari associati ai rischi fisici.

Contesto geopolitico

Sulla dinamica economica hanno influito diversi fattori, di caratte-re geopolitico oltre che economico: conflitti irrisolti, ancora lontani da una soluzione, come in primis quello russo-ucraino, e conflitti “nuovi,” come quello Israele-Hamas. Ora, dopo gli shock degli ulti-mi anni, l’economia globale si sta tuttavia normalizzando, gran parte degli squilibri stanno rientrando. L’anno 2023 è stato caratterizzato da un sostanziale rilassamento delle tensioni sui mercati energetici, dato il progressivo consolidarsi di fondamentali ribassisti: domanda in crollo, temperature invernali/autunnali miti, stoccaggi costante-mente su livelli massimi storici, produzione idroelettrica e disponibi-lità nucleare francese in recupero dall’Annus horribilis 2022. Con-seguentemente, i prezzi dell’energia elettrica e gas hanno mostrato una graduale discesa fino a metà anno, convergendo su livelli di metà 2021, ovvero di inizio crisi energetica. Le cicatrici di quest’ultima e il mutato contesto globale di offerta gas hanno reso i mercati europei molto più nervosi e sensibili a contingenti tensioni internazionali e geopolitiche verificatesi nella seconda metà dell’anno, in primis lo scoppio del conflitto Israele-Hamas, impedendo ulteriori ribassi. Il Fondo Monetario Internazionale nel World Economic Outlook di ottobre 2023 vede una crescita globale in rallentamento, con cre-scenti divergenze regionali e poco margine per gli errori di politica economica.

Nonostante la resilienza economica all’inizio di quest’anno, gra-zie ai progressi sul fronte della riduzione dell’inflazione rispetto ai picchi dello scorso anno, l’attività economica è ancora al di sotto dei suoi obiettivi prepandemici, soprattutto nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo. Tra le cause del rallentamento il rapporto indica la guerra in Ucraina, la crescente frammentazione dell’economia e alcune cause più cicliche come la stretta monetaria antinflazione, il ritiro degli aiuti pubblici e gli eventi climatici estremi. Inoltre, qualora il conflitto Israele-Hamas dovesse estendersi oltre la Striscia di Gaza le conseguenze potrebbero essere molto gravi anche sul piano economico, fermo restando l’emergenza umanitaria e politica già in essere. Passando alle commodity, il Brent nel cor-so dell’anno 2023 ha consuntivato un livello medio pari a 82,22 $/bbl, in riduzione del -17% rispetto all’anno precedente. La discesa dei prezzi registrata sui primi sei mesi dell’anno si è invertita a partire dal terzo trimestre, con punte giornaliere raggiunte a settembre e ottobre 2023 che non si verificavano da circa un anno. Gli elementi principali alla base degli aumenti autunnali sono da ricercarsi nella conferma al taglio alla produzione ed export da parte di Arabia Sau-dita e Russia fino al primo trimestre 2024 (-1,3 Mbbl/day) e nello scoppio del conflitto Israele-Hamas in un’area strategica per il com-mercio mondiale di greggio, soprattutto in caso di discesa in campo dell’Iran. A scaldare ulteriormente gli animi verso la fine dell’anno sono stati i continui attacchi a navi e container commerciali nel Mar Rosso (dove passa il 12% circa del commercio globale e il 30% di tutte le navi cargo del pianeta) da parte degli Houthi, gruppo ri-belle yemenita sostenuto dall’Iran, cui hanno risposto militarmente gli Stati Uniti. Occorre tuttavia segnalare che lo scenario macroe-conomico globale di rallentamento economico e domanda debole continua a pesare sui prezzi del petrolio, frenando per il momento eccessive spinte a rialzo. Il solo quarto trimestre ha espresso un li-vello medio di prezzo pari a 83,26 $/bbl, in riduzione di -6% rispetto al quarto trimestre del 2022, ma in aumento del +5% rispetto ai primi nove mesi del 2023.

58 1. Relazione sulla gestione

È necessario ricordare che il Public Statement dell’ESMA del 28 ottobre 2022 tratta proprio gli effetti dell’invasione russa dell’U-craina sulle rendicontazioni finanziarie del bilancio 2022 redatte seguendo il princìpio IAS 34. Lo Statement ha quindi l’obiettivo di fornire agli organi di amministrazione e controllo delle società re-golate una serie di raccomandazioni in merito al processo di produ-zione dell’informativa di bilancio, con particolare enfasi sui controlli necessari per verificare eventuali riduzioni di valore (impairment test) delle attività non finanziarie.

Lo Statement sottolinea che il cambio di approccio strategico, commerciale e finanziario delle aziende successivo al conflitto ha in-crementato notevolmente il rischio di impatti significativi sul valore contabile delle attività e passività di bilancio. Lo Statement suggeri-sce quindi di rivedere ed eventualmente aggiornare le considerazioni fatte per i bilanci di fine anno, in particolare le assunzioni e le ipotesi alla base del calcolo dei flussi prospettici e degli altri elementi che concorrono alla stima del valore recuperabile.

L’ESMA ricorda poi che, al fine di valutare l’esistenza di possibili indicazioni di riduzione di valore delle attività non finanziarie ricom-prese nello scope dello IAS 36 (Impairment Testing), è necessario considerare tutte le fonti informative, sia di natura esterna che in-terna, per valutare se gli effetti della situazione geopolitica rappre-sentino possibili indicazioni di riduzione di valore delle stesse attività. Lo Statement sottolinea inoltre che il notevole aumento del livello generale di incertezza causato dal conflitto richiede di valutare at-tentamente (nel contesto di stima del valore recuperabile attraverso il metodo del Value in Use) i dati finanziari previsionali utilizzati. A tal fine, l’ESMA ritiene che, a seconda del tipo di attività da controllare e del relativo livello di rischio, può essere necessario sviluppare sce-nari multipli attorno ai dati previsionali considerati, supportati da pa-rametri e input di stima ragionevoli e realistici. Sempre in tal senso, dovrà comunque esserci consistenza tra i dati previsionali utilizzati e le assunzioni associate agli stessi per i controlli di valore, nonché tra le scelte e i piani strategici formulati dalle imprese successivamente alla situazione di tensione geopolitica.

Con riferimento al tasso di sconto utilizzato per la stima del valore recuperabile, lo Statement sottolinea e ricorda che lo stesso do-vrà riflettere le attuali condizioni di mercato e le caratteristiche di rischio specifico associate alle specifiche attività oggetto di impair-ment test (escludendo il rischio delle attività già riflesso nei flussi previsionali). Lo Statement sottolinea infine che i rischi associati ai fenomeni di aumento dei tassi di interesse di mercato e del tasso di inflazione potrebbero aver un impatto anche sul tasso di sconto da utilizzare ai fini della stima del valore recuperabile delle attività per riflettere gli stessi fenomeni, a meno che gli stessi rischi non siano già riflessi nel calcolo dei flussi previsionali utilizzati.

Lo sviluppo e l’innovazione tecnologica

Per Acea le collaborazioni, le partnership e i sistemi di imprese rap-presentano driver fondamentali per il posizionamento e il presidio del Gruppo nell’ecosistema dell’innovazione e per aprire nuovi canali privilegiati di accesso a idee, opportunità di business, opportunità tecnologiche, ricerca accademica e nuovi talenti.

Acea ha aderito a numerose tipologie di partnership e collaborazioni legate all’innovazione; infatti, da diversi anni il Gruppo partecipa in modo attivo nell’ecosistema dell’innovazione italiana e internaziona-le, scambiando best practice ed esperienze.

Si segnalano, a tal proposito l’associazione a InnovUp (ex Italia Star-tup), l’Associazione no profit che rappresenta l’ecosistema delle start-up italiane, allargato a tutti i soggetti, privati e pubblici, ne age-vola la valorizzazione, la visibilità e la crescita, per favorire la nascita di un nuovo tessuto imprenditoriale italiano e a SEP (Startup Europe

Partnership), il programma di Open Innovation che mette in contatto le Scaleup europee con le Corporate, e infine a Open Italy, il pro-gramma di co-innovazione promosso da ELIS nato per coniugare gli innovation needs delle Corporate consorziate con l’offerta di start-up, PMI innovative, spin-off universitari e centri di ricerca.

Lo sviluppo del personale

Le Persone rappresentano per ogni organizzazione un asset fon-damentale per rimanere competitivi in un contesto economico e sociale in trasformazione. Acea presta ascolto alle esigenze delle proprie persone ed elabora una People Strategy declinata in pro-getti e iniziative.

Acea annualmente redige un piano Equality & Care che raccoglie gli obiettivi e i relativi progetti sia in ambito diversity & inclusion sia in ambito di welfare aziendale. Nel corso del 2022 Acea è stata inse-rita dal Financial Times e Statista nella classifica dello speciale “Eu-rope’s Diversity Leaders 2023” e per il secondo anno consecutivo ha ottenuto la Certificazione Top Employers Italia, il riconoscimento ufficiale delle eccellenze aziendali nelle politiche e strategie HR e della loro attuazione.

In Acea è sviluppato un sistema integrato di welfare aziendale, fon-dato sull’ascolto dei dipendenti e dei loro fabbisogni e declinato attraverso sei pilastri fondamentali: salute, benessere psicofisico, famiglia, misure di conciliazione, agevolazioni economiche e previ-denza complementare. Numerose iniziative sono state attuate per implementare i pilastri del welfare, come, ad esempio, campagne di prevenzione sanitaria, servizi di supporto per il benessere psico-fisi-co e di sostegno alla genitorialità. Tali tematiche vengono condivise in un Comitato Bilaterale, composto dai rappresentanti delle So-cietà del Gruppo e delle Organizzazioni Sindacali.

Nell’ambito dei processi di formazione del Gruppo è stata costituita l’Academy “Acea Business School” che eroga corsi in ambito ma-nageriale, di ruolo, governance e digitale, rivolti a tutto il Gruppo e progettati con partner qualificati (Università, Business School, Centri di ricerca ecc.).

La gestione sostenibile della catena di fornitura

Acea, consapevole del contributo positivo che una gestione soste-nibile della catena di fornitura può offrire alla tutela dell’equilibrio ambientale, si impegna nel definire modalità d’acquisto che includa-no caratteristiche intrinseche dei prodotti e aspetti di processo che limitino l’impatto ambientale e favoriscano l’attivazione di iniziative mirate alla minimizzazione degli sprechi, al riutilizzo delle risorse e alla tutela degli aspetti sociali coinvolti negli appalti di beni, servizi e lavori. Nell’affrontare tale percorso, in tema di green procurement, Acea si avvale da diversi anni dell’utilizzo dei Criteri Ambientali Minimi vigenti, contemplando nelle proprie gare d’appalto anche aspetti premianti, non obbligatori.

Acea da sempre è al servizio del territorio e del cittadino e tiene in grande considerazione il confronto con la catena di fornitura per essere sempre più efficiente nelle risposte alle sollecitazioni che provengono dal territorio.

La nascita di una filiera sostenibile dipende dall’autocontrollo di cia-scuna impresa, ma anche da accordi tra tutti i membri della filiera. Una collaborazione che consente di avere rapporti più trasparenti e chiari che contribuiscono alla creazione di valore condiviso attraverso:

Valutazione Ecovadis

Acquisti verdi

Due Diligence reputazionali

Sistemi di Gestione Verifiche sulla Catena di Fornitura

Vendor rating

Sostenibilità e sicurezza

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 59

La salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

Acea realizza costanti campagne di sensibilizzazione sul tema, con l’obiettivo di incidere profondamente sulla diffusione capillare della cultura della sicurezza, coinvolgendo la totalità delle proprie perso-ne. Ha adottato un avanzato modello di valutazione dei rischi e delle misure di controllo e mitigazione messe in atto. Altrettante iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento circa i temi su esposti riguarda-no appaltatori e sub appaltatori di Acea, partner fondamentali per la realizzazione dei business lungo la catena del valore.

La sicurezza vista come strategia, e non solo come compliance, si basa sulla possibilità di misurare e monitorare i risultati in un approc-cio manageriale. Acea, nell’ambito del percorso di miglioramento continuo che ha intrapreso, orientato alla prevenzione e riduzione

del fenomeno infortunistico, mette a disposizione di tutte le proprie persone uno strumento valido ed efficace ai fini di una partecipa-zione attiva all’analisi dell’andamento degli indicatori; tale aspetto è spesso considerato rivelatore del livello di maturità della cultura della sicurezza e della cultura del miglioramento in un’organizzazio-ne. Azioni di miglioramento basate sulla constatazione che vi sono margini da perseguire (per es., azioni per ridurre l’incidenza di alcuni tipi di infortunio) e azioni di consolidamento (per es., mantenimento risultati positivi, crescita della resilienza organizzativa), rappresen-tano il naturale percorso del miglioramento continuo in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

60 1. Relazione sulla gestione

Aree industriali

I macrosettori in cui opera ACEA sono articolati nelle aree industriali di seguito elencate.

AMBIENTE

Gestione fanghi

Trattamento, recupero, valorizzazione

e smaltimento dei rifiuti

Gestione delle plastiche da riciclo

ACQUA

Servizio Idrico Integrato nel territorio italiano

Distribuzione gas

Sviluppo iniziative al di fuori del territorio italiano

ENGINEERING & INFRASTRUCTURE PROJECTS

Analisi di laboratorio 

Ingegneria & consulenza

COMMERCIALE

Energy management

Vendita di energia elettrica e gas

Energy efficiency su clienti domestici

PRODUZIONE

Generazione elettrica

Cogenerazione

Fotovoltaico

RETI & SMART CITIES

Distribuzione e misura

Illuminazione Pubblica

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 61

Andamento delle Aree di attività

Risultati economici per area di attività

La rappresentazione dei risultati per area è fatta in base all’approc-cio utilizzato dal management per monitorare le performance del Gruppo negli esercizi posti a confronto nonché nel rispetto del principio contabile IFRS8. Si fa presente che tra i ricavi è incluso

il risultato sintetico delle partecipazioni (di natura non finanziaria) consolidate con il metodo del patrimonio netto, mentre l’Area Ac-qua comprende anche i bilanci delle società operanti nella distribu-zione del gas e ASM Terni.

31/12/2023

milioni

Ambiente

Commer-ciale

Acqua

Acqua (Estero)

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infra-structure Projects

Corpo-rate

Elisioni di consoli-dato

Totale consolidato

Ricavi

334

2.483

1.494

97

131

628

116

145

(764)

4.664

Costi

250

2.354

750

61

77

253

106

187

(764)

3.273

Margine operativo lordo

84

129

744

36

54

375

10

(42)

0

1.391

Ammor-tamenti e perdite di valore

59

70

419

15

20

154

8

34

0

779

Risultato operativo

25

59

325

21

34

221

2

(75)

0

612

Investi-menti

39

50

682

6

41

300

5

20

0

1.143

31/12/2022

milioni

Ambiente

Commer-ciale

Acqua

Acqua (Estero)

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infra-structure Projects

Corpo-rate

Elisioni di consoli-dato

Totale consolidato

Ricavi

342

3.160

1.374

95

175

606

118

152

(857)

5.166

Costi

241

3.070

705

62

85

254

104

196

(857)

3.861

Margine operativo lordo

102

90

669

33

90

352

13

(44)

0

1.305

Ammor-tamenti e perdite di valore

43

68

400

14

15

150

9

40

0

739

Risultato operativo

59

22

269

19

75

202

4

(84)

0

566

Investi-menti

46

50

611

6

30

269

6

33

0

1.050

62 1. Relazione sulla gestione

Ambiente

Dati operativi e risultati economici e patrimoniali

Dati operativi

U.M.

2023

2022

Variazione

Variazione %

Conferimenti a WTE

kt

375,9

389,8

(13,8)

(3,6%)

Rifiuti in TMB e discarica

kt

474,0

400,0

74,0

18,5%

Conferimenti in impianti di compostaggio

kt

156,0

149,0

7,0

4,7%

Conferimenti in impianti di selezione

kt

339,2

286,8

52,4

18,3%

Rifiuti intermediati

kt

160,8

166,0

(5,3)

(3,2%)

Liquidi trattati presso impianti

kt

322,3

323,0

(0,7)

(0,2%)

Rifiuti prodotti

kt

484,9

451,2

33,7

7,5%

Energia elettrica ceduta netta WTE

GWh

278,3

293,8

(15,5)

(5,3%)

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi

334,3

342,4

(8,1)

(2,4%)

Costi

249,9

240,8

9,1

3,8%

Margine operativo lordo

84,4

101,6

(17,2)

(17,0%)

Risultato operativo

25,4

58,5

(33,2)

(56,7%)

Dipendenti medi

875

875

0

0,0%

Investimenti

38,9

46,2

(7,3)

(15,9%)

Margine operativo lordo (EBITDA)

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Margine operativo lordo Area Ambiente

84,4

101,6

(17,2)

(17,0%)

Margine operativo lordo Gruppo

1.390,9

1.305,0

85,9

6,6%

Peso percentuale

6,1%

7,8%

(1,7 p.p.)

L’Area Ambiente chiude il 2023 con un livello di EBITDA pari a 84,4 milioni in riduzione di 17,2 milioni (-17,0% rispetto al pre-cedente esercizio). La variazione è dovuta in prevalenza ai minori margini di Acea Ambiente (-€ 25,5 milioni) come conseguenza: i) delle minori vendite di CO2 (-€ 11,1 milioni), dei minori margini sui compost dovuti in parte allo scenario energetico (-€ 4,6 mi-lioni) e in parte alle minori quantità di energia ceduta sugli impianti WTE (-€ 0,4 milioni); ii) dei minori margini derivanti dalle attività di compostaggio in prevalenza per effetto dei minori volumi e mi-nori tariffe dell’impianto di Aprilia (-€ 4,3 milioni) e Monterotondo (-€ 1,0 milioni); iii) della rilevazione dei costi legati al progetto del termovalorizzatore di Roma (+€ 2,7 milioni). Contribuisce alla ridu-zione il minor margine della discarica di Orvieto sia per minori quan-tità ingressate che per effetto prezzo (-€ 2,3 milioni) e S.E.R. Plast sia per effetto prezzo che per incremento scarti (-€ 2,1 milioni).

Compensa tale effetto la variazione di perimetro (+€ 13,4 milio-ni) per il consolidamento Tecnoservizi (+€ 2,4 milioni) e del ramo d’azienda denominato “Polo Cirsu” acquisito da Acea Ambiente (+€ 11,0 milioni).

L’organico medio al 31 dicembre 2023 si attesta a 875 unità e risul-ta in linea rispetto al 31 dicembre 2022.

Gli investimenti dell’Area si attestano a 38,9 milioni (-€ 7,3 mi-lioni rispetto al 31 dicembre 2022) e si riferiscono in prevalenza a investimenti effettuati da Acea Ambiente (€ 21,7 milioni) in gran parte per miglioramenti impiantistici eseguiti negli impianti di San Vittore e nell’impianto di WTE di Terni e AS Recycling (€ 4,8 milio-ni) legati principalmente alla costruzione dell’impianto di selezione della plastica CSS di Borgorose.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 63

COMMERCIALE

Dati operativi e risultati economici e patrimoniali

Dati operativi

U.M.

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Energia elettrica venduta Mercato Libero

GWh

5.602,7

6.331,1

(728,4)

(11,5%)

Energia elettrica venduta Tutela Graduale

GWh

169,5

0,0

169,5

n.s.

Energia elettrica venduta Maggior Tutela

GWh

1.032,8

1.411,0

(378,2)

(26,8%)

Energia elettrica clienti Mercato Libero (POD)

n./1.000

639,4

535,2

104,2

19,5%

Energia elettrica clienti Tutela Graduale (POD)

n./1.000

95,1

0,0

95,1

n.s.

Energia elettrica clienti Maggior Tutela (POD)

n./1.000

509,2

646,8

(137,6)

(21,3%)

Gas venduto

MSmc

198,9

208,4

(9,5)

(4,6%)

Gas clienti Mercato Libero

n./1.000

306,3

247,8

58,5

23,6%

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi

2.483,0

3.159,7

(676,7)

(21,4%)

Costi

2.353,7

3.069,7

(716,0)

(23,3%)

Margine operativo lordo

129,3

90,0

39,3

43,7%

Risultato operativo

58,9

22,0

36,9

167,5%

Dipendenti medi

450

445

5

1,1%

Investimenti

50,2

49,6

0,6

1,2%

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Margine operativo lordo Area Commerciale

129,3

90,0

39,3

43,7%

Margine operativo lordo Gruppo

1.390,9

1.305,0

85,9

6,6%

Peso percentuale

9,3%

6,9%

2,4 p.p.

L’Area, responsabile della gestione e sviluppo delle attività di vendita di energia elettrica e gas e correlate attività di relazione con il cliente nonché delle politiche di energy management del Gruppo, chiude il 2023 con un livello di EBITDA pari a 129,3 milioni, in aumento rispetto al 2022 di 39,3 milioni.

La variazione è imputabile in prevalenza ad Acea Energia (+€ 31,5 milioni) come conseguenza del netto miglioramento del margine Energia e Gas (+€ 24,7 milioni), dei minori costi operativi (€ 4,4 milioni) e dei maggiori ricavi da penali (€ 2,0 milioni). Contribuisce alla variazione in aumento dell’area anche Acea Innovation (+€ 6,8 milioni) in conseguenza dei maggiori margini sulle attività di e-mo-bility, smart services e smart comp. In merito agli effetti sul primo margine energia si rileva:

un miglioramento del margine relativo al mercato libero elettrico (+€ 27,5 milioni) trainato dalla performance del segmento Re-tail Domestico (customer base media +20% e marginalità unitaria +40%); il margine relativo al Servizio a Tutele Graduali si attesta invece a 6,0 milioni;

una riduzione dei margini relativi al Servizio della Maggior Tu-tela (-€ 13,9 milioni) in parte dovuta alla assegnazione auto-matica dei clienti non domestici e microimprese (cosiddetti “Altri usi”) al Servizio a Tutele Graduali attivato dal aprile 2023, e in parte alla “naturale” fuoriuscita dei clienti dal Ser-vizio maggior Tutela verso il Mercato Libero (-8%), non com-

pensata dall’applicazione di tariffe superiori;

un miglioramento del margine relativo al mercato del gas per  29,6 milioni dovuto ai maggiori margini unitari nel settore B2C (+77%), dove si registra anche un incremento della Custo-mer Base media (+21%) e dei volumi (+22%), mentre nel settore Business si rileva una riduzione dei volumi generali (-30%) do-vuta a minori clienti;

una riduzione del margine “Energy Management” concernente l’attività di ottimizzazione dei flussi energetici (-€ 24,5 milioni rispetto al precedente esercizio) dovuto al progressivo rilassa-mento della tensione dei prezzi delle commodity registrata sui mercati energetici all’ingrosso.

Con riferimento all’organico, la consistenza media al 31 dicembre 2023 si è attestata a 450 unità in lieve aumento rispetto al 31 di-cembre 2022 per 5 unità.

Gli investimenti dell’Area si attestano a 50,2 milioni, in lieve in-cremento (+€ 0,6 milioni) rispetto al 31 dicembre 2022. Gli in-vestimenti complessivi sono in prevalenza riferibili ad Acea Energia e riguardano per la maggior parte il costo di acquisizione di nuovi clienti ai sensi dell’IFRS15 (€ 32,0 milioni). Contribuiscono agli in-vestimenti dell’Area i progetti di smart services ed e-mobility (€ 2,9 milioni) sviluppati da Acea Innovation.

64 1. Relazione sulla gestione

ACQUA

Dati operativi e risultati economici e patrimoniali

Dati operativi

U.M.

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Volumi acqua

Mm3

383,8

389,4

(5,5)

(1,4%)

Energia consumata

GWh

544,5

573,9

(29,3)

(5,1%)

Fanghi smaltiti

kt

142,7

147,4

(5)

(3,2%)

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi

1.493,7

1.374,4

119,3

8,7%

Costi

749,8

705,4

44,4

6,3%

Margine operativo lordo

743,9

669,0

75,0

11,2%

Risultato operativo

325,0

268,7

56,3

21,0%

Dipendenti medi

3.969

3.891

78

2,0%

Investimenti

682,4

611,0

71,4

11,7%

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Margine operativo lordo Area Acqua

743,9

669,0

75,0

11,2%

Margine operativo lordo Gruppo

1.390,9

1.305,0

85,9

6,6%

Peso percentuale

53,5%

51,3%

2,2 p.p.

L’EBITDA dell’Area si attesta al 31 dicembre 2023 a 743,9 mi-lioni e registra un incremento di 75,0 milioni rispetto al 31 dicem-bre 2022 (+11,2%). La variazione in aumento deriva in prevalenza dai maggiori margini derivanti dalla crescita dei ricavi tariffari idrici, relativi a partite non passanti (+€ 37,0 milioni), in parte influenzati dall’aggiornamento tariffario biennale 2022-2023. Contribuisce all’incremento l’iscrizione in GORI dei contributi su OO.RR. relativi agli anni 2018-2021 (+€ 5,3 milioni) e la variazione di perimetro per il consolidamento di ASM Terni (+€ 9,9 milioni).

Il contributo all’EBITDA delle società idriche valutate a patrimonio netto, pari a 21,2 milioni, risulta in riduzione rispetto al prece-dente esercizio (-€ 4,4 milioni) come conseguenza dei maggiori ammortamenti rilevati dal Gruppo Acque. Di seguito si rappresenta in dettaglio il contributo all’EBITDA delle società valutate a patri-monio netto:

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Publiacqua

9,3

8,6

0,8

9,2%

Gruppo Acque

7,4

11,3

(3,9)

(34,6%)

Umbra Acque

2,9

3,3

(0,5)

(13,8%)

Nuove Acque e Intesa aretina

0,5

0,5

0,0

7,7%

Geal

0,9

1,1

(0,2)

(14,6%)

Umbria Distribuzione Gas

0,1

0,0

0,1

n.s.

Romeo Gas

0,0

0,8

(0,8)

(100,0%)

Totale

21,2

25,6

(4,4)

(17,0%)

La quantificazione dei ricavi derivanti dalla gestione del servizio idri-co integrato è conseguenza dell’applicazione del metodo tariffario idrico relativo al terzo periodo regolatorio (MTI-3), così come ap-provato dall’Autorità (ARERA) con deliberazione n. 580/2019/R/idr del 27 dicembre 2019 e tenuto conto delle approvazioni del-le predisposizioni tariffarie 2022-2023 intervenute. Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo “Stato di avanzamento dell’iter di ap-

provazione delle tariffe” del presente documento.

L’organico medio al 31 dicembre 2023 pari a 3.969 unità si incre-menta rispetto al 31 dicembre 2022 di 78 unità principalmente im-putabili ad Acea Ato2 (+24 unità) e Adistribuzionegas (+18 unità) in conseguenza dell’acquisto del ramo derivante dall’operazione di scissione parziale di Romeo Gas a ottobre 2022.

Gli investimenti dell’Area si attestano a 682,4 milioni con un in-

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 65

cremento di 78,0 milioni rispetto al precedente esercizio. L’in-cremento è attribuibile in prevalenza ai maggiori investimenti re-gistrati da GORI (+€ 75,3 milioni) conseguenti ai maggiori lavori finanziati (manutenzione e sviluppo), compensati in parte dai minori investimenti di Acea Ato2 (-€ 20,9 milioni) principalmente per minori investimenti in manutenzione e sviluppo. Gli investimenti si riferiscono principalmente agli interventi di manutenzione straordi-

naria, rifacimento, ammodernamento e ampliamento degli impianti e delle reti, alla bonifica e all’ampliamento delle condotte idriche e fognarie dei vari Comuni e agli interventi sui depuratori e agli im-pianti di trasporto (adduttrici e alimentatrici). Contribuisce all’in-cremento la variazione di perimetro per il consolidamento di ASM Terni (+€ 5,1 milioni).

ACQUA (ESTERO)

Dati operativi e risultati economici e patrimoniali

Dati operativi

U.M.

2023

2022

Variazione

Variazione %

Volumi acqua

Mm3

42,7

41,9

0,8

1,8%

Volumi immessi in rete

Mm3

77,8

76,0

1,8

2,3%

Numero di clienti (utenze servite)

n.

124.384,0

123.433,0

951,0

0,8%

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi

96,7

95,1

1,6

1,7%

Costi

61,0

62,1

(1,1)

(1,8%)

Margine operativo lordo

35,7

33,0

2,7

8,3%

Risultato operativo

20,9

19,4

1,5

7,8%

Dipendenti medi

2.478

2.474

4

0,2%

Investimenti

5,7

5,8

(0,1)

(1,4%)

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Margine operativo lordo acqua (Estero)

35,7

33,0

2,7

8,3%

Margine operativo lordo Gruppo

1.390,9

1.305,0

85,9

6,6%

Peso percentuale

2,6%

2,5%

0,0 p.p.

L’Area comprende attualmente le società che gestiscono il servizio idrico in America Latina e chiude il 2023 con un EBITDA di 35,7 milioni in aumento rispetto al 31 dicembre 2022 per 2,7 milio-ni. L’incremento è riferibile in prevalenza ad Aguas de San Pedro (+€ 3,9 milioni) come conseguenza sia dei maggiori volumi fattu-rati (+1,8%) che per un incremento tariffario dovuto all’inflazione. Compensa tale incremento la riduzione registrata da Acea Domini-cana (-€ 1,2 milioni) per effetto della cessazione del contratto con CAASD al 30 settembre 2023.

L’organico medio al 31 dicembre 2023 si attesta a 2.478 unità e risulta in linea rispetto al 31 dicembre 2022.

Gli investimenti del periodo si attestano a 5,7 milioni, in lieve ri-duzione (-€ 0,1 milioni) rispetto al precedente esercizio e risultano quasi interamente riferibili agli investimenti effettuati da Aguas de San Pedro in relazione alla gestione del servizio idrico integrato della città di San Pedro Sula, in Honduras.

66 1. Relazione sulla gestione

RETI & SMART CITIES

Dati operativi e risultati economici e patrimoniali

Dati operativi

U.M.

2023

2022

Variazione

Variazione %

Energia elettrica distribuita

GWh

9.050

9.355

(305)

(3,3%)

N. clienti

n./1.000

1.662

1.653

9

0,5%

Km di rete (MT/BT)

km

32.144

31.768

376

1,2%

Gruppi di misura 2G

n.

333.664

273.294

60.370

22,1%

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi

628,4

606,5

22,0

3,6%

Costi

253,0

254,3

(1,3)

(0,5%)

Margine operativo lordo

375,4

352,2

23,3

6,6%

Risultato operativo

221,5

201,9

19,6

9,7%

Dipendenti medi

1.269

1.262

7

0,6%

Investimenti

299,6

268,8

30,8

11,5%

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Margine operativo lordo Area Reti & Smart Cities

375,4

352,2

23,3

6,6%

Margine operativo lordo Gruppo

1.390,9

1.305,0

85,9

6,6%

Peso percentuale

27,0%

27,0%

0,0 p.p.

L’EBITDA dell’Area al 31 dicembre 2023 si è attestato a 375,4 milioni e registra un incremento di 23,3 milioni rispetto al 31 di-cembre 2022. L’EBITDA di areti risulta in aumento per 20,3 milioni come conseguenza della crescita tariffaria in particolare dal bilanciamento energetico (+€ 16,1 milioni) e dei maggiori ricavi da penali e risarcimenti (+€ 2,0 milioni). Compensano tale incremento gli effetti del piano di resilienza (-€ 3,0 milioni). Con riferimento al bilancio energetico, al 31 dicembre 2023 areti ha distribuito ai clienti finali 9.050 GWh in riduzione del 3,3 % rispetto al prece-dente esercizio. L’EBITDA della Illuminazione Pubblica, per la ge-stione del servizio di pubblica illuminazione nel Comune di Roma, ri-sulta pari a 3,9 milioni e registra un miglioramento di 3,0 milioni rispetto al precedente esercizio in seguito ad attività straordinarie di manutenzione e sicurezza e a partite straordinarie relative ad anni precedenti.

L’organico medio presenta un lieve aumento rispetto al precedente esercizio (+7 unità).

Il risultato operativo risulta in aumento di 19,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 e risente dei maggiori ammortamenti (+€ 9,6 milioni) per effetto combinato dei maggiori ammortamenti

dei software acquistati nei periodi precedenti e degli investimenti effettuati sulla rete di distribuzione, sulle attrezzature industriali e commerciali. Tale effetto è parzialmente compensato dalle minori svalutazioni di crediti (-€ 2,0 milioni) relativi ai clienti utenti e dai minori accantonamenti in relazione al fondo mobilità del personale (-€ 3,9 milioni).

Gli investimenti si attestano a 299,6 milioni, registrano un in-cremento pari a 30,8 milioni rispetto al precedente esercizio per maggiori interventi di ampliamento e rifacimento rete. Gli investi-menti effettuati si riferiscono ad areti e sono dovuti principalmente all’ampliamento e potenziamento della rete AT, MT e BT, alla sosti-tuzione massiva dei gruppi di misura 2G, agli interventi sulle cabine primarie e secondarie e sui contatori e agli apparati di telecontrollo nell’ambito dei progetti di “Adeguatezza e Sicurezza” della rete e di “Innovazione e Digitalizzazione”; tutto in ottica del miglioramento della qualità del servizio e dell’incremento della resilienza. Gli inve-stimenti immateriali si riferiscono ai progetti di reingegnerizzazione dei sistemi informativi e commerciali. Il settore della Illuminazione Pubblica contribuisce per 1,2 milioni.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 67

PRODUZIONE

Dati operativi e risultati economici e patrimoniali

Dati operativi

U.M.

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Energia prodotta

GWh

581,6

504,1

77,5

15,4%

di cui idro

GWh

418,9

329,9

89,0

27,0%

di cui termo

GWh

162,7

174,2

(11,5)

(6,6%)

Energia prodotta (fotovoltaico)

GWh

133,9

125,2

8,7

7,0%

Energia prodotta (cogenerazione)

GWh

34,1

32,2

1,9

6,0%

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi

130,8

175,3

(44,4)

(25,3%)

Costi

77,0

85,4

(8,4)

(9,9%)

Margine operativo lordo

53,9

89,8

(36,0)

(40,0%)

Risultato operativo

33,7

75,3

(41,6)

(55,2%)

Dipendenti medi

97

92

5

5,2%

Investimenti

41,1

30,3

10,8

35,7%

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Margine operativo lordo Area Produzione

53,9

89,8

(36,0)

(40,0%)

Margine operativo lordo Gruppo

1.390,9

1.305,0

85,9

6,6%

Peso percentuale

3,9%

6,9%

(3,0 p.p.)

L’EBITDA al 31 dicembre 2023 si è attestato a 53,9 milioni e re-gistra una riduzione di 36,0 milioni, rispetto al 31 dicembre 2022, imputabile in prevalenza ad Acea Produzione (-€ 22,5 milioni) come conseguenza dei minori margini che risentono dell’importante riduzione dei prezzi sui mercati energetici (il prezzo MGP medio del 2023 è stato 126 €/MWh contro i 298 €/MWh del 2022), in parte compensati dalle maggiori quantità sull’energia prodotta da impianti idroelettrici (+89 GWh).

L’EBITDA del comparto fotovoltaico registra un decremento di  13,4 milioni influenzato in parte dalla variazione di perimetro (-€ 4,7 milioni) derivante dalla cessione del controllo di una holding fotovoltaica del Gruppo Acea (Acea Sun Capital) a partire da aprile 2022 e in parte dalla svalutazione degli impianti soggetti ad attività

di revamping (-€ 9,1 milioni).

L’organico medio risulta in lieve incremento (+5 unità) rispetto al precedente esercizio; si specifica che le società fotovoltaiche non hanno personale dipendente.

Gli investimenti si attestano a 41,1 milioni e registrano un incre-mento di 10,8 milioni rispetto al precedente esercizio principal-mente per effetto dei maggiori investimenti registrati da Acea Solar per la costruzione di impianti fotovoltaici sia su suoli agricoli che su suoli industriali. Gli investimenti di Acea Produzione risultano pari a 8,3 milioni, in riduzione rispetto al precedente esercizio (-€ 1,9 milioni), e riguardano prevalentemente i lavori di riqualificazione e manutenzione degli impianti idroelettrici.

68 1. Relazione sulla gestione

ENGINEERING & INFRASTRUCTURE PROJECTS

Dati operativi e risultati economici e patrimoniali

Dati operativi

U.M.

2023

2022

Variazione

Variazione %

Numero progetti

n.

60

75

(15)

(20,0%)

Numero cantieri EPC

n.

27

31

(4)

(12,9%)

Numero ispezioni sicurezza

n.

14.443

14.913

(470)

(3,2%)

Numero determinazioni

n.

1.039.344

1.017.004

22.340

2,2%

Numero campionamenti

n.

34.020

34.012

8

0,0%

Volumi rifiuti trattati

t

7.510

9.282

(1.772)

(19,1%)

Volumi acqua trattata

m3

1.704.904

1.766.497

(61.593)

(3,5%)

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi

115,6

117,6

(2,0)

(1,7%)

Costi

105,7

104,4

1,3

1,2%

Margine operativo lordo

9,9

13,2

(3,3)

(24,8%)

Risultato operativo

2,0

3,7

(1,7)

(46,1%)

Dipendenti medi

478

456

22

4,9%

Investimenti

4,7

5,8

(1,1)

(18,8%)

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Margine operativo lordo Area Engineering & Infrastructure Projects

9,9

13,2

(3,3)

(24,8%)

Margine operativo lordo Gruppo

1.390,9

1.305,0

85,9

6,6%

Peso percentuale

0,7%

1,0%

(0,3 p.p.)

L’EBITDA dell’Area al 31 dicembre 2023 si è attestato a 9,9 mi-lioni in diminuzione rispetto al precedente esercizio per  3,3 milio-ni. La variazione è attribuibile a SIMAM (-€ 3,1 milioni) come con-seguenza delle minori attività di costruzione e trattamento acque rispetto al precedente esercizio e TWS (-€ 0,4 milioni) derivanti dalla riduzione del margine di costruzione e direzione lavori a seguito dello slittamento delle commesse.

L’organico medio al 31 dicembre 2023 si attesta a 478 unità e risul-ta in aumento rispetto al 31 dicembre 2022 (erano 456 unità). La variazione è imputabile in prevalenza a SIMAM (+23 unità).

Gli investimenti si attestano a 4,7 milioni, in aumento di  1,1 mi-lioni rispetto al precedente esercizio. Gli investimenti dell’area sono in prevalenza imputabili ad Acea Infrastructure (€ 2,2 milioni) per acquisti di attrezzature e software.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 69

CORPORATE

Dati operativi e risultati economici e patrimoniali

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi

145,2

152,2

(7,0)

(4,6%)

Costi

186,8

195,9

(9,1)

(4,7%)

Margine operativo lordo

(41,6)

(43,7)

2,1

(4,7%)

Risultato operativo

(75,4)

(83,7)

8,3

(9,9%)

Dipendenti medi

733

717

16

2,3%

Investimenti

20,1

32,7

(12,6)

(38,4%)

Risultati economici e patrimoniali

milioni

2023

2022

Variazione

Variazione %

Margine operativo lordo Area Corporate

(41,6)

(43,7)

2,1

(4,7%)

Margine operativo lordo Gruppo

1.390,9

1.305,0

85,9

6,6%

Peso percentuale

(3,0%)

(3,3%)

0,4 p.p.

Corporate chiude al 31 dicembre 2023 con un livello di EBITDA negativo di 41,6 milioni in miglioramento rispetto allo stesso pe-riodo del 2022 per 2,1 milioni. La variazione è da ricondurre in prevalenza all’efficienza sui costi, compensata, in parte, dai maggiori costi del personale come conseguenza degli effetti su adeguamenti contrattuali e incremento dell’organico.

L’EBIT risulta negativo per 75,4 milioni, in miglioramento rispetto al precedente esercizio di 8,3 milioni come conseguenza, da un lato, dall’aumento dell’EBITDA e dall’altro da minori accantona-

menti a fondo oneri in particolare con riferimento alla mobilità del personale.

L’organico medio al 31 dicembre 2023 si attesta a 733 unità, in au-mento rispetto al 2022 di 16 unità (erano 717 unità).

Gli investimenti si attestano a 20,1 milioni (€ 32,7 milioni al 31 dicembre 2022) in riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e si riferiscono principalmente a licenze software, svi-luppi informatici e a investimenti sulle sedi a uso aziendale.

70 1. Relazione sulla gestione

Fatti di rilievo intervenuti nel corso del periodo e successivamente

Acea - Completato con successo il colloca-mento di un Green Bond da 500 milioni e il successivo TAP Issue da 200 milioni

In data 17 gennaio 2023 Acea ha completato con successo il colloca-mento dell’emissione di un Green Bond per un importo complessivo pari a 500 milioni, tasso 3,875%, scadenza al 24 gennaio 2031.

L’emissione, che rientra nell’ambito del Green Financing Framework e a valere sul programma Euro Medium Term Notes (EMTN) da  5 miliardi, ha registrato un grande successo, ricevendo richieste finali pari a circa 3 volte l’ammontare offerto da parte di investitori di rango primario e rappresentativi di numerose aree geografiche, principalmente in ambito green.

I proventi saranno destinati a finanziare specifici progetti che per-seguono obiettivi di sostenibilità, in particolare, quelli relativi alla re-silienza della rete di distribuzione elettrica, all’efficienza energetica, alla mobilità elettrica, allo sviluppo dell’economia circolare, all’incre-mento della produzione di energia da fonti rinnovabili e alla prote-zione della risorsa idrica. L’emissione è destinata esclusivamente a investitori istituzionali dell’Euromercato.

In data 3 febbraio 2023 Acea ha concluso con successo la riaper-tura dell’emissione obbligazionaria in formato Green effettuata il 17 gennaio 2023 (tasso 3,875%, scadenza 24 gennaio 2031) per un importo pari a 200 milioni (“TAP Issue”). La TAP Issue ha ri-cevuto richieste finali pari a oltre 1,5 volte l’ammontare offerto. I titoli, che hanno un taglio unitario minimo di 100.000 e un tasso pari al 3,875%, sono stati collocati a un prezzo di emissione pari al 100,368% che implica un rendimento pari al 3,820% corrispon-dente a un rendimento di 105 punti base sopra il tasso midswap, consentendo un ulteriore miglioramento dei termini già molto con-venienti dell’emissione originaria.

Acea sale al 100% in Deco - Acquisito il restante 35% della società, principale operatore nel settore ambiente in Abruzzo

In data 23 gennaio 2023, Acea acquisisce il restante 35% del ca-pitale di Deco, società attiva nel settore dei rifiuti in Abruzzo di cui deteneva il 65% in seguito all’acquisizione, il cui closing si è perfezio-nato a novembre del 2021. La Società si occupa della progettazione, realizzazione e gestione di impianti di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti solidi urbani e di impianti di recupero energetico da fonti rinnovabili.

Acea - Michaela Castelli si dimette dalla carica di Presidente per motivi personali

Acea comunica che, in data 14 febbraio 2023, l’avvocato Michaela Castelli ha rassegnato le proprie dimissioni, con effetto immediato,

dalla carica di Consigliere e Presidente del Consiglio di Amministra-zione di Acea SpA.

Acea - Barbara Marinali nominata nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione

In data 17 febbraio 2023, il Consiglio di Amministrazione di Acea SpA, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale, ha nominato per cooptazione, ai sensi dell’art. 2386 del cod. civ. e dell’art. 15 del-lo Statuto, Barbara Marinali quale nuovo Consigliere non esecutivo, in sostituzione di Michaela Castelli, dimessasi il 14 febbraio 2023. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì conferito a Barbara Marinali l’incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Acea - Presentata la manifestazione di interesse per il termovalorizzatore di Roma

In data marzo 2023 Acea Ambiente, società controllata da Acea, ha risposto all’avviso pubblico indetto dal Comune di Roma per la ri-cerca di operatori economici interessati alla presentazione di propo-ste di project financing per l’affidamento della concessione del polo impiantistico relativo alla progettazione, autorizzazione all’eserci-zio, costruzione e gestione di un impianto di termovalorizzazione e dell’impiantistica ancillare correlata.

Acea Ambiente ha presentato la propria manifestazione di interes-se unitamente a importanti partner nazionali e internazionali, quali Hitachi Zosen Inova, Vianini Lavori e Suez, a valle delle favorevoli determinazioni dei competenti organi societari di Acea Ambiente medesima e di Acea (anche ai sensi delle previsioni di cui alla Proce-dura per le Operazioni con Parti Correlate del Gruppo Acea).

Acea - Top Utility Ricerca e Innovazione RSE 2023

In data 9 marzo 2023 è stato assegnato ad Acea il premio Top Utili-ty Ricerca e Innovazione RSE. Acea ha vinto nella categoria Ricerca e Innovazione per “la capacità di sviluppare progetti di ricerca che applicano tecnologie digitali e di cybersecurity innovative ai sistemi di telecontrollo delle infrastrutture fisiche; sperimentano piatta-forme ICT sicure che abilitano la partecipazione di utenze diffuse e di piccola taglia ai mercati della flessibilità energetica; coinvolgono ricercatori, operatori, costruttori e start-up nel processo di innova-zione tecnologica”.

Acea - Fitch Ratings conferma il rating di Acea a “BBB+” e modifica l’outlook da “stabile” a “negativo”

In data 15 marzo 2023 Fitch Ratings ha confermato per Acea il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) a “BBB+”, lo Short-Term IDR a “F2” e il Long-Term Senior Unsecured Rating a “BBB+”. Contestualmente l’Agenzia ha comunicato di aver cambiato l’out-look sulla Società da “stabile” a “negativo”. La modifica dell’outlook riflette le attese sull’incremento del leverage, dovuto all’assorbi-mento di cassa per l’andamento del circolante e l’accelerazione sugli investimenti del Gruppo relativo al 2022. La conferma del rating “BBB+” riflette il focus strategico di Acea sulle attività regolate, unitamente alla solidità della gestione operativa.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 71

Acea - Assemblea approva Bilancio 2022, nomina nuovo CdA e conferma dividendo di 0,85

In data 18 aprile 2023, l’Assemblea degli Azionisti di Acea SpA, in prima convocazione, in sede Straordinaria e Ordinaria ha approvato il Bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2022, ha deli-berato la destinazione dell’utile di esercizio 2022 e ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione.

L’Assemblea, in sede straordinaria, ha approvato la modifica all’ar-ticolo 15 dello Statuto Sociale. L’Assemblea Ordinaria degli Azio-nisti ha dunque determinato in tredici i componenti del Consiglio di Amministrazione e ha deliberato di nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione che resterà in carica per tre esercizi e precisa-mente fino all’approvazione del Bilancio relativo all’esercizio 2025. L’elezione dei componenti dell’Organo amministrativo è avvenuta con voto di lista, secondo le modalità stabilite all’articolo 15 dello Statuto Sociale nella nuova formulazione approvata dall’Assemblea.

Nel nuovo Consiglio di Amministrazione risultano eletti:

Barbara Marinali, Fabrizio Palermo, Nathalie Tocci, Angelo Piaz-za, Elisabetta Maggini, Alessandro Picardi e Luisa Melara, sulla base della lista presentata dal Socio Roma Capitale, titolare del 51% del capitale sociale di Acea SpA che ha conseguito la mag-gioranza dei voti (il 68,08% circa delle azioni ammesse al voto);

Thomas Devedjian e Vincenza Patrizia Rutigliano, sulla base del-la lista presentata dal Socio Suez International SAS titolare del 23,33% del capitale sociale di Acea SpA;

Alessandro Caltagirone e Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso, sulla base della lista presentata dal Socio Fincal SpA, tito-lare del 3,19% del capitale sociale di Acea SpA;

Antonino Cusimano e Antonella Rosa Bianchessi, sulla base della lista presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio e investitori istituzionali, titolare complessivamente dell’1,17% del capitale sociale di Acea SpA.

Ai sensi della vigente normativa in materia e dello Statuto è stato rispettato il criterio di riparto tra i generi.

Barbara Marinali è stata confermata Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Acea e ASM Terni - Perfezionato il secondo closing della multiutility integrata umbra

In data 20 aprile 2023 si è perfezionato il secondo closing che con-clude l’operazione di aggregazione societaria tra Acea, ASM Terni e il Comune di Terni, a esito della procedura a evidenza pubblica avvia-ta da ASM Terni. A seguito del perfezionamento di questo accordo la partecipazione di Acea nel capitale sociale di ASM Terni sale al 45% e la utility umbra acquisisce il 20% del capitale di Orvieto Am-biente, la società spinoff di Acea Ambiente. Si rafforza così la prima multiutility integrata umbra, una realtà industriale attiva nel settore idrico, nella gestione dei rifiuti, nella produzione di energia elettrica e nella distribuzione e vendita di elettricità e gas.

Acea - Completata l’acquisizione di SIMAM

In data 21 aprile 2023 Acea ha completato l’acquisizione del re-stante 30% di SIMAM (Servizi Industriali Manageriali Ambientali), società specializzata nell’ingegneria e nella realizzazione e gestione di impianti per il trattamento delle acque e dei rifiuti, negli interventi ambientali e nelle bonifiche, con soluzioni integrate ad alto conte-nuto tecnologico. Nel corso degli ultimi tre anni, Acea ha sviluppato nuove competenze, know-how e implementato nuove soluzioni di alto valore tecnologico nel campo della progettazione e del project management, consolidando le sue capacità nella costruzione e ma-

nutenzione di infrastrutture, per una gestione sempre più sostenibi-le, innovativa ed efficiente dei servizi legati al proprio business.

Acea - Il nuovo CdA conferma Fabrizio Palermo Amministratore Delegato

In data 3 maggio 2023, il Consiglio di Amministrazione di Acea ha no-minato Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società Fabrizio Palermo, al quale sono stati conferiti i poteri per la gestione ordinaria della Società e del Gruppo. Alla Presidente Barbara Marina-li, oltre alle funzioni statutarie di rappresentanza, sono state ricono-sciute dal Consiglio specifiche attribuzioni, tra cui quelle in materia di Corporate Governance. Nel corso della stessa riunione, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato Fabio Paris Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Acea SpA.

Acea - Firmata con le Organizzazioni Sindacali la “Carta della Persona e della Partecipazione”

In data 15 maggio 2023, è stato sottoscritto da Acea e dalle Orga-nizzazioni Sindacali il Protocollo “Carta della Persona e della Parte-cipazione di Acea”, a seguito di un confronto sindacale partito nel mese di febbraio. A firmare il Protocollo sono state le OO.SS. FIL-CTEM-CGIL, FLAEI-CISL, FEMCA-CISL, UILTEC-UIL, oltre a CISAL Federenergia, UGL Chimici Energia, USB Lavoro Privato e l’Associazione Capi Intermedi e Quadri. Il Protocollo delinea un rin-novato modello di Relazioni Industriali fondato su un’interlocuzio-ne ancora più partecipativa e integrata, con l’obiettivo di rafforzare le relazioni sindacali, valorizzando il coinvolgimento e mettendo al centro le persone.

Acea - Firmata un’intesa di partnership con Acquedotto Pugliese

In data 21 giugno 2023, al Water Innovation Summit di Bari, le due società hanno firmato un memorandum per sviluppare collabora-zioni e progetti relativi alla tutela della risorsa idrica, allo sviluppo tecnologico e agli aspetti regolatori del settore. Acea e Acquedot-to Pugliese (AQP), i due principali operatori italiani nel settore del servizio idrico integrato, hanno firmato un memorandum per lo svi-luppo congiunto di progetti di collaborazione sul tema della tutela della risorsa idrica e dell’innovazione tecnologica. L’intesa è stata sottoscritta dall’Amministratore Delegato di Acea Fabrizio Palermo e dal Presidente di AQP Domenico Laforgia con l’obiettivo di con-dividere le rispettive competenze nell’ambito del settore idrico, per dotare le infrastrutture nazionali di soluzioni gestionali e operative efficaci e tecnologicamente avanzate.

Acea - Sabrina Di Bartolomeo nominata Dirigente Preposto

In data 23 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione di Acea ha deliberato di nominare, con il parere favorevole del Collegio Sindacale e con effetto immediato, Sabrina Di Bartolomeo Dirigente Prepo-sto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell’art. 154-bis del D.Lgs. 59/98, quale Chief Financial Officer di Acea e in sostituzione di Fabio Paris che, a conclusione del proprio percorso la-vorativo in Acea, ha comunicato la propria rinuncia alla carica.

Acea - Dalla BEI (Banca Europea per gli Investimenti) 435 milioni per migliorare la qualità e la resilienza del servizio idrico

In data 6 luglio 2023 è stata sottoscritta la prima tranche di 235 milioni del finanziamento Acea - BEI di complessivi 435 milioni

72 1. Relazione sulla gestione

approvati dal Consiglio di Amministrazione della Bei. Gli investimenti finanziati con le risorse della Bei contribuiranno a migliorare la coper-tura e la qualità del servizio idrico integrato nel territorio gestito da Acea Ato2, riducendo le perdite d’acqua e aumentando l’efficienza energetica. Grazie al sostegno della BEI, Acea inoltre aumenterà la resilienza del servizio idrico contro futuri eventi meteorologici estremi come la siccità. Potenziare e migliorare l’infrastruttura al fine di forni-re un servizio idrico più efficiente e resiliente per i cittadini è il princi-pale obiettivo del finanziamento da 435 milioni concesso dalla BEI ad Acea. La transazione è stata siglata a Roma dal Direttore Generale per le Operazioni BEI Jean-Christophe Laloux e da Sabrina Di Bar-tolomeo, Chief Financial Officer di Acea.

Acea - Standard Ethics eleva il rating di sostenibilità

In data 12 luglio 2023, Standard Ethics ha elevato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) di Acea a “EE+” dal precedente “EE” con Outlook “Positivo”. Il primo Corporate SER assegnato alla So-cietà risale al 2019. La Società è una costituente dello SE Mid Italian Index e dello SE European Multi-Utilities Index.

Acea - Protocollo Quadro Nazionale per la tutela della legalità

Il 19 luglio 2023, il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi e l’Am-ministratore Delegato di Acea Fabrizio Palermo hanno siglato un Protocollo Quadro Nazionale per la tutela della legalità con l’o-biettivo di rafforzare l’impegno comune contro potenziali fenomeni corruttivi e rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata in setto-ri societari di rilievo strategico nazionale, tra i quali la gestione delle reti idroelettriche e dei rifiuti.

Acea - Una nuova organizzazione per affrontare le sfide future

In data 12 settembre 2023 Acea ha varato una nuova organizzazio-ne aziendale basata su tre leve: l’ingresso di nuove professionalità, il ricambio generazionale e la collocazione di donne nei ruoli di vertice. La nuova organizzazione vede la nascita di due vicedirezioni: la Di-rezione Deputy General Manager Corporate e la Direzione Deputy General Manager Operations.

Acea - Il Gruppo Acea ottiene da Science Based Targets initiative (SBTi) la validazione dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti (GHG)

In data 14 settembre 2023 Acea ha ottenuto da Science Based Targets initiative (SBTi) la validazione dei propri obiettivi di riduzio-ne delle emissioni climalteranti (GHG). I target valutati riguardano le emissioni di gas a effetto serra dirette e indirette. La certifica-zione rappresenta un significativo riconoscimento del percorso di decarbonizzazione intrapreso da Acea a sostegno della transizione energetica. Il Gruppo Acea si è impegnato a raggiungere i seguen-ti obiettivi: ridurre, entro il 2032, del 56% le emissioni GHG per MWh di energia generata, rispetto al 2020; nello stesso arco di tempo, ridurre del 32% le emissioni GHG indirette e del 56% quelle derivanti dalla produzione di energia e dall’approvvigionamento di combustibili ed energia, inclusa quella venduta; infine, la riduzione del 30% delle emissioni dovute al gas erogato e venduto ai clienti. SBTi ha valutato i target di Acea in linea con la traiettoria Well below 2°C”, l’obiettivo stabilito dall’Accordo di Parigi del 2015 per con-tenere l’innalzamento della temperatura globale ben al di sotto dei

2°C rispetto ai livelli preindustriali.

Acea - Protocolli di Legalità

Il 15 settembre 2023, Acea e la Prefettura di Roma hanno siglato quattro Protocolli di Legalità per i cantieri delle grandi opere idriche nella Capitale.

Acea - Il CdA approva la proposta transattiva con Roma Capitale in materia di Illuminazione Pubblica

In data 27 settembre 2023, il Consiglio di Amministrazione di Acea ha approvato la proposta di un possibile Accordo Transattivo con Roma Capitale funzionale a disciplinare le reciproche posizioni e le modalità di risoluzione consensuale anticipata dei rapporti contrat-tuali fra le parti relativi al servizio per l’Illuminazione Pubblica eroga-to dal Gruppo Acea. La risoluzione consensuale, stante la natura di servizio pubblico essenziale ai sensi della normativa applicabile, av-verrà necessariamente alla data di effettiva presa in carico da parte dell’operatore che ne risulterà aggiudicatario a esito dell’esperimen-to, da parte di Roma Capitale, delle procedure che saranno avviate per l’affidamento del servizio. Quanto ai termini economici del pos-sibile Accordo Transattivo, in sostanziale coerenza con la delibera della Giunta Capitolina n. 312 dell’11 agosto 2022, è previsto, a esito di reciproche rinunzie delle parti, il riconoscimento di crediti vantati dal Gruppo Acea nei confronti di Roma Capitale, dell’importo com-plessivo di circa 100,6 milioni. La transazione non avrà impatti economico-finanziari significativi al 31 dicembre 2023 avendo già la società aggiornato le proprie stime secondo i criteri previsti dal-la normativa applicabile. L’Accordo Transattivo il cui contenuto rispecchia le interlocuzioni fra le parti a seguito del parere dell’A-GCM del dicembre 2020 potrà essere perfezionato subordi-natamente al positivo completamento dell’iter deliberativo di Roma Capitale. La prospettata sottoscrizione dell’Accordo Transattivo si configura come operazione tra parti correlate di maggiore rilevan-za, ai sensi della Procedura OPC di Acea nonché dell’Allegato 1 al Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, alla luce del fatto che Acea è controllata da Roma Ca-pitale, ai sensi dell’art. 2359, comma 1, n. 1, del c.c., e che il contro-valore complessivo dell’operazione supera la soglia di materialità di cui all’art. 1.2 e all’Allegato 1 della stessa Procedura per le Operazio-ni con Parti Correlate. In considerazione di quanto precede, Acea provvederà alla pubblicazione di un apposito documento informati-vo ai sensi dell’art. 5 del Regolamento OPC entro il termine di 7 giorni successivo alla sottoscrizione dell’Accordo Transattivo.

Premio qualità tecnica e contrattuale

Con le delibere nn.476 e 477, pubblicate il 17 ottobre 2023, ARE-RA conclude i procedimenti per le valutazioni quantitative, relative al biennio 2020-2021, previste dal meccanismo di incentivazione della qualità contrattuale e della qualità tecnica del Servizio Idrico Integrato avviati nei primi mesi del 2023. Il meccanismo incenti-vante (afferente sia i premi che le penali) relativo alla qualità con-trattuale disciplinata dall’allegato A alla delibera 655/15 preve-de il rispetto degli obiettivi previsti per i 2 macro-indicatori relativi all’"Avvio e cessazione del rapporto contrattuale” - MC1 e alla “Ge-stione del rapporto contrattuale e accessibilità al servizio” - MC2. Tali standard sono composti complessivamente da 42 indicatori semplici afferenti alle prestazioni riconducibili ai macro-indicatori principali. Gli esiti inerenti alla qualità tecnica disciplinati dall’al-legato A alla delibera 917/17 riporta i premi e le penali relative ai 6 macro-indicatori stabiliti dall’ARERA in tema di Perdite idriche

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 73

(M1), Interruzioni del servizio (M2), Qualità dell’acqua distribuita (M3), Adeguatezza del sistema fognario (M4), Smaltimento dei fanghi in discarica (M5) e Qualità dell’acqua depurata (M6).

I premi attribuiti ai gestori che hanno rispettato gli obiettivi imposti dalla regolazione sono resi disponibili dal “Conto per la promozione della qualità dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione” isti-tuito presso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) cui è destinato il gettito della componente tariffaria UI2 con attri-buzione di un peso dell’80% del totale alla regolazione di qualità tec-nica e del 20% alla qualità contrattuale.

Acea - Protocollo sicurezza e la qualità del lavoro

Il 20 ottobre 2023, Acea ha siglato con le organizzazioni sindacali un Protocollo in materia di appalti per rafforzare la sicurezza e la qualità del lavoro con ricadute positive sui territori in cui operano le società del Gruppo.

Acea - Thomas Devedjian si dimette dalla carica di Consigliere

Il 31 ottobre 2023, Acea ha comunicato di aver ricevuto le dimis-sioni dalla carica di Consigliere di Amministrazione di Thomas De-vedjian, nominato dalla lista presentata dal Socio Suez International nell’Assemblea del 18 aprile 2023; tale decisione è motivata da so-pravvenuti impegni professionali cui lo stesso è chiamato.

Acea - Francesca Menabuoni nuovo Consigliere per cooptazione

A seguito delle dimissioni del Consigliere di Amministrazione Tho-mas Devedjian il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 10 novembre 2023 ha nominato per cooptazione Francesca Mena-buoni quale nuovo Consigliere non esecutivo della società.

Acea - Moody’s conferma il rating di Acea a “Baa2” e migliora l’outlook da “negativo” a “stabile"

In data 21 novembre 2023 Moody’s ha migliorato l’outlook di Acea da “negativo” a “stabile”. Contemporaneamente l’Agenzia di rating ha confermato il long-term issuer rating e il senior unsecured rating al livello “Baa2”, il Baseline Credit Assessment al livello “baa2”, così come il livello “(P)Baa2” assegnato al programma EMTN. Il miglio-ramento dell’outlook di Acea segue la medesima dinamica registra-ta dal debito sovrano italiano. La modifica riflette, inoltre, il “solido profilo finanziario” della Società e il fatto che l’outlook di Acea era stato precedentemente influenzato sfavorevolmente dall’outlook negativo sul rating sovrano. I rating di Acea restano un livello al di sopra di quelli del Governo italiano in virtù della qualità del portafo-glio di business diversificato e del focus strategico del Gruppo sulle attività regolate.

Acea - Intesa tra Acea e BF per la tutela e il riuso della risorsa idrica nel settore agro-industriale ed energetico

In data 9 dicembre 2023, Acea e BF SpA (“BF”) attiva, attraver-so le sue partecipate, in tutti i comparti della filiera agroindustriale italiana hanno firmato un memorandun of understanding (“MoU”) per lo sviluppo di possibili collaborazioni volte alla tutela e al riutilizzo della risorsa idrica negli ambiti agricolo, idrico ed energetico, in otti-ca di ampliamento dei rispettivi business.

Acea - COP28

Il Gruppo Acea, in data 12 dicembre 2023, leader nel settore idrico in Italia, impegnato nella prevenzione dei rischi legati alla siccità e nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, ha contribuito alla Conferenza mondiale sul clima, COP28, partecipando ai lavori tenutisi a Dubai. L’azienda rientra in quel 20% di imprese italiane che ha adottato un proprio piano di azione climatica, e in quel 17% che ha fissato obiettivi di riduzione delle proprie emissioni climal-teranti. Acea, infatti, è stato uno dei primi gruppi industriali italiani a redigere il Bilancio di Sostenibilità, ad attuare una strategia per la tutela della risorsa idrica e utilizzare energia verde prodotta da fonti rinnovabili. Quest’anno Acea ha ottenuto da Science Based Targets initiative la validazione dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica: il 56% entro il 2032. Una certificazione che rappresenta un significativo passaggio nel percorso di decarboniz-zazione intrapreso da Acea a sostegno della transizione energetica. Per il secondo anno consecutivo, inoltre, l’azienda l’ha vinto il pre-mio ARERA, Autorità di regolazione nazionale, come miglior gesto-re per la riduzione del tasso di perdite idriche.

Acea - Intesa tra Acea e Coldiretti, BF e ANBI per la tutela e il riuso della risorsa idricaIn data 20 dicembre 2023, Acea Confederazione nazionale Coldiretti, Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue e BF SpA attiva, attraverso le sue partecipate, in tutti i comparti della filiera agroindustriale italiana hanno siglato un memorandum of understanding (“MoU”) al fine di sviluppare sinergie e possibili collaborazioni volte alla tutela e al riutilizzo dell’acqua negli ambiti agricolo, idrico ed energetico.

Acea - Pubblicazione documentazione scissione parziale mediante scorporo

L’operazione di scissione parziale mediante scorporo, ai sensi dell’art. 2506.1 cc e seguenti, si esplica in una riorganizzazione societaria delle attività rientranti nel ramo d’azienda riguardante la gestione dei servizi idrici integrati, e ha ad oggetto il trasferimento di detto ramo d’azienda a favore di una società di nuova costituzione che sarà interamente partecipata da Acea. La documentazione è stata pub-blicata in data 22 dicembre 2023 sul sito istituzionale del Gruppo.

Acea - Presentazione di una proposta di project financing per l’affidamento dei servizi di Illuminazione Pubblica e di smart city della città di Roma

Il Consiglio di Amministrazione di Acea, riunitosi in data 22 dicem-bre 2023, previo esame preliminare da parte del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, ha approvato la definizione e pre-sentazione a Roma Capitale, da parte di a.cities Srl, società intera-mente controllata da Acea, di una proposta spontanea di project financing per l’affidamento in concessione, ai sensi dell’articolo 193 del Codice dei Contratti Pubblici, dell’intervento relativo alla ge-stione, ammodernamento e digitalizzazione della rete e del servizio di illuminazione pubblica della città di Roma e della realizzazione di servizi innovativi di smart city.

74 1. Relazione sulla gestione

Acea - Vinti due appalti nel centro-sud per opere idrauliche e la digitalizzazione delle reti

Il 17 gennaio 2024, Acea Infrastructure società del Gruppo Acea che si occupa di progettazione e di servizi ingegneristici e tecnolo-gici si è aggiudicata due gare d’appalto in Molise e in Puglia per un totale di circa 2,1 milioni.

Acea - Pubblicazione del secondo Green Bond Report

Nel mese di gennaio 2024 è stato pubblicato il secondo Green Bond Allocation & Impact Report per gli anni 2019, 2020, 2021 e 2022, relativo al prestito obbligazionario in formato green di impor-to complessivamente pari a 900 milioni, a valere sul programma EMTN, e articolato in due serie, di cui una di 300 milioni e sca-denza nel 2025 e un’altra di 600 milioni e scadenza nel 2030, emesso nell’ambito del Green Financing Framework del Gruppo Acea e destinato a finanziare progetti relativi alla protezione della risorsa idrica, all’efficienza energetica, allo sviluppo dell’economia circolare e all’incremento della produzione di energia da fonti rin-novabili.

Acea - Top Employers Italia 2024

Il 18 gennaio 2024, il Gruppo Acea, per il terzo anno consecutivo, ha ottenuto la Certificazione Top Employers Italia, il riconoscimen-to ufficiale delle eccellenze aziendali nelle politiche e strategie del personale e della loro attuazione, con l’obiettivo di contribuire al be-nessere delle persone, a migliorare l’ambiente e il mondo del lavoro.

Acea - Carbon Disclosure Project (CDP)

Il 22 febbraio 2024, la Carbon Disclosure Project (CDP) ha comu-nicato la promozione di Acea tra i leader del contrasto al cambia-mento climatico. L’Azienda ha ottenuto il rating “A-”, migliorando la valutazione “B” dello scorso anno nel Questionario CDP-Climate. Acea si posiziona nella fascia “Leadership” con le imprese più impe-gnate nella lotta al climate change, in linea con gli obiettivi dell’Ac-cordo di Parigi, collocandosi sopra la media europea (rating B) e delle energy utility (rating B).

Acea - Protocollo d’intesa MIM-Acea

Il 27 febbraio 2024, Acea ha sottoscritto un Protocollo d’intesa triennale con il Ministro dell’Istruzione e del Merito per promuovere attività per l’educazione a un corretto utilizzo delle risorse idriche negli istituti primari e secondari di grado.

Conseguenze dei fenomeni geopolitici, climatici ed energetici

Se l’anno 2022 è passato alla storia per i fenomeni geopolitici, cli-matici ed energetici estremi che ne hanno segnato il corso, l’anno 2023 è stato caratterizzato da un sostanziale rilassamento delle tensioni sui mercati energetici, dato il progressivo consolidarsi di fondamentali ribassisti: domanda in crollo, temperature invernali/autunnali miti, stoccaggi costantemente su livelli massimi storici, produzione idroelettrica e disponibilità nucleare francese in recupe-ro dall’Annus horribilis 2022.

Conseguentemente, i prezzi dell’energia elettrica e gas hanno mo-strato una graduale discesa fino a metà anno, convergendo su li-velli di metà 2021, ovvero di inizio crisi energetica. Le cicatrici di quest’ultima e il mutato contesto globale di offerta gas hanno reso i mercati europei molto più nervosi e sensibili a contingenti tensioni internazionali e geopolitiche verificatesi nella seconda metà dell’an-no, in primis lo scoppio del conflitto Israele-Hamas, impedendo ul-teriori ribassi.

Nonostante permanga sullo sfondo una situazione di incertezza le-gata al perdurare del conflitto Russia-Ucraina, i prezzi delle materie prime si erano relativamente stabilizzati nel primo semestre 2023, dopo la forte crescita registrata nel 2022. L’andamento dei mercati energetici ha visto quotazioni all’ingrosso del gas in deciso calo, nel secondo trimestre 2023, grazie a un’offerta abbondante rispetto alla domanda, che ha permesso di raggiungere un livello degli stoccaggi europei di oltre il 70% della capacità. La discesa dei prezzi si è tuttavia arrestata nel mese di giugno, anche a causa di qualche criticità dovuta all’indisponibilità di alcune infrastrutture produttive norvegesi.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 75

Principali rischi e incertezze

Per la natura del proprio business, il Gruppo è potenzialmente esposto a diverse tipologie di rischi, principalmente a rischi com-petitivo-regolamentari, rischi da eventi naturali e variazioni clima-tiche e rischi di mercato finanziario (rischi esterni) e rischi operativi e ambientali specifici per ciascun settore di business, di Information Technology e Risorse Umane (rischi interni). Per la gestione di tali rischi vengono poste in essere una serie di attività di analisi e mo-nitoraggio, realizzate da ciascuna società nell’ambito di un proces-so strutturato e coordinato a livello di Gruppo realizzato median-te l’integrazione di due approcci complementari (Enterprise Risk Management e gestione rischi nel continuo), finalizzato a valutare e trattare in logica integrata i rischi dell’intera organizzazione, coe-rentemente con la propria propensione al rischio, con l’obiettivo di garantire al management le informazioni necessarie ad assumere le decisioni più appropriate per il raggiungimento degli obiettivi strate-gici e di business, per la salvaguardia, crescita e creazione del valore dell’impresa.

Nell’ambito del Framework di Enterprise Risk Management, le so-cietà del Gruppo, avvalendosi anche del supporto e dell’assistenza della Funzione Risk Management, Compliance & Sustainability di Acea SpA, conducono periodicamente e in modalità strutturata un’attività di risk assessment, con la finalità di identificare e valutare i principali rischi che possono influire in modo significativo sul rag-giungimento degli obiettivi di business. In tal modo si ottiene una rappresentazione dell’evoluzione del profilo di rischio complessivo del Gruppo, mediante la mappatura e la prioritizzazione dei principali rischi ai quali il Gruppo risulta esposto e l’individuazione di modalità di gestione ottimale degli stessi, elaborando una strategia di risposta e monitorando la relativa implementazione. In fase di monitoraggio, le società del Gruppo garantiscono la gestione degli scenari di rischio individuati, anche tramite l’implementazione di specifiche azioni di risposta identificate per ridurre i potenziali effetti degli stessi.

Inoltre, tra gli strumenti a disposizione del Gruppo, il Key Risk In-dicators (KRI) Framework permette di valutare la variazione dell’e-sposizione ai rischi "operativi" dell’organizzazione mediante l’identifi-cazione, il regolare aggiornamento e la lettura integrata di metriche "sentinella".

Al fine del contenimento di tali tipologie di rischi, il Gruppo ha posto in essere attività di mitigazione e di monitoraggio che nei paragrafi successivi sono sinteticamente dettagliate sia a livello corporate che di settore di business.

Il Gruppo Acea ha da tempo introdotto tra gli strumenti di Risk Mi-tigation, lo sviluppo e l’adozione di un Piano Assicurativo di Gruppo imperniato sui seguenti pillars:

Third Party Liability;

Property Damage;

Employee benefit.

I primi due pillars, in particolare, mettono in atto il trasferimento del rischio economico e/o patrimoniale derivante dalla Responsabilità Civile in tutte le sue tipologie: generale, professionale, ambientale ecc. e da eventi (accidentali, colposi o dolosi) che colpiscano gli asset fisici e produttivi del Gruppo.

Il terzo pillar, invece, oltre a trasferire il rischio economico-patrimo-niale, attua una vera e propria misura di welfare aziendale andando a garantire e riconoscere ai dipendenti del Gruppo Acea importan-ti sostegni economici sia ai diretti interessati che agli eventuali aventi diritto in caso di manifestazione di eventi traumatici gravi

connessi sia alla sfera professionale che a quella privata.

Sempre in tema di Risk Mitigation, gran parte delle società del Grup-po Acea hanno adottato e mantengono attivo un Sistema di Gestio-ne Integrato Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia (di seguito il “Sistema”), conforme alle norme UNI ISO 9001:2015 (Qualità), UNI ISO 14001:2015 (Ambiente), UNI ISO 45001:2018 (Si-curezza) e UNI ISO 50001:2018 (Energia), certificato da Ente esterno accreditato, quale strumento propedeutico alla prevenzio-ne degli infortuni, delle malattie e dell’inquinamento, nonché qua-le misura per promuovere e sostenere l’efficienza e l’efficacia dei processi della società, compresi quelli energetici, e conseguire il miglioramento continuo delle prestazioni del Sistema stesso e della gestione del lavoro.

È necessario evidenziare che, alla data di predisposizione della corrente Relazione sulla Gestione, nel presente documento sono menzionati i principali rischi e incertezze che possano determinare effetti significativi sulla situazione economica, patrimoniale e finan-ziaria del Gruppo Acea e che si procederà, con regolarità, a even-tuali aggiornamenti ove necessari.

RISCHI COMPETITIVO– REGOLAMENTARI

Rischio di evoluzione normativa-regolamentare

Come noto, il Gruppo Acea opera prevalentemente nei mercati re-golamentati e le prescrizioni e gli obblighi che li caratterizzano (non-ché il cambiamento delle regole di funzionamento di tali mercati) possono significativamente influire sui risultati e sull’andamento della gestione. In particolare, diverse società del Gruppo gestisco-no, per i rispettivi Ambiti Territoriali, il Servizio Idrico Integrato che notoriamente rappresenta un comparto caratterizzato da una cre-scente attenzione da parte del Legislatore e dell’Authority di set-tore (ARERA). Il Gruppo risulta pertanto esposto, con riferimento a tutti i territori serviti, all’evoluzione del quadro normativo/regola-mentare di riferimento.

In proposito si evidenzia come, a seguito dell’estensione delle com-petenze di regolazione e controllo dell’ARERA al ciclo dei rifiuti, anche le Società dell’Area Ambiente risultino esposte a potenziali rischi derivanti dall’evoluzione del quadro regolatorio di riferimento.

Tali rischi vengono mitigati da una attenta attività di monitoraggio delle evoluzioni normative, di interlocuzione con gli enti competen-ti e di partecipazione ai tavoli associativi e istituzionali, svolta dalle competenti strutture di business in sinergia con i presidi organizza-tivi di cui si è dotato il Gruppo. Tali strutture assicurano il monito-raggio dell’evoluzione normativa e regolatoria, sia nella fase di sup-porto alla predisposizione di commenti e osservazioni ai Documenti di Consultazione, in linea con gli interessi delle società del Gruppo, che nelle indicazioni per una coerente applicazione delle disposizioni normative all’interno dei processi aziendali, dei business dell’energia elettrica, del gas, dell’acqua e dell’ambiente.

76 1. Relazione sulla gestione

Rischio di contesto politico-sociale e macroeconomico

Il Gruppo Acea, nell’erogazione dei servizi resi alla propria cliente-la, è molto attento alle attese e alle scelte delle proprie controparti istituzionali, territoriali e centrali. D’altronde, la maggior parte delle proprie attività risultano comunque sensibili alle dinamiche, di tipo congiunturale e strutturale, registrate dal tessuto economico e pro-duttivo dei rispettivi territori.

In tal senso tra i principali fattori che influenzano la performance del Gruppo vanno annoverate le evoluzioni del contesto politico-socia-le e macroeconomico di riferimento. Tali incertezze possono avere un riflesso sulla realizzazione degli obiettivi economico-finanziari e degli investimenti, oltre che sulla realizzazione delle grandi opere, i cui tempi possono essere influenzati da cambiamenti delle compa-gini governative sia a livello centrale che locale.

Il Gruppo è storicamente focalizzato a garantire livelli di eccellenza nella qualità tecnica e commerciale dei servizi resi, anche tramite modelli di dialogo sempre più attenti alle necessità espresse dai pro-pri interlocutori di riferimento, al fine di attivare dinamiche virtuo-se nei rapporti con la propria clientela, anche con riferimento alle abitudini di pagamento. In proposito è necessario evidenziare come il Gruppo sia inoltre soggetto al rischio di deterioramento delle po-sizioni creditizie in particolare connesse con l’erogazione del Ser-vizio Idrico Integrato, con conseguenze sulle rispettive esposizioni in capitale circolante. Tale rischio è gestito in logica proattiva dalle competenti strutture delle singole società, in applicazione di speci-fiche Credit Policy di Gruppo e con il supporto di competenti presidi organizzativi della Capogruppo.

In relazione alla crisi geopolitica internazionale determinatasi a se-guito del conflitto Russia-Ucraina e in Medio Oriente risulta attual-mente difficile nonché incerto valutare gli effetti e le ripercussioni che potrebbero derivare dal perdurare della crisi internazionale. L’a-nalisi di rischio elaborata nel corso dell’anno ha tuttavia evidenziato per i business del Gruppo Acea un aumento della rischiosità in alcuni ambiti (per es., prezzo commodity, catena di fornitura ecc.) trattati più nel dettaglio nei paragrafi successivi e tutti oggetto di specifiche azioni di risposta e monitoraggio.

Il management è attualmente impegnato a monitorare la situazione sui mercati internazionali e proseguirà nel corso dei prossimi mesi una attività di analisi sull’andamento dei prezzi delle materie prime nonché sull’andamento del credito che allo stato attuale non rap-presentano comunque elementi di criticità. Con riferimento alle materie prime, oltre ad attenzionare gli equilibri sulla base delle previsioni di vendita a prezzo fisso e variabile, le società del Grup-po ricorrono solo a controparti di primario standing che soddisfino i requisiti previsti dalle proprie procedure di rischio commodity e controparte. In merito ai riflessi di natura finanziaria sia nel breve che nel medio periodo il Gruppo sta ponendo in essere opportune attività di monitoraggio al fine di intervenire tempestivamente. Si segnala che il Gruppo Acea non ha rapporti diretti con società di diritto russo ovvero ucraino o bielorusso comunque interessate dal conflitto. Stante la situazione di assoluta incertezza, il Gruppo Acea provvederà a riflettere nel Piano Industriale gli eventuali impatti a oggi indeterminabili. Come precedentemente illustrato gli effetti del conflitto sulle condizioni economico-finanziarie mondiali non sono riscontrabili esclusivamente in quelle società i cui investimen-ti o attività operative risultano principalmente localizzati in Russia, Bielorussia e/o Ucraina o che intrattengono relazioni commerciali con società terze operanti nei medesimi Paesi, ma nella totalità del-le aziende, trovandosi queste ultime in un ambiente economico-fi-nanziario fortemente indebolito con tassi di interesse in rialzo.

Il Gruppo Acea ha pertanto condotto una analisi di mercato e di

possibili diversi scenari sviluppando in tal modo un modello econo-metrico per la stima delle relazioni esistenti tra le principali gran-dezze economico-finanziarie di interesse delle diverse società e agli impianti di Acea, con particolare riferimento ai margini, e le principali variabili macroeconomiche. Le principali fasi dell’analisi si sono concentrate nella individuazione di possibili scenari alternativi, nella raccolta e analisi dei dati relativi a tutte le società e impianti del Gruppo e infine, sulla base degli scenari elaborati e del modello stimato, sono state formulate previsioni sul possibile andamento fu-turo dei financials di Acea. Dalle analisi condotte non si ha evidenza statistica, a seguito dell’attuale contesto macroeconomico, di im-patti significativi sui diversi business di Acea.

RISCHI NATURALI

Per il Gruppo Acea, vista la natura e localizzazione delle sue linee di business, le principali criticità connesse al cambiamento climati-co potrebbero manifestarsi in campo operativo, normativo e legale, con potenziali ripercussioni anche in campo finanziario. Per quanto riguarda il primo aspetto, eventi meteorologici cronici come la ridu-zione delle precipitazioni possono portare a impatti negativi sia sul fronte della produzione di energia idroelettrica che su quello della riduzione della disponibilità di risorse di acqua potabile da distribuire, tra l’altro con un aumento dei consumi energetici per il prelievo di acqua da fonti meno favorite. D’altra parte, fenomeni estremi come i nubifragi possono portare a rischi di fulmini, di interruzione del ser-vizio della rete elettrica o, per la rete idrica, di tracimazione degli afflussi nei sistemi di acque reflue e di torbidità delle fonti idriche. Dal punto di vista normativo e legale, inoltre, questi effetti climatici possono incidere sulla conseguente prestazione del servizio secon-do la disciplina normativa prevista con conseguenti sanzioni pecu-niarie. Le implicazioni della evoluzione normativa in materia di quote di emissione di CO2, fonti rinnovabili, tasse e certificati bianchi (ti-toli di efficienza energetica) potrebbero essere molto significative, con possibili impatti finanziari finali.

Tra i fattori di rischio cui è sottoposto il Gruppo, vanno inoltre evi-denziati i possibili impatti derivanti da fenomeni naturali imprevedi-bili (per es.: terremoti, alluvioni e frane) e/o da variazioni climatiche cicliche o permanenti sulle reti e impianti gestiti dalle società del Gruppo Acea. Le prime tipologie di rischi vengono affrontate trami-te l’implementazione di strutturati strumenti di governo degli asset, specifici per ciascun ambito di business (per es., Water Safety Plan nell’ambito del SII; monitoraggio costante degli invasi, svolto anche in collaborazione con Ministero competente, nell’ambito della ge-stione dighe), oltre che con progetti, anche di rilevanza nazionale, finalizzati a incrementare la resilienza delle infrastrutture dei vari territori (per es. la progettualità inerente l’acquedotto del Peschie-ra- Le Capore). La parte residuale dei rischi da eventi naturali viene trasferita tramite il programma assicurativo di Gruppo cui si è fatto cenno nelle pagine precedenti.

L’ambiente naturale è lo scenario entro cui si sviluppano le attività del Gruppo e come tale è fondamentale comprendere il contesto di norme e trend globali che su di esso impattano, anche in relazione ai collegamenti tra ambiente e scenari energetici-climatici.

Nel Global Risks Report 2023 del World Economic Forum, le sfide ambientali emergono come le principali minacce globali percepite più gravi per i prossimi 10 anni, confermando l’importanza di una visione globale sui temi ambientali e climatici. Nel corso del 2023, la COP28, che si è tenuta a Dubai, ha ospitato il primo global stockta-ke, ovvero il momento in cui valutare l’effetto congiunto di tutti i

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 77

contributi determinati a livello nazionale (Nationally Determined Contributions - NDC). In tale contesto, le parti hanno definito un Accordo per accelerare la transizione globale promuovendo la formula “transition away”, includendo per la prima volta nella sto-ria il riferimento esplicito al superamento dei combustibili fossili per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e convenendo di triplicare l’energia rinnovabile e raddoppiare gli impegni per l’effi-cienza energetica. Per quanto riguarda il contesto energetico, l’a-nalisi World Energy Outlook 2023 dell’IEA conferma uno scenario di transizione in atto, registrando un’opportunità crescente per l’e-nergia pulita (+40% negli investimenti dal 2020) pur permanendo una previsione di aumento dei progetti di gas naturale liquefatto nel 2025 per affrontare le preoccupazioni sull’approvvigionamento. In linea con la COP28, per raggiungere gli obiettivi dello scenario a zero emissioni nette entro il 2050, l’IEA afferma siano necessari ulteriori progressi, inclusi il triplicare la produzione di energia rin-novabile, il raddoppio del miglioramento dell’efficienza energetica e l’incremento dell’elettrificazione, con la riduzione delle emissioni di metano dalle operazioni legate ai combustibili fossili.

Il 2023 è stato un anno decisivo per le future politiche ambientali europee. Il Parlamento ha approvato anche la Nature Restoration Law, la prima legislazione europea che mira esplicitamente al ripri-stino della natura con obiettivi giuridicamente vincolanti per gli Stati membri. Durante lo European Business & Nature Summit a Milano, nell’ottobre 2023, aziende, istituzioni finanziarie, governi e rappre-sentanti accademici e della società civile si sono riuniti per discu-tere su come le imprese possano rispettare gli impegni del Quadro Globale per la Biodiversità Kunming-Montreal (GBF), adottato nel 2022. L’evento ha visto anche il lancio della European Business and Nature Charter.

Nel 2023, la Taskforce on Nature-related Financial Disclosure (TNFD) ha emesso il documento finale contenente Raccomandazio-ni legate alla natura rivolte a organizzazioni, settori e catene di valore.

Il Gruppo Acea, nel suo Codice Etico, attribuisce un’importan-za fondamentale ai princìpi legati alla sostenibilità e all’adozione di una strategia climatica. Nel corso del 2023, Acea ha ottenuto la validazione da parte di Science Based Targets Initiative (SBTi) per il suo target di riduzione delle emissioni (al 2032), allineato alle indicazioni della scienza climatica. Il Gruppo, anche nel 2023, ha partecipato al Carbon Disclosure Project (CDP) migliorando il pro-prio posizionamento nella valutazione CDP (già Carbon Disclosure Project) passando da B ad A-. Inoltre, sul tema delle emissioni di gas climalteranti ha pubblicato la sua seconda Informativa climati-ca secondo le Raccomandazioni del Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) arricchendo la sua progettualità volta all’identificazione dei rischi e alle analisi di scenario climatico di me-dio-lungo periodo.

RISCHI OPERATIVI

Rischio di compliance normativa

La natura del business espone il Gruppo Acea a potenziali rischi di non conformità alla normativa nazionale e comunitaria volta alla tu-tela dei consumatori, ossia il rischio connesso principalmente alla commissione di illeciti consumeristici/pratiche commerciali scor-rette o pubblicità ingannevole oltre che al rischio di non conformità alla normativa nazionale e comunitaria a tutela della concorrenza, ossia il rischio connesso principalmente al divieto, per le imprese, di porre in essere intese restrittive della concorrenza e di abusare della propria posizione dominante sul mercato.

Acea ha adottato uno specifico Programma di Compliance Anti-

trust e ha nominato il Referente Antitrust di Holding. Il Program-ma si pone come obiettivo principale il rafforzamento dei presìdi interni volti a prevenire la violazione della normativa, attraverso l’implementazione di strumenti normativi e organizzativi, oltre che attraverso una più capillare diffusione della cultura del rispetto dei princìpi di leale concorrenza e dei diritti dei consumatori. Le princi-pali società del Gruppo hanno adottato il Programma di Compliance Antitrust in linea con le indicazioni della Holding e istituito strut-ture organizzative in cui sono stati individuati i Referenti Antitrust di società, con il compito di curare le attività di adeguamento del Programma alle singole realtà societarie e di sovrintendere alla sua implementazione e manutenzione.

Tra i rischi normativi sono inoltre comprese tutte quelle non con-formità, con particolare riguardo per il Gruppo Acea alle violazioni in materia di ambiente (generati, per es., dalle attività di produzione e/o trattamento dei reflui urbani e dei rifiuti e di salute e sicurezza sul lavoro, mitigati attraverso l’adozione di sistemi di gestione certifica-ti, rispettivamente UNI EN ISO 14001:2015 e ISO 45001:2018), che possono provocare l’applicazione di sanzioni amministrative e/o penali, anche di natura interdittiva.

A seguito dell’introduzione di alcuni delitti che sono andati ad am-pliare il catalogo dei reati presupposto in grado di attivare la respon-sabilità degli Enti ai sensi del D.Lgs. 231/2001, il Gruppo Acea ha avviato il progressivo aggiornamento dei rispettivi modelli organizza-tivi delle società, a partire da quello di Acea SpA. Sono state inoltre avviate le attività propedeutiche per l’aggiornamento del Modello alla legge di conversione del D.L. n. 124/2019 del 17 dicembre 2019, entrata in vigore il 25 dicembre 2019, che ha introdotto tra i reati presupposto ex D.Lgs. 231/01 alcuni delitti tributari, e al D.Lgs. 75 del 14 luglio 2020 di recepimento della c.d. Direttiva PIF.

Nell’ambito della più generale Procedura di Gruppo in materia di Whistleblowing, volta a regolare il sistema attraverso cui chiunque può effettuare segnalazioni di carattere volontario e discrezionale, garantendo la riservatezza dell’identità del segnalante e preservan-dolo, quindi, da qualsiasi ritorsione, è stata aggiornata la disciplina delle Segnalazioni afferenti alla condotte illegittime anche ai sensi del D.L-gs. 231/01 e/o violazioni del Modello 231, ampliando i possibili canali di comunicazione anche attraverso una specifica piattaforma informa-tica, accessibile da parte di tutti (dipendenti, terzi ecc.) sul sito Inter-net di ogni società del Gruppo e da parte dei dipendenti delle società italiane del Gruppo con accesso dedicato sulle Intranet aziendali.

Si informa che talune società consolidate (areti, Acea Ato2, Acea Infrastructure e Acea Ambiente), come più ampiamente illustrato nei relativi bilanci, sono interessate da indagini o procedimenti che afferiscono a fattispecie rilevanti ai sensi del D.Lgs. 231/01 in ma-teria di sicurezza e/o ambiente. Si registrano anche contestazioni per reati societari relativi alla sola Acea Ato5 interessata da indagi-ni e procedimenti che afferiscono a fattispecie rilevanti ai sensi del D.Lgs. 231/01 in materia di ambiente e di reati societari. In parti-colare, relativamente ai reati societari, nell’ambito del procedimen-to 2031/16, che riguarda gli esercizi 2015, 2016 e 2017, risultano indagati per ipotesi di reato asseritamente riconducibili al falso in bilancio e false comunicazioni sociali i Presidenti della Società, non-ché i rappresentanti degli organi di controllo in carica nei suddetti esercizi. Nel corso del 2020 è stato notificato avviso di conclusione delle indagini preliminari, ex art. 415 bis.

Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, tenuto con-to dell’autonomia operativa delle società rispetto alla controllante Acea, le eventuali responsabilità che dovessero essere accertate all’esito definitivo dei suddetti procedimenti sarebbero imputabili esclusivamente alle società destinatarie degli stessi, senza riflessi sulla Capogruppo o sulle altre società del Gruppo non coinvolte.

78 1. Relazione sulla gestione

Tra gli ulteriori rischi normativi che possono potenzialmente assu-mere particolare rilevanza per il Gruppo Acea, si evidenziano infine quelli derivanti dal Regolamento Privacy (UE) 2016/679 GDPR.

Il programma di adeguamento svolto dal Gruppo Acea ha consenti-to di definire e realizzare un Modello di Governance Privacy valevole per il Gruppo, prendendo come ambito privilegiato di osservazione la Capogruppo, nel suo ruolo di perno del sistema e fornitore di atti-vità in service e/o centralizzate, guardando alle società con logica di priorità sui processi core caratteristici per ambito di business. È stato esteso alle società il programma di formazione on line, tramite piat-taforma e-learning, inteso a fornire il primo layer di adempimento all’obbligo in capo ai Titolari di istruire gli incaricati del trattamen-to dei dati, a cui sono state associate iniziative formative su singoli processi di ambito societario come anche un particolare focus sui processi a valenza trasversale, (HR, Legal ecc.).

Sono stati avviati tavoli di lavoro societari per customizzare il Mo-dello di gruppo nelle singole realtà, con effetti sull’implementazione e/o il fine tuning di processi a elevato impatto privacy, nell’ambito dei quali si sono svolte anche iniziative di testing delle soluzioni di compliance già adottate.

Area Commerciale

Con riferimento all’area Commerciale le società dell’area, nello svolgimento delle loro attività di vendita sul mercato libero elettrico e gas, risultano pienamente esposte al rischio derivante dalla con-correnza. In particolare, si evidenzia il rischio connesso a potenziali danni economico-finanziari dovuti alla progressiva concentrazione del mercato elettrico e gas, ossia la riduzione del numero dei com-petitor e l’incremento delle rispettive quote di mercato, che pena-lizzerebbe il posizionamento delle società di vendita sul mercato, in caso di mancato allineamento al trend di crescita dimensionale dei principali competitor. Ciò, in particolare, qualora si dovesse inne-scare una fase di riduzione del prezzo della Commodity di riferimen-to, che potrebbe determinare l’esposizione di una quota rilevante della customer base a eventuali politiche aggressive dei principali competitor. Le società dell’Area risultano, altresì, esposte al rischio di potenziali impatti economico-finanziari dovuti a una eventuale parziale efficacia delle iniziative commerciali, finalizzate a consoli-dare e incrementare la customer base e la marginalità delle società.

Inoltre, con riferimento alla commodity si evidenzia il rischio con-nesso a potenziali danni economico-finanziari dovuti all’impatto di mutamenti del contesto macroeconomico, ivi compresi quelli geo-politici, che porterebbe, nel primo caso, a una riduzione dei consumi di commodities da parte dei clienti business e, nel secondo caso, a fenomeni di estrema volatilità dei prezzi delle commodities, con con-seguenze negative sulle dinamiche commerciali.

Relativamente al Servizio elettrico di Maggior Tutela (SMT) che, a partire da luglio 2024, vedrà la Società affidataria esclusivamente del servizio di fornitura per i soli clienti vulnerabili, si rileva il rischio connesso all’evoluzione della normativa di riferimento, che potrebbe avere un impatto rilevante sulla crescita della customer base.

Questa situazione rischia di penalizzare Acea Energia per: i) l’im-possibilità a effettuare qualsivoglia azione commerciale sui clienti del SMT dei clienti vulnerabili; ii) la dipendenza da tariffe regolamentate di ricavi e margini del SMT; iii) l’esposizione di una quota rilevante della propria customer base agli impatti delle politiche che saranno adottate in vista del superamento del SMT per i clienti vulnerabili.

Nell’attività operativa di Acea Energia che, in quanto società di ven-dita, costituisce il single point of contact per i clienti finali, sia per il mercato libero elettrico e gas che per il Servizio elettrico di Maggior Tutela, rileva il rischio legato all’eventualità che si registrino livelli

inadeguati di performance dei Distributori, con conseguenti impatti sulla società di vendita.

Le società dell’Area presentano inoltre rischi tipici del “business” derivanti da una gestione efficiente ed efficace dei processi di fat-turazione e recupero del credito, laddove essa risulta influenzata da una performance non pienamente adeguata da parte dei distributori di energia elettrica e gas.

Per quanto attiene il rischio di prezzo commodity e gli strumenti di controllo adottati, si rimanda ai successivi rischi di natura finanziaria.

Infrastrutture energetiche

La società areti, avvalendosi del supporto e dell’assistenza della Fun-zione Risk Management, Compliance & Sustainability di Acea SpA nella gestione del processo e degli strumenti del sistema di Enter-prise Risk Management implementati nel Gruppo societario, con-duce periodicamente e in modalità strutturata un’attività di identi-ficazione e valutazione dei principali rischi che possono impattare in modo significativo sul raggiungimento degli obiettivi di business derivanti dai piani strategici, industriali, finanziari e di sostenibilità.

Nel corso dell’anno si è identificato uno scenario di rischio asso-ciato al concretizzarsi delle minacce cyber che espongono i siste-mi OT della Società alla compromissione di disponibilità, integrità e confidenzialità dei dati nell’ambito del perimetro dei sistemi ICS (Industrial Control System) con danni potenziali in termini di busi-ness interruption (per alterazione\indisponibilità di processi tecnici o amministrativi), data/infrastructure impairment (alterazione di infra-strutture logiche o fisiche) e mancata compliance normativa (e.g. GDPR - General Data Protection Regulation, NIS - Network and Information Security, Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica).

L’azienda ha già adottato misure preventive e sta operando per im-plementare ulteriori azioni di contrasto in linea con le migliori tec-nologie disponibili sul mercato e in ottemperanza ai disposti legisla-tivi vigenti.

Area Generazione

I principali rischi operativi connessi all’attività dell’area possono es-sere relativi a danni materiali (danni agli asset, adeguatezza dei for-nitori, negligenza), danni alle persone e danni derivanti da sistemi informativi e da eventi esogeni.

La Società, per far fronte a eventuali rischi di natura operativa, ha provveduto, sin dall’avvio della propria attività, a sottoscrivere con primari istituti assicurativi polizze per Property Damage (danni ma-teriali a cose), Third Party Liability (responsabilità civile verso terzi), polizza infortuni dipendenti.

La Società pone particolare attenzione all’aggiornamento formativo dei propri dipendenti, attraverso docenze in presenza, aule virtuali e moduli e-learning, al fine di responsabilizzare gli operatori di campo e tutto il management aziendale a lavorare in sicurezza, nel rispetto dell’ambiente e degli ecosistemi, con adeguatezza etica e in termini di eco-sostenibilità nonché per assicurare il rispetto della conformi-normativa in materia di D.Lgs. 231/01 e s.m.i. - Antitrust e Tutela del Consumatore Privacy (GDPR).

La Società sviluppa e definisce, altresì, procedure organizzative in-terne finalizzate alla descrizione delle attività e dei processi azien-dali dei siti produttivi/unità operative ove risultano specificate le matrici di responsabilità e il contesto e la normativa applicabile di riferimento; inoltre redige istruzioni operative proprie di campo di-rette alla rappresentazione delle modalità esecutive degli interventi manutentivi ricorrenti, dove risultano messe in relazione le specifi-che tecniche di esercizio con le condotte di sicurezza da impiegare

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 79

nell’operatività.

Quanto sopra indicato si concretizza anche attraverso l’attuazione di un Sistema di Gestione Integrato Qualità Ambiente e Sicurezza (di seguito Sistema o SGI), adottato dalla Società ai sensi delle nor-me ISO 9001:2015 ISO14001:2015 ISO 45001:2018, certi-ficato da Ente esterno di controllo accreditato, rispettivamente con n. 44357/23/S EMS-5491/S OHS-2046.

L’indirizzo del Sistema, quale strumento funzionale, a:

tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e lungo la ca-tena dei fornitori;

salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità degli ecosistemi di interesse;

uso cosciente e razionali delle fonti energetiche e delle materie prime;

promozione della cultura della qualità e del risparmio energetico;

conseguimento della soddisfazione del cliente;

dialogo continuo e proattivo con le altre parti interessate.

Quanto suddetto trova puntuale espressione nella Politica di Sistema dichiarata, adottata e resa pubblica dalle stesse società dell’area.

Area Ambiente

Gli impianti di Terni e San Vittore del Lazio sono stati interessati da progetti di ottimizzazione e revamping che presentano rischi tipica-mente connessi alla realizzazione di infrastrutture industriali com-plesse (per es., eventuali difetti di realizzazione e di performance).

Gli impianti di Orvieto, e più recentemente Aprilia e Monteroton-do, hanno completato un importante intervento di riqualificazione dei processi di recupero ai fini del compostaggio, mentre gli impianti di Sabaudia e di Chiusi sono interessati da importanti interventi di ampliamento e riqualificazione, in corso di autorizzazione (Sabaudia) o appena autorizzati (Chiusi).

Per quanto attiene, invece, alla fase gestionale si evidenzia come l’eventuale discontinuità delle attività di termovalorizzazione svolte negli impianti di Terni e San Vittore del Lazio, nonché delle attivi-di trattamento rifiuti svolte dagli altri impianti, qualora connes-se alla produzione di energia elettrica in regime incentivato e allo svolgimento di servizi aventi rilievo pubblico, potrebbe determinare rilevanti ricadute negative. Ciò, sia sotto un profilo economico, sia sotto un profilo di responsabilità nei confronti dei conferitori pub-blici e privati. In tale contesto, quindi, il fermo impianto, laddove non programmato, prefigura un concreto rischio di mancato consegui-mento degli obiettivi posti a base dell’attività industriale.

I termovalorizzatori, ma anche, seppure in grado minore, gli impianti di trattamento dei rifiuti, sono caratterizzati da un elevato livello di complessità tecnica, che ne impone la gestione da parte di risorse qualificate e strutture organizzative dotate di un elevato livello di know how. Sussistono quindi concreti rischi per quanto attiene alla continuità di performance tecnica degli impianti, nonché connessi all’eventuale esodo delle professionalità (non facilmente reperibi-li sul mercato) aventi specifiche competenze gestionali in materia.

Tali rischi sono stati mitigati attraverso l’implementazione e l’at-tuazione di specifici programmi e di protocolli di manutenzione e gestionali, redatti anche sulla base dell’esperienza di conduzione impiantistica maturata.

Sotto altro profilo, gli impianti e le relative attività sono parametrati su specifiche caratteristiche dei rifiuti di ingresso. L’eventuale difformità di tali materiali rispetto alle specifiche può dare corso a concrete dif-ficoltà gestionali, tali da compromettere la continuità operativa degli impianti e da rappresentare rischi di ricadute di natura legale.

Per tale motivo sono state attivate specifiche procedure di verifica

e controllo dei materiali di ingresso mediante prelievi a spot e cam-pagne analitiche ai sensi della normativa vigente.

Rischi di Information Technology

Acea ha intrapreso ormai da anni un percorso di sviluppo centrato sull’impiego delle nuove tecnologie come elemento propulsore di efficienza operativa, sicurezza e resilienza dei propri asset industriali. I principali processi aziendali sono ormai tutti supportati dall’utiliz-zo di avanzati sistemi informativi, implementati e gestiti dai presìdi centralizzati di Gruppo in logica di supporto alle operations delle diverse realtà aziendali. In tal senso il Gruppo è quindi esposto ai rischi di adeguatezza dell’infrastruttura informatica alle esigenze at-tuali o prospettiche dei vari business oltre che ai rischi di accesso non autorizzato, con o senza dolo, e comunque non appropriato o rispettoso delle normative vigenti, dei dati trattati tramite procedu-re informatiche. Acea gestisce tali rischi con massima attenzione, tramite specifiche strutture organizzative di compliance aziendale, coordinate da presìdi specialistici di Gruppo.

Per quanto attiene alla sicurezza informatica di sistemi, infrastrutture, reti e altri dispositivi elettronici nell’ambito del servizi erogati o dalle rispettive società del Gruppo, gli attuali presìdi procedurali e tecnolo-gici delle società stesse stanno attuando tutte le azioni necessarie per allineare la propria postura di cyber security ai principali standard na-zionali e internazionali di settore, al fine di innalzare la propria resilien-za ai fenomeni di questa natura, eventi possibili ripercussioni in ter-mini di business interruption e non compliance normativa. Sono state implementate misure tecnologiche e organizzative con l’obiettivo di:

gestire le minacce a cui sono esposti l’infrastruttura di rete e i sistemi informativi dell’organizzazione, al fine di assicurare un li-vello di sicurezza adeguato al rischio esistente;

prevenire gli incidenti e minimizzarne l’impatto sulla sicurezza della rete e dei sistemi informativi usati per la fornitura di servizi, in modo da assicurarne la continuità.

A tal proposito si informa che in data 2 febbraio 2023, Acea è stata vittima di un attacco hacker di tipo Ransomware, che ha impattato tutti i servizi IT Corporate. I servizi essenziali (quali la distribuzione di energia elettrica e acqua) non sono stati impattati; con riferimento alle Postazioni di Lavoro, è stata rilevata una compromissione limi-tata a poche unità, grazie alla tecnologia anti-malware attiva. Pa-rallelamente alle attività di analisi, sono state rafforzate le misure di sicurezza in essere e avviate le attività di recovery, tra cui il ripristino dei backup integri, che hanno portato gradualmente al ripristino delle funzionalità di tutti i sistemi/servizi. L’evento ha comportato la compromissione (cifratura) del repository dei dati non strutturati della società con impatto sulla disponibilità. Contestualmente alle analisi interne, è stata avviata ed è ancora in corso un’indagi-ne della Procura di Roma, a mezzo organi di PG-CNAIPIC Polizia Postale per analizzare l’incidente. L’incidente ha visto anche la suc-cessiva pubblicazione online di cartelle e file aziendali illegalmente estratti durante l’attacco; poiché tra questi vi era la presenza di dati personali è stata avviata la procedura di Data Breach aziendale, con la conseguente comunicazione al Garante per la Protezione dei Dati Personali (di seguito anche “GPDP”), Acea ha prontamente attivato tutte le procedure necessarie a rispettare la normativa sulla Privacy; in particolare, è stata presentata una notifica preliminare al GPDP entro il termine di legge delle 72 ore dalla rilevazione dell’incidente, quindi, successivamente, due notifiche integrative più una terza il 21 aprile u.s. a chiusura del processo di notifica, con le quali è stata data evidenza delle risultanze delle analisi di volta in volta effettuate.

A seguito della chiusura del processo di notifica, il GPDP ha in-viato una richiesta di informazioni, a cui Acea ha fornito riscontro

80 1. Relazione sulla gestione

nei tempi previsti, e successivamente ha avviato un’attività ispettiva, principalmente consistente nella richiesta di informazioni e docu-mentazione inerente alle notifiche effettuate. Detta attività ispettiva si è svolta in una prima giornata nel mese di maggio u.s., al termine della quale il GPDP ha avvisato della durata dell’attività anche per una seconda giornata che si è tenuta nel mese di luglio u.s. Al termine di questa seconda giornata, il GPDP ha concesso il termine del 31/07 p.v. per fornire l’ulteriore documentazione richiesta, non disponibile al momento dell’attività perché in corso di definizione, documentazione regolarmente fornita alla data sopra indicata.

Da allora, non sono pervenute ulteriori richieste di informazioni e/o chiarimento da parte del GPDP, pur avendone i poteri, provve-dimenti.

Tanto premesso, tenuto presente che, ancora oggi, è nella facol-del Garante poter approfondire ulteriormente attraverso altre richieste e accertamenti istruttori, si deve rilevare che allo stato non è possibile prevedere, sulla base delle informazioni a oggi di-sponibili, l’adozione di alcun tipo di provvedimento sanzionatorio da parte dell’Autorità, il relativo ammontare, rimanendo quindi valido ancora oggi quanto rappresentato nella comunicazione resa su richiesta di ACEA, in occasione della relazione semestrale 2023, da un soggetto terzo e allegata alla presente lettera, tenendo anche in considerazione il fatto che è stato rispettato l’iter normativo della notifica al Garante. L’evento non ha determinato rettifiche ai dati e alle informazioni fornite per la redazione del bilancio consolidato 2023 del Gruppo Acea.

RISCHIO di MERCATO

Il Gruppo è esposto a diversi rischi di mercato con particolare rife-rimento al rischio di oscillazione dei prezzi/volumi delle commodi-ties oggetto di compravendita, al rischio tasso di interesse e, solo in minima parte, al rischio cambio. Per contenere l’esposizione entro limiti definiti il Gruppo è parte di contratti derivati utilizzando le ti-pologie offerte dal mercato.

Con Rischio Mercato si intende il rischio relativo agli effetti impre-visti sul valore degli asset in portafoglio dovuti a variazioni delle con-dizioni di mercato.

Rischio Commodity

In questo ambito si fa riferimento alle fattispecie di Rischio Prezzo e Rischio Volume così definiti:

Rischio di prezzo: rischio legato alla variazione dei prezzi delle commodities derivante dalla non coincidenza degli indici di prezzo di acquisti e vendita di Energia Elettrica, Gas Naturale e Titoli Ambientali EUA;

Rischio di volume: è il rischio legato alla variazione dei volumi effettivamente consumati dai clienti finali rispetto ai volumi pre-visti dai contratti di vendita (profili di vendita) o, in generale, al bilanciamento delle posizioni nei portafogli.

Acea SpA, attraverso l’attività svolta dall’Unità Commodity Risk Control della Funzione Finanza nell’ambito della Direzione Ammi-nistrazione, Finanza e Controllo, assicura l’analisi e la misurazione dell’esposizione ai rischi di mercato, interagendo con l’Unità Energy Management di Acea Energia, verificando il rispetto dei limiti e cri-teri generali di Gestione dei Rischi del Settore Commerciale e Tra-ding adottati dalla stessa e dalla Direzione Amministrazione, Finan-za e Controllo in coerenza con le “Linee di Indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi” di Acea, le “Linee Guida per la Gestione del rischio relativo all’attività di compravendita di

commodity sui mercati a termine” di Acea approvate dal CdA il 14 marzo 2022 e le specifiche procedure. L’analisi e gestione dei ri-schi è effettuata secondo un processo di controllo di secondo livello che prevede l’esecuzione di attività lungo tutto l’anno con periodi-cità differenti per tipologia di limite (annuale, mensile e giornaliera), svolte dall’Unità Commodity Risk Control e dai risk owners.

In particolare:

annualmente, devono essere riesaminate le misure degli indica-tori di rischio, ossia dei limiti vigenti, che devono essere rispettati nella gestione dei rischi;

giornalmente, l’Unità Commodity Risk Control è responsabile del controllo dell’esposizione ai rischi di mercato delle società dell’Area Industriale Commerciale e Trading e della verifica del rispetto dei limiti definiti.

La reportistica verso il Top Management ha periodicità giornaliera e mensile. Quando richiesto dal Sistema di Controllo Interno, Com-modity Risk Control predispone l’invio all’Unità Internal Audit di Acea delle informazioni richieste e disponibili a sistema, nel formato ade-guato alle procedure vigenti.

I limiti di rischio del Settore Commerciale e Trading sono definiti in modo tale da:

minimizzare il rischio complessivo dell’intera area;

garantire la necessaria flessibilità operativa nelle attività di ap-provvigionamento delle commodities e di hedging;

ridurre le possibilità di over-hedging derivanti da variazioni nei vo-lumi previsti per la definizione delle coperture.

La gestione e la mitigazione del rischio commodity sono funzionali al raggiungimento degli obiettivi economici e finanziari del Gruppo Acea, come indicati nel budget, in particolare:

proteggere il Primo Margine contro imprevisti e sfavorevoli shock di breve termine del mercato che abbiano impatti sui ricavi o sui costi;

identificare, misurare, gestire e rappresentare l’esposizione al rischio;

ridurre i rischi attraverso la predisposizione e l’applicazione di adeguati controlli interni, procedure, sistemi informativi e com-petenze.

L’attività di compravendita di commodity sui mercati a termine è finalizzata a soddisfare il fabbisogno atteso derivante dai contratti di vendita di energia elettrica e gas ai clienti finali.

La strategia di copertura del rischio adottata dall’Area Industriale Commerciale e Trading ha anche l’obiettivo di minimizzare il rischio associato alla volatilità del conto economico derivante dalla variabi-lità dei prezzi di mercato e garantire la corretta applicazione dell’He-dge Accounting (ai sensi dei Princìpi Contabili Internazionali vigenti) a tutti gli strumenti finanziari derivati utilizzati a tale scopo.

In merito agli impegni assunti dal Gruppo Acea al fine di stabilizza-re il flusso di cassa delle operazioni di acquisto e vendita di energia elettrica, si segnala che la totalità delle operazioni di copertura in es-sere è contabilizzabili in modalità cash flow hedge in quanto è dimo-strabile l’efficacia della copertura. Gli strumenti finanziari adoperati rientrano nella tipologia degli swap e dei contratti per differenza (CFD) o altri strumenti aventi finalità di copertura da rischio prezzo della commodity.

La valutazione dell’esposizione al rischio prevede le seguenti attività:

registrazione di tutte le transazioni relative a quantità fisiche effettuate in appositi book (detti Commodity Book) differenziati per finalità dell’attività (Sourcing sui mercati all’ingrosso, Portfolio Management, Vendita ai clienti finali interni ed esterni al Gruppo Acea) e commodity (ad esempio: Energia Elettrica, Gas, EUA);

controllo quotidiano del rispetto dei limiti applicabili ai vari Com-modity Book.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 81

L’attività dell’Unità Commodity Risk Control prevede controlli codifi-cati giornalieri sul rispetto delle procedure e dei limiti di rischio (an-che ai fini del rispetto della L. 262/05) e riferisce ai Responsabili di Direzione gli eventuali scostamenti rilevati nelle fasi di controllo, af-finché possa far adottare le misure atte a rientrare nei limiti previsti.

A causa delle estreme condizioni riscontrate sui mercati delle com-modity Energia e Gas, nel corso del 2023 l’applicabilità dei limiti posti alla gestione dei portafogli di Acea Energia è stata sospesa per decisione del Top Management.

Rischio di Tasso di interesse

L’approccio del Gruppo Acea alla gestione del rischio di tasso d’in-teresse, tenuto conto della struttura degli asset e della stabilità dei flussi di cassa del Gruppo Acea, è stato finora essenzialmente vol-to a preservare i costi di funding e a stabilizzare i flussi finanziari, in modo tale da garantire i margini e la certezza dei suddetti flussi di cassa derivanti dalla gestione caratteristica.

L’approccio del Gruppo Acea alla gestione del rischio di tasso di in-teresse è pertanto prudente e la modalità di gestione dello stesso risulta tendenzialmente statica.

In particolare, per gestione statica (da contrapporsi a quella dina-mica) si intende una tipologia di gestione del rischio di tasso di in-teresse che non prevede un’operatività giornaliera sui mercati ma un’analisi e controllo della posizione effettuati periodicamente sulla base di esigenze specifiche. Tale tipologia di gestione prevede per-tanto un’operatività sui mercati non a fini di trading bensì orientata alla gestione di medio-lungo periodo con l’obiettivo di copertura dell’esposizione individuata.

Acea ha finora scelto di ottimizzare il rischio di oscillazione dei tassi di interesse scegliendo un range di mix di indebitamento tra tasso fisso e variabile.

Come noto infatti l’indebitamento a tasso fisso consente a un opera-tore di essere immune al rischio cash flow in quanto stabilizza gli oneri finanziari a conto economico mentre è molto esposto al fair value risk in termini di variazioni del valore di mercato dello stock di debito.

Rischio di Cambio

Il Gruppo non è particolarmente esposto a tale tipologia di rischio che è concentrata sulla conversione dei bilanci delle controllate estere.

Per quanto riguarda il Private Placement di 20 miliardi di Yen il ri-schio cambio è coperto tramite un cross currency swap descritto a proposito del rischio tasso di interesse.

Rischio di Liquidità

Nell’ambito della policy del Gruppo, l’obiettivo della gestione del ri-schio di liquidità per Acea e le società controllate è quello di avere una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti dal Consiglio di Amministrazione, assicuri un livello di liquidità adeguato ai fabbisogni finanziari nel breve-medio termine, mantenendo un corretto equilibrio tra durata e composi-zione del debito, anche tenendo conto degli sfidanti obiettivi pre-visti dal Piano Industriale in termini di sviluppo di nuove iniziative di M&A. Tra i vari fattori di incertezza fronteggiati dal Gruppo vanno infatti annoverati i potenziali impatti economico-finanziari e repu-tazionali connessi con il closing ovvero il mancato closing delle ci-tate operazioni. Il Gruppo Acea ha quindi adottato, a fronte di tali rischi, un articolato e strutturato processo di valutazione, effettuato in stretto coordinamento tra le aziende e i presìdi organizzativi della Capogruppo delle singole tipologie di rischio.

Il processo di gestione del rischio di liquidità, che si avvale di stru-menti di pianificazione finanziaria delle uscite e delle entrate im-

plementati a livello delle singole società sotto il coordinamento di un apposito presidio di Gruppo, finalizzati a ottimizzare la gestio-ne delle coperture di tesoreria nonché a monitorare l’andamento dell’indebitamento finanziario consolidato, è realizzato sia attraverso la gestione accentrata della tesoreria sia mediante il supporto e l’as-sistenza fornita alle società controllate e collegate con le quali non sussiste un contratto di finanza accentrata.

Rischio di credito

Il rischio di credito è connesso all’eventualità che una controparte commerciale sia inadempiente, ovvero non onori il proprio impegno nei modi e tempi previsti contrattualmente. Tale tipologia di rischio viene gestita dal Gruppo Acea attraverso apposite procedure, re-datte in coerenza con la Credit Policy di Gruppo e con opportune azioni di mitigazione.

Il sistema di Credit Check, operativo sui mercati non regolamentati da diversi anni e con il quale vengono sottoposti a verifica attraverso scorecardpersonalizzate tutti i nuovi clienti mass market e small business, è integrato con il sistema di gestione utenze.

Le “scorecard” aggiornate sulla base delle esperienze di incasso più recenti sono state rilasciate in produzione a inizio 2022 e adeguate nel 2023 in coerenza con il mutato scenario di riferimento.

La valutazione dei clienti Large Business è gestita attraverso un workflow approvativo con organi deliberanti coerenti con il livello di esposizione attesa dalla fornitura. Anche i modelli e gli strumenti per la gestione della clientela Large Business sono stati ottimizzati nel corso del 2023.

La gestione dinamica delle strategie di recupero è effettuata nel sistema di fatturazione per i clienti attivi, in funzione delle relative abitudini di pagamento (scorecard andamentali) e attraverso un ge-stionale dedicato per quelli cessati.

Le strutture delle singole società deputate alla gestione dei crediti sono coordinate dall’unità Credito Corporate di Acea che garanti-sce il presidio end to end di tutto il processo.

L’attività di gestione massiva dei crediti attivi e dei crediti cessati di importo contenuto è svolta dalle società operative, lasciando alla Holding, oltre alla gestione dei clienti cessati di importo rilevante, l’attività di smaltimento di crediti non-performing mediante opera-zioni di dismissione. Per effetto di tali interventi, il Gruppo Acea ne-gli ultimi anni ha significativamente migliorato la propria capacità di incasso, sia con riferimento al business di vendita di energia elettrica che a quello di somministrazione idrica.

In ragione del difficile contesto macroeconomico del 2022, ferme restando le ottime performance registrate in termini di incasso, il Gruppo Acea ha ritenuto opportuno incorporare nella valutazione del rischio di credito dell’esercizio precedente un fattore corretti-vo finalizzato ad anticipare un possibile peggioramento del merito creditizio delle controparti in portafoglio. Tramite “modelli satellite”, è stato pertanto introdotto, per le principali Società, uno "stress di scenario" nella determinazione dei tassi di unpaid utilizzati per il cal-colo delle fatture da emettere, diversificato in funzione del business di riferimento.

Il 2023, nonostante il perdurarsi di una situazione di incertezza fi-nanziaria (incremento dei tassi e aumento dell’inflazione), si è ri-velato un anno in cui tutte le principali società del Gruppo hanno confermato performance di incasso molto elevate. Con riferimen-to alla chiusura di dicembre 2023, in continuità con la precedente metodologia, sono stati aggiornati i coefficienti prudenziali applicati già dal 2022 determinando pertanto i nuovi valori di "unpaid stressed".

Come negli anni precedenti, anche quest’anno il Gruppo ha posto in essere operazioni di cessione pro soluto, rotative e spot, di crediti ver-so clienti privati e Pubbliche Amministrazioni. Tale strategia espone il

82 1. Relazione sulla gestione

Gruppo ai rischi sottesi alla chiusura o mancata chiusura delle citate operazioni e, d’altronde, consente l’integrale eliminazione dal bilancio delle corrispondenti attività oggetto di cessione essendo trasferiti tutti i rischi e i benefìci a essi connessi.

I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto delle eventuali svalutazioni; si ritiene che il valore riportato esprima la corretta rappre-sentazione del valore di presunto realizzo del monte crediti commerciali.

Rischi connessi al rating

La possibilità di accesso al mercato dei capitali e alle altre forme di finanziamento nonché i costi connessi dipendono, tra l’altro, dal merito di credito assegnato al Gruppo.

Eventuali riduzioni del merito di credito da parte delle agenzie di rating potrebbero costituire una limitazione alla possibilità di acce-so al mercato dei capitali e incrementare il costo della raccolta con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

L’attuale rating di Acea è riportato nella tabella che segue.

Società

M/L termine

Breve termine

Outlook

Data

Fitch

 BBB+

F2

Negativo

03/2023

Moody’s

Baa2

n.a.

Stabile

11/2023

Evoluzione prevedibile della gestione

In un contesto che rimane complesso, a causa delle turbolenze ge-opolitiche in Est Europa e delle tensioni in Medio Oriente tra Israele e Hamas, i risultati 2023 mantengono il trend positivo registrato nel corso degli ultimi mesi dell’anno precedente, evidenziando un mar-gine operativo lordo consolidato (al netto delle partite non ricorrenti e della variazione di perimetro) e una generazione di flussi di cassa operativi in crescita.

Il Gruppo continua a porre un’attenzione crescente alla gestione dei

costi e degli investimenti attraverso la revisione delle procedure di acquisto. Sono state, inoltre, definite linee di azione per il conteni-mento del rischio di credito attraverso la prevenzione e la gestione del portafoglio clienti.

Il Gruppo continuerà la sua strategia di focalizzazione per lo svilup-po di infrastrutture sostenibili in contesti regolati, con l’obiettivo di mantenere una solida struttura finanziaria e continuare a generare un impatto positivo sulle performance operative ed economiche.

Deliberazioni in merito al risultato di esercizio e alla distribuzione ai Soci

Signori Azionisti,

nell’invitarVi ad approvare il bilancio che Vi sottoponiamo, Vi pro-poniamo di destinare l’utile dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, pari a 202.961.039,38, come segue:

10.148.051,97, pari al 5% dell’utile, a riserva legale,

di distribuire un dividendo complessivo di 187.042.158,16 ai soci, corrispondenti a un dividendo unitario di 0,88 per azione;

5.770.829,25 a nuovo.

ll dividendo complessivo (cedola n. 25) di 187.042.158,16 pari a  0,88 per azione, sarà messo in pagamento a partire dal 26 giu-gno 2024 con stacco cedola in data 24 giugno e record date il 25 giugno.

Alla data di approvazione del bilancio le azioni proprie sono pari a n. 416.993.

Acea SpA

Il Consiglio di Amministrazione

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 83

Acea Photo Contest

Giovanni Angeloni (areti)

Premio Categoria Innovazione

Cabina Primaria Flaminia

2

BILANCIO

DI ESERCIZIO

Forma e struttura

Informazioni generali

Il bilancio di Acea SpA per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stato approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 5 marzo 2024, che ne ha autorizzato la pubblicazione. Acea è una so-cietà per azioni italiana, con sede in Italia, Roma, Piazzale Ostiense 2, le cui azioni sono negoziate alla Borsa di Milano.

Conformità agli IAS/IFRS

Il bilancio è stato predisposto in conformità agli International Finan-cial Reporting Standards (IFRS) efficaci alla data di redazione del bilancio, approvati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall’Unione Europea, costituiti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS), dagli International Accoun-ting Standards (IAS) e dalle interpretazioni dell’International Finan-cial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), collettivamente indicati “IFRS” e ai sensi dell’art. 9 del D.Lgs. 38/05.

Acea SpA adotta i princìpi contabili internazionali, International Fi-nancial Reporting Standards (IFRS), a partire dall’esercizio 2006, con data di transizione agli IFRS al gennaio 2005. L’ultimo bilan-cio redatto secondo i princìpi contabili italiani è relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005.

Basi di presentazione

Il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è costituito dal Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria, dal Prospetto di conto economico, dal Prospetto di conto economico complessi-vo, dal Prospetto del rendiconto finanziario e dal Prospetto delle va-riazioni del Patrimonio netto tutti redatti secondo quanto previsto dallo IAS 1 nonché dalle Note illustrative e integrative, redatte secondo quanto previsto dagli IAS/IFRS vigenti.

Si specifica che il conto economico è classificato in base alla natu-ra dei costi, la Situazione Patrimoniale e Finanziaria sulla base del criterio di liquidità con suddivisione delle poste tra corrente e non corrente, mentre il Rendiconto Finanziario è presentato utilizzando il metodo indiretto.

Il Bilancio Consolidato è redatto sul presupposto della continuità aziendale e non sussistono significative incertezze (come definite dal paragrafo 25 del Principio IAS 1) sulla continuità aziendale.

Il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è redatto in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro tranne quando diversamente indicato.

Indicatori alternativi di performance

In data 5 ottobre 2015, l’ESMA (European Security and Markets Authority) ha pubblicato i propri orientamenti (ESMA/2015/1415)

in merito ai criteri per la presentazione degli indicatori alternati-vi di performance che sostituiscono, a partire dal 3 luglio 2016, le raccomandazioni del CESR/05-178b. Tali orientamenti sono stati recepiti nel nostro sistema con Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015 della CONSOB. Inoltre, il 4 marzo 2021 l’ESMA ha pubblicato gli orientamenti sui requisiti di informativa derivan-ti dal nuovo Regolamento Prospetto (Regulation EU 2017/1129 e Regolamenti Delegati EU 2019/980 e 2019/979), che aggiorna-no le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013). A partire dal 5 maggio 2021, su richiamo di attenzione CONSOB n. 5/21, i sopracitati Orien-tamenti dell’ESMA sostituiscono anche la raccomandazione del CESR in materia di indebitamento, pertanto, in base alle nuove previsioni, gli emittenti quotati dovranno presentare, nelle note illu-strative dei bilanci annuali e delle semestrali, pubblicate a partire dal 5 maggio 2021, un nuovo prospetto in materia di indebitamento da redigere secondo le indicazioni contenute nei paragrafi 175 ss. dei suddetti Orientamenti ESMA.

L’indebitamento finanziario viene rappresentato e determinato conformemente a quanto indicato dagli orientamenti ESMA so-pra citati e in particolare dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento n. 319 del 2013, implementative del Re-golamento (CE) 809/2004. Tale indicatore è determinato come somma dei debiti finanziari a breve (“Finanziamenti a breve termi-ne”, “Parte corrente dei finanziamenti a lungo termine” e “Passi-vità finanziarie correnti”) e lungo termine (“Finanziamenti a lungo termine”) e dei relativi strumenti derivati (“Passività finanziarie non correnti”), al netto delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”, delle “Attività finanziarie correnti”.

Uso di stime e assunzioni

La redazione del Bilancio d’Esercizio, in applicazione agli IFRS, ri-chiede l’effettuazione di stime e assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento. Nell’effettuare le stime di bilancio sono, inoltre, consi-derate le principali fonti di incertezze che potrebbero avere impatti sui processi valutativi. I risultati di consuntivo potrebbero differire da tali stime.

Le stime sono state utilizzate nella valutazione dell’Impairment Test, per determinare alcuni ricavi di vendita, per i fondi per rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammorta-menti, le valutazioni degli strumenti derivati, i benefìci ai dipendenti e le imposte. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna variazione sono immediatamente iscritti a conto economico.

Le stime hanno parimenti tenuto conto di assunzioni basate su pa-rametri e informazioni di mercato e regolatorie disponibili alla data di predisposizione del bilancio. I fatti e le circostanze correnti che influenzano le assunzioni circa sviluppi ed eventi futuri, tuttavia, po-trebbero modificarsi per effetto, ad esempio, di cambiamenti negli andamenti di mercato o nelle regolamentazioni applicabili che sono al di fuori del controllo della Società. Tali cambiamenti nelle assun-

86 2. Bilancio di esercizio

zioni sono anch’essi riflessi in bilancio quando si realizzano.

Si segnala inoltre che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valo-re di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un’immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Per maggiori dettagli sulle modalità in commento si rimanda ai suc-cessivi paragrafi di riferimento.

Effetti della stagionalità delle operazioni

Per il tipo di business nel quale opera, il Gruppo Acea non è sogget-to a significativi fenomeni di stagionalità. Tuttavia, alcuni specifici settori di attività possono risentire di andamenti non uniformi lungo l’intero arco temporale annuale.

Rendiconto finanziario

Si fa presente che sul prospetto di Rendiconto Finanziario sono sta-te operate riclassifiche espositive di alcune voci ai fini di una mag-giore comprensione del dato e delle dinamiche di cash flow. Per-tanto, anche il dato 2022 è stato riesposto per una comparabilità dei dati stessi.

Criteri di valutazione e princìpi contabili

La valutazione della rilevanza dell’informativa sui princìpi contabili, sulla base anche dell’“approccio in quattro fasi” previsto dall’IFRS Practice Statement 2; di seguito i principali impatti nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Per gli esercizi contabili che hanno inizio dal gennaio 2023 o da data successiva, lo IASB ha modificato lo IAS 1 fornendo linee guida ed esempi per aiutare le entità ad applicare il concetto di materialità all’informativa relativa ai princìpi contabili adottati. Lo IASB ha inoltre modificato l’IFRS Practice Statement 2 per supportare le modifiche allo IAS 1 spiegando e dimostrando l’applicazione del “processo di ma-terialità in quattro fasi” alle informazioni sui princìpi contabili.

Le modifiche hanno l’obiettivo di aiutare le entità a fornire informa-zioni più utili sui princìpi contabili adottati mediante:

la sostituzione dell’obbligo per le entità di fornire informativa sui propri princìpi contabili “significativi” con l’obbligo di focalizzarsi sui propri princìpi contabili “rilevanti”; e

l’aggiunta di linee guida su come le entità applicano il concetto di materialità nel prendere decisioni in merito all’informativa sui princìpi contabili adottati.

La sostituzione delle informazioni sui princìpi contabili “significati-vi” con quelle “rilevanti” nello IAS 1 e le corrispondenti nuove linee guida nello IAS 1 e nell’IFRS Practice Statement 2 possono avere un impatto sull’informativa sui princìpi contabili delle entità. Deter-minare se i princìpi contabili adottati sono rilevanti o meno richiede un maggiore uso del giudizio professionale. Il Gruppo Acea ha con-siderato tali modifiche e ha iniziato un processo graduale di rivisita-zione dell’informativa fornita in bilancio con riferimento ai princìpi rilevanti applicati anche alla luce della diversa natura delle parti coin-volte potenzialmente interessate alla lettura e comprensione delle informazioni incluse nel presente documento.

I princìpi e i criteri rilevanti sono illustrati di seguito.

Differenza cambi

La valuta funzionale e di presentazione adottata da Acea SpA e dalle controllate in Europa è l’Euro (€). Le transazioni in valuta

estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze cambio sono rilevate nel conto economico del bilancio ad eccezio-ne delle differenze derivanti da finanziamenti in valuta estera che sono stati accesi a copertura di un investimento netto in una so-cietà estera. Tali differenze sono rilevate direttamente a patrimonio netto fino a che l’investimento netto non viene dismesso e a quel momento ogni eventuale successiva differenza cambio riscontrata viene rilevata a conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati, in conformità a quanto previsto dall’IFRS15 “Ricavi provenienti da contratti con clienti”, per un importo che ri-flette il corrispettivo cui l’entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. I passaggi previsti per la contabilizzazione dei ricavi sono:

identificare il contratto, definito come un accordo (scritto o ver-bale) avente sostanza commerciale tra due o più parti che crea diritti e obbligazioni con il cliente tutelabili giuridicamente;

identificare le obbligazioni di fare distintamente individuabili (an-che performance obligation”) contenute nel contratto;

determinare il prezzo della transazione, quale corrispettivo che l’impresa si attende di ricevere dal trasferimento dei beni o dall’erogazione dei servizi al cliente, in coerenza con le tecniche previste dal princìpio e in funzione della eventuale presenza di componenti finanziarie e componenti variabili;

allocare il prezzo a ciascuna obbligazione di fare;

rilevare il ricavo quando l’obbligazione di fare relativa viene adempiuta dall’entità, tenendo in considerazione il fatto che i servizi potrebbero essere resi non in uno specifico momento, ma anche nel corso di un periodo di tempo.

I ricavi sono valutati da Acea SpA al fair value del corrispettivo rice-

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 87

vuto o ricevibile secondo la tipologia di operazione e tenendo conto del valore di eventuali sconti commerciali, resi e abbuoni concessi.

Proventi finanziari

I proventi sono rilevati sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo (tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri stimati al valore contabile netto dell’attività).

Dividendi

Sono rilevati quando è stabilito il diritto incondizionato degli azionisti a ricevere il pagamento. Sono classificati nel conto economico nella voce Proventi da partecipazioni.

Contributi

I contributi ottenuti a fronte di investimenti in impianti, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste. I contributi ricevuti a fronte di specifici impianti il cui valore viene iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati (secon-do il metodo indiretto) tra le altre passività non correnti e rilasciati progressivamente a conto economico in rate costanti lungo un arco temporale pari alla durata della vita utile dell’attività di riferimento.

Contratti di costruzione in corso di esecuzione

I contratti di costruzione in corso di esecuzione sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza, secondo il criterio della percentuale di completamento (c.d. cost to cost), così da attribuire i ricavi e il risultato economico della com-messa ai singoli esercizi di competenza, in proporzione allo stato di avanzamento lavori. La differenza positiva o negativa tra valore dei contratti e acconti ricevuti è iscritta rispettivamente nell’attivo o nel passivo dello stato patrimoniale.

I ricavi di commessa, oltre ai corrispettivi contrattuali, includono le varianti, le revisioni dei prezzi e il riconoscimento degli incentivi nella misura in cui è probabile che essi rappresentino ricavi veri e propri e se questi possono essere determinati con attendibilità. Le perdite accertate sono riconosciute indipendentemente dallo stato di avan-zamento delle commesse.

Benefìci per i dipendenti

I benefìci garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successi-vamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefìci definiti e a contribuzione definita (quali: TFR, Mensilità Aggiuntive, Agevolazioni Tariffarie, come descritto nelle note) od altri benefìci a lungo termine sono riconosciuti nel periodo di ma-turazione del diritto. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti. Questi fondi e benefìci non sono finanziati. Il costo dei benefìci previsti dai vari piani è determinato in modo sepa-rato per ciascun piano utilizzando il metodo attuariale di valutazione della proiezione unitaria del credito effettuando le valutazioni attua-riali alla fine di ogni esercizio.

Gli oneri derivanti dall’incentivo all’esodo per i dipendenti che hanno aderito al Piano di isopensionamento e che soddisfano i criteri defi-niti dal Piano del Gruppo sono stati rilevati in un apposito Fondo. Il Gruppo si sostituisce agli istituti previdenziali di riferimento, in par-ticolare il Fondo è stanziato per il pagamento della rata di pensione spettante all’isopensionato, nonché per pagare i contributi figurativi per il periodo necessario al raggiungimento del diritto alla specifica prestazione previdenziale presso gli Enti Previdenziali.

Imposte

Le imposte dell’esercizio rappresentano la somma delle imposte correnti (come da consolidato fiscale) e differite.

Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell’esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto eco-nomico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi ed esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti o di fatto vigenti alla data di bilancio nonché gli strumenti di tassazione consentiti dalla normativa fiscale (consolidato fiscale nazionale, tassazione per trasparenza).

Le imposte differite sono le imposte che ci si aspetta di pagare o di recuperare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell’imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze tem-poranee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l’utilizzo delle differenze tem-poranee deducibili.

Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto a ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui, sulla base dei piani approvati dal Consiglio di Amministrazione, non sia ritenuta più probabile l’esi-stenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.

88 2. Bilancio di esercizio

Attività materiali

Le attività materiali sono rilevate al costo, comprensivo dei costi ac-cessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per cui è stato acquistato, al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate.

L’ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene applicando le seguenti aliquote percentuali:

Descrizione

Aliquota economica-tecnica

Min.

Max

Impianti e macchinari strumentali

1,25%

6,67%

Impianti e macchinari non strumentali

4%

Attrezzature industriali e commerciali strumentali

2,5%

6,67%

Attrezzature industriali e commerciali non strumentali

6,67%

Altri beni strumentali

12,50%

Altri beni non strumentali

6,67%

19%

Automezzi strumentali

 

8,33%

Automezzi non strumentali

 

16,67%

Gli impianti e i macchinari in corso di costruzione per fini produttivi sono iscritti al costo, al netto delle svalutazioni per perdite di valo-re. Il costo include eventuali onorari professionali e, per taluni beni, gli oneri finanziari capitalizzati in accordo con le politiche contabili della Società. L’ammortamento di tali attività, come per tutti gli altri cespiti, comincia quando le attività sono pronte per l’uso. Per al-cune tipologie di beni complessi per i quali sono richieste prove di funzionamento anche prolungate nel tempo l’idoneità all’uso viene attestata dal positivo superamento di tali prove.

Investimenti immobiliari

Gli investimenti immobiliari, rappresentati da immobili posseduti per la concessione in affitto e/o per l’apprezzamento in termini di capitale, sono iscritti al costo di acquisto comprensivo degli oneri di negoziazione al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore. L’ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene. Le percentuali appli-cate sono comprese tra un minimo di 1,67% e un massimo di 11,11%.

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fi-sica, che abbiano le caratteristiche dell’identificabilità, controllate dall’impresa e in grado di produrre benefìci economici futuri. Le attività immateriali acquisite separatamente sono capitalizzate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono capitalizzate al fair value definito alla data di acqui-sizione. Successivamente alla prima rilevazione alla categoria delle attività immateriali si applica il criterio del costo.

Diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno

I costi relativi a tale voce si riferiscono all’acquisto e all’implemen-tazione di software a supporto delle attività di sviluppo dei sistemi di gestione delle piattaforme informatiche, sicurezza aziendale e ge-stione amministrativa. Sono inclusi tra le attività immateriali e sono ammortizzati sulla base di un periodo di presunta utilità di tre/cinque anni.

Right of Use

Nella voce vengono rilevate le attività per diritto d’uso, che rap-presenta il diritto di utilizzare il bene sottostante il contratto, ine-renti all’applicazione del princìpio contabile internazionale IFRS16, emesso a gennaio 2016 e in vigore dal gennaio 2019, che sosti-tuisce il precedente standard sul leasing, lo IAS 17 e le relative in-terpretazioni, individuando i criteri per la rilevazione, la misurazione e la presentazione nonché l’informativa da fornire con riferimento ai contratti di leasing. L’IFRS16 segna la fine della distinzione in ter-mini di classificazione e trattamento contabile tra leasing operativo (le cui informazioni sono fuori bilancio) e leasing finanziario (che fi-gura in bilancio). Il diritto di utilizzo del bene in leasing (c.d. “right of use”) e l’impegno assunto sono rilevati nei dati finanziari in bilancio (l’IFRS16 si applica a tutte le transazioni che prevedono un right of use, indipendentemente dalla forma contrattuale, i.e. leasing, affitto o noleggio). Il princìpio introduce il concetto di controllo all’inter-no della definizione, in particolare, per determinare se un contratto rappresenta o meno un leasing, l’IFRS16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l’utilizzo di una de-terminata attività per un determinato periodo di tempo. Non vi è la simmetria di contabilizzazione con i locatari: si continua ad avere un trattamento contabile distinto a seconda che si tratti di un contratto di leasing operativo o di un contratto di leasing finanziario (sulla base delle linee guida a oggi esistenti). Sulla base di tale nuovo modello, il locatario deve rilevare:

nello stato patrimoniale, le attività e le passività per tutti i con-tratti di leasing che abbiano una durata superiore ai 12 mesi, a meno che l’attività sottostante abbia un modico valore; e

a conto economico, gli ammortamenti delle attività relative ai leasing separatamente dagli interessi relativi alle connesse pas-sività.

Nel contesto della prima applicazione del princìpio, l’approccio di transizione utilizzato dal Gruppo Acea è il retrospettivo modificato, e non sono pertanto ricompresi i contratti le cui locazioni, com-prensive di rinnovi, terminano entro dodici mesi dalla data di prima applicazione. Il Gruppo ha, inoltre, utilizzato la possibilità prevista dal princìpio di non contabilizzare separatamente la componen-te “non-lease” dei contratti misti, scegliendo pertanto di trattare tali contratti come “lease”. Ai fini dell’attualizzazione del debito, il Gruppo ha utilizzato un IBR calcolato usando un tasso privo di ri-schio con una maturity uguale alla durata residua per singolo con-tratto più il credit spread assegnato ad Acea SpA da Moody’s. Si fa presente, infine, che non sussistono differenze significative tra gli impegni derivanti dai contratti di leasing attualizzati con il medesimo tasso e il valore rilevato in base all’IFRS16.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 89

Perdite di valore (Impairment)

L’avviamento e le altre attività aventi vita utile indefinita non sono assoggettati ad ammortamento sistematico ma sottoposti a verifica almeno annuale di recuperabilità (c.d. impairment test) condotta a livello della singola Cash Generating Unit (CGU) o di insiemi di CGU cui le attività a vita indefinita possono essere allocate ragionevol-mente, sulla base di quanto previsto dalla procedura del Gruppo. Su base annuale, la Società, in funzione della propria procedura di impairment, effettua l’analisi sulle CGU del Gruppo identificate dalla procedura di Gruppo. Quando le perdite di valore sono conta-bilizzate nel conto economico, esse vengono incluse fra i costi per ammortamenti e svalutazioni.

Partecipazioni

Le partecipazioni nelle imprese controllate e collegate sono rilevate nello stato patrimoniale al costo rettificato di eventuali perdite di valore delle singole partecipazioni. Il costo di acquisizione o di sot-toscrizione, per quelle afferenti i conferimenti, corrisponde al valore determinato dagli esperti in sede di stima ex art. 2343 codice civile. L’eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla quota spettante di patrimonio netto della partecipata espressa a valori correnti è ri-conosciuta come avviamento. L’avviamento è incluso nel valore di carico della partecipazione ed è assoggettato a test di impairment ed eventualmente svalutato. Le perdite di valore non vengono suc-cessivamente ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi di tale svalutazione. Le perdite su partecipazioni riguardanti la quota eccedente l’ammontare di patrimonio netto vengono classificate nel fondo rischi e oneri pur in presenza di una esposizione creditoria e fino all’atto dell’eventuale formale rinuncia al credito. Gli oneri per la liquidazione delle partecipazioni sono recepiti attraverso la valu-tazione delle partecipazioni stesse indipendentemente dallo stan-ziamento degli oneri nei bilanci delle partecipate. Le partecipazioni in altre imprese, costituenti attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading, sono valutate al fair value se deter-minabile: in tale caso gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione a fair value sono imputati direttamente al patrimonio netto fino al momento della cessione, allorquando tutti gli utili e le perdite ac-cumulatesi vengono imputati al conto economico del periodo. Le partecipazioni in altre imprese per le quali non è disponibile il fair value sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite du-revoli di valore. I dividendi sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto a riceverne il pagamento solo se derivanti dalla distribuzione di utili successivi all’acquisizione del-la partecipata. Qualora derivino invece dalla distribuzione di riserve della partecipata antecedenti l’acquisizione, tali dividendi vengono iscritti a riduzione del costo della partecipazione stessa.

Azioni proprie

Il costo di acquisto delle azioni proprie è iscritto in riduzione del pa-trimonio netto. Gli effetti delle eventuali operazioni successive su tali azioni sono anch’essi rilevati direttamente a patrimonio netto.

Strumenti finanziari

Le attività e le passività finanziarie sono rilevate nel momento in cui Acea SpA diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento.

Attività finanziarie strumenti di debito

In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie che rappresentano strumenti di debito sono classificate nelle seguenti tre categorie: (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli ef-fetti tra le altre componenti dell’utile complessivo (di seguito anche OCI); (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. La rilevazione iniziale avviene al fair value. Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi, sono valutate al costo ammortizzato, se possedute con la finalità di incassarne i flus-si di cassa contrattuali (cosiddetto business model hold to collect). Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell’ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L’ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse inter-no effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. I crediti e le altre attività finanziarie valu-tati al costo ammortizzato sono presentati nello Stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le attività finanziarie rap-presentative di strumenti di debito il cui modello di business pre-vede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (cosiddetto business model hold to collect and sell), sono valutate al fair value con impu-tazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI). In tal caso sono rilevate a patrimonio netto, tra le altre componenti dell’utile complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L’ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patri-monio netto che accoglie le altre componenti dell’utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all’atto dell’eliminazione contabile dello strumento. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Un’attività finanziaria rap-presentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL); rientrano in tale categoria le attività finanziarie possedute con finalità di trading. Quando l’acquisto o la vendita di attività finanziarie avviene secondo un contratto che prevede il regolamento dell’operazione e la con-segna dell’attività entro un determinato numero di giorni, stabiliti dagli organi di controllo del mercato o da convenzioni del mercato (per esempio acquisto di titoli su mercati regolamentati), l’operazio-ne è rilevata alla data del regolamento. Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall’attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all’ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario scadono, ovvero sono trasferiti a terzi.

Svalutazione di attività finanziarie

La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappre-sentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto “Expected

90 2. Bilancio di esercizio

credit loss model”. In particolare, le perdite attese sono determina-te, generalmente, sulla base del prodotto tra: (i) l’esposizione van-tata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (cosiddetta “Exposure at Default”); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (cosiddetta “Pro-bability of Default”); (iii) la stima, in termini di percentuale, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (cosiddetta “Loss Given Default”) definita, sulla base delle espe-rienze pregresse e delle possibili azioni di recupero esperibili (per esempio azioni stragiudiziali, contenziosi legali ecc.). Al riguardo, per la determinazione della probability of default delle controparti sono stati adottati i rating interni già utilizzati ai fini dell’affidamento; per le controparti rappresentate da Entità Statali e in particolare per le National Oil Company, la probability of default, rappresentata es-senzialmente dalla probabilità di un ritardato pagamento, è determi-nata utilizzando, quale dato di input, i country risk premium adottati ai fini della determinazione dei WACC per l’impairment degli asset non finanziari. Per la clientela retail, non caratterizzata da rating interni, la valutazione delle perdite attese è basata su una provision matrix, costruita raggruppando, ove opportuno, i crediti in cluster appropriati ai quali applicare percentuali di svalutazione definite sulla base dell’esperienza di perdite pregresse, rettificate, ove necessario, per tener conto di informazioni previsionali in merito al rischio di credito della controparte o di cluster di controparti.

Attività finanziarie relative ad accordi per servizi in concessione

Con riferimento all’applicazione dell’IFRIC12 al servizio in conces-sione dell’illuminazione pubblica Acea ha adottato il Financial Asset Model rilevando un’attività finanziaria nella misura in cui ha un diritto contrattuale incondizionato a ricevere flussi di cassa futuri.

Cassa e mezzi equivalenti

Tale voce include cassa e conti correnti bancari e depositi rimbor-sabili a vista o a brevissimo termine e altri investimenti finanziari a breve termine a elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti a un rischio non significativo di variazione di valore.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, inclusive dei debiti finanziari, dei debiti commerciali, degli altri debiti e delle altre passività sono iscritte inizialmente al fair value ridotto di eventua-li costi connessi alla transazione; successivamente sono rilevate al costo ammortizzato, utilizzando ai fini dell’attualizzazione, il tasso di interesse effettivo, così come illustrato al punto precedente “Atti-vità finanziarie”. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l’obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Compensazione di attività e passività finanziarie

Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato pa-trimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, corren-temente esercitabile, e si ha l’intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l’attività e contemporaneamente estinguere la passività).

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli impliciti (Embedded derivative) sono attività e passività rilevate al fair value secondo i cri-teri indicati al successivo punto “Valutazione al fair value”. Nell’am-bito della strategia e degli obiettivi definiti per la gestione del rischio, la qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell’esistenza di una relazione economica tra l’oggetto co-perto e lo strumento di copertura tale da operare la compensazione delle relative variazioni di valore e che tale capacità di compensazio-ne non sia inficiata dal livello del rischio di credito di controparte; (ii) la definizione di un hedge ratio coerente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell’ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento (rebalancing). Le modifiche degli obiettivi di risk management, il ve-nir meno delle condizioni indicate in precedenza per la qualificazione delle operazioni come di copertura, ovvero l’attivazione di operazioni di ribilanciamento, determinano la discontinuità prospettica, totale o parziale, della copertura. Quando i derivati di copertura copro-no il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; per esempio, copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso) i derivati sono rile-vati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. Coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati a riflettere a conto economico le variazioni del fair value associate al rischio coperto, indipendentemente dalla previsione di un diverso criterio di valutazione applicabile generalmente alla tipologia di stru-mento. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; per esempio, copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/pas-sività per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse o dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati considerate efficaci sono inizialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferen-te alle altre componenti dell’utile complessivo e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall’operazione coperta. Nel caso di copertura di transazio-ni future che comportano l’iscrizione di un’attività o di una passività non finanziaria, le variazioni cumulate del fair value dei derivati di copertura, rilevate nel patrimonio netto, sono imputate a rettifica del valore di iscrizione dell’attività/passività non finanziaria oggetto della copertura (cosiddetto basis adjustment). La quota non efficace della copertura è iscritta nella voce di conto economico “(Oneri)/Proventi finanziari”. Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura, ivi incluse le eventuali componenti inefficaci degli strumenti derivati di copertura, sono rilevate a conto economico. In particolare, le varia-zioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico “(Oneri)/Proventi finanziari”. I derivati impliciti, incorporati all’interno di at-tività finanziarie, non sono oggetto di separazione contabile; in tali fattispecie, l’intero strumento ibrido è catalogato in base ai criteri generali di classificazione delle attività finanziarie. I derivati impliciti incorporati all’interno di passività finanziarie e/o attività non finan-ziarie sono separati dal contratto principale e rilevati separatamen-te se lo strumento implicito: (i) soddisfa la definizione di derivato; (ii) nel suo complesso non è valutato al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (FVTPL); (iii) se le caratteristiche e i rischi del derivato non sono strettamente collegati a quelli del contratto principale. La verifica dell’esistenza di derivati impliciti da scorporare e valutare separatamente è effettuata al momento in cui l’impresa entra a far parte del contratto e, successivamente, in pre-

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 91

senza di modifiche nelle condizioni del contratto che determinino significative variazioni dei flussi di cassa generati dallo stesso.

Valutazione al fair value

Il fair value è il corrispettivo che può essere ricevuto per la cessio-ne di un’attività o che può essere pagato per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato alla data di valutazione (per esempio, exit price). Il fair value di un’attività o passività è determinato adottando le valutazioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell’at-tività o della passività. La valutazione del fair value suppone, inoltre, che l’attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso cui l’impresa ha accesso. La determinazione del fair value di un’attività non finanziaria è ef-fettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di ge-nerare benefìci economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo (cosiddetto Highest and best use”), o vendendola a un altro partecipante al mercato in grado di utilizzarla massimiz-zandone il valore. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell’asset è effettuata dal punto di vista degli operatori di merca-to anche nell’ipotesi in cui l’impresa intenda effettuarne un utilizzo differente; si presume che l’utilizzo corrente da parte della società di un’attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore. La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria sia non finanziaria, o di uno strumento di capitale, tie-ne conto del prezzo quotato per il trasferimento di una passività o di uno strumento di capitale identici o similari; se tale prezzo quotato non è disponibile, si considera la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valuta-zione. Il fair value degli strumenti finanziari è determinato conside-rando il rischio di credito della controparte di un’attività finanziaria (cosiddetto “Credit Valuation Adjustment” - CVA) e il rischio di inadempimento, da parte dell’entità stessa, con riferimento a una passività finanziaria (cosiddetto “Debit Valuation Adjustment” - DVA). Nella determinazione del fair value, è definita una gerarchia di criteri basata sull’origine, la tipologia e la qualità delle informazioni utilizzate nel calcolo. Tale classificazione ha l’obiettivo di stabilire una

gerarchia in termini di affidabilità del fair value, dando la preceden-za all’utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valuta-zione dell’attività/passività.

La gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:

livello 1: input rappresentati da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per attività o passività identiche alle quali si può accedere alla data di valutazione;

livello 2: input, diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1, che sono osservabili, direttamente o indirettamente, per le attività o passività da valutare;

livello 3: input non osservabili per l’attività o la passività. In as-senza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è deter-minato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle singole fattispecie, che massimizzino l’uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l’utilizzo di input non osservabili.

Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando Acea deve far fronte a una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l’obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione. Gli accantona-menti sono stanziati sulla base della miglior stima della Direzione dei costi richiesti per adempiere all’obbligazione alla data di bilancio e qualora l’effetto sia significativo. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è determinato attua-lizzando al tasso medio del debito dell’impresa i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all’obbligazione. L’in-cremento del Fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico alla voce “Proventi/(Oneri) finanziari”. Qualora la passività fosse relativa allo smantellamento e/o ripristino di attività materiali, il fondo iniziale viene rilevato come contropartita all’attivi-cui si riferisce; l’incidenza a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell’immobilizzazione materiale alla quale l’onere si riferisce.

92 2. Bilancio di esercizio

Princìpi contabili, emendamenti, interpretazioni e improvements applicati dal gennaio 2023

“IFRS17 Insurance Contracts”

In data 18 maggio 2017, lo IASB ha emesso l’IFRS17 Insurance Con-tractsche definisce l’accounting dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell’IFRS17 che stabiliscono i criteri di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa dei contratti assicurativi, superano quelle attualmente previste dall’IFRS4 “Contratti assicurativi” e hanno come obiettivo quello di garantire agli utilizzatori del bilancio di valutare l’effetto che tali contratti hanno sulla posizione finanziaria, sui risultati e sui flussi finanziari delle compagnie. L’applicazione del princìpio è prevista per gli esercizi che hanno inizio il gennaio 2023.

“Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates”

Emesso in data 12 febbraio 2021, chiarisce, anche attraverso alcuni esempi, la distinzione tra cambiamenti di stima e cambiamenti di princìpi contabili. La distinzione è rilevante in quanto i cambiamenti di stima sono applicati prospetticamente a transazioni ed eventi fu-turi, mentre i cambiamenti di princìpi contabili sono generalmente applicati in via retroattiva. Le modifiche sono applicabili a partire da-gli esercizi che hanno inizio il gennaio 2023. È consentita un’ap-plicazione anticipata.

“Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 - Disclosure of Accounting Policies”

Emesso in data 12 febbraio 2021, richiede alle società di fornire le informazioni rilevanti sui princìpi contabili applicati e suggerisce di evitare o limitare le informazioni non necessarie. Le modifiche allo IAS 16 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il gen-naio 2023.

“Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”

Emesso in data 7 maggio 2021, ha lo scopo di rendere omogenee le modalità con cui le entità contabilizzano le imposte differite su operazioni come leasing e i costi di smantellamento. La principale novità riguarda l’introduzione di un’eccezione all’esenzione per la ri-levazione iniziale (IRE) della fiscalità differita per le attività e per le passività prevista dallo IAS 12. Nello specifico l’eccezione prevede la non applicabilità dell’esenzione dello IAS 12 per la rilevazione ini-ziale di tutte quelle operazioni che originano differenze temporanee uguali o oggetto di compensazione. Limitando l’esenzione alla sola rilevazione iniziale, l’impatto sarà di un progressivo miglioramento e comparabilità delle informazioni a benefìcio degli utilizzatori del bilancio con riferimento agli impatti fiscali delle operazioni di leasing e ai costi di smantellamento. Le modifiche sono applicabili a parti-re dagli esercizi che hanno inizio il gennaio 2023. È consentita un’applicazione anticipata.

Gli emendamenti e i principi sopra indicati non hanno comportato per Acea impatti significativi sul bilancio o necessità di particolari disclosure.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 93

Princìpi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili successivamente alla fine dell’esercizio e non adottati in via anticipata dal Gruppo

“Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current”

A gennaio 2020 e ottobre 2022, lo IASB ha pubblicato delle modi-fiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:

cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza;

che il diritto di postergazione deve esistere alla chiusura dell’e-sercizio;

la classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l’entità eserciterà il proprio diritto di postergazione.

Solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione. Inoltre, è stato introdotto un requisito che richiede di dare informativa quando una passività che deriva da un contratto di finanziamento è classificata come non corrente e il diritto di postergazione dell’entità è subordinato al ri-spetto di covenants entro dodici mesi.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al gennaio 2024 o successivamente, e dovranno essere applicate re-trospettivamente. Il Gruppo sta al momento valutando l’impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e qualora si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti.

“Amendments to IFRS16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback”

Emesso in data 22 settembre 2022, ha lo scopo di chiarire l’im-patto che un’operazione di vendita o retrolocazione potrebbe

avere su una passività finanziaria che prevede pagamenti variabili non correlati a indici o tassi. La principale novità nella valutazio-ne successiva della passività finanziaria riguarda la determinazione dei lease paymentse dei revised lease paymentsin modo che, a seguito di un’operazione di leaseback il venditore-locatario non rilevi alcun utile o perdita relativo al diritto d’uso che detiene. La modifica ha come finalità quella di evitare la contabilizzazione di utili e perdite, relative al diritto d’uso iscritto, a seguito di eventi che comportano una rimisurazione del debito (per esempio modi-fica del contratto di locazione o della sua durata). Eventuali utili e perdite derivati dall’estinzione parziale o totale di un contratto di locazione continuano a essere rilevati per la parte di diritto d’uso cessato. Le modifiche sono applicabili dal gennaio 2024 con possibilità di applicazione anticipata.

“Supplier Finance Arrangements - Amendments to IAS 7 and IFRS7”

A maggio 2023, lo IASB ha emesso le modifiche dello IAS 7 Ren-diconto Finanziario e IFRS7 Strumenti Finanziari: Informazioni Integrative, per chiarire le caratteristiche degli accordi di reverse factoring e richiedere di dare ulteriore informativa di tali accordi. I requisiti di informativi inclusi nelle modifiche hanno l’obiettivo di as-sistere gli utilizzatori di bilancio nel comprendere gli effetti sulle pas-sività, flussi di cassa ed esposizione al rischio di liquidità di un’entità degli accordi di reverse factoring. Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al gennaio 2024 o successivamente. È permessa l’applicazione anticipata e di tale fatto è necessario dare informativa. Non ci si aspetta che tali modifiche abbiano un impatto materiale sul bilancio del Gruppo.

94 2. Bilancio di esercizio

Prospetto di Conto economico

Rif.

nota

2023

Di cui parti correlate

2022

Di cui parti correlate

Variazione

1

Ricavi da vendita e prestazioni

189.815.095

189.815.095

191.611.338

191.604.070

(1.796.243)

2

Altri ricavi e proventi

15.223.430

9.629.630

18.803.427

8.926.370

(3.579.997)

Ricavi netti

205.038.525

199.444.725

210.414.765

200.530.440

(5.376.240)

3

Costo del lavoro

70.478.394

0

63.845.418

0

6.632.975

4

Costi esterni

161.797.356

59.104.874

185.119.951

67.661.283

(23.322.595)

Costi operativi

232.275.749

59.104.874

248.965.369

67.661.283

(16.689.620)

Margine operativo lordo

(27.237.224)

140.339.851

(38.550.604)

132.869.157

11.313.380

5

Svalutazioni (Riprese di valore) nette di crediti commerciali

425.590

147.265

188.019

0

237.571

6

Ammortamenti e accantonamenti

52.022.727

0

45.928.818

0

6.093.910

Risultato operativo

(79.685.542)

140.192.586

(84.667.441)

132.869.157

4.981.899

7

Proventi finanziari

114.152.586

100.121.208

89.303.287

87.162.632

24.849.300

8

Oneri finanziari

(111.455.366)

(6.785.414)

(67.575.778)

(1.633.491)

(43.879.589)

9

Proventi/(Oneri) da partecipazioni

265.470.928

265.470.928

258.169.402

258.169.402

7.301.526

Risultato ante imposte

188.482.606

498.999.309

195.229.470

476.567.701

(6.746.864)

10

Imposte sul reddito

(14.478.434)

0

(11.505.799)

(100.587.879)

(2.972.634)

Risultato netto

202.961.039

498.999.309

206.735.269

577.155.580

(3.774.230)

Prospetto di Conto economico complessivo

migliaia

2023

2022

Variazione

Risultato netto del periodo

202.961

206.735

(3.774)

Riserva differenze cambio

14.004

10.348

3.656

Riserva fiscale per differenze di cambio

(3.361)

(2.484)

(877)

Utili/(Perdite) derivanti da differenza cambio

10.643

7.865

2.779

Parte efficace degli utili/(perdite) sugli strumenti di copertura (“cash flow hedge”)

(14.895)

3.782

(18.676)

Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) sugli strumenti di copertura (“cash flow hedge”)

3.575

(908)

4.482

Utili/(Perdite) derivanti dalla parte efficace sugli strumenti di copertura al netto dell’effetto fiscale

(11.320)

2.874

(14.194)

Utili/(Perdite) attuariali su benefìci a dipendenti iscritti a patrimonio netto

(660)

(3.259)

2.599

Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) attuariali su benefìci a dipendenti

195

964

(768)

Utili/(Perdite) attuariali su piani pensionistici a benefìci definiti al netto dell’effetto fiscale

(465)

(2.295)

1.830

Totale delle componenti del conto economico complessivo, al netto dell’effetto fiscale

(1.142)

8.444

(9.585)

Totale utile/perdita complessivo

201.820

215.179

(13.359)

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 95

Prospetto di Stato patrimoniale

Rif.

nota

ATTIVITÀ

31/12/2023

Di cui parti correlate

31/12/2022

Di cui parti correlate

Variazione

11

Immobilizzazioni materiali

112.297.703

0

114.345.128

0

(2.047.425)

12

Investimenti immobiliari

1.989.600

0

2.255.615

0

(266.015)

13

Immobilizzazioni immateriali

98.267.856

0

92.196.660

0

6.071.195

14

Diritti d’uso

13.579.828

0

8.469.822

0

5.110.005

15

Partecipazioni in controllate e collegate

2.089.858.946

0

2.059.276.845

0

30.582.101

16

Altre partecipazioni

7.350.701

0

2.350.061

0

5.000.640

17

Imposte differite attive

12.894.926

0

13.453.405

0

(558.479)

18

Attività finanziarie

3.871.050.036

3.864.547.783

3.547.241.204

3.538.039.094

323.808.832

19

Altre attività non correnti

290.034

0

208.031

0

82.003

ATTIVITÀ NON CORRENTI

6.207.579.629

3.864.547.783

5.839.796.772

3.538.039.094

367.782.857

20.a

Crediti commerciali

169.178.186

168.583.828

149.228.675

148.311.002

19.949.511

20.b

Altre attività correnti

68.029.588

35.315.916

52.764.394

17.614.932

15.265.195

20.c

Attività per imposte correnti

2.209.677

0

9.221.644

0

(7.011.967)

20.d

Attività finanziarie correnti

897.531.153

559.940.494

667.282.749

472.146.361

230.248.404

20.e

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

140.469.651

0

299.918.068

0

(159.448.417)

20

ATTIVITÀ CORRENTI

1.277.418.255

763.840.239

1.178.415.530

638.072.295

99.002.725

TOTALE ATTIVITÀ

7.484.997.884

4.628.388.022

7.018.212.302

4.176.111.389

466.785.582

Rif. nota

PASSIVITÀ

31/12/2023

Di cui parti correlate

31/12/2022

Di cui parti correlate

Variazione

21.a

Capitale sociale

1.098.898.884

0

1.098.898.884

0

0

21.b

Riserva legale

157.837.638

0

147.500.875

0

10.336.763

21.c

Altre riserve

90.812.214

0

91.953.742

0

(1.141.528)

Utile/(Perdita) relativa a esercizi precedenti

161.296.541

0

145.563.757

0

15.732.785

Utile/(Perdita) dell’esercizio

202.961.039

0

206.735.269

0

(3.774.230)

21

Patrimonio netto

1.711.806.317

0

1.690.652.526

0

21.153.791

22

Trattamento di fine rapporto e altri piani a benefìci definiti

22.600.176

0

21.900.859

0

699.317

23

Fondo rischi e oneri

14.952.442

0

17.381.138

0

(2.428.696)

24

Debiti e passività finanziarie

4.470.501.883

90.790.000

4.404.758.960

103.760.000

65.742.924

25

Altre passività

36.723.950

36.147.973

31.714.037

31.115.294

5.009.914

PASSIVITÀ NON CORRENTI

4.544.778.452

126.937.973

4.475.754.993

134.875.294

69.023.458

26.a

Debiti finanziari

974.896.240

297.024.215

572.823.648

211.353.727

402.072.593

26.b

Debiti verso fornitori

195.219.580

104.412.553

233.199.222

104.651.289

(37.979.642)

26.c

Altre passività correnti

58.297.295

30.680.724

45.781.912

21.753.194

12.515.382

26

PASSIVITÀ CORRENTI

1.228.413.116

432.117.492

851.804.782

337.758.210

376.608.333

TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO

7.484.997.884

559.055.465

7.018.212.302

472.633.503

466.785.582

96 2. Bilancio di esercizio

Prospetto delle variazioni di Patrimonio netto

migliaia

Capitale sociale

Riserva legale

Riserva plusvalenza da scorporo

Riserva per differenze di cambio

Riserva da valutazione di strumenti finanziari

Riserva da utili o perdite attuariali

Altre riserve diverse

Utile/(Perdita) accumulati

Utile/(Perdita) dell’esercizio

Totale patrimonio netto

Saldi al 31 dicembre 2022

1.098.899

147.501

102.567

17.262

(16.225)

(12.029)

379

145.564

206.735

1.690.653

Saldi al gennaio 2023

1.098.899

147.501

102.567

17.262

(16.225)

(12.029)

379

145.564

206.735

1.690.653

Utili di conto economico

0

0

0

0

0

0

0

0

202.961

202.961

Altri utili (perdite) complessivi

0

0

0

10.643

(11.320)

(465)

0

0

0

(1.142)

Totale utile (perdita)complessivo

0

0

0

10.643

(11.320)

(465)

0

0

202.961

201.820

Destinazione risultato 2022

0

10.337

0

0

0

0

0

196.399

(206.735)

0

Distribuzione dividendi

0

0

0

0

0

0

0

(180.666)

0

(180.666)

Saldi al 31 dicembre 2023

1.098.899

157.838

102.567

27.905

(27.545)

(12.494)

379

161.297

202.961

1.711.806

migliaia

Capitale sociale

Riservalegale

Riserva plusvalenza da scorporo

Riserva per differenze di cambio

Riserva da valutazione di strumenti finanziari

Riserva da utili o perdite attuariali

Altreriserve diverse

Utile/(Perdita) accumulati

Utile/(Perdita) dell’esercizio

Totale patrimonio netto

Saldi al 31 dicembre 2021

1.098.899

138.649

102.567

9.397

(19.099)

(9.734)

379

158.042

177.040

1.656.139

Saldi al gennaio 2022

1.098.899

138.649

102.567

9.397

(19.099)

(9.734)

379

158.042

177.040

1.656.139

Utili di conto economico

0

0

0

0

0

0

0

0

206.735

206.735

Altri utili (perdite) complessivi

0

0

0

7.865

2.874

(2.295)

0

0

0

8.444

Totale utile (perdita)complessivo

0

0

0

7.865

2.874

(2.295)

0

0

206.735

215.179

Destinazione risultato 2021

0

8.852

0

0

0

0

0

168.188

(177.040)

0

Distribuzione dividendi

0

0

0

0

0

0

0

(180.666)

0

(180.666)

Saldi al 31 dicembre 2022

1.098.899

147.501

102.567

17.262

(16.225)

(12.029)

379

145.564

206.735

1.690.653

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 97

Rendiconto finanziario

Rif. nota

migliaia

31/12/2023

Di cuiparti correlate

31/12/2022

Di cuiparti correlate

Variazione

 

Utile prima delle imposte

188.483

 

195.229

 

(6.747)

6

Ammortamenti e riduzioni di valore

46.583

 

36.514

 

10.069

9

Proventi/(Oneri) da partecipazioni

(265.471)

(265.471)

(258.169)

(258.169)

(7.302)

6

Variazione fondo rischi e oneri

(1.869)

 

2.357

 

(4.226)

8-22

Variazione netta fondo per benefìci ai dipendenti

699

 

1.566

 

(867)

7-8

Proventi/(Oneri) finanziari netti

(3.592)

 

(21.967)

 

18.375

 

Cash flow da attività operativa prima delle variazioni del capitale circolante netto

(35.167)

(265.471)

(44.470)

(258.169)

9.303

5

Accantonamento svalutazione crediti

426

 

188

 

238

20

Incremento/Decremento dei crediti inclusi nell’attivo circolante

(28.832)

(37.974)

(46.375)

(23.739)

17.543

26

Incremento/Decremento dei debiti inclusi nel passivo circolante

73.084

8.689

125.769

(16.179)

(52.685)

10

Imposte corrisposte

(85.053)

 

(91.135)

 

6.082

 

Variazione del capitale circolante

(40.374)

(29.285)

(11.552)

(39.918)

(28.822)

 

Variazione di altre attività/passività di esercizio

4.033

 

31.537

 

(27.504)

 

Flusso monetario da attività d’esercizio da Disposal Group/Attività destinate alla vendita

0

 

0

 

0

 

Cash flow da attività operativa

(71.509)

(294.756)

(24.486)

(298.087)

(47.023)

11-12-13

Investimenti in attività materiali e immateriali

(47.436)

 

(70.823)

 

23.387

15-16

Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d’azienda

(20.171)

 

(5.239)

 

(14.932)

18-20-24-26

Incassi/(Pagamenti) derivanti da altri investimenti finanziari

(565.270)

(414.303)

(221.799)

246.644

(343.471)

 

Dividendi incassati

265.576

265.576

268.362

268.362

(2.786)

 

Interessi attivi incassati

113.974

 

92.955

 

21.019

 

Flusso monetario da attività di investimento da Disposal Group/Attività destinate alla vendita

0

 

0

 

0

 

Totale flusso monetario per attività di investimento

(253.327)

(148.727)

63.457

515.006

(316.784)

24

Nuove emissioni di debiti finanziari a lungo termine

700.000

 

250.000

 

450.000

24

Rimborsi di debiti finanziari

(351.581)

(12.970)

(59.081)

(12.970)

(292.500)

24-26

Diminuzione/Aumento di altri debiti finanziari

60.650

72.700

(166.618)

112.524

227.268

 

Interessi passivi pagati

(108.559)

 

(70.988)

 

(37.571)

 

Pagamento dividendi

(135.123)

(135.123)

(133.904)

(133.904)

(1.220)

 

Flusso monetario da attività di finanziamento da Disposal Group/Attività destinate alla vendita

0

 

0

 

0

 

TOTALE FLUSSO MONETARIO PER ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO

165.387

(75.393)

(180.591)

(34.350)

345.978

 

FLUSSO MONETARIO DEL PERIODO

(159.448)

(518.876)

(141.620)

182.569

(17.829)

 

Disponibilità monetaria netta iniziale

299.918

 

441.538

 

(141.620)

 

Disponibilità monetaria da acquisizione

0

 

0

 

0

 

Disponibilità monetaria netta finale

140.470

299.918

(159.448)

 

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell’esercizio

0

 

0

 

0

 

Disposal Group/Attività destinate alla vendita

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell’esercizio

140.470

299.918

(159.448)

 

Continuing Operations

 

 

98 2. Bilancio di esercizio

Note al Conto economico

Ricavi

1. Ricavi da vendita e prestazioni 189.815 mila

I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono così composti:

migliaia

2023

2022

Variazione

Ricavi da prestazioni a clienti

43.415

49.593

(6.178)

Illuminazione Pubblica Roma

43.415

49.585

(6.171)

Altri ricavi

0

7

(7)

Ricavi da prestazioni infragruppo

146.401

142.019

4.382

Contratti di servizio infragruppo

102.334

103.061

(727)

Altre prestazioni infragruppo

44.066

38.958

5.109

Ricavi da vendita e prestazioni

189.815

191.611

(1.796)

La riduzione dei ricavi da prestazioni a clienti, pari a 6.178 mila, è attribuibile alla riduzione del corrispettivo relativo al servizio di pub-blica illuminazione svolto nel Comune di Roma. La riduzione è da ri-condurre alla diminuzione del canone per la componente di energia elettrica a causa delle dinamiche di mercato, in parte compensata dall’aumento delle attività di manutenzione straordinaria e delle re-alizzazioni di nuovi impianti. Le attività di manutenzione straordinaria e di ammodernamento e sicurezza sono state portate avanti secon-do quanto concordato con Roma Capitale.

I ricavi da prestazioni infragruppo registrano un incremento com-plessivo di 4.382 mila. Tale variazione discende dall’iscrizione dei proventi relativi al diritto d’uso pluriennale di licenze acquistate o sviluppate da Acea (+€ 10.223 mila) e da maggiori corrispettivi per il contratto per le attività di service nell’ambito IT rese nell’interes-se delle Società del Gruppo (+€ 1.758 mila) compensati in parte

da minori corrispettivi per le altre attività previste dal contratto di servizio di natura amministrativa, finanziaria, legale, logistica, dire-zionale e tecnica.

Si rinvia al successivo paragrafo “Rapporti con Roma Capitale” per ulteriori informazioni sul contratto di Illuminazione Pubblica.

2. Altri ricavi e proventi 15.223 mila

Gli altri ricavi e proventi registrano una riduzione pari a 3.580 mila rispetto al 31 dicembre 2022. La riduzione è originata dai fe-nomeni esplicitati nella tabella che segue, in particolare a minori sopravvenienze attive e insussistenze del passivo (-€ 2.294 mila) e da minori altri ricavi (-€ 2.234 mila), questi ultimi principalmente riferiti a minori ricavi per l’iscrizione del credito d’imposta per l’au-mento dei costi di energia elettrica e gas.

migliaia

2023

2022

Variazione

Sopravvenienze attive

2.581

4.875

(2.294)

Altri ricavi

2.957

5.191

(2.234)

Rimborsi per danni, penalità, rivalse

81

65

16

Contributi regionali

4

(4)

Personale distaccato

5.532

4.764

769

Proventi immobiliari

1.237

1.276

(39)

Riaddebito organi per cariche sociali

2.835

2.629

206

Altri ricavi e proventi

15.223

18.803

(3.580)

Costi

3. Costo del lavoro 70.478 mila

migliaia

2023

2022

Variazione

Costo del personale al lordo dei capitalizzati

77.117

71.132

5.985

Personale impiegato nei progetti

(480)

(747)

267

Costi capitalizzati del personale

(6.159)

(6.540)

381

Costo del lavoro

70.478

63.845

6.633

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 99

La variazione in aumento del costo del lavoro al lordo dei costi capi-talizzati, pari a 5.985 mila, discende in parte dall’andamento delle consistenze medie, come peraltro evidenziato nella tabella sotto ri-portata e dagli adeguamenti contrattuali.

Il costo del personale è nettato, oltre che dei costi capitalizzati pari a 6.159 mila (-€ 381 mila rispetto al 2022), anche di 480 mila (-€ 267 mila rispetto al 31 dicembre 2022) che rappresentano

l’ammontare complessivo dei costi del personale impiegato nei pro-getti informatici destinati a tutte le società del Gruppo partecipanti alla comunione sulla parte residua del contratto Template che rima-ne ancora in vigore.

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media e finale dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quel-la del precedente esercizio.

Consistenza media del periodo

Consistenza finale del periodo

2023

2022

Variazione

2023

2022

Variazione

Dirigenti

61

53

9

68

53

15

Quadri

189

180

9

194

188

6

Impiegati

463

464

0

483

461

22

Operai

20

21

(1)

17

21

(4)

Totale

733

717

16

762

723

39

4. Costi esterni 161.797 mila

Rispetto al 31 dicembre 2022, si registra una riduzione complessiva dei costi esterni pari a 23.323 mila; di seguito si fornisce la com-posizione e le variazioni dei costi esterni per natura.

migliaia

2023

2022

Variazione

Materie

2.815

3.105

(290)

Servizi e appalti

135.648

161.352

(25.704)

Godimento beni di terzi

17.166

13.517

3.648

Oneri diversi di gestione

6.168

7.145

(977)

Costi esterni

161.797

185.120

(23.323)

migliaia

2023

2022

Variazione

Prestazioni tecniche e amministrative (comprese consulenze e collaborazioni)

34.232

43.168

(8.936)

Lavori eseguiti in appalto

7.842

9.877

(2.035)

Smaltimento e trasporto fanghi, scorie, ceneri e rifiuti

57

89

(32)

Altri servizi

10.225

10.265

(41)

Servizi al personale

5.897

5.359

538

Spese assicurative

1.174

1.650

(476)

Consumi elettrici, idrici e gas

25.798

37.313

(11.515)

Servizi infragruppo e non

23.367

19.669

3.697

Spese telefoniche e trasmissione dati

1.280

1.524

(244)

Spese postali

390

568

(178)

Canoni di manutenzione

5.872

10.172

(4.300)

Spese di pulizia, trasporto e facchinaggio

3.847

4.406

(559)

Spese pubblicitarie e sponsorizzazioni

5.457

6.765

(1.308)

Organi sociali

1.266

978

289

Spese bancarie

1.538

1.321

217

Spese di viaggio e trasferta

332

306

26

Personale distaccato

7.045

7.851

(806)

Spese tipografiche

31

73

(42)

Servizi e appalti

135.648

161.352

(25.704)

100 2. Bilancio di esercizio

migliaia

2023

2022

Variazione

Canoni di locazione

548

429

120

Altri noleggi e canoni (godimento beni terzi)

16.617

13.089

3.529

Godimento beni di terzi

17.166

13.517

3.648

migliaia

2023

2022

Variazione

Imposte e tasse

1.838

2.035

(197)

Risarcimento danni ed esborsi per vertenze giudiziarie

147

161

(14)

Contributi erogati e quote associative

2.068

2.197

(129)

Spese generali

1.490

2.054

(564)

Sopravvenienze passive

626

700

(73)

Oneri diversi di gestione

6.168

7.145

(977)

In merito alla riduzione dei costi esterni di 23.323 mila sono di seguito riportati i principali fenomeni:

minori costi per consulenze e prestazioni tecniche e ammini-strative per 8.936 mila tra cui figurano i progetti strategici; la flessione è in parte compensata da maggiori costi per servizi informatici;

riduzione dei consumi elettrici, idrici e gas pari a 11.515 mila di cui 9.963 relativi al Servizio di Illuminazione Pubblica di Roma Capitale. Tali riduzioni sono da ricondurre alle dinamiche dei prezzi di mercato dell’energia;

minori costi per canoni di manutenzione di natura informatica per 4.300 mila;

maggiori costi per licenze d’uso software applicativo per 3.716 mila (compresi nella voce altri noleggi e canoni).

Si informa che, ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, i compensi maturati dalla Società di Revisio-ne PwC sono riportati nella tabella che segue.

(€ migliaia)

Revisore della Capogruppo

Rete del revisore della Capogruppo

Totale

Tipologia di servizi

Revisione legale dei conti

 220

 220

Servizi di attestazione

 73

 

 73

Altri servizi

 232

 187

 419

Totale corrispettivi

524

187

712

(1) Gli altri servizi di revisione forniti da PwC SpA alla capogruppo sono relativi prin-cipalmente a servizi di assisstenza nell’attività di documentazione e valutazione dei controlli interni;

(2) gli altri servizi di revisione forniti dalle società appartenenti al network PwC alla Ca-pogruppo sono relativi principalmente all’emissione di comfort letter in occasione di emissioni obbligazionarie.

Si precisa che i compensi sopra riportati si riferiscono a incarichi relativi all’anno 2023 affidati fino al 31 dicembre 2023.

5. Svalutazioni (riprese di valore) nette di crediti commerciali 426 mila

Il saldo del conto è rappresentato dall’accantonamento a fondo svalutazione crediti finanziari, tra cui verso Sienergia ed Ecomed e crediti commerciali verso terzi.

6. Ammortamenti e accantonamenti 52.023 mila

migliaia

2023

2022

Variazione

Ammortamenti

46.583

36.514

10.069

Accantonamenti

5.440

9.415

(3.976)

Ammortamenti e accantonamenti

52.023

45.929

6.094

 

Gli ammortamenti ammontano complessivamente a 46.583 mila e si riferiscono per 34.889 mila alle immobilizzazio-ni immateriali, per 7.578 mila alle immobilizzazioni materiali e per  4.513 mila all’applicazione dell’IFRS16. L’aumento de-gli ammortamenti complessivamente, pari a 10.069 mila, è da imputare per 10.547 mila alle immobilizzazioni immateriali.

Quest’ultimo si riferisce per 9.946 mila alle licenze e agli svilup-pi informatici concessi in uso alle società controllate e collegate in virtù del contratto che ha sostituito il precedente Template e per la restante parte ai progetti informatici entrati in esercizio tra la fine dello scorso esercizio e l’inizio del corrente esercizio, nonché per i nuovi sviluppi.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 101

Gli accantonamenti al fondo rischi al netto dei rilasci risultano pari a 5.440 mila. Di seguito viene fornita la loro composizione per natura e i relativi effetti.

migliaia

2023

2022

Variazione

Accantonamento rischi legale

1.641

974

666

Accantonamento partecipate

775

0

775

Accantonamento rischi contributivi

16

138

(121)

Accantonamento appalti e forniture

19

111

(92)

Accantonamenti fondi rischi

2.451

1.223

1.228

Accantonamento mobilità del personale

3.246

8.208

(4.962)

Accantonamenti fondi oneri

3.246

8.208

(4.962)

Totale accantonamenti

5.697

9.431

(3.734)

Rilasci fondi rischi, rilasci fondi oneri

(258)

(16)

(242)

Totale

5.440

9.415

(3.976)

Rispetto all’esercizio precedente, si registra un decremento del livello complessivo degli accantonamenti originato principalmente da mino-ri accantonamenti relativi alla mobilità del personale, compensato in parte da maggiori accantonamenti per contenziosi legali e rischi su partecipate (€ 700 mila si riferiscono alla partecipazione in Ecomed).

Per ulteriori dettagli si rinvia a quanto illustrato nel paragrafo relati-vo all’“Aggiornamento delle principali vertenze giudizialidel presente documento.

7. Proventi finanziari 114.153 mila

migliaia

2023

2022

Variazione

Interessi su crediti finanziari

96.431

83.987

12.444

Interessi attivi bancari

1.736

251

1.485

Interessi su crediti diversi

13.006

1.874

11.133

Proventi finanziari da attualizzazione

179

246

(67)

Altri proventi

2.800

2.946

(146)

Proventi finanziari

114.153

89.303

24.849

L’incremento dei proventi finanziari per 24.849 mila è dovuto a maggiori interessi attivi essenzialmente sulle linee di credito revol-ving verso società del Gruppo per 12.444 mila e sui conti correnti

per complessivi 1.485 mila da imputare prevalentemente all’in-cremento dei tassi di interesse e per 10.748 mila a maggiori inte-ressi sui depositi a breve accesi nel corso dell’esercizio.

8. Oneri finanziari 111.455 mila

migliaia

2023

2022

Variazione

Oneri (Proventi) su Interest Rate Swap

5.053

4.592

461

Interessi su prestiti obbligazionari

79.838

55.818

24.019

Interessi su indebitamento a medio-lungo termine

20.399

7.740

12.660

Interessi su indebitamento a breve termine

2.984

176

2.808

Interessi moratori e dilatori

196

206

(9)

Interest cost al netto degli utili e perdite attuariali

895

239

655

Oneri finanziari IFRS16

935

274

662

Altri oneri finanziari

89

223

(134)

(Utili)/Perdite su cambi

1.067

(1.692)

2.758

Oneri finanziari

111.455

67.576

43.880

102 2. Bilancio di esercizio

L’aumento degli oneri finanziari per 43.880 mila deriva princi-palmente da maggiori interessi su prestiti obbligazionari (+€ 24.019 mila) e sui finanziamenti a medio-lungo termine (+€ 12.660 mila).

La variazione degli interessi su prestiti obbligazionari è dovuta per  25.055 mila al nuovo prestito obbligazionario emesso a inizio anno.

La variazione degli interessi su finanziamenti a medio-lungo termine pari complessivamente a 12.660 mila è dovuta principalmente ai finanziamenti a medio-lungo termine per effetto dell’aumento dei tassi di interesse.

Alla stessa natura è da imputare l’incremento pari a 2.808 mila degli interessi su indebitamento a breve termine che contengono principalmente gli interessi passivi relativi ai rapporti di tesoreria ac-centrata.

La voce Utili e perdite su cambi registra un peggioramento pari a

2.758 mila da imputare per 2.852 mila all’adeguamento della valutazione al cambio di Acea International.

Con riferimento al costo medio del debito di Acea, si segnala un incremento rispetto all’esercizio precedente, essendo passato all’1,24% del 2022 all’1,88% del 2023.

9. Proventi/Oneri da partecipazioni 265.471 mila

I proventi al netto degli oneri da partecipazione sono pari a  265.471 mila e registrano un aumento di 7.302 mila (erano  258.169 mila al 31 dicembre 2022). Si compongono come riepi-logato nella seguente tabella.

migliaia

2023

2022

Variazione

Acea Ato2

64.680

70.805

(6.125)

Acque Blu Fiorentine

2.239

4.774

(2.535)

Acea International

2.642

2.704

(62)

areti

113.479

125.362

(11.883)

Acea Energia

3.792

10.127

(6.335)

Acea Produzione

44.626

29.099

15.527

Aquaser

46

43

2

Intesa aretina

646

0

646

Acea Ambiente

22.062

12.854

9.208

Geal

278

0

278

Ingegnerie Toscane

21

68

(48)

Acea Infrastructure

5.645

12.526

(6.881)

Ombrone

1.367

1.420

(53)

Technologies for Water Service (TWS)

4.000

0

4.000

Dividendi

265.523

269.782

(4.260)

Altri proventi da partecipazioni

31

0

31

(Oneri) da partecipazioni in società controllate e collegate

(82)

(11.613)

11.531

Proventi/(Oneri) da partecipazioni

265.471

258.169

7.302

La variazione è da imputare a minori oneri su partecipazioni (-€ 11.531 mila) compensati in parte da minori dividendi da par-tecipazioni. Nel 2022 la voce accoglieva le svalutazioni delle par-tecipazioni in Acea Ato5 (per 7.585 mila) e in Umbriadue (per  4.028 mila).

Si rimanda a quanto descritto nella voce Partecipazioni in control-late e collegate.

10. Imposte sul reddito -€ 14.478 mila

Le imposte risultano complessivamente pari a -€ 14.478 mila (-€ 11.506 mila del 31 dicembre 2022). In particolare, la determi-nazione delle imposte risente della normativa tributaria applicabile al trattamento fiscale dei dividendi incassati, degli accantonamen-ti a fondo rischi effettuati, nonché della deducibilità degli interessi passivi di Acea in capo al consolidato fiscale di Gruppo. Le imposte sul reddito d’esercizio hanno un’incidenza sul risultato ante imposte pari al 7,7%.

Il saldo si compone della somma algebrica delle seguenti voci.

Imposte correnti

Le imposte correnti sono pari a 92.086 mila (€ 89.026 mila al 31 dicembre 2022) e si riferiscono a IRES di consolidato calcolata sulla sommatoria degli imponibili e delle perdite fiscali delle società consolidate fiscalmente e all’IRAP.

Si precisa che tale effetto è annullato dall’iscrizione dei proventi de-rivanti dall’attribuzione degli imponibili delle società partecipanti al consolidato fiscale.

Tale effetto è riepilogato nella tabella di seguito riportata che espone la riconciliazione fra le aliquote teoriche e quelle effettive.

Imposte differite

Le imposte differite attive nette riducono le imposte per 1.240 mila (€ 1.182 mila al 31 dicembre 2022) e sono composte dal-la somma algebrica degli accantonamenti (€ 4.239 mila) eseguiti prevalentemente sul fondo rischi, sul fondo svalutazione crediti, su-gli ammortamenti e sugli accantonamenti su piani a benefìci definiti e dagli utilizzi (€ 2.999 mila). Le imposte differite passive accre-scono le imposte per 2.208 mila e sono relative solamente agli accantonamenti al netto degli utilizzi.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 103

Oneri e proventi da consolidato fiscale

Ammontano a 107.529 mila (€ 100.588 mila al 31 dicembre 2022) e rappresentano il saldo positivo tra gli oneri fiscali che la Capogruppo ha nei confronti delle società consolidate fiscalmente a fronte del trasferimento di perdite fiscali (€ 2.603 mila) e i proventi fiscali iscritti come contropartita degli imponibili fiscali trasferiti al consolidato (€ 110.131 mila).

Il compenso della perdita, come da regolamento generale di conso-lidato, è determinato applicando l’aliquota IRES vigente all’ammon-tare della perdita fiscale trasferita.

La tabella sotto riportata illustra la riconciliazione tra l’aliquota fisca-le teorica e quella effettiva.

migliaia

2023

%

2022

%

Risultato ante imposte

188.483

 

195.229

 

Imposte teoriche calcolate al 24 % sull’utile ante imposte

45.236

24,0%

46.855

24,0%

Effetto fiscale differenze permanenti in aumento

2.464

1,3%

5.289

2,7%

Effetto fiscale differenze permanenti in diminuzione

(62.015)

(32,9%)

(63.411)

(32,5%)

Effetto fiscale differenze temporanee in aumento

3.853

2,0%

3.845

2,0%

Effetto fiscale differenze temporanee in diminuzione

(4.688)

(2,5%)

(4.002)

(2,1%)

Proventi da consolidato fiscale

(327)

(0,2%)

0

0,0%

IRES di competenza

(15.477)

(8,2%)

(11.424)

(5,9%)

IRAP di competenza

0

0,0%

0

0,0%

Sopravvenienze imposte esercizi precedenti

32

0,0%

19

0,0%

Imposte anticipate differite nette

967

0,5%

(102)

(0,1%)

Totale imposte sul reddito d’esercizio

(14.478)

(7,7%)

(11.506)

(5,9%)

Il D.Lgs. 27 dicembre 2023, n. 209, recante “Attuazione della ri-forma fiscale in materia di fiscalità internazionale”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 301 del 28 dicembre 2023, recepisce nell’or-dinamento italiano la Direttiva UE n. 2022/2523 del Consiglio del 15 dicembre 2022, intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale (c.d. Global Minimum Tax) per i gruppi multinazio-nali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell’Unione, sulla base delle Global anti-base erosion rules (GloBE rules) elaborate in ambito OCSE (c.d. Pillar II).

La nuova disciplina sul c.d. Pillar II trova applicazione dagli esercizi che decorrono a partire dal 31 dicembre 2023 (cfr. art. 60 del D.L-gs. n. 209/2023). Pertanto, per il Gruppo, la normativa in esame si applicherà a partire dal gennaio 2024.

Come noto, il Pillar II prevede, nell’ambito di un gruppo multina-zionale, per le società del gruppo con livello di tassazione effettiva inferiore al 15%, un sistema di tassazione compensativo in capo alla controllante (c.d. Income Inclusion Rule o IIR). Ciò nella misura ne-cessaria a raggiungere la già menzionata soglia del 15%.

Il Gruppo ACEA ha effettuato una valutazione della potenziale esposizione del Gruppo alla cosiddetta Global Minimum Tax, effet-tuando una simulazione sulla base dei dati relativi all’esercizio 2022.

Sulla base delle elaborazioni effettuate per tutte le giurisdizioni in cui Gruppo è presente, è stata valutata positivamente la possibi-lità di ricorrere ai regimi semplificati di cui all’art. 39 del D.Lgs. n. 209/2023 (c.d. “transitional safe harbours” nella definizione della Direttiva UE n. 2022/2523). Si ricorda che, ove applicabili, i regimi semplificati prevedono che nessuna imposta integrativa sia dovuta da un gruppo in un determinato Stato ove sia superato positivamen-te almeno uno dei tre test (test de minimis, test del tax rate effettivo semplificato o test degli utili ordinari) previsti dalla Direttiva UE n. 2022/2523.

In particolare, i regimi semplificati sono stati applicati sui dati com-plessivi del Gruppo rilevati per ciascun singolo Stato in cui tale grup-po opera, secondo la modalità di esposizione dei dati prevista anche dal Country-by-Country Report. L’utilizzo dei dati aggregati riflette l’approccio “top-down” alla base delle regole Pillar II, che vede come punto focale per le attività di calcolo del livello di imposizione ef-fettiva l’entità capogruppo di più alto livello (c.d. Ultimate Parent Entity).

104 2. Bilancio di esercizio

Note allo Stato patrimoniale Attivo

Attività non correnti 6.207.580 mila

11. Immobilizzazioni materiali 112.298 mila

Si evidenzia un decremento di 2.047 mila rispetto al 31 dicembre 2022. La variazione si riferisce principalmente all’effetto netto dato dagli investimenti, complessivamente pari a 6.364 mila, e dagli ammortamenti che si attestano a 7.529 mila.

Tra gli investimenti del periodo figurano gli apparati di Telecontrollo della rete di Illuminazione Pubblica di Roma, realizzati da Acea su richiesta di Roma Capitale in adempimento al contratto di servizio.

Gli altri investimenti attengono principalmente agli interventi di ma-nutenzione straordinaria sulle sedi aziendali, oltre agli investimenti relativi agli hardware necessari ai progetti di sviluppo tecnologico per il miglioramento e l’evoluzione della rete informatica, e agli ar-redi e macchine d’ufficio.

Il prospetto di seguito riportato riepiloga le variazioni intervenute nell’esercizio.

migliaia

Terreni efabbricati

Impianti e macchinari

Attrezzatureindustriali

Altri beni

Immobilizzazioni in corso

Totaleimmobilizzazioni materiali

Costo storico iniziale

106.549

41.810

13.865

64.823

11.148

238.194

Investimenti/Acquisizioni

1.673

2.889

0

836

966

6.364

Disinvestimenti/Alienazioni

(60)

(745)

0

(199)

(244)

(1.247)

Altri movimenti

2.942

739

0

168

(3.849)

(1)

Costo storico finale

111.104

44.693

13.865

65.627

8.020

243.310

Fondo ammortamento iniziale

(28.662)

(24.962)

(13.576)

(56.649)

0

(123.849)

Ammortamenti e riduzioni di valore

(2.016)

(3.282)

(175)

(2.051)

0

(7.523)

Disinvestimenti/Alienazioni

0

344

0

47

0

390

Altri movimenti

(0)

(1)

0

(30)

0

(31)

Fondo ammortamento finale

(30.678)

(27.901)

(13.751)

(58.683)

0

(131.013)

Valore netto finale

80.426

16.793

115

6.944

8.020

112.298

12. Investimenti immobiliari 1.990 mila

Ammontano a 1.990 mila e registrano una riduzione complessi-vamente pari a 266 mila composta dalla vendita di un immobile pari a 211 mila e per effetto dell’ammortamento dell’anno pari a 55 mila. Sono costituiti principalmente da terreni e fabbricati non strumentali alla produzione e detenuti ai fini della locazione.

13. Immobilizzazioni immateriali 98.268 mila

La variazione pari complessivamente a 6.028 mila si riferisce principalmente all’effetto netto tra gli investimenti pari a 41.072

mila e gli ammortamenti che si attestano a 34.389 mila.

Gli investimenti hanno riguardato prevalentemente l’acquisto e il potenziamento di software a supporto delle attività di sviluppo dei sistemi di gestione delle piattaforme informatiche, di sicurezza aziendale e di gestione amministrativa. Si specifica che 30.094 mila si riferiscono a licenze e sviluppi informatici concessi in uso alle società controllate e collegate in virtù del contratto che ha sostitu-ito il precedente Template.

Di seguito il riepilogo delle variazioni intervenute nel corso del pe-riodo:

migliaia

Diritti di brevetto

Immobilizzazioniin corso

Totaleimmobilizzazioni immateriali

Valore netto iniziale

85.287

6.910

92.197

Investimenti/Acquisizioni

31.453

9.619

41.072

Disinvestimenti/Alienazioni

(45)

(528)

(573)

Altri movimenti

2.804

(2.843)

(39)

Ammortamenti

(34.389)

0

(34.389)

Valore netto finale

85.110

13.158

98.268

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 105

14. Diritto d’uso 8.470 mila

In tale voce sono ricompresi i diritti d’uso sui beni altrui che, con decorrenza gennaio 2019, sono rilevati come attività in leasing e ammortizzati lungo la durata dei contratti, a seguito dell’appli-

cazione del nuovo standard internazionale IFRS16. Alla data del 31 dicembre 2023 il valore netto contabile di tali attività è pari a 13.580 mila (€ 8.470 mila al 31 dicembre 2022).

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Terreni e fabbricati

12.359

7.165

5.194

Autovetture e autoveicoli

1.220

1.304

(84)

Altro

0

0

0

Totale

13.580

8.470

5.110

Nella tabella seguente si espone la movimentazione dell’esercizio:

migliaia

Terreni efabbricati

Autovetturee autoveicoli

Altro

Totale

Saldo di apertura

7.165

1.304

0

8.470

Nuovi contratti

369

751

0

1.120

Remeasurement

8.503

0

0

8.503

Riclassifiche/Altri movimenti

0

0

0

0

Ammortamento

(3.678)

(835)

0

(4.513)

Totale

12.359

1.220

0

13.580

Non sono inoltre presenti garanzie su valore residuo, pagamenti va-riabili e leasing non ancora sottoscritti per i quali Acea si è impegnata per un importo significativo. La variazione è da imputare, oltre che alla quota di ammortamento dell’anno, anche al rinnovo di un importante contratto di locazione di una sede aziendale. Infine, si fa presente che i costi relativi ai leasing di breve periodo e alle attività di modesto valore sono rilevati, in linea con quanto richiesto dall’IFRS16 e in continuità

con i precedenti esercizi, nella voce di conto economico “godimento beni di terzi”.

15. Partecipazioni in controllate e collegate 2.089.859 mila

Registrano una crescita di 30.582 mila rispetto al 31 dicembre 2022 ed è così composta:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Partecipazioni in controllate

2.061.685

2.033.815

27.869

Partecipazioni in collegate

28.174

25.461

2.713

Partecipazioni in controllate e collegate

2.089.859

2.059.277

30.582

Partecipazioni in imprese controllate

Vengono di seguito riepilogate le variazioni del 2023.

migliaia

Costo storico

Riclassifiche e altri movimenti

Rivalutazioni/Svalutazioni

Alienazioni

Valore netto

Valori al 31 dicembre 2022

3.445.017

(374.890)

(74.842)

(961.469)

2.033.815

Variazioni 2023:

 

 

 

 

 

variazione capitale sociale

15.136

0

0

0

15.136

acquisizioni/costituzioni

13.875

0

0

0

13.875

alienazioni/distribuzioni

0

0

0

0

0

riclassifiche e altri movimenti

0

0

0

0

0

svalutazioni/rivalutazioni

0

0

(1.142)

0

(1.142)

Totale variazioni del 2023

29.011

0

(1.142)

0

27.869

Valori al 31 dicembre 2023

3.474.027

(374.890)

(75.984)

(961.469)

2.061.685

Le movimentazioni intervenute riguardano:

15.136 mila sono relativi alle seguenti operazioni:

15.058 mila sono relativi alla ricapitalizzazione di Acea Ato5 per mezzo della remissione di crediti finanziari;

50 mila sono relativi all’aumento del capitale sociale di AEMA;

28 mila sono relativi a una ripatrimonializzazione di Agile Academy.

106 2. Bilancio di esercizio

13.875 mila sono relativi alle seguenti operazioni:

11.000 mila sono relativi all’acquisto di n. 799.999 azioni di ABAB dal socio Vianini Lavori SpA di cui 1.500 mila accantonate per stima earn-out da corrispondere a Vianini Lavori SpA come aggiustamento prezzo;

2.500 mila sono relativi alla sottoscrizione di 498.232 azioni per aumento di capitale a titolo oneroso di ASM Terni;

325 mila sono relativi alla costituzione di Aquantia Srl (65% delle quote);

50 mila sono relativi alla costituzione di a.cities Srl.

1.142 mila sono relativi alle seguenti operazioni:

1.127 mila sono relativi all’adeguamento al cambio della partecipazione in Acea International SA;

15 mila sono relativi all’aggiustamento prezzo relativo al conferimento in ASM Terni della partecipazione in Umbria-due avvenuto nel 2022.

Al fine della verifica del valore recuperabile delle partecipazioni, è stato effettuato l’impairment test, ai sensi dello IAS 36, delle con-trollate dirette e indirette di Acea.

Di seguito si riporta la metodologia utilizzata nonché si commentano i risultati dei test e le sensitivity effettuate. La procedura di impairment delle partecipazioni pone a confronto il valore contabile della parte-cipazione con il suo valore recuperabile, individuato come il valore più elevato fra il valore d’uso e il fair value, al netto dei costi di vendita.

Il valore d’uso rappresenta il valore attuale dei flussi finanziari attesi che si suppone deriveranno dall’uso continuativo dell’insieme de-gli asset relativi alla partecipazione. Il fair value, al netto dei costi di vendita, rappresenta l’ammontare ottenibile dalla vendita in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili.

Il processo di impairment 2023 fornisce la stima di un intervallo rela-tivo al valore recuperabile delle singole partecipazioni in termini di va-lore d’uso in continuità metodologica rispetto al precedente esercizio, ovvero tramite il metodo finanziario che ravvisa nella capacità di pro-durre flussi di cassa l’elemento fondamentale ai fini della valutazione dell’entità di riferimento. Ai fini dell’attualizzazione dei flussi di cassa operativi viene utilizzato il costo medio ponderato del capitale post-tax (WACC). La stima del valore recuperabile delle partecipazioni è stata espressa quindi in termini di valore d’uso valore d’uso o al fair value, come rappresentato nella tabella riportata nel seguito.

L’applicazione del metodo finanziario per la determinazione del valore recuperabile e il successivo confronto con i rispettivi valori contabili ha comportato, quindi, per ciascuna partecipazione ogget-to di impairment test, la stima del WACC post tax, del valore dei flussi operativi desunti dal Piano Industriale approvato dal Consi-glio di Amministrazione e del valore del terminal value (TV) e, in particolare, il tasso di crescita utilizzato per la proiezione dei flussi oltre l’orizzonte di piano, del valore della posizione finanziaria netta

(PFN) ed eventuali surplus asset/liability (SA).

Le principali assunzioni che hanno determinato i flussi di cassa e gli esiti del test sono le seguenti:

lo sviluppo dei ricavi per i business regolati è stato elaborato sul-la base della più recente evoluzione tariffaria derivante dall’ag-giornamento della regolazione nazionale e/o da accordi con le autorità d’ambito che in particolare ha avuto luogo a dicembre 2023. Nel 2024 si perfezioneranno gli iter di approvazione delle predisposizioni tariffarie dei singoli gestori idrici;

la dinamica dei prezzi dell’energia elettrica e del gas venduto e acquistato sul libero mercato è stata elaborata sulla base di con-siderazioni di business coerenti con lo scenario energetico ela-borato in sede di piano industriale che tengono conto anche del consensus di mercato di terzi indipendenti su tali stime;

i piani sono stati estesi in via inerziale oltre la durata di piano approvata dal Consiglio di Amministrazione per tutte le CGU, ove le ipotesi di perpetuity non risultano essere coerenti con le caratteristiche della CGU oggetto di test di impairment e quindi necessitava di utilizzare un piano a vita intera.

Il Terminal Value è stato determinato:

per Acea Produzione (Area Produzione) pari al valore residuo corrispondente al capitale investito netto a fine vita utile degli impianti;

per l’Area Ambiente ed Acqua (Estero) considerando, rispet-tivamente, il valore residuo corrispondente al capitale investito netto a fine vita utile degli impianti e delle concessioni;

per areti (Area Reti & Smart Cities) considerando il valore at-tuale della RAB alla scadenza della concessione, calcolata se-condo la normativa prevista per il periodo regolatorio, e del Ca-pitale Circolante Netto alla scadenza della concessione;

per l’Area Acqua considerando il valore attuale della RAB e del Capitale Circolante Netto alla scadenza della concessione;

per l’Area Commerciale attraverso la stima dei flussi di cassa normalizzati in un’ipotesi di steady-state in assenza di crescita in termini reali; infine

per l’Area Engineering & Infrastructure Projects attraverso l’u-tilizzo del valore residuo degli impianti considerando il capitale investito netto.

Infine, i flussi come sopra determinati sono stati attualizzati al WACC post-tax attraverso un approccio unconditional o utilizzando il WACC regolatorio per i business regolati.

I WACC regolatori, a seguito dall’aggiornamento della regolazione nazionale che in particolare ha avuto luogo a dicembre 2023, risul-tano essere allineati ai rispettivi WACC di mercato.

Di seguito si riepilogano le assunzioni utilizzate nei test e le stime del Terminal Value:

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 107

Main activity

Valore recuperabile

WACC

Valore terminale

Periodo flussi di cassa

Gestione servizio idrico integrato

Valore d’uso

6,4%

CIN a fine concessione inclusivo del Regulatory Asset Base (RAB)

Fine concessione

Gestione delle reti

Valore d’uso

6,3%

Regulatory Asset Base (RAB)

Fine concessione

Vendita energia elettrica e gas

Valore d’uso

7,3%

Perpetuity

Fino al 2028

Impianti da fonti rinnovabili

Valore d’uso

6,9%

CIN/perpetuity a fine vita utile degli impianti

Vita utile impianti/fine concessione

Impianti di termovalorizzazione e compostaggio

Valore d’uso

7,1%

CIN a fine vita utile degli impianti

Vita utile impianti

Trattamento di rifiuti liquidi e smaltimento fanghi

Valore d’uso

7,1%

CIN a fine vita utile degli impianti

Vita utile impianti

Ingegneria e servizi

Valore d’uso

6,4%

CIN a fine vita utile degli impianti

Fine concessione impianti settore Acqua

Estero

Valore d’uso

7,4%/12,1%

CIN a fine concessione

Fine concessione

Servizi di riciclaggio della plastica

Fair value

-

-

-

Per quanto riguarda la stima del valore recuperabile delle parteci-pazioni in società che svolgono servizi di riciclaggio della plastica, con riferimento alle gerarchie richieste dallo IASB, si informa che il fair value è stato determinato sulla base del metodo dei multipli di transazioni comparabili, pertanto il livello è 2.

Inoltre, con riferimento a quanto emanato dall’ESMA il 25 ottobre 2023, in merito al monitoraggio degli effetti del climate change e dei relativi impatti sui test di impairment dei non-financial assets, Acea ha sviluppato un’analisi del rischio con strumenti quantitativi quali l’applicazione di un modello econometrico per la stima della relazione esistente tra le variabili macroeconomiche e climate-rela-ted e le principali grandezze economico-finanziarie di interesse del-le diverse società e impianti di Acea. In particolare, è stato analizzato come i margini risultino impattati dalle principali variabili macroe-conomiche e ambientali (per es. prezzi dell’energia elettrica, prezzi del gas, emissioni di CO2, temperature medie, precipitazioni medie ecc.). In aggiunta a quanto appena descritto, Acea ha sviluppato analisi di Montecarlo utili a comprendere le relazioni tra le singole variabili chiave e a supportare la definizione dei possibili scenari al-ternativi e in generale il livello di volatilità delle previsioni.

Dall’attività di impairment test non sono emerse svalutazioni sul bi-lancio separato di Acea; tuttavia, si fa presente che sono emerse possibili perdite di valore solo in alcuni scenari per le società Acea Ato5 e Adistribuzionegas, purtuttavia da un punto di vista statistico non risultano “more likely than not” ma si ritiene opportuno moni-torarne l’evoluzione.

Con riferimento alla controllata Acea Ato 5, si segnala che, in con-seguenza dell’approvazione dell’aggiornamento biennale 2022-2023 e del rilevante incremento dei costi delle materie prime inasprito dalla crisi geopolitica internazionale, nel bilancio 2023, gli amministratori di Acea Ato5 hanno confermato la presa d’atto del permanere di significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale della società stessa, quali, in particolare: l’esito favorevole del Tavolo Tecnico con l’EGA fina-lizzato alla definizione complessiva delle partite reciproche (com-prese quelle oggetto del Tavolo di Conciliazione) e il protrarsi del procedimento di approvazione da parte dell’ARERA delle proposte tariffarie 2016-2019 e 2020-2023, e degli aggiornamenti biennali 2018-2019 e 2022-2023.

Riguardo a tali azioni, si informa che anche l’ultima istanza di riequi-librio economico-finanziario presentata dalla società è decaduta a causa del mancato accoglimento entro il termine di 60 giorni e, inol-tre, a febbraio 2024 il Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della società avverso la deliberazione n. 1/2021 dell’Ente d’Ambito.

Si veda, inoltre, quanto descritto nel paragrafo “Contesto di riferi-mento” “Regolazione idrica” della Relazione sulla gestione.

Nel corso degli esercizi 2023 e 2024 è comunque proseguita l’a-dozione, da parte degli Amministratori, di tutte le misure idonee a migliorare la posizione finanziaria della Società, necessaria per con-fermare il presupposto della continuità aziendale.

Gli obiettivi di tali azioni hanno riguardato principalmente:

l’avvio degli incontri con l’Ente di Governo per la definizione del nuovo PEF e l’approvazione delle tariffe con il nuovo metodo MTI-4 con un incremento in linea con quello del 2023 per l’anno 2024 ed entro i limiti dell’incremento tariffario massimo ammesso;

la richiesta proposta all’EGA dell’aggiornamento del tavolo tec-nico finalizzato all’aggiornamento delle partite oggetto del Tavolo di Conciliazione e delle partite creditorie;

la trasmissione all’EGA di una proposta di piano di rientro dei de-biti per canoni (non oggetto di Tavolo di Conciliazione), a fronte della quale la società non ha ancora ricevuto riscontro;

la sottoscrizione di piani di rientro per debiti pregressi sia con fornitori terzi che infragruppo;

l’attuazione di una serie di azioni coordinate e mirate a ridurre i tempi d’incasso delle fatture utenza e, conseguentemente, al miglioramento delle percentuali d’incasso;

l’efficientamento dei costi operativi in conseguenza del minor flusso di ricavi derivante dal Piano Economico Finanziario ap-provato dall’EGA;

la richiesta e aggiudicazione di contributi (circa 12 milioni) per far fronte agli investimenti previsti nel biennio 2024-2025;

la richiesta di rinuncia di Acea agli interessi e alla quota capitale maturati e scaduti al 31/12/2023 in riferimento al finanziamento soci fruttifero per un ammontare complessivo di 14,55 mi-lioni (di cui 10 milioni quota capitale ed 4,55 milioni quota interessi). Tale richiesta è conforme a quanto già deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Acea del 16/06/2022;

la richiesta di supporto finanziario ad Acea SpA attraver-so la richiesta di dilazione di pagamento avente ad oggetto il debito commerciale maturato al 31 dicembre 2023, pari a  7.867.191,48, in numero 112 rate a decorrere dal mese di mar-zo 2024 e con scadenza 30 giugno 2033 (azione non prevista nel piano 2024-2028);

la richiesta ad Acea SpA di due finanziamenti soci onerosi da utilizzarsi esclusivamente a copertura dei propri fabbisogni fi-nanziari per gli anni 2024, 2025 e 2026 derivanti dalla realiz-zazione degli investimenti PNRR (azione non prevista nel piano 2024-2028).

108 2. Bilancio di esercizio

Tuttavia, pur in presenza di molteplici significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sul presupposto della conti-nuità aziendale quali in particolare:

l’esito favorevole del Tavolo Tecnico con l’EGA finalizzato alla definizione complessiva delle partite reciproche (comprese quelle oggetto del Tavolo di Conciliazione);

l’approvazione della proposta tariffaria 2024-2029 nei termini proposti dal gestore (in particolare per quanto riguarda la fattu-razione dei conguagli entro il 2029 e il riconoscimento dei costi di morosità nella misura del 10% dal 2026 in poi);

l’accettazione del piano di rientro proposto dalla società alla STO e non ancora accettato formalmente da quest’ultima con riferi-mento ai debiti non oggetto del Tavolo di Conciliazione;

gli Amministratori hanno continuato ad adottare tale presupposto nella redazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023, rite-nendo che le azioni a presidio della continuità, unitamente alle deli-berazioni di Acea SpA volte a rafforzare la patrimonializzazione della società, saranno sufficienti a proseguire l’ordinaria gestione azien-dale, confidando altresì che si possa pervenire, in tempi ragionevoli alla definizione del tavolo di conciliazione, nonché alle approvazioni tariffarie da parte di ARERA.

Con riferimento alle ulteriori vicende relative ai contenziosi legali, instaurati e instaurandi, e ai contenziosi fiscali che interessano Acea Ato5 SpA si rinvia a quanto illustrato ai paragrafi “Aggiornamento delle principali vertenze giudiziali Verifiche e contenziosi fiscali Acea Ato5 SpA”, “Altre problematiche Acea Ato5 SpA” e “In-formativa sui servizi in concessione Acea Ato5 SpA” del bilancio consolidato.

La principale motivazione che ha determinato la pressoché stabilità del valore recuperabile è da ricondurre sostanzialmente alle seguenti assunzioni inserite nell’ultimo piano industriale approvato:

i ricavi SII (VRG) sono stati elaborati sulla base del metodo tarif-fario MTI-4 pubblicato a dicembre 2023. La simulazione include i) la valorizzazione del VRG in coerenza con il WACC Regolato-rio, pari al 6,13%, ii) l’ipotesi di riconoscimento della componente Cmor al 3,5% per gli anni 2024-2025 e 10% negli anni 2026-2033, iii) la fatturazione di conguagli pregressi entro il 2030 per circa 105 milioni, pur nei limiti del theta massimo ammesso. Prudenzialmente non sono stati stimati gli impatti derivanti da eventuali maggiori Opex riconosciuti;

la prosecuzione del processo di efficientamento dei costi ope-

rativi non passanti, mentre i costi operativi passanti sono stati proiettati in coerenza con il profilo dei ricavi riconosciuti;

gli ammortamenti garantiscono la coerenza tra Capitale Immo-bilizzato Netto e RAB lorda stimata;

il piano degli investimenti, fino al termine della concessione è in linea con il Piano degli Interventi che la società sta definendo con l’EGATO sulla base del metodo tariffario MTI-4; in parti-colare sono previsti 12 milioni di contributi agli investimenti in progetti PNRR nelle annualità 2024-2025;

il Valore Residuo (investimenti effettuati, al netto degli ammor-tamenti e dei contributi) del gestore in caso di subentro è stato calcolato dalle società alla data della scadenza concessione come somma algebrica di Immobilizzazioni nette, Lavori in corso, Con-tributi a fondo perduto. Il VR è stato determinato in coerenza con il PEF aggiornato dalla società (formula ARERA) e tiene conto al termine della scadenza degli investimenti effettuati nell’ultimo anno.

È stata effettuata un’analisi di sensitivity prendendo in considerazio-ne l’ipotesi di diminuzione degli incassi dei conguagli, da una parte, e un incremento dei costi di piano, dall’altra. Nelle circostanze, non è ipotizzabile uno scenario peggiorativo delle valutazioni effettuate e sintetizzate nel “caso base” individuato in quanto, nell’eventualità in cui i sopra descritti obiettivi di riconoscimento non dovessero con-cretizzarsi, l’Ente d’Ambito non potrebbe esimersi dall’individuare modalità alternative, ivi inclusa la richiesta di accesso alle misure di perequazione finanziaria previste dalla regolazione, al fine di garan-tire l’imprescindibile equilibrio economico-finanziario del Gestore e la regolare gestione del servizio. Si segnala, inoltre, che con l’appro-vazione del nuovo metodo tariffario MTI-4, il regolatore ha fornito un’indicazione puntuale alla possibilità di recupero dei conguagli, limitando quindi il margine di discrezionalità degli Enti di Governo d’Ambito nella dilazione dei riconoscimenti tariffari. Nello specifi-co, l’articolo 28.2 dell’allegato A della delibera ARERA 639/2023 (MTI-4) stabilisce che gli EGA provvedano a inserire nel nuovo PEF tutti i conguagli deliberati prevedendone la fatturazione entro il 31/12/2029, salvo la possibilità, in accordo con il gestore e per esigenze di sostenibilità sociale della tariffa, di presentare motivata istanza ad ARERA per il superamento di tale termine prescrivendo comunque il rispetto dell’equilibrio economico-finanziario.

 

Riduzione incasso conguagli (% su totale conguagli, 103 milioni 2025-2029)

0%

-10%

-20%

-30%

-40%

-50%

Incremento costi rispetto baseline piano *

0%

3,3caso base

0,8

(1,7)

(4,2)

(6,7)

(9,2)

3%

(0,1)

(2,6)

(5,1)

(7,6)

(10,1)

(12,6)

5%

(3,5)

(6,0)

(8,5)

(11,0)

(13,5)

(16,0)

8%

(6,8)

(9,3)

(11,8)

(14,3)

(16,9)

(19,4)

10%

(10,2)

(12,7)

(15,2)

(17,7)

(20,2)

(22,7)

13%

(13,6)

(16,1)

(18,6)

(21,1)

(23,6)

(26,1)

15%

(16,9)

(19,4)

(21,9)

(24,5)

(27,0)

(29,5)

* La baseline è calcolata sul totale costi operativi al netto di energia/acqua all’ingrosso/oneri concessori, passanti in tariffa.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 109

Partecipazioni in imprese collegate

Vengono di seguito riepilogate le variazioni del 2023.

migliaia

Costo storico

Riclassifiche e altri movimenti

Rivalutazioni/Svalutazioni

Alienazioni

Valore netto

Valori al 31 dicembre 2022

98.700

13.549

(80.926)

(5.861)

25.461

Variazioni 2023:

 

 

 

 

 

variazione capitale sociale

0

0

0

0

0

acquisizioni/costituzioni

2.718

0

0

0

2.718

alienazioni/distribuzioni

0

0

0

0

0

riclassifiche e altri movimenti

0

0

0

0

0

svalutazioni/rivalutazioni

0

0

(5)

0

(5)

Totale variazioni del 2023

2.718

0

(5)

0

2.713

Valori al 31 dicembre 2023

101.417

13.549

(80.931)

(5.861)

28.174

Le movimentazioni intervenute sono così dettagliate:

2.718 mila sono relative alle seguenti operazioni:

2.350 mila sono relative al versamento in conto capitale relativamente alla partecipazione detenuta in DropMI;

368 mila sono relative alla costituzione di Aqua.Iot Srl (35% delle quote);

5 mila sono relative alle seguenti operazioni;

63 mila per l’adeguamento al cambio della partecipazione in Aguazul Bogotà;

67 mila per la svalutazione della partecipazione in Ecomed.

16. Altre partecipazioni 7.351 mila

Le “Altre partecipazioni” si riferiscono a investimenti in titoli azionari che non costituiscono controllo, collegamento o controllo congiun-to. Hanno registrato un incremento pari a 5.001 mila per l’acqui-sto sul mercato di Borsa Italiana di n. 1.250.000 azioni di Bonifiche Ferraresi SpA avvenuto nel mese di dicembre.

17. Imposte differite attive 12.895 mila

Si riducono di 558 mila rispetto al 31 dicembre 2022. La tabella che segue evidenzia i movimenti e il saldo al 31 dicembre 2023 di-stinguendo le Attività per imposte anticipate dal Fondo per imposte differite.

Si fa presente che la voce “Altre” iscritta tra le “Imposte anticipate” accoglie principalmente le imposte anticipate relative alle perdite su cambi, all’IFRIC12 e le movimentazioni patrimoniali relative allo swap, mentre la voce “Altre” iscritta tra le “Imposte differite” acco-glie principalmente le imposte differite iscritte sugli interessi attivi di mora.

Per quanto attiene la recuperabilità delle imposte anticipate, si rileva che la valutazione della fiscalità differita attiva è stata ese-guita sulla base dei piani industriali di Acea e, riguardo l’orizzonte temporale, considerando una ragionevole stima dell’epoca di ri-versamento.

migliaia

31/12/2022

Utilizzi IRES/IRAP

Altri movimenti

Adegua-

mento aliquota

Movimenti a patrimonio netto

Accanto-namenti IRES/IRAP

31/12/2023

Imposte anticipate

 

 

 

 

 

 

 

Compensi membri CdA

21

0

0

0

0

12

33

Fondo rischi e oneri

4.522

(2.255)

0

0

0

1.456

3.724

Svalutazione crediti

14.916

0

(523)

0

0

1.600

15.993

Ammortamenti beni materiali e immateriali

771

(159)

0

0

0

244

856

Piani a benefìci definiti /Contribuzione definita

4.791

(520)

0

0

234

655

5.161

Altre

5.245

(66)

523

 

3.575

272

9.550

Totale

30.267

(2.999)

0

0

3.809

4.239

35.316

Imposte differite

 

 

 

 

 

 

 

Imposte differite su dividendi

35

(17)

0

0

0

16

34

Ammortamenti beni materiali e immateriali

185

0

0

0

0

39

224

Piani a benefìci definiti/Contribuzione definita

179

0

0

0

39

0

218

Altre

16.415

0

0

0

3.361

2.169

21.945

Totale

16.814

(17)

0

0

3.400

2.225

22.421

Totale netto

13.453

(2.982)

0

0

409

2.014

12.895

110 2. Bilancio di esercizio

18. Attività finanziarie non correnti 3.871.050 mila

Aumentano per 323.809 mila rispetto al 31 dicembre 2022 (erano 3.547.241 mila). Di seguito la tabella di dettaglio:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Crediti finanziari verso Roma Capitale

1.587

4.815

(3.228)

Crediti verso controllate e collegate per finanziamenti

3.862.960

3.533.224

329.736

Crediti verso altri diversi

6.502

9.202

(2.700)

Attività finanziarie

3.871.050

3.547.241

323.809

La voce Crediti finanziari verso Roma Capitale registra una ridu-zione di 3.228 mila e si riferisce agli investimenti inerenti al ser-vizio di Illuminazione Pubblica, quali la riqualificazione impiantistica, il risparmio energetico, l’adeguamento normativo e l’innovazione tecnologica, che saranno corrisposti ad Acea, in misura pari all’am-mortamento fiscale oltre l’esercizio 2024, in ossequio a quanto concordato nell’Accordo integrativo al contratto di servizio stipu-lato il 15 marzo 2011.

I Crediti finanziari verso imprese controllate e collegate aumenta-no, rispetto al 31 dicembre 2022, di 329.736 mila da imputare per 343.030 mila all’incremento della quota a lungo del credito per rapporti di tesoreria accentrata.

Nel corso del 2023 si segnala inoltre:

la riduzione della quota a lungo del finanziamento verso Acea Ato5 pari a 20.000 mila dovuta al maturare del piano di am-mortamento;

si è proceduto a riclassificare nella posizione a lungo il finanzia-mento soci verso Adistribuzionegas, pari complessivamente a 5.370 mila, in riferimento al quale si è concessa una proroga del termine di rimborso portandolo al 31 dicembre del 2039;

si è proceduto a erogare ad Acea Molise 2.000 mila a titolo di finanziamento soci fruttifero.

Tali crediti si ritengono interamente recuperabili.

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Crediti per rapporti di tesoreria accentrata quota non corrente

3.697.542

3.354.512

343.030

Crediti per finanziamenti a medio-lungo termine

165.418

178.712

(13.294)

Acea Ato5

133.912

153.912

(20.000)

Adistribuzionegas

5.370

0

5.370

Acea Molise

6.870

4.870

2.000

Ecomed

33

33

0

Umbriadue Servizi Idrici

19.233

19.897

(664)

Crediti verso controllate e collegate per finanziamenti

3.862.960

3.533.224

329.736

La voce Crediti verso altri, pari a 6.502 mila, deriva per 5.952 mila dall’applicazione del modello dell’attività finanziaria previsto dall’IFRIC12 in materia di servizi in concessione. Tale credito rap-presenta il complesso degli investimenti effettuati fino al 31 dicem-bre 2010 legati al servizio stesso. Nella voce sono presenti 425 mila relativi a risconti attivi non correnti per i costi per le up front fees relativi alle linee committed.

19. Altre attività non correnti 290 mila

In questa voce trovano allocazione i risconti attivi relativi alla quota a lungo di licenze d’uso e canoni di manutenzione delle infrastrutture

informatiche di competenza di esercizi successivi al 2024.

20. Attività correnti 1.280.083 mila

Registrano un incremento di 101.668 mila (erano 1.178.416 mila al 31 dicembre 2022) e sono composte come di seguito de-scritto.

20.a Crediti commerciali 169.178 mila

Registrano un incremento pari a 19.950 mila rispetto al 31 dicem-bre 2022 (erano 149.229 mila). Di seguito la loro composizione:

migliaia

31/12/2022

31/12/2021

Variazione

Crediti verso clienti

690

1.239

(549)

Crediti verso controllante Roma Capitale

21

21

0

Crediti verso controllate e collegate

168.467

147.969

20.498

Crediti commerciali

169.178

149.229

19.950

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 111

Crediti verso clienti

Ammontano a 690 mila al netto del fondo svalutazione crediti pari a 2.297 mila e si riducono di 549 mila. I crediti inclusi in tale voce si riferiscono a posizioni maturate verso soggetti privati e pubblici per prestazioni di servizi.

Fondo svalutazione crediti

Si attesta a 2.297 mila e aumenta per 32 mila rispetto al 31 dicembre 2022. La stima delle somme ritenute inesigibili viene ef-fettuata in base a quanto previsto dall’IFRS9, ovvero, attraverso l’applicazione dell’expected credit loss model per la valutazione del-

la recuperabilità delle attività finanziarie sulla base di un approccio predittivo, basato sulla previsione del default della controparte (c.d. probability of default) e della capacità di recupero nel caso in cui l’e-vento di default si verifichi (c.d. loss given default).

Crediti verso controllante - Roma Capitale

La tabella che segue espone congiuntamente le consistenze sca-turenti dai rapporti intrattenuti con Roma Capitale, sia per quan-to riguarda l’esposizione creditoria che per quella debitoria esigibili entro e oltre l’esercizio successivo, ivi comprese le partite di natura finanziaria.

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Crediti per prestazioni fatturate

5

5

0

Crediti per prestazioni da fatturare

16

16

0

Totale crediti commerciali

21

21

0

Crediti finanziari per Illuminazione Pubblica fatture emesse

139.132

135.127

4.005

Fondo svalutazione crediti

(57.994)

(57.994)

0

Crediti finanziari per Illuminazione Pubblica fatture da emettere

46.873

36.274

10.599

Fondo svalutazione crediti

(13.706)

(5.380)

(8.326)

Crediti finanziari m/l termine per Illuminazione Pubblica

1.587

4.815

(3.228)

Totale crediti finanziari Illuminazione Pubblica

115.892

112.842

3.051

Totale crediti

115.914

112.862

3.051

Debiti per dividendi

(107.867)

(105.942)

(1.925)

Altri debiti

(3.621)

(2.707)

(915)

Totale debiti

(111.488)

(108.649)

(2.840)

Totale saldo netto credito debito

4.425

4.214

211

In merito ai rapporti con Roma Capitale al 31 dicembre 2023 il sal-do netto risulta a credito per 4.425 mila (al 31 dicembre 2022 il saldo a debito risultava pari a 4.214 mila).

Per quanto riguarda i crediti finanziari si registra un incremento complessivo, rispetto al precedente esercizio, di 3.051 mila dovu-to alle variazioni che di seguito vengono specificate:

maturazione dei crediti riferiti al servizio di Illuminazione Pubbli-ca per 47.367 mila;

incasso mediante compensazione a settembre per 12.718 mila tra crediti per corrispettivi (inclusa la componente di revisione prezzi dell’Illuminazione Pubblica dell’ultimo trimestre 2022) oltre a lavori eseguiti per il servizio di IP e i dividendi azionari di Acea relativi all’esercizio 2020;

incasso mediante compensazione a novembre per 17.345 mila tra crediti per corrispettivi del primo semestre 2023 di Illumina-zione Pubblica con i dividendi azionari di Acea relativi all’esercizio 2020;

incasso mediante compensazione a dicembre per 14.250 mila relativi all’ammodernamento sicurezza e manutenzione straor-dinaria del 2022 della rete di Illuminazione Pubblica e a lavori riferiti al Piano Qualità della Luce con i dividendi azionari di Acea relativi all’esercizio 2020.

Per quanto riguarda i debiti si registra un incremento di 2.840 mila dovuto principalmente all’effetto combinato delle compen-sazioni/pagamenti per 44.380 mila oltre che dell’iscrizione del nuovo debito per dividendi azionari dell’esercizio 2022 di Acea per 46.160 mila (si precisa che a giugno 2023 in corrispondenza dello

stacco cedola è stato pagato a Roma Capitale il 50% dei dividendi dell’anno per 46.160 mila).

Si ricorda che, nell’ambito delle attività necessarie al primo conso-lidamento del Gruppo Acea nel Bilancio 2018 di Roma Capitale, è stato avviato un tavolo di confronto al fine di riconciliare le partite creditorie e debitorie verso Roma Capitale. A valle di diversi incontri e corrispondenze, in data 22 febbraio 2019 il Dipartimento Tec-nico del Comune (SIMU) incaricato della gestione dei contratti verso il Gruppo Acea ha comunicato diverse contestazioni relative alle forniture sia di lavori sia di servizi per il periodo 2008-2018. Tali contestazioni sono state integralmente respinte dal Gruppo. Al fine di trovare una compiuta risoluzione delle divergenze, nel corso del 2019 è stato istituito un apposito Comitato Tecnico paritetico con il Gruppo Acea. A valle di numerosi incontri, in data 18 ottobre 2019, il Comitato Tecnico paritetico ha redatto un verbale di chiu-sura lavori dando evidenza delle risultanze emerse e proponendo un favorevole riavvio dell’ordinaria esecuzione dei reciproci obblighi in-tercorrenti tra il Gruppo Acea e Roma Capitale. Le parti, come pri-mo adempimento successivo alla chiusura dei lavori, si sono attivate nel dare esecuzione alle risultanze emerse dal tavolo di conciliazione ricominciando l’attività di reciproca liquidazione delle rispettive par-tite creditorie e debitorie.

Per il contratto di Illuminazione Pubblica a fine 2020 si è palesata una posizione della AGCM circa la legittimità del contratto in es-sere tuttora fonte di verifiche, lavori e approfondimenti congiunti. Da tale provvedimento sono emerse, tra l’altro, verifiche anche in ordine alla congruità dei prezzi applicati. A febbraio 2021, a valle dei citati riscontri e lavori, Roma Capitale si è espressa nei termi-ni di assoluta congruità e convenienza delle condizioni economiche

112 2. Bilancio di esercizio

in essere rispetto a parametri CONSIP. Pertanto, anche nel corso del 2021, nelle more della conclusione e definizione di tali aspetti, Acea ha regolarmente continuato a svolgere il servizio di Illumina-zione Pubblica. Il servizio è stato quindi fatturato e in parte anche già pagato da Roma Capitale nei precedenti esercizi, come si evince dai dati sotto riportati:

nell’anno 2020 sono stati chiusi complessivamente nel Gruppo 33,3 milioni di crediti riferiti al verbale sopra citato;

nel corso del 2021 è stato istituito un nuovo Tavolo Tecnico per l’Illuminazione Pubblica composto da Acea e Roma Capitale con l’intento di proseguire nella risoluzione di tematiche ostative alla liquidazione dei crediti. In esito a tali lavori Roma Capitale ha liquidato ad Acea crediti relativi all’Illuminazione Pubblica per  75,3 milioni tramite compensazioni;

nel corso del 2022 è proseguita di fatto l’attività di riconciliazio-ne con Roma Capitale che ha consentito la prosecuzione delle liquidazioni dei crediti di Acea sempre tramite compensazioni per complessivi 56,5 milioni di cui 17,4 milioni relativi a cre-diti già iscritti nei precedenti esercizi.

Si informa che in data 11 agosto 2022, la Giunta Capitolina con deliberazione n. 312 intitolata “Servizio di illuminazione pubblica e artistica monumentale sull’intero territorio comunale Conces-sionario: Acea SpA - Ricognizione del perimetro della situazione debitoria e avvio delle procedure conseguenti” ha effettuato la rico-gnizione del perimetro di debito dell’Amministrazione nei confronti di Acea/areti riferito al servizio di Illuminazione Pubblica alla data del 31 dicembre 2021.

Tale deliberazione è stata pubblicata sul sito istituzionale di Roma Capitale in data 30 agosto 2022 e con riferimento alla suddetta deliberazione sono tuttora in corso interlocuzioni.

Nel corso del 2023 precisamente a settembre, il CdA di Acea, previo parere del Comitato OPC, ha approvato la proposta di un possibile Accordo Transattivo con Roma Capitale funzionale a di-sciplinare le reciproche posizioni e le modalità di risoluzione con-sensuale anticipata dei rapporti contrattuali fra le parti al servizio per l’illuminazione pubblica erogato dalla società e per essa dalla con-trollata areti SpA.

Si informa che specularmente anche Roma Capitale ha approvato lo schema di Accordo Transattivo nell’Assemblea Capitolina a di-cembre 2023.

Quanto ai termini economici del possibile Accordo Transattivo, in sostanziale coerenza con la delibera della Giunta Capitolina n. 312 dell’11 agosto 2022, è previsto, a esito di reciproche rinunzie delle parti, il riconoscimento di crediti vantati da Acea/areti nei confronti di Roma Capitale, dell’importo complessivo di circa 100,6 milio-ni. Gli effetti economico-finanziari della transazione, all’esito del-la sottoscrizione non ancora perfezionata alla data di chiusura del bilancio, non saranno significativi avendo la società già aggiornato nei precedenti bilanci le proprie stime secondo i criteri previsti dalla normativa applicabile. Gli effetti della possibile transazione non sono stati riflessi nel bilancio 2023 in attesa della formale sottoscrizione dell’Accordo.

Crediti verso imprese controllate e collegate

I crediti verso imprese controllate e collegate ammontano a 168.467 mila e aumentano di 20.498 mila rispetto all’esercizio precedente. Si riferiscono principalmente alle prestazioni di servi-zi rese nell’ambito dei diversi contratti di servizio. Lo scostamento è giustificato dalla dinamica di fatturazione e incasso. Di seguito la loro composizione:

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 113

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

 Variazione

Acea Ato2

34.222

32.829

1.393

areti

30.234

28.327

1.907

Acea Energia

18.023

19.031

(1.008)

Gesesa

10.467

8.760

1.707

Acea Ato5

10.355

5.552

4.803

Acea Ambiente

8.849

6.294

2.555

Acquedotto del Fiora

8.805

7.500

1.305

Acea Molise

8.679

8.063

616

Publiacqua

7.872

4.878

2.994

Umbra Acque

6.480

4.192

2.288

Acea Infrastructure

4.922

2.987

1.936

GORI

3.492

6.403

(2.911)

Acea Produzione

3.170

3.154

16

Acque

1.909

2.893

(984)

Aquaser

1.342

142

1.200

Sarnese Vesuviano

910

789

121

Acque Industriali

849

921

(72)

Orvieto Ambiente

692

0

692

Umbriadue Servizi Idrici

664

716

(52)

Servizi Idrici Integrati

631

298

334

Ecogena

624

83

541

DropMI

563

0

563

ASM Terni

402

13

389

Technologies for Water Service (TWS)

377

421

(44)

Acea Solar

370

90

280

Ingegnerie Toscane

337

417

(80)

Acea Innovation

312

552

(240)

Aquantia

152

0

152

Marco Polo

1.236

1.236

0

Altro

1.528

1.429

99

Totale

168.467

147.969

20.498

20.b - Altre attività correnti 68.030 mila

Registrano una variazione in aumento di 15.265 mila e si com-pongono come di seguito esposto.

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Crediti diversi

421

238

183

Crediti verso enti previdenziali

427

324

103

Crediti per TFR da cessioni individuali

1.967

1.952

15

Anticipi a fornitori e depositi verso terzi

158

298

(140)

Altri crediti tributari

23.964

25.271

(1.306)

Ratei e risconti attivi

6.148

7.144

(996)

Crediti per consolidato fiscale verso imprese controllate

34.945

17.539

17.406

Altre attività correnti

68.030

52.764

15.265

Tale variazione deriva principalmente dai crediti per consolidato fi-scale (+€ 17.133 mila).

Nei crediti verso enti previdenziali e per TFR da cessioni indivi-duali trovano allocazione i crediti generatisi a seguito del rientro del ramo facility management Marco Polo per debiti verso i dipen-

denti. Nei ratei e risconti attivi trovano allocazione principalmente la quota delle licenze d’uso di competenza di esercizi successivi, i canoni di manutenzione delle infrastrutture informatiche, i servizi informatici, i contratti di assicurazione e i premi assicurativi.

114 2. Bilancio di esercizio

20.c - Attività per imposte correnti 2.210 mila

La voce si riduce per 7.012 mila principalmente per maggiori cre-

diti IRES per acconti versati.

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Crediti IRAP

31

31

0

Crediti IRES

2.179

9.191

(7.012)

Attività per imposte correnti

2.210

9.222

(7.012)

20.d - Attività finanziarie correnti 897.531 mila

Registrano una variazione in aumento di 230.248 mila e di se-guito vengono dettagliate. Trovano collocazione nelle attività finan-

ziarie non correnti la quota dei conti correnti relativi alle linee di fi-nanziamento di tipo revolving destinata dalle controllate alle attività non correnti.

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Crediti finanziari verso controllante Roma Capitale

114.305

108.026

6.278

Crediti finanziari verso controllate e collegate

445.550

364.120

81.431

Crediti finanziari verso terzi

337.676

195.137

142.539

Totale attività finanziarie correnti

897.531

667.283

230.248

Crediti verso imprese controllanti Roma Capitale

Ammontano complessivamente a 114.305 mila e si riferiscono ai crediti verso Roma Capitale relativi al Contratto di Servizio di Illu-minazione Pubblica così come anticipato nella sezione del presente documento “Crediti Commerciali verso Roma Capitale”.

Crediti verso imprese controllate e collegate

Si attestano a 445.550 mila (€ 364.120 mila al 31 dicembre 2022) e risultano composti come di seguito esposto:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Crediti per rapporti di tesoreria centralizzata

307.947

246.125

61.821

Ratei attivi finanziari correnti su finanziamenti e rapporti di tesoreria centralizzata

97.901

84.762

13.139

Crediti verso imprese controllate per finanziamenti

34.138

27.816

6.322

Altri crediti verso imprese controllate

2.837

2.906

(69)

Crediti per Commissioni su Garanzie prestate

2.728

2.510

218

Crediti finanziari verso controllate e collegate

445.550

364.120

81.431

La variazione rispetto alla fine dell’esercizio precedente discende principalmente dal decremento della quota corrente dei saldi di conto corrente verso le società del Gruppo che hanno aderito a una linea di finanziamento di tipo revolving, a copertura del fabbisogno per esigenze di circolante e di investimento e alla riduzione dei ratei attivi finanziari associati da imputare principalmente alla riduzione dei tassi di interesse.

Inoltre si registra un incremento dei crediti verso imprese control-late per finanziamenti pari a 6.322 mila dovuto per 10.000 mila alla variazione in aumento della quota a breve del credito soci verso Acea Ato5 e per 1.556 mila al finanziamento soci erogato

a favore di Acea Molise finalizzato all’erogazione da parte di Acea Molise di un finanziamento soci di pari importo a favore di Gese-sa compensato per 5.370 mila dalla riclassifica nella posizione a lungo del finanziamento soci verso Adistribuzionegas il cui termine è stato prorogato al 31 dicembre 2039.

Crediti verso altri

Ammontano complessivamente a 337.676 mila e aumentano ri-spetto al 31 dicembre 2022 di 142.539 mila per l’incremento dei depositi a breve che è passato da 190.000 mila a 330.000 mila.

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Crediti per la gestione del servizio di Pubblica Illuminazione

2.681

3.181

(501)

Crediti su depositi a breve termine

330.000

190.000

140.000

Ratei attivi finanziari

4.478

1.080

3.398

Crediti verso SEIN da Liquidazione Acea Ato5 Servizi

0

274

(274)

Altri crediti

517

602

(85)

Crediti finanziari verso terzi

337.676

195.137

142.539

20.e Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 140.470 mila

Registrano una riduzione pari a 159.448 mila (al 31 dicembre 2022 erano 299.918 mila) e rappresentano il saldo dei conti cor-

renti bancari e postali accesi presso i vari istituti di credito nonché presso l’Ente Poste.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 115

Note allo Stato patrimoniale - Passivo

21. Patrimonio netto 1.711.806 mila

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Capitale sociale

1.098.899

1.098.899

0

Riserva legale

157.838

147.501

10.337

Riserva azioni proprie in portafoglio

0

0

0

Altre riserve

90.812

91.954

(1.142)

Utile/(Perdita) relativa a esercizi precedenti

161.297

145.564

15.733

Utile/(Perdita) dell’esercizio

202.961

206.735

(3.774)

Patrimonio netto

1.711.806

1.690.653

21.154

Il patrimonio netto registra un incremento di 21.154 mila rispetto al 31 dicembre 2022. Tale variazione è prevalentemente riferibile all’utile rilevato nell’esercizio e agli effetti generati dalla destinazione del risultato conseguito nell’esercizio 2022 pari a 0,85 per azio-ne, nonché dalla movimentazione delle altre riserve.

Di seguito si riporta la composizione e le movimentazioni per singola voce:

21.a - Capitale sociale 1.098.899 mila

Ammonta a 1.098.899 mila ed è rappresentato da n. 212.964.900 azioni ordinarie di 5,16 ciascuna come risulta dal Libro Soci ed è attualmente sottoscritto e versato nelle seguenti misure:

Roma Capitale: n. 108.611.150 per un valore nominale comples-sivo di 560.434 mila,

Mercato: n. 103.936.757 per un valore nominale complessivo di 536.314 mila,

Azioni proprie: n. 416.993 azioni ordinarie per un valore nomina-le complessivo di 2.151 mila.

21.b - Riserva legale 157.838 mila

Accoglie il 5% degli utili degli esercizi precedenti come previsto dall’articolo 2430 cod. civ.

Al 31 dicembre 2023 si registra una crescita di 10.337 mila ri-spetto allo scorso anno, per effetto della destinazione dell’utile con-seguito nell’esercizio 2022.

21.c - Altre riserve 90.812 mila

Di seguito si fornisce la composizione della voce e le variazioni in-tervenute nel periodo:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Riserva straordinaria

180

180

0

Riserva plusvalenza da scorporo

102.567

102.567

0

Riserva per differenza cambio

27.905

17.262

10.643

Riserva da valutazione di strumenti finanziari

(27.545)

(16.225)

(11.320)

Riserva da utili e perdite attuariali

(12.494)

(12.029)

(465)

Altre riserve diverse

198

198

0

Altre riserve

90.812

91.954

(1.142)

La riserva per differenze di cambio registra una variazione in aumen-to di 10.643 mila e rappresenta l’effetto della valutazione al cam-bio del 31 dicembre 2023 del private placement in YEN stipulato nel 2010.

La riserva di cash flow hedge è negativa e si attesta a 27.545 mila. Tale riserva accoglie per 3.333 mila il differenziale negativo deri-vante dal delta dei tassi di conversione tra quello previsto dal con-tratto di copertura e quello rilevato alla data di regolazione del bond (3 marzo 2010).

116 2. Bilancio di esercizio

La tabella sotto riportata evidenza delle riserve disponibili e in-disponibili.

migliaia

31/12/2023

Importo

Possibilitàdi utilizzazione

Quotadistribuibile

Riepilogo delle utilizzazionieffettuate nei tre precedenti esercizi

Copertura perdite

Altre ragioni

Riserve di capitale

Riserva derivanti da operazione scissione di ARSE

6.569

A, B, C

6.569

Riserve di utili da conto economico

Riserva legale

157.838

A, B

157.838

Riserva straordinaria

180

A, B, C

180

Riserva plusvalenza da scorporo

102.567

A, B, C

102.567

Utile/(Perdita) relativa a esercizi precedenti

161.297

A, B, C

161.297

13.643

Riserve di utili da OCI

Riserva da valutazione di strumenti finanziari

(27.545)

(27.545)

Riserva per differenza cambio

27.905

27.905

Riserva da utili e perdite attuariali

(12.494)

(12.494)

Altre riserve

Maggior costo pagato acquisizioni infragruppo

(5.652)

(5.652)

Riserva IAS

(719)

(719)

Riserva per azioni proprie in portafoglio

3.853

Garanzia azioni proprie

3.853

Totale

413.800

413.800

Quota non distribuita

143.186

Residua quota distribuibile

270.614

Legenda: A = aumento di capitale B = copertura perdite C = distribuzione ai soci.

Riserva per azioni proprie in portafoglio

Ai sensi dell’art. 2428 cod. civ., le azioni proprie in portafo-glio sono n. 416.993, aventi valore nominale di 5,16 cadauna (€ 2.152 mila complessivamente) e corrispondono allo 0,196% del capitale sociale.

La riserva per azioni proprie in portafoglio ammonta al 31 dicembre 2023 a 3.853 mila; l’importo della riserva coincide con il valore delle azioni in portafoglio contabilizzato a riduzione del Patrimonio Netto in ossequio allo IAS 32.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 117

Passività non correnti 4.544.778 mila

22. Trattamento di fine rapporto e altri piani a benefìci definiti 22.600 mila

Aumenta di 699 mila e riflette le indennità di fine rapporto e al-tri benefìci da erogare successivamente alle prestazioni dell’attività lavorativa al personale dipendente. Si distinguono, all’interno delle obbligazioni che compongono tale voce, i piani a contribuzione de-finita e i piani a benefìci definiti. Nella tabella che segue è riportata la composizione:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

TFR

4.351

4.577

(226)

Fondo Pegaso

0

0

0

Trattamento di Fine Rapporto

4.351

4.577

(226)

Mensilità aggiuntive

1.034

1.015

19

Mensilità aggiuntive

1.034

1.015

19

Piani LTIP

3.118

1.736

1.383

Piani di incentivazione a lungo termine (LTIP)

3.118

1.736

1.383

Benefìci dovuti al momento della cessazione del rapporto di lavoro

8.504

7.327

1.176

Agevolazione tariffaria dipendenti

860

868

(8)

Agevolazione tariffaria dirigenti

75

90

(15)

Agevolazione tariffaria pensionati

9.635

10.299

(664)

Agevolazioni tariffarie

10.571

11.257

(687)

Benefìci successivi a rapporto di lavoro

10.571

11.257

(687)

Fondo Isopensione

3.526

3.316

210

Isopensione

3.526

3.316

210

Trattamento di fine rapporto e altri piani a benefìci definiti

22.600

21.901

699

Per quanto attiene alla metodologia di calcolo, si informa che i be-nefìci dovuti al momento della cessazione del rapporto di lavoro sono determinati secondo criteri attuariali; in riferimento ai benefìci successivi al rapporto di lavoro, il calcolo si basa sul “metodo della proiezione unitaria del credito” che si sostanzia in valutazioni che esprimono la passività aziendale come valore attuale medio delle prestazioni future riproporzionato in base al servizio prestato dal la-voratore al momento del calcolo rispetto a quello corrispondente all’epoca del pagamento della prestazione.

La variazione risente (i) degli accantonamenti di periodo, (ii) delle uscite verificatesi durante il periodo e (iii) della diminuzione del tas-so utilizzato per la valutazione delle passività.

In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanzia-rio, il tasso di attualizzazione utilizzato per la valutazione è stato il

3,17% a fronte di un tasso utilizzato lo scorso anno del 3,95%.

Come previsto dal paragrafo 78 dello IAS 19 il tasso di interesse utiliz-zato per la determinazione del valore attuale dell’obbligazione è stato determinato con riferimento al rendimento alla data di valutazione di titoli di aziende primarie del mercato finanziario a cui appartiene Acea e al rendimento dei titoli di Stato in circolazione alla stessa data aventi durata comparabile a quella residua del collettivo di lavoratori analizzato; si precisa che, per coerenza interna di valutazione e per allineamento alle prescrizioni dello IAS 19, sono state mantenute per le diverse tipologie di piani le medesime basi tecniche.

Inoltre, di seguito vengono indicati i parametri utilizzati per la valu-tazione:

31/12/2023

31/12/2022

Tasso di attualizzazione

3,17%

3,95%

Tasso di crescita dei redditi (medio)

2,67%

2,67%

Inflazione di lungo periodo

2,09%

2,50%

Con riferimento alla valutazione degli Employee Benefits del Gruppo (TFR, Mensilità Aggiuntive, Agevolazioni Tariffarie di attivi e pensio-nati) è stata effettuata una sensitivity analysis in grado di apprezzare

le variazioni della passività conseguenti a variazioni flat, sia positive che negative, della curva dei tassi (shift +0,5% - shift -0,5%). Gli esiti di tale analisi sono di seguito riepilogati.

Tipologia piano - migliaia

Tasso di attualizzazione

-0,5%

+0,5%

TFR

(165)

175

Agevolazioni tariffarie

(319)

337

Mensilità aggiuntive

(39)

41

LTIP

(26)

26

118 2. Bilancio di esercizio

Inoltre, è stata effettuata una sensitivity analysis in relazione all’età del collettivo ipotizzando un collettivo più giovane di un anno rispet-to a quello effettivo.

Tipologia piano - migliaia

-1 anno di età

TFR

25

Agevolazioni tariffarie

(522)

Mensilità aggiuntive

68

Non si sono effettuate analisi di sensitività su altre variabili quali, per esempio, il tasso di inflazione.

23. Fondo per rischi e oneri 14.952 mila

La tabella che segue dettaglia la composizione per natura e le varia-zioni intervenute rispetto alla fine dell’esercizio precedente:

migliaia

31/12/2022

Utilizzi

Accantonamenti

Rilascio per esubero fondi

Riclassifiche/Altri movimenti

31/12/2023

Legale

3.136

(720)

1.641

(172)

0

3.885

Partecipate

5.520

0

775

0

(195)

6.100

Rischi contributivi

730

0

16

0

0

747

Altri rischi e oneri

1.041

0

19

(85)

0

975

Totale fondo rischi

10.427

(720)

2.451

(258)

(195)

11.706

Mobilità del personale

6.954

(6.589)

3.246

0

(365)

3.246

Totale fondo oneri

6.954

(6.589)

3.246

0

(365)

3.246

Totale fondo rischi e oneri

17.381

(7.309)

5.697

(258)

(559)

14.952

Le principali variazioni hanno riguardato:

il fondo rischi legato a contenziosi legali utilizzato per 720 mila per sentenze sfavorevoli. Sono inoltre stati stanziati ulteriori accantonamenti dell’anno per 1.641 mila e rilasci per esubero fondi per 172 mila;

il fondo stanziato a fronte di piani di mobilità del personale uti-lizzato per 6.589 mila in quanto si sono concluse le relative procedure. Sono stati inoltre accantonati 3.246 mila.

Per ulteriori dettagli si rinvia a quanto illustrato nel paragrafo Ag-giornamento delle principali vertenze giudizialidel presente docu-mento.

24. Debiti e passività finanziarie non correnti 4.470.502 mila

Sono così composti:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Obbligazioni

3.939.174

3.834.453

104.722

Finanziamenti a medio-lungo termine

431.095

462.202

(31.107)

Finanziamenti a medio-lungo termine verso controllate

90.790

103.760

(12.970)

Debiti finanziari IFRS16

9.442

4.344

5.098

Debiti e passività finanziarie

4.470.502

4.404.759

65.743

Obbligazioni a medio-lungo termine

In data 17 gennaio 2023 Acea ha completato con successo il col-locamento dell’emissione di un Green Bond per un importo com-plessivo pari a 500 milioni, tasso 3,875%, scadenza al 24 gennaio 2031 nell’ambito del Green Financing Framework e a valere sul programma Euro Medium Term Notes (EMTN) da 5 miliardi, in forza del Base Prospectus supplementato in data 13 gennaio 2023. In data 3 febbraio 2023 Acea ha concluso con successo la riaper-tura dell’emissione obbligazionaria in formato Green effettuata il 17 gennaio 2023 (tasso 3,875%, scadenza 24 gennaio 2031) per un importo pari a 200 milioni (“TAP Issue”).

Le obbligazioni ammontano al 31 dicembre 2023 a 3.939.174 mila (€ 3.834.453 mila al 31 dicembre 2022) e si riferiscono:

498.028 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al prestito obbligazionario emesso da Acea in data 24 ottobre 2016 con scadenza il 24 ottobre 2026 a tasso fisso (1%) a valere sul programma EMTN. La quota inte-ressi maturata nel periodo è pari a 4.997 mila;

128.432 mila relativi al Private Placement che, al netto del fair value dello strumento di copertura negativo per 32.909 mila ammonta a 161.342 mila. Tale fair value è allocato in una

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 119

specifica riserva di patrimonio netto. In apposita riserva cam-bio è allocata la differenza di cambio, negativa per  36.717 mila, dello strumento coperto calcolato al 31 dicembre 2023. Il cambio alla fine del 2023 si è attestato a 155,72 contro 140,41 del 31 dicembre 2022. La quota interessi matura-ta nel periodo è pari a 15.730 mila. Trattasi di un prestito obbligazionario privato (Private Placement) per un ammontare pari a 20 miliardi di Japanese Yen e con scadenza a 15 anni (2025). Il Private Placement è stato sottoscritto interamente da un singolo investitore (AFLAC). Le cedole sono pagate con cadenza semestrale posticipata ogni 3 marzo e 3 settembre applicando un tasso fisso in Yen del 2,5%. Contestualmente, è stata fatta un’operazione di cross currency per trasformare la valuta Yen in Euro e il Tasso Yen applicato in un tasso fisso in Euro. L’operazione di cross currency prevede che la banca paghi ad Acea, con scadenza semestrale posticipata, il 2,5% su 20 miliardi di Japanese Yen, mentre Acea deve pagare alla banca le cedole con cadenza trimestrale posticipata a un tasso fisso del 5,025%. Il contratto di finanziamento e quello di copertura contengono un’opzione, rispettivamente a favore dell’investi-tore e della banca agente, connessa al rating trigger: il debito e il suo derivato possono essere richiamati nella loro interezza nel caso in cui il rating di Acea scenda sotto il livello di investment grade oppure nel caso in cui lo strumento di debito perda il suo rating. Alla fine dell’esercizio non si sono verificate le condizioni per l’eventuale esercizio dell’opzione;

695.655 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al prestito obbligazionario emesso da Acea in data 8 febbraio 2018 con scadenza 8 giugno 2027 a tasso fisso (1,5%) a valere sul programma EMTN. La quota inte-ressi maturata nel periodo è pari a 10.484 mila;

496.811 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al prestito obbligazionario emesso da Acea in data 23 maggio 2019 con scadenza 23 maggio 2028 a tasso fisso (1,75%) a valere sul programma EMTN. La quota interessi maturata nel periodo è pari a 8.735 mila;

497.232 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al prestito obbligazionario emesso da Acea in data 6 febbraio 2020 con scadenza il 6 aprile 2029 a un tasso dello 0,50% a valere sul programma EMTN. La quota interessi maturata nel periodo è pari a 2.495 mila;

299.902 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al Green Bond emesso il 28 gennaio 2021 con scadenza il 28 settembre 2025 e tasso pari a 0%;

592.644 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al Green Bond emesso il 28 gennaio 2021 con scadenza il 28 luglio 2030 e tasso pari a 0,25%. La quota interessi maturata nel periodo è pari a 1.498 mila;

697.561 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al Green Bond emesso il 24 gennaio 2023 con scadenza il 24 gennaio 2031 e tasso pari a 3,875%. La quota interessi maturata nel periodo è pari a 25.055 mila.

Lo scostamento in diminuzione, rispetto al 31 dicembre 2022, è da imputare, inoltre, per 599.513 mila (comprensivo della quota a lungo dei costi annessi alla stipula) alla riclassifica nella posizione a breve termine del prestito obbligazionario emesso dalla Capogruppo il 15 luglio 2014 con scadenza il 15 luglio 2024 a tasso fisso, a valere sul programma Euro Medium Term Notes (EMTN). La quota inte-ressi maturata nell’esercizio è pari a 3.207 mila.

Di seguito si riporta il riepilogo comprensivo della quota a breve:

migliaia

Debito lordo *

FV strumentodi copertura

Ratei interessi maturati **

Totale

Obbligazioni:

 

 

 

 

Emissione del 2014

599.513

0

7.316

606.829

Private Placement emissione del 2014

128.411

32.909

632

161.953

Emissione del 2016

496.944

0

943

497.887

Emissioni del 2018

693.953

0

5.939

699.891

Emissioni del 2019

495.905

0

5.331

501.236

Emissioni del 2020

496.597

0

1.844

498.442

Emissioni del 2021

891.110

0

643

891.753

Emissioni del 2023

697.155

0

25.416

722.571

Totale

4.499.588

32.909

48.064

4.580.562

* Compreso costo ammortizzato.

** Compresi ratei su strumenti di copertura.

Finanziamenti a medio-lungo termine

Ammontano a 431.095 mila e registrano una riduzione pari a  31.107 mila e rappresentano il debito per le quote di capitale delle rate non ancora rimborsate al 31 dicembre 2023 e scadenti oltre i 12 mesi. La riduzione si riferisce esclusivamente al maturare delle quote secondo il piano di ammortamento.

I principali mutui, i cui valori al 31 dicembre 2023 sono esposti di seguito comprensivi delle quote a breve termine, ammontano com-plessivamente a 501.460 mila e sono così descritti:

finanziamento a medio-lungo termine di 200.000 mila, sot-toscritto da Acea SpA e dalla BEI nel mese di luglio 2014, fina-

lizzato alla copertura di parte dei fabbisogni del piano pluriennale di investimenti di Acea Ato2 SpA (denominato “Acea Settore idrico Roma II”), e interamente erogato nel mese di dicembre 2014. Il tasso di interesse applicato è variabile e il piano di am-mortamento prevede come scadenza finale il mese di giugno 2030. L’importo residuo del finanziamento al 31 dicembre 2023 ammonta a 72.372 mila;

finanziamento a medio-lungo termine di 200.000 mila, sottoscritto da Acea SpA e dalla BEI nel mese di agosto 2015, finalizzato alla copertura di parte dei fabbisogni del piano plu-riennale di investimenti di areti SpA, (denominato “Acea Ef-ficienza Rete III”) e interamente erogato nel mese di maggio

120 2. Bilancio di esercizio

2017. Il tasso di interesse è variabile e il piano di ammortamen-to prevede come scadenza finale il mese di dicembre 2030. L’importo residuo del finanziamento al 31 dicembre 2023 am-monta a 140.270 mila;

finanziamento a medio-lungo termine di 250.000 mila, sot-toscritto da Acea SpA e dalla BEI nel mese di luglio 2020, fina-lizzato alla copertura di parte dei fabbisogni del piano pluriennale di investimenti di Acea Ato2 SpA (denominato “Acea Settore idrico Roma III”), e interamente erogato a giugno 2022. L’ero-gazione è stata suddivisa in due tranche di uguale importo, una

a tasso fisso e una a tasso variabile, con identici piani di ammor-tamento che prevedono come scadenza finale il mese di giugno 2037. L’importo residuo del finanziamento al 31 dicembre 2023 ammonta a 250.000 mila.

Nella tabella che segue vengono forniti i dettagli dei finanziamenti per tipologia di tasso di interesse e per scadenza. Si precisa che nella tabella è riportata anche la quota a breve scadente entro il 31 di-cembre 2024 pari a 31.952 mila.

migliaia

31/12/2023

Entro il 31/12/2024

Dal 31/12/2024al 31/12/2028

Oltre il 31/12/2028

Finanziamenti:

a tasso fisso

125.130

133

28.407

96.589

a tasso variabile

337.917

31.819

152.844

153.255

Totale

463.047

31.952

181.251

249.844

Per quanto riguarda l’informativa sugli strumenti finanziari alla data di bilancio si rimanda al paragrafo Informazioni integrative sugli stru-menti finanziari e politiche di gestione dei rischi”.

Debiti finanziari a medio-lungo termine verso controllate

Il 20 dicembre 2021 si è perfezionato un contratto di finanziamento da parte di Acea Energia ad Acea SpA erogato in un’unica soluzio-ne con scadenza 31 dicembre 2031 con rimborso amortizing a rate costanti semestrali. Di seguito il dettaglio dell’ageing comprensivo della quota a breve.

migliaia

Debito residuo totale

Entro il 31/12/2024

Dal 31/12/2024al 31/12/2028

Oltre il 31/12/2028

Finanziamenti:

a tasso fisso

103.764

12.975

51.880

38.910

Totale

103.764

12.975

51.880

38.910

Debiti finanziari IFRS16

In tale voce viene rilevato il debito finanziario derivante dall’appli-cazione dell’IFRS16 la cui quota a lungo è pari a 9.442 mila; la

quota a breve è invece pari a 4.414 mila. Si espongono di seguito i flussi finanziari suddivisi per scadenza ai quali Acea è potenzialmente esposta:

migliaia

Entro 12 mesi

Entro 24 mesi

Entro 5 anni

Debito residuo

Passività IFRS16

4.414

7.108

12.585

13.856

25. Altre passività non correnti 36.724 mila

La voce pari a 36.724 mila (€ 31.714 mila al 31 dicembre 2022)

accoglie principalmente la quota non corrente dei risconti passivi relativa alle licenze d’uso pluriennali su licenze e sviluppi concesse alle società controllate e collegate.

26. PASSIVITÀ CORRENTI 1.228.413 MILA

Ammontano complessivamente a 1.228.413 mila e si riducono complessivamente per 376.608 mila.

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

 Variazione

Debiti finanziari correnti

974.896

572.824

402.073

Debiti verso fornitori

195.220

233.199

(37.980)

Debiti tributari

0

0

0

Altre passività correnti

58.297

45.782

12.515

Passività correnti

1.228.413

851.805

376.608

 

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 121

26.a - Debiti finanziari 974.896 mila

Aumentano di 402.073 mila e sono composti come di seguito esposto:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

 Variazione

Debiti verso banche per linee di credito a breve

74

91

(17)

Debiti verso banche per mutui

31.952

39.258

(7.306)

Obbligazioni a breve

641.387

316.965

324.422

Debiti verso controllante Roma Capitale

111.306

108.466

2.840

Debiti verso controllate e collegate

185.718

102.887

82.831

Debiti verso terzi

45

655

(610)

Debiti finanziari IFRS16 entro l’esercizio

4.414

4.500

(87)

Debiti finanziari correnti

974.896

572.824

402.073

Il decremento pari a 7.306 mila dei debiti verso banche per mu-tui è relativo per 7.509 mila all’estinzione del finanziamento BEI denominato “Acea Settore Idrico Roma”, erogato in data 25 agosto 2008 e scaduto nel 2023.

La quota a breve delle obbligazioni è aumentata per 324.422 mila per la riclassifica nella posizione a breve del Bond emesso da Acea a valere sul programma Euro Medium Term Notes (EMTN) a lu-glio 2014 della durata di 10 anni (+€ 600.000 mila) compensati in parte dal rimborso del Bond emesso da Acea a valere sul programma Euro Medium Term Notes (EMTN) a febbraio 2018 della durata di 5 anni scaduto i primi giorni di febbraio 2023 (-€ 300.000 mila).

I debiti finanziari verso Roma Capitale aumentano di 2.840 mila principalmente per l’effetto combinato delle compensazioni/paga-menti per 44.380 mila oltre che per l’iscrizione del nuovo debito per dividendi azionari dell’esercizio 2022 di Acea per 46.160 mila

(si precisa che a giugno 2023 in corrispondenza dello stacco cedola è stato pagato a Roma Capitale il 50% dei dividendi dell’anno per 46.160 mila).

Le variazioni che hanno riguardato i debiti verso controllate e col-legate che aumentano per 82.831 mila sono essenzialmente re-lative ai rapporti di tesoreria accentrata per effetto della maggiore esposizione finanziaria registrata nell’esercizio verso Acea Energia. Gli altri debiti finanziari accolgono, oltre alla quota a breve e i ratei relativi al finanziamento erogato da Acea Energia ad Acea SpA, an-che il rateo passivo per interessi sui rapporti di tesoreria accentrata che sono aumentati (quest’ultimo +€ 2.863 mila rispetto al 31 di-cembre 2022).

Di seguito si fornisce il dettaglio per tipologia di debito verso le so-cietà partecipate:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

 Variazione

Debiti per rapporti di tesoreria accentrata

169.562

89.862

79.700

Altri debiti finanziari

16.156

13.026

3.130

Debiti verso controllate e collegate

185.718

102.887

82.831

Nella voce oggetto di analisi è iscritta la quota a breve del debito finanziario IFRS16 pari a 4.414 mila (€ 4.500 mila al 31 dicembre 2022).

26.b - Debiti verso fornitori 195.220

mila

Risultano composti come di seguito evidenziato.

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

 Variazione

Debiti verso fornitori terzi

91.127

129.040

(37.913)

Debiti verso controllante

182

182

0

Debiti verso controllate e collegate

103.910

103.977

(67)

Debiti verso fornitori

195.220

233.199

(37.980)

I debiti verso fornitori terzi registrano una variazione in diminuzione di 37.913 mila e di seguito viene fornita la composizione del saldo:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

 Variazione

Debiti per fatture ricevute

38.710

75.934

(37.224)

Debiti per fatture da ricevere

52.417

53.106

(689)

Debiti verso fornitori

91.127

129.040

(37.913)

122 2. Bilancio di esercizio

Per quanto riguarda i debiti verso fornitori per fatture ricevute pari a 38.710 mila si segnala che la componente scaduta ammonta a 9.948 mila, il restante importo è in scadenza entro i prossimi dodici mesi.

Per quanto attiene i rapporti con le società controllate e collegate 

si segnala un aumento pari a 1.487 mila rispetto al 31 dicembre 2022, che si riferisce essenzialmente ad areti per i compensi relativi al servizio di Illuminazione Pubblica.

Il dettaglio per controparte viene analizzato nella tabella che se-gue:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Acea Ato2

680

795

(116)

Acea Ato5

57

68

(11)

Acea Energia

8.358

12.490

(4.132)

Acea Produzione

36

58

(22)

areti

95.723

89.950

5.774

Acea Infrastructure

186

166

20

Acea Ambiente

77

48

29

GORI

89

44

45

Ecogena

30

25

5

Gesesa

48

48

0

Altro

179

284

(105)

Totale

105.464

103.977

1.487

26.c - Altre passività correnti 58.297 mila

La variazione in aumento pari a 12.515 mila è dovuta per  7.067 mila alla quota a breve dei risconti passivi relativi al diritto d’uso su

licenze e sviluppi concesso alle società controllate e collegate.

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza

3.952

3.877

75

Ratei e risconti passivi

19.421

12.812

6.609

Debiti per consolidato fiscale verso imprese controllate

9.933

9.120

813

Debiti verso personale dipendente

13.608

10.211

3.398

Debiti verso Equitalia

61

61

0

Altre passività correnti

11.321

9.701

1.620

Altre passività correnti

58.297

45.782

12.515

Per maggior chiarezza espositiva si precisa che non sono iscritti in bilancio debiti con scadenza certa superiore ai cinque anni, diversi da quelli già indicati a proposito della voce Mutui.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 123

Informativa sulle parti correlate

Acea e Roma Capitale

L’Ente controllante detiene la maggioranza assoluta con il 51% delle azioni di Acea.

Tra Acea e Roma Capitale intercorrono rapporti di natura commer-ciale in quanto la società effettua prestazioni di servizi a favore del Comune con riferimento alla manutenzione e al potenziamento de-gli impianti di Pubblica Illuminazione.

Per quanto riguarda il servizio di Pubblica Illuminazione si informa che esso è esercitato in via esclusiva nell’area di Roma. Nell’am-bito della concessione gratuita trentennale rilasciata dal Comu-ne di Roma nel 1998, i termini economici dei servizi oggetto della concessione sono attualmente disciplinati da un contratto di ser-vizio tra le parti in vigore da maggio 2005 e fino alla scadenza della concessione (31 dicembre 2027), in virtù dell’accordo integrativo sottoscritto tra Acea e Roma Capitale il 15 marzo 2011 modificato nel mese di giugno 2016 con una scrittura privata volta a regolare impegni e obblighi discendenti dall’attuazione del Piano Led.

Le integrazioni dell’accordo integrativo del 2011 riguardano i se-guenti aspetti:

allineamento della durata del contratto di servizio alla scadenza della concessione (2027), stante la mera funzione accessiva del contratto stesso alla convenzione;

aggiornamento periodico delle componenti di corrispettivo rela-tive al consumo di energia elettrica e alla manutenzione;

aumento annuale del corrispettivo forfetario in relazione ai nuovi punti luce installati.

Inoltre, gli investimenti inerenti al servizio possono essere (i) richie-sti e finanziati dal Comune o (ii) finanziati da Acea: nel primo caso tali interventi verranno remunerati sulla base di un listino prezzi de-finito tra le parti (e oggetto di revisione ogni due anni) e daranno luogo a una riduzione percentuale del canone ordinario; nel secondo caso il Comune non è tenuta ad alcun pagamento di extra canone; tuttavia, ad Acea verrà riconosciuto tutto o parte del risparmio atte-so in termini energetici ed economici secondo modalità predefinite.

Alla scadenza naturale o anticipata ad Acea spetta un’indennità corrispondente al valore residuo contabile dei cespiti che sarà cor-risposta dal Comune o dal gestore subentrante previa previsione espressa di tale obbligo nel bando di gara per la selezione del nuovo gestore.

Il contratto fissa, infine, un elenco di eventi che rappresentano causa di revoca anticipata della concessione e/o di scioglimento del contratto per volontà delle parti; tra questi eventi appare rilevan-te quello relativo a sopravvenute esigenze riconducibili al pubblico interesse, espressamente inclusa quella prevista dall’articolo 23 bis D.L. 112/2008 abrogato in seguito al referendum del 12 e 13 giu-gno 2011, che determina a favore di Acea il diritto a un indennizzo commisurato al prodotto, attualizzato, tra una percentuale definita dell’importo contrattuale annuo e il numero degli anni mancanti alla scadenza della concessione.

L’accordo integrativo, superando le soglie di rilevanza definite dalla Società in relazione alle Operazioni con Parti Correlate, è stato sot-toposto all’analisi del Consiglio di Amministrazione e ne ha ottenuto

l’approvazione nella seduta del febbraio 2011, previa acquisizio-ne del parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.

Le reciproche posizioni di credito e di debito con riferimento a modalità e termini di pagamento sono regolate dai singoli con-tratti:

per il contratto di servizio di Pubblica Illuminazione è previsto il pagamento entro sessanta giorni dalla presentazione della fat-tura e, in caso di ritardato pagamento, è prevista l’applicazione del tasso legale per i primi sessanta giorni e successivamente del tasso di mora come stabilito di anno in anno da apposito decreto del Ministro dei Lavori Pubblici di concerto con quello dell’Eco-nomia e delle Finanze,

per tutti gli altri contratti di servizio il termine di pagamento per Roma Capitale con riferimento ai contratti di servizio è di ses-santa giorni dal ricevimento della fattura e in caso di ritardato pagamento le parti hanno concordato l’applicazione del tasso ufficiale di sconto vigente nel tempo.

La scrittura privata sottoscritta nel mese di giugno 2016 tra Acea e Roma Capitale ha regolato impegni e obblighi discendenti dall’at-tuazione del Piano Led modificando l’art. 2.1 dell’Accordo Integrati-vo sottoscritto nel 2011.

In particolare, tale Piano prevede l’installazione di 186.879 (divenu-te 182.556 su richiesta di Roma Capitale) armature da eseguirsi in numero di 10.000 al mese a partire dai trenta giorni successivi alla sottoscrizione dell’accordo; il corrispettivo è fissato in 48 milioni per l’intero Piano Led. L’ammontare sarà liquidato nella misura del 10% quale acconto e, la restante parte, sulla base di appositi SAL bi-mestrali che dovranno essere pagati da Roma Capitale entro i trenta giorni successivi alla chiusura del SAL per l’80% ed entro quindi-ci giorni dalla verifica del medesimo SAL per il rimanente 15%. Il contratto prevede inoltre meccanismi di incentivazione/penalità per installazioni superiori/inferiori a quelle programmate per ciascun bi-mestre nonché la riduzione del corrispettivo riconosciuto da Roma Capitale in misura pari al 50% del controvalore economico dei Titoli di Efficienza Energetica spettanti ad Acea per il Progetto Led.

In conseguenza dell’esecuzione del Piano Led le parti hanno parzial-mente modificato il listino prezzi e la composizione del corrispettivo per la gestione del servizio.

Le nuove realizzazioni e gli investimenti contribuiscono all’aumen-to del corrispettivo forfetario in ragione del rateo annuale calcola-to secondo il meccanismo dell’ammortamento fiscale previsto per gli impianti sottesi allo specifico intervento nonché alla riduzione percentuale del canone ordinario dovuto da Roma Capitale il cui ammontare viene definito nel documento di progetto tecnico eco-nomico.

È previsto un tasso di interesse variabile a remunerazione del capi-tale investito.

Per quanto riguarda l’entità dei rapporti tra Acea e Roma Capitale si rinvia a quanto illustrato e commentato a proposito dei crediti e de-biti verso la controllante nella nota n. 19.c del presente documento.

Si informa infine che, in merito al Servizio di Illuminazione Pubbli-ca, a seguito del parere reso dall’AGCM nel Bollettino n. 49 del 14

124 2. Bilancio di esercizio

dicembre 2020, Roma Capitale ha intrapreso un’attività di verifica delle condizioni di congruità e convenienza economica delle condi-zioni prestazionali di cui al contratto di servizio tra l’Amministrazione e Acea SpA (e per essa da areti) a confronto con le condizioni di cui alla Convenzione CONSIP LUCE 3 e, inoltre, sulla base delle po-sizioni espresse dall’AGCM nel suddetto parere, ha sollevato delle perplessità in merito alla legittimità dell’affidamento alla medesima Acea SpA. In data 8 febbraio 2021, con nota prot. DG 1585/2021, Roma Capitale ha comunicato gli esiti delle predette verifiche, af-fermando definitivamente “la congruità e convenienza delle con-dizioni economiche attualmente in essere rispetto ai parametri qualitativi ed economici della convenzione CONSIP LUCE 3” e confermando “la correttezza dei corrispettivi applicati per il servizio di illuminazione pubblica”, superando definitivamente ogni riserva circa la congruità dei corrispettivi praticati nell’ambito del rappor-to contrattuale in essere tra Roma Capitale e Acea SpA. Con la medesima nota, l’Amministrazione ha disposto dunque il riavvio dei procedimenti di liquidazione dei crediti accertati di Acea in relazione al contratto di servizio. Si evidenzia che la suddetta comunicazione riguarda la correttezza dei corrispettivi applicati, senza incidere sulla volontà dell’Amministrazione, già manifestata, di risolvere il rappor-to con Acea per bandire una gara e così riaffidare il Servizio di Illu-minazione Pubblica.

Si informa che in data 11 agosto 2022, la Giunta Capitolina con deliberazione n. 312 intitolata “Servizio di illuminazione pubblica e artistica monumentale sull’intero territorio comunale Conces-sionario: Acea SpA - Ricognizione del perimetro della situazione debitoria e avvio delle procedure conseguenti” ha effettuato la rico-gnizione del perimetro di debito dell’Amministrazione nei confronti

di Acea/areti riferito al servizio di Illuminazione Pubblica alla data del 31 dicembre 2021.

Tale deliberazione è stata pubblicata sul sito istituzionale di Roma Capitale in data 30 agosto 2022 e con riferimento alla suddetta deliberazione sono tuttora in corso interlocuzioni.

Nel corso del 2023 precisamente a settembre, il CdA di ACEA, previo parere del Comitato OPC, ha approvato la proposta di un possibile Accordo Transattivo con Roma Capitale funzionale a di-sciplinare le reciproche posizioni e le modalità di risoluzione con-sensuale anticipata dei rapporti contrattuali fra le parti al servizio per l’illuminazione pubblica erogato dalla società e per essa dalla con-trollata areti SpA.

Si informa che specularmente anche Roma Capitale ha approvato tale possibile Accordo nell’Assemblea Capitolina a dicembre 2023.

Quanto ai termini economici del possibile Accordo Transattivo, in sostanziale coerenza con la delibera della Giunta Capitolina n. 312 dell’11 agosto 2022, è previsto, a esito di reciproche rinunzie delle parti, il riconoscimento di crediti vantati da ACEA/areti nei con-fronti di Roma Capitale, dell’importo complessivo di circa 100,6 milioni. Gli effetti economico-finanziari della transazione, all’esito della sottoscrizione non ancora perfezionata alla data di chiusura del bilancio, non saranno significativi avendo la società già aggiornato nei precedenti bilanci le proprie stime secondo i criteri previsti dalla normativa applicabile.

Dal punto di vista dei rapporti economici invece vengono di seguito riepilogati i costi e i ricavi al 31 dicembre 2023 con riferimento ai rapporti più significativi.

migliaia

Ricavi

Costi

2023

2022

2023

2022

Contratto di servizio Illuminazione Pubblica

42.756

49.157

78

78

Ricavi da realizzazione impianti su richiesta

659

429

0

0

Totale

43.415

49.585

78

78

Acea e il Gruppo Roma Capitale

Anche con Società, Aziende Speciali o Enti controllati da Roma Capitale Acea intrattiene rapporti di natura commerciale.

La tabella seguente riporta il dettaglio delle partite con le aziende del Gruppo Roma Capitale.

Gruppo Roma Capitale

migliaia

31/12/2023

Debiti

Costi

Crediti

Ricavi

Ama SpA

137

521

101

139

Fondazione Cinema per Roma

123

123

0

0

Fondazione Teatro dell’Opera

15

15

0

0

Totale

276

659

101

141

Acea e le Società Controllate

Rapporti di natura finanziaria

Acea SpA, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e di società controllate e ne coordina l’attività.

Nell’ambito della gestione centralizzata dei servizi finanziari, la ca-pogruppo Acea ha da tempo adottato un sistema di tesoreria in-

tersocietaria di Gruppo, comprensivo di un rapporto di finanza in-tersocietaria, rendendolo operativo a molte società del Gruppo con le quali era stato sottoscritto un apposito contratto pluriennale di finanza intersocietaria.

I contratti di finanza intersocietaria sono stati rinnovati il gen-naio 2020. In base a tale contratto, Acea mette a disposizione un finanziamento a medio termine di tipo revolving c.d. “Linea di Finanza Intersocietaria”, fino al raggiungimento di un Plafond

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 125

predeterminato destinato al finanziamento del fabbisogno finan-ziario per (i) esigenze di circolante e per (ii) la effettuazione degli investimenti.

Inoltre, Acea mette a disposizione delle società: 1) una Linea per Garanzie per il rilascio di garanzie bancarie (su proprie linee di cre-dito per firma) o societarie, per un importo pari al Plafond per Ga-ranzie; 2) una Linea per Garanzie Assicurative per il rilascio di polizze fideiussorie con coobbligazione di Acea per un importo pari al Pla-fond per garanzie assicurative.

Il funzionamento di tale contratto prevede che in modo permanente e quotidiano ogni società, titolare di specifici conti correnti bancari periferici, effettui giornalmente accrediti o addebiti sul conto cor-rente pool della Capogruppo azzerando il saldo sui conti correnti propri.

Nel caso di saldo intersocietario giornaliero a debito per valuta, le società riconoscono alla Capogruppo interessi passivi calcolati, per ciascun anno, sulla base di un tasso di interesse di mercato, definito come sommatoria di: Cost of funding, il tasso di interesse medio ponderato pagato dal Gruppo Acea sul mercato nell’an-no precedente e Incremental Risk, il differenziale di rischio tra il Gruppo Acea e le singole società partecipanti ai contratti. Per il 2023 il tasso di interesse applicato è ricompreso tra un minimo del 2,06% e un massimo del 3,59% mentre nel 2022 il tasso applicato era ricompreso tra un minimo del 1,82% e un massimo del 2,73%.

Nel caso di saldo intersocietario giornaliero a credito per valuta, Acea riconosce alle società interessi calcolati, per ciascun trime-stre, applicando il tasso d’interesse risultante dalla media aritmetica dei tassi giornalieri “Euribor a 3 mesi” (fonte Bloomberg) verificatasi nel trimestre precedente.

I termini contrattuali applicati sono, a parità di standing creditizio e tipologia di strumento finanziario, in linea con quelli risultanti dal mercato di riferimento anche supportati dalle evidenze di un bench-mark elaborato da una primaria società di consulenza.

I contratti hanno:

durata trentennale o fino alla scadenza delle concessioni per le società con business regolamentato (Acea Ato2 e areti);

aggiornamento annuale del tasso finito per l’utilizzo della Linea di Finanza Intersocietaria secondo la metodologia di calcolo condi-visa da primaria società di consulenza;

aggiornamento annuale del tasso per l’utilizzo della Linea per Garanzie secondo la metodologia di calcolo condivisa da primaria società di consulenza.

Nell’anno 2023 il perimetro societario degli attuali Contratti di Te-soreria è stato ampliato anche alla società Orvieto Ambiente Srl. La scadenza di tale contratto è fissata al 31/12/2050, in linea con le altre società.

Rapporti di natura commerciale

Acea presta inoltre alle società controllate e collegate servizi di na-tura amministrativa, finanziaria, legale, logistica, direzionale e tecni-ca al fine di ottimizzare le risorse disponibili nell’ambito della Società stessa e per utilizzare in modo ottimale il know-how esistente in una logica di convenienza economica. Tali prestazioni sono regolate da appositi contratti di servizio.

Dal gennaio 2023 e con durata triennale, sono entrati in vigore i nuovi contratti di servizio per il triennio 2023-2025. La meto-dologia utilizzata per la determinazione del prezzo unitario è quella del “Cost Plus Method” che prevede l’individuazione di una base di costo comune, a cui viene applicato un mark-up sui costi interni (oggetto di benchmark di mercato da parte di primaria società di consulenza), e, successivamente, suddivisa tra i vari benefìciari dei servizi attraverso chiavi di allocazioni che siano conformi e coerenti, in linea con quanto farebbero parti terze. Tali contratti, sono com-pliant ai fini regolatori e del MOGC e prevedono SLA (Service Le-vel Agreement) in un’ottica di miglioramento del livello di servizio offerto, da rapportare a relativi KPI (Key Performance Indicator).

A decorrere dal gennaio 2022 in sostituzione della comunione del progetto Template, Acea e le società controllate hanno stipulato un nuovo contratto avente ad oggetto la fornitura da parte di Acea di Asset e l’erogazione di Servizi informatici, attingendo da apposito catalogo, che vanno dalla fornitura delle licenze software e svilup-pi per le quali Acea trasferisce un diritto d’uso pluriennale tramite licenza, alla vendita delle infrastrutture hardware. Acea gestisce nell’ambito dello stesso contratto l’esercizio, la gestione applicativa e la manutenzione di software e degli hardware rientranti nel con-tratto e servizi di sicurezza informatica.

Resta inteso che una parte del contratto Template rimane ancora operativa su una parte residua della comunione che rimane indivisa.

Infine, nel corso del 2022 Acea ha proseguito nello sviluppo di una serie di software messi a disposizione di alcune società attraverso la stipula di specifici contratti fornendo a titolo oneroso licenze d’uso e i relativi servizi di maintenance release e manutenzione ordinaria.

I termini contrattuali applicati sono, a parità di tipologia di servizio reso, in linea con quelli risultanti dal mercato.

Acea e le principali Società del Gruppo Caltagirone

Alla data di chiusura dell’esercizio 2023 risultano i seguenti rapporti economico-patrimoniali con le società del Gruppo Caltagirone e Acea SpA.

 

migliaia

31/12/2023

Debiti

Costi

Crediti

Ricavi

Piemme SpA - Concessionaria di Pubblicità SpA

241

214

0

0

Vianini Lavori SpA

1.500

0

0

0

Totale

1.741

214

0

0

126 2. Bilancio di esercizio

Acea e le principali Società del Gruppo SUEZ

Alla data di chiusura dell’esercizio 2023 non risultano partite eco-nomiche e patrimoniali con Suez Italia SpA, ora incorporata in Suez International, e Acea SpA.

Di seguito si evidenzia l’incidenza dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sul rendi-conto finanziario.

Incidenza sulla situazione patrimoniale

migliaia

31/12/2023

Di cuiparti correlate

Incidenza %

31/12/2022

Di cuiparti correlate

Incidenza %

Attività finanziarie non correnti

3.871.050

3.864.548

100%

3.547.241

3.538.039

100%

Crediti commerciali

169.178

168.584

100%

149.229

148.311

99%

Altre attività correnti

68.030

35.316

52%

52.764

17.615

33%

Attività finanziarie correnti

897.531

559.940

62%

667.283

472.146

71%

Debiti e passività finanziarie

(4.470.502)

(90.790)

2%

(4.404.759)

(103.760)

2%

Altre passività non correnti

(36.724)

(36.148)

98%

(31.714)

(31.115)

98%

Debiti finanziari correnti

(974.896)

(297.024)

30%

(572.824)

(211.354)

37%

Debiti verso fornitori

(195.220)

(104.413)

53%

(233.199)

(104.651)

45%

Altre passività correnti

(58.297)

(30.681)

53%

(45.782)

(21.753)

48%

Incidenza sul risultato economico

migliaia

2023

Di cuiparti correlate

Incidenza %

2022

Di cuiparti correlate

Incidenza %

Ricavi da vendita e prestazioni

189.815

189.815

100%

191.611

191.604

100%

Altri ricavi e proventi

15.223

9.630

63%

18.803

8.926

47%

Costi esterni

161.797

59.105

37%

185.120

67.661

37%

Proventi finanziari

114.153

100.121

88%

89.303

87.163

98%

Oneri finanziari

(111.455)

(6.785)

6%

(67.576)

(1.633)

2%

Proventi/(Oneri) da partecipazioni

265.471

265.471

100%

258.169

258.169

100%

Imposte sul reddito

(14.478)

0

0%

(11.506)

(100.588)

874%

Incidenza sul rendiconto finanziario

migliaia

2023

Di cuiparti correlate

Incidenza %

2022

Di cuiparti correlate

Incidenza %

Cash flow attività operativa

(71.509)

(294.756)

412%

(24.486)

(39.918)

163%

Cash flow di attività di investimento/disinvestimento

(253.327)

(148.727)

59%

63.457

515.006

812%

Cash flow attività di finanziamento

165.387

(75.393)

-46%

(180.591)

(34.350)

19%

Elenco delle operazioni con parti correlate

Nel corso dell’esercizio 2023 è stata approvata una operazione di maggiore rilevanza tra Acea e Roma Capitale in merito alla sotto-scrizione di un accordo transattivo che concerne (i) lo scioglimento anticipato consensuale dei rapporti contrattuali relativi al servizio di

gestione dell’illuminazione pubblica affidato da Roma Capitale ad Acea e all’uso gratuito dei beni demaniali a favore di quest’ultima, nonché (ii) la definizione, anche in logica transattiva, delle partite debitorie inerenti al predetto servizio.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 127

Aggiornamento delle principali vertenze giudiziali

Acea SpA - Milano ’90

La questione inerisce il mancato pagamento delle somme dovu-te a saldo del prezzo di compravendita dell’area sita nel Comune di Roma con accesso da Via Laurentina n. 555, perfezionata con atto del 28 febbraio 2007 e con successivo atto integrativo del 5 novembre 2008. Con detto atto integrativo le parti hanno con-cordato di modificare il corrispettivo da 18 milioni a 23 milioni, contestualmente eliminando l’earn out, prevedendo quale termine ultimo di pagamento il 31 marzo 2009.

Data l’inerzia dell’acquirente, è stata avviata la procedura finalizzata al recupero delle somme dovute attraverso la predisposizione di un atto di intimazione e diffida a Milano ’90 e, quindi, attraverso il de-posito di ricorso per decreto ingiuntivo che, in data 28 giugno 2012, è stato concesso in forma provvisoriamente esecutiva.

Pertanto, nel novembre 2012, Acea notificava atto di pignoramento presso terzi in danno della società Milano ’90 per il recupero coat-tivo delle somme ingiunte.

Milano ’90 si è opposta al predetto decreto ingiuntivo chiedendo altresì la condanna di Acea alla restituzione delle somme versate a titolo di prezzo e al risarcimento del danno ottenendo la sospen-sione della provvisoria esecuzione del medesimo. Conseguente-mente, il procedimento esecutivo è stato a sua volta sospeso.

Con sentenza n. 3258, pubblicata il 13 febbraio 2018, il Tribuna-le di Roma ha respinto l’opposizione e confermato integralmente il decreto ingiuntivo, condannando Milano ’90 alla rifusione delle spese di lite.

Giudizio di Impugnativa

In data 26 aprile 2018, Milano ’90 ha proposto appello e con sen-tenza del 23 giugno 2022 la Corte d’appello di Roma ha conferma-to integralmente la sentenza del giudice di prime cure e condannato la controparte al pagamento delle spese di lite.

Con ricorso per Cassazione notificato in data 21 settembre 2022, Milano ’90 ha impugnato la sentenza resa dalla Corte di Appello di Roma. Acea SpA ha notificato controricorso nei termini e si è in attesa della fissazione di udienza.

Procedura esecutiva

A seguito del favorevole provvedimento di primo grado, il 27 marzo 2018 Acea ha depositato il ricorso per la riassunzione della proce-dura esecutiva nei confronti di Milano ’90 e dei terzi pignorati. In esito alla fase cautelare del giudizio di opposizione promosso dal ter-zo pignorato, in data 25 marzo 2022 è avvenuta la corresponsione delle somme assegnate ad Acea. Pende ricorso per Cassazione del Terzo Pignorato e si è in attesa della fissazione di udienza.

Acea SpA - Giudizi Ex COS

La controversia ex COS è relativa all’accertamento di illiceità del contratto di appalto intercorso fra Almaviva Contact (già COS) e Acea e al conseguente diritto dei prestatori a vedersi riconoscere un

rapporto di lavoro subordinato con Acea.

Si premette che la maggioranza dei giudizi in cui Acea è stata soc-combente risulta transata e che soltanto per sei ricorrenti sono stati introdotti da Acea, avanti alla Corte di Cassazione, due giudizi in ordine all’an della pretesa (accertamento del diritto alla costituzione del rapporto). Detti giudizi risultano definiti con ordinanze di rigetto rese in data 2 e 10 luglio 2019 della domanda di Acea. Risulta pertanto confermata la costituzione del contratto di lavoro subordi-nato fra Acea e le parti resistenti con decorrenza dal 2004.

I ricorrenti che hanno rivendicato le differenze retributive in di-fetto di prestazione hanno pertanto iniziato a prestare concreta-mente la loro attività a far data da febbraio 2020.

Giudizi di Quantificazione

Sulla base delle citate sentenze relative all’an debeatur sono stati nel tempo introdotti dai sei lavoratori vittoriosi (in favore dei quali cioè è stato riconosciuto un rapporto di lavoro subordinato con Acea) dei giudizi di quantificazione della pretesa con i quali è stata chiesta la condanna della società al pagamento delle retribuzioni dovute per effetto del rapporto costituito, con riferimento a diversi periodi di maturazione dei crediti. Di seguito, specificatamente.

Differenze retributive in ordine al periodo 2008/2014. Nel 2015 sono stati introdotti dai suddetti lavoratori sei distinti giudizi di quantificazione in ordine alle differenze retributive maturate fra il 2008 e il 2014. Il giudice, riuniti i ricorsi, li ha rigettati con sentenza del 3 giugno 2015 avverso la quale è stato proposto appello dalle controparti.

Nel mese di dicembre 2020 si è addivenuti alla conciliazione della lite con uno dei sei lavoratori, mentre il ricorso in appello, prosegui-to per gli altri 5 ricorrenti, si è concluso con sentenza parzialmente sfavorevole resa in data 26 ottobre 2022, in esito alla quale Acea ha provveduto a corrispondere, con riserva di ripetizione, gli importi dovuti a titolo di differenze retributive e previdenziali nonché di in-teressi e rivalutazione monetaria.

Avverso detta sentenza Acea ha proposto ricorso per Cassazione, attualmente in attesa di fissazione di udienza.

Differenze retributive in ordine al periodo 2014/2019. Negli anni 2020 e 2022 sono stati notificati a istanza di quattro lavoratori al-trettanti giudizi monitori volti a ottenere anche le retribuzioni non percepite in ordine al segmento temporale 2014-2019.

Per quanto attiene ai decreti ingiuntivi notificati nel 2020, all’esito dei giudizi di opposizione, le istanze dei lavoratori sono state accolte. Nell’aprile del 2022 Acea ha pertanto corrisposto, con riserva di ripetizione, le differenze retributive e gli accessori riconosciuti e ha altresì promosso appello, attualmente pendente.

Per quanto attiene ai ricorsi notificati nel 2022, entrambi i giudizi sono stati opposti e con sentenza del 4 aprile 2023 Acea è sta-ta condannata al pagamento delle differenze retributive, che sono state corrisposte con riserva di ripetizione. Le sentenze sono state impugnate dinanzi alla Corte d’Appello di Roma e sono state fissate le udienze per i giorni 26 aprile e 10 maggio 2024.

Da ultimo, si segnala l’introduzione, nel mese di luglio 2022, di un ricorso ex art. 414 c.p.c. da parte di un quinto lavoratore, le cui istanze sono state accolte con sentenza del dicembre 2022. Pende

128 2. Bilancio di esercizio

il giudizio di appello introdotto da Acea con prossima udienza fissata al 4 aprile 2024.

Acea SpA - Comune di Botricello

Nell’anno 1995, il Comune di Botricello conferiva la gestione del servizio idrico integrato a un’associazione temporanea di imprese poi costituitasi in società consortile, denominata Hydreco Scarl. Nell’anno 2005 il Comune ha citato in giudizio dinanzi al Tribunale di Catanzaro la società Hydreco Scarl e le società componenti tra le quali Sigesa SpA (dante causa di Acea SpA) per ottenere il rimborso dei canoni dovuti per la somministrazione per il periodo 1995-2002, quantificati in 946.091,63, oltre danni, interessi e rivalutazione.

Si costituivano le società convenute contestando la pretesa del Comune e avanzando domanda riconvenzionale a titolo di man-cato adeguamento delle tariffe e mancato guadagno per la revo-ca anticipata del servizio. Nel corso del giudizio veniva espletata CTU, che riconosceva un saldo a credito del Comune di circa 230 mila. Tuttavia, il Tribunale, con la sentenza n. 1555 del 29 ottobre 2015, condannava le società convenute in solido al pagamento di 946.091,63 oltre interessi e rivalutazione dalla maturazione del credito, con rigetto delle domande riconven-zionali. Le parti soccombenti proponevano distinte impugnazioni e, con ordinanza del 27 marzo 2018, la Corte d’Appello di Ca-tanzaro sospendeva l’esecutività della sentenza impugnata, sul presupposto della fondatezza delle ragioni addotte nell’atto di appello. Tuttavia, con la sentenza n. 677 del 6 giugno 2020, gli appelli venivano rigettati.

Acea ha promosso Ricorso per Cassazione e l’udienza si è tenuta il 21 dicembre 2023 e si è in attesa della decisione della Suprema Corte.

Acea SpA e areti SpA - MP 31 Srl (già ARMOSIA MP Srl)

Si tratta di giudizio di opposizione promosso avverso il Decreto Ingiuntivo emesso dal Tribunale di Roma nei confronti di areti per l’importo di 226.621,34, richiesto da Armosia MP a titolo di ca-noni di locazione per i mesi di aprile-maggio-giugno del 2014 per l’immobile sito in Roma - Via Marco Polo, 31. Il decreto ingiuntivo è stato dichiarato provvisoriamente esecutivo con ordinanza dell’8 luglio 2015.

All’udienza del 17 febbraio 2016 il Giudice ha riunito questo giudizio con altro pendente avanti il Tribunale di Roma, instaurato da Acea e da areti (cessionaria del contratto di locazione) al fine di sentir dichiarare l’intervenuta risoluzione del contratto di locazione. In tale ultimo giudizio, MP 31 ha, altresì, proposto domanda riconvenzio-nale per il risarcimento del danno subìto in considerazione dello sta-to di degrado dell’immobile al momento del rilascio da parte di areti. Con sentenza del 27 novembre 2017, il Tribunale ha accolto la do-manda di MP 31 nei confronti di areti, condannandola al pagamento dei canoni pregressi nella misura di 2.759.818,76 oltre interessi dalle singole scadenze, nonché al pagamento dei canoni sino alla scadenza contrattuale (29 dicembre 2022). Dal che non emergono ulteriori oneri a carico della società.

Acea ha interposto ricorso in appello, notificato in data 2 gennaio 2018.

L’udienza di trattazione del giudizio di appello è stata più volte rinvia-ta ed è attualmente fissata al 19 settembre 2024.

Acea SpA e Acea Ato2 SpA - CO.LA.RI.

Con atto di citazione notificato il 23 giugno 2017, il Consorzio Co.La.Ri. ed E. Giovi Srl rispettivamente gestore della discarica di Malagrotta (RM) e consorziata esecutrice hanno evocato in giudizio Acea e Acea Ato2 per ottenere dalle convenute il paga-mento della quota di tariffa di accesso in discarica da destinare alla copertura dei costi di gestione operativa trentennale della stessa stabilita con D.Lgs. 36/2003 asseritamente dovuti a fronte del conferimento dei rifiuti avvenuto durante il periodo di vigenza con-trattuale 1985-2009.

Il petitum principale si attesta a oltre 36 milioni per l’intero perio-do di vigenza contrattuale; in subordine nell’ipotesi in cui la norma che dispone la tariffa non sia considerata dal giudice retroattiva-mente applicabile le parti attrici chiedono il riconoscimento del diritto di credito di circa 8 milioni, per il periodo marzo 2003-2009, nonché l’accertamento, anche tramite CTU, del credito re-lativo al precedente periodo 1985-2003.

La prima udienza di comparizione, fissata inizialmente al 23 febbraio 2018, è stata differita all’8 ottobre 2018 per integrazione del con-traddittorio nei confronti dell’Ente d’Ambito Territoriale Ottimale 2 Lazio Centrale - Roma.

L’udienza di precisazione delle conclusioni era fissata al 22 marzo 2021 e, in detta occasione, il giudice, tenuto conto delle richieste delle parti, ha concesso ulteriori rinvii per i medesimi incombenti. Alla successiva udienza del 26 aprile 2022 il Giudice si è riserva-to sulle richieste delle parti e con provvedimento del 19 dicembre 2023, a scioglimento della riserva assunta, ha disposto la rimessione della causa in istruttoria e la nomina di un consulente tecnico di uf-ficio. L’udienza per il giuramento del CTU si è tenuta il 12 febbraio 2024 e in detta occasione è stata individuata la data del 6 marzo per l’inizio delle operazioni peritali. È stata altresì fissata per il 14 marzo l’udienza di escussione delle prove orali.

La Citazione di GALA nei confronti di areti, di Acea Energia e di Acea

Con atto di citazione notificato nel marzo 2018, GALA ha chie-sto al Tribunale di Roma di dichiarare la nullità di alcune clausole del contratto di trasporto concluso con areti nel novembre 2015 e la conseguente invalidità/inefficacia della risoluzione del contratto operata da areti, condannando quest’ultima a risarcire il danno cor-rispondente, per un importo di oltre 200 milioni.

GALA ha altresì chiesto di dichiarare che i comportamenti di areti e delle altre società convenute Acea e Acea Energia costituisco-no condotte di concorrenza sleale e/o abuso di posizione dominan-te, condannando le medesime a risarcire il relativo danno.

Le società citate in giudizio si sono costituite nei termini di legge, respingendo le pretese avversarie e chiedendo il rigetto delle me-desime.

Inoltre, in via riconvenzionale, areti ha chiesto dichiarare legittima-mente risolto il contratto, nonché accertare e dichiarare l’inadem-pimento di GALA alle obbligazioni di pagamento e di garanzia as-sunte in forza del contratto di trasporto con conseguente condanna al pagamento del relativo importo, oltre interessi, e salve le ulteriori somme in corso di maturazione.

Con sentenza del 15 giugno 2023, in accoglimento delle tesi difen-sive di areti, Acea SpA e Acea Energia, il Tribunale di Roma ha riget-

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 129

tato tutte le domande promosse da GALA e ha accolto la domanda riconvenzionale di areti, dichiarando risolto il contratto di trasporto, con conseguente condanna di GALA al pagamento delle somme richieste in via riconvenzionale, oltre interessi. La società è stata al-tresì condannata a rifondere le spese di lite in favore di Acea, di areti e di Acea Energia.

Sia areti limitatamente a un marginale profilo sia GALA hanno promosso appello avverso la suddetta sentenza.

In esito dell’intervenuta transazione, il giudizio si estinguerà ai sensi degli artt. 181 e 309 c.p.c.

Acque Blu Fiorentine SpA contro Publiacqua SpA + altri

La società Publiacqua S.p.A è la società mista pubblico-privata che gestisce in concessione il servizio idrico integrato in Toscana, ATO n. 3 Medio Valdarno, ed è detenuta al 60% dai Comuni facenti par-te dell’ATO di riferimento e al 40% dalla società Acque Blu Fioren-tine SpA (ABF), nella quale, a sua volta, Acea SpA detiene il 75%. La concessione di Publiacqua è valida fino al 31 dicembre 2024.

I rapporti tra ABF, quale socio privato, e i soci pubblici sono stati regolati nel tempo oltre che dallo statuto sociale da patti para-sociali che disciplinavano la governance della società e prevedevano, a tutela dei soci pubblici, una particolare disciplina delle ipotesi di stallo decisionale, che può condurre alla facoltà di esercitare un’op-zione di acquisto sulle azioni del socio privato.

In un’ottica di consolidamento regionale nei servizi pubblici, a partire dal 2020 alcune realtà toscane hanno dato vita alla c.d. Multiutility Toscana “Alia Servizi Ambientali”. In tale contesto, i soci pubblici di Publiacqua hanno avviato una serie di azioni finalizzate all’estromis-sione dalla compagine sociale di Publiacqua del socio ABF, culmi-nate nella disdetta del patto parasociale. Scaturivano una serie di contenziosi, attivati anche in via d’urgenza.

In pendenza di detti giudizi avverso gli atti posti in essere dai soci pubblici, questi ultimi:

hanno trasferito le azioni detenute dai vari Comuni a favore della multiutility “Alia Servizi Ambientali”, che è così divenu-ta socia di Publiacqua;

hanno invocato lo “stallo decisionale” di cui al patto paraso-ciale e hanno comunicato di esercitare l’opzione di acquisto sulle azioni di Publiacqua detenute da ABF.

Al momento, in particolare sul secondo punto, pende avanti al Tri-bunale di Firenze il giudizio attivato da ABF che ha convenuto in giudizio Publiacqua e i soci pubblici per sentir dichiarare l’illegitti-

mità della richiesta volta al trasferimento coattivo a detti soci pub-blici della partecipazione detenuta da ABF nel capitale sociale di Publiacqua.

L’udienza di prima comparizione, per consentire la chiamata in causa di altre parti, è stata da ultimo differita al 16/11/2023. All’esito di detta udienza, il giudice ha concesso alle parti i termini di cui all’art. 183, comma 6, c.p.c. e rinviato la causa all’udienza del 21/3/2024.

Acque Blu Arno Basso SpA contro Acque SpA + altri

La società Acque SpA è la società mista pubblico-privata che ge-stisce in concessione il servizio idrico integrato in Toscana, ATO n. 2 Basso Valdarno, ed è detenuta al 55% dai Comuni facenti parte dell’ATO di riferimento e per il restante 45% da Acque Blu Arno Basso SpA (ABAB), nella quale, a sua volta, Acea SpA detiene l’86%. La concessione di Acque è valida fino al 31 dicembre 2031.

I rapporti tra ABAB, quale socio privato, e i soci pubblici, sono stati regolati nel tempo oltre che dallo statuto sociale da patti para-sociali, che regolavano la governance della società e prevedevano, a tutela dei soci pubblici, una particolare disciplina delle ipotesi di stal-lo decisionale, che può condurre alla facoltà di esercitare un’opzione di acquisto sulle azioni del socio privato.

Sin dal 2019 i soci pubblici comunicarono formale disdetta dei patti e nel luglio 2021 hanno formalizzato l’esercizio dell’opzione di ac-quisto.

ABAB attivava dunque una serie di azioni giudiziarie a tutela dei pro-pri interessi, volta a inibire il trasferimento in favore dei Soci Pubblici della Partecipazione di ABAB in Acque.

Nell’ambito del giudizio, i Soci Pubblici hanno depositato istanza di nomina di un arbitratore ai sensi dell’art. 1349 cod. civ. per la deter-minazione del prezzo dovuto in caso di esercizio del diritto di opzio-ne in ipotesi di contestazione. All’esito del deposito delle memorie istruttorie, il giudice (i) provvedeva alla nomina dell’arbitratore; (ii) disponeva CTU mirata alla determinazione del prezzo in caso di cui non si addivenisse all’individuazione da parte del terzo; (iii) fissava un tentativo di conciliazione.

La controversia, dopo il deposito delle consulenze e i chiarimenti forniti dal CTU all’udienza dell’11 dicembre 2023, è stata rinviata per la precisazione delle conclusioni all’udienza del luglio 2024.

Gli Amministratori ritengono che, dalla definizione dei contenziosi in essere e delle altre potenziali controversie, non dovrebbero de-rivare per Acea ulteriori oneri, rispetto agli stanziamenti effettuati Tali stanziamenti rappresentano la migliore stima possibile sulla base degli elementi oggi a disposizione.

130 2. Bilancio di esercizio

Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e politiche di gestione dei rischi

Classi di strumenti finanziari

Di seguito si riporta il dettaglio delle attività e passività finanziarie richiesto dall’IFRS9 suddivise nelle categorie definite dallo IAS 39.

migliaia

FVTPL

FVTOCI

Costo ammortizzato

Valore di bilancio

Note esplicative

Attività non correnti

7.351

0

3.871.050

3.878.401

 

Altre partecipazioni

7.351

0

0

7.351

16

Totale attività finanziarie

0

0

3.871.050

3.871.050

18

Attività correnti

0

0

1.093.647

1.093.647

 

Totale crediti commerciali

0

0

169.178

169.178

20

Totale attività finanziarie correnti

0

0

897.531

897.531

20

Altre attività correnti

0

0

26.937

26.937

20

Passività non correnti

0

161.342

4.299.718

4.461.060

 

Obbligazioni

0

161.342

3.777.833

3.939.174

24

Finanziamenti a medio-lungo termine

0

0

521.885

521.885

24

Passività correnti

0

0

1.194.645

1.194.645

 

Obbligazioni a breve

0

0

641.387

641.387

26

Debiti verso banche

0

0

32.026

32.026

26

Altri debiti finanziari

0

0

297.069

297.069

26

Debiti per derivati su commodities

0

0

0

0

26

Totale debiti verso fornitori

0

0

195.220

195.220

26

Altre passività

0

0

28.943

28.943

26

Fair value di attività e passività finanziarie

Il fair value dei titoli non quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando i modelli e le tecniche valutative prevalenti sul mercato o utilizzando il prezzo fornito da più controparti indipendenti.

Il fair value dei crediti e dei debiti finanziari a medio-lungo termine è calcolato sulla base delle curve dei tassi risk less e risk less adjusted. Si precisa che per i crediti e debiti commerciali con scadenza contrat-tuale entro l’esercizio, non è stato calcolato il fair value in quanto il loro valore di carico approssima lo stesso.

Inoltre, si segnala che non sono stati calcolati i fair value delle attività e passività finanziarie per le quali il fair value non è oggettivamente determinabile.

Tipologia di rischi finanziari e attività di copertura connesse

Rischio cambio

Acea non è particolarmente esposta a tale tipologia di rischio che è concentrata sulla conversione dei bilanci delle controllate estere.

Per quanto riguarda il Private Placement di 20 miliardi di Yen il ri-schio cambio è coperto tramite un cross currency descritto a pro-posito del rischio tasso di interesse.

Rischio di liquidità

La politica di gestione del rischio liquidità di Acea è basata sulla di-sponibilità di un significativo ammontare di linee di credito banca-rie. Tali affidamenti sono superiori al fabbisogno medio necessario per fronteggiare gli esborsi pianificati e consentono di minimizzare il rischio delle uscite straordinarie. Al fine della ottimizzazione del rischio di liquidità, il Gruppo adotta una gestione accentrata della tesoreria che riguarda le società più importanti del Gruppo nonché presta assistenza finanziaria alle Società (controllate e collegate) con le quali non sussiste un contratto di finanza accentrata.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 131

Al 31 dicembre 2023 la Capogruppo dispone di linee di credi-to uncommitted per 425 milioni, di cui 21 milioni utilizzati. In caso di tiraggio di tali tipologie di linee, Acea pagherebbe un tasso di interesse pari all’Euribor a uno, due, tre o sei mesi (a se-conda del periodo di utilizzo prescelto) al quale si aggiungerebbe uno spread che, in alcuni casi, può variare a seconda del rating assegnato alla Capogruppo. Acea dispone inoltre di linee com-mitted di tipo revolving per 700 milioni con scadenza media di circa 2,9 anni. Per l’ottenimento di tali linee non sono state rilasciate garanzie.

Inoltre, Acea ha siglato il 6 luglio del 2023 il contratto per la prima tranche di 235 milioni del finanziamento Acea-BEI a supporto di parte degli investimenti di Acea Ato2 (denominato “Acea Settore Idrico IV”), non utilizzati al 31 dicembre 2023. Alla fine dell’eserci-zio la Capogruppo ha in essere impieghi in operazioni di deposito a breve pari a 330 milioni.

Si informa che il Programma EMTN, deliberato e costituito nel 2014 per un importo iniziale pari a 1,5 miliardi, adeguato nel 2021 fino a un importo complessivo di 5 miliardi, è disponibile al 31 dicembre 2023 per un importo residuo pari a 600 milioni. Si segnala che, nel 2023, Acea ha collocato emissioni obbligazionarie per complessivi 700 milioni.

Rischio tasso di interesse

L’approccio del Gruppo Acea alla gestione del rischio di tasso d’in-teresse, tenuto conto della struttura degli asset e della stabilità dei flussi di cassa del Gruppo, è stato finora essenzialmente volto a pre-servare i costi di funding e a stabilizzare i flussi finanziari, in modo tale da garantire i margini e la certezza dei suddetti flussi di cassa derivanti dalla gestione caratteristica.

L’approccio del Gruppo alla gestione del rischio di tasso di interes-se è pertanto prudente e la modalità di gestione dello stesso risulta tendenzialmente statica.

In particolare, per gestione statica (da contrapporsi a quella dina-mica) si intende una tipologia di gestione del rischio di tasso di in-teresse che non prevede un’operatività giornaliera sui mercati ma un’analisi e un controllo della posizione effettuati periodicamente sulla base di esigenze specifiche. Tale tipologia di gestione prevede pertanto un’operatività sui mercati non a fini di trading bensì orien-tata alla gestione di medio-lungo periodo con l’obiettivo di copertu-ra dell’esposizione individuata.

Acea ha finora scelto di ottimizzare il rischio di oscillazione dei tassi

di interesse scegliendo un range di mix di indebitamento tra tasso fisso e variabile.

Come noto infatti l’indebitamento a tasso fisso consente a un opera-tore di essere immune al rischio cash flow in quanto stabilizza gli oneri finanziari a conto economico mentre è molto esposto al fair value risk in termini di variazioni del valore di mercato dello stock di debito.

L’analisi della posizione debitoria consolidata evidenzia come il ri-schio cui risulta essere esposta Acea è per la maggior parte rappre-sentato da un rischio di fair value essendo composta al 31 dicembre 2023 per circa l’93% da debito a tasso fisso considerando gli stru-menti di copertura quindi in misura minore al rischio di variabilità dei cash flow futuri.

Acea uniforma le proprie decisioni relative alla gestione del rischio tasso di interesse che sostanzialmente mirano sia alla gestione sia al controllo di tale rischio e alla ottimizzazione del costo del debito, agli interessi degli Stakeholder e della natura dell’attività del Gruppo e avendo a riferimento il rispetto del princìpio di prudenza e la co-erenza con le best practice di mercato. Gli obiettivi principali di tali linee guida sono i seguenti:

individuare, tempo per tempo, la combinazione ottimale tra tas-so fisso e tasso variabile,

perseguire una potenziale ottimizzazione del costo del debito nell’ambito dei limiti di rischio assegnati dagli organi competenti e coerentemente con le specificità del business di riferimento,

gestire le operazioni in derivati a fini esclusivamente di copertura, qualora Acea decida di utilizzarli, nel rispetto delle decisioni del Consiglio di Amministrazione e, quindi, delle strategie approvate e tenuto conto (ex ante) degli impatti economici e patrimoniali di tali operazioni privilegiando quegli strumenti che consentano l’hedge accounting (tipicamente cash flow hedge e, a determinate condizioni di mercato, fair value hedge).

Attualmente è in essere alla data del 31 dicembre 2023 su Acea un’operazione di cross currency swap plain vanilla stipulata nel 2010 per trasformare in Euro la valuta del Private Placement (Yen) e il tasso Yen applicato in un tasso fisso in Euro.

Lo strumento derivato contrattualizzato da Acea sopra elencato è di tipo non speculativo e il fair value, calcolato secondo la metodologia bilateral, è negativo per 32,9 milioni (negativo per 18,0 milioni al 31 dicembre 2022).

Il fair value dell’indebitamento a medio-lungo termine è calcolato sulla base delle curve dei tassi risk less e risk adjusted.

migliaia

Costo ammortizzato(A)

FV risk less(B)

Delta(A B)

FV risk adjusted(C)

Delta(A C)

Obbligazioni

4.580.562

4.470.918

109.644

4.346.761

233.801

a tasso fisso

125.130

121.727

3.402

114.390

10.740

a tasso variabile

337.917

360.599

(22.682)

347.287

(9.370)

Totale

5.043.609

4.953.244

90.364

4.808.437

235.172

Tale analisi è stata effettuata inoltre con la curva dei tassi risk adju-sted”, cioè di una curva rettificata per il livello di rischio e il settore di attività di ACEA. Infatti, è stata utilizzata la curva popolata con obbligazioni a tasso fisso denominate in Euro, emesse da società na-zionali del settore dei servizi pubblici e aventi un rating composito di livello compreso tra BBB+ e BBB-.

Le passività finanziarie a medio-lungo termine sono state oggetto di un’analisi di sensitività sulla base della metodologia dello Stress Testing ovvero applicando uno spread alla curva dei tassi di interesse

risk adjustedcostante per tutti i nodi della stessa.

In questo modo è possibile valutare gli impatti sul fair value e sull’e-voluzione dei cash flow futuri, con riferimento sia ai singoli strumenti costituenti il portafoglio in analisi che al portafoglio complessivo.

La tabella riporta le variazioni complessive in termini di fair value del portafoglio debiti considerando shift paralleli (positivi e negativi) compresi tra –1,5% e +1,5%.

132 2. Bilancio di esercizio

Spread costante applicato

Variazione di present value

(€ milioni)

(1,5)%

(422,0)

(1,0)%

(313,8)

(0,5)%

(209,0)

(0,25)%

(157,9)

n.s.

0,0

0,25%

(57,9)

0,50%

(9,1)

1,00%

86,2

1,50%

178,7

Per quanto riguarda la tipologia di coperture delle quali viene de-terminato il fair value e con riferimento alle gerarchie richieste dallo IASB si informa che, trattandosi di strumenti composti, il livello è di

tipo 2 e che nel corso del periodo non vi sono state riclassifiche da o ad altri livelli di fair value come definiti dall’IFRS13.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 133

Impegni e rischi potenziali

Ammontano a 867.680 mila e aumentano di 57.080 mila ri-spetto al 31 dicembre 2022 (erano 810.600 mila).

Avalli e fideiussioni rilasciate e ricevute

Presentano un saldo netto negativo pari a 25.206 mila essendo gli avalli e fideiussioni rilasciate pari a 25.763 mila mentre quelle ricevute ammontano a 50.969 mila.

Registrano un incremento di 4.133 mila rispetto alla fine dell’e-sercizio precedente. La variazione è da imputare principalmente al rilascio di fidejussioni bancarie a favore dell’INPS nell’ambito del programma di Isopensione per 2.051 mila e al rilascio di due fidejussioni bancarie integrative rispetto a quelle attualmente esi-stenti legate alla gestione del servizio idrico e delle stazioni di pom-paggio per la città di Lima, per un valore complessivo di 1.974 mila.

Lettere di Patronage rilasciate e ricevute

Il saldo è positivo per 638.333 mila essendo composto da lettere di patronage rilasciate per 638.536 mila e lettere di patronage ricevute per 203 mila.

Nel corso dell’esercizio hanno subìto un incremento complessivo di 51.404 mila.

Le principali variazioni hanno riguardato:

l’incremento netto delle garanzie prestate dei diversi trader a favore di Acea Energia per 45.676 mila (di cui 69.000 mila nuove emissioni e 23.324 mila svincoli);

il decremento della garanzia a favore di CDP (€ 25.734 mila) per conto di areti;

l’incremento complessivo delle garanzie a favore di varie società in adempimento degli obblighi previsti da contratti di trasporto di energia elettrica per conto di Acea Energia, per circa 17.380 mila;

il rilascio di una garanzia di 9.003 mila a favore di Acea Ener-gia nell’interesse di Gesesa, a copertura dei crediti commerciali oggetto di una dilazione di pagamento;

il rilascio di una garanzia di 1.900 mila a favore di Edison Ener-gia SpA nell’interesse di Ecogena a copertura delle obbligazioni previste da un contratto di somministrazione di gas naturale;

l’incremento per 681 mila della garanzia prestata nell’interesse di Acea Ato5 a favore di UniCredit per l’adeguamento della linea di credito di firma concessa ad Acea Ato5 dalla Banca.

Beni di terzi in concessione

Sono pari a 86.077 mila e non hanno subìto modifiche rispetto al 31 dicembre 2022 e si riferiscono ai beni relativi alla Illuminazione Pubblica.

134 2. Bilancio di esercizio

Deliberazioni in merito al risultato di esercizio e alla distribuzione ai Soci

Signori Azionisti,

nell’invitarVi ad approvare il bilancio che Vi sottoponiamo, Vi pro-poniamo di destinare l’utile dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, pari a 202.961.039,38, come segue:

10.148.051,97, pari al 5% dell’utile, a riserva legale,

di distribuire un dividendo complessivo di 187.042.158,16 ai soci, corrispondenti a un dividendo unitario di 0,88 per azione;

5.770.829,25 a nuovo.

Il dividendo complessivo (cedola n. 25) di 187.042.158,16 pari a 0,88 per azione, sarà messo in pagamento a partire dal 26 giu-gno 2024 con stacco cedola in data 24 giugno e record date il 25 giugno.

Alla data di approvazione del bilancio le azioni proprie sono pari a n. 416.993.

Acea SpA

Il Consiglio di Amministrazione

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 135

Allegati alla Nota integrativa di cui formano parte integrante

Allegato 1:Indebitamento Finanziario al 31 dicembre 2023

Allegato 2:Movimentazione Partecipazioni al 31 dicembre 2023

Allegato 3:Operazioni significative non ricorrenti ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

Allegato 4:Posizioni o transazioni derivanti da operazioni inusuali e/o atipiche

Allegato 5:Informativa di settore (IFRS8)

136 2. Bilancio di esercizio

Allegato n. 1 Indebitamento finanziario al 31 dicembre 2023

migliaia

31/12/2023

Di cuiparti correlate

31/12/2022

Di cuiparti correlate

Variazione

A) Disponibilità liquide

140.470

0

299.918

0

(159.448)

B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide

0

0

0

0

0

C) Altre attività finanziarie correnti

897.531

559.940

667.283

472.146

230.248

D) Liquidità (A + B + C)

1.038.001

559.940

967.201

472.146

70.800

E) Debito finanziario corrente

(288.583)

(284.050)

(216.600)

(211.354)

(71.982)

F) Parte corrente del debito finanziario non corrente

(686.313)

(12.974)

(356.223)

0 

(330.090)

G) Indebitamento finanziario corrente (E + F)

(974.896)

(297.024)

(572.824)

(211.354)

(402.073)

H) Indebitamento finanziario corrente netto (G + D)

63.105

262.916

394.377

260.793

(331.273)

I) Debito finanziario non corrente

(4.470.502)

(90.790)

(4.404.759)

(103.760)

(65.743)

J) Strumenti di debito

0

0

0

0

0

K) Debiti commerciali e altri debiti non correnti

0

0

0

0

0

L) Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)

(4.470.502)

(90.790)

(4.404.759)

(103.760)

(65.743)

Totale indebitamento finanziario (H + L)

(4.407.397)

172.126

(4.010.382)

157.033

(397.016)

Crediti finanziari lungo

3.865.098

3.864.548

3.547.241

3.538.039

317.857

Posizione finanziaria netta

(542.299)

4.036.674

(463.141)

3.695.072

(79.159)

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 137

Allegato n. 2 Movimentazione Partecipazioni al 31 dicembre 2023

migliaia

Variazioni del periodo

31/12/2022

Acquisizioni

Alienazioni

Riclassifiche

Incrementi/Decrementi

Svalutazioni/Perdite/Rivalutazioni

31/12/2023

Controllate

 

 

 

 

 

 

 

Acea Ambiente Srl

39.151

0

0

0

0

0

39.151

Aquaser Srl

61

0

0

0

0

0

61

Acea Energia SpA

277.164

0

0

0

0

0

277.164

Acea Energy Management Srl

50

0

0

0

50

0

100

Acea International SA

20.829

0

0

0

(1.127)

0

19.703

Consorcio Acea - Acea Domenicana

43

0

0

0

0

0

43

Acea Ato2 SpA

585.442

0

0

0

0

0

585.442

Acea Ato5 SpA

108.918

0

0

0

15.058

0

123.977

Acque Blu Arno Basso SpA

14.663

11.000

0

0

0

0

25.663

Ombrone SpA

19.383

0

0

0

0

0

19.383

Acque Blu Fiorentine SpA

43.911

0

0

0

0

0

43.911

Acea Molise Srl

2.874

0

0

0

0

0

2.874

Sarnese Vesuviano Srl

21.410

0

0

0

0

0

21.410

Adistribuzionegas Srl(ex Alto Sangro Distribuzione Gas Srl)

26.761

0

0

0

0

0

26.761

ASM Terni SpA

471

2.500

0

0

0

(15)

2.956

Agile Academy Srl(già Parco della Mistica)

2

0

0

0

28

0

30

Aquantia Srl

0

325

0

0

0

0

325

areti SpA

683.861

0

0

0

0

0

683.861

a.cities Srl

0

50

0

0

0

0

50

Acea Produzione SpA

173.206

0

0

0

0

0

173.206

Acea Liquidation and Litigation Srl

8.341

0

0

0

0

0

8.341

Acea Infrastructure SpA

7.209

0

0

0

0

0

7.209

TWS SpA

64

0

0

0

0

0

64

Hydreco Scarl in liquidazione

0

0

0

0

0

0

0

Totale controllate

2.033.815

13.875

0

0

14.009

(15)

2.061.685

138 2. Bilancio di esercizio

migliaia

Variazioni del periodo

31/12/2022

Acquisizioni

Alienazioni

Riclassifiche

Incrementi/Decrementi

Svalutazioni/Perdite/Rivalutazioni

31/12/2023

Collegate

 

 

 

 

 

 

 

Aguazul Bogotà SA

296

0

0

0

63

0

359

Umbra Acque SpA

6.851

0

0

0

0

0

6.851

Intesa aretina Scarl

11.505

0

0

0

0

0

11.505

Geal SpA

3.788

0

0

0

0

0

3.788

Umbria Distribuzione Gas SpA

318

0

0

0

0

0

318

DropMI Srl

2.565

2.350

0

0

0

0

4.915

Aqua.Iot Srl

0

368

0

0

0

0

368

Ecomed Srl

67

0

0

0

0

(67)

0

Ingegnerie Toscane Srl

58

0

0

0

0

0

58

Marco Polo SpA in liquidazione

0

0

0

0

0

0

0

Citelum Napoli Pubblica Illuminazione Scarl

0

0

0

0

0

0

0

Sienergia SpA in liquidazione

0

0

0

0

0

0

0

DI.T.N.E. Scarl

12

0

0

0

0

0

12

Tirana Acque Scarlin liquidazione

0

0

0

0

0

0

0

Totale collegate

25.461

2.718

0

0

63

(67)

28.174

migliaia

Variazioni del periodo

31/12/2022

Acquisizioni

Alienazioni

Riclassifiche

Incrementi/Decrementi

Svalutazioni/Perdite/Rivalutazioni

31/12/2023

Altre imprese

 

 

 

 

 

 

 

Polo Tecnologico Industriale Romano SpA

2.350

0

0

0

0

0

2.350

Bonifiche Ferraresi SpA

0

5.001

0

0

0

0

5.001

WRC PLC

0

0

0

0

0

0

0

Totale altre imprese

2.350

5.001

0

0

0

0

7.351

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 139

Allegato n. 3 Operazioni significative non ricorrenti ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

Si informa che non sono state poste in essere nel periodo operazioni significative non ricorrenti.

Allegato n. 4 - Posizioni

o transazioni derivanti da operazioni inusuali e/o atipiche

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2023 Acea SpA non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comuni-cazione stessa.

Allegato n. 5 - Informativa di settore (IFRS8)

migliaia

IlluminazionePubblica

Corporate

Totale attivitàin funzionamento

Discontinuing operations

Totale

Ricavi da vendita e prestazioni

43.492

146.323

189.815

0

189.815

Altri ricavi e proventi

0

15.223

15.223

0

15.223

Ricavi netti

43.492

161.547

205.039

0

205.039

Costo del lavoro

0

70.478

70.478

0

70.478

Costi esterni

45.477

116.320

161.797

0

161.797

Costi operativi

45.477

186.799

232.276

0

232.276

Margine operativo lordo

(1.985)

(25.252)

(27.237)

0

(27.237)

Svalutazioni (riprese di valore) nette di crediti commerciali

0

426

426

0

426

Ammortamenti e accantonamenti

2.286

49.736

52.023

0

52.023

Risultato operativo

(4.271)

(75.414)

(79.686)

0

(79.686)

Proventi finanziari

321

113.832

114.153

0

114.153

Oneri finanziari

(89)

(111.367)

(111.455)

0

(111.455)

Proventi/(Oneri) da partecipazioni

0

265.471

265.471

0

265.471

Risultato ante imposte

(4.039)

192.522

188.483

0

188.483

Imposte sul reddito

0

(14.020)

(14.020)

0

(14.020)

Risultato netto attività in funzionamento

(4.039)

206.542

202.503

0

202.503

Risultato netto attività discontinue

 

 

 

0

 

Risultato netto

(4.039)

206.542

202.503

0

202.503

140 2. Bilancio di esercizio

migliaia

IlluminazionePubblica

Corporate

Totale attivitàin funzionamento

Discontinuing operations

Totale

Immobilizzazioni materiali

9.145

103.152

112.298

0

112.298

Investimenti immobiliari

0

1.990

1.990

0

1.990

Immobilizzazioni immateriali

0

98.268

98.268

0

98.268

Diritti d’uso

0

13.580

13.580

0

13.580

Partecipazioni in controllate e collegate

0

2.089.859

2.089.859

0

2.089.859

Altre partecipazioni

0

7.351

7.351

0

7.351

Imposte differite attive

0

12.895

12.895

0

12.895

Attività finanziarie

7.540

3.863.511

3.871.050

0

3.871.050

Altre attività non correnti

0

290

290

0

290

Attività non correnti

16.685

6.190.895

6.207.580

0

6.207.580

Crediti commerciali

3.439

165.739

169.178

0

169.178

Altre attività correnti

0

68.030

68.030

0

68.030

Attività per imposte correnti

0

2.210

2.210

0

2.210

Attività finanziarie correnti

116.985

780.546

897.531

0

897.531

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

0

140.470

140.470

0

140.470

Attività correnti

120.424

1.156.994

1.277.418

0

1.277.418

Attività non correnti destinate alla vendita

0

0

0

0

0

Totale attività

137.109

7.347.889

7.484.998

0

7.484.998

migliaia

IlluminazionePubblica

Corporate

Totale attivitàin funzionamento

Discontinuingoperations

Totale

Capitale sociale

0

1.098.899

1.098.899

0

1.098.899

Riserva legale

0

157.838

157.838

0

157.838

Altre riserve

0

90.812

90.812

0

90.812

Utile/(Perdita) relativa a esercizi precedenti

0

161.297

161.297

0

161.297

Utile/(Perdita) dell’esercizio

0

202.961

202.961

0

202.961

Patrimonio netto

0

1.711.806

1.711.806

0

1.711.806

Trattamento di fine rapporto e altri piani a benefìci definiti

0

22.600

22.600

0

22.600

Fondo rischi e oneri

0

14.952

14.952

0

14.952

Debiti e passività finanziarie

0

4.470.502

4.470.502

0

4.470.502

Altre passività

0

36.724

36.724

0

36.724

Passività non correnti

0

4.544.778

4.544.778

0

4.544.778

Debiti finanziari

3.439

971.457

974.896

0

974.896

Debiti verso fornitori

101.035

94.184

195.220

0

195.220

Debiti tributari

0

0

0

0

0

Altre passività correnti

0

58.297

58.297

0

58.297

Passività correnti

104.474

1.123.939

1.228.413

0

1.228.413

Passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita

0

0

0

0

0

Totale passività e patrimonio netto

104.474

7.380.524

7.484.998

0

7.484.998

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 141

142 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 143

144 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 145

146 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 147

148 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 149

150 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 151

152 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 153

154 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 155

156 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 157

158 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 159

160 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 161

162 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 163

164 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 165

166 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 167

168 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 169

170 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 171

172 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 173

174 2. Bilancio di esercizio

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 175

3

BILANCIO

CONSOLIDATO

Acea Photo Contest

Chiara D’Onofrio (Acea Ambiente)

Fase di imballaggio del CSS

Acea è una delle principali multiutility italiane ed è quotata in Borsa dal 1999. Acea ha adottato un assetto organizzativo e un model-lo operativo che trova fondamento nelle linee strategiche basate sulla crescita nel mercato idrico attraverso sviluppi infrastrutturali, espansione geografica, potenziamento tecnologico e tutela della

risorsa idrica; sulla resilienza della rete elettrica e sulla qualità del servizio della città di Roma; sullo sviluppo di nuova capacità rinno-vabile per far fronte alla transizione energetica; sulla spinta verso l’economia circolare con espansione geografica anche in sinergia con altri business.

Forma e struttura

Informazioni generali

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 del Gruppo Acea è sta-to approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 5 marzo 2024, che ne ha anche autorizzato la pubblicazione. La Ca-pogruppo Acea è una società per azioni italiana, con sede a Roma, Piazzale Ostiense 2, e le cui azioni sono negoziate alla borsa di Mi-lano. I principali settori di attività in cui opera il Gruppo Acea sono descritti nella Relazione sulla Gestione.

Conformità agli IAS/IFRS

Il presente Bilancio annuale, redatto su base consolidata, è predi-sposto in conformità ai principi contabili internazionali efficaci alla data di bilancio, approvati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell’art. 9 del D.Lgs. 38/2005.

I principi contabili internazionali sono costituiti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS), dagli International Accoun-ting Standards (IAS) e dalle interpretazioni dell’International Finan-cial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standard Interpretations Committee (SIC), collettivamente indicati “IFRS”.

Basi di presentazione

Il presente Bilancio consolidato è costituito dal Prospetto di Conto Economico Consolidato, dal Prospetto di Conto Economico Com-plessivo Consolidato, dal Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata, dal Prospetto del Rendiconto Finanziario Consolidato e dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato, nonché dalle note illustrative redatte secondo quanto previsto dagli IAS/IFRS vigenti. Si specifica che il Prospetto di Con-to Economico Consolidato è classificato in base alla natura dei costi, la Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata sulla base del criterio di liquidità con suddivisione delle poste tra corrente e non corrente, mentre il Rendiconto Finanziario Consolidato è presenta-to utilizzando il metodo indiretto.

Il Bilancio consolidato è redatto sul presupposto della continuità aziendale e non sussistono significative incertezze (come definite dal paragrafo 25 del Princìpio IAS 1) sulla continuità aziendale.

Il Bilancio consolidato è redatto in Euro e tutti i valori sono arro-tondati alle migliaia di Euro tranne quando diversamente indicato.

I dati del presente Bilancio consolidato sono comparabili con i dati dell’esercizio precedente.

Uso di stime e assunzioni

La redazione del Bilancio consolidato, in applicazione agli IFRS, ri-chiede l’effettuazione di stime e assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi (compresa la stima del VRG), dei costi, delle attivi-e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento. Nell’effettuare le stime di bilancio sono, inoltre, considerate le principali fonti di incertezze che potrebbero avere impatti sui processi valutativi.

I risultati di consuntivo potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per determinare alcuni ricavi di vendita, per i fondi per rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalu-tazione, gli ammortamenti, le valutazioni degli strumenti derivati, i benefìci ai dipendenti e le imposte. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna variazione sono im-mediatamente iscritti a conto economico.

Le stime hanno parimenti tenuto conto di assunzioni basate su pa-rametri e informazioni di mercato e regolatorie disponibili alla data di predisposizione del bilancio. I fatti e le circostanze correnti che influenzano le assunzioni circa sviluppi ed eventi futuri, tuttavia, po-trebbero modificarsi per effetto, per esempio, di cambiamenti negli andamenti di mercato o nelle regolamentazioni applicabili che sono al di fuori del controllo della Società. Tali cambiamenti nelle assun-zioni sono anch’essi riflessi in bilancio quando si realizzano.

Si segnala inoltre che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo com-pleto solo in sede di redazione del bilancio annuale, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un’immediata valu-tazione di eventuali perdite di valore. Per maggiori dettagli sulle mo-dalità in commento si rimanda ai successivi paragrafi di riferimento.

Effetti della stagionalità delle operazioni

Per il tipo di business nel quale opera, il Gruppo Acea non è sogget-to a significativi fenomeni di stagionalità. Tuttavia, alcuni specifici settori di attività possono risentire di andamenti non uniformi lungo l’intero arco temporale annuale.

Rendiconto finanziario

Si fa presente che sul prospetto di Rendiconto finanziario sono state operate riclassifiche espositive di alcune voci ai fini di una maggiore comprensione del dato e delle dinamiche di cash flow. Pertanto, anche il dato 2022 è stato riesposto per una comparabilità dei dati stessi.

178 3. Bilancio consolidato

Criteri, proceduree area di consolidamento

Criteri di consolidamento

Società controllate

L’area di consolidamento comprende la Capogruppo Acea e le società nelle quali la stessa esercita direttamente o indirettamen-te un controllo, ovvero quando il Gruppo è esposto o ha diritto ai rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la partecipata e ha la capacità, attraverso l’esercizio del proprio potere sulla partecipata, di influenzarne i rendimenti. Il potere è definito come la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti della partecipata in virtù di diritti sostanziali esistenti.

Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente trasferito al Gruppo e cessano di essere consolidate dalla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.

Secondo le previsioni del princìpio contabile IFRS10, il controllo è ottenuto quando il Gruppo è esposto, o ha diritto ai rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la partecipata e ha la capacità, attraverso l’esercizio del potere sulla partecipata, di influenzarne i relativi rendimenti. Il potere è definito come la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti della partecipata in virtù di diritti sostan-ziali esistenti.

L’esistenza del controllo non dipende esclusivamente dal pos-sesso della maggioranza dei diritti di voto, ma dai diritti sostanziali dell’investitore sulla partecipata. Conseguentemente, è richiesto il giudizio del management per valutare specifiche situazioni che de-terminino diritti sostanziali che attribuiscono al Gruppo il potere di dirigere le attività rilevanti della partecipata in modo da influenzarne i rendimenti.

Ai fini dell’assessment sul requisito del controllo, il management analizza tutti i fatti e le circostanze, inclusi gli accordi con gli altri investitori, i diritti derivanti da altri accordi contrattuali e dai diritti di voto potenziali (call option, warrant, put option assegnate ad azio-nisti minoritari ecc.). Tali altri fatti e circostanze possono risultare particolarmente rilevanti nell’ambito di tale valutazione soprattutto nei casi in cui il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto, o diritti similari, della partecipata.

Il Gruppo riesamina l’esistenza delle condizioni di controllo su una partecipata quando i fatti e le circostanze indichino che ci sia stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica della sua esistenza. Si segnala, infine, come, nella valutazione dell’esisten-za dei requisiti del controllo, non siano state riscontrate situazioni di controllo de facto. Le variazioni nella quota di possesso in par-tecipazioni in imprese controllate che non implicano la perdita del controllo sono rilevate come operazioni sul capitale rettificando la quota attribuibile agli azionisti della Capogruppo e quella ai terzi per riflettere la variazione della quota di possesso. L’eventuale differenza tra il corrispettivo pagato o incassato e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisito o venduto viene rilevata direttamente nel patrimonio netto consolidato. Quando il Gruppo perde il con-trollo, l’eventuale partecipazione residua nella società precedente-mente controllata viene rimisurata al fair value (con contropartita il conto economico) alla data in cui si perde il controllo. Inoltre, la

quota delle OCI riferita alla controllata di cui si perde il controllo è trattata contabilmente come se il Gruppo avesse direttamente dismesso le relative attività o passività. Inoltre, laddove si riscontri una perdita di controllo di una società rientrante nell’area di conso-lidamento, il Bilancio consolidato include il risultato dell’esercizio in proporzione al periodo dell’esercizio nel quale il Gruppo Acea ne ha mantenuto il controllo.

Imprese a controllo congiunto

Riguardano società sulle cui attività il Gruppo detiene un control-lo congiunto con terzi (cosiddette joint venture), ovvero quando in base ad accordi contrattuali, le decisioni finanziarie, gestionali e strategiche possono essere assunte unicamente con il consenso unanime di tutte le parti che ne condividono il controllo. Il Bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle società a controllo congiunto, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto.

Al fine di determinare l’esistenza del controllo congiunto e il tipo di accordo congiunto, è richiesto il giudizio del management, che deve valutare i diritti e gli obblighi derivanti dall’accordo. A tal fine il management considera la struttura e la forma legale dell’accordo, i termini concordati tra le parti nell’accordo contrattuale e, quando rilevanti, altri fatti e circostanze. Il Gruppo riesamina l’esistenza del controllo congiunto quando i fatti e le circostanze indicano che c’è stata una variazione di uno o più elementi precedentemente consi-derati per la verifica dell’esistenza del controllo congiunto e del tipo di controllo congiunto.

Società collegate

Le Partecipazioni in società collegate sono quelle nelle quali si eser-cita un’influenza notevole, ma non il controllo il controllo con-giunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche fi-nanziarie e operative della partecipata.

Al fine di determinare l’esistenza dell’influenza notevole è richiesto il giudizio del management che deve valutare tutti i fatti e le circo-stanze.

Il Gruppo riesamina l’esistenza dell’influenza notevole quando i fatti e le circostanze indicano che c’è stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica dell’esistenza di tale influenza notevole.

Qualora la quota di perdita di pertinenza del Gruppo ecceda il valore contabile della Partecipazione, quest’ultimo deve essere annullato e l’eventuale eccedenza deve essere coperta tramite accantonamenti nella misura in cui il Gruppo abbia obbligazioni legali o implicite nei confronti della partecipata a coprire le sue perdite o, comunque, a effettuare pagamenti per suo conto.

Procedure di consolidamento

Procedura generale

I bilanci delle controllate, collegate e joint venture del Gruppo sono redatti adottando per ciascuna chiusura contabile i medesimi princi-pi contabili della controllante; eventuali rettifiche di consolidamento

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 179

sono apportate per rendere omogenee le voci che sono influenzate dall’applicazione di principi contabili differenti.

Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti tra società del Gruppo, sono completamente eliminati. Le perdite non realizzate sono eli-minate ad eccezione del caso in cui esse non potranno essere re-cuperate in seguito.

Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto di ciascuna delle controllate comprensiva degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione; la eventuale differenza positiva viene trattata come un “avviamento”, quella negativa viene rilevata a conto economico alla data di acquisizione.

La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette delle controllate consolidate è identificata separatamente ri-spetto al patrimonio netto di Gruppo. Tale interessenza viene deter-minata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell’acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data. Successivamente le perdite attribuibili agli azionisti di minoranza eccedenti il patrimonio netto di loro spettanza sono attribuite al patrimonio netto di Grup-po ad eccezione dei casi in cui le minoranze hanno un’obbligazione vincolante alla copertura delle perdite e sono in grado di sostenere ulteriori investimenti per coprire le perdite.

Aggregazioni aziendali che coinvolgono entità sotto comune controllo

Le operazioni di aggregazione che coinvolgono imprese che sono, in definitiva, controllate da una medesima società o dalle medesi-me società sia prima, sia dopo l’operazione di aggregazione, e tale controllo non è transitorio, sono qualificate come Business Combi-nations of entities under common control. Tali operazioni sono escluse dall’ambito di applicazione dell’IFRS3, tantomeno sono discipli-nate da altri IFRS. In assenza di un princìpio contabile di riferimento, la selezione del princìpio contabile per le operazioni in esame, rela-tivamente alle quali non sia comprovabile una significativa influenza sui flussi di cassa futuri, è guidata dal princìpio di prudenza che porta ad applicare il criterio della continuità di valori delle attività nette ac-quisite. Le attività sono rilevate ai valori di libro che risultavano dalla contabilità delle società oggetto di acquisizione (ovvero della società venditrice) prima dell’operazione o, alternativamente, ai valori risul-tanti dal bilancio consolidato della controllante comune. Con par-ticolare riferimento alle operazioni di cui sopra, relative alla cessio-ne di un business, il trattamento della differenza tra il corrispettivo definito contrattualmente e i valori contabili del business trasferito è differenziato in funzione dei rapporti partecipativi tra i soggetti coinvolti nell’operazione di trasferimento. Relativamente ai confe-rimenti di business under common control, invece, indipendente-mente dal rapporto partecipativo preesistente, l’entità conferitaria deve rilevare il business trasferito al suo valore contabile storico incrementando di pari importo il proprio patrimonio netto; l’entità conferente rileverà simmetricamente la partecipazione nell’entità

conferitaria per un importo pari all’incremento del patrimonio netto di quest’ultima. Tale trattamento contabile fa riferimento a quanto proposto da Assirevi negli Orientamenti Preliminari in tema di IFRS (OPI n. 1 Revised) - “Trattamento contabile delle Business combina-tions of entities under common control nel bilancio di esercizio e nel bilancio consolidato”, emesso nel mese di ottobre 2016.

Procedura di consolidamento delle attività e passività detenute per la vendita (IFRS5)

Le attività e le passività non correnti sono classificate come posse-dute per la vendita, secondo quanto previsto nell’IFRS5.

Trattamento delle opzioni put su azioni di imprese controllate

Secondo le disposizioni stabilite dal princìpio IAS 32, paragrafo 23, un contratto che contiene un’obbligazione per un’entità di acquisi-re azioni per cassa o a fronte di altre attività finanziarie, luogo a una passività finanziaria per il valore attuale del prezzo di esercizio dell’opzione. Pertanto, qualora l’entità non abbia il diritto incondi-zionato di evitare la consegna di cassa o di altri strumenti finanziari al momento dell’eventuale esercizio di una opzione put su azioni d’imprese controllate, si deve procedere all’iscrizione del debito; tutte le successive variazioni sono imputate a conto economico. Il medesimo trattamento contabile è applicabile quand’anche, oltre a una opzione put, vi sia la contestuale presenza di una simmetrica opzione call, c.d. symmetrical put and call options related to non-con-trolling interest. Il Gruppo considera già acquisite le azioni oggetto di opzioni put (ovvero di put e call incrociate), nei casi in cui non restino in capo ai soci terzi, i benefìci economici e i rischi connessi alla actual ownership delle azioni; pertanto, in tali circostanze, non procede alla rilevazione delle interessenze di terzi azionisti nel bilan-cio consolidato.

Consolidamento d’imprese estere

I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diverse dall’Eu-ro, che rappresenta la valuta funzionale della Capogruppo Acea, sono convertiti in Euro applicando alle attività e passività il tasso di cambio in essere alla data di chiusura del periodo e alle voci di conto economico e al rendiconto finanziario i cambi medi del periodo.

Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese parte-cipate operanti in valuta diversa dall’Euro sono rilevate direttamente a patrimonio netto e sono esposte separatamente in un’apposita riserva dello stesso; tale riserva è riversata a conto economico all’at-to della dismissione integrale, ovvero della perdita di controllo, del controllo congiunto o dell’influenza notevole sulla partecipata. Nei casi di dismissione parziale:

senza perdita di controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione ceduta è attribuita al pa-trimonio netto di competenza delle interessenze di terzi;

senza perdita del controllo congiunto o dell’influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di parteci-pazione ceduta è imputata a conto economico.

180 3. Bilancio consolidato

Criteri di valutazione e principi contabili

Per gli esercizi contabili che hanno inizio dal gennaio 2023 o da data successiva, lo IASB ha modificato lo IAS 1 fornendo linee guida ed esempi per aiutare le entità ad applicare il concetto di materialità all’informativa relativa ai principi contabili adottati. Lo IASB ha inoltre modificato l’IFRS Practice Statement 2 per supportare le modifiche allo IAS 1 spiegando e dimostrando l’applicazione del “processo di ma-terialità in quattro fasi” alle informazioni sui principi contabili.

Le modifiche hanno l’obiettivo di aiutare le entità a fornire informa-zioni più utili sui principi contabili adottati mediante:

la sostituzione dell’obbligo per le entità di fornire informativa sui propri principi contabili “significativi” con l’obbligo di focalizzarsi sui propri principi contabili “rilevanti”; e

l’aggiunta di linee guida su come le entità applicano il concetto di materialità nel prendere decisioni in merito all’informativa sui principi contabili adottati.

La sostituzione delle informazioni sui principi contabili “significati-vi” con quelle “rilevanti” nello IAS 1 e le corrispondenti nuove linee guida nello IAS 1 e nell’IFRS Practice Statement 2 possono avere un impatto sull’informativa sui principi contabili delle entità. Deter-minare se i principi contabili adottati sono rilevanti o meno richiede un maggiore uso del giudizio professionale. Il Gruppo Acea ha con-siderato tali modifiche e ha iniziato un processo graduale di rivisita-zione dell’informativa fornita in bilancio con riferimento ai princìpi rilevanti applicati anche alla luce della diversa natura delle parti coin-volte potenzialmente interessate alla lettura e comprensione delle informazioni incluse nel presente documento.

I principi e i criteri rilevanti sono di seguito illustrati.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati, in conformità a quanto previsto dall’IFRS15 “Ricavi provenienti da contratti con clienti”, per un importo che ri-flette il corrispettivo a cui l’entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. I passaggi ritenuti fon-damentali per la contabilizzazione dei ricavi sono:

identificare il contratto, definito come un accordo (scritto o ver-bale) avente sostanza commerciale tra due o più parti che crea diritti e obbligazioni con il cliente tutelabili giuridicamente;

identificare le obbligazioni di fare distintamente individuabili (an-che performance obligation”) contenute nel contratto;

determinare il prezzo della transazione, quale corrispettivo che l’impresa si attende di ricevere dal trasferimento dei beni o dall’erogazione dei servizi al cliente, in coerenza con le tecniche previste dal principio e in funzione della eventuale presenza di componenti finanziarie e componenti variabili;

allocare il prezzo a ciascuna obbligazione di fare;

rilevare il ricavo quando l’obbligazione di fare relativa viene adempiuta dall’entità, tenendo in considerazione il fatto che i servizi potrebbero essere resi non in uno specifico momento, ma anche nel corso di un periodo di tempo.

In presenza di contratti di costruzione il ricavo è riconosciuto over-time attraverso l’input method che misura la performance obligation sulla base della percentuale di completamento. Laddove l’ammon-tare fatturato superi il totale dei ricavi riconosciuti viene iscritta una contract liability, ovvero, un contract asset nel caso opposto.

Per quanto riguarda la valutazione dei ricavi si segnala in particolare che:

i ricavi per vendita e trasporto di energia elettrica e gas sono rilevati al momento dell’erogazione o della fornitura del servi-zio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a prefissati calendari di lettura. Tali ricavi sono calcolati sulla base dei provvedimenti di legge, delle delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico in vigore nel corso del periodo tenendo altresì conto dei provvedimenti perequativi pro tempore vigenti; si infor-ma che con riferimento alla valorizzazione dei ricavi da trasporto di energia elettrica, qualora l’ammissione degli investimenti in ta-riffa che sancisce il diritto al corrispettivo per l’operatore sia vir-tualmente certa già nell’esercizio in cui gli stessi sono realizzati, i corrispondenti ricavi vengono accertati per competenza indi-pendentemente dalla modalità con cui essi saranno riconosciuti finanziariamente quale conseguenza della delibera 654/2015 dell’ARERA;

i ricavi del servizio idrico integrato sono determinati sulla base del Metodo Tariffario Idrico (MTI-3), valido per la determinazio-ne delle tariffe per gli anni 2020-2023, approvato con delibe-razione n. 580/2019/R/idr (MTI-3) del 30 dicembre 2019, dalla Determinazione n. 1/2020-DSIS del 29 giugno 2020 e succes-sive modificazioni da parte dell’ARERA. Sulla base dell’interpre-tazione della natura giuridica della componente tariffaria FoNI. (Fondo Nuovi Investimenti) viene iscritto tra i ricavi dell’eserci-zio il relativo ammontare spettante alle società idriche laddove espressamente riconosciuto dagli Enti d’Ambito che ne stabili-scono la destinazione d’uso.

È inoltre iscritto tra i ricavi dell’esercizio il conguaglio relativo alle partite c.d. passanti (i.e. energia elettrica, acqua all’ingrosso) delle quali la citata delibera fornisce apposito dettaglio nonché l’eventua-le conguaglio relativo a costi afferenti al Sistema Idrico Integrato sostenuti per il verificarsi di eventi eccezionali (i.e. emergenze idri-che, ambientali) qualora l’istruttoria per il loro riconoscimento abbia dato esito positivo.

Dividendi

Sono rilevati quando è stabilito il diritto incondizionato degli azionisti a ricevere il pagamento. Sono classificati nel conto economico nella voce Proventi da partecipazioni.

Contributi

I contributi ottenuti a fronte di investimenti in impianti, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste. I contributi ricevuti a fronte di specifici im-pianti il cui valore viene iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati (secondo il metodo indiretto) tra le altre passività non correnti e rilasciati progressivamente a conto economico in rate costanti lun-go un arco temporale pari alla durata della vita utile dell’attività di riferimento.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 181

Benefìci per i dipendenti

I benefìci garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successi-vamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefìci definiti e a contribuzione definita (quali: TFR, mensilità aggiuntive, agevolazioni tariffarie, come descritto nelle note) o altri benefìci a lungo termine sono riconosciuti nel periodo di matura-zione del diritto. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti. Questi fondi e benefìci non sono finanziati.

Il costo dei benefìci previsti dai vari piani è determinato in modo separato per ciascun piano utilizzando il metodo attuariale di valuta-zione della proiezione unitaria del credito effettuando le valutazio-ni attuariali alla fine di ogni esercizio. Gli utili e le perdite derivanti dall’effettuazione del calcolo attuariale sono rilevati nel prospetto dell’utile complessivo, quindi in un’apposita Riserva di Patrimonio netto, e non sono oggetto di successiva imputazione a conto eco-nomico.

Gli oneri derivanti dall’incentivo all’esodo per i dipendenti che hanno aderito al Piano di isopensionamento e che soddisfano i criteri defi-niti dal Piano del Gruppo sono stati rilevati in un apposito Fondo. Il Gruppo si sostituisce agli istituti previdenziali di riferimento, in par-ticolare il Fondo è stanziato per il pagamento della rata di pensione spettante all’isopensionato, nonché per pagare i contributi figurativi per il periodo necessario al raggiungimento del diritto alla specifica prestazione previdenziale presso gli Enti Previdenziali.

Avviamento

L’avviamento derivante da aggregazioni aziendali (tra le quali a titolo meramente esemplificativo, l’acquisizione di società controllate; di entità a controllo congiunto ovvero l’acquisizione di rami d’azienda o altre operazioni di carattere straordinario) rappresenta l’ecce-denza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata o dell’entità a controllo congiunto alla data di acquisizione. L’avviamento è rilevato come attività e rivisto annualmente per verificare che non abbia subìto perdite di valore. Nel caso di ottenimento del controllo congiunto, o anche di colle-gamento, l’avviamento delle partecipazioni rilevate secondo l’equity method resta implicito nel valore della partecipazione.

Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto econo-mico e non sono successivamente ripristinate.

Alla data di acquisizione, l’eventuale avviamento emergente viene allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari indipen-denti che ci si attende beneficeranno degli effetti sinergici derivanti dall’acquisizione. L’eventuale perdita di valore è identificata attra-verso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna unità di produrre flussi finanziari atti a recuperare la parte di avvia-mento a essa allocata. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte dell’unità generatrice di flussi sia inferiore al valore di carico attribu-ito, si rileva la relativa perdita di valore.

In caso di cessione di un’impresa controllata o di un’entità a control-lo congiunto, l’ammontare non ancora ammortizzato dell’avviamen-to a esse attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da alienazione.

Concessioni

È rilevato in questa voce il valore del diritto di concessione, sui beni costituiti da impianti idrici e di depurazione, oggetto di conferimen-to. Tale valore riguarda beni demaniali appartenenti al cosiddetto “demanio accidentale” idrico e di depurazione e viene sistematica-mente ammortizzato in base alla durata residua della concessione

stessa. Si precisa che il periodo di ammortamento residuo è in linea con la durata media delle gestioni affidate con procedura a evidenza pubblica.

Diritto sulle infrastrutture

Il Gruppo, in linea con quanto disposto dall’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione”, rileva in base al modello dell’intangible asset l’ammontare complessivo dell’insieme delle infrastrutture materiali in dotazione per la gestione del servizio idrico, poiché il contratto di concessione del servizio non conferisce al concessionario il diritto di controllare l’uso dell’infrastruttura di servizio pubblico, ma con-sente l’accesso alla gestione dell’infrastruttura, per fornire il servizio pubblico per conto del concedente conformemente ai termini spe-cificati nel contratto.

La citata interpretazione richiede infatti, in luogo della rilevazione dell’insieme delle infrastrutture materiali per la gestione del servizio, l’iscrizione di un’unica attività immateriale rappresentativa del dirit-to del concessionario di far pagare la tariffa agli utenti del servizio pubblico.

L’importo comprende, inoltre, la capitalizzazione del margine deri-vante dall’attività di investimento.

Diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno

I costi relativi a tale voce sono inclusi tra le attività immateriali e sono ammortizzati sulla base di un periodo di presunta utilità di tre/cinque anni.

Right of use

Nella voce vengono rilevate le attività inerenti all’applicazione del princìpio contabile internazionale IFRS16, emesso a gennaio 2016 e in vigore dal gennaio 2019, che sostituisce il precedente stan-dard sul leasing, lo IAS 17 e le relative interpretazioni, individuando i criteri per la rilevazione, la misurazione e la presentazione nonché l’informativa da fornire con riferimento ai contratti di leasing. L’I-FRS16 segna la fine della distinzione in termine di classificazione e trattamento contabile tra leasing operativo (le cui informazioni sono fuori bilancio) e leasing finanziario (che figura in bilancio).

Il diritto di utilizzo del bene in leasing (c.d. right of use”) e l’impegno assunto sono rilevati nei dati finanziari in bilancio (l’IFRS16 si applica a tutte le transazioni che prevedono un right of use, indipendente-mente dalla forma contrattuale, i.e. leasing, affitto o noleggio). Il princìpio introduce il concetto di controllo all’interno della defini-zione; in particolare, per determinare se un contratto rappresenta o meno un leasing, l’IFRS16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l’utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo.

Non vi è la simmetria di contabilizzazione con i locatari: si continua ad avere un trattamento contabile distinto a seconda che si tratti di un contratto di leasing operativo o di un contratto di leasing finan-ziario (sulla base delle linee guida a oggi esistenti). Sulla base di tale nuovo modello, il locatario deve rilevare:

nello Stato patrimoniale, le attività e le passività per tutti i con-tratti di leasing che abbiano una durata superiore ai 12 mesi, a meno che l’attività sottostante abbia un modico valore; e

a conto economico, gli ammortamenti delle attività relative ai leasing separatamente dagli interessi relativi alle connesse pas-sività.

Nel contesto della prima applicazione del princìpio, l’approccio di transizione utilizzato dal Gruppo Acea è il retrospettivo modificato, e non sono pertanto ricompresi i contratti le cui locazioni, com-prensive di rinnovi, terminano entro dodici mesi dalla data di prima

182 3. Bilancio consolidato

applicazione. Il Gruppo ha, inoltre, utilizzato la possibilità prevista dal princìpio di non contabilizzare separatamente la componente non-lease dei contratti misti, scegliendo pertanto di trattare tali contratti come lease.

Ai fini dell’attualizzazione del debito, il Gruppo ha utilizzato un IBR calcolato usando un tasso privo di rischio con una maturity uguale alla durata residua per singolo contratto più il credit spread asse-gnato ad Acea SpA da Moody’s. Si fa presente, infine, che non sus-sistono differenze significative tra gli impegni derivanti dai contratti di leasing attualizzati con lo stesso tasso e il valore rilevato in base all’IFRS16.

Perdite di valore (Impairment)

L’avviamento e le altre attività aventi vita utile indefinita non sono assoggettati ad ammortamento sistematico ma sottoposti a verifica almeno annuale di recuperabilità (c.d. impairment test) condotta a livello della singola Cash Generating Unit (CGU) o insiemi di CGU cui le attività a vita indefinita possono essere allocate ragionevol-mente, sulla base di quanto previsto dalla procedura del Gruppo. Su base annuale, la Società, in funzione della propria procedura di im-pairment, effettua l’analisi sulle CGU del Gruppo identificate dalla procedura di Gruppo. La verifica consiste nel confronto tra il valore contabile iscritto in bilancio (carrying amount) e la stima del valore recuperabile dell’attività (value in use - VIU). In considerazione della natura delle attività svolte dal Gruppo Acea, la modalità di deter-minazione del “VIU” viene effettuata attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi derivanti dall’uso e, se significativi e ragionevol-mente determinabili, dalla cessione al termine della vita utile. Tutta-via, laddove vi sia un’evidenza di un fair value affidabile (prezzo ne-goziato in un mercato attivo, transazioni comparabili ecc.) il Gruppo valuta ai fini dell’impairment test l’adozione di tale valore.

I flussi di cassa sono determinati sulla base delle migliori informazio-ni disponibili al momento della stima, desumibili mediante l’utilizzo combinato del metodo finanziario e delle analisi di sensitività. La determinazione del “VIU” viene condotta con il metodo finanziario (Discounted Cash Flow - DCF) che ravvisa nella capacità di produr-re flussi di cassa l’elemento fondamentale ai fini della valutazione dell’entità di riferimento. L’applicazione del metodo finanziario per la determinazione del valore d’uso di una CGU prevede di stimare il valore attuale dei flussi di cassa operativi netti di imposta.

Se l’ammontare recuperabile di una attività (o di una unità genera-trice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, esso è ridotto al minor valore recuperabile. Una perdita di valore è rilevata nel conto economico immediatamente, a meno che l’attività sia rappresentata da terreni o fabbricati diversi dagli investimenti immobiliari rilevati a valori rivalutati, nel qual caso la perdita è imputata alla rispettiva riserva di rivalutazione. Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell’attività (o della unità generatrice di flussi finanziari), ad eccezione dell’avviamento, è incrementato al nuovo valore derivan-te dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico immediatamente, a meno che l’attività sia iscritta a valore rivalutato; in tal caso il ripristino di valore è imputato alla riserva di rivalutazione.

Quando le perdite di valore sono contabilizzate nel conto econo-mico, esse vengono incluse fra i costi per ammortamenti e svalu-tazioni.

Quote di emissione, certificati verdi e certificati bianchi

Il Gruppo applica criteri di valutazione differenziati tra quote/cer-tificati detenuti per own-use, ossia a fronte del proprio fabbisogno (Portafoglio Industriale) e quelli detenuti con intento di Trading (Portafoglio di Trading).

Le quote/certificati detenuti per own-use eccedenti il fabbisogno determinato in relazione alle obbligazioni maturate a fine eserci-zio (surplus) sono iscritti tra le altre immobilizzazioni immateriali al costo sostenuto. Le quote/certificati assegnati gratuitamente sono iscritti a un valore nullo.

Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale posta non è soggetta ad ammortamento, ma a impairment test. Il valore recuperabile viene identificato come il maggiore fra il valore d’uso e quello di mercato.

L’onere derivante dall’adempimento dell’obbligo di efficienza ener-getica è stimato sulla base del prezzo medio di acquisto calcolato sulla base dei contratti stipulati tenuto conto dei titoli in portafoglio alla data di redazione del bilancio per i quali viene stanziato a fondo oneri il differenziale negativo tra la stima del contributo, effettuata ai sensi della delibera AEEGSI 13/2014/R/efr, che verrà erogato in sede di consegna dei titoli al fine dell’annullamento dell’obiettivo e il suddetto onere.

Le quote/certificati detenuti con intento di trading (Portafoglio di Trading) vengono iscritti tra le rimanenze di magazzino e valutate al minore tra il costo d’acquisto e il valore di presumibile realizzo desumibile dall’andamento di mercato.

Le quote/certificati assegnati gratuitamente hanno valore nullo. Il valore di mercato è definito con riferimento a eventuali contratti di vendita, anche a termine, già sottoscritti alla data di bilancio e, in via, residuale, alle quotazioni di mercato.

Svalutazioni di attività finanziarie

La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappre-sentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto Expected credit loss model”.

In particolare, le perdite attese sono determinate, generalmente, sulla base del prodotto tra: i) l’esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (cosiddetta Exposure At Default”); ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazio-ne di pagamento (cosiddetta Probability of Default”); iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a re-cuperare in caso di default (cosiddetta Loss Given Default”) definita, sulla base delle esperienze pregresse e delle possibili azioni di recupero esperibili (per es. azioni stragiudiziali, contenziosi legali ecc.).

Al riguardo, per la determinazione della Probability of default del-le controparti sono stati adottati i rating interni già utilizzati ai fini dell’affidamento; per le controparti rappresentate da Entità Statali e in particolare per le National Oil Company, la Probability of de-fault, rappresentata essenzialmente dalla probabilità di un ritardato pagamento, è determinata utilizzando, quale dato di input, i country risk premium adottati ai fini della determinazione dei WACC per l’impairment degli asset non finanziari.

Per la clientela retail, non caratterizzata da rating interni, la valuta-zione delle perdite attese è basata su una provision matrix, costruita raggruppando, ove opportuno, i crediti in cluster appropriati ai quali applicare percentuali di svalutazione definite sulla base dell’espe-rienza di perdite pregresse, rettificate, ove necessario, per tener conto di informazioni previsionali in merito al rischio di credito della controparte o di cluster di controparti.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 183

Attività finanziarie relative ad accordiper servizi in concessione

Con riferimento all’applicazione dell’IFRIC12 al servizio in conces-sione dell’illuminazione pubblica Acea ha adottato il Financial Asset Model rilevando un’attività finanziaria nella misura in cui ha un di-ritto contrattuale incondizionato a ricevere flussi di cassa. Il Grup-po, inoltre, rileva nei ricavi il margine su commessa per i servizi di costruzione e miglioria, sia per la parte realizzata internamente dal Gruppo, sia per quella realizzata da Terzi. Il margine rilevato viene contabilizzato in base alle disposizioni dell’IFRS15, e ammortizzato lungo la durata residua della concessione.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, inclusive dei debiti finanziari, dei debiti commerciali, degli altri debiti e delle altre passività sono iscritte inizialmente al fair value ridotto di eventua-li costi connessi alla transazione; successivamente sono rilevate al costo ammortizzato utilizzando ai fini dell’attualizzazione il tasso di interesse effettivo, così come illustrato al punto precedente “Atti-vità finanziarie”.

Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l’obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, can-cellata o scaduta.

Strumenti finanziari derivatie hedge accounting

Gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli impliciti (Embedded de-rivative) sono attività e passività rilevate al fair value secondo i criteri indicati al successivo punto “Valutazione al fair value”.

Nell’ambito della strategia e degli obiettivi definiti per la gestione del rischio, la qualificazione delle operazioni come di copertura ri-chiede: i) la verifica dell’esistenza di una relazione economica tra l’oggetto coperto e lo strumento di copertura tale da operare la compensazione delle relative variazioni di valore e che tale capacità di compensazione non sia inficiata dal livello del rischio di credito di controparte; ii) la definizione di un hedge ratio coerente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell’ambito della strategia di risk ma-nagement definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento (rebalancing). Le modifiche degli obiettivi di risk management, il venir meno delle condizioni indicate in precedenza per la qualificazione delle operazioni come di copertura ovvero l’at-tivazione di operazioni di ribilanciamento determinano la disconti-nuità prospettica, totale o parziale, della copertura.

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; per es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli ef-fetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere a conto economico le varia-zioni del fair value associate al rischio coperto, indipendentemente dalla previsione di un diverso criterio di valutazione applicabile gene-ralmente alla tipologia di strumento.

Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cas-sa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; per es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse o dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati considerate efficaci sono ini-

zialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente alle al-tre componenti dell’utile complessivo e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall’operazione coperta. Nel caso di copertura di transazioni futu-re che comportano l’iscrizione di un’attività o di una passività non finanziaria, le variazioni cumulate del fair value dei derivati di co-pertura, rilevate nel patrimonio netto, sono imputate a rettifica del valore di iscrizione dell’attività/passività non finanziaria oggetto della copertura (cosiddetto basis adjustment).

La quota non efficace della copertura è iscritta nella voce di conto economico “Proventi/(Oneri) finanziari”.

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le con-dizioni per essere qualificati come di copertura, ivi incluse le even-tuali componenti inefficaci degli strumenti derivati di copertura, sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico “(Proventi/(Oneri) finanziari”.

I derivati impliciti, incorporati all’interno di attività finanziarie, non sono oggetto di separazione contabile; in tali fattispecie, l’intero strumento ibrido è classificato in base ai criteri generali di classifica-zione delle attività finanziarie.

I derivati impliciti incorporati all’interno di passività finanziarie e/o attività non finanziarie sono separati dal contratto principale e ri-levati separatamente se lo strumento implicito: i) soddisfa la defi-nizione di derivato; ii) nel suo complesso non è valutato al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (FVTPL); iii) se le caratteristiche e i rischi del derivato non sono strettamente collegati a quelli del contratto principale. La verifica dell’esistenza di deriva-ti impliciti da scorporare e valutare separatamente è effettuata al momento in cui l’impresa entra a far parte del contratto e, succes-sivamente, in presenza di modifiche nelle condizioni del contratto che determinino significative variazioni dei flussi di cassa generati dallo stesso.

Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quan-do il Gruppo deve fare fronte a una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l’obbligazione e possa essere effet-tuata una stima attendibile sull’ammontare dell’obbligazione.

Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della miglior stima della Direzione dei costi richiesti per adempiere all’obbligazione alla data di bilancio, e qualora l’effetto sia significativo.

Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’ac-cantonamento è determinato attualizzando al tasso medio del debi-to dell’impresa i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all’obbligazione; l’incremento del Fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico alla voce “Pro-venti/(Oneri) finanziari”.

Qualora la passività fosse relativa allo smantellamento e/o ripristino di attività materiali, il fondo iniziale viene rilevato come controparti-ta all’attività a cui si riferisce; l’incidenza a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell’immobilizzazione ma-teriale alla quale l’onere si riferisce.

184 3. Bilancio consolidato

Attività non correnti destinate alla vendita

Le attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismis-sione e le attività operative cessate il cui valore contabile sarà recu-perato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo, sono valutati al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

In particolare, per gruppo in dismissione (disposal group) si intende un insieme di attività e passività direttamente correlate destinate alla dismissione nell’ambito di un’unica operazione. Le attività operati-ve cessate (discontinued operations) sono, invece, costituite da una significativa componente del gruppo, quale per esempio un impor-tante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.

Questa condizione è rispettata solamente quando la vendita è al-tamente probabile, l’attività (o il gruppo di attività) è disponibile per un’immediata vendita nelle sue condizioni attuali e la Direzione ha preso un impegno per la vendita, che dovrebbe avvenire entro dodici mesi dalla data di classificazione in questa voce.

Le attività e le passività direttamente correlate alle attività non cor-renti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate, in linea con quanto previsto dai principi contabili internazionali, sono contabilizzati in due specifiche voci della situa-zione patrimoniale, ovvero, le attività destinate alla vendita e le pas-sività direttamente associate ad attività destinate alla vendita.

Inoltre, dalla data in cui è stata deliberata la mutata destinazione dei beni, gli ammortamenti non vengono più calcolati e la valutazione di tali beni è effettuata al minore tra il costo storico, diminuito del fondo ammortamento relativo, e il valore di presumibile realizzo.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 185

Princìpi contabili, emendamenti, interpretazioni e improvements applicati dal gennaio 2023

“IFRS17 Insurance Contracts”

In data 18 maggio 2017, lo IASB ha emesso l’IFRS17 Insurance Con-tractsche definisce l’accounting dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell’IFRS17 che stabiliscono i criteri di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa dei contratti assicurativi, superano quelle attualmente previste dall’IFRS4 “Contratti assicurativi” e hanno come obiettivo quello di garantire agli utilizzatori del bilancio di valutare l’effetto che tali contratti hanno sulla posizione finanziaria, sui risultati e sui flussi finanziari delle compagnie. L’applicazione del princìpio è prevista per gli esercizi che hanno inizio il gennaio 2023.

“Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates”

Emesso in data 12 febbraio 2021, chiarisce, anche attraverso alcuni esempi, la distinzione tra cambiamenti di stima e cambiamenti di principi contabili. La distinzione è rilevante in quanto i cambiamenti di stima sono applicati prospetticamente a transazioni ed eventi fu-turi, mentre i cambiamenti di principi contabili sono generalmente applicati in via retroattiva. Le modifiche sono applicabili a partire da-gli esercizi che hanno inizio il gennaio 2023, è consentita un’ap-plicazione anticipata.

“Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 - Disclosure of Accounting Policies” 

Emesso in data 12 febbraio 2021, richiede alle società di fornire le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati e suggerisce di evitare o limitare le informazioni non necessarie. Le modifiche allo IAS 16 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il gennaio 2023.

“Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”

Emesso in data 7 maggio 2021, ha lo scopo di rendere omogenee le modalità con cui le entità contabilizzano le imposte differite su operazioni come leasing e i costi di smantellamento. La principale novità riguarda l’introduzione di un’eccezione all’esenzione per la ri-levazione iniziale (IRE) della fiscalità differita per le attività e per le passività prevista dallo IAS 12. Nello specifico l’eccezione prevede la non applicabilità dell’esenzione dello IAS 12 per la rilevazione ini-ziale di tutte quelle operazioni che originano differenze temporanee uguali o oggetto di compensazione. Limitando l’esenzione alla sola rilevazione iniziale, l’impatto sarà di un progressivo miglioramento e comparabilità delle informazioni a benefìcio degli utilizzatori del bilancio con riferimento agli impatti fiscali delle operazioni di leasing e ai costi di smantellamento. Le modifiche sono applicabili a parti-re dagli esercizi che hanno inizio il gennaio 2023. È consentita un’applicazione anticipata.

Gli emendamenti e i principi sopra indicati non hanno comportato per il Gruppo Acea impatti significativi sul bilancio o necessità di particolari disclosure.

186 3. Bilancio consolidato

Princìpi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili successivamente alla fine dell’esercizio e non adottati in via anticipata dal Gruppo

“Amendments to IAS 1 Presentationof Financial Statements: Classificationof Liabilities as Current or Non-current”

A gennaio 2020 e ottobre 2022, lo IASB ha pubblicato delle modi-fiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:

cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza;

che il diritto di postergazione deve esistere alla chiusura del-l’esercizio;

che la classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l’entità eserciterà il proprio diritto di postergazione.

Solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione. Inoltre, è stato introdotto un requisito che richiede di dare informativa quando una passività che deriva da un contratto di finanziamento è classificata come non corrente e il diritto di postergazione dell’entità è subordinato al ri-spetto di covenants entro dodici mesi.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al gennaio 2024 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. Il Gruppo sta al momento valutando l’impat-to che le modifiche avranno sulla situazione corrente e qualora si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti.

“Amendments to IFRS16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback”

Emesso in data 22 settembre 2022, ha lo scopo di chiarire l’impatto che un’operazione di vendita o retrolocazione potrebbe avere su una passività finanziaria che prevede pagamenti variabili non correlati a indici o tassi. La principale novità nella valutazione successiva della passività finanziaria riguarda la determinazione dei lease paymentse dei revised lease paymentsin modo che, a seguito di un’operazio-ne di leaseback, il venditore-locatario non rilevi alcun utile o perdita relativo al diritto d’uso che detiene. La modifica ha come finalità quella di evitare la contabilizzazione di utili e perdite, relative al di-ritto d’uso iscritto, a seguito di eventi che comportano una rimisu-razione del debito (per esempio modifica del contratto di locazione o della sua durata). Eventuali utili e perdite derivati dall’estinzione parziale o totale di un contratto di locazione continuano a essere rilevati per la parte di diritto d’uso cessato. Le modifiche sono appli-cabili dal gennaio 2024 con possibilità di applicazione anticipata.

“Supplier Finance Arrangements - Amendments to IAS 7 and IFRS7”

A maggio 2023, lo IASB ha emesso le modifiche dello IAS 7 Ren-diconto Finanziario e IFRS7 Strumenti Finanziari: Informazioni Integrative, per chiarire le caratteristiche degli accordi di reverse factoring e richiedere di dare ulteriore informativa di tali accordi. I requisiti di informativi inclusi nelle modifiche hanno l’obiettivo di as-sistere gli utilizzatori di bilancio nel comprendere gli effetti sulle pas-sività, flussi di cassa ed esposizione al rischio di liquidità di un’entità degli accordi di reverse factoring. Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al gennaio 2024 o successivamente. È permessa l’applicazione anticipata e di tale fatto è necessario dare informativa. Non ci si aspetta che tali modifiche abbiano un impatto materiale sul bilancio del Gruppo.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 187

Principali variazioni dell’area di consolidamento

L’area di consolidamento al 31 dicembre 2023, rispetto a quella del 31 dicembre 2022, ha subìto alcune modifiche a seguito delle se-guenti principali operazioni.

Con riferimento all’esercizio 2022 si segnala quanto segue:

in data 8 febbraio 2022 è stato sottoscritto da parte di Acea Ambiente l’atto di acquisto del 70% delle quote di S.E.R. Plast, società operante nell’attività di riciclo rifiuti di materiali plastici;

alla fine del mese di marzo 2022, Acea ha finalizzato la cessione della holding fotovoltaica (Acea Sun Capital) al Fondo britan-nico di investimento Equitix, il cui accordo per la cessione degli asset era stato siglato il 24 dicembre 2021. Con il closing dell’o-perazione, la società di nuova costituzione AE Sun Capital Srl, partecipata al 60% da Equitix e al 40% da Acea Produzione, ha acquisito da Acea Produzione la holding fotovoltaica del Gruppo Acea, titolare, tramite alcuni veicoli societari, di un portafoglio di impianti fotovoltaici, con una capacità installata complessiva pari a 105 MW, di cui 46 MW incentivati sulla base di differenti Conti Energia e 59 MW di nuova costruzione già connessi o in corso di connessione alla rete;

in data aprile 2022 è stato sottoscritto l’acquisto da parte di Adistribuzionegas del 30% di Romeo Gas nell’ambito della ces-sione da parte di A2A di concessioni per il servizio di distribuzio-ne del gas naturale;

in data 23 maggio 2022 è stato sottoscritto da parte di Acea Ambiente l’acquisto dell’ulteriore 20% delle quote di Cavallari, portando così la quota di possesso all’80%;

in data 29 luglio 2022 è stato sottoscritto l’acquisto da parte di Acea Solar di 17 società veicolo nella regione Basilicata (Gruppo Marmaria) ciascuna titolare di progetti di sviluppo di impianti fo-tovoltaici a terra monoassiali. La potenza complessiva è stimata in 340 MWp, con annessi sistemi di accumulo per una potenza pari a 170 MWp;

in data 30 giugno 2022 è stato sottoscritto l’acquisto, da parte di Acea Ambiente, del ramo d’azienda denominato “Polo Cirsu” a seguito della partecipazione alla procedura competitiva indetta con l’avviso di vendita del Tribunale di Teramo. Il ramo d’azienda risulta così composto: (i) una discarica denominata “Grasciano1” completamente esaurita nei volumi autorizzati; (ii) una discarica denominata “Grasciano2” consistente in un primo lotto pari a 234.000 m3 e un secondo lotto da realizzare, con una volume-tria autorizzata di 246.000 m3; (iii) un impianto di riciclaggio e compostaggio e una piattaforma per la valorizzazione dei rifiuti da raccolta differenziata;

in data settembre 2022 sono state costituite Acea Re-newable 2 Srl e Fergas Solar 2 Srl le cui quote sono interamente detenute al 100% da Acea Solar al fine di concludere il con-ferimento di asset fotovoltaici per gli impianti realizzati su area industriale e agricola. La costituzione delle due società rientra nella definizione del progetto di deconsolidamento del perime-tro fotovoltaico iniziato in data 22 marzo 2022 e che prevederà un secondo closing avente a oggetto la cessione di impianti che risulteranno connessi e in esercizio alla data dell’operazione;

in data ottobre 2022 è stata perfezionata l’operazione di scis-sione parziale di Romeo Gas SpA attuata mediante assegnazione di quote del patrimonio in favore di Adistribuzionegas Srl. L’o-perazione è finalizzata a consentire una complessiva riorganizza-zione societaria relativamente a una più efficiente gestione delle concessioni di distribuzione gas;

in data 4 ottobre 2022 è stato sottoscritto l’acquisto da parte di Acea Ambiente del 70% delle quote di Tecnoservizi Srl, società attiva nella gestione del trattamento e del recupero di rifiuti ur-bani differenziati. La capacità autorizzativa della società prevede un trattamento di 210 mila tonnellate annue nella provincia di Roma provenienti dalla raccolta differenziata di Comuni, Enti e Industrie;

in data 3 novembre 2022 è stato sottoscritto l’acquisto da parte di Acea Ambiente, tramite la controllata Cavallari Srl, del 100% delle quote di Italmacero Srl, società attiva nel trat-tamento meccanico e recupero di rifiuti urbani differenziati (imballaggi misti, frazioni monomateriale) e speciali non pe-ricolosi;

in data 22 novembre 2022 è stata perfezionata l’operazione di fusione inversa per incorporazione di AE Sun Capital nella so-cietà controllata Acea Sun Capital. L’operazione di fusione, si colloca nell’ambito di un’operazione di investimento nel settore delle energie rinnovabili ed è stata effettuata al fine di conseguire vantaggi derivanti dall’unificazione dei processi, delle strutture, dal conseguimento di sinergie ed economie di scala e da un effi-cientamento dei costi;

in data 6 dicembre 2022 è stato sottoscritto il closing della pri-ma fase dell’operazione di aggregazione con ASM Terni, a esi-to della procedura a evidenza pubblica avviata da quest’ultima. L’operazione è finalizzata alla creazione di un mono-operatore attivo nel business del ciclo idrico integrato, dell’ambiente e nella distribuzione e vendita di energia elettrica e gas;

in data 19 dicembre 2022 è stata costituita DropMI Srl, la cui attività ha per oggetto la ricerca e l’ingegnerizzazione di misura-tori idrici evoluti il cui funzionamento e il relativo monitoraggio può essere gestito da remoto, nonché lo sviluppo di smart water solutions per il mercato nazionale e internazionale.

Con riferimento all’esercizio 2023 si segnala quanto segue:

in data 30 gennaio 2023 si è proceduto alla liquidazione e can-cellazione dal registro delle imprese di Citelum Acea Napoli Illu-minazione Pubblica;

in data 10 febbraio 2023 sono state costituite le società Aqua.Iot Srl e Aquantia Srl; le società hanno per oggetto l’attività di produzione, commercializzazione e distribuzione di contatori idrici in favore delle società operanti in Italia nel settore idrico. La prima è detenuta per il 65% da Suez International Sas e per il 35% da Acea, mentre la seconda è detenuta per il 65% da Acea e per il 35% da Suez International Sas;

in data marzo 2023 è stata costituita la società Orvieto Am-biente detenuta al 100% da Acea Ambiente, nella quale è stato conferito il ramo d’azienda relativo all’impianto di selezione mec-

188 3. Bilancio consolidato

canica, compostaggio e di discarica rifiuti del sito nel Comune di Orvieto. Il 20% della partecipazione è stato conferito nel se-condo closing dell’operazione di aggregazione con ASM Terni di seguito citata;

in data 19 aprile 2023 si è perfezionato il secondo closing dell’o-perazione di aggregazione con ASM Terni, a esito della proce-dura a evidenza pubblica avviata da quest’ultima. L’operazione è finalizzata alla creazione di un mono-operatore attivo nel busi-ness del ciclo idrico integrato, dell’ambiente e nella distribuzione e vendita di energia elettrica e gas. Il secondo closing ha portato la quota di partecipazione del Gruppo al 45%;

in data 21 aprile 2023 Acea ha completato l’acquisizione del re-stante 30% di SIMAM (Servizi Industriali Manageriali Ambien-tali), società specializzata nell’ingegneria e nella realizzazione e gestione di impianti per il trattamento delle acque e dei rifiuti, negli interventi ambientali e nelle bonifiche, con soluzioni inte-grate ad alto contenuto tecnologico;

in data 16 giugno 2023 si è perfezionata la fusione di Italmace-ro Srl nella controllante Cavallari Srl con efficacia retroattiva al gennaio 2023;

in data 31 ottobre 2023 la Capogruppo ha acquistato un ulterio-re 10% delle azioni di Acque Blu Arno Basso SpA, corrispondenti a 799.999 azioni in precedenza detenute dal socio Vianini;

in data 2 novembre 2023 si è perfezionata la fusione di Acque

Servizi Srl nella controllante Acque SpA con efficacia retroattiva al gennaio 2023;

in data 5 dicembre 2023 si è perfezionata la fusione di Cesap Vendita Gas Srl nella controllante Umbria Energy SpA con effi-cacia retroattiva al gennaio 2023;

in data 12 dicembre 2023 la Capogruppo ha sottoscritto l’au-mento di capitale sociale di Bonifiche Ferraresi SpA acquistando 1.250.000 azioni per una quota partecipativa minoritaria dello 0,48%;

in data 15 dicembre 2023 è stata costituita la società a.cities Srl, interamente posseduta dalla Capogruppo con un capitale sociale di 50 mila. La società ha per oggetto la gestione di impianti di illuminazione pubblica e artistica e a oggi non è operativa.

Partecipazioni escluse dall’area di consolidamento

Tirana Acque Scarl in liquidazione è posseduta al 40% da Acea ed è iscritta al costo. In considerazione del fatto che la partecipata, in-teramente svalutata, è non operativa e non significativa, anche con riferimento a fattori qualitativi e quantitativi, viene esclusa dall’area di consolidamento.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 189

Prospetto di Conto economico consolidato

Rif. nota

migliaia

2023

Di cuiparti correlate

2022

Di cuiparti correlate

Variazione

1

Ricavi da vendita e prestazioni

4.430.252

 

4.957.179

 

(526.927)

2

Altri ricavi e proventi

219.124

 

181.066

 

38.058

Ricavi netti consolidati

4.649.376

163.833

5.138.245

148.412

(488.869)

3

Costo del lavoro

334.478

 

305.066

 

29.412

4

Costi esterni

2.938.418

 

3.556.055

 

(617.638)

Costi operativi consolidati

3.272.896

59.772

3.861.121

65.557

(588.225)

5

Proventi/(Oneri) netti da gestione rischio commodity

0

 

0

 

0

6

Proventi/(Oneri) da partecipazioni di naturanon finanziaria

14.397

 

27.897

 

(13.500)

Margine operativo lordo

1.390.877

104.061

1.305.021

82.855

85.856

7

Svalutazioni (Riprese di valore) nette di crediti commerciali

86.487

 

113.370

 

(26.883)

8

Ammortamenti e accantonamenti

692.060

 

625.799

 

66.261

Risultato operativo

612.330

104.061

565.851

82.855

46.478

9

Proventi finanziari

39.481

2.868

25.962

1.117

13.518

10

Oneri finanziari

(176.009)

6

(111.670)

(66)

(64.339)

11

Proventi/(Oneri)da partecipazioni

(603)

 

17.793

 

(18.396)

Risultato ante imposte

475.198

106.934

497.937

83.906

(22.739)

12

Imposte sul reddito

147.755

 

186.777

 

(39.022)

Risultato netto

327.443

106.934

311.160

83.906

16.284

Risultato netto attività discontinue

 

 

Risultato netto

327.443

106.934

311.160

83.906

16.284

Utile/(Perdita) di competenza di terzi

33.536

31.435

2.100

Risultato netto di competenza del Gruppo

293.908

279.725

14.183

13

Utile/(Perdita) per azione attribuibile agli azionistidella Capogruppo

Di base

1,38008

1,31348

0,06660

Diluito

1,38008

1,31348

0,06660

Utile/(Perdita) per azione attribuibile agli azionisti della Capogruppo al netto delle azioni proprie

Di base

1,38278

1,31605

0,06673

Diluito

1,38278

1,31605

0,06673

190 3. Bilancio consolidato

Prospetto di Conto economico complessivo consolidato

 

 

 

migliaia20232022Variazione
Risultato netto del periodo327.443311.16016.284
Utili/(Perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci esteri(2.735)6.524(9.259)
Riserva differenze cambio14.00410.3483.656
Riserva fiscale per differenze di cambio(3.361)(2.484)(877)
Utili/(Perdite) derivanti da differenza cambio 10.6437.8652.779
Parte efficace degli utili/(perdite) sugli strumenti di copertura (“cash flow hedge”)(86.541)79.696(166.237)
Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) sugli strumenti di copertura(“cash flow hedge”)25.042(21.744)46.786
Utili/(Perdite) derivanti dalla parte efficace sugli strumenti di copertura al netto dell’effetto fiscale(61.499)57.952(119.451)
Utili/(Perdite) attuariali su benefìci a dipendenti iscritti a patrimonio netto (2.749)6.409(9.158)
Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) attuariali su benefìci a dipendenti801(1.842)2.643
Utili/(Perdite) attuariali su piani pensionistici a benefìci definiti al nettodell’effetto fiscale(1.948)4.567(6.515)
Totale delle componenti del conto economico complessivo, al netto dell’effetto fiscale(55.539)76.908(132.446)
Totale utile/(perdita) complessivo271.905388.067(116.163)
Risultato netto del conto economico complessivo attribuibile a:
Gruppo242.124348.319(106.196)
Terzi29.78139.748(9.967)

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 191

Prospetto della situazione Patrimoniale e finanziaria consolidata

Rif. notaATTIVITÀmigliaia31/12/2023Di cuicon parti correlate31/12/2022Di cuicon parti correlateVariazione
14Immobilizzazioni materiali3.334.868 3.144.250 190.618
15Investimenti immobiliari1.990 2.256 (266)
16Avviamento254.626 255.048 (421)
17Concessioni e diritti sull’infrastruttura3.787.263 3.470.906 316.357
18Immobilizzazioni immateriali413.162 420.191 (7.028)
19Diritto d’uso93.284 90.397 2.887
20Partecipazioni in controllate non consolidate e collegate359.281 348.885 10.397
21Altre partecipazioni8.029 3.007 5.023
22Imposte differite attive205.065 179.823 25.242
23Attività finanziarie18.85218.85230.5314.865(11.679)
24Altre attività non correnti716.582 615.144 101.438
Attività non correnti9.193.00218.8528.560.4354.865632.567
25Rimanenze97.843 104.507 (6.665)
26Crediti commerciali1.213.20066.2721.265.43961.714(52.239)
27Altre attività correnti405.026 460.786 (55.760)
28Attività per imposte correnti13.075 26.296 (13.221)
29Attività finanziarie correnti487.25197.093342.085117.998145.165
30Disponibilità liquide e mezzi equivalenti359.379 559.908 (200.529)
Attività correnti2.575.774163.3652.759.022179.712(183.248)
31Attività non correnti destinate alla vendita18.288 19.076 (788)
TOTALE ATTIVITÀ11.787.064163.36511.338.533179.712448.531

192 3. Bilancio consolidato

Rif. notaPASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTOmigliaia31/12/2023Di cuicon parti correlate31/12/2022Di cuicon parti correlateVariazione
Capitale sociale1.098.899 1.098.899 0
Riserva legale157.838 147.501 10.337
Altre riserve73.697 27.743 45.954
Utile/(Perdita) relativa a esercizi precedenti752.940 737.400 15.540
Utile/(Perdita) dell’esercizio293.908 279.725 14.183
Totale patrimonio netto del Gruppo2.377.28102.291.268086.014
Patrimonio netto di terzi445.803 463.975 (18.172)
32Totale patrimonio netto2.823.08402.755.243067.842
33Trattamento di fine rapporto e altri piani a benefìci definiti 109.895 112.989 (3.094)
34Fondo rischi e oneri224.276 218.025 6.252
35Debiti e passività finanziarie4.770.436 4.722.263 48.173
36Altre passività non correnti510.871 399.628 111.243
Passività non correnti5.615.47905.452.9050162.574
37Debiti finanziari922.950111.306619.418108.523303.532
38Debiti verso fornitori1.750.4738.6611.844.48541.985(94.012)
39Debiti tributari13.032 26.810 (13.777)
40Altre passività correnti661.857 637.754 24.103
Passività correnti3.348.313119.9673.128.466150.508219.847
41Passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita188 1.919 (1.731)
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO11.787.064119.96711.338.533150.508448.531

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 193

Prospetto del Rendiconto finanziario consolidato

Rif. notamigliaia31/12/2023Parti correlate31/12/2022Parti correlateVariazione
Utile prima delle imposte475.1980497.9370(22.739)
8Ammortamenti e riduzioni di valore651.8270594.636057.191
6-11Proventi/(Oneri) da partecipazioni(13.794)0(45.690)031.896
34Variazione fondo rischi e oneri8.0990(11.345)019.443
33Variazione netta fondo per benefìci ai dipendenti(1.463)0(182)0(1.280)
9-10Proventi/(Oneri) finanziari netti132.055084.384047.670
Cash flow da attività operativa prima delle variazioni del capitale circolante netto1.251.92201.119.7400132.182
26-27Accantonamento svalutazione crediti86.4870113.3700(26.883)
25-26-27Incremento/Decremento dei crediti inclusi nell’attivo circolante(24.004)(4.558)(312.114)(35.924)288.110
38-39Incremento/Decremento dei debiti inclusi nel passivo circolante(84.485)(33.324)196.98310.522(281.469)
25Incremento/Decremento scorte6.6650(15.497)022.162
Imposte corrisposte(148.185)0(178.506)030.321
Variazione del capitale circolante(163.522)(37.881)(195.764)(25.401)32.241
24-40Variazione di altre attività/passività di esercizio22.5200(44.934)067.453
Flusso monetario da attività d’esercizio da Disposal Group/Attività destinate alla vendita00000
Cash flow da attività operativa1.110.919(37.881)879.042(25.401)231.877
Investimenti in attività materiali e immateriali(1.142.690)0(1.050.303)0(92.387)
Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d’azienda(67.983)045.8630(113.846)
Incassi/Pagamenti derivanti da altri investimenti finanziari(133.487)6.91944.844(10.586)(178.330)
Dividendi incassati5.5675.5673.3813.3812.186
Interessi attivi incassati39.252025.962013.290
Flusso monetario da attività di investimento da Disposal Group/Attività destinate alla vendita00000
TOTALE FLUSSO MONETARIO PER ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO(1.299.341)12.486(930.253)(7.205)(369.088)

194 3. Bilancio consolidato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rif. notamigliaia31/12/2023Parti correlate31/12/2022Parti correlateVariazione
37Nuove emissioni di debiti finanziari a lungo termine700.0000250.0000450.000
37Rimborsi di debiti finanziari(377.978)0(73.287)0(304.690)
35Diminuzione/Aumento di altri debiti finanziari (22.827)2.783(2.546)9.359(20.281)
Interessi passivi pagati(166.090)0(103.972)0(62.118)
Pagamento dividendi(145.213)(145.213)(146.238)(146.238)1.025
Flusso monetario da attività di finanziamento da Disposal Group/Attività destinate alla vendita00000
TOTALE FLUSSO MONETARIO PER ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO(12.107)(142.429)(76.043)(136.879)63.936
Flusso monetario del periodo(200.529)(167.825)(127.254)(169.485)(73.275)
Disponibilità monetaria netta iniziale559.908680.820(120.912)
Disponibilità monetaria da acquisizione06.342(6.342)
Disponibilità monetaria netta finale359.379559.908(200.529)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell’esercizioDisposal Group/Attività destinate alla vendita000
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell’esercizioContinuing Operations359.379559.908(200.529)

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 195

Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato

migliaiaCapitale socialeRiservalegaleRiserva valutazione dipiani a benefìci definiti per i dipendenti al netto dell’effetto fiscaleRiserva fair value strumenti finanziari derivati al netto dell’effetto fiscaleRiserva differenza cambioAltreriserveUtile/(Perdita) dell’esercizioTotale patrimonio netto del GruppoPatrimonio netto di terziTotale patrimonio netto
Saldi algennaio 20231.098.899147.501(14.329)44.82516.592718.056279.7252.291.268463.9752.755.243
Utili di conto economico000000293.908293.90833.536327.443
Altri utili/(perdite) complessivi00(1.887)(58.682)8.78400(51.785)(3.755)(55.539)
Totale utile/(perdita)complessivo00(1.887)(58.682)8.7840293.908242.12329.781271.905
Destinazione risultato 2022010.337000269.388(279.725)000
Distribuzione dividendi00000(180.666)0(180.666)(10.130)(190.796)
Variazione perimetro consolidamento0048(432)(2)25.200024.815(37.219)(12.404)
Altre variazioni0019(18)0(259)0(258)(604)(862)
Saldi al31 dicembre 20231.098.899157.838(16.149)(14.307)25.374831.719293.9082.377.281445.8032.823.084

migliaiaCapitale socialeRiservalegaleRiserva valutazione dipiani a benefìci definiti per i dipendenti al netto dell’effetto fiscaleRiserva fair value strumenti finanziari derivati al netto dell’effetto fiscaleRiserva differenza cambioAltreRiserveUtile(perdita) dell’esercizioTotale patrimonio netto del GruppoPatrimonio netto di terziTotale patrimonio netto
Saldi algennaio 20221.098.899138.649(18.234)(4.754)2.048594.055313.3092.123.971392.4492.516.420
Utili di conto economico000000279.725279.72531.435311.160
Altri utili/(perdite) complessivi003.87650.17514.5440068.5958.31376.908
Totale utile/(perdita)complessivo003.87650.17514.5440279.725348.31939.748388.067
Destinazione risultato 202108.852000304.457(313.309)000
Distribuzione dividendi00000(180.666)0(180.666)(11.992)(192.658)
Variazione perimetro consolidamento0029(596)0(2.211)0(2.777)43.84341.066
Altre variazioni000002.42002.420(73)2.348
Saldi al31 dicembre 20221.098.899147.501(14.329)44.82516.592718.056279.7252.291.268463.9752.755.243

196 3. Bilancio consolidato

Note al Conto economico consolidato

Ricavi netti consolidati

Al 31 dicembre 2023 ammontano a 4.649.376 mila (erano5.138.245 mila al 31 dicembre 2022) e registrano una riduzione di 488.869 mila rispetto al precedente esercizio.

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi da vendita e prestazioni

4.430.252

4.957.179

(526.927)

(10,6%)

Altri ricavi e proventi

219.124

181.066

38.058

21,0%

Ricavi netti consolidati

4.649.376

5.138.245

(488.869)

(9,5%)

1. Ricavi da vendita e prestazioni 4.430.252 mila

La voce registra complessivamente una riduzione di 526.927 mila

(-10,6%) rispetto all’esercizio precedente che chiudeva con l’am-montare di 4.957.179 mila. Di seguito si riporta la composizione della voce.

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi da vendita e prestazioni di energia elettrica

2.289.290

2.956.818

(667.528)

(22,6%)

Ricavi da vendita gas

200.880

228.254

(27.374)

(12,0%)

Ricavi da incentivi energia elettrica

1.227

6.292

(5.065)

(80,5%)

Ricavi da Servizio Idrico Integrato

1.238.797

1.202.854

35.942

3,0%

Ricavi da gestioni idriche estero

96.678

94.458

2.220

2,4%

Ricavi da conferimento rifiuti e gestione discarica

239.894

189.550

50.344

26,6%

Ricavi da prestazioni a clienti

172.298

153.487

18.811

12,3%

Contributi di allacciamento

32.765

28.990

3.776

13,0%

Ricavi da sviluppo sostenibile

158.423

96.476

61.947

64,2%

Ricavi da vendita e prestazioni

4.430.252

4.957.179

(526.927)

(10,6%)

Ricavi da vendita e prestazioni di energia elettrica

Ammontano a 2.289.290 mila e possono essere rappresentati come segue:

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Generazione energia elettrica e calore

10.972

12.837

(1.866)

(14,5%)

Vendita energia elettrica

1.674.719

2.571.259

(896.540)

(34,9%)

Attività di trasporto e misura dell’energia

594.776

362.615

232.161

64,0%

Cessione energia da Termovalorizzazione e Biogas

2.568

1.979

589

29,8%

Cogenerazione

6.255

8.128

(1.873)

(23,0%)

Ricavi da vendita e prestazioni di energia elettrica

2.289.290

2.956.818

(667.528)

(22,6%)

La variazione principale riguarda la vendita di energia elettrica (-€ 896.540 mila) la cui riduzione deriva dall’incremento dei prezzi unitari registrato nel 2022 e in parte dalle minori quantità vendute. La vendita di energia elettrica sul Mercato Libero è stata pari a 5.603 GWh con una riduzione rispetto all’anno preceden-te dell’11,5%, mentre la vendita di energia elettrica sul servizio della

Maggior Tutela, è stata complessivamente pari a 1.202 GWh con una riduzione del 14,8% su base tendenziale. Tale riduzione risente dell’assegnazione automatica dei clienti “piccole” e “micro” imprese al Servizio a Tutele Graduali e in parte alla flessione del numero di clienti.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 197

Ricavi da vendita gas

Ammontano a 200.880 mila e registrano una variazione in di-minuzione di 27.374 mila rispetto al 31 dicembre 2022 come conseguenza in parte del rilassamento della tensione dei prezzi delle commodity e in parte per le minori quantità.

Ricavi da incentivi energia elettrica

Ammontano a 1.227 mila e registrano una riduzione di 5.065 mila rispetto al precedente esercizio. La riduzione è imputabi-le in gran parte ad Acea Produzione (-€ 4.561 mila) in relazione al decremento dei ricavi per Gestione Riconoscimento Incentivo (GRIN), dovuto alla diversa calendarizzazione degli incentivi GRIN da parte del GSE.

Ricavi da Servizio Idrico Integrato

Come anticipato nell’apposito paragrafo della Relazione sulla Ge-stione a cui si rimanda per maggiori e più dettagliate spiegazioni, sono prodotti quasi esclusivamente dalle società che gestisco-no il servizio nel Lazio e in Campania. Tali proventi ammontano complessivamente a 1.238.797 mila e risultano in aumento di 35.942 mila (+3,0%) rispetto al precedente esercizio (erano 1.202.854 mila) in prevalenza per effetto dei maggiori investi-menti e dell’aumento dei ricavi tariffari, influenzati anche dall’ag-giornamento tariffario biennale 2022-2023, oltre che per la stima dei conguagli per partite passanti (energia elettrica, acqua all’ingrosso ecc.). Si rappresenta di seguito la composizione della voce:

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi da vendite Acqua

666.048

702.412

(36.364)

(5,2%)

Ricavi da vendite depurazione Acque

312.992

298.998

13.994

4,7%

Ricavi da vendite Fognatura

127.091

116.754

10.337

8,9%

Altri ricavi da VRG

132.666

84.690

47.976

56,6%

Ricavi da Servizio Idrico Integrato

1.238.797

1.202.854

35.942

3,0%

La quantificazione dei ricavi derivanti dalla gestione del servizio idri-co integrato è conseguenza dell’applicazione del metodo tariffario idrico relativo al terzo periodo regolatorio (MTI-3), così come ap-provato dall’Autorità (ARERA) con deliberazione n. 580/2019/R/idr del 27 dicembre 2019 e tenuto conto delle approvazioni del-le predisposizioni tariffarie 2022-2023 intervenute. Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo “Stato di avanzamento dell’iter di ap-provazione delle tariffe” del presente documento.

Ricavi da gestioni idriche all’estero

Ammontano a 96.678 mila e presentano una variazione in au-

mento di 2.220 mila rispetto al precedente esercizio (€ 94.458 mila al 31 dicembre 2022). La variazione è influenzata dai maggiori volumi fatturati nonché da un incremento tariffario dovuto all’in-flazione, in parte compensata da un effetto cambio nel complesso negativo.

Ricavi da conferimento rifiuti e gestione discarica

Ammontano 239.894 mila e risultano in aumento di 50.344 mila rispetto al precedente esercizio. Di seguito la rappresentazione della voce:

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ricavi da smaltimento e trasporto rifiuti

27.989

18.689

9.300

49,8%

Ricavi da spazzamento e raccolta

41.995

3.455

38.539

n.s.

Ricavi da selezione e trattamento

29.392

32.629

(3.237)

(9,9%)

Ricavi da gestione e trasporto discarica

35.560

30.902

4.658

15,1%

Ricavi da recupero fanghi

12.655

16.159

(3.505)

(21,7%)

Ricavi per conferimento biomasse

92.305

87.716

4.589

5,2%

Ricavi da conferimento rifiuti e gestione discarica

239.894

189.550

50.344

26,6%

L’incremento registrato si deve prevalentemente alla variazione del perimetro di consolidamento (+€ 62.682 mila), per effetto del consolidamento di ASM Terni in relazione al servizio di spaz-zamento e raccolta rifiuti (+€ 38.707 mila), Tecnoservizi in rela-zione ai ricavi per smaltimento rifiuti e trasporti (+€ 11.459 mila) e al consolidamento del ramo d’azienda denominato “Polo Cirsu” (+€ 12.898 mila). Compensano tali incrementi i minori ricavi di

Acea Ambiente attribuibili agli impianti di San Vittore e Terni, come effetto complessivo di minori volumi di energia ceduti e minori ta-riffe (-€ 8.961 mila) e i minori ricavi per recupero scarti derivanti dall’effetto combinato dei maggior volumi trattati presso l’impianto di Monterotondo, dei minor volumi trattati nell’impianto di Aprilia e del decremento delle tariffe.

198 3. Bilancio consolidato

Ricavi da prestazioni a clienti

Ammontano a 172.298 mila (€ 153.487 mila al 31 dicembre 2022) e si incrementano di 18.811 mila. La voce può essere rap-presentata come segue:

€migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Illuminazione Pubblica Roma

43.415

49.585

(6.171)

(12,4%)

Lavori a terzi

101.856

68.905

32.951

47,8%

Prestazioni infragruppo

10.608

7.793

2.815

36,1%

Fotovoltaico

850

2

847

n.s.

Ricavi GIP

6.302

6.417

(115)

(1,8%)

Variazione delle rimanenze

9.268

20.784

(11.517)

(55,4%)

Ricavi da prestazioni a clienti

172.298

153.487

18.811

12,3%

L’incremento deriva in prevalenza dalla variazione su lavori in corso su ordinazione relativi ai progetti di energy efficiency, compensati in parte dalla variazione negativa delle rimanenze legate a commesse plurien-nali in gran parte imputabili a SIMAM e dai minori ricavi realizzati in relazione al contratto di illuminazione pubblica del Comune di Roma.

Contributi di allacciamento

Ammontano a 32.765 mila e risultano in aumento (+€ 3.776 mila) rispetto al 31 dicembre 2022.

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Contributi di allaccio idrico

4.992

3.882

1.109

28,6%

Contributi di allaccio mercato elettrico

20.219

19.867

352

1,8%

Ricavi accessori

7.555

5.241

2.314

44,2%

Contributi di allacciamento

32.765

28.990

3.776

13,0%

Ricavi da sviluppo sostenibile

Ammontano a 158.423 mila e risultano in aumento di 61.947 mila rispetto al precedente esercizio. Tali ricavi derivano dalle attività di vendita, installazione e assistenza ai clienti di attività e servizi in am-bito dai progetti di energy efficiency, smart services e smart company.

2. Altri ricavi e proventi 219.124 mila

Tale voce registra un aumento di 38.058 mila rispetto al 31 di-cembre 2022 (€ 181.066 mila al 31 dicembre 2022). Nella tabella seguente viene fornita la composizione della voce:

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Contributi da Enti per TEE

5.234

4.714

520

11,0%

Sopravvenienze attive

60.538

40.018

20.520

51,3%

Altri ricavi

73.212

69.820

3.392

4,9%

Rimborsi per danni, penalità, rivalse

23.073

14.092

8.981

63,7%

Conto Energia

2.357

6.015

(3.659)

(60,8%)

Contributi regionali

23.314

17.903

5.411

30,2%

Proventi da utenze

59

63

(4)

(5,7%)

Personale distaccato

837

513

324

63,2%

Proventi immobiliari

1.750

1.004

746

74,3%

Margine IFRIC12

21.419

18.344

3.075

16,8%

Plusvalenze da cessione beni

3.696

4.351

(655)

(15,1%)

Riaddebito organi per cariche sociali

643

654

(10)

(1,6%)

Premi per continuità del servizio

31

165

(134)

(81,3%)

Ricavi per distacchi e riallacci

2.962

3.411

(449)

(13,2%)

Altri ricavi e proventi

219.124

181.066

38.058

21,0%

La variazione in aumento è riconducibile in prevalenza ai seguenti effetti contrapposti:

maggiori sopravvenienze attive (+€ 20.520 mila) in gran parte imputabili ad Acea Energia (+€ 10.992 mila), rilevate a fronte di

stanziamenti di partite energetiche relative a esercizi precedenti;

maggiori rimborsi per danni e penalità (+€ 8.981 mila) in par-te imputabili ad Acea Energia (+€ 7.601 mila) in prevalenza per l’incremento dei ricavi per indennizzi della componente Cmor

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 199

sul Mercato Libero e areti (+€ 2.347 mila) legati a transazioni chiuse con fornitori;

maggiori contributi regionali (+€ 5.411 mila) riferibili in preva-lenza a GORI in relazione all’iscrizione dei contributi su OO.RR. (Opere Regionali) relativi agli anni 2018-2021;

maggior margine IFRIC12 per 3.075 mila come conseguenza dei maggiori investimenti;

minori contributi conto energia (-€ 3.659 mila) principalmente per effetto del deconsolidamento delle società fotovoltaiche.

Costi operativi consolidato

Al 31 dicembre 2023 i costi operativi ammontano a 3.272.896 mila (erano 3.861.121 mila 31 dicembre 2022) e registrano una

riduzione di 588.225 mila (-15,2% rispetto al precedente eserci-zio). Di seguito la composizione:

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Costo del lavoro

334.478

305.066

29.412

9,6%

Costi esterni

2.938.418

3.556.055

(617.638)

(17,4%)

Costi operativi consolidati

3.272.896

3.861.121

(588.225)

(15,2%)

3. Costo del lavoro 334.478 mila

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Costo del lavoro al lordo dei costi capitalizzati

532.003

499.105

32.898

6,6%

Costi capitalizzati

(197.525)

(194.039)

(3.486)

1,8%

Costo del lavoro

334.478

305.066

29.412

9,6%

L’incremento del costo del lavoro, al lordo dei costi capitalizzati, si attesta a 32.898 mila ed è influenzato in parte dalla variazione dell’area di consolidamento (+€ 20.161 mila) e in parte per effetto dell’incremento delle componenti retributive e dell’adeguamento dei contratti collettivi nazionali del lavoro. I costi capitalizzati risul-

tano invece in linea rispetto al precedente esercizio, con un lieve incremento di 3.486 mila.

Nei prospetti che seguono è evidenziata la consistenza media non-ché quella effettiva dei dipendenti per Area Industriale, confrontata con quella del precedente esercizio.

Consistenza finale del periodo

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Ambiente

858,0

881,0

(23,0)

(2,6%)

Commerciale

449,0

456,0

(7,0)

(1,5%)

Acqua (Estero)

2.380,0

2.583,0

(203,0)

(7,9%)

Acqua

3.956,0

3.963,0

(7,0)

(0,2%)

Reti & Smart Cities

1.246,0

1.287,0

(41,0)

(3,2%)

Produzione

99,0

97,0

2,0

2,1%

Engineering & Infrastructure Projects

470,0

465,0

5,0

1,1%

Corporate

762,0

723,0

39,0

5,4%

Totale

10.220,0

10.455,0

(235,0)

(2,2%)

200 3. Bilancio consolidato

Consistenza media del periodo

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Ambiente

874,8

874,8

0,1

0,0%

Commerciale

449,8

444,9

4,8

1,1%

Acqua (Estero)

2.477,8

2.473,9

3,9

0,2%

Acqua

3.968,6

3.890,8

77,8

2,0%

Reti & Smart Cities

1.269,2

1.261,8

7,3

0,6%

Produzione

97,0

92,2

4,8

5,2%

Engineering & Infrastructure Projects

478,2

455,8

22,4

4,9%

Corporate

733,1

716,9

16,2

2,3%

Totale

10.348,4

10.211,1

137,3

1,3%

4. Costi esterni 2.938.418 mila

Tale voce presenta un aumento complessivo di 617.638 mila (-17,4% rispetto al 31 dicembre 2022).

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Energia, gas, combustibili

1.922.807

2.644.092

(721.285)

(27,3%)

Materie

131.684

126.697

4.987

3,9%

Servizi e appalti

672.371

576.958

95.413

16,5%

Canoni di concessione

69.091

67.693

1.398

2,1%

Godimento beni di terzi

52.845

41.692

11.153

26,8%

Oneri diversi di gestione

89.620

98.924

(9.304)

(9,4%)

Costi esterni

2.938.418

3.556.055

(617.638)

(17,4%)

Energia, gas e combustibili

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Acquisto e trasporto energia elettrica e gas

1.917.545

2.637.274

(719.729)

(27,3%)

Certificati bianchi

1.447

889

558

62,8%

Certificati verdi e diritti CO₂

3.815

5.929

(2.114)

(35,6%)

Energia, gas, combustibili

1.922.807

2.644.092

(721.285)

(27,3%)

La riduzione dei costi di acquisto e trasporto energia elettrica e gas (-€ 719.729 mila) in linea con la riduzione rilevata nei ricavi risulta coerente con quanto già ampiamente descritto in relazione all’an-damento dei prezzi.

Materie

I costi per materie ammontano a 131.684 mila e rappresentano i consumi di materiali al netto dei costi destinati a investimento come illustrato dalla tabella che segue.

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Acquisti di materiali

186.020

183.507

2.513

1,4%

Variazione delle rimanenze

19.707

5.092

14.615

n.s.

Costi capitalizzati

(74.043)

(61.901)

(12.142)

19,6%

Materie

131.684

126.697

4.987

3,9%

L’incremento registrato dalla voce risulta influenzato dalla variazione di perimetro per complessivi 2.856 mila.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 201

Servizi e Appalti

Ammontano a 672.371 mila e risultano aumentati complessi-vamente di 95.413 mila (erano 576.958 mila al 31 dicembre 2022) e possono essere rappresentati come segue:

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Prestazioni tecniche e amministrative (comprese consulenzee collaborazioni)

65.948

73.696

(7.748)

(10,5%)

Lavori eseguiti in appalto

212.922

139.422

73.500

52,7%

Smaltimento e trasporto fanghi, scorie, ceneri e rifiuti

132.016

102.597

29.419

28,7%

Altri servizi

86.656

77.921

8.735

11,2%

Servizi al personale

23.904

21.566

2.337

10,8%

Spese assicurative

15.154

15.370

(217)

(1,4%)

Consumi elettrici, idrici e gas

60.046

59.858

188

0,3%

Sottendimento energia

9.849

10.639

(790)

(7,4%)

Servizi infragruppo e non

13.757

16.328

(2.571)

(15,7%)

Spese telefoniche e trasmissione dati

6.939

7.001

(62)

(0,9%)

Spese postali

3.751

3.321

430

12,9%

Canoni di manutenzione

7.556

12.016

(4.459)

(37,1%)

Spese di pulizia, trasporto e facchinaggio

7.381

7.493

(112)

(1,5%)

Spese pubblicitarie e sponsorizzazioni

10.800

15.847

(5.047)

(31,9%)

Organi sociali

5.091

4.475

616

13,8%

Rilevazione indici di lettura

4.109

3.754

356

9,5%

Spese bancarie

4.036

3.716

320

8,6%

Spese di viaggio e trasferta

2.186

2.020

166

8,2%

Personale distaccato

187

(234)

421

(179,9%)

Spese tipografiche

82

148

(67)

(45,0%)

Servizi e appalti

672.371

576.958

95.413

16,5%

La variazione in aumento è influenzata dalla variazione di perimetro che incide sull’incremento per 33.876 mila. La restante variazio-ne in aumento è dovuta:

ai maggiori costi per lavori eseguiti in appalto (+€ 73.500 mila), in gran parte riferibili ai progetti di energy efficiency e smart servi-ces, in linea con quanto rilevato nei ricavi;

ai maggiori costi per smaltimento e trasporto fanghi, scorie, ce-neri e rifiuti (+€ 7.047 mila);

ai maggiori costi per indennizzi Cmor (+€ 7.995 mila).

Gli incrementi sono compensati da una generale riduzione delle al-

tre voci di spesa, tra cui minori prestazioni tecniche e amministrative (-€ 7.748 mila), spese pubblicitarie e sponsorizzazioni (-€ 5.047 mila) e minori canoni di manutenzione (-€ 4.459 mila).

Canoni di concessione

L’importo complessivo di 69.091 mila risulta in linea con quan-to rilevato nel precedente esercizio ed è riferito alle società che gestiscono in concessione alcuni Ambiti Territoriali nel Lazio e nella Campania. La tabella che segue indica la composizione per Società:

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Adistribuzionegas

2.859

2.842

17

0,6%

Acea Ato2

52.193

50.677

1.516

3,0%

Acea Ato5

3.776

3.847

(71)

(1,9%)

Acea Molise

52

53

(2)

(3,0%)

Gesesa

336

369

(32)

(8,8%)

GORI

2.444

2.420

24

1,0%

Acquedotto del Fiora

4.844

4.823

21

0,4%

Servizi Idrici Integrati

2.493

2.543

(50)

(2,0%)

Altre società

94

118

(24)

(20,5%)

Totale

69.091

67.693

1.398

2,1%

202 3. Bilancio consolidato

Per le altre informazioni in merito alle concessioni si rinvia a quanto illustrato nell’apposito paragrafo denominato “Informativa sui servizi in concessione”.

Godimento di beni di terzi

La voce ammonta a 52.845 mila e risulta in aumento di 11.153 mila rispetto al precedente esercizio (erano 41.692 mila al 31 dicembre 2022); l’incremento è imputabile in parte a mag-giori costi per licenze d’uso software applicativo, in prevalenza della

Capogruppo, e in parte a maggiori canoni per indennità di servitù e demaniali.

Tale voce contiene, in linea con quanto previsto dall’IFRS16, i costi relativi ai leasing a breve termine e i leasing di modesto valore.

Oneri diversi di gestione

Ammontano a 89.620 mila al 31 dicembre 2023 e diminuiscono di 9.304 mila. La tabella che segue espone tale voce per natura:

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Imposte e tasse

17.716

17.003

714

4,2%

Risarcimento danni ed esborsi per vertenze giudiziarie

11.138

8.371

2.767

33,1%

Contributi erogati e quote associative

5.540

5.779

(239)

(4,1%)

Perdite su crediti

1.002

71

932

n.s.

Spese generali

18.728

20.892

(2.164)

(10,4%)

Sopravvenienze passive

35.496

46.808

(11.312)

(24,2%)

Oneri diversi di gestione

89.620

98.924

(9.304)

(9,4%)

La variazione in diminuzione deriva: i) dalle minori sopravvenienze passive (-€ 11.640 mila) registrate da Acea Ato2 (-€ 20.489 mila) come conseguenza della rilevazione nel precedente esercizio di componenti positive legate a componenti tariffarie dell’anno 2020 riconosciute, in sede di aggiornamento biennale della predisposi-zione tariffaria 2020-2023, in misura inferiore a quanto iscritto nel rispettivo bilancio con particolare riferimento alla componen-te “RCARC” introdotta in ottemperanza ad alcune sentenze del Consiglio di Stato in ordine alle regole di computo tariffario relative alle annualità 2012 e 2013, nonché al periodo 21 luglio-31 dicem-bre 2011 e al conguaglio negativo, emerso in sede di aggiornamento biennale della predisposizione tariffaria 2020-2023, conseguente al minore ricorso da parte degli utenti in condizione di disagio eco-nomico al bonus idrico integrativo (quale forma di agevolazione) ri-spetto a quanto riconosciuto in tariffa nel 2021, compensate in par-te da Acea Energia (+€ 3.851 mila) e Umbria Energy (+€ 3.456) principalmente in relazione a stanziamenti di partite energetiche relative a esercizi precedenti; ii) dalla riduzione delle spese generali

(-€ 2.164 mila) influenzate dai minori costi passanti di GORI per la componente relativa al c.d. Bonus Idrico rilevata nel 2022. Tale riduzione è compensata da un incremento sulle altre voci, in preva-lenza dai maggiori risarcimenti danni (+€ 2.767 mila) in prevalenza di areti (+€ 3.009 mila) derivanti da indennizzi a clienti e perdite su crediti prescritti.

5. Proventi/(Oneri) netti da gestione rischio commodity 0 mila

Al 31 dicembre 2023 il Gruppo non ha derivati sottoscritti a coper-tura delle operazioni di trading.

6. Proventi/(Oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria 14.397 mila

La voce rappresenta il risultato consolidato secondo l’equity method ricompreso tra le componenti che concorrono alla formazione del Margine operativo lordo delle società strategiche. Di seguito è ri-portato il dettaglio della sua composizione:

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Margine operativo lordo

156.500

150.838

5.662

3,8%

Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

(128.511)

(108.323)

(20.188)

18,6%

Proventi/(Oneri) da partecipazioni

0

0

0

n.s.

Gestione finanziaria

(7.762)

(3.163)

(4.599)

145,4%

Imposte

(5.831)

(11.454)

5.624

(49,1%)

Proventi da partecipazioni di natura non finanziaria

14.397

27.897

(13.500)

(48,4%)

Il Margine operativo lordo di tali società risulta in aumento di 5.662 mila, mentre il provento da partecipazione risulta in riduzione

di 13.561 mila, influenzato principalmente dai maggiori ammorta-menti. Di seguito si riporta il dettaglio delle valutazioni delle società.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 203

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Gruppo Powertis

(45)

(7)

(39)

n.s.

Gruppo Acea Sun Capital

(7.491)

997

(8.489)

n.s.

Energia

488

395

93

23,5%

Ecomed

(646)

0

(646)

n.s.

Romeo Gas

0

760

(760)

(100,0%)

Umbria Distribuzione Gas

113

0

113

n.s.

DropMI

(118)

0

(118)

n.s.

Acque

7.400

11.062

(3.662)

(33,1%)

Intesa aretina

(235)

(423)

188

(44,4%)

GEAL

943

1.104

(161)

(14,6%)

Nuove Acque

777

926

(149)

(16,1%)

Publiacqua

9.347

8.560

787

9,2%

Acque Servizi

0

251

(251)

(100,0%)

Umbra Acque

2.863

3.320

(458)

(13,8%)

Ingegnerie Toscane

1.002

950

52

5,5%

Totale

14.397

27.897

(13.500)

(48,4%)

7. Svalutazioni (Riprese di valore) nettedei crediti commerciali 86.487 mila

Tale voce registra un decremento rispetto al precedente esercizio sia con riferimento al valore assoluto di (-€ 26.883 mila) sia per quanto riguarda l’incidenza sui ricavi consolidati di Gruppo (1,9% verso 2,2%). Tale risultato è sostanzialmente riconducibile, oltre che alle elevate performance di incasso registrate dalle princi-pali società, alle seguenti motivazioni: per quanto riguarda la B.U. Commerciale (-€ 11.999 mila), alla riduzione dei volumi di fatturato conseguente alle politiche commerciali di frazionamento del rischio e all’andamento del prezzo delle commodities; per quanto riguarda l’area “Acqua” (-€ 13.803 mila), al combinato disposto i) della cre-scita del business, ii) della chiusura con esito favorevole di alcune transazioni su crediti di importo rilevante da parte di ATO2, iii) della

presenza nel 2022 di una componente straordinaria non ricorrente registrata su GORI (transazione con EIC “Ente Idrico Campano”) per partite pregresse pari a circa +€ 5.600 mila. Infine, in conti-nuità con i periodi precedenti, è stato sostanzialmente confermato lo “stress di scenario” introdotto nel 2022 sulle principali società del Gruppo, finalizzato ad anticipare potenziali deterioramenti del merito creditizio dei clienti non desumibili dalle performance attua-li ma derivanti da “modelli satellite” basati su dati macroeconomici e-business information.

8. Ammortamenti e accantonamenti 692.060 mila

Rispetto al 31 dicembre 2022 si evidenzia un aumento di 66.261 mila come di seguito illustrato.

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ammortamenti

651.827

594.636

57.191

9,6%

Accantonamenti

40.233

31.163

9.070

29,1%

Ammortamenti e accantonamenti

692.060

625.799

66.261

10,6%

Ammortamenti e perdite di valore

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Ammortamenti materiali

184.131

171.213

12.918

7,5%

Ammortamenti immateriali

461.775

420.857

40.918

9,7%

Perdite di valore

5.921

2.566

3.355

130,8%

Ammortamenti e perdite di valore

651.827

594.636

57.191

9,6%

La variazione in aumento della voce, pari a 57.191, è legata so-prattutto alla naturale crescita degli ammortamenti sui business regolati, in prevalenza dell’area “Acqua”, conseguenti i maggiori in-vestimenti e l’entrata in esercizio di cespiti in corso e alla crescita degli ammortamenti riferiti ai costi di commissioning per l’acquisi-

zione di nuovi clienti di Acea Energia (+€ 6.158 mila). La variazione di perimetro incide sull’incremento per 13,6 milioni per gli effetti conseguenti all’acquisizione del ramo d’azienda denominato “Polo Cirsu” (+€ 6.077 mila) e il consolidamento a fine 2022 di ASM Terni (+€ 5.468 mila) e Tecnoservizi (+€ 2.386 mila).

204 3. Bilancio consolidato

Accantonamenti

Gli accantonamenti, al netto dei rilasci, ammontano a 40.233 mila e sono così distinti per natura:

2023

2022

Variazione

Variazione %

Accantonamento rischi legale

2.636

2.975

(340)

(11,4%)

Accantonamento fiscale

561

409

152

37,0%

Accantonamento rischi regolatori

4.387

4.995

(608)

(12,2%)

Accantonamento partecipate

425

0

425

n.s.

Accantonamento rischi contributivi

2.261

555

1.706

n.s.

Accantonamento appalti e forniture

11.008

403

10.605

n.s.

Accantonamento franchigie assicurative

2.366

2.174

192

8,8%

Accantonamento altri rischi e oneri

9.260

6.922

2.337

33,8%

Accantonamenti fondi rischi

32.904

18.435

14.469

78,5%

Accantonamento esodo e mobilità

10.043

20.206

(10.162)

(50,3%)

Accantonamento post mortem

(0)

288

(288)

(100,0%)

Accantonamento oneri verso altri

1.881

602

1.280

n.s.

Accantonamenti fondi oneri

11.924

21.095

(9.171)

(43,5%)

Totale accantonamenti

44.829

39.530

5.299

13,4%

Rilasci fondi rischi, rilasci fondi oneri

(4.596)

(8.367)

3.772

(45,1%)

Totale

40.233

31.163

9.070

29,1%

Per maggiori dettagli si rinvia alla nota 34. “Fondo rischi e oneri”.

9. Proventi finanziari 39.481 mila

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Interessi su crediti finanziari

158

71

87

121,5%

Interessi attivi bancari

3.015

307

2.708

n.s.

Interessi su crediti verso clienti

18.392

10.213

8.179

80,1%

Interessi su crediti diversi

15.091

1.883

13.208

n.s.

Proventi finanziari da attualizzazione

179

11.240

(11.060)

(98,4%)

Proventi da valutazione di derivati al fair value hedge

48

452

(404)

(89,3%)

Altri proventi

2.596

1.796

801

44,6%

Proventi finanziari

39.481

25.962

13.518

52,1%

I proventi finanziari, pari a 39.481 mila, registrano un incremen-to di 13.518 mila rispetto al precedente esercizio. Tale variazio-ne deriva i) dall’incremento degli interessi attivi su crediti a breve (+€ 13.208 mila) di cui 10.421 mila relativi agli interessi attivi sui

depositi a breve della Capogruppo; ii) dai maggiori interessi attivi verso clienti per 8.179 mila in prevalenza imputabili all’incremen-to dei tassi di mercato; iii) dai minori proventi da attualizzazione in relazione al provento da attualizzazione rilevato da GORI nel 2022.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 205

10. Oneri finanziari 176.009 mila

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Oneri/(Proventi) su Interest Rate Swap

3.635

5.445

(1.810)

(33,2%)

Interessi su prestiti obbligazionari

79.844

55.823

24.020

43,0%

Interessi su indebitamento a medio-lungo termine

34.870

18.345

16.525

90,1%

Interessi su indebitamento a breve termine

11.949

3.951

7.998

n.s.

Interessi moratori e dilatori

13.609

4.173

9.436

n.s.

Interest cost al netto degli utili e perdite attuariali

4.474

1.324

3.150

n.s.

Commissioni su crediti ceduti

14.264

14.236

28

0,2%

Oneri da attualizzazione

1.577

3.747

(2.170)

(57,9%)

Oneri finanziari IFRS16

3.778

2.211

1.567

70,9%

Altri oneri finanziari

3.491

1.390

2.100

151,1%

Interessi verso utenti

4.429

608

3.820

n.s.

(Utili)/Perdite su cambi

90

416

(327)

(78,4%)

Oneri finanziari

176.009

111.670

64.339

57,6%

Gli oneri finanziari, pari a 176.009 mila, sono in crescita di 64.339 mila per l’effetto combinato del rialzo dei tassi di inte-resse e dell’aumento del debito medio del periodo. In particolare, l’incremento degli oneri finanziari risente: i) dei maggiori interes-si registrati dalla capogruppo su prestiti obbligazionari derivanti in prevalenza dalla nuova emissione da 700 milioni della Capo-gruppo (+€ 24.020 mila) e maggiori interessi su finanziamenti a medio-lungo termine (+€ 16.521 mila) per effetto dell’incremento

dei tassi di interesse e a breve termine (+€ 7.995 mila); ii) dei mag-giori oneri rilevati ad Acea Energia in relazione a interessi dilatori per 7.861 milioni.

Il costo globale medio all indel debito del Gruppo Acea si è atte-stato al 2,08% contro l’1,44% dell’esercizio precedente.

11. Proventi/(Oneri) da partecipazioni (€ 603 mila)

migliaia

2023

2022

Variazione

Variazione %

Proventi da partecipazioni in società collegate

1.770

18.007

(16.237)

(90,2%)

(Oneri) da partecipazioni in società collegate

(2.373)

(214)

(2.159)

n.s.

Proventi/(Oneri) da partecipazioni

(603)

17.793

(18.396)

(103,4%)

I proventi da partecipazione si riferiscono al consolidamento, se-condo il metodo del patrimonio netto, di alcune società del Grup-po. La variazione in diminuzione rispetto al precedente esercizio è dovuta all’iscrizione nel 2022 degli effetti plusvalenti derivan-ti dalla cessione di un gruppo di impianti fotovoltaici nell’ambito dell’accordo siglato con il fondo britannico di investimento Equitix pari a 16.372 mila.

12. Imposte sul reddito 147.755 mila

La stima del carico fiscale del periodo è pari a 147.755 mila con-tro 148.260 mila del precedente esercizio. Sono essenzialmente

composte come segue:

imposte correnti: 148.984 mila (€ 144.983 mila al 31 dicem-bre 2022);

imposte differite/(anticipate) nette: -€ 1.230 mila (€ 1.256 mila al 31 dicembre 2022).

Il decremento in valore assoluto delle imposte registrato nel perio-do è in parte conseguenza diretta dell’istituzione nell’anno 2022 dei c.d. contributi extraprofitto”. La tabella che segue evidenzia la composizione delle imposte e il correlato peso percentuale calcola-to sull’utile ante imposte di consolidato.

206 3. Bilancio consolidato

migliaia

2023

 

2022

Imposta

Incidenza

Imposta

Incidenza

Risultato ante imposte consolidato

475.198

%

 

497.937

%

IRES teorica calcolata con l’aliquota della Capogruppo

114.048

24,00%

 

119.505

24,00%

Riconciliazione con risultato ante imposte imponibile ai fini IRES

61.014

12,84%

 

64.677

12,99%

Effetto fiscale IRES delle differenze permanenti in aumento

10.852

2,28%

 

18.024

3,62%

Effetto fiscale IRES delle differenze permanenti in diminuzione

(72.881)

-15,34%

 

(89.294)

-17,93%

Effetto fiscale IRES delle differenze temporanee in aumento

31.356

6,60%

 

32.891

6,61%

Effetto fiscale IRES delle differenze temporanee in diminuzione

(35.608)

-7,49%

 

(41.072)

-8,25%

Effetto fiscale IRES della deduzione ACE

(2.575)

-0,54%

 

(2.072)

-0,42%

Proventi da consolidato fiscale/perdite fiscali

(652)

-0,14%

 

(278)

-0,06%

IRES di competenza

105.554

22,21%

 

102.380

20,56%

di cui relativa a società in consolidato fiscale

92.052

19,37%

 

89.046

17,88%

di cui relativa a società non in consolidato fiscale

13.502

2,84%

 

13.335

2,68%

IRAP di competenza

38.198

8,04%

 

36.617

7,71%

Imposte società estere

8.659

1,82%

 

6.745

1,35%

Sopravvenienze imposte di esercizi precedenti

(3.426)

-0,72%

 

1.261

0,27%

Imposte anticipate/differite nette

(1.230)

-0,26%

 

1.256

0,26%

Imposte totali di competenza dell’esercizio

147.755

31,09%

 

148.260

29,77%

Il tax rate dell’esercizio si attesta al 31,1 % (era il 37,5% il 31 dicembre 2022), mentre il tax rate normalizzato (al netto del contributo soli-daristico pari a 38.517 mila) si attestava al 29,8%.

Il D.Lgs. 27 dicembre 2023, n. 209, recante “Attuazione della ri-forma fiscale in materia di fiscalità internazionale”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 301 del 28 dicembre 2023, recepisce nell’or-dinamento italiano la Direttiva UE n. 2022/2523 del Consiglio del 15 dicembre 2022, intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale (c.d. Global Minimum Tax) per i gruppi multinazio-nali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell’Unione, sulla base delle Global anti-base erosion rules (GloBE rules) elaborate in ambito OCSE (c.d. Pillar II).

La nuova disciplina sul c.d. Pillar II trova applicazione dagli esercizi che decorrono a partire dal 31 dicembre 2023 (cfr. art. 60 del D.L-gs. n. 209/2023). Pertanto, per il Gruppo la normativa in esame si applicherà a partire dal gennaio 2024.

Come noto, il Pillar II prevede, nell’ambito di un gruppo multina-zionale, per le società del gruppo con livello di tassazione effettiva inferiore al 15%, un sistema di tassazione compensativo in capo alla controllante (c.d. Income Inclusion Rule o IIR). Ciò nella misura ne-cessaria a raggiungere la già menzionata soglia del 15%.

Il Gruppo Acea ha effettuato una valutazione della potenziale espo-sizione del Gruppo alla cosiddetta Global Minimum Tax, effettuando

una simulazione sulla base dei dati relativi all’esercizio 2022.

Sulla base delle elaborazioni effettuate per tutte le giurisdizioni in cui Gruppo è presente è stata valutata positivamente la possibili-di ricorrere ai regimi semplificati di cui all’art. 39 del D.Lgs. n. 209/2023 (c.d. “transitional safe harbours” nella definizione della Direttiva UE n. 2022/2523). Si ricorda che, ove applicabili, i regimi semplificati prevedono che nessuna imposta integrativa sia dovuta da un gruppo in un determinato Stato ove sia superato positivamen-te almeno uno dei tre test (test de minimis, test del tax rate effettivo semplificato o test degli utili ordinari) previsti dalla Direttiva UE n. 2022/2523.

In particolare, i regimi semplificati sono stati applicati sui dati com-plessivi del Gruppo rilevati per ciascun singolo Stato in cui tale grup-po opera, secondo la modalità di esposizione dei dati prevista anche dal Country-by-Country Report. L’utilizzo dei dati aggregati riflette l’approccio “top-down” alla base delle regole Pillar II, che vede come punto focale per le attività di calcolo del livello di imposizione ef-fettiva l’entità capogruppo di più alto livello (c.d. Ultimate Parent Entity).

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 207

13. Utile per azione

L’utile per azione di base è determinato dividendo l’utile dell’eserci-zio di competenza Acea per il numero medio ponderato delle azioni Acea in circolazione nell’anno, escluse le azioni proprie. Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione è di 212.547.907 al 31 dicembre 2023. L’utile per azione diluito è determinato dividendo l’utile dell’esercizio di competenza Acea per il numero medio pon-derato delle azioni Acea in circolazione nell’anno, escluse le azioni

proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere messe in circolazione. Al 31 dicembre 2023 non ci sono azioni che potenzialmente potrebbero essere messe in cir-colazione e, pertanto, il numero medio ponderato delle azioni per il calcolo dell’utile di base coincide con il numero medio ponderato delle azioni per il calcolo dell’utile diluito.

L’utile per azione determinato secondo le modalità dello IAS 33 è indicato nella seguente tabella:

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Utile di periodo di Gruppo (€/000)

293.908

279.725

14.183

Utile di periodo di Gruppo di spettanza delle azioni ordinarie (€/000) (A)

293.908

279.725

14.183

Numero medio ponderato delle azioni ordinarie ai fini del calcolo dell’utile per azione

di base (B)

212.548

212.548

0

di base (C)

212.548

212.548

0

Utile per azione (in €)

di base (A/B)

1,38278

1,31605

0,06673

diluito (A/C)

1,38278

1,31605

0,06673

208 3. Bilancio consolidato

Note alla Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata

ATTIVITÀ

Al 31 dicembre 2023 ammontano a 11.787.064 mila (erano 11.338.533 mila al 31 dicembre 2022) e registrano un aumento

di 448.531 mila pari al +4,0% rispetto all’anno precedente e sono composte come segue:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Attività non correnti

9.193.002

8.560.435

632.567

7,4%

Attività correnti

2.575.774

2.759.022

(183.248)

(6,6%)

Attività non correnti destinate alla vendita

18.288

19.076

(788)

(4,1%)

Totale attività

11.787.064

11.338.533

448.531

4,0%

Attività non correnti 9.193.002 mila

14. Immobilizzazioni materiali 3.334.868

L’incidenza delle infrastrutture utilizzate per la distribuzione e ge-nerazione di energia elettrica è pari al 79,8% delle immobilizzazioni materiali e ammonta a 2.662.256 mila.

Il rimanente 20,2% si riferisce:

agli impianti appartenenti alle società dell’Area Ambiente per 349.691 mila;

alle infrastrutture relative alla Capogruppo per 103.152 mila;

alle infrastrutture relative all’Area Acqua per 164.023 mila;

alle infrastrutture relative all’Area Acqua (Estero) per 33.994 mila;

agli impianti afferenti all’Area Engineering & Infrastructure Projects per 9.472 mila.

migliaia

Terrenie fabbricati

Impiantie macchinari

Attrezzature industriali

Altri beni

Immobilizzazioni in corso

Beni gratuitamente devolvibili

Totale

Costo storico iniziale

651.258

3.880.120

1.135.146

201.810

98.250

14.040

5.980.623

Attività destinate alla vendita

(334)

(6.198)

0

0

3.077

0

(3.455)

Investimenti/Acquisizioni

14.298

186.595

95.524

12.766

63.419

1.975

374.577

Dismissioni/Alienazioni

(137)

(10.908)

(29.005)

(2.808)

(3.593)

0

(46.452)

Svalutazioni/Riduzioni di valore

0

0

0

(55)

(238)

0

(293)

Variazione area di consolidamento

842

39.707

3.600

732

(44.141)

0

740

Altri movimenti

7.210

(26.321)

(24)

(1.054)

18.678

257

(1.255)

Costo storico finale

673.137

4.062.995

1.205.240

211.390

135.451

16.272

6.304.486

Fondo ammortamento iniziale

(195.142)

(2.055.987)

(433.881)

(145.263)

0

(6.100)

(2.836.373)

Ammortamenti, svalutazioni/riduzionidi valore

(15.070)

(100.083)

(49.856)

(13.646)

0

(5.379)

(184.034)

Attività destinate alla vendita

0

489

0

0

0

0

489

Investimenti/Acquisizioni

0

0

0

0

0

0

0

Dismissioni/Alienazioni

0

5.721

27.052

2.449

0

0

35.222

Variazione area di consolidamento

0

(225)

0

0

0

0

(225)

Altri movimenti

818

8.579

534

979

0

4.394

15.303

Fondo ammortamento finale

(209.395)

(2.141.506)

(456.151)

(155.481)

0

(7.084)

(2.969.618)

Valore netto contabile

463.743

1.921.489

749.088

55.909

135.451

9.188

3.334.868

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 209

Gli investimenti ammontano a 374.577 mila e si riferiscono in prevalenza a quelli sostenuti da:

areti per 267.492 mila in relazione agli interventi di amplia-mento e potenziamento della rete AT, MT e BT, alla sostituzione massiva dei gruppi di misura 2G, agli interventi sulle cabine pri-marie e secondarie e sui contatori e agli apparati di telecontrollo nell’ambito dei progetti di “Adeguatezza e Sicurezza” della rete e di “Innovazione e Digitalizzazione”;

Acea Ambiente per 19.866 mila per miglioramenti impianti-stici eseguiti negli impianti di San Vittore e Aprilia, nell’impianto di WTE di Terni nonché in quello di Monterotondo Marittima;

Acea Produzione per 7.915 mila prevalentemente in relazione ai lavori di riqualificazione e manutenzione degli impianti idroe-lettrici, per l’estensione e il risanamento della rete del teleriscal-damento, per i lavori sulla centrale di Tor di Valle, per la manu-tenzione e i lavori della centrale Montemartini;

Acea Solar per 29.935 mila per la costruzione di impianti fo-tovoltaici sia su suoli agricoli che su suoli industriali;

Acea per 5.207 mila principalmente per gli interventi di ma-nutenzione straordinaria sulle sedi adibite alle attività aziendali oltre agli investimenti relativi agli hardware necessari ai progetti di sviluppo tecnologico per il miglioramento e l’evoluzione della

rete informatica, e agli arredi e macchine d’ufficio;

A.S. Recycling per 4.803 mila per la costruzione dei fabbricati relativi all’impianto CSS;

Aguas De San Pedro per 5.528 per manutenzioni e nuove realizzazioni.

Gli altri movimenti si riferiscono alle riclassifiche per l’entrata in esercizio delle immobilizzazioni in corso e alle alienazioni/dismissioni e svalutazioni di cespiti.

15. Investimenti immobiliari 1.990 mila

Sono costituiti principalmente da terreni e fabbricati non strumen-tali alla produzione e detenuti per la locazione. Il decremento rispet-to alla fine dello scorso esercizio, pari a 266 mila, deriva dagli am-mortamenti e dalle svalutazioni effettuate nel corso dell’esercizio.

16. Avviamento 254.626 mila

Al 31 dicembre 2023 la voce ammonta a 254.626 mila (€ 255.048 mila al 31 dicembre 2022). La variazione rispetto al 31 dicembre 2022 si riferisce in prevalenza all’allocazione definitiva delle Business Combination relative alle nuove acquisizioni; per mag-giori dettagli si rinvia all’apposita sezione.

migliaia

31/12/2022

Allocazione definitiva

Deltacambio

Svalutazioni

Altrevariazioni

31/12/2023

Ambiente

79.224

(625)

0

(898)

(0)

77.701

Commerciale

47.716

0

0

0

0

47.716

Produzione

91.618

0

0

0

0

91.618

Acqua

15.942

1.190

0

0

(35)

17.097

Acqua (Estero)

4.951

0

(54)

0

0

4.897

Engineering & Infrastructure Projects

15.597

0

0

0

0

15.597

Avviamento

255.048

565

(54)

(898)

(35)

254.626

Al fine di verificare la tenuta del valore di libro delle CGU, il Gruppo nell’ambito della procedura di impairment fornisce la stima di un in-tervallo relativo al valore recuperabile degli asset in termini di valore d’uso (“VIU”), in continuità metodologica rispetto al precedente esercizio, ovvero tramite il metodo (Discounted Cash Flow - DCF) che ravvisa nella capacità di produrre flussi di cassa l’elemento fon-damentale ai fini della valutazione dell’entità di riferimento. Ai fini dell’attualizzazione dei flussi di cassa operativi il tasso è individuato nel costo medio ponderato del capitale post-tax.

L’applicazione del metodo finanziario per la determinazione del valore recuperabile e il successivo confronto con i rispettivi valo-ri contabili ha comportato, quindi, per ciascuna CGU oggetto di impairment test, la stima del WACC post-tax, del valore dei flussi operativi desunti dal Piano Industriale approvato il 5 marzo 2024 dal Consiglio di Amministrazione e del valore del terminal value (TV) e, in particolare, il tasso di crescita utilizzato per la proiezione dei flussi oltre l’orizzonte di piano, del valore della posizione finanziaria netta (PFN) ed eventuali surplus asset/liability (SA).

Le principali assunzioni che hanno determinato i flussi di cassa e gli esiti del test sono le seguenti:

lo sviluppo dei ricavi per i business regolati è stato elaborato sulla base della più recente evoluzione tariffaria derivante dall’aggiorna-mento della regolazione nazionale che in particolare ha avuto luo-go a dicembre 2023. Nel 2024 si perfezioneranno gli iter di ap-provazione delle predisposizioni tariffarie dei singoli gestori idrici;

la dinamica dei prezzi dell’energia elettrica e del gas venduto e acquistato sul libero mercato è stata elaborata sulla base di con-siderazioni di business coerenti con lo scenario energetico de-finito in sede di piano industriale che tengono conto anche del consensus di mercato di terzi indipendenti su tali stime;

i piani sono stati estesi in via inerziale oltre la durata di piano approvato dal Consiglio di Amministrazione per tutte le CGU, ove le ipotesi di perpetuity non risultano essere coerenti con le caratteristiche della CGU oggetto di impairment test e quindi necessitava di utilizzare un piano a vita intera.

Il Terminal Value è stato determinato:

per Acea Produzione (Area Produzione) pari al valore residuo cor-rispondente al capitale investito netto a fine vita utile degli impianti;

per l’Area Ambiente e Acqua (Estero) considerando, rispettiva-mente, il valore residuo corrispondente al capitale investito netto a fine vita utile degli impianti e delle concessioni;

per areti (Area Reti & Smart Cities) considerando il valore at-tuale della RAB alla scadenza della concessione, calcolata se-condo la normativa prevista per il periodo regolatorio, e del Ca-pitale Circolante Netto alla scadenza della concessione;

per l’Area Acqua considerando il valore attuale della RAB e del Capitale Circolante Netto alla scadenza della concessione;

per l’Area Commerciale attraverso la stima dei flussi di cassa normalizzati in un’ipotesi di steady-state in assenza di crescita in termini reali; infine

210 3. Bilancio consolidato

per l’Area Engineering & Infrastructure Projects attraverso l’u-tilizzo del valore residuo degli impianti considerando il capitale investito netto.

Infine, i flussi come sopra determinati sono stati attualizzati al WACC post-tax attraverso un approccio unconditional o utilizzando il WACC regolatorio per i business regolati.

I WACC regolatori, a seguito dall’aggiornamento della regolazione nazionale e/o da accordi con le autorità d’ambito che in particolare ha avuto luogo a dicembre 2023, risultano essere allineati ai rispet-tivi WACC di mercato.

Di seguito si riepilogano le assunzioni utilizzate nei test e le stime del Terminal Value:

Settore

Valore recuperabile

WACC

Valore terminale

Periodo flussi di cassa

Acqua

Valore d’uso

6,4%

CIN a fine concessione inclusivo del Regulatory Asset Base (RAB)

Fine concessione

Acqua (Gas)

Valore d’uso

6,7%

Valore Terminale pari alla RAB

Fine concessione

Reti & Smart Cities

Valore d’uso

6,3%

Regulatory Asset Base (RAB)

Fine concessione

Commerciale

Valore d’uso

7,3%

Perpetuity

Fino al 2028

Produzione

Valore d’uso

6,9%

CIN/Perpetuity a fine vita utile degli impianti

Vita utile impianti/fine concessione

Engineering & Infrastructure Projects

Valore d’uso

6,4%

CIN a fine vita utile degli impianti

Fine concessione impianti settore Acqua

Acqua (Estero)

Valore d’uso

7,4%/12,1%

CIN a fine concessione

Fine concessione

Ambiente

Valore d’uso

7,1%

CIN a fine vita utile degli impianti

Vita utile impianti

Si segnala che alcune attività afferenti all’area Ambiente sono state riorganizzate nel corso dell’esercizio 2023 e parimenti le modalità di monitoraggio delle sinergie e, conseguentemente, dell’avviamento, come anche riconfermato dal piano strategico del Gruppo approva-to dal management. Si evidenzia, tuttavia, che qualora si fosse man-tenuta la precedente allocazione e monitoraggio dell’avviamento, i risultati dell’impairment test non avrebbero portato a conclusioni differenti.

Inoltre, con riferimento a quanto emanato dall’ESMA il 25 ottobre 2023, in merito al monitoraggio degli effetti del climate change e dei relativi impatti sui test di impairment dei non-financial assets, Acea ha sviluppato un’analisi del rischio con strumenti quantitativi quali l’applicazione di un modello econometrico per la stima della relazio-ne esistente tra le variabili macroeconomiche e climate-related e le principali grandezze economico-finanziarie di interesse delle diverse società e impianti di Acea. In particolare, è stato analizzato come i margini risultino impattati dalle principali variabili macroeconomi-che e ambientali (per es. prezzi dell’energia elettrica, prezzi del gas, emissioni di CO2, temperature medie, precipitazioni medie etc.). In aggiunta a quanto appena descritto, Acea ha sviluppato analisi di Montecarlo utili a comprendere le relazioni tra le singole variabili chiave e a supportare la definizione dei possibili scenari alternativi e in generale il livello di volatilità delle previsioni. Oltre alle svalutazioni sotto riportate, sono emerse possibili perdite di valore solo in alcuni scenari che da un punto di vista statistico non risultano «more likely than not» ma di cui si ritiene tuttavia opportuno monitorare l’evolu-zione. Nello specifico, le CGU rientranti in questa fattispecie sono Acea Ambiente, Tecnoservizi, Acea Innovation, Acquedotto del Fiora, Adistribuzione Gas, Acea Produzione e gli impianti di Castel Madama (Acea Produzione), Mandela (Acea Produzione) e Tor di Valle (Acea Produzione).

I risultati del test di impairment hanno evidenziato svalutazioni complessive per 144 mila riferite a: i) CGU Ecologica Sangro per 70 mila; e ii) all’impianto di Sabaudia per 74 mila.

Con riferimento ad Acea Ato 5, si segnala che, in conseguenza dell’approvazione dell’aggiornamento biennale 2022-2023 e del rilevante incremento dei costi delle materie prime inasprito dalla crisi geopolitica internazionale, nel bilancio 2023, gli amministratori di Acea Ato5 hanno confermato la presa d’atto del permanere di

significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale della società stessa, quali, in particolare: l’esito favorevole del Tavolo Tecnico con l’EGA finalizzato alla defi-nizione complessiva delle partite reciproche (comprese quelle og-getto del Tavolo di Conciliazione) e il protrarsi del procedimento di approvazione da parte dell’ARERA delle proposte tariffarie 2016-2019 e 2020-2023, e degli aggiornamenti biennali 2018-2019 e 2022-2023.

Riguardo a tali azioni, si informa che anche l’ultima istanza di rie-quilibrio economico-finanziario presentata dalla società è decadu-ta a causa del mancato accoglimento entro il termine di 60 giorni ed, inoltre, a febbraio 2024 il Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della società avverso la deliberazione n. 1/2021 dell’Ente d’Ambito.

Si veda, inoltre, quanto descritto nel paragrafo “Contesto di riferi-mento” “Regolazione idrica” della Relazione sulla gestione.

Nel corso dell’esercizio 2023 e 2024, è comunque proseguita l’a-dozione, da parte degli Amministratori, di tutte le misure idonee a migliorare la posizione finanziaria della società, necessaria per con-fermare il presupposto della continuità aziendale.

Gli obiettivi di tali azioni hanno riguardato principalmente:

l’avvio degli incontri con l’Ente di governo per la definizione del nuovo PEF e l’approvazione delle tariffe con il nuovo meto-do MTI-4 con un incremento in linea con quello del 2023 per l’anno 2024 ed entro i limiti dell’incremento tariffario massimo ammesso;

la richiesta proposta all’EGA dell’aggiornamento del tavolo tec-nico finalizzato all’aggiornamento delle partite oggetto del Tavolo di Conciliazione e delle partite creditorie;

la trasmissione all’EGA di una proposta di piano di rientro dei de-biti per canoni (non oggetto di Tavolo di Conciliazione), a fronte della quale la società non ha ancora ricevuto riscontro;

la sottoscrizione di piani di rientro per debiti pregressi sia con fornitori terzi che infragruppo;

l’attuazione di una serie di azioni coordinate e mirate a ridurre i tempi d’incasso delle fatture utenza e, conseguentemente, al miglioramento delle percentuali d’incasso;

l’efficientamento dei costi operativi in conseguenza del minor flusso di ricavi derivante dal Piano Economico Finanziario ap-

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 211

provato dall’EGA;

la richiesta e aggiudicazione di contributi (circa 12 milioni) per far fronte agli investimenti previsti nel biennio 2024-2025;

la richiesta di rinuncia di Acea, agli interessi e alla quota capitale maturati e scaduti al 31/12/2023 in riferimento al finanziamento soci fruttifero per un ammontare complessivo di 14,55 mi-lioni (di cui 10 milioni quota capitale ed 4,55 milioni quota interessi). Tale richiesta è conforme a quanto già deliberato dal Consiglio di Amministrazione di ACEA del 16/06/2022;

la richiesta di supporto finanziario ad Acea SpA attraver-so la richiesta di dilazione di pagamento avente ad oggetto il debito commerciale maturato al 31 dicembre 2023 pari a  7.867.191,48 in numero 112 rate a decorrere dal mese di mar-zo 2024 e con scadenza 30 giugno 2033 (azione non prevista nel piano 2024-2028);

la richiesta ad Acea SpA di due finanziamenti soci onerosi da utilizzarsi esclusivamente a copertura dei propri fabbisogni fi-nanziari per gli anni 2024, 2025 e 2026 derivanti dalla realiz-zazione degli investimenti PNRR (azione non prevista nel piano 2024-2028).

Tuttavia, pur in presenza di molteplici significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sul presupposto della conti-nuità aziendale quali in particolare:

l’esito favorevole del Tavolo Tecnico con l’EGA finalizzato alla definizione complessiva delle partite reciproche (comprese quelle oggetto del Tavolo di Conciliazione);

l’approvazione della proposta tariffaria 2024-2029 nei termini proposti dal gestore (in particolare per quanto riguarda la fattu-razione dei conguagli entro il 2029 e il riconoscimento dei costi di morosità nella misura del 10% dal 2026 in poi);

l’accettazione del piano di rientro proposto dalla società alla STO e non ancora accettato formalmente da quest’ultima con riferi-mento ai debiti non oggetto del Tavolo di Conciliazione.

Gli Amministratori hanno continuato ad adottare tale presuppo-sto nella redazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023, ritenendo che le azioni a presidio della continuità, unitamente alle deliberazioni di Acea SpA volte a rafforzare la patrimonializ-zazione della società, saranno sufficienti a proseguire l’ordinaria gestione aziendale, confidando altresì che si possa pervenire, in tempi ragionevoli alla definizione del tavolo di conciliazione, non-ché alle approvazioni tariffarie da parte di ARERA.

La principale motivazione che ha determinato la pressoché stabilità del valore recuperabile è da ricondurre sostanzialmente alle seguenti assunzioni inserite nell’ultimo piano industriale approvato:

i ricavi SII (VRG) sono stati elaborati sulla base del metodo tarif-fario MTI-4 pubblicato a dicembre 2023. La simulazione include

i) la valorizzazione del VRG in coerenza con il WACC Regolato-rio pari al 6,13%, ii) l’ipotesi di riconoscimento della componente Cmor al 3,5% per gli anni 2024-2025 e 10% negli anni 2026-2033, iii) la fatturazione di conguagli pregressi entro il 2030 per circa 105 milioni, pur nei limiti del theta massimo ammesso. Prudenzialmente non sono stati stimati gli impatti derivanti da eventuali maggiori Opex riconosciuti;

la prosecuzione del processo di efficientamento dei costi ope-rativi non passanti, mentre i costi operativi passanti sono stati proiettati in coerenza con il profilo dei ricavi riconosciuti;

gli ammortamenti garantiscono la coerenza tra Capitale Immo-bilizzato Netto e RAB lorda stimata;

il piano degli investimenti, fino al termine della concessione, è in linea con il Piano degli Interventi che la Società sta definendo con l’EGATO sulla base del metodo tariffario MTI-4; in parti-colare sono previsti 12 milioni di contributi agli investimenti in progetti PNRR nelle annualità 2024-2025;

il Valore Residuo (investimenti effettuati, al netto degli ammor-tamenti e dei contributi) del gestore in caso di subentro è stato calcolato dalle società alla data della scadenza concessione come somma algebrica di Immobilizzazioni nette, Lavori in corso, Con-tributi a fondo perduto. Il VR è stato determinato in coerenza con il PEF aggiornato dalla società (formula ARERA) e tiene conto al termine della scadenza degli investimenti effettuati nell’ultimo anno.

È stata effettuata un’analisi di sensitivity prendendo in considerazio-ne l’ipotesi di diminuzione degli incassi dei conguagli, da una parte, e un incremento dei costi di piano, dall’altra. Nelle circostanze non è ipotizzabile uno scenario peggiorativo delle valutazioni effettuate e sintetizzate nel “caso base” individuato in quanto, nell’eventualità in cui i sopra descritti obiettivi di riconoscimento non dovessero con-cretizzarsi, l’Ente d’Ambito non potrebbe esimersi dall’individuare modalità alternative, ivi inclusa la richiesta di accesso alle misure di perequazione finanziaria previste dalla regolazione, al fine di garan-tire l’imprescindibile equilibrio economico-finanziario del Gestore e la regolare gestione del servizio. Si segnala, inoltre, che con l’appro-vazione del nuovo metodo tariffario MTI-4, il regolatore ha fornito un’indicazione puntuale alla possibilità di recupero dei conguagli, limitando quindi il margine di discrezionalità degli Enti di Governo d’Ambito nella dilazione dei riconoscimenti tariffari. Nello specifi-co, l’articolo 28.2 dell’allegato A della delibera ARERA 639/2023 (MTI-4) stabilisce che gli EGA provvedano a inserire nel nuovo PEF tutti i conguagli deliberati prevedendone la fatturazione entro il 31/12/2029, salvo la possibilità, in accordo con il gestore e per esigenze di sostenibilità sociale della tariffa, di presentare motivata istanza ad ARERA per il superamento di tale termine prescrivendo comunque il rispetto dell’equilibrio economico-finanziari.

 

 

Riduzione incasso conguagli (% su totale conguagli, 103 milioni 2025-2029)

0%

-10%

-20%

-30%

-40%

-50%

Incremento costi rispetto baseline piano *

0%

3,3caso base

0,8

(1,7)

(4,2)

(6,7)

(9,2)

3%

(0,1)

(2,6)

(5,1)

(7,6)

(10,1)

(12,6)

5%

(3,5)

(6,0)

(8,5)

(11,0)

(13,5)

(16,0)

8%

(6,8)

(9,3)

(11,8)

(14,3)

(16,9)

(19,4)

10%

(10,2)

(12,7)

(15,2)

(17,7)

(20,2)

(22,7)

13%

(13,6)

(16,1)

(18,6)

(21,1)

(23,6)

(26,1)

15%

(16,9)

(19,4)

(21,9)

(24,5)

(27,0)

(29,5)

* La baseline è calcolata sul totale costi operativi al netto di energia/acqua all’ingrosso/oneri concessori, passanti in tariffa.

212 3. Bilancio consolidato

17. Concessioni e diritti sull’infrastruttura -3.787.263 mila

Tale voce si riferisce prevalentemente alle Gestioni Idriche e include sostanzialmente:

i valori delle concessioni ricevute dai Comuni (€ 93.176 mila);

l’ammontare complessivo dell’insieme delle infrastrutture mate-riali in dotazione per la gestione dei servizi idrici e distribuzione gas (€ 70.455 mila), in conformità all’IFRIC12.

Le concessioni si riferiscono per 77.684 mila al diritto di con-cessione trentennale da parte di Roma Capitale sui beni costituiti da impianti idrici e di depurazione e al diritto derivante dal subentro nella gestione del SII nel territorio del Comune di Formello. L’am-mortamento avviene in base, rispettivamente, alla durata residua della concessione stipulata tra Acea e Roma Capitale e alla durata della Convenzione di Gestione sottoscritta dai sindaci dell’ATO2. Completano il saldo la concessione trentennale per la gestione del servizio idrico integrato della città di San Pedro Sula in Honduras per un importo complessivo di 6.177 mila e la concessione di Consorcio Agua Azul per 9.314 mila.

Gli investimenti del periodo relativi ai Diritti sull’Infrastruttura sono pari a 664.147 mila e si riferiscono principalmente ad:

Acea Ato2 per 414.706 mila per gli interventi di ammoderna-mento, ampliamento e bonifica delle condotte idriche e fognarie dei vari Comuni, alla manutenzione straordinaria dei centri idrici e degli impianti di depurazione e agli interventi volti alla riduzione

delle perdite idriche;

Acea Ato5 per 34.429 mila, per lavori di sostituzione, manu-tenzione e ampliamento delle condotte idriche, fognarie e degli impianti di depurazione;

GORI per 141.621 mila, per la sostituzione delle condotte idri-che nonché per la manutenzione straordinaria delle opere per il servizio idrico e fognario;

Acquedotto del Fiora per 49.038 mila principalmente dovuto alle bonifiche e manutenzioni straordinarie, all’ottimizzazione di reti/impianti e a nuove opere nonché all’aumento dell’efficienza delle reti;

SII per 15.940 mila principalmente per l’ammodernamento e il potenziamento delle infrastrutture, nonché per il riordi-no e miglioramento del sistema di raccolta e trattamento dei reflui.

La voce Altri movimenti comprende principalmente le riclassifiche per il passaggio in esercizio dei cespiti precedentemente in corso. Si precisa che all’interno della voce è ricompreso l’insieme delle in-frastrutture del servizio della distribuzione del gas appartenenti ad Adistribuzionegas.

18. Immobilizzazioni immateriali 413.162

La voce presenta un valore netto contabile al 31 dicembre 2023 pari a  413.162 mila e può essere rappresentata come segue:

migliaia

Dirittidi brevetto

Altre immobilizzazioni immateriali

Contract cost

Immobilizzazioni in corso e acconti

Totale

Valore netto iniziale

218.479

129.554

56.809

15.348

420.191

Ammortamenti e riduzioni di valore

(67.792)

(24.239)

(27.919)

0

(119.950)

Attività destinate alla vendita

0

(259)

0

0

(259)

Investimenti/Acquisizioni

48.458

35.470

1.614

18.424

103.966

Dismissioni/Alienazioni

(176)

0

0

(1.040)

(1.216)

Variazione area di consolidamento

2.532

3

0

(2.532)

3

Altri movimenti

1.525

(13.842)

32.028

(9.283)

10.427

Valore netto finale

203.027

126.687

62.533

20.916

413.162

La voce registra una diminuzione di 7.028 deriva dagli investi-menti sostenuti nel periodo (€ 103.966 mila) al netto degli ammor-tamenti e riduzioni di valore (€ 119.950 mila) e delle riclassifiche.

Gli investimenti del periodo sono principalmente riconducibili:

ad areti per 30.943 mila per gli oneri sostenuti per il proget-to di reingegnerizzazione dei sistemi informativi e commerciali della distribuzione e per l’armonizzazione dei sistemi a supporto dell’attività di misura;

ad Acea Energia per 44.980 mila si riferiscono per la mag-gior parte al costo di acquisizione di nuovi clienti ai sensi dell’I-FRS15 (€ 32.023 mila) e alle implementazioni legate al nuo-vo CRM e alle migliorie apportate sui sistemi di fatturazione, credito e di supporto decisionale agli sviluppi e agli interventi

evolutivi legati alle integrazioni tra sistemi della piattaforma del nuovo CRM;

alla Capogruppo per 14.929 mila per l’acquisto e l’implemen-tazione di software a supporto delle attività di sviluppo dei sistemi di gestione delle piattaforme informatiche, di sicurezza aziendale e di gestione amministrativa.

19. Diritto d’uso 93.284 mila

In tale voce sono ricompresi i diritti d’uso sui beni altrui rilevati come attività in leasing e ammortizzati lungo la durata dei contratti, in linea con quanto previsto dallo standard internazionale IFRS16. Alla data del 31 dicembre 2023 il valore netto contabile di tali attività è pari a 93.284 mila e la natura di tali attività può essere rappresentata come segue:

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 213

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

 Variazione %

Terreni e fabbricati

73.460

67.150

6.310

9,4%

Autovetture e autoveicoli

8.102

9.440

(1.338)

(14,2%)

Macchinari e attrezzature

9.493

11.453

(1.960)

(17,1%)

Cabine di distribuzione

1.719

1.877

(159)

(8,4%)

Altro

511

477

34

7,1%

Totale

93.284

90.397

2.887

3,2%

Si espone di seguito il valore contabile delle attività consistenti nel diritto di utilizzo al 31 dicembre 2023 per ogni classe di attività sot-tostante con la relativa movimentazione del periodo:

migliaia

Terrenie fabbricati

Autovetture e autoveicoli

Macchinarie attrezzature

Cabinedi distribuzione

Altro

Totale

Saldi di apertura

67.150

9.440

11.453

1.877

477

90.397

Acquisizioni

0

0

0

0

0

0

Nuovi contratti

8.994

4.174

201

109

277

13.755

Remeasurement

8.771

(296)

(21)

(5)

(53)

8.396

Ammortamento

(11.455)

(5.216)

(2.140)

(263)

(190)

(19.263)

Totale

73.460

8.102

9.493

1.719

511

93.284

La variazione in aumento di 2.887 mila è principalmente imputa-bile alla stipula di nuovi contratti nel corso del 2023 riferibili princi-palmente a diritti di superficie.

Per quanto attiene le opzioni di proroga o risoluzione si fa presente che per le attività regolate, in relazione ai contratti funzionali alle at-tività in concessione, il termine di rinnovi contrattuali stimato risulta l’anno di fine della concessione stessa. Non sono, inoltre, presenti ga-ranzie su valore residuo, pagamenti variabili e leasing non ancora sot-

toscritti, di importo significativo, per i quali il Gruppo si è impegnato.

Infine, si fa presente che i costi relativi ai leasing di breve periodo e alle attività di modesto valore sono rilevati, in linea con quanto richiesto dall’IFRS16 e in continuità con i precedenti esercizi, nella voce di conto economico “godimento beni di terzi”.

20. Partecipazioni in controllate non consolidate e collegate 359.281 mila

migliaia

31/12/2022

Variazione perimetro

Valutazionedi periodo

Dividendi

OCI

Altro

31/12/2023

Gruppo Acque

124.677

0

7.400

(1.590)

(2.575)

(10)

127.903

GEAL

9.288

0

943

(278)

(2)

0

9.950

Nuove Acque e Intesa Areatina

13.079

0

542

(646)

(72)

0

12.903

Publiacqua

117.850

0

9.347

(2.740)

4

(109)

124.353

Umbra Acque

27.447

0

2.863

96

(534)

0

29.872

Ingegnerie Toscane

9.597

0

1.002

(908)

2

0

9.692

Energia

13.316

3.244

488

0

0

241

17.288

Picena Ambiente

3.088

0

(1.283)

0

0

0

1.805

Acea Sun Capital

16.079

0

(5.854)

(1.653)

(1.314)

402

7.660

DropMI

2.565

2.285

(118)

0

0

0

4.732

Aqua.Iot

0

368

0

0

0

0

368

Gruppo Marmaria

9.096

0

(45)

0

0

68

9.119

Aguazul Bogotà

825

0

(90)

0

118

0

852

Altre partecipazioni

1.977

0

(533)

0

0

1.341

2.785

Totale partecipazioni

348.885

5.896

14.661

(7.720)

(4.374)

1.933

359.281

Le variazioni intervenute nel corso del periodo si riferiscono prin-cipalmente alla rilevazione del risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto, che determina effetti positivi a Conto Economico per complessivi 14.661 mila; tali valutazioni trovano corrispondenza principalmente nella voce Proventi/Oneri da parte-

cipazioni di natura non finanziaria(€ 14.397 mila) e in via residuale nella voce Oneri/Proventi da partecipazione”. Contribuisce alla va-riazione la distribuzione dei dividendi (-€ 7.720 mila), la variazione di perimetro (+€ 5.896 mila) e delle riserve di other comprensive income(-€ 4.374 mila).

214 3. Bilancio consolidato

migliaia

31/12/2023

Attivitànon correnti

Attivitàcorrenti

Passivitànon correnti

Passivitàcorrenti

Ricavi

Valutazione società a patrimonionetto

Posizione finanziarianetta

Acque

258.614

44.581

(118.749)

(57.173)

(80.767)

(7.400)

(94.967)

Aqua.Iot

0

368

0

0

0

0

0

Intesa aretina

13.892

534

0

(9)

0

235

192

DropMI

5.258

645

0

(1.172)

0

118

337

Ecomed

37

323

(539)

(556)

0

646

162

Energia

10.572

959

(2)

(1.137)

(1.682)

(488)

378

GEAL

18.299

4.327

(7.079)

(5.155)

(13.032)

(943)

(2.729)

Ingegnerie Toscane

702

11.829

(413)

(5.945)

(9.969)

(1.002)

(2.336)

Gruppo Powertis

2.676

907

(20)

(293)

0

45

27

Nuove Acque

18.473

5.983

(6.343)

(3.896)

(10.110)

(777)

(2.668)

Gruppo Acea Sun Capital

91.038

14.621

(54.428)

(10.839)

(10.991)

7.491

(35.563)

Publiacqua

226.727

60.865

(56.363)

(105.283)

(120.670)

(9.347)

(42.036)

Umbria Distribuzione Gas

6.397

6.263

(2.526)

(8.215)

0

(113)

892

Umbra Acque

82.246

15.514

(43.611)

(25.631)

(40.952)

(2.863)

(24.576)

migliaia

31/12/2022

Attivitànon correnti

Attivitàcorrenti

Passivitànon correnti

Passivitàcorrenti

Ricavi

Valutazione società apatrimonio netto

Posizione finanziaria netta

Acque

244.400

42.352

(43.716)

(122.628)

(78.535)

(11.062)

(88.032)

Acque Servizi

823

6.629

(1.004)

(2.616)

(10.833)

(251)

908

Gruppo Acea Sun Capital

119.272

10.103

(64.757)

(9.808)

(9.590)

(997)

(40.416)

Gruppo Powertis

2.281

1.027

(7)

(55)

(4)

7

333

Intesa aretina

13.188

308

0

(96)

0

423

192

DropMI

2.565

0

0

0

0

0

0

Ecomed

3

361

(20)

(420)

0

0

157

Energia

6.386

914

0

(779)

(1.547)

(395)

140

GEAL

19.633

5.196

(9.009)

(6.130)

(11.820)

(1.104)

(3.030)

Ingegnerie Toscane

1.482

10.332

(521)

(5.233)

(9.691)

(950)

(1.139)

Nuove Acque

18.438

5.772

(7.635)

(2.739)

(9.343)

(926)

(3.096)

Publiacqua

220.777

68.285

(77.452)

(92.395)

(109.401)

(8.560)

(58.011)

Romeo Gas

0

0

0

0

0

(760)

0

Umbria Distribuzione Gas

5.499

4.734

(3.147)

(5.255)

0

0

63

Umbra Acque

75.171

19.158

(44.196)

(24.254)

(46.951)

(3.320)

(22.564)

21. Altre partecipazioni 8.029 mila

Ammontano a 8.029 mila (erano 3.007 mila al 31 dicembre 2022) e sono composte da investimenti in titoli azionari che non costituiscono controllo, collegamento o controllo congiunto. L’in-cremento deriva quasi esclusivamente dall’acquisizione di una quota minoritaria nella società Bonifiche Ferraresi SpA.

22. Imposte differite attive 205.065 mila

Le imposte differite attive, al netto del fondo imposte differite, al 31 dicembre 2023 ammontano a 205.065 mila (€ 179.823 mila al 31 dicembre 2022). Le imposte differite attive si compon-gono in via principale delle seguenti fattispecie: i) 37.458 mila

relativamente ai fondi rischi aventi rilevanza fiscale (€ 36.725 mila al 31 dicembre 2022); ii) 67.881 mila alla svalutazione dei cre-diti (€ 68.543 mila al 31 dicembre 2022); iii) 144.694 mila agli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali (€ 136.519 mila al 31 dicembre 2022); iv) 13.386 mila ai piani a benefìci definiti e a contribuzione definita (€ 12.725 mila al 31 dicembre 2022); v) 29.042 mila alle valutazioni al fair value di commodities e altri strumenti finanziari (€ 9.100 mila al 31 di-cembre 2022).

Il fondo imposte differite accoglie in particolare la fiscalità differi-ta legata alla differenza esistente tra le aliquote di ammortamento economico-tecniche applicate ai beni ammortizzabili e quelle fiscali.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 215

Concorrono alla formazione di tale voce gli utilizzi del periodo per 9.309 mila e gli accantonamenti per 9.415 mila.

La tabella che segue dettaglia i movimenti intervenuti nella voce in commento:

migliaia

31/12/2022

Movimen-tazioni a patrimonionetto

31/12/2023

Saldo

Variazione area di consolidamento

Rettifiche

e riclassifiche

Utilizzi

Accantonamenti IRES/IRAP

Saldo

Imposte anticipate

 

 

 

 

 

 

 

Perdite fiscali

67

0

(0)

0

0

0

67

Compensi membri CdA

61

0

0

0

(15)

93

140

Fondi per rischi e oneri

36.725

0

(0)

1.357

(11.108)

10.483

37.458

Svalutazione creditie partecipazioni

68.543

0

0

2.555

(7.491)

4.274

67.881

Ammortamenti

136.519

0

0

2.187

(12.308)

18.296

144.694

Piani a benefìci definitie a contribuzione definita

12.725

0

0

913

(1.382)

1.130

13.386

Tax asset su elisionidi consolidamento

3

0

0

0

0

216

219

Fair value commoditiese altri strumenti finanziari

9.100

0

0

20.503

0

(560)

29.042

Altre

56.489

0

(0)

(2.832)

(2.428)

2.135

53.364

Totale

320.232

0

(0)

24.683

(34.730)

36.066

346.251

Imposte differite

 

 

 

 

 

 

 

Ammortamenti

58.969

0

0

85

(8.626)

5.491

55.919

Piani a benefìci definitie a contribuzione definita

24.178

0

0

772

(700)

(48)

24.202

Fair value commoditiese altri strumenti finanziari

27.164

0

0

2.709

1.320

605

31.797

Altre

30.098

0

0

(2.896)

(1.303)

3.368

20.267

Totale

140.409

0

0

670

(9.309)

9.415

141.186

Netto

179.823

0

(0)

(24.012)

(25.422)

26.651

205.065

Il Gruppo ha rilevato le imposte differite attive sulla base delle pro-spettive di redditività contenute nei piani aziendali che confermano la probabilità che nei futuri esercizi si generino imponibili fiscali in grado di sostenere il recupero di tutte le imposte anticipate stan-ziate.

23. Attività finanziarie non correnti 18.852 mila

Ammontano a 18.852 mila (€ 30.531 mila al 31 dicembre 2022) e registrano un decremento pari a 11.679 mila in prevalenza im-putabile alla Capogruppo (-€ 5.928 mila) di cui una parte relativa

al servizio di Illuminazione Pubblica, quali la riqualificazione impian-tistica, il risparmio energetico, l’adeguamento normativo e l’inno-vazione tecnologica. La parte residua del credito sarà corrisposta ad Acea, in misura pari all’ammortamento fiscale oltre l’esercizio 2023, in ossequio a quanto concordato nell’Accordo integrativo al contratto di servizio stipulato il 15 marzo 2011.

24. Altre attività non correnti 716.582 mila

Le altre attività non correnti al 31 dicembre 2023 risultano compo-ste come segue:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Crediti diversi

15.275

15.155

121

0,8%

Crediti per anticipi e depositi

1.608

2.110

(502)

(23,8%)

Crediti diversi, crediti verso controllate

0

0

0

n.s.

Crediti a lungo termine per conguagli tariffari

499.650

469.552

30.098

6,4%

Crediti a lungo termine per Regulatory Lag

188.540

114.947

73.593

64,0%

Ratei/Risconti attivi

11.507

13.380

(1.872)

(14,0%)

Altre attività non correnti

716.582

615.144

101.438

16,5%

In tale voce sono inoltre ricompresi i crediti a lungo termine per conguagli tariffari per 499.650 mila (€ 469.552 mila al 31 dicembre 2022) delle società idriche mentre 188.540 mila

(€ 114.947 mila al 31 dicembre 2022) sono la quota a lungo dei crediti iscritti in areti per il regulatory lag.

216 3. Bilancio consolidato

Attività correnti 2.575.774 mila

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Rimanenze

97.843

104.507

(6.665)

(6,4%)

Crediti commerciali

1.213.200

1.265.439

(52.239)

(4,1%)

Altre attività correnti

405.026

460.786

(55.760)

(12,1%)

Attività per imposte correnti

13.075

26.296

(13.221)

(50,3%)

Attività finanziarie correnti

487.251

342.085

145.165

42,4%

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

359.379

559.908

(200.529)

(35,8%)

Attività correnti

2.575.774

2.759.022

(183.248)

(6,6%)

Si fa presente che i dati al 31 dicembre 2022, in relazione alle voci “crediti commerciali” e “altre attività correnti” presentano una ri-classifica per consentire una migliore rappresentazione del dato.

25. Rimanenze 97.843 mila

La voce rimanenze ammonta a 97.843 mila (€ 104.507 mila al 31 dicembre 2022) e presenta un decremento pari a 6.665 mila, che deriva in prevalenza dalla riduzione delle rimanenze lega-te ai progetti di energy efficiency (-€ 3.158 mila) e alle rimanenze

di SIMAM (-€ 7.375 mila) relative ai lavori in corso su commesse per la realizzazione di impianti, compensate in parte dalle maggiori rimanenze di Acea Energia (+€ 3.980) in relazione alle attività di stoccaggio gas.

26. Crediti commerciali 1.213.200 mila

Ammontano a 1.213.200 mila e registrano una diminuzione di 52.239 mila rispetto al 31 dicembre 2022 che chiudeva con un ammontare di 1.265.439 mila. Di seguito il dettaglio della voce:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Crediti verso clienti

1.169.967

1.216.099

(46.133)

(3,8%)

Crediti verso controllante

20.993

35.646

(14.653)

(41,1%)

Crediti verso controllate congiuntamente e collegate

22.240

13.694

8.547

62,4%

Crediti commerciali

1.213.200

1.265.439

(52.239)

(4,1%)

Crediti verso clienti

Ammontano a 1.169.967 mila in diminuzione di 46.133 mila rispetto al 31 dicembre 2022 e si possono rappresentare come segue:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Crediti verso utenti per fatture emesse

311.554

362.675

(51.121)

(14,1%)

Crediti verso utenti per fatture da emettere

561.290

641.181

(79.891)

(12,5%)

Crediti verso clienti non utenti per fatture emesse

257.026

158.456

98.570

62,2%

Crediti verso clienti non utenti per fatture da emettere

40.037

53.729

(13.691)

(25,5%)

Altri crediti e attività correnti

59

59

0

0,0%

Crediti verso clienti

1.169.967

1.216.099

(46.133)

(3,8%)

I crediti sono esposti al netto del Fondo Svalutazione Crediti che al 31 dicembre 2023 ammonta a 628.100 mila e si incrementa di 12.561 mila rispetto all’esercizio precedente principalmente per la differenza tra accantonamenti di periodo (€ 86.487 mila) e utilizzi in parte derivanti dagli effetti delle operazioni di cessioni dei crediti not performing che ammontano al 31 dicembre 2023 a 30.020 mila.

Crediti verso controllante Roma Capitale

In merito ai rapporti con Roma Capitale al 31 dicembre 2023 il saldo netto risulta a credito per il Gruppo per 17.190 mila (al 31 dicem-bre 2022 il saldo a debito risultava pari a 1.714 mila).

Per quanto riguarda i crediti, commerciali e finanziari, si rileva una diminuzione complessiva rispetto al precedente esercizio di 11.602 mila dovuto principalmente al consistente apporto degli incassi pari complessivamente a 114.630 che ha superato l’am-

montare dei crediti maturati nel periodo.

Di seguito si elencano le principali variazioni dell’esercizio:

maturazione dei crediti di Acea Ato2 per somministrazione di acqua per 54.074mila;

maturazione dei crediti riferiti al servizio di Illuminazione Pubbli-ca per 47.367 mila;

incasso/compensazione di crediti di Acea Ato2 per utenza per 69.377 mila;

incasso/compensazione di crediti di Acea per corrispettivi IP per 44.312 mila.

Per quanto riguarda i debiti, si registra un decremento di 27.078 mila rispetto al precedente esercizio, di seguito si riportano le prin-cipali variazioni del periodo:

maggiori debiti per l’iscrizione del 50% dei dividendi azionari ma-turati per l’anno 2022 da Acea per 46.160 mila (si precisa che a giugno 2023 in corrispondenza dello stacco cedola è sta-

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 217

to pagato a Roma Capitale il 50% dei dividendi dell’anno pari a 46.160 mila);

maggiori debiti per l’iscrizione del canone di concessione di Acea Ato2 per l’anno 2023 per 25.276 mila;

maggiori debiti per l’iscrizione dei dividendi azionari maturati per l’anno 2022 da Acea Ato2 per 2.372 mila;

pagamento dividendi azionari di Acea dell’anno 2020 per 44.312 mila;

pagamento dei canoni di concessione di Acea Ato2 degli anni 2022 e 2023 per 44.408 mila con conseguente azzeramen-to a fine esercizio dei debiti maturati a tale titolo;

pagamento delle somme dovute per licenze di scavi stradali da parte di areti verso i municipi per un ammontare complessivo di 11.962 mila oltre al debito per la Cosap 2023 per 1.890 mila.

Con specifico riferimento alle sole operazioni di compensazione dell’esercizio sopra sinteticamente riportate, di seguito si dettaglia-no cronologicamente le principali operazioni:

aprile 2023 compensazione crediti per 18.110 mila relativi al servizio di somministrazione di acqua verso canone di conces-sione di Acea Ato2 anno 2022;

settembre 2023 compensazione crediti per 12.718 mila rela-tivi ai corrispettivi di Illuminazione Pubblica dell’ultimo trimestre 2022 (inclusa la componente di revisione prezzi) oltre a lavori eseguiti per il servizio di IP verso dividendi azionari 2020 di Acea;

ottobre 2023 compensazione crediti per 26.298 mila relativi al servizio di somministrazione di acqua verso canone di conces-sione di Acea Ato2 per gli anni 2022 e 2023;

ottobre 2023 compensazione crediti per 2.372 mila relativi al servizio di somministrazione di acqua verso dividendi azionari di Acea Ato2 per l’anno 2022;

ottobre 2023 incasso crediti per 9.152 mila relativi al servizio di somministrazione di acqua;

novembre 2023 compensazione crediti per 17.345 mila re-lativi ai corrispettivi del primo semestre 2023 di Illuminazione Pubblica verso dividendi azionari di Acea relativi all’esercizio 2020;

dicembre 2023 incasso crediti complessivi per 13.337 mila relativi al servizio di somministrazione di acqua;

dicembre 2023 compensazione crediti per 14.250 relativi a crediti per all’ammodernamento e manutenzione straordinaria del 2022 della rete di Illuminazione Pubblica e a lavori riferiti al Piano qualità della luce verso dividendi azionari di Acea relativi all’esercizio 2020.

Si ricorda che, nell’ambito delle attività necessarie al primo conso-lidamento del Gruppo Acea nel Bilancio 2018 di Roma Capitale, è stato avviato un tavolo di confronto al fine di riconciliare le partite creditorie e debitorie verso Roma Capitale. Le società del Gruppo principalmente interessate sono Acea e Acea Ato2. A valle di diversi incontri e corrispondenze, in data 22 febbraio 2019 il Dipartimento Tecnico del Comune (SIMU), incaricato della gestione dei contratti verso il Gruppo Acea, ha comunicato diverse contestazioni relative alle forniture sia di lavori sia di servizi per il periodo 2008-2018. Tali contestazioni sono state integralmente respinte dal Gruppo. Al fine di trovare una compiuta risoluzione delle divergenze, nel corso del 2019 è stato istituito un apposito Comitato Tecnico paritetico con il Gruppo Acea. A valle di numerosi incontri, in data 18 ottobre 2019, il Comitato Tecnico paritetico ha redatto un verbale di chiu-sura lavori dando evidenza delle risultanze emerse e proponendo un

favorevole riavvio dell’ordinaria esecuzione dei reciproci obblighi in-tercorrenti tra il Gruppo Acea e Roma Capitale. Le parti, come pri-mo adempimento successivo alla chiusura dei lavori, si sono attivate nel dare esecuzione alle risultanze emerse dal tavolo di conciliazione ricominciando l’attività di reciproca liquidazione delle rispettive par-tite creditorie e debitorie.

Per il contratto di Illuminazione Pubblica a fine 2020 si è palesata una posizione della AGCM circa la legittimità del contratto in es-sere tuttora fonte di verifiche, lavori e approfondimenti congiunti. Da tale provvedimento sono emerse, tra l’altro, verifiche anche in ordine alla congruità dei prezzi applicati. A febbraio 2021, a valle dei citati riscontri e lavori, Roma Capitale si è espressa nei termi-ni di assoluta congruità e convenienza delle condizioni economiche in essere rispetto a parametri CONSIP. Pertanto, anche nel corso del 2021, nelle more della conclusione e definizione di tali aspetti. Acea ha regolarmente continuato a svolgere il servizio di Illumina-zione Pubblica. Il servizio è stato quindi fatturato e in parte anche già pagato da Roma Capitale come si evince dai dati sotto riportati:

nell’anno 2020 sono stati chiusi complessivamente nel Gruppo 33,3 milioni di crediti riferiti al verbale sopra citato;

nel corso del 2021 è stato istituito un nuovo Tavolo Tecnico per l’Illuminazione Pubblica composto da Acea e Roma Capitale con l’intento di proseguire nella risoluzione di tematiche ostative alla liquidazione dei crediti. In esito a tali lavori Roma Capitale ha liquidato ad Acea crediti relativi all’Illuminazione Pubblica per  75,3 milioni tramite compensazioni;

nel corso del 2022 è proseguita di fatto l’attività di riconciliazio-ne con Roma Capitale che ha consentito la prosecuzione delle liquidazioni dei crediti di Acea sempre tramite compensazioni per complessivi 56,5 milioni di cui 27,6 milioni relativi a competenze di esercizi precedenti.

Si informa che in data 11 agosto 2022, la Giunta Capitolina con deliberazione n. 312 intitolata “Servizio di illuminazione pubblica e artistica monumentale sull’intero territorio comunale Conces-sionario: Acea SpA Ricognizione del perimetro della situazione debitoria e avvio delle procedure conseguenti” ha effettuato la rico-gnizione del perimetro di debito dell’Amministrazione nei confronti di Acea/areti riferito al servizio di Illuminazione Pubblica alla data del 31 dicembre 2021.

Tale deliberazione è stata pubblicata sul sito istituzionale di Roma Capitale in data 30 agosto 2022 e con riferimento alla suddetta deliberazione sono tuttora in corso interlocuzioni con Roma Capi-tale.

Nel corso del 2023, precisamente a settembre, il CdA di Acea, previo parere del Comitato OPC, ha approvato la proposta di un possibile Accordo Transattivo con Roma Capitale funzionale a di-sciplinare le reciproche posizioni e le modalità di risoluzione con-sensuale anticipata dei rapporti contrattuali fra le parti al servizio per l’illuminazione pubblica erogato dalla società e per essa dalla con-trollata areti SpA.

Si informa che specularmente anche Roma Capitale ha approvato lo schema di Accordo transattivo nell’Assemblea Capitolina a di-cembre 2023.

Quanto ai termini economici del possibile Accordo Transattivo, in sostanziale coerenza con la delibera della Giunta Capitolina n. 312 dell’11 agosto 2022, è previsto, a esito di reciproche rinunzie delle parti, il riconoscimento di crediti vantati da Acea/areti nei confronti di Roma Capitale, dell’importo complessivo di circa 100,6 milio-ni. Gli effetti economico-finanziari della transazione, all’esito del-

218 3. Bilancio consolidato

la sottoscrizione non ancora perfezionata alla data di chiusura del bilancio, non saranno significativi avendo la società già aggiornato nei precedenti bilanci le proprie stime secondo i criteri previsti dalla normativa applicabile.

La tabella che segue espone congiuntamente le consistenze scatu-renti dai rapporti intrattenuti con Roma Capitale dal Gruppo Acea, sia per quanto riguarda l’esposizione creditoria netta sia per quella debitoria ivi comprese le partite di natura finanziaria.

Crediti verso Roma Capitale (€ migliaia)

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Crediti per utenze

17.597

32.936

(15.339)

Fondi svalutazione

(1.753)

(1.747)

(6)

Totale crediti da utenza

15.844

31.189

(15.345)

Crediti per lavori e servizi idrici

3.804

3.804

0

Crediti per lavori e servizi da fatturare idrici

931

574

357

Fondi svalutazione

(2.191)

(2.191)

0

Crediti per lavori e servizi elettrici

4.512

4.360

152

Crediti lavori e servizi - da emettere

425

242

183

Fondi svalutazione

(326)

(326)

0

Totale crediti per lavori

7.155

6.463

692

Totale crediti commerciali

22.999

37.652

(14.653)

Crediti finanziari per Illuminazione Pubblica fatture emesse

139.132

135.127

4.005

Fondi svalutazione

(57.994)

(57.994)

(0)

Crediti finanziari per Illuminazione Pubblica fatture da emettere

46.873

36.274

10.599

Fondi svalutazione

(13.706)

(5.380)

(8.326)

Crediti finanziari m/l termine per Illuminazione Pubblica

1.587

4.815

(3.228)

Totale crediti Illuminazione Pubblica

115.892

112.842

3.051

Totale crediti

138.891

150.494

(11.602)

Debiti verso Roma Capitale (€ migliaia)

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Debiti per addizionali energia elettrica

(5.503)

(5.495)

(8)

Debiti per canone di concessione

0

(27.559)

27.559

Altri debiti

(8.331)

(9.784)

1.453

Debiti per dividendi

(107.867)

(105.942)

(1.925)

Totale debiti

(121.702)

(148.779)

27.078

Saldo netto credito debito

17.190

1.714

15.476

Crediti commerciali verso collegate e controllate congiuntamente

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Crediti verso collegate

4.458

2.721

1.737

63,9%

Crediti verso controllate congiuntamente

17.782

10.973

6.809

62,1%

Crediti verso controllate congiuntamente e collegate

22.240

13.694

8.547

62,4%

I crediti commerciali verso controllate congiuntamente si riferisco-no principalmente a crediti vantati nei confronti delle società con-solidate con il metodo del patrimonio netto.

27. Altre attività correnti 405.026 mila

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Crediti verso altri

348.482

345.124

3.358

1,0%

Ratei e risconti attivi

34.192

34.364

(171)

(0,5%)

Strumenti derivati attivi su commodities

22.352

81.298

(58.947)

(72,5%)

Altre attività correnti

405.026

460.786

(55.760)

(12,1%)

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 219

Crediti verso altri

Ammontano complessivamente a 348.482 mila. Si fa presente che la tabella in relazione ai dati comparativi presenta alcune riclas-

sifiche per una migliore esposizione dei dati. La voce può essere rap-presentata come segue:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Crediti verso Cassa Conguaglio per perequazione energia

30.178

53.117

(22.939)

(43,2%)

Crediti verso Cassa Conguaglio per CT da annullamento

3.360

5.300

(1.939)

(36,6%)

Altri crediti verso Cassa Conguaglio

3.579

14.274

(10.695)

(74,9%)

Crediti per contributi regionali

532

2.514

(1.982)

(78,9%)

Depositi cauzionali

6.568

5.032

1.535

30,5%

Crediti verso istituti previdenziali

3.332

3.180

152

4,8%

Crediti per anticipi fornitori

13.119

20.877

(7.759)

(37,2%)

Crediti verso Comuni

9.173

11.519

(2.346)

(20,4%)

Crediti per Certificati Verdi maturati

365

6.137

(5.773)

(94,1%)

Crediti verso AATO

0

6.740

(6.740)

(100,0%)

Crediti verso dipendenti

4.020

3.462

558

16,1%

Altri crediti tributari

181.318

89.804

91.514

101,9%

Altri crediti

92.939

123.168

(30.229)

(24,5%)

Crediti verso altri

348.482

345.124

3.358

1,0%

La variazione in aumento per 3.358 mila deriva dai seguenti ef-fetti contrapposti: i) incremento dei crediti tributari (+€ 91.514 mila) in prevalenza relativi a crediti maturati sui progetti di efficien-tamento energetico delle società dell’area Commerciale; ii) minori altri crediti (-€ 30.229 mila) in prevalenza riferibili ad Acea Ato2 in relazione alla riduzione dei crediti verso CSEA a fronte del rico-noscimento del bonus sociale idrico per l’annualità 2021 e 2022, incassati nel 2023; iii) minori crediti verso Cassa Conguaglio per Perequazione Energia (-€ 22.939 mila) in parte per effetto della copertura degli squilibri del sistema di perequazione dei costi di ac-quisto e dispacciamento dell’energia elettrica destinata al servizio di maggior tutela e in parte come conseguenza alla variazione del quadro normativo relativo al Bonus Sociale e alla reintroduzione de-gli oneri generali di sistema nel secondo trimestre 2023; iv) minori altri crediti verso Cassa Conguaglio (-€ 10.595 mila) in prevalenza di areti (-€ 8.520 mila) e ASM Terni (-€ 4.022 mila); v) minori anticipi a fornitori (-€ 7.759 mila) imputabili in prevalenza ad Acea Innovation e relativi all’avvio di commesse di energy efficiency; vi) minori crediti verso AATO (-€ 6.740 mila) relativi a SII per effetto della fatturazione di poste a conguaglio; vii) minori crediti per certi-ficati verdi (-€ 5.773 mila) in prevalenza per effetto della calenda-rizzazione degli incentivi GRIN.

Ratei e risconti attivi

Ammontano a 34.192 mila (€ 34.364 mila al 31 dicembre 2022) e si riferiscono principalmente a canoni demaniali, canoni di locazio-ne e assicurazioni oltre che alla quota di licenze d’uso di competenza di periodi successivi e ai canoni di manutenzione delle infrastrutture informatiche.

Strumenti derivati attivi su commodity

Gli strumenti derivati attivi su commodities rappresentano la valu-tazione dei derivati di copertura sulle commodity, sono interamente riferibili ad Acea Energia e ammontano a 22.352 mila in diminu-zione rispetto al 31 dicembre 2022 di 58.947 mila per effetto sia della variazione della valutazione a fair value al termine del periodo in esame che per la variazione delle quantità coperte. Per tali opera-zioni classificate come cash flow hedge, le variazioni di fair value sono state rilevate, limitatamente alla sola quota efficace, in una specifica riserva di patrimonio netto definita “Riserva Cash Flow Hedgeat-traverso il conto economico complessivo. Non si registrano varia-zioni di fair value riferibili alla porzione inefficace da rilevare a conto economico.

Si segnala che tra le “Altre passività correnti” è iscritta la voce “Strumenti derivati passivi su commodities” per 1.361 mila.

28. Attività per imposte correnti 13.075 mila

Ammontano a 13.075 mila (€ 26.296 mila al 31 dicembre 2022) e comprendono i crediti IRAP e IRES.

220 3. Bilancio consolidato

29. Attività finanziarie correnti 487.251 mila

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Crediti finanziari verso controllante Roma Capitale

114.305

108.026

6.278

5,8%

Crediti finanziari verso controllate congiuntamente e collegate

4.738

12.502

(7.763)

(62,1%)

Crediti finanziari verso terzi

365.577

218.891

146.686

67,0%

Titoli

2.631

2.667

(36)

(1,3%)

Attività finanziarie correnti

487.251

342.085

145.165

42,4%

Crediti finanziari verso controllante Roma Capitale

Ammontano a 114.305 mila e aumentano di 6.278 mila rispet-to al 31 dicembre 2022. Tali crediti rappresentano il diritto incon-dizionato a ricevere flussi di cassa coerentemente con le modalità e le tempistiche previste dal contratto di servizio per la gestione del servizio di pubblica illuminazione. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nel commento alla voce Crediti verso controllante Roma Capitale”.

Crediti finanziari verso imprese collegate e controllate con-giuntamente

Ammontano a 4.738 mila e diminuiscono di 7.763 mila rispetto al 31 dicembre 2022.

Crediti finanziari verso terzi

Ammontano a 365.577 mila (€ 218.891 mila al 31 dicembre 2022) sono composti per 330.000 mila da linee di deposito a breve termine della Capogruppo (erano 190.000 mila al 31 di-cembre 2022).

30. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 359.379 mila

Il saldo al 31 dicembre 2023 dei conti correnti bancari e postali ac-cesi presso i vari istituti di credito nonché presso Banco Poste delle società consolidate è pari a 359.379 mila. Di seguito la tabella che illustra il dettaglio della composizione e delle variazioni per area di attività:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Depositi bancari e postali

338.887

541.481

(202.594)

(37,4%)

Assegni

12.078

9.614

2.464

25,6%

Denaro e valori in cassa

8.415

8.813

(398)

(4,5%)

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

359.379

559.908

(200.529)

(35,8%)

31. Attività destinate alla vendita 18.288 mila

Al 31 dicembre 2023 le “Attività non correnti destinate alla vendita” risultano pari a 18.288 mila (€ 19.076 mila al 31 dicembre 2022)

e si riferiscono alla riclassifica delle attività oggetto di vendita ai sen-si dell’IFRS5 nell’ambito della cessione delle quote di maggioranza relativamente agli asset fotovoltaici.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 221

PASSIVITÀ

Al 31 dicembre 2023 ammontano 8.963.980 mila (erano 8.583.290 mila al 31 dicembre 2022) e registrano un aumento

di 380.690 mila (+4,4%) rispetto all’esercizio precedente e sono composte come segue:

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Passività non correnti

5.615.479

5.452.905

162.574

3,0%

Passività correnti

3.348.313

3.128.466

219.847

7,0%

Passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita

188

1.919

(1.731)

(90,2%)

Totale passività

8.963.980

8.583.290

380.690

4,4%

32. Patrimonio netto 2.823.084 mila

Il Patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2023 ammonta a 2.823.084 mila (€ 2.755.243 mila al 31 dicembre 2022). Le variazioni intervenute nel corso del periodo sono analiticamente il-lustrate nella apposita tabella.

Capitale sociale

Ammonta a 1.098.899 mila rappresentato da n. 212.964.900 azioni ordinarie di 5,16 ciascuna come risulta dal Libro Soci ed è attualmente sottoscritto e versato nelle seguenti misure:

Roma Capitale: n. 108.611.150 per un valore nominale com-plessivo di 560.434 mila;

Mercato: n. 103.935.757 per un valore nominale complessivo di 536.314 mila;

Azioni proprie: n. 416.993 per un valore nominale complessivo di 2.151 mila.

Riserva legale

Accoglie il 5% degli utili degli esercizi precedenti come previsto dall’articolo 2430 cod. civ. e si riferisce alla riserva legale della Ca-pogruppo e ammonta a 157.838 mila.

Altre riserve e utili a nuovo

Al 31 dicembre 2023 risultano pari a 73.697 mila contro 27.743 mila al 31 dicembre 2022. La variazione di 45.954

mila discende, oltre che dalla destinazione del risultato del pre-cedente esercizio, principalmente dalla: i) distribuzione dei divi-dendi della capogruppo per 180.666 mila; ii) decremento delle riserve di cash flow hedge di strumenti finanziari e commodities per  58.682 mila; iii) decremento pari a 1.887 mila delle riserve di utili e perdite attuariali; iv) incremento della riserva cambio per 8.784 mila.

Al 31 dicembre 2023 Acea ha in portafoglio n. 416.993 azioni proprie utilizzabili per i futuri piani di incentivazione a medio-lungo termine. Allo stato attuale non sono stati finalizzati piani di incenti-vazione a medio-lungo termine basati su azioni.

Patrimonio netto di terzi

È pari a 445.803 mila e registra un aumento di 18.172 mila. La variazione tra i due periodi posti a confronto, oltre che alla va-riazione della quota di utile spettante a terzi e alla distribuzione dei dividendi (-€ 10.130 mila), è data in prevalenza dalla variazione di perimetro (-€ 37.219 mila) come conseguenza dell’acquisto di un ulteriore quota di partecipazioni in Acque Blu Arno Basso (+10%) e dall’esercizio dell’opzione di put inerente all’acquisizione di un ulte-riore quota pari al 30% delle quote di SIMAM e dal secondo closing di ASM Terni.

Passività non correnti 5.615.479 mila

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Trattamento di fine rapporto e altri piani a benefìci definiti

109.895

112.989

(3.094)

(2,7%)

Fondo rischi e oneri

224.276

218.025

6.252

2,9%

Debiti e passività finanziarie

4.770.436

4.722.263

48.173

1,0%

Altre passività non correnti

510.871

399.628

111.243

27,8%

Passività non correnti

5.615.479

5.452.905

162.574

3,0%

222 3. Bilancio consolidato

33. Trattamento di fine rapporto e altri piani a benefìcidefiniti 109.895 mila

Al 31 dicembre 2023 ammonta a 109.895 mila (€ 112.989 mila al 31 dicembre 2022) e riflette le indennità di fine rapporto e gli altri benefìci da erogare successivamente alle prestazioni dell’atti-

vità lavorativa al personale dipendente.

Nella tabella seguente si evidenzia la variazione intervenuta nel pe-riodo delle passività attuariali:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

TFR

56.391

56.624

(233)

(0,4%)

Fondo Pegaso

48

45

3

5,6%

Trattamento di Fine Rapporto

56.439

56.669

(231)

(0,4%)

Mensilità aggiuntive

6.859

6.679

180

2,7%

Mensilità aggiuntive

6.859

6.679

180

2,7%

Piani LTIP

3.118

1.736

1.383

79,7%

Piani di incentivazione a lungo termine (LTIP)

3.118

1.736

1.383

79,7%

Benefìci dovuti al momento della cessazione del rapportodi lavoro

66.416

65.084

1.332

2,0%

Agevolazione tariffaria dipendenti

5.207

5.287

(80)

(1,5%)

Agevolazione tariffaria dirigenti

133

152

(19)

(12,7%)

Agevolazione tariffaria pensionati

17.660

18.715

(1.055)

(5,6%)

Agevolazioni tariffarie

23.000

24.154

(1.154)

(4,8%)

Benefìci successivi a rapporto di lavoro

23.000

24.154

(1.154)

(4,8%)

Fondo Isopensione

20.479

23.751

(3.272)

(13,8%)

Isopensione

20.479

23.751

(3.272)

(13,8%)

Trattamento di fine rapporto e altri piani a benefìci definiti

109.895

112.989

(3.094)

(2,7%)

La variazione risente, oltre che dell’accantonamento che in seguito alla riforma del TFR è rappresentativo del TFR dei dipendenti fino al 31 dicembre 2006, dell’impatto derivante dalla revisione del tasso di attualizzazione utilizzato per la valutazione in base allo IAS 19.

Come previsto dal paragrafo 78 dello IAS 19 il tasso di interesse utilizzato per la determinazione del valore attuale dell’obbligazione è stato determinato con riferimento al rendimento alla data di va-

lutazione di titoli di aziende primarie del mercato finanziario a cui appartiene Acea e al rendimento dei titoli di Stato in circolazione alla stessa data aventi durata comparabile a quella residua del collettivo di lavoratori analizzato.

Per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario, nella tabella che segue sono indicati i principali parametri utilizzati per la valu-tazione.

 

31/12/2023

31/12/2022

Tasso di attualizzazione

3,2%

4,0%

Tasso di crescita dei redditi (medio)

3,0%

3,0%

Inflazione di lungo periodo

2,1%

2,5%

Con riferimento alla valutazione degli Employee Benefits del Gruppo (TFR, Mensilità Aggiuntive, Agevolazioni Tariffarie di attivi e pensio-nati) è stata effettuata una sensitivity analysis in grado di apprezzare

le variazioni della passività conseguenti a variazioni flat, sia positive che negative, della curva dei tassi (shift +0,5% - shift -0,5%). Gli esiti di tale analisi sono di seguito riepilogati.

Tipologia di piano - milioni

Tasso di attualizzazione

+0,50%

-0,50%

TFR

(1,8)

3,6

Mensilità aggiuntive

(0,3)

0,3

Agevolazioni tariffarie

(0,8)

0,8

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 223

Inoltre, è stata effettuata una sensitivity analysis in relazione all’età del collettivo ipotizzando un collettivo più giovane di un anno rispet-

to a quello effettivo. Non si sono effettuate analisi di sensitività su altre variabili quali, per esempio, il tasso di inflazione.

Tipologia di piano - milioni

-1 anno di età

TFR

1,8

Mensilità aggiuntive

0,4

Agevolazioni tariffarie

(0,7)

34. Fondo rischi e oneri 224.276 mila

Al 31 dicembre 2023 il fondo rischi e oneri ammonta a 224.276 mila (€ 218.025 mila al 31 dicembre 2022) ed è destinato a copri-re, tra le altre, le passività probabili che potrebbero derivare da ver-tenze giudiziarie in corso, in base alle indicazioni dei legali interni ed esterni, senza peraltro considerare gli effetti di quelle vertenze che si stima abbiano un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale esito negativo sia valutato esclusivamente come possibile.

Nel determinare l’entità del fondo si considerano sia gli oneri pre-sunti, che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro con-tenzioso intervenuti nell’esercizio, sia l’aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte in esercizi precedenti in capo alle società.

La tabella che segue dettaglia la composizione per natura e le varia-zioni intervenute nel corso del periodo:

milioni

31/12/2022

Utilizzi

Accantonamenti

Rilascio per esubero fondi

Riclassifiche/Altri movimenti

31/12/2023

Legale

14.575

(2.041)

2.636

(2.306)

136

12.999

Fiscale

5.738

(506)

561

(764)

(0)

5.029

Rischi regolatori

31.550

(510)

4.387

(510)

1.069

35.987

Partecipate

8.167

(2.100)

425

617

5.657

12.767

Rischi contributivi

1.528

0

2.261

(125)

(11)

3.654

Franchigie assicurative

10.881

(2.201)

2.366

0

0

11.046

Altri rischi e oneri

28.004

(4.222)

20.268

(1.508)

(3.543)

38.997

Totale fondo rischi

100.443

(11.580)

32.904

(4.596)

3.307

120.479

Mobilità del personale

28.038

(17.978)

10.043

0

(8.667)

11.436

Post mortem

68.267

(415)

(0)

0

4.502

72.355

Fondo oneri verso altri

21.128

(2.162)

1.881

0

(926)

19.921

Fondo imposte infrannuali

30

0

0

0

(30)

0

Fondo oneri di ripristino

119

0

0

0

(34)

86

Totale fondo oneri

117.582

(20.555)

11.924

0

(5.154)

103.798

Totale fondo rischi e oneri

218.025

(32.134)

44.829

(4.596)

(1.847)

224.276

La variazione in aumento rispetto alla fine dell’esercizio precedente (-€ 6.252 mila) è la risultante degli accantonamenti al netto dei rilasci per esubero e gli utilizzi. In particolare, si rileva:

il decremento del fondo mobilità del personale in conseguen-za principalmente degli utilizzi al netto degli accantonamenti e rilasci riferiti prevalentemente alla Capogruppo, Acea Ato2 e areti;

l’incremento del fondo per “Altri rischi e Oneri” in conseguenza in via principale degli accantonamenti effettuati da: i) Acea Ato2 per 7.391 mila principalmente come conseguenza del ricevi-mento di un’ingiunzione di pagamento da parte della Regione Lazio relativa al rimborso dei canoni dovuti ai consorzi di bonifica ai sensi della Legge Regionale 14/00 e anticipati dalla Regione nelle more della stipula della convezione prevista dall’art. 9 della Legge Regionale 6/96 e per 1.700 mila relativamente agli ap-palti e forniture; ii) areti per 5.083 mila tra i quali Turnisti ex Enel, procedimento ARERA Cmor, reclamo ARERA per oneri cambio di residenza; iii) Acea Innovation per 3.205 mila stan-ziati per far fronte alle spese derivanti dal mancato completa-mento dei lavori di riqualificazione energetica relativi a 14 com-

messe non completate al 31 dicembre 2023; iv) Acea Energia per 1.756 mila, sono principalmente attribuibili all’ indennità suppletiva e meritocratica da riconoscere agli agenti;

l’incremento del fondo rischi contributivi principalmente riferi-bile all’accantonamento effettuato da Cavallari (€ 2.241 mila) relativo al verbale di accertamento derivante da una verifica condotta dell’Ispettorato del lavoro in merito a contributi pre-videnziali;

la variazione in aumento del Fondo rischi regolatori principal-mente per gli accantonamenti effettuati da areti (€ 1.200 mila) e Acea Produzione (€ 3.187 mila);

l’incremento del fondo Post Mortem di Deco ed Ecologica Sangro.

Si ritiene che dalla definizione del contenzioso in essere e delle altre potenziali controversie non dovrebbero derivare per le società del Gruppo ulteriori oneri, rispetto agli stanziamenti effettuati che rap-presentano la migliore stima possibile sulla base degli elementi oggi a disposizione. Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo denominato “Aggiornamento sulle principali vertenze giudiziali”.

224 3. Bilancio consolidato

35. Debiti e altre passività finanziarie non correnti € 4.770.436 mila

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Obbligazioni

3.939.174

3.834.453

104.722

2,7%

Finanziamenti a medio-lungo termine

752.698

814.422

(61.725)

(7,6%)

Debiti finanziari IFRS16

78.564

73.388

5.176

7,1%

Debiti e passività finanziarie

4.770.436

4.722.263

48.173

1,0%

I valori della tabella comprendono il fair value, alla data del 31 di-cembre 2023, degli strumenti di copertura stipulati che nella tabella

che segue vengono esposti separatamente rispetto allo strumento coperto.

migliaia

Strumento coperto

Fair value derivato

31/12/2023

Strumento coperto

Fair value derivato

31/12/2022

Obbligazioni

3.906.265

32.909

3.939.174

3.816.438

18.015

3.834.453

Finanziamenti a medio-lungo termine

752.698

0

752.698

814.422

0

814.422

Debiti e altre passività finanziarienon correnti

4.658.963

32.909

4.691.872

4.630.860

18.015

4.648.875

Obbligazioni a medio-lungo termine

Le obbligazioni ammontano a 3.939.174 mila al 31 dicembre 2023 (€ 3.834.453 mila al 31 dicembre 2022) e si riferiscono:

498.028 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al prestito obbligazionario emesso da Acea in data 24 ottobre 2016 con scadenza il 24 ottobre 2026 a tasso fisso (1%) a valere sul programma EMTN. La quota inte-ressi maturata nel periodo è pari a 4.997 mila;

128.432 mila relativi al Private Placement che, al netto del fair value dello strumento di copertura negativo per 32.909 mila ammonta a 161.342 mila. Tale fair value è allocato in una specifica riserva di patrimonio netto. In apposita riserva cambio è allocata la differenza di cambio, negativa per 36.717 mila, dello strumento coperto calcolato al 31 dicembre 2023. Il cambio alla fine del 2023 si è attestato a 155,72 contro 140,41 del 31 dicembre 2022. La quota interessi maturata nel periodo è pari a 15.730 mila. Trattasi di un prestito obbligazionario privato (Private Placement) per un ammontare pari a 20 miliardi di Ja-panese Yen e con scadenza a 15 anni (2025). Il Private Place-ment è stato sottoscritto interamente da un singolo investitore (AFLAC). Le cedole sono pagate con cadenza semestrale po-sticipata ogni 3 marzo e 3 settembre applicando un tasso fisso in Yen del 2,5%. Contestualmente è stata fatta un’operazione di cross currency per trasformare la valuta Yen in Euro e il Tasso Yen applicato in un tasso fisso in Euro. L’operazione di cross currency prevede che la banca paghi ad Acea, con scadenza semestrale posticipata, il 2,5% su 20 miliardi di Japanese Yen, mentre Acea deve pagare alla banca le cedole con cadenza trimestrale posti-cipata a un tasso fisso del 5,025%. Il contratto di finanziamento e quello di copertura contengono un’opzione, rispettivamente a favore dell’investitore e della banca agente, connessa al rating trigger: il debito e il suo derivato possono essere richiamati nella loro interezza nel caso in cui il rating di Acea scenda sotto il livello di investment grade oppure nel caso in cui lo strumento di debito perda il suo rating. Alla fine dell’esercizio non si sono verificate le condizioni per l’eventuale esercizio dell’opzione;

695.655 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al prestito obbligazionario emesso da Acea in data 8 febbraio 2018 con scadenza 8 giugno 2027 a tasso fisso (1,5%) a valere sul programma EMTN. La quota inte-ressi maturata nel periodo è pari a 10.484 mila;

496.811 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al prestito obbligazionario emesso da Acea in data 23 maggio 2019 con scadenza 23 maggio 2028 a tasso fisso (1,75%) a valere sul programma EMTN. La quota interessi maturata nel periodo è pari a 8.735 mila;

497.232 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al prestito obbligazionario emesso da Acea in data 6 febbraio 2020 con scadenza il 6 aprile 2029 a un tasso dello 0,50% a valere sul programma EMTN. La quota interessi maturata nel periodo è pari a 2.495 mila;

299.902 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al Green Bond emesso il 28 gennaio 2021 con scadenza il 28 settembre 2025 e tasso pari a 0%;

592.644 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al Green Bond emesso il 28 gennaio 2021 con scadenza il 28 luglio 2030 e tasso pari a 0,25%. La quota interessi maturata nel periodo è pari a 1.498 mila;

697.561 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi an-nessi alla stipula) relativi al Green Bond emesso il 24 gennaio 2023 con scadenza il 24 gennaio 2031 e tasso pari a 3,875%. La quota interessi maturata nel periodo è pari a 25.055 mila.

Lo scostamento in diminuzione, rispetto al 31 dicembre 2022, è da imputare, inoltre, per 599.513 mila (comprensivi della quota a lungo dei costi annessi alla stipula) alla riclassifica nella posizione a breve termine del prestito obbligazionario emesso dalla Capogruppo il 15 luglio 2014 con scadenza 15 luglio 2024 a tasso fisso, a valere sul programma Euro Medium Term No-tes (EMTN). La quota interessi maturata nell’esercizio è pari a 3.207 mila.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 225

Di seguito si riporta il riepilogo delle obbligazioni comprensivo della quota a breve:

migliaia

Debito lordo *

FV Strumentodi copertura

Ratei interessi maturati **

Totale

Obbligazioni:

 

 

 

 

Emissione del 2014

599.513

0

7.316

606.829

Private Placement emissione del 2014

128.411

32.909

632

161.953

Emissione del 2016

496.944

0

943

497.887

Emissioni del 2018

693.953

0

5.939

699.891

Emissioni del 2019

495.905

0

5.331

501.236

Emissioni del 2020

496.597

0

1.844

498.442

Emissioni del 2021

891.110

0

643

891.753

Emissioni del 2023

697.155

0

25.416

722.571

Totale

4.499.588

32.909

48.064

4.580.562

* Compreso costo ammortizzato.

** Compresi ratei su strumenti di copertura.

Finanziamenti a medio-lungo termine (comprensivi delle quote a breve termine)

Ammontano complessivamente a 858.147 mila (€ 951.468 mila al 31 dicembre 2022) e sono composti da: i) debito per le quote capitali delle rate scadenti entro i dodici mesi per 105.450 mila (€ 137.046 mila al 31 dicembre 2022), ii) le quote riferite ai mede-

simi finanziamenti aventi scadenza oltre i dodici mesi per 752.698 mila (al 31 dicembre 2022 erano 814.422 mila).

Nella tabella che segue viene esposta la situazione dell’indebita-mento bancario a medio-lungo termine suddiviso per scadenza e per tipologia di tasso di interesse:

migliaia

31/12/2023

Entro il 31/12/2024

Dal 31/12/2024al 31/12/2028

Oltre il 31/12/2028

Finanziamenti

a tasso fisso

260.773

32.489

130.152

98.133

a tasso variabile

405.705

50.302

177.380

178.023

a tasso variabile in cash flow hedge

191.670

22.659

141.413

27.598

Totale

858.147

105.450

448.944

303.753

Il fair value degli strumenti derivati di copertura di GORI è positivo per 4.193 mila (al 31 dicembre 2022 era positivo per 6.579 mila); quello di Acquedotto del Fiora è positivo per 3.329 mila (al 31 dicembre 2022 era positivo per 5.462 mila) e quello di SII è positivo per 1.010 mila (al 31 dicembre 2022 era positivo per  1.643 mila). I fair value positivi sono esposti nelle Attività finan-ziarie non correnti e quindi al 31 dicembre 2023 non sono conside-rati nel saldo dei finanziamenti.

I principali debiti finanziari a medio-lungo termine del Gruppo con-tengono impegni in capo alle società debitrici tipici della prassi in-ternazionale.

In particolare, per il finanziamento stipulato da areti è previsto un financial covenant. A tal proposito si segnala che, nelle more della formalizzazione della corretta e aggiornata interpretazione della metodologia di calcolo del parametro finanziario, Acea e Cas-sa Depositi e Prestiti hanno convenuto, mediante una Lettera di Consenso firmata in data 18 febbraio 2022, di modificare, limi-tatamente alla Società e non al Consolidato, il valore soglia dello stesso passando dallo 0,65 allo 0,75, con efficacia a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2021 e fino alla scadenza del con-tratto di finanziamento.

Per quanto riguarda i finanziamenti stipulati dalla Capogruppo i contratti contengono:

clausole standard di Negative Pledge e Acceleration Events;

clausole che prevedono l’obbligo di monitoraggio del credit ra-ting da parte di almeno due agenzie di primaria rilevanza;

clausole che prevedono il mantenimento del rating al di sopra di determinati livelli;

obblighi di copertura assicurativa e di mantenimento della pro-prietà, del possesso e di utilizzo di opere, impianti e macchinari oggetto del finanziamento per tutta la durata del prestito;

obblighi di informativa periodica;

clausole di risoluzione del contratto in base alle quali, al verificarsi di un determinato evento (i.e. gravi inesattezze nella documen-tazione rilasciata in occasione del contratto, mancato pagamen-to alla scadenza, sospensione dei pagamenti ecc.), la Banca ha la facoltà di risolvere in tutto o in parte il contratto.

Si informa che non sono stati rilevati indicatori che possano com-portare il mancato rispetto dei covenant.

226 3. Bilancio consolidato

Nel seguito si forniscono le indicazioni dei fair value dei debiti fi-nanziari distinti per tipologia di finanziamento e tasso di interesse determinato al 31 dicembre 2022. Il fair value dell’indebitamento a medio e lungo termine è calcolato sulla base delle curve dei tassi

risk less e risk adjusted. Per quanto riguarda la tipologia di coperture delle quali viene determinato il fair value con riferimento alle gerar-chie richieste dallo IASB, si informa che, trattandosi di strumenti composti, il livello è 2.

Finanziamenti

migliaia

Costo ammortizzato(A)

FV risk less(B)

Delta(A B)

FV risk adjusted(C)

Delta(A C)

Obbligazioni

4.580.562

4.470.918

109.644

4.346.761

233.801

a tasso fisso

260.773

264.049

(3.276)

254.646

6.127

a tasso variabile

405.705

434.545

(28.840)

418.426

(12.721)

a tasso variabile in cash flow hedge

191.670

193.490

(1.821)

189.088

2.581

Totale

5.438.709

5.363.002

75.707

5.209.920

229.789

Debiti finanziari IFRS16

In tale voce viene rilevato il debito finanziario, quota a lungo, deri-vante dall’impatto dell’IFRS16 che al 31 dicembre 2023 risulta pari a 78.564 mila, di cui la quota a breve è pari a 15.258 mila.

Si espongono, di seguito, i flussi finanziari ai quali il Gruppo è poten-zialmente esposto, suddivisi per scadenze:

migliaia

Entro 12 mesi

Entro 24 mesi

Entro 5 anni

Oltre 5 anni

Totale

Debiti finanziari IFRS16

15.258

10.910

22.750

44.962

93.880

Si fa presente che il debito è attualizzato utilizzando un tasso privo di rischio con una maturity uguale alla durata residua per singolo con-tratto, più il credit spread assegnato ad Acea da Moody’s.

36. Altre passività non correnti - 510.871 mila

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Acconti e altri debiti

157.696

160.550

(2.854)

(1,8%)

Contributi di allacciamenti idrici ed elettrici

48.322

47.895

428

0,9%

Contributi in conto impianti

260.834

147.465

113.369

76,9%

Ratei e risconti passivi

44.019

43.718

301

0,7%

Altre passività non correnti

510.871

399.628

111.243

27,8%

Acconti

Nella voce acconti sono compresi gli acconti da utenti e clienti, in particolare: i) l’ammontare dei depositi cauzionali e anticipo consu-mi delle società idriche e ii) l’ammontare degli acconti relativi alle passività per anticipi su consumi di energia elettrica, corrisposti dai

clienti del servizio di Maggior Tutela, fruttiferi di interessi alle con-dizioni previste dalla normativa emanata dall’ARERA (deliberazione n. 204/99).

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Acconti da utenti

8.484

6.007

2.477

41,2%

Depositi cauzionali utenti

135.073

139.266

(4.193)

(3,0%)

Anticipi da altri clienti e debiti non correnti

14.139

15.278

(1.138)

(7,5%)

Acconti e altri debiti

157.696

160.550

(2.854)

(1,8%)

Contributi di allacciamento idrici e contributi in conto impianti

I contributi di allacciamento idrico ammontano a 48.322 mila (€ 47.895 mila 31 dicembre 2022), mentre i contributi in conto impianto sono pari a 260.834 mila (€ 147.465 mila al 31 di-cembre 2022).

Tali contributi in conto impianti iscritti nel passivo annualmente sono imputati per quote a conto economico in relazione alla dura-ta dell’investimento a cui è collegata l’erogazione del contributo. La quota di riversamento viene determinata sulla base della vita utile dell’attività di riferimento.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 227

Passività correnti 3.348.313 mila

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Debiti finanziari

922.950

619.418

303.532

49,0%

Debiti verso fornitori

1.750.473

1.844.485

(94.012)

(5,1%)

Debiti tributari

13.032

26.810

(13.777)

(51,4%)

Altre passività correnti

661.857

637.754

24.103

3,8%

Passività correnti

3.348.313

3.128.466

219.847

7,0%

Si fa presente che i dati al 31 dicembre 2022, in relazione alle voci “debiti verso fornitori” e “altre passività correnti” presentano una

riclassifica per consentire una migliore rappresentazione del dato.

37. Debiti finanziari 922.950 mila

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Debiti verso banche per linee di credito a breve

10.112

8.008

2.105

26,3%

Debiti verso banche per mutui

105.450

137.046

(31.596)

(23,1%)

Obbligazioni a breve

641.387

316.965

324.422

102,4%

Debiti verso controllante Comune di Roma

111.306

108.466

2.840

2,6%

Debiti verso controllate e collegate

12

68

(56)

(82,7%)

Debiti verso terzi

39.425

32.358

7.067

21,8%

Debiti finanziari IFRS16 entro l’esercizio

15.258

16.507

(1.249)

(7,6%)

Debiti finanziari

922.950

619.418

303.532

49,0%

Debiti verso banche per linee di credito a breve

Ammontano a 10.112 mila (€ 8.008 mila al 31 dicembre 2022) ed evidenziano un incremento di 2.105 mila, prevalentemente imputabile ad ASM Terni per 2.110 mila.

Debiti verso banche per mutui

Ammontano a 105.450 mila (€ 137.046 mila al 31 dicembre 2022) e si riferiscono ai debiti verso banche per le quote a breve dei mutui in scadenza entro i dodici mesi successivi. La variazione in riduzione pari a 31.596 è imputabile in prevalenza al rifinan-ziamento del debito finanziario di Adistribuzionegas posto in essere per l’acquisto del ramo di Romeo Gas che nel 2022 aveva scadenza a breve.

Obbligazioni a breve termine

Ammontano a 641.387 mila (€ 316.965 mila al 31 dicem-bre 2022). L’incremento delle obbligazioni a breve termine pari a 324.422 mila è dovuto alla riclassifica nella posizione a breve del Bond emesso da Acea a valere sul programma Euro Medium Term Notes (EMTN) a luglio 2014 della durata di 10 anni (+€ 600.000

mila) compensati in parte dal rimborso del Bond emesso da Acea a valere sul programma Euro Medium Term Notes (EMTN) a febbra-io 2018 della durata di 5 anni scaduto i primi giorni di febbraio 2023 (-€ 300.000 mila).

Debiti verso controllante Roma Capitale

Ammontano a 111.306 mila (€ 108.466 mila al 31 dicembre 2022) e registrano una variazione in riduzione pari a 2.840 mila che deriva principalmente dall’effetto combinato della delibera dei dividendi della Capogruppo, compensati dal pagamento/incasso dei dividendi del periodo.

Debiti verso controllate e collegate

Ammontano a 12 mila e presentano un aumento rispetto al 31 dicembre 2022 di 56 mila.

Debiti verso terzi

Ammontano a 39.425 mila (erano 32.358 mila al 31 dicembre 2022). La voce è rappresentata come segue:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Azionisti per dividendi

524

939

(416)

(44,3%)

Debiti finanziari verso Factor

32.724

22.536

10.188

45,2%

Altri debiti finanziari

6.177

8.882

(2.705)

(30,5%)

Debiti verso terzi

39.425

32.358

7.067

21,8%

Debiti finanziari IFRS16 entro l’esercizio

Tali debiti, pari a 15.258 mila (erano 16.507 mila al 31 dicembre 2022), rappresentano la quota a breve del debito finanziario, al 31

dicembre 2023, iscritto a seguito della applicazione dello standard internazionale IFRS16. Per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 35.

228 3. Bilancio consolidato

38. Debiti verso fornitori 1.750.473 mila

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Debiti verso fornitori

1.741.770

1.802.577

(60.807)

(3,4%)

Debiti verso Controllante

4.892

34.818

(29.926)

(85,9%)

Debiti verso controllate congiuntamente e collegate

3.811

7.090

(3.279)

(46,2%)

Debiti verso fornitori

1.750.473

1.844.485

(94.012)

(5,1%)

Debiti verso fornitori

I debiti verso fornitori ammontano a 1.741.770 mila. Il decremen-to, pari a 94.012 mila, è influenzato in gran parte dai maggio-ri prezzi dell’energia e del gas nell’anno 2022, compensato da un incremento dei debiti legati all’incremento delle attività di smart services.

Il Gruppo ha posto in essere accordi di factoring, tipicamente nella forma tecnica di reverse factoring. Sulla base delle strutture contrat-tuali in essere il fornitore ha la possibilità di cedere, a propria discre-zione e a un istituto finanziatore di proprio gradimento, i crediti van-tati verso la società a un istituto finanziatore. In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di dilazioni concordate tra il fornitore e il Gruppo; tali dilazioni sono di natura onerosa.

In presenza di dilazioni, viene eseguita un’analisi quantitativa fi-nalizzata alla verifica della sostanzialità o meno della modifica dei termini contrattuali, tramite predisposizione del test quantitati-vo in accordo con quanto previsto dallo IAS 39 “AG62”. In tale contesto i rapporti, per i quali viene mantenuta la primaria ob-bligazione con il fornitore e l’eventuale dilazione, ove concessa, non comporti una sostanziale modifica nei termini di pagamento,

mantengono la loro natura e pertanto rimangono classificati tra le passività commerciali.

Debiti commerciali verso controllante Roma Capitale

Ammontano a 4.892 mila (€ 34.818 mila al 31 dicembre 2022) e sono commentati unitamente ai crediti commerciali nel paragrafo n. 26 della presente nota.

Debiti commerciali verso imprese controllate e collegate

I debiti commerciali verso controllate e collegate risultano pari a 3.811 mila (€ 7.090 mila al 31 dicembre 2022) e includono i debiti verso le società consolidate a patrimonio netto, la riduzione riguarda in prevalenza Acea Produzione per 3.079 mila.

39. Debiti tributari 13.032 mila

Ammontano a 13.032 mila (€ 26.810 mila al 31 dicembre 2022) e accolgono il debito fiscale relativamente all’IRAP e all’IRES. La variazione in diminuzione è riconducile principalmente al debito per contributo solidaristico straordinario ex art. 37 del D.L. 21/2022 versato (€ 18.366 mila).

40. Altre passività correnti 661.857 mila

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza

31.650

32.112

(462)

(1,4%)

Ratei e risconti passivi correnti

94.625

83.846

10.779

12,9%

Altre passività correnti

534.221

520.224

13.997

2,7%

Debiti per derivati su commodities

1.361

1.572

(210)

(13,4%)

Altre passività correnti

661.857

637.754

24.103

3,8%

Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale

Ammontano a 31.650 mila e presentano una variazione in au-mento pari a 462 mila rispetto al 31 dicembre 2022.

Ratei e risconti passivi

Tale voce ammonta a 94.625 mila (€ 83.846 mila al 31 dicembre 2022). Sulla variazione in aumento influisce la variazione di ASM Terni pari a 15.052 mila in relazione alla quota TARIC di compe-tenza aprile-dicembre 2023.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 229

Altre passività correnti

Ammontano a 534.221 mila con un aumento pari a 13.997 mila rispetto al 31 dicembre 2022 e possono essere rappresentate come segue:

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Debiti verso Cassa Conguaglio

134.655

84.520

50.135

59,3%

Debiti verso i Comuni per canoni di concessione

64.409

64.740

(330)

(0,5%)

Debiti per incassi soggetti a verifica

24.060

20.385

3.675

18,0%

Debiti verso il personale dipendente

60.880

56.561

4.320

7,6%

Altri debiti verso i Comuni

21.190

32.941

(11.751)

(35,7%)

Debiti verso Equitalia

62

2.095

(2.034)

(97,1%)

Debiti per contributo solidarietà

(393)

119

(511)

n.s.

Debiti per aggio ambientale art. 10 convenzione ATI4del 13/08/2007

730

677

53

7,9%

Debiti verso utenti per restituzione componente tariffaria da esito referendum

14

14

(0)

0,0%

Altri debiti tributari

73.447

64.307

9.141

14,2%

Altri debiti

155.165

193.866

(38.700)

(20,0%)

Altre passività correnti

534.221

520.224

13.997

2,7%

La variazione deriva dai seguenti effetti contrapposti: i) incremento dei debiti verso Cassa Conguaglio pari a complessivi 51.279 mila è dovuto per 100.001 mila ad areti in conseguenza della variazione del quadro normativo relativo al Bonus Sociale e alla reintroduzione degli oneri generali di sistema nel secondo trimestre 2023, compensata in parte da dalla variazione rilevata da Acea Energia per 50.370 mila per effetto della copertura degli squilibri del sistema di perequazione dei costi di acquisto e dispacciamento dell’energia elettrica destinata al servizio di maggior tutela; ii) decremento degli altri debiti pari com-plessivi 35.912 da imputare per 33.445 mila alla riduzione del

debito relativo all’acquisto del 35% di Deco e per 13.000 mila alla riduzione del debito per l’acquisto del 30% di SIMAM.

41. Passività direttamente associate ad attività desti-nate alla vendita 188 mila

Al 31 dicembre 2023 le “Passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita” risultano pari a 188 mila e si riferiscono alla riclassifica delle passività direttamente correlate alle attività in vendita ai sensi dell’IFRS5; per maggiori informazioni si rinvia all’ap-posito paragrafo.

230 3. Bilancio consolidato

Impegni e rischi potenziali

Avalli, fidejussioni e garanzie societarie

Al 31 dicembre 2023 si attestano complessivamente a 1.053.829 mila (erano 632.577 mila al 31 dicembre 2022).

Il saldo risulta composto dalle seguenti principali operazioni:

108.808 mila per garanzie nell’interesse di Acea Energia re-lative al contratto per il servizio di trasporto e dispacciamento dell’energia elettrica e del gas;

per 20.000 mila per garanzie a favore dell’Acquirente Unico e nell’interesse di Acea Energia come controgaranzia relativa al contratto di cessione di energia elettrica sottoscritto tra le parti;

per 53.666 mila per la garanzia rilasciata da Acea a favore di Cassa Depositi e Prestiti in conseguenza del rifinanziamento del mutuo erogato ad areti. Trattasi di garanzia autonoma a prima richiesta a copertura di tutte le obbligazioni connesse al finanzia-mento originario (€ 493 milioni). L’importo di 53.666 mila si riferisce alla quota garantita eccedente il debito originariamente erogato (€ 439 milioni);

14.042 mila per garanzie rilasciate da istituti assicurativi per conto di Acea Ambiente relativamente agli impianti di recupero rifiuti e agli impianti di recupero rifiuti con produzione di energia elettrica;

23.856 mila per garanzie rilasciate da istituti assicurativi in fa-vore della Regione Umbria per la gestione dell’attività operativa e post operativa della discarica di Orvieto nell’interesse di Orvieto Ambiente;

8.336 mila per garanzie rilasciate da istituti bancari per conto di Acea Ambiente a favore della Regione Umbria per la gestione della discarica di Orvieto;

284.000 mila per la garanzia in favore di diversi trader nell’in-teresse di Acea Energia come controgaranzia delle transazioni nell’ambito del trading di energia elettrica e gas;

17.716 mila per garanzie rilasciate nell’interesse di areti a fa-vore di Terna relative al contratto per il servizio di trasmissione dell’energia elettrica;

17.427 mila per due garanzie bancarie rilasciate nell’interes-se di areti a favore del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a copertura del contributo concesso alla Società a titolo di anticipazione per il 10% degli importi dei progetti da re-alizzarsi nell’ambito del PNRR;

29.816 mila per fidejussioni bancarie e assicurative rilascia-te nell’interesse di GORI a favore della Regione Campania e dell’Ente Idrico Campano relativamente ai lavori finanziati;

2.701 mila relativi alla garanzia bancaria rilasciata in favore di

Roma Capitale in relazione al contratto relativo alla realizzazione delle opere del “Progetto Tecnologico” delle nuove reti di cavidotti multiservizi Via Tiburtina e via collaterali nell’interesse di areti;

4.000 mila per la garanzia bancaria rilasciata a favore di Roma Natura in relazione a lavori di adeguamento della rete nella Ri-serva della Marcigliana;

7.568 mila relativi ad Acea Ato5 e in particolare alla fideius-sione prevista obbligatoriamente dall’art. 31 del Disciplinare Tecnico, rilasciata da UniCredit a favore dell’AATO, calcolato sul 10% della media triennale del Piano Finanziario-Tariffario del Piano d’Ambito dell’AATO, che nel corso del 2023 è stata pro-rogata fino al 28 febbraio 2026 e adeguata nell’importo con una nuova emissione per il differenziale;

38.500 mila per il rilascio di controgaranzia a favore di un pool di banche eroganti il finanziamento ad Acquedotto del Fiora;

2.565 mila per una fidejussione verso l’Ente d’Ambito a ga-ranzia degli obblighi derivanti dalla gestione del Servizio Idrico Integrato della controllata GORI SpA;

62.857 mila per fidejussioni bancarie rilasciate a favore dell’INPS nell’ambito del programma di Isopensione;

12.507 mila per cinque fidejussioni bancarie rilasciate a favore di SEDAPAL per la gestione delle stazioni di pompaggio della città di Lima, per la manutenzione della rete idrica e fognaria nella zona Nord, per la manutenzione e gestione dell’impianto di trattamento delle acque reflue di Lima zona Nord-Est;

25.376 mila per garanzie di diverso genere legate alla richiesta di autorizzazione per la costruzione e gestione di parchi fotovol-taici;

6.427 mila rilasciate da istituti assicurativi per conto di DECO relativamente alla discarica e all’impianto di trattamento dei ri-fiuti;

36.812 mila rilasciata nell’interesse di Acea Ambiente a favo-re di Roma Capitale per la partecipazione all’avviso esplorativo per la presentazione di proposte di project financing per l’affida-mento della concessione del polo impiantistico relativo alla pro-gettazione, autorizzazione all’esercizio, costruzione e gestione di un impianto di termovalorizzazione e dell’impiantistica ancillare correlata;

6.323 mila per una fidejussione bancaria rilasciata nell’inte-resse di Acea Molise a favore dell’ATI Siracusa per la partecipa-zione alla gara per la selezione del socio privato della costituenda società alla quale sarà affidata la concessione del servizio idrico integrato dell’ambito ottimale Siracusa;

29.816 mila per garanzie bancarie e assicurative nell’interesse dell’Ente Idrico Campano e della Regione Campania relativi ai lavori finanziati.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 231

Business Combination

Di seguito si riportano le Business Combination, la cui contabiliz-zazione secondo il metodo dell’acquisizione è da ritenersi definitiva.

Acquisizione Tecnoservizi

In data 4 ottobre 2022 è stato sottoscritto l’acquisto da parte di Acea Ambiente del 70% delle quote di Tecnoservizi Srl, società attiva nella gestione del trattamento e del recupero di rifiuti urba-

ni differenziati. La capacità autorizzativa della società prevede un trattamento di 210 mila tonnellate annue nella provincia di Roma provenienti dalla raccolta differenziata di Comuni, Enti e Industrie.

L’operazione è contabilizzata in ottemperanza alle attività di Pur-chase Price Allocation richieste dal princìpio contabile internazionale IFRS3 secondo il metodo dell’acquisizione e le relative risultanze sono da ritenersi definitive.

Attività nette acquisitemigliaia

Tecnoservizi

Bilancio IAS/IFRS

Fair value adj.

Fair value

Immobilizzazioni materiali

5.537

0

5.537

Immobilizzazioni immateriali

5.164

5.159

10.323

Rimanenze di magazzino

73

0

73

Fiscalità differita

283

(1.486)

(1.203)

Crediti commerciali

7.475

0

7.475

Altri crediti

2.170

0

2.170

Crediti finanziari

641

0

641

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

1.522

0

1.522

TFR e altri piani a benefìci definiti

(1.195)

0

(1.195)

Fondo rischi e oneri

(11)

0

(11)

Debiti commerciali

(4.007)

0

(4.007)

Altri debiti

(3.585)

0

(3.585)

Altre passività finanziarie

(8.800)

0

(8.800)

Debiti verso banche

(2.203)

0

(2.203)

Avviamento allocato

0

0

0

Saldo netto

3.064

3.673

6.737

di cui spettanza di terzi

(2.021)

Avviamento

1.995

Valore netto acquisito

 

 

6.712

Flusso di cassa netto in uscita a fronte dell’acquisizione

 

 

(6.712)

Disponibilità liquide acquisite

1.522

Rimborso debiti finanziari

0

Debiti verso banche

(2.203)

Flusso di cassa netto

 

 

(7.393)

232 3. Bilancio consolidato

Acquisizione Italmacero

In data 3 novembre 2022 è stato sottoscritto l’acquisto da parte di Acea Ambiente, tramite la controllata Cavallari Srl, del 100% delle quote di Italmacero Srl, società attiva nel trattamento meccanico e recupero di rifiuti urbani differenziati (imballaggi misti, frazioni mo-

nomateriale) e speciali non pericolosi.

L’operazione è contabilizzata in ottemperanza alle attività di Pur-chase Price Allocation richieste dal princìpio contabile internazionale IFRS3 secondo il metodo dell’acquisizione e le relative risultanze sono da ritenersi definitive.

Attività nette acquisitemigliaia

Italmacero

Bilancio IAS/IFRS

Fair value adj.

Fair value

Immobilizzazioni materiali

256

0

256

Immobilizzazioni immateriali

5

0

5

Fiscalità differita

17

0

17

Altri crediti

12

0

12

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

928

0

928

TFR e altri piani a benefìci definiti

(72)

0

(72)

Saldo netto

1.146

0

1.146

di cui spettanza di terzi

0

Avviamento

615

Valore netto acquisito

 

 

1.761

Flusso di cassa netto in uscita a fronte dell’acquisizione

 

 

(1.761)

Disponibilità liquide acquisite

928

Rimborso debiti finanziari

0

Debiti verso banche

0

Flusso di cassa netto

 

 

(833)

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 233

Acquisizione Ramo Romeo Gas

In data ottobre 2022 è stata perfezionata l’operazione di scissione parziale di Romeo Gas SpA attuata mediante assegnazione di quo-te del patrimonio in favore di Adistribuzionegas Srl. L’operazione è finalizzata a consentire una complessiva riorganizzazione societaria relativamente a una più efficiente gestione delle concessioni di di-

stribuzione gas.

L’operazione è contabilizzata in ottemperanza alle attività di Pur-chase Price Allocation richieste dal princìpio contabile internazionale IFRS3 secondo il metodo dell’acquisizione e le relative risultanze sono da ritenersi definitive.

Attività nette acquisitemigliaia

Ramo Romeo Gas

Bilancio IAS/IFRS

Fair value adj.

Fair value

Immobilizzazioni materiali

21.107

0

21.107

Immobilizzazioni immateriali

19

9.073

9.093

Rimanenze di magazzino

20

0

20

Fiscalità differita/Crediti tributari

3.129

(2.642)

487

Altri crediti

13

0

13

TFR e altri piani a benefìci definiti

(401)

0

(401)

Fondo rischi e oneri

(93)

0

(93)

Debiti commerciali

(119)

0

(119)

Altri debiti

(335)

0

(335)

Saldo netto

23.341

6.431

29.772

di cui spettanza di terzi

0

Avviamento

7.302

Valore netto acquisito

 

 

37.074

Flusso di cassa netto in uscita a fronte dell’acquisizione

 

 

(37.074)

Disponibilità liquide acquisite

0

Rimborso debiti finanziari

0

Debiti verso banche

0

Flusso di cassa netto

 

 

(37.074)

Acquisizione Ramo ex Cirsu

In data 30 giugno 2022 il Gruppo, per il tramite della controllata Acea Ambiente, si è aggiudicato il ramo d’azienda denominato “Polo Cirsu” (sito in Località Casette di Grasciano Notaresco - Teramo), a seguito della partecipazione alla procedura competitiva indetta con l’avviso di vendita del Tribunale di Teramo. Il ramo d’azienda è composto dalla discarica denominata “Grasciano1” completamente esaurita nei volumi autorizzati e dalla nuova discarica denominata

“Grasciano2”. L’immissione in possesso è avvenuta in seguito alla voltura delle autorizzazioni a fine 2022.

L’operazione è contabilizzata in ottemperanza alle attività di Pur-chase Price Allocation richieste dal princìpio contabile internazionale IFRS3 secondo il metodo dell’acquisizione e le relative risultanze sono da ritenersi definitive.

Attività nette acquisitemigliaia

Ramo Ex Cirsu

Bilancio IAS/IFRS

Fair value adj.

Fair value

Immobilizzazioni materiali

13.673

0

13.673

Immobilizzazioni immateriali

0

30.547

30.547

Altri crediti

854

0

854

Fondo rischi e oneri

0

(7.648)

(7.648)

Saldo netto

14.526

22.899

37.425

di cui spettanza di terzi

0

Bargain

(10.044)

Valore netto acquisito

 

 

27.381

Flusso di cassa netto in uscita a fronte dell’acquisizione

 

 

(27.381)

Disponibilità liquide acquisite

0

Rimborso debiti finanziari

0

Debiti verso banche

0

Flusso di cassa netto

 

 

(27.381)

234 3. Bilancio consolidato

Acquisizione ASM Terni

In data 6 dicembre 2022 è stato sottoscritto il closing della prima fase dell’operazione di aggregazione con ASM Terni, a esito della procedura a evidenza pubblica avviata da quest’ultima. L’operazione è finalizzata alla creazione di un mono-operatore attivo nel business del ciclo idrico integrato, dell’ambiente e nella distribuzione e vendi-ta di energia elettrica e gas.

L’ingresso di Acea nel capitale sociale di ASM Terni è strutturato in due fasi distinte ma correlate tra loro; la prima fase dell’operazione si è concretizzata attraverso la sottoscrizione della prima tranche di aumento di capitale di ASM Terni attraverso un conferimento di partecipazione come di seguito rappresentato:

la Capogruppo, TWS e Acea Molise hanno conferito la quota di partecipazione detenuta in UmbriaDue Servizi Idrici Scarl dete-nuta complessivamente per il 99,4%;

Acea Ambiente ha conferito la partecipazione detenuta in Fer-rocart Srl detenuta per il 60,0%.

La seconda fase dell’operazione si è perfezionata in data 19 aprile 2023 e ha portato la quota di partecipazione del Gruppo in ASM Terni al 45,27% attraverso il conferimento del 20% del capitale di Orvieto Ambiente, la società spinoff di Acea Ambiente, e di liquidità per 2,5 milioni.

Pertanto, Acea rappresenta il partner industriale per il consegui-mento degli obiettivi prefissati e consolida integralmente la società sulla base degli accordi sottoscritti, per quanto previsto nei patti pa-rasociali e nello statuto.

L’operazione è contabilizzata in ottemperanza alle attività di Pur-chase Price Allocation richieste dal princìpio contabile internazionale IFRS3 secondo il metodo dell’acquisizione e le relative risultanze sono da ritenersi definitive.

Attività nette acquisitemigliaia

ASM Terni

Bilancio IAS/IFRS

Fair value adj.

Fair value

Immobilizzazioni materiali

1.760

(2.153)

(393)

Immobilizzazioni immateriali

73.808

4.631

78.439

Avviamento

482

(482)

0

Partecipazioni

7.739

(481)

7.258

Rimanenze

1.818

0

1.818

Fiscalità differita/Crediti tributari

7.131

(557)

6.574

Crediti commerciali

52.928

0

52.928

Altri crediti

11.737

0

11.737

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

4.624

0

4.624

TFR e altri piani a benefìci definiti

(3.597)

0

(3.597)

Fondo rischi e oneri

(12.336)

(1.533)

(13.869)

Debiti commerciali

(42.561)

0

(42.561)

Altri debiti

(45.242)

0

(45.242)

Debiti verso banche

(11.223)

0

(11.223)

Saldo netto

47.067

(575)

46.492

di cui spettanza di terzi

(22.002)

Avviamento

2.300

Riserva operazione Acea

21.627

Valore netto acquisito

 

 

48.417

Flusso di cassa netto in uscita a fronte dell’acquisizione

 

 

(48.417)

Disponibilità liquide acquisite

4.624

Rimborso debiti finanziari

0

Debiti verso banche

(11.223)

Flusso di cassa netto

 

 

(55.016)

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 235

Applicazione del princìpio IFRS5

Il 23 dicembre 2021 è stato siglato un accordo con il Fondo britan-nico di investimento Equitix per la cessione di un gruppo di impianti fotovoltaici detenuti dal Gruppo Acea per un totale di circa 105 MW. L’accordo si è poi perfezionato il 22 marzo 2022 attraverso la cessione di Acea Sun Capital alla Newco AE Sun Capital par-tecipata per il 40% da Acea Produzione e per il 60% da Equitix; tale cessione ha comportato il passaggio degli impianti già connessi alla rete, mentre la cessione degli impianti in fase di completamento o connessione risulta dagli accordi subordinata all’ottenimento del certificato di connessione. Tali impianti sono attualmente nel libro cespiti di Acea Solar, Acea Renewable e Fergas Solar 2 e sono rap-presentati nel presente Bilancio in linea con quanto previsto dall’I-FRS5 e in continuità con quanto rappresentato nel Bilancio conso-lidato 2021 e 2022, ovvero:

la valutazione di tali beni è stata effettuata al minore tra il costo storico, diminuito del fondo ammortamento relativo, e il valore di presumibile realizzo;

le attività e le passività direttamente correlate al gruppo in di-smissione sono state misurate e presentate nello stato patrimo-niale in due specifiche voci della situazione patrimoniale (“attivi-destinate alla vendita” e “passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita”). Si ricorda che l’IFRS5 lo IAS 1 forniscono indicazioni sulle modalità di presentazione delle transazioni tra Continuing e Discontinued Operations, il metodo scelto ha portato a rappresentare la riclassifica dei saldi patri-moniali di attivo e passivo con i valori al netto delle elisioni delle transazioni infragruppo;

le poste economiche sono state rappresentate in continuità con il precedente esercizio e dalla data in cui è stata deliberata la mutata destinazione dei beni gli ammortamenti non vengono più calcolati.

Si rappresenta di seguito il contributo dell’operazione alla situazione patrimoniale del Gruppo Acea (in €/milioni) al 31 dicembre 2023:

ATTIVITÀ

Effetto applicazione IFRS5

Attività non correnti

17,7

Attività correnti

0,6

Attività destinate alla vendita

18,3

PASSIVITÀ

Effetto applicazione IFRS5

Passività non correnti

0,0

Passività correnti

(0,2)

Passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita

(0,2)

Inoltre, si fa presente che, in relazione alla cessione di Acea Sun Capital e delle sue controllate, le poste economiche dei primi sei mesi del 2023 sono state rappresentate in continuità con l’esercizio

precedente (consolidamento integrale comprensivo delle elisioni intercompany) e dalla data in cui è stata deliberata la mutata desti-nazione dei beni gli ammortamenti non sono stati più iscritti.

236 3. Bilancio consolidato

Informativa sui servizi in concessione

Il Gruppo Acea esercita servizi in concessione nell’ambito del set-tore idrico-ambientale nonché in quello di pubblica illuminazione; svolge altresì il servizio di selezione, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani prodotti dai Comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 4 “Ternano Orvietano” attraverso Acea Ambiente.

Per quanto riguarda il settore idrico, il Gruppo Acea svolge in con-cessione il Servizio Idrico Integrato (SII) nelle seguenti regioni:

Lazio ove Acea Ato2 SpA e Acea Ato5 SpA svolgono rispettiva-mente il servizio nella provincia di Roma e Frosinone;

Campania ove GORI SpA esercita il servizio nel territorio della Penisola Sorrentina e Isola di Capri, nell’area del Vesuvio, nel-l’area dei Monti Lattari e nel bacino idrografico del fiume Sarno;

Toscana ove il Gruppo Acea opera nella provincia di Pisa attra-verso Acque SpA, nella provincia di Firenze attraverso Publiac-qua SpA, in quelle di Siena e Grosseto attraverso Acquedotto del Fiora SpA, in quella di Arezzo attraverso Nuove Acque SpA e in quella di Lucca e provincia attraverso GEAL SpA;

Umbria ove il Gruppo opera nella provincia di Perugia attraverso Umbra Acque SpA e in quella di Terni attraverso SII ScpA.

Inoltre, il Gruppo è titolare di diverse gestioni ex CIPE nella pro-vincia di Benevento con Gesesa SpA e nel Comune di Termoli con Acea Molise SpA.

In ultimo, si evidenzia che, a partire dall’anno 2019, il Gruppo Acea opera anche nella distribuzione del gas in Abruzzo nella provincia di Pescara e in quella dell’Aquila.

Per maggiori informazioni in merito al contesto normativo e regola-torio si rinvia a quanto illustrato nella Relazione sulla Gestione.

Illuminazione Pubblica Roma

Il servizio è svolto dalla Capogruppo sulla base di un atto concessorio emanato da Roma Capitale di durata trentennale (a partire dal gennaio 1998). Tale concessione è gratuita e viene attuata attraver-so un apposito contratto di servizio che, data la sua natura accessiva alla convenzione, ha durata coincidente con quella della concessio-ne (2027).

Il contratto di servizio prevede, tra l’altro, l’aggiornamento annua-le delle componenti di corrispettivo relative al consumo di energia elettrica e alla manutenzione e l’aumento annuale del corrispettivo forfetario in relazione ai nuovi punti luce installati.

Inoltre, gli investimenti inerenti al servizio possono essere (i) richie-sti e finanziati dal Comune o (ii) finanziati da Acea; nel primo caso tali interventi verranno remunerati sulla base di un listino prezzi de-finito tra le parti (e oggetto di revisione ogni due anni) e daranno luogo a una riduzione percentuale del canone ordinario; nel secondo caso il Comune non è tenuto ad alcun pagamento di extra canone; tuttavia, ad Acea verrà riconosciuto tutto o parte del risparmio atte-so in termini energetici ed economici secondo modalità predefinite.

Alla scadenza naturale o anticipata anche per le fattispecie pre-viste dal Decreto Legge 138/2011 ad Acea spetta un’indennità corrispondente al valore residuo contabile che sarà corrisposta dal Comune o dal gestore subentrante previa previsione espressa di tale obbligo nel bando di gara per la selezione del nuovo gestore.

Il contratto fissa, infine, un elenco di eventi che rappresentano causa di revoca anticipata della concessione e/o di scioglimento del contratto per volontà delle parti; tra questi eventi appare rilevan-te quello relativo a sopravvenute esigenze riconducibili al pubblico interesse che determina a favore di Acea il diritto a un indennizzo commisurato al prodotto, attualizzato, tra una percentuale definita dell’importo contrattuale annuo e il numero degli anni mancanti alla scadenza della concessione.

Sulla base delle consistenze degli impianti di illuminazione pubbli-ca al 31 dicembre 2009 l’ammontare del canone annuo ordinario è fissato dall’accordo integrativo in 39,6 milioni e comprende tutti gli oneri relativi alla fornitura di energia elettrica per l’alimentazione degli impianti, la gestione ordinaria e la manutenzione ordinaria e straordinaria.

A giugno 2016 Acea e Roma Capitale hanno sottoscritto una scrit-tura privata volta a regolare impegni e obblighi discendenti dall’at-tuazione del Piano LED e, conseguentemente, a modificare l’arti-colo 2.1 dell’Accordo Integrativo sottoscritto nel 2011.

In particolare, tale Piano ha previsto l’installazione di 186.879 (dive-nute 182.556 su richiesta di Roma Capitale) armature da eseguirsi in numero di 10.000 con un corrispettivo fissato a 48,0 milioni per l’intero Piano LED.

In conseguenza dell’esecuzione del Piano LED le parti hanno par-zialmente modificato l’art. 2.1 dell’Accordo Integrativo del 2011 con riferimento al listino prezzi e alla composizione del corrispettivo per la gestione del servizio.

In merito al Servizio di Illuminazione Pubblica, a seguito del parere reso dall’AGCM nel Bollettino n. 49 del 14 dicembre 2020, Roma Capitale ha intrapreso un’attività di verifica delle condizioni di con-gruità e convenienza economica delle condizioni prestazionali di cui al contratto di servizio tra l’Amministrazione e Acea SpA (e per essa da areti) a confronto con le condizioni di cui alla Convenzione CONSIP LUCE 3 e, inoltre, sulla base delle posizioni espresse dall’AGCM nel suddetto parere, ha sollevato delle perplessità in merito alla legit-timità dell’affidamento alla medesima Acea SpA. In data 8 febbraio 2021, con nota prot. DG 1585/2021, Roma Capitale ha comunicato gli esiti delle predette verifiche, affermando definitivamente “la con-gruità e convenienza delle condizioni economiche attualmente in es-sere rispetto ai parametri qualitativi ed economici della convenzione CONSIP LUCE 3” e confermando “la correttezza dei corrispet-tivi applicati per il servizio di illuminazione pubblica”, superando de-finitivamente ogni riserva circa la congruità dei corrispettivi praticati nell’ambito del rapporto contrattuale in essere tra Roma Capitale e Acea SpA. Con la medesima nota, che, a ogni buon conto non incide sulla volontà dell’Amministrazione di bandire una nuova gara al fine di riaffidare il servizio, l’Amministrazione ha disposto dunque il riavvio dei procedimenti di liquidazione dei crediti accertati di Acea in rela-zione al Contratto di Servizio. Facendo seguito a tale intendimento, Roma Capitale, nel mese di luglio 2021, si è impegnata a liquidare i crediti riconosciuti e ad adottare deliberazioni per il riconoscimento del debito fuori bilancio in relazione ai crediti non immediatamen-te liquidabili. Pur continuando a esservi alcune partite di credito in contestazione, a seguito delle interlocuzioni di luglio 2021 e fino al mese di novembre 2021, è stata corrisposta da Roma Capitale larga parte dell’insoluto relativo ad annualità pregresse e sono continuate le attività di verifica e di confronto con il Comune di Roma. Tali con-

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 237

fronti hanno condotto Roma Capitale a corrispondere ad Acea ul-teriori incassi relativi principalmente a crediti correnti. Nel corso del 2022 sono quindi proseguite le attività di riconciliazione delle partite di credito e sempre tramite compensazione si è proceduto alla liqui-dazione di 56,5 milioni.

Si informa inoltre che, in data 11 agosto 2022, la Giunta Capitolina con deliberazione n. 312 intitolata “Servizio di illuminazione pubblica e artistica monumentale sull’intero territorio comunale Conces-sionario: Acea SpA Ricognizione del perimetro della situazione debitoria e avvio delle procedure conseguenti” ha effettuato la ri-cognizione del perimetro al 31 dicembre 2021 di debito dell’Am-ministrazione nei confronti di Acea e nei confronti della controllata areti sempre con riferimento al servizio di Illuminazione Pubblica. Tale deliberazione è stata pubblicata sul sito istituzionale di Roma Capitale in data 30 agosto 2022.

In data 27 settembre, il Consiglio di Amministrazione di Acea ha approvato la proposta di un possibile Accordo Transattivo con Roma Capitale funzionale a disciplinare le reciproche posizioni e le mo-dalità di risoluzione consensuale anticipata dei rapporti contrattuali fra le parti relativi al servizio per l’Illuminazione Pubblica erogato dal Gruppo Acea. La risoluzione consensuale, stante la natura di servi-zio pubblico essenziale ai sensi della normativa applicabile, avverrà necessariamente alla data di effettiva presa in carico da parte dell’o-peratore che ne risulterà aggiudicatario a esito dell’esperimento, da parte di Roma Capitale, delle procedure che saranno avviate per l’affidamento del servizio.

Si comunica che, nelle more della conclusione e della definizione di tutti gli aspetti riguardanti il servizio, Acea ha proseguito il servizio di Illuminazione Pubblica procedendo regolarmente alla fatturazione come diffusamente descritto in Nota Integrativa nel paragrafo dei Rapporti con Roma Capitale.

Si informa infine che nel corso del mese di settembre 2023 è stato approvato il Bilancio consolidato di Roma Capitale al 31 dicembre 2022.

Servizio idrico integrato

Lazio - Acea Ato2 SpA(ATO2 - Lazio Centrale - Roma)

Il Servizio Idrico Integrato nell’ATO2 Lazio Centrale - Roma è stato avviato il gennaio 2003. La presa in carico dei servizi dai Comuni dell’ATO è avvenuta gradualmente e i Comuni gestiti al 31/12/2023 sono, rispetto ai 113 in totale dell’intero ATO, rispettivamente 90 per l’intero servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura e depu-razione) e 16 in cui Acea Ato2 svolge uno o due servizi. I rimanenti 7 Comuni hanno avuto facoltà di non aderire alla gestione unica in forza dell’art. 148, comma 5, del D.Lgs. 152/2006.

Nella seduta del 30 novembre 2022 della Conferenza dei Sindaci dell’ATO2 Lazio Centrale Roma è stato adottato con delibera 13-22 lo schema regolatorio relativo all’aggiornamento della predispo-sizione tariffaria 2022-2023, elaborato sulla base delle delibera-zioni ARERA 639/2021/R/idr e 229/2022/R/idr. Nelle more della approvazione da parte dell’Autorità, ai sensi del comma 7.2 della de-libera ARERA 580/2019/R/idr si è applicata la tariffa 2020-2023 come approvata dall’Autorità con delibera 197/2021/R/idr.

La proposta tariffaria adottata dalla Conferenza dei Sindaci, risulta-to di un lavoro di elaborazione congiunto tra Acea Ato2 e la Segre-teria Tecnico Operativa (STO) della Conferenza dei Sindaci, è stata approvata nel gennaio 2023 dall’Autorità con delibera 11/2023/R/

idr “Approvazione dell’aggiornamento delle predisposizioni tariffarie del servizio idrico integrato per gli anni 2022 e 2023”; di seguito i contenuti principali:

è confermata la collocazione nello Schema V della matrice di schemi regolatori di cui all’art. 5 dell’Allegato A alla deliberazione 580/2019/R/idr (investimenti elevati rispetto al valore delle in-frastrutture esistenti e VRG pro capite medio superiore al valore medio nazionale determinato dall’ARERA), già approvata con deliberazione ARERA 197/2021/R/idr;

programma degli Interventi per il biennio 2022-2023 di oltre 805 milioni, pari a circa a 110 milioni annui pro capite, peraltro incrementato di quasi 90 milioni rispetto a quanto approvato per il quadriennio 2020-2023; per il successivo pe-riodo 2024-2032 sono inoltre previsti ulteriori 4.200 milioni (€ 890 milioni in più di quanto approvato per il quadriennio 2020-2023);

sono confermati i moltiplicatori tariffari theta (da applicare alla tariffa in vigore al 31 dicembre 2019) pari a 1,139 per l’anno 2022 e 1,202 per l’anno 2023, in continuità con quanto già approvato con deliberazione ARERA 197/2021/R/idr;

conferma del valore del parametro “psi” pari a 0,45 (il valore massimo previsto dalla delibera 580/209/R/idr è 0,8) ai fini della determinazione della componente per il finanziamento an-ticipato di nuovi investimenti (FNInew);

utilizzo dell’ammontare non speso per il bonus idrico integrativo a tutto il 2021, ovvero circa 6 milioni, per ridurre i conguagli tariffari dovuti per il 2020 e 2021.

Nella seduta del 2 agosto 2023 della Conferenza dei Sindaci, con delibera n. 6-23, è stata approvata la nuova articolazione tariffaria di Acea Ato2, a valere dal settembre 2023. La misura, basata sul princìpio dell’isoricavo, si è resa necessaria in conseguenza delle modifiche introdotte dalla deliberazione ARERA n. 609/2021/R/idr, che ha integrato il TICSI estendendo l’approccio della tariffazio-ne pro-capite anche alle utenze condominiali. Nella stessa seduta, con la delibera CdS n. 5-23, sono state approvate modifiche e in-tegrazioni alla Carta dei Servizi, per includere le innovazioni intro-dotte in materia di canali di contatto (introduzione canale chatbot e ampliamento della gamma di operazioni effettuabili da remoto), nonché alcuni adeguamenti alla normativa e regolazione vigente.

Inoltre, nella seduta del 27 dicembre 2023 della Conferenza dei Sindaci è stato deliberato il Regolamento attuativo relativo al bo-nus idrico integrativo 2024 (delibera 5-23). In continuità con le annualità precedenti, l’importo del bonus viene calcolato come la spesa (basata sulle tariffe in vigore nell’anno di riferimento) corri-spondente ai corrispettivi fissi e variabili di acquedotto, fognatura e depurazione per un consumo fino a:

40 m3 annui per ogni componente del nucleo familiare, per le utenze dirette e indirette con ISEE fino a 8.265;

20 m3 annui per ogni componente del nucleo familiare, per le utenze dirette e indirette con:

indicatore ISEE fino a 13.939,11 e nucleo familiare fino a 3 componenti;

indicatore ISEE fino a 15.989,46 e nucleo familiare con 4 componenti;

indicatore ISEE fino a 18.120,63 e nucleo familiare con 5 o più componenti.

Altro evento da evidenziare in relazione alle deliberazioni della Con-ferenza dei Sindaci sono l’aggiornamento della Carta dei Servizi (delibera 5-23 del 2 agosto 2023).

Con la determina 1/2022 DSID, viene ribadita la scadenza del 30

238 3. Bilancio consolidato

aprile 2022 per la trasmissione all’Autorità da parte degli EGA delle predisposizioni tariffarie per il periodo 2020-2023, ed è altresì de-finita la connessa modulistica (ovvero il file di raccolta dati tecnici e tariffari RDT2022 che comprende anche programma degli interventi, piano delle opere strategiche e piano economico-finan-ziario, e gli schemi-tipo delle relazioni di accompagnamento relative rispettivamente alla predisposizione tariffaria e agli obiettivi di qua-lità per il biennio 2022-2023, con aggiornamento del programma degli interventi/piano delle opere strategiche).

In esito al procedimento avviato con la delibera 139/2022/R/idr del 30 marzo 2022 e proseguito con la consultazione 184/2022/R/idr del 26 aprile 2022, vengono introdotte le relative misure ur-genti, finalizzate a garantire certezza al sistema e ai diversi soggetti interessati.

Nello specifico, e ferme restando le previsioni per l’aggiornamen-to tariffario 2022-2023 di cui alla delibera 639/2021/R/idr, viene disposta per l’anno 2022 la possibilità di formulare motivata istanza per l’attivazione di forme di anticipazione finanziaria volta a far fron-te a parte delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica. L’istanza, formulata dall’EGA entro la scadenza del 30 giugno 2022 su richiesta del pertinente gestore a fronte di comprovate criticità finanziarie, è subordinata a una serie di condizionalità, tra le quali l’aver fatto ricorso alla facoltà di valorizzare, per l’annualità 2022, la componente aggiuntiva di natura previsionale di cui al comma 20.3 del MTI-3 e l’assunzione dell’impegno a richiedere ai propri fornitori la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici relati-vi ai mesi di maggio e giugno 2022, secondo le previsioni del D.L. 21/2022. Il valore dell’anticipazione non può superare il 35% della componente di costo riconosciuta per l’energia elettrica quantifi-cato ai fini dell’aggiornamento della predisposizione tariffaria per il 2022. La CSEA, dopo verifica della sussistenza delle condizioni e della correttezza della documentazione trasmessa, ha provveduto a erogare, entro il 31 luglio 2022, gli importi, che il gestore benefi-ciario dovrà restituire entro il 31 dicembre 2024. Inoltre, in caso di costo effettivo per l’acquisto di energia elettrica riferito al 2021 superiore a quello riconosciuto in applicazione delle regole di cui all’art. 20 e al comma 27.1 del MTI-3, viene data facoltà all’EGA, su richiesta del gestore e ai fini del mantenimento dell’equilibrio eco-nomico-finanziario della gestione, di presentare motivata istanza per il riconoscimento di costi aggiuntivi nell’ambito della compo-nente a conguaglio relativa a variazioni sistemiche ed eventi ecce-zionali (c. 27.1, lett. f., MTI-3) riferita all’anno 2023; l’istanza dovrà essere corredata da un piano di azioni per il contenimento del costo dell’energia. Con successiva delibera 495/2022/R/idr del 13 otto-bre 2022 è stata disposta una seconda finestra temporale (periodo novembre-30 novembre 2022) per la presentazione delle istan-ze alla CSEA. Con cadenza annuale, a partire dal 2023 l’Autorità provvederà alla pubblicazione del costo medio di settore della forni-tura elettrica, sulla base di apposite ricognizioni, al fine di rafforzare il monitoraggio sul sistema.

Alla data della presente relazione, rimangono ancora pendenti gli al-tri ricorsi presentati da Acea Ato2 al TAR Lombardia avverso la deli-bera n. 643/2013/R/idr (MTI), la delibera 664/2015/R/idr (MTI-2) e la delibera 580/2019/R/idr.

Relativamente alla delibera 643/2013, si segnala che l’8 maggio 2014 sono stati presentati dei motivi aggiunti per l’annullamento delle determinazioni ARERA n. 2 e n. 3 del 2014.

Con sentenza n. 892 del 20 aprile 2022 il TAR Lombardia ha con-fermato gli orientamenti già espressi dal Consiglio di Stato nei giu-

dizi sulla delibera 585/2012/R/idr relativamente:

alle c.d. “acque bianche” per le quali la delibera impugnata “non incide in senso ampliativo sulle convenzioni di gestione in corso”;

alle fognature miste, affermando che “In questi casi, non essen-do possibile quantificare i volumi di acqua che affluiscono alle reti fognarie dai diversi punti di immissione, e quindi disaggregare i relativi costi, risponde a canoni di razionalità economica che le tariffe coprano anche i costi derivanti dalla raccolta e dal tratta-mento delle acque bianche”;

agli oneri finanziari sui conguagli, per i quali si afferma che, poi-ché il gestore sopporta un costo oggettivo derivante dal fatto che il livello delle tariffe inizialmente fissato dall’Ente di governo dell’ambito si rivela insufficiente a coprire i costi del servizio, il ri-conoscimento di questo costo finanziario non può essere disco-nosciuto. Proprio per questo, l’Autorità deve quindi prevedere, in sede di determinazione del conguaglio, un correttivo a copertura dell’onere finanziario sui conguagli. Il TAR ha viceversa respinto il motivo concernente la previsione di un cap ai conguagli.

Sono stati discussi in data 11 ottobre 2022 gli appelli relativi alla de-libera 643/13, eccezion fatta per quello di Acea Ato2 per indisponi-bilità della relatrice cui era stato assegnato.

Relativamente ad Acea Ato2 con sentenza 736 del 23 febbraio 2023 il Consiglio di Stato ha accolto l’appello di ARERA per la rifor-ma della sentenza del TAR Lombardia Sez. Seconda, n. 892/2022 che aveva parzialmente annullato gli atti di approvazione del Meto-do Tariffario Idrico (MTI) per gli anni 2014 e 2015, dando ragione al regolatore sul mancato riconoscimento degli oneri finanziari sui conguagli. Il giudice di secondo grado ha condiviso le argomentazio-ni di ARERA, in continuità con analoghe pronunce già pubblicate su appello dell’Autorità contro, tra gli altri, Acquedotto del Fiora, Umbra Acque, GORI e Publiacqua, valutando ragionevole la scel-ta del regolatore di basare i conguagli su “dati effettivi e certifica-ti relativi ai volumi di vendita”, mentre “la rischiosità dell’attività di gestione del SII è già considerata dal valore tariffario “beta””, che è stato valutato ragionevole da un organismo verificatore in fun-zione del perseguimento del princìpio del “full cost recovery”. Inol-tre, la sentenza dispone che “riconoscere gli oneri finanziari anche sui conguagli (costi operativi) significherebbe, sotto il profilo della redditività, attribuire a detta componente sostanzialmente lo stesso trattamento degli investimenti (costi di capitale), che perseguono la diversa finalità del miglioramento della qualità del servizio pubblico”. In ultimo il Consiglio di Stato concorda con ARERA sul fatto che i conguagli siano già adeguati esclusivamente con l’inflazione come già avviene negli altri settori regolati.

Il Consiglio di Stato ha inoltre respinto la tesi dell’appellante relati-vamente alla illegittimità della previsione di un “cap” al moltiplica-tore theta con riferimento alla componente relativa ai conguagli in quanto la regolazione già prevede il superamento dello stesso solo a determinate condizioni e su motivata istanza dell’Ente di Governo.

Per quanto riguarda la delibera 664/2015, si precisa che nel feb-braio 2018 Acea Ato2 ha esteso l’impugnazione originariamente proposta, presentando ulteriori motivi aggiunti avverso la delibera ARERA 918/2017/R/idr (Aggiornamento biennale delle predispo-sizioni tariffarie del servizio idrico integrato) e avverso l’Allegato A della delibera 664/2015, come modificato dalla citata delibera 918/2017. Alla data odierna si resta in attesa della fissazione dell’u-dienza per la trattazione nel merito.

Nel mese di febbraio 2020, Acea Ato2 ha proceduto a impugnare anche la delibera 580/2019/R/idr che ha approvato il Metodo Ta-riffario del servizio idrico integrato per il terzo periodo regolatorio (MTI-3), ribadendo molti dei motivi dei precedenti ricorsi in mate-

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 239

ria tariffaria e introducendone di nuovi con riferimento a specifici aspetti introdotti per la prima volta con la nuova metodologia tarif-faria. Tra le società controllate e/o partecipate del Gruppo Acea che hanno impugnato il MTI-3 figurano anche le Società Acea Ato5, Acea Molise Srl e Gesesa (che non hanno in precedenza impugnato le delibere relative al MTT, MTI e MTI-2. È stata inoltre oggetto di ricorso anche la delibera 235/2020/R/idr per l’adozione di misure urgenti nel servizio idrico integrato, alla luce dell’emergenza da Co-vid-19). Si è in attesa della fissazione dell’udienza.

Nel mese di febbraio 2022 Acea Ato2 ha presentato ricorso avverso la delibera 639/2021/R/idr relativa all’aggiornamento biennale ta-riffario per gli anni 2022 e 2023. L’impugnativa del provvedimento, effettuata anche dalle società controllate e/o partecipate del Grup-po Acea quali Acea Ato5, Acea Molise Srl, Publiacqua, Acquedotto del Fiora, GORI, Gesesa, Umbra Acque e SII Terni, conferma molti dei motivi già avanzati avverso le precedenti deliberazioni tariffarie aggiungendone di nuovi legati alla nuova regolazione enunciata da ARERA. Relativamente ai motivi attinenti pedissequamente alle nuove disposizioni si sottolineano sia il meccanismo di riconosci-mento del costo dell’energia, ritenuto non efficace a intercettare la reale situazione contingente, sia le previsioni con cui l’ARERA ha dichiarato di voler ottemperare alla giurisprudenza del Consiglio di Stato in materia di oneri finanziari sui conguagli, di trattamento del Fondo Nuovi Investimenti e di ridefinizione della quota oggetto di restituzione agli utenti ai sensi della delibera n. 273/2013.

La quantificazione dei ricavi rivenienti dalla gestione del servizio idrico integrato è conseguenza dell’applicazione del nuovo metodo tariffario idrico (MTI-3), così come approvato dall’Autorità (ARE-RA) con deliberazione n. 580/2019/R/idr del 27 dicembre 2019. In particolare, i suddetti ricavi sono coerenti con l’aggiornamento biennale della predisposizione tariffaria 2020-2023 approvata dal-la Conferenza dei Sindaci dell’ATO2 in data 30 novembre 2022 e successivamente dall’ARERA in data 17 gennaio 2023.

I ricavi del periodo ammontano a 752 milioni: essi includono la stima dei conguagli delle partite passanti (energia elettrica, acqua all’ingrosso ecc.), la componente FoNI pari a 74,5 milioni (€ 51,1 milioni per la componente FNI ed 23,3 milioni per l’Amm. FoNI).

In tema di qualità tecnica, si evidenzia che nel mese di ottobre, con delibera 477/2023/R/idr, sono stati resi i noti i risultati relativi all’applicazione del meccanismo incentivante per il biennio 2020-2021, a valle della nota metodologica in esito alle risultanze istrutto-rie preliminari approvata con delibera 303/2023/R/idr.

L’ammontare complessivo dei premi conferiti per tutti gli stadi di va-lutazione risulta essere di circa 130 milioni, mentre il totale delle penalità comminate è di circa 9,6 milioni.

Il totale dei premi attribuiti ad Acea Ato2 è risultato, nel complesso, il più elevato in assoluto e pari a 24,7 milioni per il periodo in va-lutazione: infatti anche per il presente biennio Acea Ato2 ha conse-guito il miglioramento più elevato relativamente al Macro-indicato-re M1 - Perdite idriche, conquistando la prima posizione dello Stadio IV di valutazione, (livello di valutazione avanzato per gli obiettivi di miglioramento); ha anche ottenuto, sempre nello Stadio IV di valu-tazione. la seconda posizione per il Macro-indicatore M3 - Qualità dell’acqua erogata. Inoltre, non ha riportato nessuna penalità.

Contestualmente, sono stati pubblicati i risultati relativi all’appli-cazione del meccanismo incentivante la qualità contrattuale per il biennio 2020-2021, con la delibera 476/2023/R/idr, successi-vamente aggiornata per la correzione di alcuni errori materiali con delibera 500/2023/R/idr. In ottemperanza ai criteri espressi dalla nota metodologica approvata con la delibera 734/2022/R/idr sono stati attribuiti premi per oltre 21 milioni e penali per quasi 25 milioni. Per entrambi i macroindicatori, MC1 - Avvio e cessazione

del rapporto contrattuale e MC2 - Gestione del rapporto contrat-tuale, Acea Ato2 ha raggiunto gli obiettivi rispettivamente di mi-glioramento (Stadio II) e di mantenimento (Stadio I); tuttavia, al netto della quota di costi operativi da sottrarre, come previsto dalla regolazione, l’ammontare complessivo conseguito è stato azzerato.

Acea Ato5

Lazio - Acea Ato5 SpA(ATO5 - Lazio Meridionale - Frosinone)

Svolge il servizio idrico integrato sulla base di una convenzione per l’affidamento del servizio di durata trentennale sottoscritta il 27 giugno 2003 tra la società e la provincia di Frosinone (in rappre-sentanza dell’Autorità d’Ambito costituita da 86 Comuni). A fronte dell’affidamento del servizio, Acea Ato5 corrisponde un canone di concessione a tutti i Comuni in base alla data di effettiva acquisizio-ne della gestione.

La gestione del servizio idrico integrato sul territorio dell’ATO5 - Lazio Meridionale - Frosinone interessa un totale di 86 Comuni (resta ancora da rilevare la gestione del Comune di Paliano, mentre i Comuni di Conca Casale e di Rocca D’Evandro sono “fuori am-bito”) per una popolazione complessiva di circa 489.000 abitan-ti, una popolazione servita pari a circa 450.434 abitanti, con una copertura del servizio pari a circa il 93% del territorio. Il numero di utenze è pari a 202.209.

Per quanto attiene all’acquisizione degli impianti afferenti alla ge-stione nel Comune di Paliano, attualmente la gestione del SII è an-cora svolta dalla Società AMEA partecipata dal Comune di Paliano. Relativamente a tale gestione nel mese di novembre 2018 il Con-siglio di Stato si è definitivamente pronunciato in merito all’appel-lo proposto dal Comune di Paliano avverso la sentenza del TAR n. 6/2018 che ha accolto il ricorso proposto dalla Società nei con-fronti del Comune di Paliano, al fine di ottenere l’annullamento del provvedimento con il quale il Comune ha opposto il proprio diniego al trasferimento del servizio. Il Consiglio di Stato pertanto, con sen-tenza n. 6635/2018, ha rigettato l’appello proposto dal Comune di Paliano e conseguentemente ha confermato la sentenza del TAR Latina, ribadendo che il regime di salvaguardia riconosciuto in favo-re di AMEA era “circoscritto al periodo di tre anni decorrenti dalla sottoscrizione della Convenzione di gestione tra l’AATO 5 e Acea Ato5; detto termine veniva quindi a scadere nel 2006 di tal ché, successivamente a tale data, la gestione posta in essere da AMEA andava considerata sine titulo”.

Avendo Acea Ato5 sin qui omesso l’attivazione del giudizio di ot-temperanza nella prospettiva di verificare l’adempimento sponta-neo da parte del Comune, idoneo a prevenire l’eventuale nomina del commissario ad acta, come già avvenuto in casi simili, sono intercorsi una serie di incontri presso la STO dell’AATO 5 Lazio Meridionale - Frosinone, finalizzati a ricercare un bonario componimento della controversia e a dare avvio alle attività propedeutiche al trasferi-mento ad Acea Ato5 della gestione del SII nel territorio del Co-mune di Paliano. In tale prospettiva, le Parti con verbali del 26 novembre 2018 e 29 novembre 2018 hanno provveduto a ese-guire l’aggiornamento della precedente ricognizione delle reti e degli impianti esistenti nel Comune di Paliano, funzionali alla gestione del SII, successivamente aggiornati nel 2020 e nel 2021 anche indivi-duando i necessari interventi di adeguamento delle opere afferenti al servizio di depurazione e fognatura.

Le Parti hanno successivamente effettuato altri incontri, unita-mente alla STO dell’ATO5, al fine di definire non solo il perimetro tecnico ma anche quello amministrativo e commerciale per finaliz-zare il trasferimento della Gestione del Servizio Idrico del Comune

240 3. Bilancio consolidato

di Paliano ad Acea Ato5. Il mancato invio di tutte le informazioni necessarie e la diatriba relativa alle modalità di trasferimento delle infrastrutture e della gestione del SII sono state oggetto di circo-stanziate note trasmesse tra le parti e di informative verso la STO e la Regione Lazio alla quale è stato chiesto da quest’ultima l’avvio delle procedure commissariali per l’applicazione dei poteri sostitutivi ai sensi dell’art. 172, comma 4, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.

Relativamente al Comune di Atina, la cui gestione del SII è stata trasferita ad Acea Ato5 ormai a far data dal 19 aprile 2018, si segna-la la delibera del Consiglio Comunale n. 14 del 17 aprile 2019, con la quale il Comune ha deliberato di “istituire il sotto/ambito territo-riale ottimale denominato Ambito Territoriale Atina 1, in riferimento all’ambito territoriale ottimale n. 5, per la continuità della gestione in forma autonoma e diretta del servizio idrico ai sensi dell’art. 147 comma 2-bis D.Lgs. 152/2006, dichiarando il Servizio idrico Inte-grato “sevizio pubblico locale privo di rilevanza economica”.

Avverso la predetta delibera, l’AATO 5 ha presentato ricorso din-nanzi al TAR Lazio Sezione di Latina notificandolo anche nei confronti della Società e della Regione Lazio.

Per quanto attiene Acea Ato5, benché l’azione giudiziaria esperi-ta dall’EGA sia idonea a tutelare anche gli interessi della società, la stessa ha ritenuto opportuno costituirsi nell’instaurando proce-dimento.

In data giugno 2021 con Nota n. 2241/2021 si è espressa sul tema anche la Regione Lazio, ribadendo l’irricevibilità della richiesta del Comune di riconoscimento del Sub Ambito Atina 1 all’interno dell’Ambito Territoriale Ottimale 5 Frosinone, perché contraria alla normativa nazionale e regionale vigente (D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e Legge regionale 22 gennaio 1996, n. 6). Permane pertanto in capo al Comune l’obbligo di procedere ad affidare in concessione d’uso gratuita al gestore del servizio idrico integrato le infrastrutture idriche di proprietà, così come previsto dall’art. 153 comma 1 del D.Lgs. 152/2006.

Con riferimento alle Tariffe, in data 10 marzo 2021 la Conferenza dei Sindaci dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale n. 5 La-zio Meridionale (di seguito “AATO5”) con delibera n. 1/2021 ha approvato la Predisposizione Tariffaria per il periodo regolatorio 2020-2023.

Tale predisposizione si pone in contrasto con l’istanza di aggiorna-mento tariffario, predisposta dal gestore ai sensi dell’art. 5 comma 5.5 della deliberazione ARERA 580/2019/R/idr, recante lo sche-ma regolatorio per il terzo periodo 2020-2023 ed evidenzia nel quadriennio 2020-2023 significative differenze in riferimento ai costi operativi e al moltiplicatore tariffario.

Con riferimento ai costi operativi si evidenzia che il mancato ricono-scimento da parte dell’AATO5 dei costi operativi sostenuti dal Ge-store, documentati nelle istanze presentate nel corso dei lavori pre-paratori alla predisposizione tariffaria e definitivamente formalizzati dal Gestore nell’istanza di aggiornamento tariffario trasmessa in data 15 dicembre 2020, non è stato adeguatamente motivato e tecnica-mente rappresentato nella Relazione Tecnica prodotta dall’AATO5 che accompagna la propria proposta tariffaria. Pertanto, a oggi non sono note al Gestore le cause di esclusione di tali costi dal riconosci-mento tariffario approvato dall’AATO5 il 10 marzo 2021.

A seguito dello scenario tariffario approvato con la suddetta delibe-razione, la Società ha posto in essere due distinte azioni:

impugnativa di detta delibera innanzi al TAR Latina (RG. 308/2021 sez. 1);

presentazione Istanza di Riequilibrio Economico-Finanziario (secondo quanto previsto dagli artt. 9 e 10 della Convenzione Tipo approvata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e

Ambiente con deliberazione 656/2015/idr).

Con riferimento alla prima iniziativa il TAR ha rigettato il ricorso ec-cependo il difetto di competenza. La Società ha provveduto a im-pugnare la sentenza innanzi al Consiglio di Stato, che però in data 01/02/2024 ha rigettato il ricorso presentato da Acea Ato5 avente ad oggetto la predisposizione della tariffa del SII 2020-2023.

Invece, con riferimento all’istanza di riequilibrio, recante l’illustra-zione delle cause e dell’entità dello squilibrio economico-finanziario della gestione del SII dell’ATO5 e la proposta delle misure di riequili-brio ipotizzate, ivi compresa la richiesta di accesso alle misure di pe-requazione finanziaria, la Segreteria Tecnico Operativa dell’AATO 5 competente per la trasmissione all’ARERA, nel corso del 2021, ha avviato le verifiche del caso avvalendosi di consulenze esterne qua-lificate.

Tuttavia, l’AATO5 non ha provveduto ad approvare l’istanza di riequi-librio trasmessa dalla Società entro i termini previsti dalla regolazione.

Con la delibera n. 639/2021/R/idr del 30 dicembre 2021, l’ARERA ha regolato l’aggiornamento biennale delle predisposizioni tariffarie del servizio idrico integrato.

A seguito della pubblicazione della suddetta delibera, la Società ha fornito all’Ente d’Ambito i dati, le informazioni e i chiarimenti utili alla predisposizione dell’aggiornamento tariffario 2022-2023. No-nostante l’invio della documentazione l’Ente d’Ambito non ha prov-veduto a predisporre la proposta tariffaria per il biennio 2022-2023 entro i termini previsti dalla vigente regolazione (30 aprile 2022). Pertanto, vista l’inerzia dell’Ente d’Ambito, in data 30 novembre 2022, la Società ha provveduto a trasmettere via PEC all’AATO5 e all’ARERA l’istanza tariffaria ai sensi dell’art. 6 comma 6.3 della deliberazione 580/2019/R/idr.

In data 22 dicembre 2022, l’ARERA ha provveduto a notificare all’AATO5 formale diffida a provvedere, entro 30 giorni, alle deter-minazioni tariffarie di propria competenza per il periodo regolatorio 2020-2023, con l’avvertenza che, decorso tale termine, l’istanza del Gestore si sarebbe intesa accolta e trasmessa all’Autorità ai fini della sua valutazione entro i successivi 90 giorni.

La Conferenza dei Sindaci ha approvato l’aggiornamento tariffario per il periodo regolatorio 2022-2023 l’11 gennaio 2023 con deli-bera n. 1/2023.

Rispetto alla proposta della Società inviata ad ARERA in data 30 novembre 2022 a seguito dell’inerzia dell’EGA, si riscontra:

un mancato riconoscimento della componente a copertura del costo per la morosità (COmor) per 7,5 milioni;

una riduzione sia della componente FoNI per 4,3 milioni che della componente OpMis per circa 1,6 milioni.

Si precisa che per l’aggiornamento biennale 2022-2023 non è stato proposto ricorso al TAR Lazio stante l’orientamento ormai consolida-to dei giudici amministrativi circa la natura endoprocedimentale delle deliberazioni dell’EGATO in materia di tariffa.

Sia per il Piano Economico-finanziario approvato con delibera n. 1/2021 che per quello approvato con delibera n. 1/2023 è opportu-no reiterare alcune considerazioni.

Nello specifico, i suddetti Piani Economico-Finanziari:

non prevedono tempistiche certe per la fatturazione dei con-guagli tariffari pregressi per circa 50 milioni (dei complessivi 124 milioni al 31 dicembre 2022 che ammontavano a 101 milioni al 31 dicembre 2021);

prevedono la fatturazione di circa 51 milioni solo a decorrere dall’annualità 2023 (recuperato un anno rispetto al PEF 2020-2023 che ne prevedeva la fatturazione dal 2024) comunque

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 241

non fatturabili in una unica soluzione, ma diluiti nel tempo;

non riconosce costi operativi per le annualità 2020-2021 pari a 3,3 milioni, comportando quindi una perdita finanziaria sul 2021 di corrispondente importo ed 4,5 milioni per le annualità 2022-2023;

prevede una variazione tariffaria non compatibile con il livello di investimenti e di costi operativi in arco piano, poiché non con-sidera il deficit finanziario generatosi a carico del gestore nelle precedenti predisposizioni tariffarie.

A corredo delle attività poste in essere e nell’ottica di assicurare la sostenibilità economico-finanziaria il Gestore, in data 14 febbraio 2022 con nota prot. 47536/2022, ha presentato all’EGATO5 la richiesta di valorizzazione della componente aggiuntiva di natura previsionale (Op EE exp,a) da inserire nell’ambito della compo-nente di costo per l’energia elettrica (COEE a) ai sensi dell’art. 4, comma 4.3, della deliberazione ARERA 639/2021/R/idr, al fine di anticipare almeno in parte gli effetti del trend di crescita del costo dell’energia elettrica.

Tale situazione di rinvio della copertura finanziaria risulta aggrava-ta, inoltre, dal protrarsi del procedimento di approvazione da parte dell’ARERA delle proposte tariffarie 2016-2019 e 2020-2023, degli aggiornamenti biennali 2018-2019 e 2022-2023, con la conseguenza che, sebbene la Conferenza dei Sindaci abbia delibe-rato il VRG per gli anni 2016-2019, 2020-2023 e 2022-2023 a copertura dei costi ammissibili, seppur in misura ridotta per gli anni 2020-2023 e 2022-2023, espone il Gestore all’indeterminatezza delle tempistiche di fatturazione dei conguagli pregressi necessa-ri per il mantenimento dell’equilibrio finanziario, sia di breve che di medio-lungo periodo.

Di fronte ai vincoli del metodo tariffario dell’ARERA, soprattutto relativamente al meccanismo di sfasamento biennale del ricono-scimento in tariffa dei costi ammissibili, la Conferenza dei Sindaci dell’AATO5 non ha assicurato al Gestore, nella attuale configura-zione tariffaria 2020-2023 e 2022-2023, le risorse necessarie a far fronte agli impegni finanziari riferiti, in modo particolare, al piano di rientro del debito e agli oneri della gestione del Servizio Idrico derivanti dalle trascorse inadempienze dell’AATO5, in riferimento alle approvazioni tariffarie.

Preso atto della situazione di incertezza che interessa la Società sot-to il profilo regolatorio, in data 16 giugno 2022, la controllante Acea SpA ha autorizzato la patrimonializzazione di Acea Ato5 attraverso la rinuncia ai crediti per partite non finanziarie (commerciali e diverse) scadute e in essere al 31 dicembre 2021, alla quota capitale scaduta del finanziamento oneroso e della relativa quota interessi scaduta al 31 dicembre 2021 per un importo totale pari a 96.337.589,84 e di procedere alla ristrutturazione dell’esposizione debitoria del Fi-nanziamento Soci fruttifero mediante la rinuncia agli interessi che di anno in anno matureranno e alla linea capitale che di anno in anno giungerà a scadenza per gli anni 2022, 2023 e 2024 ove la Società ne faccia richiesta e persistano condizioni di incertezza.

Si precisa che la società con propria nota prot. 0076994/23 del 24 marzo 2023, stante il perdurare delle condizioni di incertezza descritte nella Relazione sulla Gestione, ha richiesto ad Acea SpA la rinuncia al credito scaduto al 31 dicembre 2022 sia della quota capitale del finanziamento oneroso (per 10.000 mila) sia della relativa quota interessi (per 5.058 mila). La Società ha ricevuto in data 9 maggio 2023 il positivo riscontro da parte della Capogruppo.

L’operazione di patrimonializzazione attuata dalla controllante Acea SpA è finalizzata a ristabilire una situazione di equilibrio patrimoniale e finanziario, grazie alla riduzione dello stock di debiti pregressi verso la Capogruppo e ai significativi effetti positivi sulla PFN, liberando

così risorse finanziarie da destinare progressivamente all’estinzione dei debiti commerciali pregressi verso fornitori terzi.

Si segnala che, in conseguenza dell’approvazione dell’aggiornamen-to biennale 2022-2023 e del rilevante incremento dei costi del-le materie prime inasprito dalla crisi geopolitica internazionale, nel bilancio 2023, gli amministratori di Acea Ato5 hanno confermato la presa d’atto del permanere di significative incertezze che pos-sono far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale della società stessa quali, in particolare: l’esito favorevole del Tavolo Tec-nico con l’EGA finalizzato alla definizione complessiva delle partite reciproche (comprese quelle oggetto del Tavolo di Conciliazione) e il protrarsi del procedimento di approvazione da parte dell’ARERA delle proposte tariffarie 2016-2019 e 2020-2023, e degli aggior-namenti biennali 2018-2019 e 2022-2023.

Riguardo a tali azioni, si informa che anche l’ultima istanza di rie-quilibrio economico-finanziario presentata dalla società è decaduta a causa del mancato accoglimento entro il termine di 60 giorni e, inoltre, a febbraio 2024 che il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della società avverso la deliberazione n. 1/2021 dell’Ente d’Ambito.

Si veda, inoltre, quanto descritto nel paragrafo “Contesto di riferi-mento” “Regolazione idrica” della Relazione sulla gestione.

Nel corso dell’esercizio 2023 e 2024 è comunque proseguita l’a-dozione, da parte degli Amministratori, di tutte le misure idonee a migliorare la posizione finanziaria della società, necessaria per con-fermare il presupposto della continuità aziendale.

Gli obiettivi di tali azioni hanno riguardato principalmente:

l’avvio degli incontri con l’Ente di governo per la definizione del nuovo PEF e l’approvazione delle tariffe con il nuovo meto-do MTI-4 con un incremento in linea con quello del 2023 per l’anno 2024 ed entro i limiti dell’incremento tariffario massimo ammesso;

la richiesta proposta all’EGA dell’aggiornamento del tavolo tec-nico finalizzato all’aggiornamento delle partite oggetto del Tavolo di Conciliazione e delle partite creditorie;

la trasmissione all’EGA di una proposta di piano di rientro dei de-biti per canoni (non oggetto di Tavolo di Conciliazione), a fronte della quale la società non ha ancora ricevuto riscontro;

la sottoscrizione di piani di rientro per debiti pregressi sia con fornitori terzi che infragruppo;

l’attuazione di una serie di azioni coordinate e mirate a ridurre i tempi d’incasso delle fatture utenza e, conseguentemente, al miglioramento delle percentuali d’incasso;

l’efficientamento dei costi operativi in conseguenza del minor flusso di ricavi derivante dal Piano Economico-Finanziario ap-provato dall’EGA;

la richiesta e aggiudicazione di contributi (circa 12 milioni) per far fronte agli investimenti previsti nel biennio 2024-2025;

la richiesta di rinuncia di Acea agli interessi e alla quota capitale maturati e scaduti al 31/12/2023 in riferimento al finanziamento soci fruttifero per un ammontare complessivo di 14,55 mi-lioni (di cui 10 milioni quota capitale ed 4,55 milioni quota interessi). Tale richiesta è conforme a quanto già deliberato dal Consiglio di Amministrazione di ACEA del 16/06/2022;

la richiesta di supporto finanziario ad Acea SpA attraver-so la richiesta di dilazione di pagamento avente ad oggetto il debito commerciale maturato al 31 dicembre 2023, pari a  7.867.191,48, in numero 112 rate a decorrere dal mese di mar-zo 2024 e con scadenza 30 giugno 2033 (azione non prevista nel piano 2024-2028);

la richiesta ad Acea SpA di due finanziamenti soci onerosi da utilizzarsi esclusivamente a copertura dei propri fabbisogni fi-nanziari per gli anni 2024, 2025 e 2026 derivanti dalla realiz-

242 3. Bilancio consolidato

zazione degli investimenti PNRR (azione non prevista nel piano 2024-2028).

Tuttavia, pur in presenza di molteplici significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sul presupposto della conti-nuità aziendale, quali in particolare:

l’esito favorevole del Tavolo Tecnico con l’EGA finalizzato alla definizione complessiva delle partite reciproche (comprese quelle oggetto del Tavolo di Conciliazione);

l’approvazione della proposta tariffaria 2024-2029 nei termini proposti dal gestore (in particolare per quanto riguarda la fattu-razione dei conguagli entro il 2029 e il riconoscimento dei costi di morosità nella misura del e 10% dal 2026 in poi);

l’accettazione del piano di rientro proposto dalla società alla STO e non ancora accettato formalmente da quest’ultima con riferi-mento ai debiti non oggetto del Tavolo di Conciliazione;

gli Amministratori hanno continuato ad adottare tale presupposto nella redazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023, rite-nendo che le azioni a presidio della continuità, unitamente alle deli-berazioni di Acea SpA volte a rafforzare la patrimonializzazione della società, saranno sufficienti a proseguire l’ordinaria gestione azien-dale, confidando altresì che si possa pervenire, in tempi ragionevoli alla definizione del tavolo di conciliazione, nonché alle approvazioni tariffarie da parte di ARERA.

La principale motivazione che ha determinato la pressoché stabilità del valore recuperabile è da ricondurre sostanzialmente alle seguenti assunzioni inserite nell’ultimo piano industriale approvato:

i ricavi SII (VRG) sono stati elaborati sulla base del metodo tarif-fario MTI-4 pubblicato a dicembre 2023. La simulazione include i) la valorizzazione del VRG in coerenza con il WACC Regolato-rio, pari al 6,13%, ii) l’ipotesi di riconoscimento della componente Cmor al 3,5% per gli anni 2024-2025 e 10% negli anni 2026-2033, iii) la fatturazione di conguagli pregressi entro il 2030 per circa 105 milioni, pur nei limiti del theta massimo ammesso. Prudenzialmente non sono stati stimati gli impatti derivanti da eventuali maggiori Opex riconosciuti;

la prosecuzione del processo di efficientamento dei costi ope-rativi non passanti; mentre i costi operativi passanti sono stati proiettati in coerenza con il profilo dei ricavi riconosciuti;

gli ammortamenti garantiscono la coerenza tra Capitale Immo-bilizzato Netto e RAB lorda stimata;

il piano degli investimenti, fino al termine della concessione, è in linea con il Piano degli Interventi che la società sta definendo con l’EGATO sulla base del metodo tariffario MTI-4; in parti-colare sono previsti 12 milioni di contributi agli investimenti in progetti PNRR nelle annualità 2024-2025;

il Valore Residuo (investimenti effettuati, al netto degli ammor-tamenti e dei contributi) del gestore in caso di subentro è stato calcolato dalle società alla data della scadenza concessione come somma algebrica di Immobilizzazioni nette, Lavori in corso, Con-tributi a fondo perduto. Il VR è stato determinato in coerenza con il PEF aggiornato dalla società (formula ARERA) e tiene conto al termine della scadenza degli investimenti effettuati nell’ultimo anno.

È stata effettuata un’analisi di sensitivity prendendo in considerazio-ne l’ipotesi di diminuzione degli incassi dei conguagli, da una parte, e un incremento dei costi di piano, dall’altra. Nelle circostanze, non è ipotizzabile uno scenario peggiorativo delle valutazioni effettuate e sintetizzate nel “caso base” individuato in quanto, nell’eventualità in cui i sopra descritti obiettivi di riconoscimento non dovessero con-cretizzarsi, l’Ente d’Ambito non potrebbe esimersi dall’individuare modalità alternative, ivi inclusa la richiesta di accesso alle misure di perequazione finanziaria previste dalla regolazione, al fine di garan-

tire l’imprescindibile equilibrio economico-finanziario del Gestore e la regolare gestione del servizio. Si segnala, inoltre, che con l’appro-vazione del nuovo metodo tariffario MTI-4, il regolatore ha fornito un’indicazione puntuale alla possibilità di recupero dei conguagli, limitando quindi il margine di discrezionalità degli Enti di Governo d’Ambito nella dilazione dei riconoscimenti tariffari. Nello specifi-co, l’articolo 28.2 dell’allegato A della delibera ARERA 639/2023 (MTI-4) stabilisce che gli EGA provvedano a inserire nel nuovo PEF tutti i conguagli deliberati prevedendone la fatturazione entro il 31/12/2029, salvo la possibilità, in accordo con il gestore e per esigenze di sostenibilità sociale della tariffa, di presentare motivata istanza ad ARERA per il superamento di tale termine prescrivendo comunque il rispetto dell’equilibrio economico-finanziario.

I ricavi del servizio idrico integrato sono determinati sulla base del metodo tariffario idrico (MTI-3), così come approvato dall’Autorità (ARERA) con deliberazione n. 580/2019/R/idr del 27 dicembre 2019 e della deliberazione n. 1/2023 della Conferenza dei Sindaci dell’ATO5 e ammontano a 85,5 milioni inclusa la stima dei con-guagli delle partite passanti e la componente FoNI pari a 7,9 mi-lioni.

Per quanto riguarda i conguagli tariffari ammontano a 110 milioni.

Con la delibera n. 639/2023/R/idr del 28 dicembre 2023, l’ARERA ha approvato il metodo tariffario idrico per il quarto pe-riodo regolatorio 2024-2029 (MTI-4) definendo le regole per il calcolo dei costi ammessi al riconoscimento in tariffa.

A seguito della pubblicazione della suddetta delibera, la Società ha inviato nota all’EGA chiedendo di definire un calendario di incontri volti a favorire un processo di condivisione dei dati e delle informa-zioni utili all’aggiornamento tariffario da approvare entro il 30 aprile 2024.

Con riferimento ai rapporti con l’AATO5, la Società ha cercato di giungere a una composizione delle varie controversie pendenti nei confronti dell’Autorità d’Ambito, sulla convinzione della necessità di far cessare una lunghissima stagione caratterizzata da una netta contrapposizione tra Ente Concedente e Società Concessionaria culminata con la deliberazione assunta dalla Conferenza dei Sindaci dell’ATO5 volta alla risoluzione della Convenzione di Gestione che ha costretto la Società a proporre ricorso al TAR Latina che ha an-nullato la predetta deliberazione.

In questo contesto, negli ultimi anni, e in special modo nel corso del 2018, è stato compiuto un enorme sforzo, anche organizzativo, vol-to a una ricostruzione dei rapporti tra la Società, l’Autorità d’Ambito e le singole Amministrazioni Comunali dell’ATO5.

Nel medesimo contesto, si è dunque concretizzata la possibilità di aprire un Collegio di Conciliazione con l’Autorità d’Ambito finaliz-zato a verificare una possibile composizione sulle principali questioni ancora controverse tra le parti.

In tale direzione, in data 11 settembre 2018, l’AATO5 e la Società hanno sottoscritto il verbale n.1 con il quale le parti manifestavano la reciproca disponibilità ad aprire un Collegio di Conciliazione sulle varie controversie pendenti tra le stesse.

Sempre con il medesimo verbale, le Parti hanno altresì condiviso le regole di funzionamento del nominando Collegio di Conciliazione e i criteri di nomina del Collegio stesso e, in particolare, ciascuna parte ha nominato il proprio componente.

Il Presidente del Collegio di Conciliazione è stato indicato dal Pre-fetto di Frosinone, su richiesta congiunta delle parti ed è stato nominato congiuntamente in data 16 maggio 2019. Il Collegio si è ufficialmente insediato in data 27 maggio 2019, decorrendo in tal modo dalla predetta data il termine di 120 giorni entro cui lo stesso era tenuto a formulare una proposta di amichevole composizione delle questioni rimesse alla sua valutazione. In data 17 settembre

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 243

2019 il Collegio di Conciliazione ha comunicato di aver completato l’attività istruttoria in merito a tutti i punti devoluti al Tavolo. Ha ri-levato, tuttavia, che, in ragione della numerosità e della complessità delle questioni oggetto di esame, risultasse necessaria una notevole attività ai fini della redazione di un documento che presentasse una complessiva e motivata proposta conciliativa. Ha pertanto richiesto alle parti, e ottenuto dalle stesse, una proroga di 30 giorni a far data dal 24 settembre 2019.

All’esito di un’articolata e approfondita attività istruttoria, il Collegio di Conciliazione ha elaborato una bozza di Proposta di Conciliazione illustrata ai legali rappresentanti delle parti nella seduta dell’11 no-vembre 2019. In occasione di tale seduta, le Parti hanno invitato il Collegio a elaborare una vera e propria bozza di Conciliazione che tenesse conto della relazione illustrata in quella sede, nonché delle proposte formulate dal Gestore, da sottoporre all’esame e all’ap-provazione dei relativi Organi.

In data 27 novembre 2019, il Collegio di Conciliazione trasmetteva alle parti la “Proposta di Conciliazione” definitiva, nonché la bozza dell’Atto di Conciliazione, che ciascuna parte sarà libera di accettare o meno, a proprio insindacabile giudizio, ovvero di accettarla in toto o anche solo parzialmente. Le valutazioni del Collegio infatti hanno avuto come obiettivo e criterio ispiratore la formulazione di una pro-posta conciliativa unitaria, in grado di costituire un punto di equilibrio tra le rispettive posizioni e gli interessi delle parti, minimizzando gli impatti negativi sugli utenti e sulla tariffa del servizio e che consentirà l’instaurazione di un clima più mite nei rapporti tra il Gestore, l’Ente d’Ambito e gli utenti dell’AATO5, superando il precedente periodo caratterizzato da un clima conflittuale, che ha generato grave pre-giudizio per il Gestore anche nei rapporti con gli utenti.

Nello specifico, con riferimento alle singole reciproche pretese ri-messe alla sua valutazione, le soluzioni prospettate dal Collegio di Conciliazione nella succitata Proposta di Conciliazione sono le se-guenti:

giudizio pendente presso il Tribunale di Frosinone R.G. 1598/2012: si precisa che in data 31/05/2023 è stata emes-sa sentenza con cui il Giudice ha ritenuto estinto il debito in base ai pagamenti eseguiti da Acea in corso di giudizio. Inoltre, il Giudice ha riconosciuto un pagamento, in eccesso, da parte di Acea Ato 5, pari alla differenza tra la somma dovuta (pari a  26.313.251,50) e quella effettivamente corrisposta da Acea Ato 5 (pari a 28.690.662,85), pari a circa 2.377.000.

Alla luce sella suddetta sentenza la Società ha adeguato il fondo rischi:

accantonando interessi per circa 554.000,00 in virtù della nota inviata all’EGATO5 in data 06/02/2024 e secon-do quanto stabilito dalla sentenza del 31/05/2023. La somma accantonata deriva dall’applicazione del tasso a cui viene re-munerata la liquidità allo stesso ente (Euribor 3 mesi dell’an-no di riferimento maggiorata di 70 bps);

rilasciandolo per circa 1.200.000,00 a seguito della sen-tenza stessa;

quantificazione del canone concessorio relativo al periodo 2012-2018 e correlata destinazione delle eventuali economie per complessivi 12.798.930,00 il Collegio proporrebbe, anche tenuto conto delle indicazioni regolatorie fornite dall’ARERA, che le medesime vengano decurtate dai conguagli tariffari a fa-vore del Gestore;

riconoscimento del credito vantato dal Gestore (€ 10.700.00,00) il Collegio proporrebbe il riconoscimento di tale credito a favore del Gestore;

risarcimento dei danni subiti da Acea Ato5 a fronte delle ritar-date consegne dei servizi da parte dei Comuni di Cassino, Atina

e Paliano il Collegio riterrebbe fondata la pretesa del Gestore ma, in considerazione della difficile quantificazione economica del danno subìto e in ragione dello spirito conciliativo sotteso alla proposta di conciliazione, proporrebbe che il Gestore rinunci alla pretesa nei confronti dell’Ente d’Ambito;

risarcimento dei danni per il mancato passaggio degli impianti ASI e COSILAM, valorizzati economicamente in 2.855.000,00 Il Collegio ritiene non vi siano i presupposti per rimettere in discussione un atto ormai passato in giudicato; il Gestore, tutta-via, rinuncerebbe a tale pretesa a fronte del riconoscimento del credito per 10.700.000,00;

riconoscimento delle penali per 10.900.000,00 applicate da parte dell’AATO5 nei confronti del Gestore e annullate dal TAR Latina con sentenza n. 638/2017. Seppur il Gestore ab-bia sostanzialmente disconosciuto l’applicazione di dette penali relative al periodo 2014-2015, il Collegio proporrebbe un ac-coglimento parziale della pretesa dell’Ente d’Ambito in misura pari a complessivi 4.500.000. Relativamente a tale punto, la Proposta di Conciliazione prevede un impegno irrevocabile a realizzare, sul territorio dell’ATO5, investimenti, di importo cor-rispondente alla quantificazione operata dal Collegio di Conci-liazione, senza alcun riconoscimento tariffario e dunque a totale carico del Gestore;

riconoscimento degli interessi per ritardato pagamento dei ca-noni di concessione da parte di Acea Ato5, valorizzati economi-camente in 650.000,00 il Collegio proporrebbe il ricono-scimento di tale pretesa;

richiesta di un piano di rientro da parte del Gestore nei confronti dell’Ente d’Ambito in relazione alle posizioni debitorie inerenti al canone concessorio 2013/2018 che, al 30 giugno 2019, vale circa 10.167.000; il Collegio proporrebbe la compensazione di tale debito con il riconoscendo credito di 10.700.000;

attualizzazione dei conguagli 2006-2011 anche al 2014, 2015, 2016 e 2017, economicamente valorizzati in 1.040.000,00 il Collegio proporrebbe il riconoscimento di tale credito a favore del Gestore;

mancata fatturazione dei conguagli 2006-2011 a causa di rettifica dei volumi 2012, economicamente valorizzati in 1.155.000 il Collegio proporrebbe il riconoscimento di tale pretesa a favore del Gestore.

La “Proposta di Conciliazione” e la bozza di “Atto di Conciliazione” sono state approvate dal CdA della Società tenutosi in data 19 di-cembre 2019. In data 4 febbraio 2020, la Società ha comunicato alla STO dell’AATO 5, con nota protocollata n. 53150/20, che in data 19 dicembre 2019 il CdA ha approvato la Proposta di Conciliazione for-mulata dal Collegio di Conciliazione e la bozza di Atto di Conciliazione tra l’AATO5 e Acea Ato5 e che, inoltre, è stato conferito mandato al Presidente di sottoscrivere l’Atto di Conciliazione, confermando, in particolare, l’impegno a realizzare interventi per un importo comples-sivo pari a 4.500.000 senza alcun riconoscimento tariffario, in via conciliativa e per le ragioni sopra rappresentate.

Purtuttavia, alla luce dei comportamenti assunti nel corso di tutto il processo di conciliazione e, in particolare, nel corso della seduta conclusiva dell’11 novembre 2019 in cui il Collegio di Conciliazione ha illustrato ai legali rappresentanti delle parti la Proposta di Con-ciliazione e avendo il Consiglio di Amministrazione della Società già approvato il relativo Atto di Conciliazione in data 19 dicembre 2019 e poi comunicato tale decisione all’AATO5 in data 4 febbraio 2020, la Società ha ritenuto che al 31 dicembre 2019 fosse già sor-ta un’obbligazione implicita per gli impegni previsti dall’Atto di Con-ciliazione e, in particolare, per il sopra citato impegno a realizzare in-

244 3. Bilancio consolidato

terventi sul territorio senza alcun riconoscimento tariffario, avendo già creato nell’Ente d’Ambito e nei Comuni del territorio dell’AA-TO5 la valida aspettativa che la Società intenda onorare tali impegni e farsi carico dei relativi oneri. In sede di predisposizione del bilancio 2019, considerando probabile, in base alle informazioni disponibili, l’approvazione dell’Atto di Conciliazione da parte della Conferen-za dei Sindaci e ritenendo, conseguentemente, anche probabile la correlata obbligazione implicita, la Società ha deciso di stanziare a Bilancio a fronte della stessa un fondo rischi di 4.500.000.

Ad oggi, non risulta ancora fissata la Conferenza dei Sindaci in occasione della quale si provvederà alla approvazione definitiva dei due documenti suddetti. Nello specifico si segnala che la Con-ferenza dei Sindaci del 28 ottobre 2021 ha deliberato che l’ap-provazione dell’Atto di Conciliazione potrà essere valutata solo all’esito, almeno, della fase preliminare del Procedimento Penale 2031/2016 pendente innanzi al Tribunale di Frosinone. Successi-vamente, in data 26 gennaio 2022, la STO dell’AATO5 ha tra-smesso alla Società una missiva intimando la costituzione, entro e non oltre 15 giorni, di un “escrow account” fruttifero d’interessi su cui far confluire la somma di 12,8 milioni relativa alle summen-zionate economie sui canoni concessori per il periodo 2012-2018, come quantificate nella relazione congiunta del 29 aprile 2019 al-legata ai lavori del tavolo di conciliazione, che a quanto sostenuto dalla STO sarebbe stata asseritamente fatturata dal Gestore. La Società ha riscontrato tale missiva in data 10 febbraio 2022, fa-cendo presente, tra l’altro, che lo stesso Collegio di Conciliazione nella propria relazione, con specifico riferimento alle economie sui canoni concessori 2012-2018, aveva chiarito che “tali somme solo virtualmente e astrattamente (e non anche in termini finanziari ef-fettivi) possono essere considerate nella disponibilità del Gestore” e che le stesse rappresenterebbero invero una fonte finanziaria idonea alla copertura del debito di 10,7 milioni nei confronti del Gestore ovvero, in subordine, come proposto nella bozza di ac-cordo di conciliazione per ridurre l’ammontare complessivo dei conguagli tariffari ancora dovuti in favore del Gestore, che supera-no di gran lunga l’importo in questione.

La Società si è comunque resa disponibile all’attivazione di un tavo-lo di confronto nel quale approfondire ulteriormente i termini della questione e individuare la soluzione più idonea a contemperare i re-ciproci interessi.

Stante quanto sin qui rappresentato e nelle more dell’esame del-la Proposta di Conciliazione da parte della Conferenza dei Sindaci dell’AATO5, la Società considera la bozza di Conciliazione approva-ta dal Consiglio di Amministrazione di Acea Ato5 nella riunione del 19 dicembre 2019, come un riferimento ancora valido in relazione alla complessiva composizione delle tematiche sottoposte dalle parti al Collegio di Conciliazione e, quindi, ritiene che la stessa continui a rappresentare nella misura dell’importo netto di 4,5 milioni da riconoscere all’EGA in forza della stessa una obbligazione im-plicita che potrà essere fatta valere nei propri confronti. Pertanto, il fondo rischi originariamente iscritto nel bilancio al 31 dicembre 2019 si ritiene riconfermato anche in sede di redazione del bilancio 2023 della Società alla luce delle interlocuzioni in corso con l’EGA-TO il cui incontro è previsto per la data del 6 marzo 2024, come meglio descritto di seguito.

A ulteriore conferma della perdurante validità della Proposta di Conciliazione tra le parti, si segnala che in data febbraio 2022 l’EGA ha sollecitato il pagamento delle fatture per oneri concessori emesse con riferimento agli anni 2019-2022 e non anche di quelle emesse con riferimento agli anni 2012-2018, oggetto del Tavolo di Conciliazione.

La Società ha riscontrato tale sollecito con tre distinte missive invia-

te il 3 febbraio 2022, il 17 febbraio 2022 e da ultimo il 2 marzo 2022, in cui, rispettivamente, ha contestato gli importi di alcune delle fatture sollecitate dall’EGA (il cui ammontare non corrisponde a quello delle fatture in suo possesso), ha avanzato una proposta di piano di rientro rateale e ha comunque ribadito che tale proposta rateale non è alternativa rispetto al Tavolo di Conciliazione, ne modifica in alcun modo i contenuti, bensì riguarda unicamente la sistemazione della quota di debiti riferiti al periodo 2019-2021.

Successivamente, con nota del 29 aprile 2022 la STO, ribadendo le proprie pretese in merito agli oneri concessori, ha convocato un tavolo di confronto per il 6 maggio 2022. In data 9 maggio 2022 si è tenuto l’incontro fra le parti a esito del quale si è convenuto sulla necessità di avviare un tavolo tecnico per analizzare tutte le questioni in sospeso.

Il tavolo tecnico ha provveduto ad aggiornare le informazioni ine-renti le economie sui mutui già individuate nell’ambito dei lavori del Tavolo di Conciliazione attualizzando anche i canoni dovuti dal Ge-store e riconciliando le fatture emesse e già saldate de quest’ultimo. Successivamente con nota del dicembre 2022, la STO ha chiesto un incontro urgente per affrontare la questione dei canoni conces-sori non ancora saldati e, più in generale, della posizione del Gestore verso l’Ente. Nel corso di tali incontri, svoltisi nella seconda metà del mese di dicembre 2022, la STO ha rappresentato la criticità costi-tuita dall’esito delle valutazioni del proprio bilancio 2021. In risposta a tale nota, dal suo canto, la Società ha rappresentato con nota del 23 dicembre 2022 il perdurare dello stato di incertezza conseguen-te la mancata approvazione tariffaria nei tempi previsti da ARERA. Non risultano, allo stato, ulteriori aggiornamenti a riguardo.

In data 21/09/2023 con nota prot. n. 2577/2023 l’EGATO 5 for-malizzava atto di diffida e messa in mora con riferimento al presun-to debito maturato da Acea Ato5 in relazione agli oneri concessori non versati al 31 luglio 2023 e chiedeva applicazione degli interes-si commerciali ex D.Lgs. 231/2002. In tale contesto, la Società, come riepilogato all’EGATO5 nella comunicazione del 9 novembre 2023, ha avviato il pagamento della propria esposizione debitoria nei confronti dell’EGATO 5 relativamente al periodo 2019-2023 (di circa 4 milioni) mediante la proposta di sottoscrizione di un piano di rientro di n. 18 rate mensili a partire dal mese di novembre 2023 nonché il pagamento, in un’unica soluzione, dell’importo di 1.318.066 e il pagamento dell’importo di 934.941 relativo alle spese di funzionamento della STO dell’EGATO5 dell’anno 2023. La società non ha a oggi ricevuto riscontro da parte della STO alla proposta di sottoscrizione di detto piano di rientro.

La società con nota inviata il 3 gennaio 2024 ha chiesto all’EGA di convocare il Collegio di Conciliazione; l’incontro è avvenuto in data 11 gennaio 2024, nel corso del quale si è condivisa l’opportunità di effettuare una ricognizione preliminare dei contenuti e delle voci che compongono la Proposta di Conciliazione del 2019, al fine non solo di verificarne l’attualità alla luce della recente definizione di al-cuni contenziosi ma anche per valutare eventuali possibili correttivi alla proposta medesima nel rispetto delle reciproche esigenze.

L’esito di tali approfondimenti, come discusso nel corso dell’incon-tro, dovrà essere poi condiviso con i rispettivi organismi di riferi-mento per le successive valutazioni. Difatti, in data 01 marzo 2024 con nota avente ad oggetto “Aggiornamento dei lavori del tavolo di conciliazione” l’EGATO convocava il suddetto tavolo per il giorno 6 marzo 2024 ore 11.

Con riferimento alle ulteriori vicende relative ai contenziosi legali, instaurati e instaurandi, e ai contenziosi fiscali si rinvia a quanto illu-strato al paragrafo “Aggiornamento delle principali vertenze giudi-ziali” del presente documento.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 245

Acea Molise

Acea Molise Srl (di seguito “AMolise” o la società) gestisce il Ser-vizio Idrico Integrato nel Comune di Termoli (CB) a seguito di par-tecipazione e aggiudicazione nel 2022 del bando di gara avente ad oggetto l’“Affidamento dell’esecuzione degli interventi a tutela del ter-ritorio e delle acque e per il miglioramento del servizio idrico integrato del Comune di Termoli - Partenariato Pubblico Privato - Finanza di Progetto con diritto di prelazione del promotore (art. 183, comma 15, D.Lgs. n. 50/2016)”.

In sintesi, la Finanza di Progetto prevede:

7,6 milioni di Investimenti a carico del gestore da effettuare nell’intero comparto idrico integrato (idrico, depurazione e fo-gnatura);

3,8 milioni di finanziamento regionale dedicato alla realizza-zione dell’opera di “delocalizzazione e dismissione del depuratore del porto” nel Comune di Termoli (CB);

15 anni di gestione per la realizzazione delle opere;

la remunerazione delle opere tramite tariffa idrica secondo i cri-teri regolatori ARERA;

la conseguente gestione anche del Servizio Idrico Integrato co-munale.

La Convenzione di gestione della Finanza di Progetto è stata sotto-scritta tra le Parti il 03/08/2022, legittimando a pieno titolo la so-cietà Acea Molise a gestire il Servizio Idrico Integrato del Comune di Termoli (CB) fino al 2037.

Preme specificare che la Convenzione di Gestione contempera nell’art. 6.2 l’ipotesi di una rescissione anticipata qualora il Gesto-re Unico dell’Ambito Molisano individuato dall’Ente di Governo dell’Ambito Molisano (di seguito “EGAM”) faccia richiesta esplicita ad Acea Molise di subentro nel servizio.

Per quanto precede il subentro del Gestore Unico d’Ambito Ge-stione Risorse Idriche Molisane Scarl (di seguito “GRIM”) ad Acea Molise Srl nella gestione del Servizio Idrico Integrato idrica di Ter-moli (CB) è tecnicamente plausibile prima della scadenza quindi-cennale della Convenzione.

Anche se a oggi non è pervenuta alla società alcuna richiesta di su-bentro da parte della GRIM, Acea Molise, in considerazione degli impegni assunti con il Project Financing e soprattutto dell’indebita-mento occorrente per l’esecuzione delle nuove opere da realizzare, ha manifestato all’EGAM la difficoltà oggettiva di proseguire l’atti-vità di pianificazione ed esecuzione di opere di ammodernamento senza avere ben chiaro il quadro strategico complessivo degli intenti programmatici regionali di settore e del ruolo di GRIM.

È opinione di Acea Molise che non sia possibile intraprendere ope-re complesse (e finanziariamente impegnative) quale la delocaliz-zazione del depuratore del porto di Termoli, la cui durata media di cantiere è di circa tre anni, senza avere precise indicazioni dagli Enti Istituzionali di riferimento circa le prospettive di continuità aziendale della società quanto meno nel breve-medio periodo.

In attesa di maggiori informazioni da parte degli Enti interessati circa gli intenti e le tempistiche del Gestore Unico GRIM, la società a inizio 2023 ha incaricato lo studio legale di redigere un Parere in cui venisse contemperata la situazione complessiva inerente alla Con-venzione di Termoli e valutata la fondatezza o meno dei presupposti della continuità aziendale dal punto di vista normativo e regolatorio.

Il Parere trasmesso alla società nella seconda metà del mese di marzo 2023 non lascia pone dubbi in merito alla titolarità normativa e regolatoria di Acea Molise nel proseguire la gestione del Servizio Idri-co Integrato nel Comune di Termoli con piena e assoluta operatività.

Preso atto quindi che sino a che non si verifichi la richiesta formale di

subentro e venga corrisposto il Valore Residuo regolatorio, è preciso obbligo di Acea Molise eseguire la concessione e gestire il SII del Comune di Termoli nel rispetto della Convenzione e della pertinente disciplina regolatoria ARERA nonché realizzare gli investimenti e le opere previste nel Piano degli Interventi (ed ogni attività a esse pre-supposta, strumentale o conseguente) nel rispetto del cronopro-gramma, nel corso del 2023 sono state concretizzate tutte quelle attività sia tecnice che economiche propedeutiche all’assolvimento degli impegni di periodo del Project Financing.

In sintesi:

sono stati programmati ed eseguiti Investimenti nell’intero com-parto idrico integrato per un valore di 1,5 milioni oltre alla pun-tuale manutenzione ordinaria degli impianti e delle reti;

è stato sottoscritto con Acea SpA di un Contratto di Finan-ziamento soci remunerativo sino a un esborso massimo di 5 milioni;

è stato sottoscritto con UniCredit SpA di un Contratto di Fi-nanziamento (Bridge) sino a un esborso massimo di 4 milioni;

si è provveduto ad aggiornare, di concerto con l’Ente Conce-dente Comune di Termoli (CB) e l’EGAM, la predisposizione tariffaria anni 2022-2023.

In particolare, per quanto riguarda l’aggiornamento tariffario, pre-me evidenziare che in data 18/12/2023 il Comune di Termoli (CB) con Determina Dirigenziale n. 3309 ha approvato l’aggiornamento tariffario per AMolise anni 2022-2023, e contestualmente appro-vato la RAB e i Conguagli tariffari sino a quel momento maturati.

Si rileva infine che AMolise, in qualità di mandataria di un costituen-do RTI, in data 10 novembre 2023 ha partecipato alla Gara indetta dall’Ufficio Speciale - Centrale Unica di Committenza della Regio-ne Sicilia, per l’acquisizione della quota del 49% del Capitale Sociale della costituenda NewCo Aretusacque, deputata alla gestione del Servizio Idrico Integrato del Comune di Siracusa e provincia.

Il Servizio Idrico della Provincia di Siracusa comprende 19 Comuni, 166 mila utenti serviti, copre un territorio di 2.100 km2 e gestisce 2.000 km di rete idrica e 1.300 km di rete fognaria. La durata della concessione è fissata in 30 anni (fino al 2053), e il valore totale dell’affidamento previsto dal bando è di 1,264 miliardi a fronte di un ricavo annuale ipotizzato per il nuovo gestore che varia da 37 a 46 milioni e di investimenti complessivi (da Piano Interventi sui 30 anni) pari a 366 milioni.

Come si è anticipato, Acea Molise è mandataria (al 60%) di un co-stituendo RTI con un partner locale (mandante al 40%), avvalen-dosi dei requisiti tecnici, economici e finanziari di Acea Ato2 e delle SOA per progettazione e Lavori di TWS.

Dalla determinazione di nomina del presidente della commissione, pubblicata da ATI Siracusa in data 16 gennaio 2024, si evince che l’unica offerta presentata entro i termini di gara è quella di AMolise (in RTI con il partner locale).

Nel frattempo, il TAR Catania ha rigettato tutti i ricorsi pervenuti contro il bando di gara; i ricorsi erano stati presentati da Suez (sen-tenza del 3 gennaio 2024), Ireti (sentenza del 8 gennaio 2024) e DAM (sentenza del 6 febbraio 2024).

Ad oggi la stazione appaltante non ha ancora convocato la seduta di apertura della busta amministrativa.

Campania - GORI SpA (Sarnese Vesuviano)

La Società gestisce il Servizio Idrico Integrato dell’Ambito Distret-tuale “Sarnese-Vesuviano” della Regione Campania (che ricom-prende 59 Comuni della Provincia di Napoli e 18 Comuni della Provincia di Salerno), per un totale di 77 Comuni. Si evidenzia che

246 3. Bilancio consolidato

in data 9 ottobre 2023, la GORI, il Comune di Roccapiemonte e l’EIC hanno siglato un accordo finalizzato all’avvio della gestione del servizio idrico integrato da parte della stessa GORI a partire dal gennaio 2024. Allo stato attuale solo il Comune di Calvanico in Provincia di Salerno sta provvedendo alla gestione in economia dei servizi idrici, non avendo ancora assicurato l’avvio della gestione del SII da parte della società anche se l’EIC ha già avviato le procedure per attuare il trasferimento.

L’affidamento della predetta gestione del SII, di durata trentennale e decorrente dal ottobre 2002 (e scadenza nel 2032), è stato perfezionato con la stipula di apposita convenzione con l’autori-concedente Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano (oggi sostituito dall’Ente Idrico Campano di cui alla citata legge Regione Campania 15/2015) in data 30 settembre 2002.

L’Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano della Regione Campania, costituito ai sensi della Legge Regionale 15/2015, ha una superficie di circa 900 kmq e una popolazione di 1.411.416 abitanti. (ultimo dato Istat Anno 2020).

La rete idrica attualmente gestita si sviluppa per una lunghezza complessiva di 5.274 km e si articola in una rete di adduzione pri-maria che si estende per 869 km e in una rete di distribuzione di circa 4.405 km, mentre la rete fognaria si estende per 2.746 km.

Per quanto riguarda gli impianti, GORI a oggi gestisce n. 13 sor-genti, n. 117 pozzi, n. 204 serbatoi, n. 116 sollevamenti idrici, n. 211 sollevamenti fognari e n. 13 impianti di depurazione.

Accordo Operativo tra Regione Campania, Ente Idrico Campano e GORI

Si ricorda che in data 8 novembre 2018 è stato stipulato un Accordo Operativo tra la Regione Campania, l’Ente Idrico Campano e GORI (“Accordo Operativo”) finalizzato alla completa attuazione del Ser-vizio Idrico Integrato nell’Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano in un quadro di equilibrio economico-finanziario della gestione per la sua intera durata residua. Per effetto dell’Accordo Operativo:

sono state trasferite al gestore GORI in concessione e secon-do le previsioni della vigente Convenzione di Gestione del SII dell’ATO, le “Opere Regionali” (cioè, alcune rilevanti infrastrut-ture del SII ricadenti nel territorio dell’Ambito Distrettuale Sar-nese-Vesuviano, gestite per lungo periodo dalla Regione Cam-pania e da quest’ultima trasferite al gestore GORI nel periodo tra il 2019 e il 2021),

in data 18 luglio 2019 è stato sottoscritto un contratto di finan-ziamento a lungo termine con un pool di banche con periodo di disponibilità di 4 anni, durata decennale e scadenza finale per il rimborso al 31 dicembre 2029, e

al fine di garantire l’equilibrio economico-finanziario della ge-stione del SII dell’ATO e la bancabilità del progetto, sono stati sottoscritti tra la GORI e la Regione Campania due atti aggiun-tivi all’Accordo Operativo e, precisamente:

l’“Atto Aggiuntivo n. 1” del 20/11/2020 con cui è stato di-sposto lo slittamento delle rate dei piani di rientro del debito maturato da GORI verso la Regione per forniture di “acqua all’ingrosso” e del servizio di “collettamento e depurazione delle Acque reflue”, con un riscadenzamento delle rate in scadenza nel 2025 (pari a 1,7 milioni), nel 2026 (pari a 3,5 milioni) e nel 2027 (pari a 6,7 milioni), rispettiva-mente al 2029, 2030 e 2031;

l’“Atto Aggiuntivo n. 2” del 10/08/2022, con il quale è sta-to stabilito il rinvio al 2030 del pagamento delle rate del medesimo piano di rientro per 103 milioni.

Si chiarisce che si è pervenuti alla stipula dell’“Atto Aggiuntivo n. 1” e

dell’“Atto Aggiuntivo n. 2” in considerazione delle criticità socio-e-conomiche dovute dall’emergenza sanitaria da Covid-19 e dagli ec-cezionali aumenti dei prezzi di acquisto di materiali da costruzione e dei prodotti energetici che incidono notevolmente anche sul fabbi-sogno finanziario degli operatori del settore dei servizi idrici.

Conferma Schema Regolatorio 2012-2015 - Defini-zione Partite Pregresse ante 2012 - Aggiornamento Schema Regolatorio per il biennio 2022-2023

In data 10 agosto 2022, il Comitato Esecutivo dell’Ente Idrico Cam-pano (“EIC”) ha definitivamente approvato, con la deliberazione n. 36/2022, l’aggiornamento biennale dello schema regolatorio per il biennio 2022-2023 per il gestore GORI SpA, secondo i criteri definiti dall’Autorità con delibera 580/2019/R/idr, come integrata dalla 639/2021/R/idr e dalla 229/2022/R/idr; in data 05 ottobre 2022, gli uffici dell’EIC hanno poi trasmesso all’ARERA l’aggior-namento dello schema regolatorio tramite la procedura informatica.

L’aggiornamento dello schema regolatorio approvato dall’EIC per il biennio 2022-2023 ha previsto un incremento del theta pari a “2,4” per l’annualità 2022 e un theta pari a “1” per il 2023, con-fermando quindi per entrambe le annualità i valori degli incrementi tariffari deliberati con la precedente delibera del Comitato Ese-cutivo dell’Ente Idrico n. 35/2021 con il quale era stato approvato lo schema regolatorio per il quadriennio 2020-2023 ex delibera 580/2019/R/idr di ARERA;

I ricavi al 31 dicembre 2023, che ammontano complessivamente a 222,9 milioni, sono stati determinati sulla base dello schema regolatorio approvato dall’Ente Idrico Campano con la delibera 36/2022, in adempimento alla delibera ARERA 580/2019/R/idr, successivamente integrata dalla delibera ARERA 639/2021, con la quale l’Autorità ha definito i criteri per l’aggiornamento biennale (2022-2023) delle predisposizioni tariffarie del Servizio Idrico In-tegrato.

La verifica dei parametri per l’individuazione del quadrante regola-torio e la presenza di OPnew relativi ai cambiamenti sistematici del-le attività del gestore in “presenza di fornitura di un nuovo servizio (per es. depurazione o fognatura per un operatore la cui gestione precedentemente limitata al servizio di acquedotto, ovvero, in altri casi, in presenza di integrazione della filiera a monte)” ai sensi degli artt. 18.2, 18.3 lettera c) e 18.4 dell’Allegato A alla delibera ARERA 580/2019/R/idr s.m.i., hanno determinato il collocamento nel VI quadrante regolatorio, tuttavia l’Ente Idrico Campano, al fine di ga-rantire la sostenibilità sociale della tariffa, nel rispetto dell’equilibrio economico-finanziario della gestione del SII, ha deliberato incre-menti tariffari inferiori rispetto al limite massimo applicabile ricono-sciuto dal metodo regolatorio MTI-3.

Si evidenzia inoltre che, per la valorizzazione del VRG al 31 dicem-bre 2023, la componente di vincolo relativamente al bonus idrico integrativo Opsocial di competenza dell’anno 2023 è stata posta pari a zero in quanto, pur essendo stata riconosciuta nell’ambito dello schema regolatorio approvato dall’EIC, di fatto manca un atto de-liberativo specifico.

Sono state altresì considerate le componenti puramente regolatoria COΔfanghi e COEE.

La componente OpexQT è stata valorizzata nella misura di quanto richiesto nella relativa istanza di riconoscimento costi, ovvero nel limite di quanto rendicontato nel 2019.

Mentre per la componente OpexQT si è provveduto a portare in computo i costi effettivamente sostenuti, poiché risultano inferiori rispetto a quanto richiesto nella relativa istanza di riconoscimento costi.

È stata inoltre valorizzata la componete relativa al Fattore correttivo

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 247

dei conguagli di cui al comma 27-bisn.2 MTI-3 con applicazione del tasso di rendimento delle immobilizzazioni Kd ai conguagli ricono-sciuti per le annualità 2012 e 2013.

Gli OPnew portati in computo sono stati quantificati in continuità con quanto fatto negli esercizi precedenti, e pertanto trovano co-pertura in vincolo, per il princìpio del full cost recovery, i costi ef-fettivamente sostenuti sugli impianti trasferiti al 31 dicembre 2023, come desumibili dalle fonti contabili.

Al 31 dicembre 2023 le Opere trasferite in capo al Gestore sono: Centrale idrica di Mercato Palazzo con trasferimento avvenu-to a ottobre 2016, le Centrali idriche di Boscotrecase e Cercola con trasferimento avvenuto a marzo del 2018, le Centrali idriche relative all’Area Nolana con trasferimento avvenuto a settem-bre 2018, le Centrali idriche di Campitelli e Boccia a Mauro per il completamento dell’Area Vesuviana con trasferimento avvenuto a dicembre 2018, il Campo Pozzi di Angri con trasferimento avvenu-to a febbraio 2019, l’impianto di depurazione dell’Area Nolana con trasferimento avvenuto a marzo 2019, il completamento dell’Area Sarnese con trasferimento avvenuto ad aprile 2019, l’impianto di depurazione Medio Sarno 2 con trasferimento avvenuto a luglio 2019, il trasferimenti relativi all’impianto di depurazione Medio Sar-no 3 e all’Area idrica Penisola Sorrentina avvenuti a dicembre 2019, i trasferimento dell’impianto di depurazione Foce Sarno avvenuto a dicembre 2020, il trasferimento dell’impianto di depurazione Alto Sarno avvenuto a gennaio 2021, e infine il trasferimento dell’im-pianto di depurazione di Punta Gradelle avvenuto a marzo 2023.

I costi operativi endogeni Opexend sono stati definiti secondo quanto stabilito all’art. 17.1 dell’Allegato A alla delibera ARERA 580/2019/R/idr e s.m.i. dove sono state introdotte misure volte a incentivare comportamenti efficienti da parte dei gestori; a tal fine, il calcolo del livello pro capite del costo operativo sostenuto da GORI nell’anno 2016 ha posizionato GORI nella Classe B1 della matrice regolatoria di cui all’art. 17.1 della delibera ARERA 580/2019/R/idr, mentre il calcolo del costo operativo stimato, calcolato secondo il modello statistico di cui all’art. 17.2 dell’Allegato A alla delibera ARERA e trasformato in termini pro capite, ha collocato il gestore nel Cluster A della matrice regolatoria. Pertanto, GORI si è posi-zionata nel quadrante n. 4 della matrice regolatoria. Gli Opexend così definiti, adeguati del coefficiente inflativo previsto dall’Autorità nell’ambito dell’aggiornamento biennale regolatorio 2022-2023, sono pari a 74,8 milioni.

Il VRG è stato, inoltre, aggiornato ai sensi dell’art. 27.1 dell’Allegato A della deliberazione ARERA n. 580/2019/R/idr e s.m.i. il quale articolo prevede, infatti, che, ai fini della determinazione del VRG per il periodo regolatorio 2020-2023, alcune voci di costo (costo dell’energia elettrica, saldo conguagli e penalizzazioni, contributo Autorità, costo delle forniture all’ingrosso, costi delle attività af-ferenti al SII sostenuti per variazioni sistemiche nelle condizioni di erogazione del servizio o per il verificarsi di eventi eccezionali) siano oggetto di valutazione a consuntivo, come componenti a conguaglio (Rc), relativa all’anno (a-2).

Per quanto concerne il computo in Vincolo dei costi per i servizi di acqua all’ingrosso dalla Regione Campania al 31 dicembre 2023, è stata considerata la tariffa approvata dall’EIC con delibera n. 7 del 26 febbraio 2021 che ha determinato lo schema regolatorio 2020-2023 per la Proposta Tariffa Acqua all’ingrosso per il gestore “Re-gione Campania”, e pari a 0,21679 €/mc, con l’applicazione, per l’anno 2023, di un theta pari a 1,124 (incremento pari al 6% rispetto all’anno precedente).

Il costo di competenza al 31 dicembre 2023 a valere sui COws re-lativi alle forniture idriche regionali, secondo il princìpio del full cost recovery, è pari a circa 4,8 milioni, iscritto per pari importo in

VRG e nei costi di competenza.

Per quanto attiene ai COws del servizio di collettamento e depura-zione, sono stati determinati, anche in tal caso, partendo dalla quan-tificazione dei costi riconosciuti che, per la determinazione dei costi di competenza al 31 dicembre 2023 secondo il princìpio del full cost recovery, risultano pari a circa 7,3 milioni, in ragione della tariffa per servizi di collettamento e depurazione delle acque reflue, pari a 0,310422 €/mc, (applicazione delibera ARERA 338/2015/R/idr alle tariffe regionali per servizi all’ingrosso, riconosciuta dalle Parti nell’ambito del Verbale di riunione del 4 Marzo 2016 fra Regione Campania, Ente d’Ambito e GORI), applicandola ai volumi di de-purazione trattati dagli impianti regionali.

La componente a copertura dei costi sostenuti per l’acquisto di energia elettrica COEE recepisce la rettifica di stanziamenti di costi energetici, iscritti negli esercizi precedenti, per un valore di -€ 3,2 milioni.

Si evidenzia che il Governo ha introdotto una serie di misure a so-stegno delle imprese per far fronte alla crisi energetica legata agli incrementi di costo.

Tra le misure introdotte con la Legge di Bilancio 197/2022 del 29 dicembre 2022, il Governo ha stabilito che il credito di imposta a favore delle imprese per l’acquisto dell’energia elettrica, nel caso delle imprese non energivore (fattispecie nella quale rientrano i Ge-stori del Servizio Idrico Integrato) è pari al 35% della spesa sostenu-ta per l’acquisto della componente energetica, qualora il prezzo della stessa nel terzo trimestre 2022 sia stato superiore di oltre il 30 % rispetto al terzo trimestre 2019.

Successivamente, con D.L. n. 34 del 30 marzo 2023, il Governo ha previsto, per il secondo trimestre 2023, un credito d’imposta pari al 10%, sempre con riferimento all’acquisto della componente energetica.

La quantificazione del credito di imposta, calcolato su fatture effet-tivamente sostenute di competenza gennaio-giugno, è pari a circa 3,9 milioni, ed è stata iscritta, al 31 dicembre 2023, nella voce “Altri ricavi” del conto economico.

Nel VRG di competenza al 31 dicembre 2023, al fine di evitare una doppia copertura del costo di energia elettrica, si è tenuto conto della quantificazione del credito d’imposta attraverso una rettifica di ricavo (VRG) di pari importo (-€ 3,9 milioni) allocata nella voce “Eventi eccezionali”.

Inoltre, sempre nella voce “Eventi eccezionali”, è stata iscritta una rettifica di vincolo pari a -€ 3,5 milioni a seguito dagli esiti dell’appli-cazione del meccanismo incentivante della regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato (RQSII), per le annualità 2020-2021, come meglio successivamente rappresentato.

Si rappresenta inoltre che ARERA, in data 13 ottobre 2022, con deliberazione n. 495/2022/R/idr “Riapertura dei termini per l’anti-cipazione finanziaria volta alla mitigazione degli effetti connessi alla crescita del costo dell’energia elettrica sui gestori del servizio idrico integrato” ha previsto una seconda finestra temporale entro la quale gli Enti di governo dell’ambito su richiesta del pertinente gestore possano formulare motivata istanza alla CSEA (entro il 30 no-vembre 2022) per l’attivazione di forme di anticipazione finanziaria, introdotte con la deliberazione 229/2022/R/idr, connesse al repe-rimento di risorse per far fronte a parte delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica. Ricorrendone i presupposti, GORI ha presentato in data 08/11/2022 all’Ente Idrico Campano richiesta di formulare istanza alla CSEA per un valore dell’anticipazione fi-nanziaria pari 11.842.336,80 (ovvero nella misura massima, pari a 0,35 x COEE 2022).

Sulla base della richiesta presentata da GORI, il Comitato Esecu-tivo dell’Ente idrico Campano, con deliberazione n. 76 del 29 no-

248 3. Bilancio consolidato

vembre 2022, ha stabilito di presentare istanza a CSEA per l’at-tivazione delle forme di anticipazione finanziaria, introdotte dalla deliberazione ARERA 229/2022/R/idr, connesse al reperimento di risorse per far fronte a parte delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica per il Gestore GORI SpA; in data 30/11/2022, l’Ente Idrico Campano ha trasmesso alla CSEA l’Istanza di Antici-pazione Finanziaria per il gestore GORI SpA, nella misura richiesta dal Gestore e pari a 11.842.336,80. Come previsto dalla delibera n. 495/2022/R/idr, l’anticipazione è stata erogata da CSEA entro il 31/12/2022 e precisamente in data 27/12/2022 e il Gestore dovrà provvedere “alla restituzione alla CSEA delle somme anticipate me-diante due rate di pari importo (in relazione alla quota capitale) con scadenza rispettivamente 31 dicembre 2023 e 31 dicembre 2024. Le rate sono maggiorate degli interessi applicati al capitale residuo e calcolati sulla base del tasso di interesse applicato, pari a quello ot-tenuto dalla CSEA sulle proprie giacenze liquide del proprio Istituto bancario cassiere”.

In data 19/12/2023 GORI ha provveduto alla restituzione alla CSEA della prima rata in relazione alla quota capitale dell’anti-cipazione finanziaria ottenuta per un importo pari a 5.921.168,40 e dovrà provvedere al pagamento della quota interessi non appena comunicata e determinata da CSEA.

Ad ottobre 2023, ARERA ha concluso il procedimento per il mec-canismo incentivante della regolazione della qualità tecnica e con-trattuale. In particolare, con delibera n. 476/2023/R/idr del 17 ot-tobre 2023, come modificata dalla delibera n. 500/2023/R/idr del 31 ottobre 2023, ARERA ha reso noti gli esiti dell’applicazione del meccanismo incentivante della regolazione della qualità contrattua-le del servizio idrico integrato (RQSII), per le annualità 2020-2021.

Contestualmente, con delibera 477/2023/R/idr del 17 ottobre 2023, ARERA ha concluso il procedimento per l’Applicazione del meccanismo incentivante della regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato (RQTI) per le annualità 2020-2021, ren-dendo noti agli operatori del settore i risultati finali.

Nel caso di GORI, gli esiti dell’applicazione del meccanismo incen-tivante della regolazione della qualità tecnica (RQTI) e della qualità contrattuale (RQSII) per il biennio 2020-2021 hanno comportato premi per la Qualità Tecnica pari a 3.301.042 e penalità per la qualità contrattuale pari a 3.503.333.

In particolare, in riferimento alla qualità tecnica, il biennio 2020-2021 è stato il secondo biennio di applicazione del meccanismo incentivante per il servizio idrico integrato: ciascuno degli opera-tori del servizio idrico è stato analizzato e classificato su tutti e sei i Macro-indicatori di qualità tecnica, in particolare Perdite idriche (M1), Interruzioni di servizio (M2), Qualità dell’acqua erogata (M3), Adeguatezza del sistema fognario (M4), Smaltimento dei fanghi in discarica (M5) e Qualità dell’acqua depurata (M6), mentre nel pre-cedente biennio il Macro-indicatore M2 relativo alle interruzioni del servizio era stato escluso dal meccanismo incentivante. Come noto, il sistema incentivante della qualità tecnica previsto da ARERA, nell’ambito della RQTI, è articolato in fattori premiali o di penalizza-zione, da attribuire in ragione delle performance dei gestori.

GORI, per il biennio 2020-2021, ha ricevuto premi per il raggiun-gimento degli obiettivi per i Macro-indicatori M2, M3 e M6 in ri-ferimento allo stadio II, caratterizzato da un livello base di fattore premiale; per il Macro-indicatore M2 GORI ha ricevuto un doppio premio: un premio per lo stadio II (pari a 1.363.712) e uno per lo stadio IV caratterizzato da un livello avanzato di fattore premiale pari a 1.514.016, essendo risultato tra i tre operatori (GORI in particolare si è posizionata al posto) che hanno conseguito, ex post, i miglioramenti più ampi rispetto agli obiettivi fissati.

Si precisa inoltre che ARERA ha previsto che le premialità rela-

tive al biennio 2020-2021 siano erogate dalla Cassa servizi ener-getici e ambientali (CSEA); infatti, nel mese di novembre 2023, la CSEA ha provveduto a erogare i premi di qualità tecnica per il gestore GORI. In data 30/11/2023, CSEA ha provveduto a erogare a GORI il premio di qualità tecnica relativi al biennio 2020-2021 per l’importo complessivo di 3.301.042,10.

Per quanto riguarda invece la qualità contrattuale, il biennio 2020-2021 è stato il primo biennio di applicazione del meccanismo di in-centivazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato, introdotto da ARERA con la deliberazione 547/2019/R/idr: cia-scuno degli operatori del servizio idrico è stato analizzato e classi-ficato su entrambi i macro-indicatori di qualità contrattuale MC1 “Avvio e cessazione del rapporto contrattuale” e MC2 “Ge-stione del rapporto contrattuale e accessibilità del servizio”. Il mec-canismo di incentivazione introdotto dall’Autorità con la delibera-zione 547/2019/R/idr (speculare per premi e penalità) è articolato in fattori premiali o di penalizzazione, da attribuire in ragione delle performance dei gestori, attraverso stadi successivi di valutazione, distinti per livello di valutazione (livello base e livello di eccellenza) e per obiettivi associati alle condizioni di partenza (obiettivi di man-tenimento e obiettivi di miglioramento). Le modalità con cui è di-sciplinato il meccanismo di incentivazione della qualità contrattuale sono declinate, nell’ambito del Titolo XIII della RQSII, rispetto a tre Stadi di Valutazione, il I e II caratterizzato da un livello base e il II caratterizzato da un livello avanzato.

Come noto, la quantificazione del premio o della penale, per ogni gestione, dipende dalla componente di costo OpexQC (eventual-mente valorizzata per gli adeguamenti agli standard di qualità con-trattuale e/o ai nuovi obiettivi stabiliti dalla regolazione) e dal vincolo ai ricavi del gestore, VRG, come risultanti dalle determinazioni ta-riffarie assunte nel rispetto dei criteri di cui all’Allegato A della de-liberazione 580/2019/R/idr, recante il Metodo Tariffario Idrico per il terzo periodo regolatorio (MTI-3). Si sottolinea che per il biennio 2020-2021, GORI ha concorso per entrambi i Macro-indicatori per un livello base di fattore premiale, ovvero per lo stadio II. In par-ticolare, per il biennio 2020-2021, GORI ha perseguito l’obiettivo previsto per il Macro-indicatore MC1 e non ha conseguito l’obiet-tivo per il Macro-indicatore MC2. Tuttavia, per il Macro-indicatore MC1, nonostante l’obiettivo di miglioramento fosse stato consegui-to da GORI per il biennio 2020-2021, il premio è stato azzerato in applicazione della formula di cui all’articolo 96.2 della RQSII (ov-vero in virtù del valore del riconoscimento tariffario degli OpexQC per gli adeguamenti agli standard di qualità contrattuale e/o ai nuovi obiettivi stabiliti dalla regolazione). Per il macro-indicatore MC2, il mancato raggiungimento dell’obiettivo per il biennio 2020-2021 ha invece comportato una penale.

Si precisa inoltre che ARERA ha previsto che le premialità relative al biennio 2020-2021 siano erogate dalla Cassa servizi energetici e ambientali (CSEA) e che le penalità di qualità contrattuale relative al biennio 2020-2021 debbano essere decurtate dai costi ricono-sciuti per le gestioni che si collocano negli Stadi I e II secondo quan-to previsto al comma 96.3 della RQSII.

Si evidenzia che le misure a sostegno delle imprese per far fronte alla crisi energetica legata agli incrementi di costo, introdotte con la Legge di Bilancio 197/2022 del 29 dicembre 2022, sono state prorogate fino al 30/06/2023.

La quantificazione del credito di imposta, calcolato su costi fatturati, effettivamente sostenuti, di competenza del primo semestre 2023 è pari a circa 3,9 milioni, e il relativo ricavo è stato iscritto nella voce A5 del conto economico.

Nel VRG di competenza, al fine di evitare una doppia copertura del costo di energia elettrica, si è tenuto conto della quantificazione del

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 249

credito d’imposta attraverso una corrispondente rettifica di ricavo VRG allocata nella voce “Eventi eccezionali”.

Contenziosi giudiziali

Causa pendente innanzi il TAR Campania, sede di Napoli, in-cardinato con ricorso presentato dai Comuni di Fisciano (SA), Mercato San Severino (SA), Casalnuovo di Napoli (NA), Som-ma Vesuviana (NA), Scisciano (NA), Roccapiemonte (SA), Nocera Superiore (SA), Nocera Inferiore (SA), Angri (SA) e Pagani (SA), per annullamento della deliberazione del Comita-to Esecutivo dell’Ente Idrico Campano n. 35 del 10/08/2022 (con cui sono state approvate le partite pregresse ante 2012): i Comuni in epigrafe hanno impugnato innanzi al TAR Campania, sede di Napoli, la deliberazione del Comitato Esecutivo dell’En-te Idrico Campano n. 35 del 10/08/2022, avente ad oggetto “determinazioni definitive ai sensi dell’art. 21, comma 9-bis, del-la Legge Regione Campania n. 15/2015. Approvazione Partite Pregresse ante 2012 maturate dalla GORI SpA”. Allo stato, si resta in attesa della fissazione udienza di discussione del merito.

Causa pendente innanzi il TAR Lombardia, sede di Milano, in-cardinato con ricorso presentato dai Comuni di Fisciano (SA), Mercato San Severino (SA), Casalnuovo di Napoli (NA), Som-ma Vesuviana (NA), Scisciano (NA), Roccapiemonte (SA), Nocera Superiore (SA) e Angri (SA), per annullamento del-la deliberazione dell’Autorità per Energia, Reti e Ambiente n. 457/2022/R/idr del 27 settembre 2022, pubblicata in data 30 settembre 2022: i Comuni in epigrafe hanno impugnato innan-zi al TAR Lombardia, sede di Milano, la deliberazione dell’Au-torità per Energia, Reti e Ambiente n. 457/2022/R/idr del 27 settembre 2022, avente ad oggetto “Conclusione del procedi-mento per l’ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato n. 5309/2021 in materia di regolazione tariffaria del servizio idrico integrato”. Allo stato, si resta in attesa della fissazione udienza di discussione del merito.

Causa pendente innanzi al Consiglio di Stato su ricorso propo-sto da GORI per la riforma delle sentenze del TAR Campania, sede di Napoli, nn. 4846/2015, 4848/2015, 4849/2015 e 4850/2015 relativamente al riconoscimento delle partite pre-gresse ante 2012 per conguagli tariffari approvati dall’autorità concedente Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano (dante causa dell’Ente Idrico Campano): in conseguenza dell’adozione dei predetti provvedimenti da parte dell’Autorità per Energia, Reti e Ambiente (deliberazione n. 457/2022/R/idr) e dell’Ente Idrico Campano (deliberazioni nn. 34, 35 e 36 del 10 agosto 2022), il Consiglio di Stato ha dichiarato l’improcedibilità dei ricor-si di primo grado (definiti con le sentenze del TAR Campania, sede di Napoli nn. 4846/2015, 4848/2015, 4849/2015 e 4850/2015) e, per l’effetto, ha annullato senza rinvio le predet-te sentenze di primo grado.

Causa contro il Consorzio di Bonifica Integrale del Compren-sorio Sarno per canoni consortili: con la sentenza n. 7271/2021 del 7 settembre 2021, il Tribunale di Napoli, XII Sezione Civile, ha respinto la richiesta dell’attore Consorzio di Bonifica Sarno di vedere condannare la convenuta GORI SpA al pagamento di circa 21 milioni a titolo di spese consortili relativamente al periodo dal 2008 al 2016, in ragione del fatto sinteticamente che il Consorzio non ha fornito prove (innanzitutto a causa dell’incertezza dei dati e della carente documentazione prodot-ta) del benefìcio diretto e, quindi, economicamente valutabile, ricevuto da GORI per l’utilizzo dei canali consortili, con l’effet-to della “impossibilità di individuare dati certi e di quantificare con esattezza e senza ombra di dubbio il contributo dovuto dalla

Società convenuta”. Avverso tale sentenza, il Consorzio di Bo-nifica del Comprensorio Sarno ha proposto appello e la Corte d’Appello di Napoli ha rinviato la causa per le precisazioni delle conclusioni all’udienza del 17 settembre 2024.

Campania - Gesesa SpA (ATO1 - Calore Irpino)

Gesesa gestisce il Servizio Idrico Integrato in 21 Comuni della pro-vincia di Benevento per una popolazione complessiva residente ser-vita di 117.593 abitanti distribuiti su un territorio di circa 710 kmq con una infrastruttura idrica di estensione pari a circa 1.547 km, una rete fognaria di 553 km e un numero di impianti gestiti pari a circa 332 unità. Le utenze complessive ammontano a 57.470, per le quali è stato stimato un consumo per l’anno 2022 di circa 7,7 milioni di metri cubi di acqua.

Il servizio di fognatura è fornito a circa l’80% degli utenti mentre quello di depurazione è fornito a circa il 40% degli utenti. La Legge regionale 2 dicembre 2015, n. 15, in vigore dal 22 dicembre 2015, ha istituito l’EIC, Ente Idrico Campano, al quale “aderiscono obbli-gatoriamente tutti gli enti locali” presenti sul territorio regionale. I compiti dell’EIC possono riassumersi principalmente: (i) nella scelta del modello gestionale, (ii) nell’approvazione della proposta tariffaria del servizio idrico integrato, (iii) nell’affidamento di tale servizio ai “terzi” soggetti gestori, sulla base delle indicazioni di ciascun con-siglio di distretto e (iv) nel relativo controllo su tali operazioni. Re-stano fermi gli eventuali poteri sostitutivi e la vigilanza sulle attività dell’EIC in capo alla Regione Campania.

Per conseguire una maggiore efficienza gestionale e una migliore qualità del servizio all’utenza il territorio dell’ATO regionale era ri-partito in cinque Ambiti distrettuali, tra i quali quello “Calore Irpino” nel quale rientravano tutte le gestioni della provincia di Benevento. Con la delibera della Giunta Regionale n. 434 del 3 agosto 2022 la Giunta Regionale della Campania ha preso atto della deliberazione n. 26 del 27 luglio 2022 del Comitato Esecutivo dell’Ente Idrico Campano e ha modificato la composizione degli Ambiti Distrettuali dell’ATO Unico regionale suddividendo l’Ambito Distrettuale “Ca-lore Irpino” nei due Ambiti distrettuali distinti “Irpino” e “Sannita”.

Il 5 ottobre 2022, con la nomina del Consiglio di Distretto, l’Am-bito distrettuale entrava nel pieno delle sue funzioni e nella prima riunione del 25 ottobre 2022 procedeva alla “Scelta della forma di gestione ai sensi dell’art. 14, comma 1 lett. “b) della LR. n. 15/2015” deliberando tra l’altro:

che la gestione del SII nell’Ambito Distrettuale Sannita sia af-fidata a una società a capitale misto pubblico/privato, quale soluzione in grado di contemperare l’interesse dei Comuni con l’esigenza di disporre di capitali privati per la fase di start up del nuovo gestore e per la realizzazione degli interventi programma-ti, nonché del know how di un operatore industriale che abbia già maturato una significativa esperienza nel settore del servizio idrico integrato;

ai fini di cui al precedente punto, di esprimere l’indirizzo che gli uffici dell’EIC procedano all’elaborazione degli atti di pianifica-zione del SII nell’ambito Distrettuale Sannita tenendo conto del-la volontà di questo Consiglio che la gestione unica del servizio sia affidata a una società a capitale misto pubblico privato, con riserva della relativa maggioranza in capo ai Comuni della Provin-cia di Benevento, riservando al socio privato da selezionare me-diante gara a doppio oggetto, una quota di capitale sociale pari al 49% massimo, nel rispetto di quanto prescritto dall’art. 17 del D.Lgs. n. 175/2016, riservando alla parte pubblica la maggioranza assoluta dell’azionariato.

250 3. Bilancio consolidato

Il Comitato esecutivo dell’EIC ha:

in data dicembre 2023 ratificato la delibera del Consiglio di distretto sannita n. 2 del 25/10/2023, che approvava le proposte di adeguamento delle tariffe di Gesesa del periodo 2018-2023;

in data 23 dicembre 2023 approvato il Piano d’Ambito Di-strettuale del Distretto Sannita completo degli elaborati previsti dall’art. 149, comma 1 del D.Lgs. 152/06;

determinato il valore di subentro (valore residuo degli investi-menti + conguagli tariffari da fatturare) che il socio privato dovrà versare a Gesesa.

L’EIC oggi ha in corso le attività finalizzate alla predisposizione del bando di gara a doppio oggetto per l’individuazione del socio privato che dovrebbe essere pubblicato nel mese di marzo 2024 preveden-do, quindi, come termine per l’espletamento della stessa e l’indivi-duazione del socio privato l’anno 2024. Successivamente, saranno avviate tutte le attività conseguenziali per giungere all’affidamento del SII al nuovo gestore.

In relazione al procedimento 231 a carico della società si evidenzia l’andamento del procedimento penale 5548/2016, del conseguen-te sequestro preventivo di n. 12 impianti di depurazione gestiti da Gesesa con la nomina di un Amministratore Giudiziario.

Sulla scia del procedimento sopra riportato, è stato poi avviato un procedimento autonomo che riguarda la posizione della società nei cui confronti si procede per l’ipotesi di alcuni reati previsti dal D.Lgs. n. 231 del 2001.

In data 15 novembre 2021 è stato emesso dal Gip del Tribunale di Benevento un provvedimento di sequestro preventivo a carico della Gesesa, eseguito in data 29 novembre 2021, in quanto la Procura della Repubblica di Benevento ha contestato a Gesesa, a titolo di responsabilità ex D.Lgs. n. 231 del 2001, tutti i reati naturalmente fra quelli rientranti nel novero dei reati-presupposto di tale decreto legislativo, già contestati alle persone fisiche. Ciò posto, per quanto attiene al merito, sulla base del compendio accusatorio sopra sinte-tizzato, il Gip ha concesso il sequestro preventivo, richiesto dal PM, della somma di 78.210.529,00, a carico di Gesesa. Attesa l’in-fondatezza delle censure e l’abnormità della misura applicata, Ge-sesa, per il tramite dei legali di fiducia, ha provveduto a impugnare il provvedimento di sequestro. In data 22 dicembre 2021 il Tribunale del Riesame di Benevento in accoglimento del ricorso presentato dalla società ha annullato integralmente il sequestro disposto dal Gip. Avverso il provvedimento di dissequestro non è stata proposta impugnativa e pertanto il disposto deciso con l’ordinanza è passato in giudicato.

In data 25 gennaio 2022 è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini a carico della società e il 17 giugno 2022 è stato noti-ficato alle persone fisiche e alla società il provvedimento di richiesta di rinvio a giudizio; la data dell’udienza preliminare inizialmente fis-sata per il giorno 23 gennaio è stata rinviata al 26 giugno 2023 per assenza del giudice titolare. In data 26 giugno vi è stato un ulteriore rinvio al fine di consentire la rinotifica ad alcuni degli imputati. In data 13 novembre l’udienza è stata rinviata al 12 febbraio 2024 per consentire la notifica a un imputato nonché per la discussione delle questioni preliminari. All’udienza del 12 febbraio 2024 si è proce-duto alla trattazione delle questioni preliminari. La causa è stata rin-viata all’udienza del 13 maggio 2024 per la decisione sulle predette questioni preliminari.

Tanto premesso, si precisa che la società, ai sensi dell’art. 17 del de-creto legislativo 231/2001, ha avviato un’attività di verifica tesa a rilevare eventuali profili di rischio e a identificare azioni di miglio-ramento che hanno consentito di allineare il sistema di controllo ai

requisiti imposti dalla normativa. Siffatte azioni di miglioramento hanno, quindi, dato origine a un piano di azione finalizzato alla revi-sione e al rafforzamento del sistema di controllo interno.

In particolare, per ciò che concerne gli impianti sottoposti a se-questro preventivo, all’esito di un percorso virtuoso, durato oltre due anni, con un esborso complessivo da parte della società di 891.060,34, per l’attuazione degli interventi di riqualificazione richiesti dal suddetto Amministratore Giudiziario, è stata effettiva-mente portata a termine l’attività di riqualificazione funzionale degli impianti oggetto di sequestro.

All’esito delle predette attività, l’Amministratore Giudiziario, con apposita Relazione depositata presso la competente Procura, dava atto della conclusione con buon esito delle attività di rifunzionaliz-zazione degli impianti. Alla luce di tale relazione, l’Ufficio della Pro-cura, con provvedimento del 9 settembre 2022, riteneva “cessate le esigenze che hanno dato luogo alla nomina dell’Amministrazione Giudiziaria per il funzionamento dei depuratori”, mentre non ritene-va ancora integrati i presupposti per il dissequestro degli stessi; con provvedimento del 14 settembre 2022, il Gip decideva di conse-guenza, disponendo la cessazione dell’Amministrazione Giudiziaria e confermando la permanenza del sequestro con facoltà d’uso degli impianti di depurazione in capo a Gesesa.

Trascorsi più di quattro mesi dal provvedimento appena menzionato senza che si fosse registrata alcuna criticità nella gestione dei pre-detti impianti, Gesesa si è determinata per il tramite dei suoi legali a rivolgere istanza di dissequestro degli impianti di depurazione og-getto di sequestro che è stata presentata il 14 febbraio 2023. Con provvedimento notificato in data 8 marzo 2023 il Gup allo stato non ha accolto l’istanza di dissequestro in quanto il PM ha rappresentato la necessità di verifiche in tale senso. Il provvedimento discende dal-la nota del Noe di Napoli del 06/03/2023 in conseguenza del quale il Pubblico Ministero ha ritenuto di “non poter stimare l’adeguatezza del periodo di tempo trascorso ai fini della stabilizzazione degli im-pianti, se non attraverso rilievi e sopralluoghi che il magistrato dovrà delegare”. Il PM conseguentemente ha disposto l’esecuzione dei predetti sopralluoghi delegando all’uopo il Nipaf che li ha eseguiti anche con l’ausilio del Noe e dell’Arpac, le verifiche sugli impian-ti. All’esito della conclusione delle predette attività e a fronte della positiva attività di monitoraggio effettuata dalla P.G., Gesesa, per il tramite dei legali di fiducia, in data 27/06/2023 ha provveduto a rivolgere al GUP nuova istanza di dissequestro degli impianti di depurazione.

A seguito della predetta istanza il Gup ha disposto il dissequestro di due dei dodici impianti, mantenendo per i restanti 10 impianti il sequestro con facoltà d’uso atteso che le analisi condotte “hanno dato il saggio di tossicità non conforme”. Tutto ciò nonostante la conformità di tutti gli altri parametri e nonostante il fatto che, in condizioni ordinarie, la non conformità del saggio di tossicità acuta non è sanzionabile (a differenza di tutti gli altri parametri che, per contro, sono risultati conformi). Per queste ragioni la società oltre che continuare il monitoraggio di tutti i parametri ha dato incarico a due professori dell’UNISANNIO di redigere una relazione con cui poter correttamente inquadrare la validità del saggio di tossi-cità acuta e, di conseguenza, all’esito della predetta relazione prov-vedere a formulare una nuova istanza di dissequestro. A valle del predetto parere pro veritate, rilasciato dai professionisti incaricati in data 10/11/2023, la società, in data 24/11/2023, si è determinata a presentare nuovamente istanza di dissequestro per i restanti 10 impianti oggetto di sequestro. Allo stato si è in attesa di sviluppi.

Relativamente a eventuali rischi circa l’esito finale del procedimento gli Amministratori, anche sulla scorta del parere dei difensori inca-ricati, secondo i quali, allo stato, non è possibile formulare previsioni

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 251

circa la durata, l’esito e il rischio potenziale per la Società derivanti dal completamento dell’iter giudiziale, ritengono che, per la fase in cui verte il procedimento, non è possibile effettuare una previsio-ne circa le passività che potrebbero eventualmente derivare per la società per effetto dell’evoluzione delle ulteriori fasi del citato pro-cedimento.

Toscana - Acque SpA(ATO2 - Basso Valdarno)

In data 21 dicembre 2001 è stata sottoscritta la convenzione di gestione, entrata in vigore il gennaio 2002, avente inizialmente durata ventennale (la scadenza è ora fissata al 2031). Sulla base di tale convenzione il Gestore riceve in affidamento in via esclusiva il servizio idrico integrato dell’ATO2 costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua a usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue. Dell’Ambito fan-no parte 57 Comuni. A fronte dell’affidamento del servizio, Acque corrisponde un canone di concessione a tutti i Comuni comprensivo delle passività pregresse a carico delle gestioni preesistenti all’affi-damento.

Con deliberazione del CD n. 14/2022 del 25 novembre 2022 è stato approvato da AIT l’aggiornamento biennale della tariffa 2022 e 2023. Gli elementi principali della revisione sono:

Tariffe: sono stati confermati theta precedentemente approvati per gli anni 2022 e 2023; leggero incremento dei theta per il periodo 2024-2031;

Conguagli tariffari: aumento di circa 8 milioni, leggermente anticipato il recupero (entro 2024 anziché 2025);

Piano degli Interventi 2020-2031: aumento di circa 76 mi-lioni netti (da 800 milioni a 875 milioni) e 114 milioni lordi, per incremento interventi di manutenzione e sostituzione; parziale riprogrammazione interventi accordi quadro e adegua-menti per leggi regionali su infrazioni comunitarie, PNRR. C’è stata una riduzione da parte di AIT degli interventi in IT.

Per entrambe le annualità 2022 e 2023 è stata inserita la compo-nente di anticipazione dell’energia elettrica OPexp EE.

A oggi, ARERA non ha ancora approvato la proposta AIT.

Inoltre, in relazione al costo medio definito per l’energia elettrica, Acque risulta aver acquistato a un costo medio inferiore alla soglia definita, avendo pertanto diritto al riconoscimento integrale del conguaglio.

Il contratto di finanziamento firmato nel 2018 vedeva la sua natura-le scadenza alla fine del 2023.

Per questo motivo la società ha avviato nel 2022 un percorso che ha consentito, entro la scadenza del precedente contratto di finan-ziamento, di giungere a una struttura finanziaria nuova, più snella, e più allineata alle esigenze di finanziamento degli investimenti.

Si sono incaricati due advisor, Mediobanca - Banca di Credito Fi-nanziario SpA e Banca Finanziaria Internazionale SpA, e lo Studio Cappelli RCCD in qualità di consulente legale che accompagnasse-ro la società nel complesso progetto di rifinanziamento dell’indebi-tamento esistente e contestualmente nell’attivazione di un canale di finanziamento con la European Investment Bank (BEI). La società ha avviato una procedura competitiva di beauty contest finalizzata al reperimento da parte di un pool di finanziatori di un finanziamento amortizing a 7 anni per un importo complessivo pari a 225 milioni, di cui (i) 210 milioni di Linea Term destinata e (ii) 15 milioni di Linea RCF volta alla copertura delle esigenze ordinarie della società.

A dicembre 2022 European Investment Bank (BEI), su richiesta della società e a seguito di un’istruttoria interna, ha deliberato un

prestito per complessivi 130 milioni per la realizzazione di un programma di investimenti per gli anni 2022-2023-2024-2025 a condizioni molto vantaggiose rispetto alle attuali dinamiche di mercato.

La ridefinizione della struttura del debito di Acque ha avuto come scopo quello di rifinanziare l’indebitamento finanziario bancario esi-stente, inclusa la chiusura anticipata dei contratti di hedging con-nessi al contratto di finanziamento, la copertura delle ulteriori esi-genze di cassa ordinarie lungo un orizzonte temporale di dodici mesi e la copertura dei costi connessi all’operazione, nonché l’obiettivo di permettere alla società di concentrarsi sulla realizzazione del nuovo Piano degli Interventi.

La nuova struttura finanziaria copre le esigenze della società sino al termine della Concessione con dei costi contenuti, consentendo la realizzazione di un Piano degli Interventi molto sfidante e ampliato a seguito della recente approvazione tariffaria. A parità di indebita-mento finanziario complessivo si ha inoltre una struttura molto più flessibile che non pone vincoli anche per eventuali ulteriori fabbiso-gni legati alle necessità di investimento che si dovessero presentare nei prossimi anni.

In data 13 giugno 2023 è stato firmato il contratto di finanziamento con BEI e in data 14 giugno 2023 quello con le parti finanziatrici.

In data 20 giugno 2023 è stato effettuato il closing dell’operazione con l’erogazione delle somme di cui al rifinanziamento.

In data 28 settembre 2023 sono stati stipulati 9 contratti di Inte-rest Rate Swap per garantirsi da effetti negativi su tassi di interesse con valore nozionale pari al 70% della linea Term e data efficacia 20/06/2023.

In data 27/12/2023 è stato fatto il primo tiraggio BEI di 71 milioni con tasso fisso al 3,363%.

In data 29/12/2023 è stato effettuato un rimborso anticipato facol-tativo del finanziamento banche di 41 milioni senza costi aggiun-tivi e senza andare in overhedging (copertura derivati al 90,65%).

In data 24 novembre 2022 è stata inviata all’EGA, che a sua volta l’ha presentata ad ARERA/CSEA, l’istanza per l’attivazio-ne delle forme di anticipazione finanziaria connesse al reperi-mento di risorse per far fronte a parte delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica, ai sensi di quanto previsto dalle deliberazioni ARERA n. 580/2019/R/idr, n. 639/2021/R/idr e 229/2022/R/idr. L’importo richiesto, pari all’importo massimo che Acque poteva richiedere, ammonta a 5.055.080. In data 29 dicembre 2022 CSEA ha provveduto all’erogazione dell’an-ticipazione che dovrà essere restituita in due tranche di uguale importo: la prima entro il 31 dicembre 2023 e la seconda entro il 31 dicembre 2024.

Si segnala che in relazione al costo medio definito per l’energia elet-trica, la società risulta aver acquistato a un costo medio inferiore alla soglia definita, avendo pertanto diritto al riconoscimento integrale del conguaglio. In ultimo si segnala che in data 2 novembre 2023 è avvenuta la fusione per incorporazione in Acque SpA della control-lata Acque Servizi Srl.

Toscana - Publiacqua SpA(ATO3 - Medio Valdarno)

In data 20 dicembre 2001 è stata sottoscritta la convenzione di ge-stione, entrata in vigore il gennaio 2002, avente durata venten-nale. Sulla base di tale convenzione il Gestore riceve in affidamento in via esclusiva il servizio idrico integrato dell’ATO n. 3 costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribu-zione di acqua a usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue. Dell’Ambito fanno parte 49 Comuni, di cui 6 gestiti trami-te contratti ereditati dalla precedente gestione di Fiorentinagas. A

252 3. Bilancio consolidato

fronte dell’affidamento del servizio il Gestore corrisponde un ca-none di concessione a tutti i Comuni comprensivo delle passività pregresse a carico delle gestioni preesistenti all’affidamento.

L’Autorità Idrica Toscana in data 26 giugno 2020 ha approvato le tariffe per il terzo periodo regolatorio (2020-2023) e ha pronta-mente inviato la proposta tariffaria all’ARERA. Sostanzialmente il Piano Economico-finanziario (PEF) regolatorio evidenzia un an-damento tariffario, e di conseguenza un Valore dei Ricavi Garantiti (VRG), costante nel tempo con il solo riconoscimento dell’infla-zione annua.

In data 16 febbraio 2021 l’ARERA con delibera n. 59/2021/R/idr ha approvato lo specifico schema regolatorio recante le predispo-sizioni tariffarie per il periodo 2020-2023 ai sensi della delibera-zione dell’Autorità 27 dicembre 2019, 580/2019/R/idr e il relativo Allegato A, recante “Metodo tariffario idrico 2020-2023 MTI-3”. Si rileva inoltre che in data 31 marzo 2021, successivamente alla de-libera ARERA 59/2021, è stata firmata con l’AIT la convezione che sancisce l’allungamento della convezione al 31 dicembre 2024.

A seguito dell’avvio del processo di aggiornamento tariffario per il biennio 2022-2023, Publiacqua ha inviato tutti i dati all’AIT per l’approvazione della predisposizione tariffaria. L’Autorità Idrica To-scana nel corso del mese di febbraio ha provveduto all’approvazione della stessa.

Infine, si rileva che nel IV trimestre del 2022 l’attività che si è svolta con l’Autorità Idrica Toscana (AIT) ha riguardato vari aspetti della regolazione. Publiacqua dopo aver trasmesso, nel mese di maggio, la proposta di Addendum al Regolamento Unico, con gli schemi tec-nici e i prezzi per le prestazioni, ha avviato un confronto con l’AIT, che ha portato, come detto in precedenza, all’approvazione delle tariffe per il biennio 2022-2023.

Toscana - Acquedotto del Fiora SpA(ATO6 - Ombrone)

Sulla base della convenzione di gestione, sottoscritta il 28 dicembre 2001, il Gestore (Acquedotto del Fiora) ha ricevuto in affidamento in via esclusiva il servizio idrico integrato dell’ATO n. 6 costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribu-zione di acqua a usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue. La convenzione di gestione ha una durata originaria di venti-cinque anni decorrenti dal gennaio 2002 e nel corso del 2020 è stata prorogata fino al 2031.

Riguardo ai provvedimenti in materia di interesse per Acquedotto del Fiora, sulla base di quanto previsto dalla sopra citata delibera ARERA, in data 14/12/2022 l’Ente di Governo d’Ambito toscano (AIT), sulla base dei dati consuntivi raccolti riferiti alle annualità 2020 e 2021 e del Piano degli Investimenti, ha approvato la propo-sta di revisione tariffaria fissando i VRG e i theta degli anni 2022-2023 ridisegnando anche l’intero profilo tariffario (PEF) fino a fine concessione SII (deliberazione Consiglio Direttivo dell’AIT n. 17/2022 del 14/12/2022). Tale proposta tariffaria è stata tra-smessa ad ARERA per la ratifica finale. La situazione contabile al 31/12/2023, con riferimento ai ricavi, si basa pertanto sulle risul-tanze dell’istruttoria definitiva svolta da ARERA e pubblicata con deliberazione 313/2023/R/idr.

Toscana - GEAL SpA (ATO1 - Toscana Nord)

La società gestisce il Servizio idrico Integrato nel Comune di Lucca in base alle Convenzioni di gestione con l’ente locale aventi scaden-za naturale il 31 dicembre 2025 aggiornata nel corso del 2013 per tener conto del protocollo di intesa siglato con l’AIT il 29 novembre 2011 e nel 2016 ai sensi della delibera ARERA n. 656/2015.

In merito alle tariffe, si segnala che ARERA ha approvato il piano

per il quadriennio 2016-2019 con la delibera n. 726 del 26 ottobre 2017 e ha approvato il relativo aggiornamento con la delibera 387 del 12 luglio 2018, recependo anche l’istanza formulate da GEAL per il riconoscimento della componente OpexQt per 180.000an-nui.

Riguardo al quadriennio 2020-2023, in base alle regole fissate dalla delibera ARERA n. 580 del 27 dicembre 2019, GEAL ha forni-to tutta la documentazione necessaria per l’elaborazione del nuovo piano nei primi mesi del 2020, secondo le scadenze fissate da AIT. Sulla base di tali dati e delle verifiche operate congiuntamente tra la società e l’ARERA, è stata elaborata la predisposizione tariffaria per gli anni 2020-2023, approvata con delibera n. 4 dell’AIT del 28 settembre 2020. La dinamica degli incrementi tariffari prevista per il quadriennio 2020-2023 è analoga a quella approvata da ARERA nel 2018, sebbene le nuove regole del MTI-3 abbiano posto nuovi limiti ai gestori. Si evidenzia che con delibera ARERA n. 265 del 22 giugno 2021 è stata approvata la predisposizione tariffaria per il periodo 2020-2023. In particolare, tale delibera ha confermato gli incrementi previsti dalla delibera AIT n. 4 del 28 settembre 2020, pari al 6,2% per ciascuno dei 4 anni. In ultimo si segnala che in data 31 maggio 2022 l’AIT con delibera 5 ha approvato la predisposizione tariffaria a valere per gli anni 2022 e 2023.

Successivamente, ARERA il 30/05/2023 ha approvato la delibera n. 238 con la quale ha confermato gli incrementi tariffari per gli anni 2022 e 2023 nella misura prevista dalle precedenti deliberazioni, ovvero pari al 6,2% per entrambe le annualità.

Nel provvedimento di ARERA, tuttavia, è stato parzialmente de-curtato il riconoscimento dei canoni demaniali richiesti dalla Regio-ne Toscana per gli anni 2016-2021: in particolare, non sono state integralmente riconosciute le componenti tariffarie Rcaaltro e Opexal.

Tenuto conto di ciò, in ragione dei contenuti della questione speci-fica affrontata dall’azienda di concerto con le altre aziende idriche toscane coordinate da Cispel Toscana piuttosto che per l’entità dell’importo complessivo GEAL ha presentato ricorso avverso la delibera ARERA 285/2023 in data 31/07/2023 attraverso lo Stu-dio Farnetani di Firenze.

Si segnala che l’ARERA con delibera n. 183/2022/R/idr ha ri-conosciuto alla società un premio di 2.805 mila (quota Acea 1.346 mila) già corrisposto per i risultati ottenuti nella Qualità Tecnica nel biennio 2018-2019.

Per il biennio 2020-2021, con la delibera 477/2023/R/idr del 17/10/2023 GEAL ha ottenuto i premi di ammontare complessivo pari a 1.848 mila risultando il secondo miglior operatore nazionale per l’indice M6 tra i gestori di classe A e il secondo miglior operatore nazionale per l’indice M1 tra i gestori di classi inferiori alla A.

Per quanto concerne la qualità commerciale, è stata approvata da ARERA la delibera 476/2023/R/idr del 17/10/2023. GEAL pur raggiungendo gli obiettivi di mantenimento della classe A per gli indici MC1 e MC2 alla fine del biennio non è tuttavia stata assegna-taria di specifici premi in quanto già beneficiaria nella tariffa del ser-vizio idrico integrato di componenti tariffarie (OpexQC) di importo superiore a quello dei premi.

Relativamente al PNRR, GEAL sta anzitutto procedendo alla rea-lizzazione delle opere previste di cui alla linea PNRR - M2C4-I4.1 Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico per la quale ha ottenuto un finan-ziamento di 2,5 milioni, oltre alle revisioni prezzi per un ammon-tare complessivo di circa 0,6 milioni.

Inoltre:

per la linea PNRR - M2C4-I4.4 investimenti in fognatura e

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 253

depurazione, tramite l’Autorità Idrica Toscana, è stato approvato dal MASE un contributo di 1 milione a parziale copertura dei costi di estensione della rete fognaria della zona dell’Oltreserchio e di un intervento di efficientamento energetico sul depuratore; sono in corso le procedure per la firma dell’accordo di program-ma con l’AIT che costituisce il soggetto attuatore (GEAL ha la qualifica di soggetto attuatore esterno);

per la linea PNRR - M2C4-I4.2 riduzione delle perdite nel-le reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti, il 15/12/2023 il MIT ha comunicato a GEAL che, a fronte della dotazione di ulteriori risorse, la società in quanto facente parte della graduatoria dei soggetti ammessi, potrebbe beneficiare di un contributo di 8,8 milioni a parziale copertura dei costi di sostituzione di alcuni tratti di rete idrica e per l’installazione di sistemi di smart metering idrico sull’intero parco contatori. Nelle more delle comunicazioni ufficiali, GEAL ha svolto le procedure di gara propedeutiche alla realizzazione delle opere.

Umbria - Umbra Acque SpA(ATO1 - Umbria 1)

In data 26 novembre 2007 Acea si è aggiudicata definitivamente la gara indetta dall’Autorità d’Ambito dell’ATO 1 Perugia per la scel-ta del socio privato industriale di minoranza di Umbra Acque SpA (scadenza della concessione originariamente fissata al 31 dicembre 2027 e a seguito dell’Assemblea dei Sindaci dell’AURI con delibera 10 del 30 ottobre 2020 estesa al 31 dicembre 2031). L’ingresso nel capitale della società (con il 40% delle azioni) è avvenuto con decorrenza gennaio 2008. La società esercita la sua attività su tutti i 38 Comuni costituenti gli ATO 1 e 2.

Alla data del 31 dicembre 2023 la tariffa applicata agli utenti è quel-la determinata sulla base del Metodo Tariffario Idrico 3 (MTI-3), a fronte della delibera n. 63/2023/R/idr del 21/02/2023 con cui l’ARERA ha approvato la predisposizione della manovra tariffaria 2022-2023 precedentemente approvata dall’Assemblea dei Sin-daci dell’AURI con delibera 10 del 25/10/2022, che prevedono per l’anno 2023 un theta di 1,246 e un incremento tariffario del 7,1% rispetto al 2022. La tariffa media €/m3 è pari a 3,36 circa al 31 dicembre 2023. Il numero delle utenze servite è pari a circa 236 mila unità. Con riferimento ai volumi, in base alle stime eseguite, risultano distribuiti circa 27,4 milioni di m3 di acqua (-1,9% rispetto al 2022 in cui sono stati distribuiti 27,9 m3 di acqua). Non essendo, alla data di compilazione del presente consuntivo, ancora comple-tate le operazioni di fatturazione, i metri cubi erogati di competenza ma non ancora fatturati sono stati stimati e il rateo di competenza determinato sulla base dei valori storici e valutazioni prospettiche.

Nella valutazione dei ricavi di competenza da VRG dell’esercizio 2023, la società ha previsto il conguaglio completo dei costi so-stenuti per il Bonus sociale idrico integrativo regionale del triennio 2021-2023 rispetto a quanto previsto in tariffa; conguaglio che sarà recuperato nella prossima manovra tariffaria (MTI-4), così come previsto per tale tipologia di costo rif. art. 27.1 lettera k) dell’Allegato A della delibera ARERA 580/2019/R/idr del 27 di-cembre 2019.

La produzione investimenti del 2023 ammonta a complessivi  35,6 milioni al lordo dei contributi pubblici in conto impianto e contributi da privati, che ammontano a 4,3 milioni. Si tratta della produzione più alta mai realizzata dalla società.

Durante il terzo trimestre 2023 sono stati aggiudicati tutti gli appal-ti degli interventi attualmente finanziati PNRR centrando, quindi, la prima importante milestone fissata al 30 settembre 2023. È stata, inoltre, effettuata la consegna dei lavori di tutte le attività previste

in appalto. In particolare, sono iniziati i lavori di entrambi gli Stral-ci (1 e 2) dell’intervento Interconnessione della diga del Chiascio ai principali sistemi idrici regionali - Lotto 1: Collegamento della diga del Chiascio al sistema acquedottistico Perugino-Trasimeno di cui Umbra Acque è stata individuata come soggetto attuatore con finanziamento PNRR di 16,2 milioni (D.M. del MIMS n. 517 del 16 dicembre 2021) e ulteriore finanziamento di 4,17 milioni dal Fondo per l’avvio delle opere indifferibili (Decreto 18 novem-bre 2022). Il costo finale delle opere, a seguito dell’introduzione di soluzioni tecniche per la produzione di energie rinnovabili (turbine idroelettriche, pannelli fotovoltaici) e del forte aumento dei costi causato della congiuntura economica globale, è di 28 milioni, come comunicato all’Autorità d’Ambito. In linea con il cronopro-gramma, ad agosto sono stati avviati tutti e 17 gli appalti relativi al progetto di Distrettualizzazione completa della rete di distribuzione con riduzione delle perdite nel territorio gestito da Umbra Acque. Gli appalti sono attinenti alla progettazione degli 8 lotti individuati, nonché ai relativi lavori di sostituzione, a cui si aggiunge un appalto specifico per gli studi di distrettualizzazione. I lavori di sostituzione delle linee sono in corso e procedono, al momento, con regolarità fatta eccezione del lotto del perugino per il quale si stanno accu-mulando dei ritardi imputabili alla ditta appaltatrice. A tal fine sono state attivate le procedure previste dalla legge per il superamento di tale situazione. All’intervento di riduzione delle perdite, con Decreto direttoriale n. 1 del 10 gennaio 2023, la Direzione Generale per le Dighe del Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti ha assegnato 25 milioni di finanziamento PNRR su un valore complessivo di 52 milioni. L’attuazione è prevista nel periodo 2023-2025 e ha come obiettivo finale il raggiungimento di un valore di perdite globali del 30%. L’avvio delle attività è avvenuto a fine di agosto 2023 così da ultimare le opere entro la fine del 2025.

A settembre il Ministero dell’Ambiente (MASE) ha pubblicato, dopo la registrazione presso la Corte dei conti avvenuta il 31 agosto, il decreto ministeriale n. 262 del 9 agosto 2023 recante l’elenco dei 176 progetti ammessi a finanziamento della Misura M2C4, Investi-mento 4.4, Fognatura e depurazione. I quattro progetti selezionati da Umbra Acque, per i quali sono stati richiesti 9,02 milioni a valere sul PNRR, sono risultati tutti ammissibili. Sono in via di sot-toscrizione gli appositi Accordi di Programma tra MASE, Regioni o Province autonome, Enti di Governo d’Ambito, che dovrebbero definitivamente assegnare le risorse, a cui seguirà l’inizio delle attivi-di monitoraggio e rendicontazione di tutti gli interventi, di cui una risulta già terminata e tre in fase di gara di appalto.

Con riferimento alla situazione finanziaria, si evidenzia che gli impatti derivanti dall’incremento dei costi dell’energia elettrica rischiano di compromettere i benefìci ottenuti dalla sottoscrizione del finanzia-mento pool di medio-lungo termine di 62 milioni, stipulato in data 20/07/2021, con un pool di banche finanziatrici composto da BNL, MPS e UniCredit (da ora anche “Pool”). A ciò si aggiunge l’aumento significativo delle attività di investimento correlato ai nuovi impegni derivanti dal PNRR, che prevedono la realizzazione di circa 90 milioni di opere da realizzare tra il 2023 e il 2026, di cui circa 50 milioni finanziati con fondi europei e la restante parte attraverso la tariffa. La società si è attivata per l’accensione di nuove linee di fi-nanziamento di breve termine presso istituti finanziari per sostenere gli impegni di breve termine. Oltre a questo intervento, la società continua il confronto con il Pool per l’acquisizione di una nuova linea di finanziamento di medio-lungo termine del valore di 15 milioni. Inoltre, è stato chiesto a SACE SpA, gruppo assicurativo-finanzia-rio italiano direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, attuatore del c.d. Green New Deal italiano, di valu-tare il rilascio di una garanzia “green” a favore delle nostre banche

254 3. Bilancio consolidato

finanziatrici per la concessione di questa nuova linea di credito di 15 milioni, per la realizzazione di investimenti PNRR in linea con i 6 Obiettivi ambientali promossi dall’UE per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Umbria - SII ScpA (ATO2 - Umbria 2)

L’Autorità dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 2 Umbria (ATO Um-bria n. 2), ha affidato a SII ScpA dal gennaio 2002, data di sotto-scrizione della Convenzione per la durata di trenta anni, la gestione del Servizio Idrico Integrato (acquedotto, fognatura e depurazio-ne, d’ora in avanti SII) nei 32 Comuni della Provincia di Terni (oggi Sub-ambito n. 4 dell’AURI Umbria). L’Ambito di Terni ha un’esten-sione territoriale pari a 1.953 km2 con territorio collinare per il 93% e montuoso per il 7%. Con esclusione delle aree industriali di Terni e Narni l’utilizzo del suolo è prevalentemente forestale e agricolo. La popolazione complessiva residente nel territorio servito ammonta a circa 220.000 abitanti. Gli utenti serviti sono circa 121 mila e la rete idrica si estende per 2.600 km.

L’ARERA con deliberazione n. 78 del 28 febbraio 2023 ha con-cluso approvandolo, con riferimento al biennio 2022-2023, il procedimento di verifica dell’aggiornamento degli atti che com-pongono lo specifico schema regolatorio, di cui all’articolo 2 del-la deliberazione 639/2021/R/idr, proposto da AURI per il SII, e confermando l’incremento tariffario previsto. Nello specifico nella componente RC è stato inserito il recupero del maggior costo di fornitura di energia elettrica sostenuto nel 2022 oltre al valore previsionale del 2023.

Nel corso del mese di giugno la società è riuscita ad acquisire da Acquirente Unico i flussi per la gestione “massiva” dei Bonus relativi agli anni di competenza 2021 e 2021 e i flussi mensili dei Bonus 2023. Immediatamente sono stati apportati i necessari sviluppi al

CRM e verificata la correttezza dei conteggi. Come previsto dalle Delibere sopra citate, si è proceduto al riconoscimento dei Bonus sociale e regionale del biennio 2021-2022, per un valore massimo pari a 2,245 milioni (di cui 1.455.691,17 agli utenti diretti e 789.530,06 agli utenti indiretti). Agli utenti diretti il Bonus è stato riconosciuto in bolletta a partire dal terzo ciclo di fatturazione, ini-ziato nella prima settimana di luglio; per gli utenti indiretti entro il settembre è stato riconosciuto con l’emissione di assegni. Oltre ai Bonus relativi agli anni 2021 e 2022, SII sta gestendo le erogazioni dei Bonus Sociale e Integrativo di competenza dell’anno 2023 agli utenti aventi diritto, secondo le tempistiche previste dalla delibera 63/2021/R/com. In data 29 dicembre 2022 CSEA ha accreditato a favore del SII l’importo di 2,5 milioni, il 50% è stato rimborsato a fine 2023 così come previsto in fase di erogazione, mentre il re-stante 50% sarà rimborsato a fine 2024.

Alla data del 31 dicembre, in applicazione delle clausole di subordi-nazione e di postergazione del finanziamento soci in essere, la so-cietà ha differito il rimborso delle rate semestrali del 30 giugno e del 31 dicembre (quota capitale e quota interessi) dandone formale comunicazione ai Soci imprenditori. Il rispetto della cascata dei pa-gamenti e il vincolo di destinazione di liquidità a favore del service account hanno di fatto bloccato la possibilità di rimborso.

Stato di avanzamento dell’iter di approvazione delle tariffe

Nel prospetto seguente viene rappresentata la situazione aggiornata dell’iter di approvazione delle predisposizioni tariffarie del SII per le società del Gruppo relative al periodo regolatorio 2016-2019, all’ag-giornamento biennale tariffario 2018-2019, alla predisposizione ta-riffaria 2020-2023 nonché all’aggiornamento biennale 2022-2023.

Società

Status approvazione

(fino al MTI-2 “2016-2019”)

Status aggiornamento biennale

(2018-2019)

Status approvazione MTI-32020-2023

Status approvazione aggiornamento biennale 2022-2023

Acea Ato2

In data 27 luglio 2016 l’EGA ha approvato la tariffa comprensiva del premio ex art. 32.1 lettera a) delibera 664/2015/R/idr. Intervenuta approvazione da parte dell’ARERA con delibera 674/2016/R/idr con alcune variazioni rispetto alla proposta dell’EGA; confermato premio qualità.

La Conferenza dei Sindaci ha approvato l’aggiornamento tariffario in data 15 ottobre 2018. L’ARERA ha approvato l’aggiornamento tariffario 2018-2019 in data13 novembre 2018 con delibera 572/2018/R/idr. La Conferenza dei Sindaci ha recepito le prescrizioni della delibera ARERA in data 10 dicembre 2018.

In data 27 novembre 2020, l’EGA ha approvato la tariffa del periodo regolatorio 2020-2023 con delibera n. 6/2020.

L’ARERA ha approvato le tariffe 2020-2023 il 12 maggio 2021 con deliberazione 197/2021/R/idr.

A seguito di diffida del 18 ottobre 2022 da parte di ARERA, la Conferenza dei Sindaci ha approvato le tariffe 2022-2023 il 30 novembre 2022.

L’approvazione da parte di ARERA è intervenuta con delibera 11/23 del 17 gennaio 2023.

Acea Ato5

È stata presentata istanza tariffaria dal Gestore in data 30 maggio 2016 con istanza di riconoscimento degli OpexQC. ARERA ha diffidato l’EGA in data 16 novembre 2016 e l’EGA ha approvato la proposta tariffaria in data 13 dicembre 2016 respingendo, tra l’altro, l’istanza di riconoscimento degli OpexQC. Si è in attesa dell’approvazione da parte dell’ARERA.

La Conferenza dei Sindaci ha approvato l’aggiornamento tariffario 2018-2019 in data agosto 2018. Non è ancora intervenuta l’approvazione da parte dell’ARERA.

In data 14 dicembre 2020 il Gestore ha presentato istanza di aggiornamento tariffario ai sensi dell’art. 5, comma 5.5, della deliberazione ARERA 580/2019/R/idr MTI-3 del 27 dicembre 2019.

In data 10 marzo 2021 la Conferenza dei Sindaci dell’AATO5 con delibera n. 1/2021 ha approvato la proposta tariffaria 2020-2023. Non è ancora intervenuta l’approvazione da parte dell’ARERA.

A seguito di diffida da parte di ARERA, intervenuta il 29 novembre 2022, l’EGA ha approvato la proposta tariffaria 2022-2023 in data 11 gennaio 2023. Non è ancora intervenuta l’approvazione da parte dell’ARERA.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 255

Società

Status approvazione

(fino al MTI-2 “2016-2019”)

Status aggiornamento biennale

(2018-2019)

Status approvazione MTI-32020-2023

Status approvazione aggiornamento biennale 2022-2023

GORI

In data settembre 2016 il Commissario Straordinario dell’EGA ha approvato la tariffa con OpexQC a partire dal 2017. Si è in attesa dell’approvazione da parte dell’ARERA. Con delibera 247 del 31 maggio 2022 ARERA ha ordinato a EIC di assumere e trasmettere entro 90 giorni le specifiche determinazioni in merito alle predisposizioni tariffarie per gli anni 2012 e 2013. Il provvedimento contestualmente proroga al 30/09/2022 il termine di conclusione del procedimento, per la rinnovazione dell’istruttoria in contraddittorio sottesa alle determinazioni tariffarie di cui alla deliberazione 104/2016 (2012-2013 e 2014-2015).

In data 17 luglio 2018 il Commissario Straordinario dell’EGA ha approvato l’aggiornamento tariffario 2018-2019. Non è ancora intervenuta l’approvazione da parte dell’ARERA.

In data 18 dicembre 2020 il Gestore ha presentato istanza di aggiornamento tariffario ai sensi dell’art. 5, comma 5.5, della deliberazione ARERA 580/2019/R/idr MTI-3 del 27 dicembre 2019.

A seguito di diffida da parte di ARERA, l’EIC con delibera del 12 agosto 2021 ha approvato la proposta tariffaria 2020-2023. ARERA non ha ancora proceduto all’approvazione.

In data 10 agosto 2022 con delibera n. 35 l’EIC ha approvato l’aggiornamento biennale 2022-2023 comprensivo delle partite pregresse ante 2012. Si è in attesa dell’approvazione da parte dell’ARERA.

Acque

In data 5 ottobre 2017 l’AIT ha approvato la tariffa con riconoscimento degli OpexQC. Approvato dall’ARERA in data 9 ottobre 2018 (nel contesto dell’approvazione dell’aggiornamento 2018-2019).

In data 22 giugno 2018 il Consiglio Direttivo dell’AIT ha approvato l’aggiornamento tariffario 2018-2019 e, contestualmente, anche l’istanza di estensione della durata dell’affidamento di 5 anni, ovvero sino al 31 dicembre 2031. L’ARERA con delibera 502 del 9 ottobre 2018 ha approvato l’aggiornamento tariffario 2018-2019.

In data 18 dicembre 2020 il Consiglio Direttivo AIT con deliberazione n. 7 ha approvato la predisposizione tariffaria 2020-2023.

L’approvazione di ARERA è intervenuta con deliberazione 404/2021/R/idr del 28 settembre 2021.

L’AIT ha approvato l’aggiornamento biennale 2022-2023 il 25 novembre 2022. Si resta in attesa dell’approvazione di ARERA.

Publiacqua

In data 5 ottobre 2016 l’AIT ha approvato la tariffa con riconoscimento del premio ex art. 32.1 lettera a) delibera 664/2015/R/idr. In data 12 ottobre 2017, con delibera 687/2017/R/idr, ARERA ha approvato gli specifici schemi regolatori per il periodo 2016-2019 proposti dall’AIT.

In data 7 dicembre 2018 l’AIT ha provveduto ad approvare le tariffe 2018-2019 con l’allungamento della concessione di 3 anni. L’ARERA ha approvato la predisposizione tariffaria 2020-2023 e l’aggiornamento biennale 2018-2019 con deliberazione 59/2021 del 16 febbraio 2021.

In data 26 giugno 2020 il Consiglio Direttivo AIT con deliberazione n. 3 ha approvato la predisposizione tariffaria 2020-2023.

L’ARERA ha approvato la predisposizione tariffaria 2020-2023 con deliberazione 59/2021 del 16 febbraio 2021.

Il Consiglio direttivo di AIT ha approvato il 22 febbraio 2023 l’aggiornamento biennale 2022-2023. Si resta in attesa dell’approvazione di ARERA.

Acquedotto del Fiora

In data 5 ottobre 2016 l’AIT ha approvato la tariffa con riconoscimento degli OpexQC. In data 12 ottobre 2017,

con delibera 687/2017/R/idr, ARERA ha approvato gli specifici schemi regolatori per il periodo 2016-2019 proposti dall’AIT.

Il Consiglio Direttivo dell’AIT ha approvato l’aggiornamento tariffario 2018-2019 nella seduta del 27 luglio 2018. Nelle more dell’approvazione da parte di ARERA, il Consiglio Direttivo dell’AIT ha anche approvato l’istanza di allungamento della concessione al 31 dicembre 2031, presentata dalla società ad aprile 2019 e approvata dal Consiglio Direttivo dell’AIT il luglio 2019. È stata quindi presentata la proposta tariffaria aggiornata con la previsione di allungamento al 2031 che comunque ha confermato l’incremento tariffario (theta) e il Vincolo ai Ricavi Garantiti (VRG) per le annualità 2018 e 2019 già approvati da AIT con la delibera di luglio 2018. L’ARERA ha provveduto ad approvare l’aggiornamento biennale (con una piccola rettifica sugli OpexQC riconosciuti) e l’allungamento della concessione con la delibera 465 del 12 novembre 2019.

In data 26 novembre 2020 il Consiglio Direttivo AIT con deliberazione n. 6 ha approvato la predisposizione tariffaria 2020-2023.

L’ARERA ha approvato con deliberazione 84/2021/R/idr del 2 marzo 2021.

L’AIT ha approvato l’aggiornamento biennale 2022-2023 il 14 dicembre 2022.

L’approvazione da parte di ARERA è intervenuta con delibera 313/23 del 13 luglio 2023.

GEAL

In data 22 luglio 2016 l’AIT ha approvato la tariffa con riconoscimento degli OpexQC. In data 26 ottobre 2017, con delibera 726/2017/R/idr, ARERA ha approvato gli specifici schemi regolatori per il periodo 2016-2019 proposti dall’AIT.

In data 12 luglio 2018 l’ARERA ha approvato l’aggiornamento tariffario 2018-2019 proposto dall’AIT.

In data 28 settembre 2020 il Consiglio Direttivo AIT con deliberazione n. 4 ha approvato la predisposizione tariffaria 2020-2023, aggiornata con delibera n. 13 e 14 del 30 dicembre 2020.

ARERA ha approvato con deliberazione 265/2021/R/idr del 22 giugno 2021.

In data 31 maggio 2022 l’AIT con delibera 5 ha approvato la predisposizione tariffaria a valere per gli anni 2022 e 2023. L’approvazione da parte di ARERA è intervenuta con delibera 238/23 del 30 maggio 2023.

256 3. Bilancio consolidato

Società

Status approvazione

(fino al MTI-2 “2016-2019”)

Status aggiornamento biennale

(2018-2019)

Status approvazione MTI-32020-2023

Status approvazione aggiornamento biennale 2022-2023

Acea Molise

A seguito della delibera 664/2015/R/idr, sia per il Comune di Campagnano di Roma (RM) che per il Comune di Termoli (CB), Comuni dove Crea Gestioni svolge il SII, l’Ente Concedente l’Ente d’Ambito di riferimento hanno presentato alcuna proposta tariffaria per il periodo regolatorio 2016-2019. La società ha provveduto a inoltrare in autonomia le proposte tariffarie. Si è oggi in attesa dell’approvazione da parte dell’ARERA.

La società ha provveduto a inoltrare ai soggetti competenti/EGA i dati ai fini dell’aggiornamento tariffario 2018-2019.

Per la gestione del SII nel Comune di Campagnano di Roma (RM) vista l’inerzia dei soggetti preposti, la società ha provveduto a presentare, a inizio gennaio 2019, istanza all’ARERA per adeguamento tariffario 2018-2019 peraltro rivedendo anche la proposta 2016-2019. L’ARERA non si è ancora pronunciata ha ancora proceduto alla diffida all’EGA e/o ai soggetti competenti.

Per la gestione del SII nel Comune di Termoli (CB), la Giunta Comunale di Termoli con delibera del 17/12/2019 ha approvato l’adeguamento della Convenzione preesistente alla Convenzione tipo, ha prolungato la scadenza della stessa al 31 dicembre 2021, e ha confermato l’incremento tariffario (theta) e il Vincolo ai Ricavi Garantiti (VRG) per le annualità 2018 e 2019, peraltro rivedendo anche la proposta 2016-2019. Non è ancora intervenuta l’approvazione da parte dell’ARERA.

Il Comune di Termoli ha approvatola predisposizione tariffaria2020-2023 il 4 febbraio 2021.

La stessa è stata trasmessa dall’EGAM il 4 marzo 2021.

Per il Comune di Campagnano il Gestore ha inviato la predisposizione tariffaria ad ARERA il 30 marzo 2021 in accordo con le disposizioni di cui all’art. 5.5 della delibera 580/2019/R/idr.

Si resta in attesa di approvazione da parte di ARERA.

In data 18 dicembre 2023, il Comune di Termoli ha approvato la predisposizione tariffaria 2022-2023 con contestuale trasmissione all’EGAM. Si resta in attesa di approvazione da parte di ARERA.

Gesesa

In data 29 marzo 2017 l’AATO1 con deliberazione n. 8 del Commissario Straordinario ha approvato la predisposizione tariffaria per gli anni 2016-2019. Si è oggi in attesa dell’approvazione da parte dell’ARERA.

La società ha trasmesso all’Ente d’Ambito la documentazione relativa alla revisione tariffaria 2018-2019 e a fine febbraio 2020 si è conclusa l’istruttoria da parte degli Uffici tecnici dell’EGA competente (EIC-Ente Idrico Campano). Il primo dicembre 2023, il Comitato di Distretto dell’EIC ha approvato la proposta tariffaria relativa agli anni 2018-2023. Si resta in attesa di approvazione da parte di ARERA.

In data 29 dicembre 2020 il Gestore ha presentato istanza di aggiornamento tariffario ai sensi dell’art. 5, comma 5.5, della deliberazione ARERA 580/2019/R/idr MTI-3 del 27 dicembre 2019.

L’EIC ha convocato il Consiglio di Distretto per il 22 luglio 2021 (verbale di chiusura delle attività di verifica verbale del 31/7/2020) a seguito di diffida dell’ARERA pervenuta in data 2 luglio 2021. Il primo dicembre, il Comitato di Distretto dell’EIC ha approvato la proposta tariffaria relativa agli anni 2018-2023. Si resta in attesa di approvazione da parte di ARERA.

Il primo dicembre, il Comitato di Distretto dell’EIC ha approvato la proposta tariffaria relativa agli anni 2018-2023. Si resta in attesa di approvazione da parte di ARERA.

Nuove Acque

In data 22 giugno 2018 il Consiglio Direttivo dell’AIT ha approvato le tariffe.

In data 16 ottobre 2018 l’ARERA, con delibera 520, ha approvato l’aggiornamento tariffario 2018-2019 proposto dall’AIT.

In data 27 novembre 2020 il Consiglio Direttivo AIT con deliberazione n. 5 ha approvato la predisposizione tariffaria 2020-2023.

ARERA ha approvato con deliberazione 220/2021/R/idr del 25 maggio 2021.

Il Consiglio Direttivo dell’AIT con deliberazione n. 12/2022 del 29 luglio 2022 ha approvato la predisposizione tariffaria 2022-2023. ARERA ha approvato con deliberazione n. 535/2022 del 25 ottobre 2022.

Umbra Acque

In data 30 giugno 2016 l’EGA ha approvato la tariffa con riconoscimento degli OpexQC. Intervenuta approvazione da parte dell’ARERA con delibera 764/2016/R/idr del 15 dicembre 2016.

L’Assemblea deIl’AURI, nella seduta del 27 luglio 2018, ha approvato l’aggiornamento tariffario 2018-2019. L’ARERA ha provveduto ad approvare le tariffe 2018-2019 con delibera n. 489 del 27 settembre 2018.

L’AURI ha approvato la predisposizione tariffaria 2020-2023 il 30 ottobre 2020 con delibera n. 10. L’ARERA ha approvato la stessa con deliberazione 36/2021 del 2 febbraio 2021.

In data 25 ottobre 2022 l’AURI ha approvato l’aggiornamento biennale 2022-2023. A seguito di tale approvazione ARERA ha approvato l’aggiornamento biennale 2022-2023 con delibera 63 del 21 febbraio 2023.

SII Terni

In data 29 aprile 2016 con delibera n. 20 l’AURI ha approvato il moltiplicatore tariffario per il quadriennio 2016-2019 e con la determina n. 57 ha approvato il conguaglio delle partite pregresse.

L’ARERA ha approvato la predisposizione tariffaria 2016-2019 con deliberazione 290/2016 del 31 maggio 2016.

Con deliberazione del Consiglio Direttivo dell’AURI n. 64 del 28/12/2018 è stato approvato l’aggiornamento biennale 2018-2019.

L’ARERA ha approvato con propria deliberazione del 20 settembre 2018 464/2018 l’aggiornamento biennale 2018-2019.

L’AURI ha approvato la predisposizione tariffaria 2020-2023 con deliberazione dell’Assemblea dei Sindaci n. 12 del 30 ottobre 2020.

L’ARERA ha approvato con deliberazione 553/2020 del 15 dicembre 2020.

In data 25 ottobre 2022 l’AURI ha approvato l’aggiornamento biennale 2022-2023. A seguito di tale approvazione ARERA ha approvato l’aggiornamento biennale 2022-2023 con delibera 78 del 28 febbraio 2023.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 257

Ricavi da Servizio Idrico Integrato

La tabella che segue indica, per ciascuna società dell’Area Acqua, l’importo dei ricavi del 2023 valorizzati sulla base del Metodo Ta-riffario MTI–3; i dati sono comprensivi anche dei conguagli delle partite passanti e della componente FoNI. Si precisa, inoltre, che a seguito della pubblicazione della delibera 64/2023 relativa all’“Avvio

di procedimento per la definizione del metodo tariffario idrico per il quarto periodo regolatorio (MTI-4)” per il periodo 2024-2029 con riferimento ai costi per l’acquisto di energia elettrica registrati nel 2022 sarà prevista la possibilità di reiterare l’istanza motivata per il riconoscimento di tali costi anche per il 2022.

Società(valori pro quota in milioni)

Ricavi da SII

FoNI

 

Acea Ato2

752

FNI = 51,1

AMMFoNI = 23,3

96,5%

Acea Ato5

85,5

FNI = 1,7

AMMFoNI = 6,2

98,5%

GORI

223,1

-

37,1%

Acque

73

AMMFoNI = 5,2

45,0%

Publiacqua

112,8

AMMFoNI = 21,5

40,0%

Acquedotto del Fiora

120,5

AMMFoNI = 12,2

40,0%

Gesesa

14,9

-

57,9%

Nuove Acque

9,1

FNI = 0,5

AMMFoNI = 0,9

16,2%

GEAL

10,2

AMMFoNI = 0,8

48,0%

Acea Molise

4,8

-

100,0%

SII

44,1

AMMFoNI = 1,7

43,0%

Umbra Acque

37,1

FNI = 0,1

AMMFoNI = 2,6

40,0%

258 3. Bilancio consolidato

Informativa sulle parti correlate

GRUPPO Acea E ROMA CAPITALE

Tra le Società del Gruppo Acea e Roma Capitale intercorrono rap-porti di natura commerciale in quanto il Gruppo eroga energia e ac-qua ed effettua prestazioni di servizi a favore del Comune.

Tra i principali servizi resi sono da evidenziare la gestione, la manu-tenzione e il potenziamento degli impianti di pubblica illuminazio-ne nonché, con riferimento al servizio idrico-ambientale, il servizio di manutenzione fontane e fontanelle, il servizio idrico accessorio nonché i lavori effettuati su richiesta.

I rapporti sono regolati da appositi contratti di servizio e per la som-ministrazione di acqua ed elettricità vengono applicate le stesse ta-riffe vigenti sul mercato adeguate alle condizioni di fornitura.

Si precisa che Acea e Acea Ato2 svolgono rispettivamente il ser-vizio di illuminazione pubblica e quello idrico-integrato sulla base di due convenzioni di concessione entrambe di durata trentennale. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto illustrato nell’apposito paragrafo “Informativa sui servizi in concessione”.

Per quanto riguarda l’entità dei rapporti tra il Gruppo Acea e Roma Capitale si rinvia a quanto illustrato e commentato a proposito dei crediti e debiti verso la controllante nella nota n. 26 del presente documento.

Dal punto di vista dei rapporti economici invece vengono di seguito riepilogati i principali costi e ricavi relativi al 31 dicembre 2023 (con-frontati con quelli del precedente esercizio) del Gruppo Acea con riferimento ai rapporti più significativi.

migliaia

31/12/2023

31/12/2022

Ricavi

 

 

Fornitura di acqua

51.534

48.318

Fornitura di energia elettrica

2

332

Contratto di servizio Illuminazione Pubblica

43.415

49.585

Interessi su contratto Illuminazione Pubblica

8.326

5.380

Contratto di servizio manutenzione idrica

178

50

Contratto di servizio fontane monumentali

178

50

Costi

 

 

Canone concessione

26.337

26.337

Canoni locazione

113

112

Imposte e tasse

2.685

3.696

Si rimanda alla nota 26 per i dettagli degli impatti di tali operazioni mentre si fornisce un prospetto di riepilogo sintetico delle movi-mentazioni dei crediti e debiti.

migliaia

31/12/2022

Incassi/Pagamenti

Maturazioni 2023

31/12/2023

Crediti

150.494

(114.630)

103.028

138.891

Debiti

(148.779)

159.987

(132.909)

(121.702)

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 259

GRUPPO Acea E GRUPPO ROMA CAPITALE

Anche con Società, Aziende Speciali o Enti controllati da Roma Capitale, le società del Gruppo Acea intrattengono rapporti di na-tura commerciale che riguardano prevalentemente la fornitura di energia elettrica e di acqua.

Anche nei confronti dei soggetti giuridici appartenenti al Gruppo Roma Capitale vengono applicate le stesse tariffe vigenti sul merca-

to adeguate alle condizioni di fornitura. Per quanto riguarda le ven-dite di energia relativamente alle utenze del mercato libero, i prezzi applicati sono in linea con i piani commerciali di Acea Energia.

Nella tabella successiva sono indicati gli importi relativi ai rapporti economici e patrimoniali più rilevanti tra il Gruppo Acea e le aziende del Gruppo Roma Capitale.

Gruppo Roma Capitale migliaia

Debiti commerciali

Costi

Crediti commerciali

Ricavi

AMA SpA

181

1.262

4.325

3.059

ATAC SpA

111

113

5.257

1.620

Assicurazioni di Roma - Mutua Assicuratrice Romana

8

18

6

0

Totale

299

1.392

9.588

4.679

GRUPPO Acea E PRINCIPALI IMPRESEDEL GRUPPO CALTAGIRONE

Le società del Gruppo Acea intrattengono rapporti di natura com-merciale che riguardano prevalentemente la fornitura di energia elettrica e di acqua.

Anche nei confronti dei soggetti giuridici appartenenti a tali società vengono applicate le stesse tariffe vigenti sul mercato adeguate alle condizioni di fornitura. Per quanto riguarda le vendite di energia re-

lativamente alle utenze del mercato libero, i prezzi applicati sono in linea con i piani commerciali di Acea Energia.

Nella tabella successiva sono indicati gli importi relativi ai rappor-ti economici e patrimoniali più rilevanti tra il Gruppo Acea e le principali società correlate al Gruppo Caltagirone al 31 dicembre 2023.

migliaia

Ricavi

Costi

Crediti

Debiti

Gruppo Caltagirone

183

214

5

230

GRUPPO Acea E GRUPPO SUEZENVIRONNEMENT COMPANY SA

Al 31 dicembre 2023 non risultano esserci rapporti con società del Gruppo Suez. Si informa inoltre che i saldi economico-patrimoniali sopra riportati non comprendono i rapporti intrattenuti con le so-

cietà del Gruppo consolidate a patrimonio netto presenti invece negli schemi di bilancio.

migliaia

Ricavi

Costi

Crediti

Debiti

Gruppo Suez Environnement Company SA

15

1.142

0

1.040

Elenco delle operazioni con parti correlatedi importo significativo

Nel corso dell’esercizio 2023 sono state approvate tre operazioni di maggiore rilevanza relative:

ad Acea e Roma Capitale in merito alla proposta di sottoscri-zione di un accordo transattivo che concerne (i) lo scioglimento anticipato consensuale dei rapporti contrattuali relativi al servizio di gestione dell’illuminazione pubblica affidato da Roma Capitale ad Acea e all’uso gratuito dei beni demaniali a favore di quest’ul-tima, nonché (ii) la definizione, anche in logica transattiva, delle partite debitorie inerenti al predetto servizio;

alla proposta presentata da Acea Ambiente Srl, società a socio unico, soggetta a direzione e coordinamento di Acea, Hitachi Zosen Inova AG, Vianini Lavori SpA e Suez Italy SpA, ai sensi dell’avviso esplorativo pubblicato da Roma Capitale il dicem-bre 2022, relativo all’affidamento in concessione di un polo im-piantistico per la valorizzazione energetica della frazione di rifiuti non differenziabili prodotti dalla città di Roma;

alle modifiche al progetto della sopracitata proposta presentata

da Acea Ambiente Srl, società a socio unico, soggetta a direzio-ne e coordinamento di Acea, Hitachi Zosen Inova AG, Vianini Lavori SpA e Suez Italy SpA, ai sensi dell’avviso esplorativo pub-blicato da Roma Capitale il dicembre 2022, relativo all’affida-mento in concessione di un polo impiantistico per la valorizzazio-ne energetica della frazione di rifiuti non differenziabili prodotti dalla città di Roma.

Inoltre è stato reso dal Comitato OPC un parere “preliminare” alla presentazione da parte della neo costituita società integralmente controllata da Acea, denominata a.cities Srl, di una proposta spon-tanea per l’affidamento in regime di concessione mediante proce-dura di project financing, ai sensi dell’art. 193 (Procedura di affida-mento) del D.Lgs. n. 36/2023 (il “Codice dei Contratti Pubblici”), dell’intervento relativo alla gestione, ammodernamento e digitaliz-zazione della rete e del servizio di illuminazione pubblica della città di Roma e della realizzazione di servizi innovativi di smart city.

260 3. Bilancio consolidato

Di seguito si evidenzia l’incidenza percentuale dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sul rendiconto finanziario.

Incidenza sulla situazione patrimoniale

migliaia

31/12/2023

Di cui conparti correlate

Incidenza

31/12/2022

Di cui conparti correlate

Incidenza

Attività finanziarie

18.852

18.852

100,0%

30.531

4.865

15,9%

Crediti commerciali

1.213.200

66.272

5,5%

1.267.445

61.714

4,9%

Attività finanziarie correnti

487.251

97.093

19,9%

342.085

117.998

34,5%

Debiti fornitori

1.750.473

8.661

0,5%

1.849.980

41.985

2,3%

Debiti finanziari

922.950

111.306

12,1%

619.418

108.523

17,5%

Incidenza sul conto economico

migliaia

31/12/2023

Di cui conparti correlate

Incidenza

30/06/2022

Di cui conparti correlate

Incidenza

Ricavi netti consolidati

4.649.376

163.833

3,5%

5.138.245

148.412

2,9%

Costi operativi consolidati

3.272.896

59.772

1,8%

3.861.121

65.557

1,7%

Totale (oneri)/proventi finanziari

(136.529)

2.873

(2,1%)

(85.708)

1.051

(1,2%)

Incidenza sul rendiconto finanziario

migliaia

31/12/2023

Di cui conparti correlate

Incidenza

31/12/2022

Di cui conparti correlate

Incidenza

Incremento/Decremento dei crediti inclusi nell’attivo circolante

(24.004)

(4.558)

19,0%

(312.114)

(35.924)

11,5%

Incremento /Decremento dei debiti inclusi nel passivo circolante

(84.485)

(33.324)

39,4%

196.983

10.522

5,3%

Incassi/Pagamenti derivanti da altri investimenti finanziari

(133.487)

6.919

(5,2%)

44.844

(10.586)

(23,6%)

Dividendi incassati

5.567

5.567

100,0%

3.381

3.381

100,0%

Diminuzione/Aumento di altri debiti finanziari

(22.827)

2.783

(12,2%)

(2.546)

9.359

n.s.

Pagamento dividendi

(145.213)

(145.213)

100,0%

(146.238)

(146.238)

100,0%

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 261

Aggiornamento delle principalivertenze giudiziali

Verifiche e contenziosi fiscali

Acea Ambiente SpA

Avvisi di accertamento per IVA relativa ai periodi d’imposta 2013 e 2014 a carico di SAO SpA.

Nel corso del 2017 la Direzione Provinciale I di Latina ha contestato a SAO SpA, società incorporata da Acea Ambiente SpA, l’asserita indebita detrazione dell’IVA per i periodi d’imposta 2013 e 2014.

Per il periodo d’imposta 2013, la Commissione Tributaria Regionale del Lazio ha accolto l’appello della società, annullando totalmente la sentenza di primo grado. Con sentenza n. 1556 del 12 gennaio 2021, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso promosso dall’Ufficio e rinviato la causa alla Commissione Tributaria Regionale, la quale, con sentenza n. 2485/2022, ha rigettato l’appello proposto dalla società. Alla data odierna pende il ricorso in Cassazione proposto dalla società.

Per il periodo d’imposta 2014, la Commissione Tributaria Regiona-le del Lazio, con sentenza n. 1734/18/2021 depositata il 29 marzo 2021, ha rigettato l’appello della società. Il 16 novembre 2021, la società ha notificato ricorso in Cassazione. Alla data odierna non è stata ancora fissata l’udienza per la trattazione della causa.

Avviso di accertamento per IRES relativa al periodo d’imposta 2004 di SAO SpA.

A novembre 2008 il competente Ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate ha notificato alla incorporata SAO Srl, già SAO SpA, non-ché alla precedente capogruppo EnerTAD SpA, un avviso di accer-tamento per IRES relativa al periodo di imposta 2004.

Con sentenza n. 29153/21 del 20 ottobre 2021, la Corte di Cassa-zione ha accolto i ricorsi presentati dall’Agenzia delle Entrate e ha annullato le sentenze impugnate con rinvio alla Commissione Tribu-taria Regionale dell’Umbria per un nuovo esame delle controversie. La Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado dell’Umbria, con sentenze n. 80/2023 e n. 81/2023 del febbraio 2023, ha respinto gli appelli dell’Agenzia delle Entrate, che è stata condannata alla re-fusione delle spese processuali.

Alla data odierna, pendono termini per l’impugnativa tenuto con-to che i termini di impugnazione risultano sospesi per effetto della Legge n. 197/2022, che ha previsto una speciale definizione agevo-lata delle liti, per effetto della quale i termini processuali sono stati sospesi per legge per undici mesi.

Avviso di accertamento per IRES relativa al periodo d’imposta 2004 di SAO SpA per consolidato fiscale di ERG Renew SpA.

A dicembre 2009 il competente Ufficio locale di Milano dell’A-genzia delle Entrate ha notificato a SAO SpA, oggi SAO Srl, quale società a suo tempo facente parte del consolidato fiscale ERG Re-new SpA (già EnerTAD SpA), un avviso di accertamento per IRES relativa al periodo di imposta 2004.

Con sentenza n. 29050/21 del 20 ottobre 2021 la Corte di Cas-sazione ha respinto integralmente il ricorso presentato dall’Agenzia delle Entrate avverso la sentenza della Commissione Tributaria Re-gionale dell’Umbria n. 502/02/14 del 13 agosto 2014. Con ordi-nanza n. 1085/2022 la Commissione Tributaria di Milano ha deciso di sospendere il presente contenzioso e di rinviare la causa a nuovo ruolo, in attesa della definizione del giudizio sull’avviso di accerta-

mento di primo livello. Dopo la decisione della Corte di Giustizia Tributaria di I grado dell’Umbria, che si è pronunciata relativamente all’avviso di accertamento di primo livello con sentenza n. 81/2023 del 21 febbraio 2023, annullando integralmente il provvedimento impugnato, la società ha presentato il 29 maggio 2023 istanza di trattazione del giudizio alla Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Milano. L’udienza per la trattazione della causa è fissata per il 21 marzo 2024.

ARETI SPA

Avviso di accertamento per IVA relativa ai periodi d’imposta 2009, 2011, 2012, 2013 e 2014.

La DRE del Lazio dell’Agenzia delle Entrate ha notificato cinque distinti avvisi di accertamento per IVA relativa ai periodi d’imposta 2009, 2011, 2012, 2013 e 2014, contestando l’asserita indebita detrazione dell’imposta in carenza del requisito della territorialità.

Per quanto concerne i periodi d’imposta 2009, 2011 e 2012, la Commissione Tributaria Regionale del Lazio ha ritenuto valide le ragioni della società e ha annullato gli avvisi di accertamento. L’A-genzia delle Entrate ha proposto ricorso per Cassazione. Allo stato attuale si è in attesa della fissazione dell’udienza per la trattazione della causa.

Per quanto concerne l’annualità 2013 la Commissione Tributaria Regionale del Lazio ha accolto l’appello della società.

Il termine per proporre ricorso in Cassazione scade il 27 febbraio 2024, tenuto conto che i termini di impugnazione risultano sospesi per effetto della Legge n. 197/2022 che ha previsto una speciale definizione agevolata delle liti, per effetto della quale i termini pro-cessuali sono stati sospesi per legge per undici mesi.

Per quanto concerne l’avviso di accertamento relativo all’anno 2014, con sentenza n. 4293/2022, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma ha accolto il ricorso della società. L’Ufficio ha proposto atto di appello e la società si è costituita nei termini di legge. A oggi non è stata ancora fissata l’udienza per la trattazione della causa.

Avvisi di accertamento per IRAP relativa ai periodi d’imposta 2011, 2012, 2013 e 2014.

La DRE del Lazio dell’Agenzia delle Entrate ha notificato distinti avvisi di accertamento per gli anni dal 2011 al 2014, riguardanti il trattamento ai fini IRAP delle agevolazioni tariffarie concesse ai di-pendenti ed ex dipendenti.

Per quanto concerne il periodo d’imposta 2011, la Commissione Tributaria Regionale del Lazio, confermando la sentenza di primo grado, ha annullato l’avviso. Con ordinanza depositata il 31 maggio 2022 la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell’Avvocatura che quindi può considerarsi estinto. L’Ufficio ha riproposto l’istan-za di correzione della decisione in appello, sulla base della sentenza della Cassazione, e i giudici di secondo grado hanno corretto la sen-tenza. Il nuovo termine di impugnazione scade il prossimo 10 maggio 2024.

Per quanto concerne il periodo d’imposta 2012, con sentenza n. 3612/2022, depositata in data 12 agosto 2022, la Commissione Tributaria Regionale del Lazio ha accolto l’appello dell’Ufficio. La so-cietà ha proposto ricorso in Cassazione nel mese di gennaio 2024.

262 3. Bilancio consolidato

Alla data odierna non è stata ancora fissata l’udienza di discussione.

Per quanto riguarda il periodo d’imposta 2013, con sentenza n. 5567/2022, la Commissione Tributaria Regionale del Lazio ha ri-gettato l’appello della società. La società ha presentato istanza di definizione agevolata della controversia ex art. 1, commi da 186 a 202, Legge 197/2022. Alla data odierna tale contenzioso risulta definitivamente chiuso.

Per quanto riguarda il periodo d’imposta 2014, con la sentenza n. 12424/16/2021, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma ha rigettato il ricorso proposto dalla società. La società ha presentato istanza di definizione agevolata della controversia ex art. 1, commi da 186 a 202, Legge 197/2022. Alla data odierna tale contenzioso risulta definitivamente chiuso.

ARSE

Avviso di liquidazione per imposta di registro per il periodo d’im-posta 2015.

A gennaio 2016 è stato notificato ad ARSE, società già estinta per scissione totale a quella data, un avviso di liquidazione dell’imposta complementare di registro, relativo alla riqualificazione dell’opera-zione di conferimento e successiva cessione della partecipazione di Apollo Srl, società conferitaria degli impianti fotovoltaici.

Il 7 marzo 2016 le società beneficiarie della scissione di ARSE Acea SpA, Acea Liquidation e Litigation (ex Elga Sud) e Acea Produzione –, ritenendo infondato l’avviso di liquidazione sia per gli evidenti vizi di forma, sia per la contestazione oggetto dell’avviso, hanno presentato ricorso collettivo.

Il 15 gennaio 2018 si è tenuta l’udienza di discussione dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Con sentenza n. 1926/15/2018 depositata il 22 gennaio 2018, i giudici hanno an-nullato l’avviso di accertamento impugnato. Il 5 giugno 2018, l’Uf-ficio ha proposto appello avverso la predetta sentenza; le società si sono costituite nel giudizio di secondo grado, depositando atto di controdeduzioni il 7 agosto 2018. L’udienza si è tenuta il 9 giugno 2022 e la Commissione Tributaria Regionale del Lazio, con senten-za n. 3450/2022, ha rigettato l’appello dell’Ufficio, compensando le spese di giudizio. Il termine a disposizione dell’Ufficio per pro-porre ricorso in Cassazione è scaduto il 29 gennaio 2024 (termine prorogato ai sensi della Legge n. 197/2022). Alla data odierna tale contenzioso risulta definitivamente chiuso.

Acea Ato5 SpA

Avvisi di accertamento relativi ai periodi d’imposta 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017 per IRES e IRAP a carico di Acea Ato5 SpA, in qualità di consolidata, e per IRES a carico di Acea SpA in qualità di consolidante.

Il competente Ufficio locale di Frosinone dell’Agenzia delle Entra-te, a seguito di una verifica fiscale generale condotta dalla Guardia di Finanza, ha notificato distinti avvisi di accertamento per IRES e IRAP relative ai periodi d’imposta 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017, contestando la deducibilità e l’imponibilità di diverse componenti di reddito d’impresa. Con riferimento ai rilievi correlati a difetti di competenza contestati sull’annualità 2015, la società, anche sup-portata dai propri consulenti fiscali, effettuate le opportune valuta-zioni circa i profili di rischio correlati ai succitati rilievi, ha provveduto a stanziare un fondo rischi fiscale pari a circa 701 mila, mentre, con riferimento agli altri rilievi, la società, anche supportata dal pa-rere dei propri consulenti fiscali, ritiene il rischio di soccombenza nel giudizio tributario “remoto”.

Gli avvisi di accertamento IRES sono stati notificati anche alla Ca-pogruppo Acea in qualità di consolidante del consolidato fiscale sot-toscritto con Acea Ato5 SpA.

Per quanto concerne i periodi d’imposta 2013 e 2014, la Commis-sione Tributaria Provinciale di Frosinone ha accolto le tesi difensive delle società e ha annullato gli avvisi relativi all’IRES degli anni 2013 e 2014 e all’IRAP dell’anno 2014, condannando l’Agenzia delle Entrate alle spese. L’Agenzia delle Entrate ha proposto appello. La società si è costituita nel secondo grado di giudizio.

I contenziosi per le annualità 2013 e 2014 sono stati riuniti in ap-pello e, a esito della relativa udienza tenutasi il 26 febbraio 2024 la causa è stata trattenuta in decisione.

Con riferimento al periodo d’imposta 2015, la Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Frosinone, con sentenza n. 414/2023, de-positata il 20/11/2023, riuniti i giudizi IRES e IRAP, ha parzialmente aderito alle posizioni della società annullando parzialmente l’avviso di accertamento. La società si è attivata per la proposizione dell’appel-lo, il cui termine è allo stato pendente.

Con riferimento al periodo d’imposta 2016, la Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Frosinone, riuniti i giudizi IRES e IRAP, con la sentenza n. 413/2023, depositata il 20 novembre 2023, ha an-nullato entrambi i rilievi oggetto di accertamento, accogliendo inte-gralmente il ricorso della società.

Allo stato attuale è pendente il termine per l’appello, a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.

Con riferimento al periodo d’imposta 2017, il 17 novembre 2023 sono stati notificati dall’Agenzia delle Entrate gli avvisi di accerta-mento per IRES e IRAP. La società ha proposto istanza di accer-tamento con adesione e conferito incarico per la difesa in giudizio.

Umbria Energy SpA

Nel corso del 2016 l’Ufficio delle Dogane di Terni ha emesso diversi avvisi di pagamento e atti di irrogazione delle sanzioni, per gli anni dal 2010 al 2012, eccependo asseriti omessi versamenti di imposte (accisa e addizionale sull’energia elettrica) e l’errata compilazione delle dichiarazioni di consumo, per un importo di  1.410 mila relativamente alla Provincia di Perugia ed 862 mila della Provincia di Terni. La società ha provveduto a effet-tuare gli opportuni stanziamenti che riflettono il grado di rischio al quale essa è esposta sulla base del parere rilasciato dal profes-sionista esterno.

A fronte di tali atti si è instaurato un contenzioso che ha visto soc-combente la società in primo e secondo grado, seppure con parziale rideterminazione a ribasso degli importi contestati. Pertanto, la so-cietà e l’Agenzia delle Dogane hanno promosso ricorso per Cassa-zione.

Avvalendosi della definizione agevolata delle liti pendenti di cui alla Legge n. 197/2022, il contenzioso, pendente in Cassazione, è stato definito mediante la corresponsione della sola quota del tributo per 401.156,33, senza pagamento delle sanzioni e degli interessi. A fronte di tale circostanza, il relativo fondo rischi residuo è stato rila-sciato per 598.843,67.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 263

Altre problematiche

Acea Ato5

Acea Ato5 - Decreto Ingiuntivo di 10.700.000 e domanda riconvenzionale ad AATO5 canoni concessori

In data 14 marzo 2012, Acea Ato5 ha promosso ricorso per decreto ingiuntivo avente ad oggetto il credito di 10.700.000 ricono-sciuto alla società dall’AATO per maggiori costi sostenuti nel perio-do 2003-2005.

Il Tribunale di Frosinone, accogliendo il ricorso, ha emesso il De-creto Ingiuntivo n. 222/2012, immediatamente esecutivo, il quale è stato notificato all’Ente d’Ambito in data 12 aprile 2012.

L’AATO, con atto del 22 maggio 2012, ha notificato opposizione al decreto ingiuntivo, chiedendo la revoca del decreto opposto e, in via cautelare, la sospensione della sua provvisoria esecuzione. Altresì, in via riconvenzionale, ha formulato domanda di pagamento dei canoni concessori, per 28.699.699,48.

Acea Ato5 ha provveduto a costituirsi nel citato giudizio di oppo-sizione a decreto ingiuntivo, contestando le domande avversarie e formulando a sua volta domanda riconvenzionale di pagamento dell’intero ammontare dei maggiori costi sostenuti dal Gestore e ori-ginariamente richiesti, pari complessivamente a 21.481.000,00.

A seguito dell’udienza del 17 luglio 2012, il Giudice con Ordinanza depositata il 24 luglio ha sospeso la provvisoria esecutività del de-creto ingiuntivo, rinviando la trattazione nel merito della questione e respingendo la richiesta di concessione di ordinanza di pagamento dei canoni concessori presentata dall’AATO.

Con sentenza n. 304/2017, il Tribunale di Frosinone ha:

rigettato i motivi di opposizione formulati dall’Ente d’Ambito, evidenziando, da un lato, che l’annullamento, in via di autotutela, della deliberazione 4/2007 (per effetto della successiva delibe-razione n. 5/2009) non produceva effetti sul rapporto privati-stico sottostante, e dunque sulla validità dell’Accordo Transattivo del 27/02/2007; dall’altro, che la Transazione non violava il Me-todo Normalizzato dal momento che il princìpio c.d. del “price cap” vale solo per gli eventuali aumenti tariffari;

annullato il decreto ingiuntivo sul presupposto della nullità della deliberazione della Conferenza dei Sindaci n. 4/2007 e dell’At-to Transattivo che sarebbero stati adottati dall’Ente d’Ambito in violazione della disciplina pubblicistica che imponeva di indivi-duare le coperture finanziarie dell’atto medesimo;

rigettato le domande che erano state formulate in via subordina-ta (nell’eventualità in cui l’Atto Transattivo fosse stato dichiarato invalido) dai difensori di Acea Ato5 e che erano volte a ottenere il riconoscimento del credito da parte dell’Ente d’Ambito;

rimesso la causa in istruttoria per quanto attiene alla domanda riconvenzionale formulata dall’Ente d’Ambito che nelle proprie memorie conclusive ha comunque riconosciuto l’avvenuto pa-gamento, da parte del Gestore, di buona parte del proprio de-bito, rappresentando l’esistenza di un credito residuo di circa 7.000.000.

Seguivano ulteriori pagamenti da parte del Gestore, ma in ragio-ne delle discrepanze in merito al dare/avere tra le parti, il giudice nell’aprile 2021 ha disposto una CTU e all’esito, all’udienza del 15 dicembre 2021, il Gestore ha formalizzato una proposta transat-tiva, poi rifiutata dall’AATO 5.

Da ultimo, con sentenza del 31 maggio 2023 il Giudice ha ritenu-to estinto il debito in base ai pagamenti eseguiti da Acea in corso di causa, riconoscendo altresì un pagamento, in eccesso, da par-

te di Acea Ato5, pari alla differenza tra la somma dovuta (pari a 26.313.251,50) e quella effettivamente corrisposta da Acea Ato5 (pari a 28.690.662,85), pari a circa 2.377.000.

La società all’esito del giudizio ha adeguato il fondo rischi rilasciando lo stanziamento in precedenza accantonato. Per quanto attiene agli interessi riconosciuti dalla sentenza si evidenzia che l’applicazione di interessi moratori ex D.Lgs. n. 231/2002 ai crediti vantati dall’E-GATO5 in relazione ai canoni concessori è errata, nell’an, prim’an-cora che nel quantum, pertanto la società, in linea con le previsioni della Convenzione di Gestione e in particolare all’art. 30 del Disci-plinare Tecnico ha accantonato la somma derivante dall’applicazione del tasso a cui viene remunerata la liquidità all’EGATO; pertanto, Euribor 3 mesi dell’anno di riferimento maggiorata di 70 bps che alla data del 31/12/2023 ammontano a 553.654,37..

Collegato a tale giudizio deve essere considerato l’appello avverso la sentenza del Tribunale di Frosinone che ha revocato il Decreto Ingiuntivo di 10.700.000 inizialmente emesso dal medesimo Tri-bunale. La Corte, udite le rispettive posizioni delle parti, ha rinviato la causa al 20 novembre 2020, per la discussione orale e la pronun-cia della sentenza ex art.281-sexies c.p.c. La causa è stata ulterior-mente rinviata su richiesta delle parti, da ultimo, al 10 luglio 2024.

La società non ha ritenuto di cancellare il credito di appostare alcun fondo rischi per due ordini di ragioni:

il tema in esame, riconducibile al riconoscimento del credito vantato dal Gestore (di 10.700.00,00) connesso alla transa-zione del 2007, oggetto della sentenza n. 304/2017 del Tribu-nale di Frosinone, appellata da Acea Ato5 SpA presso la Corte di Appello di Roma, è stato demandato al Collegio di Conciliazione affinché ne operasse un approfondimento anche di ordine giu-ridico;

le valutazioni di diritto effettuate dai legali hanno rappresentato, da un lato, la fondatezza dell’appello e, dall’altro, la circostanza che la nullità della transazione non determina ex se l’insussistenza del credito.

La fondatezza dell’appello e la decisione di non cancellare il credito sono state ulteriormente confermate dalle conclusioni del Colle-gio di Conciliazione, instaurato tra l’Ente d’Ambito e il Gestore, in conformità a quanto previsto dall’art. 36 della Convenzione di Ge-stione, per giungere a una composizione delle varie controversie pendenti tra le parti.

Nella propria Proposta di Conciliazione trasmessa alle parti il 27 no-vembre 2019 e attualmente al vaglio della Conferenza dei Sindaci dell’AATO5, il Collegio di Conciliazione ha, infatti, tra l’altro:

accertato l’esistenza di significative differenze tra i canoni con-cessori approvati nelle varie predisposizioni tariffarie e le som-me da riconoscere ai Comuni. A parere del Collegio l’effetti-va esistenza di tali differenze induce a ritenere che la delibera n. 4/2007 dell’Ente d’Ambito risultava fondata su elemen-ti credibili e riscontrati anche ex post, laddove individuava nelle “economie sui canoni di concessione da versare ai Comuni” (che potevano costituire la provvista finanziaria per pagare un mutuo stipulato dall’Ente d’Ambito) le coperture finanziarie per il paga-mento al Gestore delle somme previste dall’atto transattivo. Tale conclusione, evidenziando la plausibilità delle fonti di copertura individuate dall’Ente d’Ambito per finanziare l’atto transattivo, conferma la fondatezza dell’appello proposto dalla società con-tro la sentenza n. 304/2017, con cui il Tribunale di Frosinone ha dichiarato la nullità della delibera n. 4/2007 dell’Ente d’Ambito e dell’atto transattivo proprio per l’asserita mancata individuazione

264 3. Bilancio consolidato

delle relative coperture finanziarie in violazione della disciplina pubblicistica, non avendo ritenuto adeguato e sufficiente il rife-rimento a “non meglio precisate economie sui canoni di conces-sione da versare ai Comuni”;

ritenuto che sussistano validi e argomentati motivi per accoglie-re la richiesta del Gestore di riconoscimento di maggiori costi operativi sostenuti nel triennio 2003-2005 nella misura ridotta convenuta dalle parti nell’atto di transazione, confermando in tal modo l’esistenza del corrispondente credito stanziato nei bilanci della società.

Procedimento penale n. 2031/2016

Relativamente al procedimento penale n. 2031/2016 che riguarda gli esercizi 2015, 2016 e 2017, per ipotesi di reato asseritamente riconducibili al falso in bilancio e false comunicazioni sociali in data 4 gennaio 2019 è stato notificato al Presidente della società attual-mente in carica il provvedimento di invito a comparire di persona sottoposta a indagini e informazione di garanzia. Il predetto prov-vedimento ha interessato anche i Presidenti della società, nonché i rappresentanti degli organi di controllo in carica nei suddetti eserci-zi. L’udienza preliminare si è svolta il giorno 26 ottobre 2021, rinviata al 15 novembre 2021, per valutare ammissione parti civili e successi-vamente rinviata al 13 dicembre 2021 per gli stessi incombenti e poi al 10 gennaio 2022, per scioglimento riserva su ammissione parti civili. Il GUP, a scioglimento della riserva, ha emesso ordinanza dove è stata disposta, fatta eccezione per le associazioni “Free Monte” e “Codici Onlus”, l’ammissione di tutti i soggetti pretesamente dan-neggiati a causa dei fatti di reato oggetto di contestazione nei con-fronti degli imputati.

Infine, si segnala che, su impulso di alcune parti civili, è stata auto-rizzata la citazione, quali responsabili civili, di Acea Ato5 e dell’ATO5 Lazio Meridionale Frosinone. Disposto il rinvio al 18 febbraio 2022. Nel corso dell’udienza si è costituita Acea Ato5 come responsabile civile e il Giudice ha disposto il rinvio al 14 marzo 2022 per consentire al pubblico ministero e alle parti civili di controdedurre sulla questione di competenza territoriale avanzata dalla difesa degli imputati.

All’udienza del 14 marzo 2022 il GUP ha rigettato la questione di competenza territoriale e rinviato all’udienza del 28 marzo 2022 per la prosecuzione delle attività.

All’esito dell’udienza tenutasi in data 10 febbraio 2023, il Giudice dell’Udienza Preliminare ha dichiarato l’incompetenza territoriale del Tribunale di Frosinone, in favore del Tribunale di Roma, per l’ac-certamento dei seguenti reati:

Falso in bilancio;

Ostacolo all’esercizio delle funzioni dell’autorità pubblica di vi-gilanza;

Reati tributari in materia di imposta sui redditi.

Per l’effetto della declaratoria di incompetenza il Giudice ha dispo-sto la trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il Tribunale di Roma, affinché possa procedere con le determinazioni proprie della fase.

Per tutti gli altri reati il Giudice dell’udienza preliminare ha pronun-ciato sentenza di non luogo a procedere, perché il fatto non sussiste.

Acea Ato5 - Ricorso TAR Lazio su risoluzione contrattuale

In merito alla vicenda della risoluzione della Convenzione di Gestio-ne, sono stati promossi da diversi Comuni dell’ATO5 e dell’AATO5 due diversi giudizi avverso la sentenza n. 638/2017 con la quale il TAR Lazio sezione distaccata di Latina ha accolto il ricorso propo-

sto dalla società avverso la deliberazione n. 7 del 13 dicembre 2016 della Conferenza dei Sindaci che disponeva la risoluzione, annullan-do il provvedimento.

È doveroso segnalare che i suddetti ricorsi non presentano argo-mentazioni di particolare novità o rilevanza rispetto a quanto già sot-toposto al vaglio del Tribunale di primo grado, gli appellanti hanno proposto istanza di sospensione cautelare. La società ha depositato gli atti di costituzione in entrambi i contenziosi, a esito dei quali sono state emesse le sentenze del 11/10/2023 –relativamente al giudizio contraddistinto al n. R.G. 5833/2018 e del 29/12/2023 rela-tivamente al giudizio contraddistinto al n. R.G. 05675/2018 con le quali sono stati rigettati in via definitiva i ricorsi presentati dai Co-muni dell’AATO5 e dall’Ente d’Ambito.

Acea Ato5 - Comune di Atina - delibera del Consiglio Comunale n. 14 del 17 aprile 2019

A seguito del trasferimento della gestione del SII del Comune di Atina ad Acea Ato5, avvenuto a far data dal 19 aprile 2018, il Co-mune ha deliberato di “istituire il sotto/ambito territoriale ottimale denominato Ambito Territoriale Atina 1, in riferimento all’ambito territoriale ottimale n. 5, per la continuità della gestione in forma autonoma e diretta del servizio idrico ai sensi dell’art. 147 comma 2 bis D.Lgs. 152/2006, dichiarando il Servizio idrico Integrato “servi-zio pubblico locale privo di rilevanza economica” (delibera del Con-siglio Comunale n. 14 del 17 aprile 2019).

Avverso la predetta delibera, l’AATO5 ha presentato ricorso din-nanzi al TAR Lazio Sezione di Latina notificandolo anche nei confronti della società e della Regione Lazio.

Per quanto attiene Acea Ato5, benché l’azione giudiziaria esperi-ta dall’EGA sia idonea a tutelare anche gli interessi del Gestore, la società ha ritenuto opportuno costituirsi nell’instaurando procedi-mento e si è in attesa di fissazione dell’udienza.

In data giugno 2021 con Nota n. 2241/2021 si è espressa sul tema anche la Regione Lazio, ribadendo l’irricevibilità della richiesta del Comune di riconoscimento del Sub Ambito Atina 1 all’interno dell’Ambito Territoriale Ottimale 5 Frosinone, perché contraria alla normativa nazionale e regionale vigente (D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e Legge regionale 22 gennaio 1996, n. 6). Permane pertanto in capo al Comune l’obbligo di procedere ad affidare in concessione d’uso gratuita al gestore del servizio idrico integrato le infrastrutture idriche di proprietà, così come previsto dall’art. 153 comma 1 del D.Lgs. 152/2006.

Acea Ato5 - Comune di Anagni - Ricorso al TAR Lazio - Sezione Latina - annullamento ordinanza di demolizione ID, Comune di Anagni, loc. San Bartolomeo

In data 4 novembre 2021, con Ordinanza Dirigenziale n. 236/2021 il Comune di Anagni ha ordinato la demolizione e rimozione dell’Im-pianto di Depurazione ubicato in località San Bartolomeo (Anagni) e la conseguente rimessa in ripristino dello stato dei luoghi come preesistenti ai lavori realizzati. L’Ente comunale assume che la predetta infrastruttura sia stata realizzata in violazione dell’art. 10 del D.P.R. 380/2001, posto che i lavori sarebbero stati eseguiti in assenza del permesso a costruire, nonché in violazione dell’art. 24 del D.P.R. 327/2021, attesa la mancata definizione del decreto di esproprio con le dovute procedure di notifica. Inoltre, secondo l’En-te l’impianto insisterebbe su area interessata da vincolo per i siti di interesse nazionale (Bacino idrografico Fiume Sacco). A fronte di tale provvedimento la società ha presentato istanza di accesso agli atti, rigettata dal Comune.

Contestualmente la società ha proposto ricorso al TAR Lazio - Se-

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 265

zione distaccata di Latina - al fine di ottenere, in via cautelare, la sospensione dell’efficacia del provvedimento impugnato e, nel me-rito, l’accoglimento dell’istanza di accesso agli atti e l’annullamento dell’ordinanza dirigenziale. Con ordinanza del 14 gennaio 2022 il TAR del Lazio ha accolto l’istanza cautelare e fissato l’udienza di merito a gennaio 2023. All’udienza tenutasi in data 11 gennaio 2023 il TAR, su richiesta delle Parti, ha ulteriormente da ultimo rinviato al 7 giugno 2023.

In data 24/07/2023 il TAR Lazio - sezione distaccata di Latina, con sentenza n. 604/2023, sul presupposto che è stata presentata in data 16/04/2023 istanza di accertamento di conformità ex art. 36 D.P.R. 6/06/2001 n. 380, ha dichiarato improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.

Acea Ato5 - Opposizione al decreto ingiuntivo del Comune di Fiuggi

Con decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Frosinone il 25 luglio 2013, si ingiungeva al Comune di Fiuggi il pagamento a favore di Acea Ato5 della somma di 185.685,00 per fatture insolute rela-tive alla fornitura idrica di utenze riconducibili al Comune.

Il Comune di Fiuggi notificava atto di citazione in opposizione a det-to decreto ingiuntivo, chiedendo la revoca dello stesso nonché in via riconvenzionale, la condanna di Acea al pagamento in favore del Comune di Fiuggi della somma di 752.505,86 a titolo di ratei di mutuo maturati e non corrisposti dal 2009 alla data del agosto 2013, oltre successivi maturati e maturandi, oltre interessi sino al soddisfo e condannare Acea Ato5 a rifondere al Comune di Fiuggi tutte le spese che, a causa dei mancati tempestivi interventi da par-te dell’obbligato gestore idrico sono state dal Comune sostenute.

L’Amministrazione comunale ha chiesto, altresì, la condanna di Acea Ato5, al risarcimento in favore del Comune di Fiuggi dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti e subendi demandando in su-bordine alla CTU la quantificazione. Veniva pertanto disposta CTU finalizzata alla verifica e alla quantificazione delle spettanze rivendi-cate dalle parti.

Nelle more del procedimento le Parti hanno avviato un tavolo ne-goziale al fine di verificare la possibilità di chiudere in via bonaria la controversia. Allo stato le proposte formulate dalla controparte non sono ritenute accettabili, pertanto, pur non escludendo la possibilità di addivenire a un accordo, si è ritenuto opportuno riconsiderare la prosecuzione del giudizio.

A seguito del deposito dell’elaborato peritale, contestato in ogni suo punto dalla società, è stato accordato un supplemento di indagini, per il quale sono state calendarizzate le relative attività. Il giudizio è pendente dinanzi il Tribunale di Frosinone n. 4164/2013.

All’udienza del 2 marzo 2021 si è svolto l’esame della CTU e il Giudi-ce, sciogliendo la riserva, ha rinviato la causa per la precisazione delle conclusioni all’udienza dell’11 marzo 2022.

Il contenzioso è stato definito in via transattiva con accordo conci-liativo del 30 dicembre 2021; il giudizio resterà sospeso al fine di ve-rificare l’adempimento degli impegni assunti. La causa è stata, dun-que, da ultimo rinviata al 19 dicembre 2023 per verificare l’esatto adempimento delle obbligazioni derivanti dall’accordo transattivo.

Le attività sono state eseguite nel rispetto del cronoprogramma pre-visto dall’accordo transattivo, pertanto, all’udienza del 19/12/2023 il Giudice, ai sensi dell’art. 309 c.p.c., in assenza della comparizione delle parti, ha disposto il rinvio della causa al 27/03/2024.

Acea Ato5 - Class Actions ex art. 140-bis D.Lgs. 206/2005

In data 17 maggio 2019 è stata notificata citazione introduttiva di azione di classe ai sensi dell’art. 140-bis del D.Lgs. 206 del 2005 dinanzi al Tribunale di Roma.

Il giudizio che origina dal Comitato No Acea di Cassino è stato pro-mosso contro la società nell’interesse di 729 utenti, al fine di:

accertare l’inesistenza/nullità di contratti in essere tra gli utenti e il Gestore;

accertare l’illegittima applicazione del metodo pro-die;

dichiarare non dovute le somme richieste a titolo di partite pre-gresse;

far condannare la società alla restituzione delle somme even-tualmente percepite.

In data 5 novembre 2021 il Tribunale Civile di Roma ha dichiarato inammissibile la class action proposta dal Comitato NO Acea. Il Co-mitato ha conseguentemente proposto reclamo e, con ordinanza del 17 febbraio 2023, la Corte d’Appello di Roma in riforma della precedente Ordinanza di primo grado, pur specificando di non ave-re effettuato alcuna valutazione sul merito delle contestazioni, ha dichiarato l’ammissibilità dell’azione di classe proposta dal Comitato No Acea di Cassino e rimesso la causa dinanzi al Tribunale di Roma.

In data 12 giugno 2023, il giudizio è stato assegnato alla seconda sezione civile del Tribunale di Roma, che in data 20/12/2023 ha emesso la sentenza con la quale ha definito il giudizio in oggetto e rigettato totalmente le domande proposte dalle parti attrici.

Acea SpA - Milano ’90

La questione inerisce il mancato pagamento delle somme dovu-te a saldo del prezzo di compravendita dell’area sita nel Comune di Roma con accesso da Via Laurentina n. 555, perfezionata con atto del 28 febbraio 2007 e con successivo atto integrativo del 5 novembre 2008. Con detto atto integrativo le parti hanno con-cordato di modificare il corrispettivo da 18 milioni a 23 milioni, contestualmente eliminando l’earn out, prevedendo quale termine ultimo di pagamento il 31 marzo 2009.

Data l’inerzia dell’acquirente, è stata avviata la procedura finalizzata al recupero delle somme dovute attraverso la predisposizione di un atto di intimazione e diffida a Milano ’90 e, quindi, attraverso il de-posito di ricorso per decreto ingiuntivo che, in data 28 giugno 2012, è stato concesso in forma provvisoriamente esecutiva.

Pertanto, nel novembre 2012, Acea notificava atto di pignoramento presso terzi in danno della società Milano ’90 per il recupero coat-tivo delle somme ingiunte.

Milano ‘90 si è opposta al predetto decreto ingiuntivo chiedendo altresì la condanna di Acea alla restituzione delle somme versate a titolo di prezzo e al risarcimento del danno ottenendo la sospen-sione della provvisoria esecuzione del medesimo. Conseguente-mente, il procedimento esecutivo è stato a sua volta sospeso.

Con sentenza n. 3258, pubblicata il 13 febbraio 2018, il Tribuna-le di Roma ha respinto l’opposizione e confermato integralmente il decreto ingiuntivo, condannando Milano ’90 alla rifusione delle spese di lite.

Giudizio di Impugnativa

In data 26 aprile 2018, Milano ’90 ha proposto appello e con sen-tenza del 23 giugno 2022 la Corte d’appello di Roma ha conferma-to integralmente la sentenza del giudice di prime cure e condannato la controparte al pagamento delle spese di lite.

Con ricorso per Cassazione notificato in data 21 settembre 2022, Milano ’90 ha impugnato la sentenza resa dalla Corte di Appello di

266 3. Bilancio consolidato

Roma. Acea SpA ha notificato controricorso nei termini e si è in attesa della fissazione di udienza.

Procedura esecutiva

A seguito del favorevole provvedimento di primo grado, il 27 marzo 2018 Acea ha depositato il ricorso per la riassunzione della proce-dura esecutiva nei confronti di Milano ’90 e dei terzi pignorati. In esito alla fase cautelare del giudizio di opposizione promosso dal ter-zo pignorato, in data 25 marzo 2022 è avvenuta la corresponsione delle somme assegnate ad Acea. Pende ricorso per Cassazione del Terzo Pignorato e si è in attesa della fissazione di udienza.

Acea SpA - Giudizi Ex COS

La controversia ex COS è relativa all’accertamento di illiceità del contratto di appalto intercorso fra ALMAVIVA Contact (già COS) e Acea e al conseguente diritto dei prestatori a vedersi riconoscere un rapporto di lavoro subordinato con Acea.

Si premette che la maggioranza dei giudizi in cui Acea è stata soc-combente risulta transata e che soltanto per sei ricorrenti sono stati introdotti da Acea, avanti alla Corte di Cassazione, due giudizi in ordine all’an della pretesa (accertamento del diritto alla costi-tuzione del rapporto). Detti giudizi risultano definiti con ordinanze di rigetto rese in data 2 e 10 luglio 2019 della domanda di Acea. Risulta pertanto confermata la costituzione del contratto di lavoro subordinato fra Acea e le parti resistenti con decorrenza dal 2004.

I ricorrenti che hanno rivendicato le differenze retributive in di-fetto di prestazione hanno pertanto iniziato a prestare concreta-mente la loro attività a far data da febbraio 2020.

Giudizi di Quantificazione

Sulla base delle citate sentenze relative all’an debeatur sono stati nel tempo introdotti dai sei lavoratori vittoriosi (in favore dei quali cioè è stato riconosciuto un rapporto di lavoro subordinato con Acea) dei giudizi di quantificazione della pretesa con i quali è stata chiesta la condanna della società al pagamento delle retribuzioni dovute per effetto del rapporto costituito, con riferimento a diversi periodi di maturazione dei crediti. Di seguito, specificatamente.

Differenze retributive in ordine al periodo 2008/2014. Nel 2015 sono stati introdotti dai suddetti lavoratori sei distinti giudizi di quanti-ficazione in ordine alle differenze retributive maturate fra il 2008 e il 2014. Il giudice, riuniti i ricorsi, li ha rigettati con sentenza del 3 giugno 2015 avverso la quale è stato proposto appello dalle controparti.

Nel mese di dicembre 2020 si è addivenuti alla conciliazione della lite con uno dei sei lavoratori, mentre il ricorso in appello, prosegui-to per gli altri 5 ricorrenti, si è concluso con sentenza parzialmente sfavorevole resa in data 26 ottobre 2022, in esito alla quale Acea ha provveduto a corrispondere, con riserva di ripetizione, gli importi dovuti a titolo di differenze retributive e previdenziali nonché di in-teressi e rivalutazione monetaria.

Avverso detta sentenza Acea ha proposto ricorso per Cassazione, attualmente in attesa di fissazione di udienza.

Differenze retributive in ordine al periodo 2014/2019. Negli anni 2020 e 2022 sono stati notificati a istanza di quattro lavoratori al-trettanti giudizi monitori volti a ottenere anche le retribuzioni non percepite in ordine al segmento temporale 2014-2019.

Per quanto attiene ai decreti ingiuntivi notificati nel 2020, all’esito dei giudizi di opposizione, le istanze dei lavoratori sono state accolte. Nell’aprile del 2022 Acea ha pertanto corrisposto, con riserva di ripetizione, le differenze retributive e gli accessori riconosciuti e ha altresì promosso appello, attualmente pendente.

Per quanto attiene ai ricorsi notificati nel 2022, entrambi i giudizi

sono stati opposti e con sentenza del 4 aprile 2023 Acea è sta-ta condannata al pagamento delle differenze retributive, che sono state corrisposte con riserva di ripetizione. Le sentenze sono state impugnate dinanzi alla Corte d’Appello di Roma e sono state fissate le udienze per i giorni 26 aprile e 10 maggio 2024.

Da ultimo, si segnala l’introduzione, nel mese di luglio 2022, di un ricorso ex art. 414 c.p.c. da parte di un quinto lavoratore, le cui istanze sono state accolte con sentenza del dicembre 2022. Pende il giudizio di appello introdotto da Acea con prossima udienza fissata al 4 aprile 2024.

Acea SpA - Comune di Botricello

Nell’anno 1995, il Comune di Botricello conferiva la gestione del servizio idrico integrato a un’associazione temporanea di imprese poi costituitasi in società consortile, denominata Hydreco Scarl. Nell’anno 2005 il Comune ha citato in giudizio dinanzi al Tribunale di Catanzaro la società Hydreco Scarl e le società componenti tra le quali Sigesa SpA (dante causa di Acea SpA) per ottenere il rimborso dei canoni dovuti per la somministrazione per il periodo 1995-2002, quantificati in 946.091,63, oltre danni, interessi e rivalutazione.

Si costituivano le società convenute contestando la pretesa del Comune e avanzando domanda riconvenzionale a titolo di man-cato adeguamento delle tariffe e mancato guadagno per la revoca anticipata del servizio. Nel corso del giudizio veniva espletata CTU, che riconosceva un saldo a credito del Comune di circa 230 mila. Tuttavia, il Tribunale, con la sentenza n. 1555 del 29 ottobre 2015, condannava le società convenute in solido al pagamento di 946.091,63 oltre interessi e rivalutazione dalla maturazione del credito, con rigetto delle domande riconvenzionali. Le parti soc-combenti proponevano distinte impugnazioni e, con ordinanza del 27 marzo 2018, la Corte d’Appello di Catanzaro sospendeva l’ese-cutività della sentenza impugnata, sul presupposto della fondatezza delle ragioni addotte nell’atto di appello. Tuttavia, con la sentenza n. 677 del 6 giugno 2020, gli appelli venivano rigettati.

Acea ha promosso Ricorso per Cassazione e l’udienza si è tenuta il 21 dicembre 2023 e si è in attesa della decisione della Suprema Corte.

Acea SpA e areti SpA - MP 31 Srl(già ARMOSIA MP Srl)

Si tratta di giudizio di opposizione promosso avverso il Decreto Ingiuntivo emesso dal Tribunale di Roma nei confronti di areti per l’importo di 226.621,34, richiesto da Armosia MP a titolo di ca-noni di locazione per i mesi di aprile-maggio-giugno del 2014 per l’immobile sito in Roma Via Marco Polo, 31. Il decreto ingiuntivo è stato dichiarato provvisoriamente esecutivo con ordinanza dell’8 luglio 2015.

All’udienza del 17 febbraio 2016 il Giudice ha riunito questo giudizio con altro pendente avanti il Tribunale di Roma, instaurato da Acea e da areti (cessionaria del contratto di locazione) al fine di sentir dichiarare l’intervenuta risoluzione del contratto di locazione. In tale ultimo giudizio, MP 31 ha, altresì, proposto domanda riconvenzio-nale per il risarcimento del danno subìto in considerazione dello sta-to di degrado dell’immobile al momento del rilascio da parte di areti. Con sentenza del 27 novembre 2017, il Tribunale ha accolto la do-manda di MP 31 nei confronti di areti, condannandola al pagamento dei canoni pregressi nella misura di 2.759.818,76 oltre interessi dalle singole scadenze, nonché al pagamento dei canoni sino alla scadenza contrattuale (29 dicembre 2022). Dal che non emergono ulteriori oneri a carico della società.

Acea ha interposto ricorso in appello, notificato in data 2 gennaio 2018.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 267

L’udienza di trattazione del giudizio di appello è stata più volte rinvia-ta ed è attualmente fissata al 19 settembre 2024.

areti SpA - Roma Capitale

Con Determinazione dirigenziale del 2 maggio 2005 il Comune di Roma, Municipio XII, applicava ad Acea Distribuzione, oggi areti, penali per la violazione dell’art. 26, comma 5 del Regolamento Cavi (mancata riconsegna delle aree oggetto di intervento di lavorazione entro i termini prestabiliti, riconducibili a lavorazioni svolte da Acea Distribuzione presso il XII municipio tra il 2003 e il 2004) e, per l’effetto, chiedeva alla società il pagamento della complessiva som-ma di 9.990.000,00.

Detto provvedimento veniva impugnato avanti al TAR del Lazio, che annullava il medesimo con sentenza n. 2238/2012. Avverso tale pronuncia Roma Capitale proponeva appello al Consiglio di Stato, che con sentenza del 24 luglio 2020 accoglieva l’appello di Roma Capitale sulla base dell’assorbente questione di giurisdizione, rite-nuta sussistente in capo al Giudice Ordinario anziché al Giudice Amministrativo.

areti ricorreva dunque alla Suprema Corte di Cassazione, chiedendo l’annullamento della decisione d’appello e la conferma della giuri-sdizione del Giudice Amministrativo. Tuttavia, con ordinanza pub-blicata il 7 novembre 2023 la Suprema Corte ha respinto il ricorso, affermando la giurisdizione del Giudice Ordinario.

Definita la questione relativa alla giurisdizione, in data 6 febbraio 2024 areti ha pertanto riassunto il giudizio avanti al Giudice Ordi-nario. L’udienza è indicata in atti al 15 luglio 2024.

Acea SpA e Acea Ato2 SpA - Co.La.Ri

Con atto di citazione notificato il 23 giugno 2017, il Consorzio Co.La.Ri. ed E. Giovi Srl rispettivamente gestore della discarica di Malagrotta (RM) e consorziata esecutrice hanno evocato in giudizio Acea e Acea Ato2 per ottenere dalle convenute il paga-mento della quota di tariffa di accesso in discarica da destinare alla copertura dei costi di gestione operativa trentennale della stessa stabilita con D.Lgs. 36/2003 asseritamente dovuti a fronte del conferimento dei rifiuti avvenuto durante il periodo di vigenza con-trattuale 1985-2009.

Il petitum principale si attesta a oltre 36 milioni per l’intero pe-riodo di vigenza contrattuale; in subordine nell’ipotesi in cui la norma che dispone la tariffa non sia considerata dal giudice retro-attivamente applicabile le parti attrici chiedono il riconoscimen-to del diritto di credito di circa 8 milioni, per il periodo marzo 2003-2009, nonché l’accertamento, anche tramite CTU, del cre-dito relativo al precedente periodo 1985-2003.

La prima udienza di comparizione, fissata inizialmente al 23 febbraio 2018, è stata differita all’8 ottobre 2018 per integrazione del con-traddittorio nei confronti dell’Ente d’Ambito Territoriale Ottimale 2 Lazio Centrale - Roma.

L’udienza di precisazione delle conclusioni era fissata al 22 marzo 2021 e, in detta occasione, il giudice, tenuto conto delle richieste delle parti, ha concesso ulteriori rinvii per i medesimi incombenti. Alla successiva udienza del 26 aprile 2022 il Giudice si è riserva-to sulle richieste delle parti e con provvedimento del 19 dicembre 2023, a scioglimento della riserva assunta, ha disposto la rimessione della causa in istruttoria e la nomina di un consulente tecnico di uf-ficio. L’udienza per il giuramento del CTU si è tenuta il 12 febbraio 2024 e in detta occasione è stata individuata la data del 6 marzo per l’inizio delle operazioni peritali. È stata altresì fissata per il 14 marzo l’udienza di escussione delle prove orali.

Acea Ato2 SpA e Acea Ato5 SpA - Impugnativa delle deliberazioni regionali aventi ad oggetto l’individuazione degli Ambiti Territoriali Ottimali di Bacino Idrografico

Con ricorso presentato avanti al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma Acea Ato2 ha impugnato le delibere regionali aventi ad oggetto l’individuazione degli Ambiti Territoriali Ottimali di Bacino Idrografico (deliberazione della GRL n. 56 del 6 febbraio 2018, deliberazione della GRL n. 129 del 20 febbraio 2018; delibe-razione della GRL n. 152 del 2 marzo 2018). Analoga impugnativa è stata proposta anche dall’Ente d’Ambito Territoriale Ottimale n. 2 Lazio Centrale. Con deliberazione n. 218 dell’8 maggio 2018 la Regione Lazio ha sospeso l’efficacia delle delibere impugnate, de-mandando al Direttore Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo ogni attività utile a pervenire a un nuovo modello di governance del SII nei successivi sei mesi. Pertanto, all’udienza dell’11 luglio 2018, la causa è stata rinviata al 6 febbraio 2019, in attesa delle nuove valutazioni della Regione sulla questione, preannunciate nel prov-vedimento che ha sospeso gli atti impugnati. In seguito, la Regione ha emesso la deliberazione n. 682 del 20 novembre 2018, con la quale ha disposto la proroga del termine per la definizione del nuo-vo modello del SII, confermando la sospensione dell’efficacia delle delibere impugnate. Si sono susseguiti numerosi rinvii d’ufficio e, da ultimo, l’udienza è prevista per il 5 giugno 2024. Analogo ricorso è stato promosso dalla società Acea Ato5 e anche in questo caso l’u-dienza è stata più volte rinviata in ragione della perdurante pendenza dell’efficacia della sospensione del provvedimento impugnato e, in ogni caso, dell’istruttoria in corso da parte della Regione.

Acea Ato2 SpA - Parco dell’Aniene Scarl

Giudizio Civile

Nel mese di giugno 2019, la società Parco dell’Aniene Scarl ha citato in giudizio Acea Ato2 e Roma Capitale per l’accertamento di asserite responsabilità delle convenute, in solido o per quanto di spettanza, per presunti fatti illeciti derivanti dal mancato realizzo e/o dalla mancata riparazione del sistema fognario preesistente alle re-alizzazioni edilizie effettuate dall’attrice nella zona Tor Cervara Via Melibeo. Il consorzio avanza una, a dir poco esorbitante, richiesta risarcitoria, che ammonta, complessivamente, a oltre 105 milioni. Il Giudice designato, ritenuto in prima delibazione che l’eccezione di carenza di giurisdizione proposta da Acea fosse idonea a definire il giudizio, ha fissato l’udienza per la precisazione delle conclusioni.

Contestualmente, Parco dell’Aniene ha introdotto ricorso per re-golamento di giurisdizione avanti alle Sezioni Unite della Corte Suprema di Cassazione e con ordinanza del 29 luglio 2021 è stata dichiarata la giurisdizione del giudice amministrativo.

Preso atto del provvedimento della Suprema Corte, con ordinanza decisoria del 15 novembre 2022, il Giudice ha dichiarato la soprav-venuta improcedibilità del giudizio civile.

Giudizio Amministrativo

Con ricorso notificato il 23 novembre 2021, Parco dell’Aniene Scarl ha riassunto il giudizio innanzi al TAR del Lazio.

Acea Ato2 si è costituita ritualmente, chiedendo l’integrazione del contraddittorio nei confronti delle compagnie assicurative già chia-mate in causa nell’ambito del giudizio civile. Si è attualmente in at-tesa della fissazione dell’udienza.

268 3. Bilancio consolidato

Acea Ato2 SpA - Impugnative concessione di derivazione idropotabile dalle sorgenti del Peschiera e Le Capore per l’approvvigionamento idrico di Roma Capitale

Avanti al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (TSAP) sono stati introdotti tre giudizi per l’annullamento della Determinazione della Regione Lazio del 10 giugno 2019 (DGR n. G.07823) con la quale è stata rilasciata la Concessione di derivazione d’acqua pubblica a uso potabile dalle sorgenti del Peschiera nei Comuni di Cittaducale e Castel S. Angelo e dalle sorgenti Le Capore nei Co-muni di Frasso Sabino e Casaprota, per l’approvvigionamento idrico di Roma Capitale che vedono Acea Ato2 e Roma Capitale quali soggetti controinteressati.

Ricorsi promossi dall’Associazione Postribù e dal Comune di Casaprota

Con riferimento a entrambi i ricorsi notificati, rispettivamente, in data 16 e 19 settembre 2019 con sentenze del 13 marzo 2021 il TSAP ha rigettato integralmente il ricorso promosso dal Comune di Casaprota e dichiarato inammissibile quello dell’Associazione Postri-bù, per difetto di legittimazione attiva. I giudizi sono allo stato definiti.

Ricorso promosso dal Comune di Rieti

Il ricorso, notificato in data 16 settembre 2019, è stato integral-mente rigettato con sentenza dell’11 agosto 2021.

Avverso detta decisione il Comune ha promosso ricorso alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, conclusosi con ordinanza di rigetto del 5 aprile 2023, e ricorso per Rettificazione avanti al TSAP, con udienza da ultimo rinviata al 20 settembre 2023. Si è attualmente in attesa della decisione.

Acea Ato2 SpA - Enel Green Power Italia Srl

Con ricorso notificato in data 27 luglio 2020, Enel Green Power Italia Srl (EGP) ha convenuto Acea Ato2 dinanzi al Tribunale Re-gionale delle Acque Pubbliche presso la Corte d’Appello Civile di Roma (TRAP) per ottenere l’accertamento del proprio diritto a percepire a titolo di indennizzo da sottensione a essa dovuto in forza dell’accordo vigente tre le parti a far data dall’anno 1985 per l’energia elettrica non potuta produrre con gli impianti di Farfa salto, Farfa salto, Nazzano e Castel Giubileo, sottesi alla deri-vazione delle acque delle sorgenti “Le Capore” un maggiore im-porto rispetto a quello già corrisposto da Acea.

In dettaglio, la parte attrice sostiene che nel periodo temporale 2009-2019 Acea, nell’applicazione delle modalità di calcolo dell’in-dennizzo come indicate nell’accordo del 1985, abbia erroneamente calcolato gli importi dovuti e che, in conseguenza di tale errato cal-colo, sarebbe tenuta a corrispondere alla EGP il complessivo impor-to di 11.614.564,85, oltre ulteriori importi pretesamente dovuti per i conguagli successivi al 31 dicembre 2019 e interessi moratori.

Acea Ato2 si è costituita in giudizio deducendo l’infondatezza dell’interpretazione dell’accordo su cui la ricorrente basa la propria richiesta e indicando una diversa modalità di quantificazione dell’in-dennizzo più aderente alle pattuizioni intercorse tra le parti nel corso del rapporto contrattuale.

Per effetto dell’applicazione di tale modalità di calcolo, Acea Ato2, tenendo conto degli indennizzi già corrisposti, ha spiegato domanda riconvenzionale per la restituzione dell’importo di 3.246.201,46, oltre interessi, in quanto non dovuto da Acea Ato2.

Con sentenza del 14 novembre 2022, il TRAP, in accoglimento dell’eccezione formulata da Acea Ato2, ha dichiarato l’incompe-tenza per materia dello stesso TRAP in favore del Tribunale Civile di Roma, fissando termine di 90 giorni per l’eventuale riassunzione.

Con atto di citazione notificato il 25 gennaio 2023, EGP ha rias-sunto il giudizio avanti al Tribunale di Roma. La prima udienza si è tenuta il febbraio 2024 e il Giudice ha concesso termini per me-morie, rinviando all’udienza del 9 gennaio 2025.

Acea Ato2 SpA e Acea Produzione SpA - Erg Hydro Srl

Con separati ricorsi, notificati in data 10 marzo 2021, Erg Hydro Srl ha convenuto Acea Ato2 e Acea Produzione dinanzi al Tribunale Regio-nale delle Acque Pubbliche presso la Corte d’Appello Civile di Roma (TRAP) per ottenere l’accertamento del proprio diritto a percepire a titolo di indennizzo da sottensione a essa dovuto in forza degli accordi vigenti tra le parti a far data dall’anno 1985 per l’energia elettrica non potuta produrre con i propri impianti, sottesi alla derivazione delle sor-genti del Peschiera e interessati dal rigurgito di Nera Montoro.

La domanda avanzata riguarda la corresponsione di interessi mora-tori per ritardato pagamento di fatture risalenti, nonché il diverso ammontare dei conguagli calcolati diversamente sulla base del ri-chiamato accordo dell’anno 1985.

Nello specifico, la richiesta complessiva nei confronti di Acea Ato2 è pari a circa 4.500.000,00, mentre nei confronti di Acea Pro-duzione la domanda avanzata è pari a circa 140.000,00.

Le convenute si sono costituite in giudizio deducendo l’intervenuta prescrizione degli importi richiesti, nonché l’infondatezza dell’inter-pretazione dell’accordo su cui la ricorrente basa la propria richiesta.

Nel novembre 2021 è stata disposta consulenza tecnica d’ufficio avente ad oggetto la quantificazione dell’indennizzo dovuto da Acea Ato2 per la sottensione del Peschiera.

La relazione peritale del luglio 2022 ha confermato la correttezza del calcolo della sottensione come elaborato da Acea Ato2 e l’udienza per l’esame dell’elaborato peritale è stata da ultimo rinviata al 21 marzo 2023. In detta occasione, è stata fissata udienza collegiale al 21 no-vembre 2023, successivamente rinviata al 19 novembre 2024.

areti SpA - GALA SpA

Nel novembre 2015, areti ha stipulato con GALA SpA, che opera nel mercato della vendita di energia elettrica ai clienti finali, un con-tratto di trasporto per il servizio di distribuzione e misura dell’energia elettrica.

A partire dal mese di marzo 2017, GALA SpA ha sospeso inte-gralmente i pagamenti dei corrispettivi fatturati e dovuti ad areti. A tutela delle proprie ragioni creditorie, in data 7 aprile 2017, areti ha avviato l’escussione di parte delle garanzie rilasciate da GALA SpA e poi, contestato l’inadempimento alle obbligazioni nascenti dal contratto, sia di GALA SpA sia dei garanti, si è avvalsa delle clausole di risoluzione ivi contemplate. Scaturivano una serie di contenziosi. Si evidenzia che in data 3 febbraio 2023, GALA SpA ha depositato istanza di avvio di una procedura di composizione negoziata per la soluzione della crisi e che a seguito delle negoziazioni intervenute nell’ambito della suddetta procedura fra GALA, areti ed e-Distribu-zione SpA, è stato raggiunto un accordo finalizzato alla definizione delle partite debitorie a fronte dell’intervenuta cristallizzazione dello stato di crisi di GALA, stipulato in ragione e sulla base del Piano di risanamento firmato dall’Esperto (professionista indipendente, nominato dalla Commissione costituita presso la Camera di Com-mercio di Roma) ai sensi del D.Lgs. 14/2019. L’Accordo è stato for-malizzato il 2 febbraio 2024 e ha comportato anche la rinuncia ai contenziosi di seguito indicati.

Il giudizio intentato dal garante Euroins Insurance Plc

Nel mese di luglio 2017, Euroins Insurance Plc, garante di GALA, ha introdotto giudizio di accertamento per far dichiarare l’insussistenza

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 269

dell’obbligo di garanzia in favore della stessa. Con sentenza del 10 maggio 2021 è stata respinta l’azione di accertamento dell’invali-dità della polizza, con condanna di Euroins al pagamento, in favore di areti, della somma di 5,0 milioni oltre agli interessi legali dalla domanda al saldo e spese processuali.

La sentenza ha altresì condannato GALA a procurare la liberazione della garante pagando direttamente ad areti la somma di 5,0 mi-lioni, oltre interessi legali.

In data 8 giugno 2021, GALA ha adempiuto spontaneamente al pa-gamento di quanto previsto in sentenza, corrispondendo ad areti l’im-porto complessivo pari a 5.058.986,30, con riserva di gravame e di ripetizione dell’indebito, anche in relazione alle domande oggetto del parallelo contenzioso civile tra la medesima GALA e areti.

L’atto di citazione in appello da parte di GALA è stato notificato il 10 dicembre 2021 e l’udienza è stata rinviata al 22 giugno 2026 per discussione orale.

In esito dell’intervenuta transazione, il giudizio si estinguerà ai sensi degli artt. 181 e 309 c.p.c.

La citazione di GALA nei confronti di areti, di Acea Energia e di Acea

Con atto di citazione notificato nel marzo 2018, GALA ha chie-sto al Tribunale di Roma di dichiarare la nullità di alcune clausole del contratto di trasporto concluso con areti nel novembre 2015 e la conseguente invalidità/inefficacia della risoluzione del contratto operata da areti, condannando quest’ultima a risarcire il danno cor-rispondente, per un importo di oltre 200 milioni.

GALA ha altresì chiesto di dichiarare che i comportamenti di areti e delle altre società convenute Acea e Acea Energia costituisco-no condotte di concorrenza sleale e/o abuso di posizione dominan-te, condannando le medesime a risarcire il relativo danno.

Le società citate in giudizio si sono costituite nei termini di legge, re-spingendo le pretese avversarie e chiedendo il rigetto delle medesime.

Inoltre, in via riconvenzionale, areti ha chiesto di dichiarare legitti-mamente risolto il contratto, nonché accertare e dichiarare l’ina-dempimento di GALA alle obbligazioni di pagamento e di garanzia assunte in forza del contratto di trasporto con conseguente con-danna al pagamento del relativo importo, oltre interessi, e salve le ulteriori somme in corso di maturazione.

Con sentenza del 15 giugno 2023, in accoglimento delle tesi difen-sive di areti, Acea SpA e Acea Energia, il Tribunale di Roma ha riget-tato tutte le domande promosse da GALA e ha accolto la domanda riconvenzionale di areti, dichiarando risolto il contratto di trasporto, con conseguente condanna di GALA al pagamento delle somme richieste in via riconvenzionale, oltre interessi. La società è stata al-tresì condannata a rifondere le spese di lite in favore di Acea, di areti e di Acea Energia.

Sia areti limitatamente a un marginale profilo sia GALA hanno promosso appello avverso la suddetta sentenza.

In esito dell’intervenuta transazione, il giudizio si estinguerà ai sensi degli artt. 181 e 309 c.p.c.

areti SpA - Metanewpower in liquidazione (MNP)

Nel mese di novembre 2015, areti, nella sua qualità di gestore della rete di distribuzione elettrica, ha stipulato con la società MNP, che opera nel mercato della vendita di energia elettrica ai clienti finali, un contratto di trasporto, al quale il venditore si è reso ripetutamen-te inadempiente.

Scaturivano due giudizi: uno in merito alla legittimità del sistema delle garanzie richieste dal distributore per la mancata correspon-sione degli oneri di sistema indipendentemente dalla effettiva ri-

scossione dal cliente finale, con richiesta risarcitoria da parte di MNP di circa 34,0 milioni e ulteriore giudizio di contestazione della validità delle clausole contrattuali.

Entrambi i giudizi si sono favorevolmente conclusi per areti, rispet-tivamente con sentenze del 27 luglio 2022 e del 24 marzo 2023, con condanna di MNP al pagamento delle spese di lite. I giudizi sono allo stato definiti.

Recupero del credito di areti nei confronti di Meta-newpower

In data 30 maggio 2019, a seguito del perdurante inadempimento di MNP, areti ha disposto nuova risoluzione contrattuale e attiva-to il recupero del credito, ottenendo l’emissione di un decreto in-giuntivo per l’importo di circa 3,85 milioni a titolo di corrispettivi inadempiuti. MNP per le stesse ragioni di cui si è detto ha pro-posto opposizione al decreto ingiuntivo. Con provvedimento del 15 novembre 2021, a scioglimento della riserva assunta in occasione dell’udienza del 3 dicembre 2020, il giudice ha rigettato la richiesta di concessione della provvisoria esecutività del decreto, conceden-do i termini per le memorie ex art. 183 c.p.c. e rinviando la causa per il prosieguo all’udienza del 10 marzo 2022. In tale occasione, il giudice, ritenute irrilevanti le richieste istruttorie, ha rinviato per conclusioni al 20 marzo 2024.

GORI SpA - Consorzio di Bonifica Integrale del Comprensorio Sarno

Con la sentenza n. 7271/2021 del 7 settembre 2021, il Tribunale di Napoli, XII Sezione Civile, ha respinto la richiesta dell’attore Con-sorzio di Bonifica Sarno di vedere condannare la convenuta GORI SpA al pagamento di circa 21 milioni a titolo di spese consorti-li relativamente al periodo dal 2008 al 2016, in ragione del fatto sinteticamente che il Consorzio non ha fornito prove (innan-zitutto a causa dell’incertezza dei dati e della carente documenta-zione prodotta) del benefìcio diretto e, quindi, economicamente valutabile, ricevuto da GORI per l’utilizzo dei canali consortili, con l’effetto della “impossibilità di individuare dati certi e di quantifica-re con esattezza e senza ombra di dubbio il contributo dovuto dalla società convenuta”. Avverso tale sentenza, il Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno ha proposto appello e la Corte d’Appello di Napoli ha rinviato la causa per le precisazioni delle conclusioni all’udienza del 17 settembre 2024.

Procedimento AGCM PS12458 - Acea Energia SpA

In data 18 ottobre 2022 è pervenuta ad Acea Energia una comu-nicazione con la quale l’AGCM ha chiesto informazioni aventi ad oggetto le c.d. modifiche unilaterali di contratto”. In data 4 novem-bre 2022, la società ha provveduto a fornire all’AGCM riscontro alla suddetta richiesta di informazioni e, in data 12 dicembre 2022, ha ritenuto opportuno trasmettere una seconda comunicazione con ulteriori elementi di dettaglio volti a comprovare la conformità del proprio operato a quanto disposto dall’art. 3 del D.L. Aiuti bis.

Ciò posto, in data 13 dicembre 2022, l’AGCM ha comunicato ad Acea Energia l’avvio di un procedimento e ha altresì notificato alla società un provvedimento cautelare che, stante il pregiudizio grave e irreparabile derivante dall’attuazione dello stesso, Acea Energia ha prontamente impugnato dinanzi al TAR Lazio. In con-seguenza delle novità giurisprudenziali e legislative intervenute sul tema, l’AGCM ha adottato, in data 30 dicembre 2022, un se-condo provvedimento cautelare nei confronti di Acea Energia con il quale ha revocato parzialmente il provvedimento adottato il 12 dicembre 2022.

270 3. Bilancio consolidato

Il TAR Lazio, con sentenza n. 8398 del 17 maggio 2023, ha an-nullato i provvedimenti cautelari emessi dall’AGCM nell’ambito del procedimento PS12458. In data 4 settembre 2023 l’AGCM ha notificato ad Acea Energia ricorso in appello avverso la sentenza del TAR Lazio e in data 4 ottobre 2023 Acea Energia ha depositato l’appello incidentale.

Successivamente, nell’adunanza del 31 ottobre 2023 l’Autorità ha adottato un provvedimento sanzionatorio a conclusione del pro-cedimento. In particolare, l’AGCM riducendo le contestazioni inizialmente mosse ha ritenuto sanzionabili e quindi scorrette, poiché in violazione degli articoli 24 e 25 del Codice del consumo, le due seguenti condotte della società:

l’invio e la conseguente applicazione alla clientela di modifiche unilaterali delle condizioni economiche contrattuali (“CE”) non in corrispondenza della scadenza delle dette CE, in vigenza dell’art. 3 del Decreto Aiuti bis;

l’aver ritenuto e replicato (ai reclami degli) agli utenti che dette modifiche si sarebbero perfezionate a seguito del mero decorso del termine di dieci giorni dall’invio della relativa comunicazione.

Alla luce di tutto quanto esposto, pertanto, la pratica commerciale posta in essere da Acea Energia, articolata nelle due condotte sopra descritte (sub A e B), risulta, ad avviso dell’AGCM, integrare una violazione degli articoli 24 e 25 del Codice del consumo.

L’Autorità, in ragione della gravità e della durata (individuata dall’A-GCM dal 10 agosto 2022 al 17 maggio 2023 - pari a 281 giorni) dell’infrazione, ha irrogato alla società una sanzione amministrativa pecuniaria complessiva di 560 mila, pagata da Acea Energia a novembre 2023.

Si precisa che il provvedimento dell’Autorità non contiene una diffi-da a terminare e/o non reiterare le condotte sanzionate, assegna ad Acea Energia un termine entro il quale trasmettere una relazione di ottemperanza.

In data 13 gennaio 2024 la società ha promosso ricorso al TAR av-verso il provvedimento sanzionatorio.

Ricorsi c.d. Extraprofitti - Acea Ambiente Srl, Acea Produzione SpA, Acea Energia SpA e Acea Solar Srl

1. Contributo di solidarietà temporaneo per il 2022 (articolo 37 del D.L. 21 marzo 2022, n. 21/2022)

Con riferimento al contributo in oggetto, sul presupposto che una parte significativa della base imponibile identificata per le società del Gruppo Acea non può dirsi riconducibile agli extraprofitti che il legislatore ha inteso tassare, bensì a operazioni straordinarie, le società Acea Ambiente Srl, Acea Produzione SpA, Acea Energia SpA e Acea Solar Srl hanno promosso distinti ricorsi innanzi al TAR Lazio provvedendo, in ogni caso, al pagamento dei rispettivi ac-conti per l’annullamento del provvedimento attuativo con il quale l’Agenzia delle Entrate ha definito gli adempimenti, anche dichia-rativi, e le modalità di versamento del contributo (Provvedimento del Direttore dell’AdE prot. n. 221978/2022 del 17 giugno 2022).

La domanda formulata è volta a ottenere l’annullamento del provve-dimento impugnato, previa rimessione della questione di legittimità avanti la Corte costituzionale dell’art. 37 del D.L. n. 21/2022.

Con sentenze pubblicate tra il 16 e il 17 novembre 2022, i quattro ricorsi promossi dalle società del Gruppo unitamente ai ricorsi presentati da altri operatori ricorrenti estranei al Gruppo sono stati dichiarati inammissibili per difetto assoluto di giurisdizione sull’atto impugnato. Sono stati promossi distinti appelli avanti al

Consiglio di Stato.

Per quanto concerne i ricorsi promossi da Acea Ambiente e Acea Solar, in ragione delle modifiche apportate dalla legge di stabilità 2023 all’art. 37 del D.L. 21/2022, che hanno circoscritto l’obbligo di versamento del contributo straordinario ai soli casi in cui almeno il 75% del volume d’affari dell’anno 2021 derivi dalle attività svolte nel settore energetico, si è provveduto al deposito delle dichiarazioni di sopravvenuta carenza di interesse alla decisione degli appelli propo-sti e il Consiglio di Stato ha conseguentemente dichiarato i ricorsi improcedibili per sopravvenuta carenza di interesse.

In merito ai ricorsi promossi da Acea Produzione e Acea Energia, con sentenze del 28 marzo 2023 il Consiglio di Stato ha ricono-sciuto la giurisdizione del Giudice Amministrativo e i giudizi sono stati pertanto riassunti avanti al TAR del Lazio. Contestualmente, nel maggio 2023, l’Agenzia delle Entrate promuoveva Ricorso avanti alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione per motivi di giu-risdizione. Con sentenza del 19 ottobre 2023 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno confermato la sussistenza della giurisdi-zione del giudice amministrativo rispetto ai ricorsi proposti da Acea Energia e Acea Produzione e i giudizi avanti al TAR del Lazio che erano stati sospesi con ordinanza del 22 giugno 2023 in attesa della pronuncia della Suprema Corte sono stati riassunti. Si è al mo-mento in attesa della fissazione dell’udienza da parte del TAR del Lazio.

2. Contributo di solidarietà temporaneo per il 2023 (art. 1, commi da 115 a 121, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197) - Acea Produzione

Con riferimento al contributo in oggetto, sul presupposto che at-traverso l’art. 1, commi 115-119, della Legge n. 197 del 2022 il le-gislatore italiano abbia istituito un terzo contributo di solidarietà ulteriore rispetto a quello istituito con l’art. 37 del D.L. n. 21 del 2022 e con l’art. 15-bis del D.L. n. 4/2022 che di fatto persegue la medesima finalità, ovvero colpire eventuali extraprofitti realizza-ti sempre nell’anno 2022 (pur se il versamento di questo secondo contributo è previsto nel corso del 2023). Ai sensi di questa norma contenuta nella Legge di Bilancio, nel 2023 è istituito, dunque, un “contributo di solidarietà” temporaneo del 50% sul reddito 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi complessivi con-seguiti nel periodo 2018-2021. L’ammontare del contributo non può superare il 25% del patrimonio netto alla data di chiusura dell’e-sercizio antecedente a quello in corso al gennaio 2022. La tassa sugli extraprofitti si applicherà alle società che generano almeno il 75% dei loro ricavi da attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi.

Acea Produzione ha promosso ricorso avanti al TAR Lazio per l’an-nullamento dei seguenti atti dell’Agenzia delle Entrate: Circolare n. 4/E del 23 febbraio 2023; Risoluzione n. 15/E del 14 marzo 2023; Provvedimento prot. n. 55523 del 28 febbraio 2023.

La domanda formulata è volta a ottenere l’annullamento dei prov-vedimenti impugnati, previo accertamento della contrarietà della disposizione nazionale al diritto UE e/o previa rimessione della que-stione ai sensi dell’art. 267 TFUE davanti alla Corte di Giustizia UE e/o avanti la Corte costituzionale dell’art. 1 co. 115-119 della L. n. 197 del 2022. L’udienza di merito era fissata per il 21 novembre 2023 e con Ordinanza del 16 gennaio 2024 è stata rimessa alla Corte co-stituzionale la questione di legittimità costituzionale rilevata da Acea Produzione. Il giudizio è stato conseguentemente sospeso in attesa della pronuncia della Consulta.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 271

Acea Ambiente Srl - Contenziosi nell’ambito del procedimento di realizzazione della c.d. quarta linea San Vittore

Avverso la Determinazione della Regione Lazio n. G09041 del 12 luglio 2022, avente ad oggetto “Procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 27-bis del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. progetto “Adeguamento impiantistico e sistemazione am-bientale del termovalorizzatore di San Vittore del Lazio con la rea-lizzazione di una quarta linea”, nel Comune di San Vittore del Lazio (FR), località Valle Porchio società Proponente Acea Ambien-te sono stati notificati 5 ricorsi amministrativi, che vedono Acea Ambiente quale soggetto controinteressato.

I successivi provvedimenti amministrativi della Regione sono l’Au-torizzazione Integrata Ambientale (AIA) del 26 ottobre 2022 e il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) del 28 ottobre 2022.

Lamberet SpA - Ricorso al TAR Lazio - Roma, notificato in data 10 ottobre 2022.

Non risulta notificato ricorso per motivi aggiunti avverso i suc-cessivi provvedimenti autorizzativi (AIA e PAUR). In attesa fis-sazione udienza.

Comuni di Rocca d’Evandro, di Mignano Monte Lungo, San Pietro Infine e Associazione Ambientalista Fare Verde Onlus Ricorso al TAR Lazio Latina, notificato in data 10 ottobre 2022.

In data 27 dicembre 2022 è stato notificato ricorso per motivi aggiunti volto a impugnare AIA e PAUR. Il ricorso è munito di istanza cautelare e l’udienza per la discussione della sospensiva si è tenuta al 22 febbraio 2023. All’esito, l’istanza cautelare è stata respinta. Successivamente il TAR Latina ha fissato al 10 maggio 2023 udienza per valutare l’istanza di consulenza tecnica depo-sitata dai ricorrenti. Con ordinanza del 15 maggio 2023, il TAR Lazio ha respinto sia la richiesta di CTU sia la richiesta di riunione avanzata dai ricorrenti, riservandosi di valutare le richieste nel prosieguo del giudizio. In attesa fissazione udienza di merito.

Comune di Cassino Ricorso al TAR Lazio Latina, notificato in data 11 ottobre 2022.

Non risulta notificato ricorso per motivi aggiunti avverso i suc-cessivi provvedimenti autorizzativi (AIA e PAUR). In attesa fis-sazione udienza.

Siefic Calcestruzzi Srl e Siefic SpA Ricorso al TAR Lazio Roma, notificato in data 13 ottobre 2022.

In data 13 gennaio 2023 è stato notificato il ricorso per motivi aggiunti volto a impugnare l’AIA e il PAUR, accompagnato da domanda cautelare. La Camera di Consiglio si è tenuta in data 8 febbraio 2023. All’esito, il TAR Lazio Roma ha disposto la trasmissione del fascicolo al Presidente del TAR Lazio per l’ado-zione della decisione sulla eccezione di incompetenza formulata da Acea. Con decreto del 14 marzo 2023 è stata dichiarata la competenza del TAR Lazio Latina. Con sentenza del 9 giugno 2023, il TAR Latina, in accoglimento dell’eccezione di tardività sollevata nell’interesse di Acea, ha dichiarato irricevibile il ricorso per motivi aggiunti e improcedibile il ricorso principale. In data 16 giugno 2023 è stato notificato ricorso in appello con istanza cautelare. Con ordinanza del 7 luglio 2023, il Consiglio di Stato ha respinto la domanda cautelare di Siefic e l’udienza di merito è stata fissata al 7 marzo 2024.

Comune di San Vittore del Lazio Ricorso al TAR Lazio Lati-na, notificato in data 16 ottobre 2022. Notificati motivi aggiunti per impugnativa PAUR e AIA in data 23 dicembre 2022. In at-tesa fissazione udienza.

Acque Blu Fiorentine SpA contro Publiacqua SpA + altri

La società Publiacqua SpA è la società mista pubblico-privata che gestisce in concessione il servizio idrico integrato in Toscana, ATO n. 3 Medio Valdarno, ed è detenuta al 60% dai Comuni facenti par-te dell’ATO di riferimento e al 40% dalla società Acque Blu Fioren-tine SpA (ABF), nella quale, a sua volta, Acea SpA detiene il 75%. La concessione di Publiacqua è valida fino al 31 dicembre 2024.

I rapporti tra ABF, quale socio privato, e i soci pubblici sono stati regolati nel tempo oltre che dallo statuto sociale da patti para-sociali che regolavano la governance della società e prevedevano, a tutela dei soci pubblici, una particolare disciplina delle ipotesi di stal-lo decisionale, che può condurre alla facoltà di esercitare un’opzione di acquisto sulle azioni del socio privato.

In un’ottica di consolidamento regionale nei servizi pubblici, a partire dal 2020 alcune realtà toscane hanno dato vita alla c.d. Multiutility Toscana “Alia Servizi Ambientali”. In tale contesto, i soci pubblici di Publiacqua hanno avviato una serie di azioni finalizzate all’estromis-sione dalla compagine sociale di Publiacqua del socio ABF, culmi-nate nella disdetta del patto parasociale. Scaturivano una serie di contenziosi, attivati anche in via d’urgenza.

In pendenza di detti giudizi avverso gli atti posti in essere dai soci pubblici, questi ultimi:

hanno trasferito le azioni detenute dai vari Comuni a favore della Multi-utility “Alia Servizi Ambientali”, che è così divenuta socia di Publiacqua;

hanno invocato lo “stallo decisionale” di cui al patto parasociale e hanno comunicato di esercitare l’opzione di acquisto sulle azioni di Publiacqua detenute da ABF.

Al momento, in particolare sul secondo punto, pende avanti al Tri-bunale di Firenze il giudizio attivato da ABF che ha convenuto in giudizio Publiacqua e i soci pubblici per sentir dichiarare l’illegitti-mità della richiesta volta al trasferimento coattivo a detti soci pub-blici della partecipazione detenuta da ABF nel capitale sociale di Publiacqua.

L’udienza di prima comparizione, per consentire la chiamata in causa di altre parti, è stata, da ultimo differita al 16/11/2023. All’esito di detta udienza, il giudice ha concesso alle parti i termini di cui all’art. 183, comma 6, c.p.c. e rinviato la causa all’udienza del 21/03/2024.

Acque Blu Arno Basso SpA contro Acque SpA + altri

La società Acque SpA è la società mista pubblico-privata che gestisce in concessione il servizio idrico integrato in Toscana, ATO n. 2 Basso Valdarno, ed è detenuta al 55% dai Comuni fa-centi parte dell’ATO di riferimento e per il restante 45% da Ac-que Blu Arno Basso SpA (ABAB), nella quale, a sua volta, Acea SpA detiene l’86%. La concessione di Acque è valida fino al 31 dicembre 2031.

I rapporti tra ABAB, quale socio privato, e i soci pubblici, sono stati regolati nel tempo oltre che dallo statuto sociale da patti para-sociali, che regolavano la governance della società e prevedevano, a tutela dei soci pubblici una particolare disciplina delle ipotesi di stallo decisionale, che può condurre alla facoltà di esercitare un’opzione di acquisto sulle azioni del socio privato.

Sin dal 2019 i soci pubblici comunicarono formale disdetta dei patti e nel luglio 2021 hanno formalizzato l’esercizio dell’opzione di ac-quisto.

ABAB attivava dunque una serie di azioni giudiziarie a tutela dei pro-pri interessi, volta a inibire il trasferimento in favore dei Soci Pubblici

272 3. Bilancio consolidato

della Partecipazione di ABAB in Acque.

Nell’ambito del giudizio, i soci pubblici hanno depositato istanza di nomina di un arbitratore ai sensi dell’art. 1349 cod. civ. per la deter-minazione del prezzo dovuto in caso di esercizio del diritto di opzio-ne in ipotesi di contestazione. All’esito del deposito delle memorie istruttorie, il giudice (i) provvedeva alla nomina dell’arbitratore; (ii) disponeva CTU mirata alla determinazione del prezzo in caso di cui non si addivenisse all’individuazione da parte del terzo; (iii) fissava un tentativo di conciliazione.

La controversia, dopo il deposito delle consulenze e i chiarimenti forniti dal CTU all’udienza dell’11/12/2023, è stata rinviata per la precisazione delle conclusioni all’udienza dell’1/7/2024.

Gli Amministratori ritengono che, dalla definizione dei contenziosi in essere e delle altre potenziali controversie, non dovrebbero deri-vare per le società del Gruppo ulteriori oneri, rispetto agli stanzia-menti effettuati (nota n. 34 a commento del Fondo Rischi e Oneri).

Tali stanziamenti rappresentano la migliore stima possibile sulla base degli elementi oggi a disposizione.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 273

Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e politiche di gestione dei rischi

Classi di strumenti finanziari

Di seguito si riporta il dettaglio delle attività e passività finanziarie richiesto dall’IFRS7 suddivise nelle categorie definite dallo IAS 39.

migliaia

FVTPL

FVTOCI

Costo ammortizzato

Valore di bilancio

Note esplicative

Attività non correnti

26.881

0

0

26.881

 

Altre partecipazioni

8.029

0

0

8.029

21

Totale attività finanziarie non correnti

18.852

0

0

18.852

23

Attività correnti

0

22.352

2.048.933

2.071.284

 

Crediti commerciali

0

0

1.213.200

1.213.200

26

Crediti per derivati su commodities

0

22.352

0

22.352

26

Totale attività finanziarie correnti

0

0

487.251

487.251

29

Altre attività correnti

0

0

348.482

348.482

27

Passività non correnti

0

161.342

4.530.530

4.691.872

 

Obbligazioni

0

161.342

3.777.833

3.939.174

35

Debiti verso banche

0

0

752.698

752.698

35

Passività correnti

0

1.361

3.224.037

3.225.398

 

Obbligazioni a breve

0

0

641.387

641.387

37

Debiti verso banche

0

0

115.562

115.562

37

Altri debiti finanziari

0

0

150.743

150.743

37

Debiti per derivati su commodities

0

1.361

0

1.361

38

Totale debiti verso fornitori

0

0

1.750.473

1.750.473

38

Altre passività

0

0

565.871

565.871

40

Fair value di attività e passività finanziarie

Il fair value dei titoli non quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando i modelli e le tecniche valutative prevalenti sul mercato o utilizzando il prezzo fornito da più controparti indipendenti.

Il fair value dei crediti e dei debiti finanziari a medio-lungo termine è calcolato sulla base delle curve dei tassi risk less e risk adjusted.

Si precisa che per i crediti e debiti commerciali con scadenza con-trattuale entro l’esercizio non è stato calcolato il fair value in quanto il loro valore di carico approssima lo stesso.

Inoltre, si segnala che non sono stati calcolati i fair value delle attività e passività finanziarie per le quali il fair value non è oggettivamente determinabile.

Tipologia di rischi finanziari e attività di copertura connesse

Rischio cambio

Il Gruppo non è particolarmente esposto a tale tipologia di rischio che è concentrata sulla conversione dei bilanci delle controllate estere. Per quanto riguarda il Private Placement di 20 miliardi di Yen il rischio cambio è coperto tramite un cross currency descritto a pro-posito del rischio tasso di interesse.

Rischio Commodity

In questo ambito si fa riferimento alle fattispecie di Rischio Prezzo e Rischio Volume così definiti:

Rischio di Prezzo: rischio legato alla variazione dei prezzi delle commodities derivante dalla non coincidenza degli indici di prez-zo di acquisti e vendita di Energia Elettrica, Gas Naturale e Titoli Ambientali EUA;

Rischio di Volume: è il rischio legato alla variazione dei volumi effettivamente consumati dai clienti finali rispetto ai volumi pre-

274 3. Bilancio consolidato

visti dai contratti di vendita (profili di vendita) o, in generale, al bilanciamento delle posizioni nei portafogli.

Acea SpA, attraverso l’attività svolta dall’Unità Commodity Risk Con-trol dell’Unità Finanza nell’ambito della Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo, assicura l’analisi e la misurazione dell’esposizione ai rischi di mercato, interagendo con l’Unità Energy Management di Acea Energia SpA, verificando il rispetto dei limiti e criteri generali di Gestione dei Rischi del Settore Commerciale e Trading adottati dal-la stessa e dalla Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo in coerenza con le “Linee di Indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi” di Acea SpA e le “Linee Guida per la Gestio-ne del rischio relativo all’attività di compravendita di commodity sui mercati a termine” di Acea SpA approvate dal CdA il 14 marzo 2022 e le specifiche procedure. L’analisi e gestione dei rischi è effettuata secondo un processo di controllo di secondo livello che prevede l’e-secuzione di attività lungo tutto l’anno con periodicità differenti per tipologia di limite (annuale, mensile e giornaliera), svolte dall’Unità Commodity Risk Control e dai risk owners.

In particolare:

annualmente, devono essere riesaminate le misure degli indica-tori di rischio, ossia dei limiti vigenti, che devono essere rispettati nella gestione dei rischi;

giornalmente, l’Unità Commodity Risk Control è responsabile del controllo dell’esposizione ai rischi di mercato delle società dell’Area Industriale Commerciale e Trading e della verifica del rispetto dei limiti definiti.

La reportistica verso il Top Management ha periodicità giornaliera e mensile. Quando richiesto dal Sistema di Controllo Interno, Com-modity Risk Control predispone l’invio all’Unità Internal Audit di Acea SpA delle informazioni richieste e disponibili a sistema, nel formato adeguato alle procedure vigenti.

I limiti di rischio del Settore Commerciale e Trading sono definiti in modo tale da:

minimizzare il rischio complessivo dell’intera area;

garantire la necessaria flessibilità operativa nelle attività di ap-provvigionamento delle commodities e di hedging;

ridurre le possibilità di over-hedging derivanti da variazioni nei vo-lumi previsti per la definizione delle coperture.

La gestione e mitigazione del rischio commodity sono funzionali al raggiungimento degli obiettivi economici e finanziari del Gruppo Acea, come indicati nel budget, in particolare:

proteggere il Primo Margine contro imprevisti e sfavorevo-li shock di breve termine del mercato che abbiano impatti sui ricavi o sui costi;

identificare, misurare, gestire e rappresentare l’esposizione al rischio;

ridurre i rischi attraverso la predisposizione e l’applicazione di adeguati controlli interni, procedure, sistemi informativi e com-petenze.

L’attività di compravendita di commodity sui mercati a termine è finalizzata a soddisfare il fabbisogno atteso derivante dai contratti di vendita di energia elettrica e gas ai clienti finali.

La strategia di copertura del rischio adottata dall’Area Industriale Commerciale e Trading ha anche l’obiettivo di minimizzare il ri-schio associato alla volatilità del conto economico derivante dalla variabilità dei prezzi di mercato e garantire la corretta applicazione dell’Hedge Accounting (ai sensi dei Princìpi Contabili Internazionali vigenti) a tutti gli strumenti finanziari derivati utilizzati a tale scopo.

In merito agli impegni assunti dal Gruppo Acea al fine di stabilizza-re il flusso di cassa delle operazioni di acquisto e vendita di energia elettrica, si segnala che la totalità delle operazioni di copertura in essere sono contabilizzabili in modalità cash flow hedge in quanto è dimostrabile l’efficacia della copertura. Gli strumenti finanziari ado-perati rientrano nella tipologia degli swap e dei contratti per diffe-renza (CFD) o altri strumenti aventi finalità di copertura da rischio prezzo della commodity.

La valutazione dell’esposizione al rischio prevede le seguenti attività:

registrazione di tutte le transazioni relative a quantità fisiche ef-fettuate in appositi book (detti Commodity Book) differenziati per finalità dell’attività (Sourcing sui mercati all’ingrosso, Por-tfolio Management, Vendita ai clienti finali interni ed esterni al Gruppo Acea) e commodity (per esempio: Energia Elettrica, Gas, EUA);

controllo quotidiano del rispetto dei limiti applicabili ai vari Com-modity Book.

L’attività dell’Unità Commodity Risk Control prevede controlli codifi-cati giornalieri sul rispetto delle procedure e dei limiti di rischio (anche ai fini del rispetto della L. 262/05) e riferisce ai Responsabili di Dire-zione gli eventuali scostamenti rilevati nelle fasi di controllo, affinché possano far adottare le misure atte a rientrare nei limiti previsti.

Gli obiettivi e le politiche in materia di gestione del rischio mercato, di credito di controparte e legale sono esplicitati nella sezione appo-sita della Relazione sulla Gestione a cui si rimanda.

È da rilevare che le coperture effettuate sul portafoglio acquisti e vendite sono state eseguite con alcuni dei principali operatori del mercato elettrico e del settore finanziario. Si riportano di seguito, in ottemperanza all’ex art. 2427-bis del codice civile, tutte le informa-zioni utili alla descrizione delle operazioni poste in essere aggregate per indice coperto con validità a partire dal gennaio 2024.

Strumento

Indice

Finalità

Acquisti/Vendite

Fair value

migliaia

Quota a patrimonio netto

Quota aconto economico

Swap, CFD

Energy_IT

Hedging Energy portfolio

Vendita energia elettrica

20.804

20.804

0

Swap, CFD

Gas_IT

Hedging Gas portfolio

Acquisto gas naturale

187

187

0

Il Gruppo determina la classificazione degli strumenti finanziari al fair value in base a quanto previsto dall’IFRS13. Il fair value delle at-tività e delle passività è classificato in una gerarchia del fair value che prevede tre diversi livelli, definiti come segue, in base agli input e alle tecniche di valutazione utilizzati per valutare il fair value:

livello 1: prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per atti-vità o passività identiche;

livello 2: input diversi da prezzi quotati di cui al livello 1 che sono osservabili per l’attività o per la passività, sia direttamente che indirettamente;

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 275

livello 3: input non basati su dati osservabili di mercato. In questa nota sono fornite alcune informazioni di dettaglio inerenti alle tecniche di valutazione e agli input utilizzati per elaborare tali va-lutazioni.

Si informa che, per quanto riguarda le tipologie di derivati su com-modity per i quali viene determinato il fair value, il livello del fair va-lue è 1 in quanto sono quotati su mercati attivi.

Infine, si segnala che il Gruppo, a partire dall’esercizio 2014, ha ap-plicato la normativa di cui ai regolamenti CE 148 e 149/2013 (con-giuntamente e insieme al Reg 648/2012, la Normativa EMIR) ed è attualmente definita come NFC (Non-Financial Counterparty).

Rischio liquidità

La politica di gestione del rischio liquidità di Acea è basata sulla di-sponibilità di un significativo ammontare di linee di credito banca-rie. Tali affidamenti sono superiori al fabbisogno medio necessario per fronteggiare gli esborsi pianificati e consentono di minimizzare il rischio delle uscite straordinarie. Al fine della ottimizzazione del rischio di liquidità, il Gruppo adotta una gestione accentrata della tesoreria che riguarda le società più importanti del Gruppo nonché presta assistenza finanziaria alle società (controllate e collegate) con le quali non sussiste un contratto di finanza accentrata.

Al 31 dicembre 2023 la Capogruppo dispone di linee di credito

uncommitted per 425 milioni, di cui 21 milioni utilizzati. In caso di tiraggio di tali tipologie di linee, Acea pagherebbe un tasso di interesse pari all’Euribor a uno, due, tre o sei mesi (a seconda del periodo di utilizzo prescelto) al quale si aggiungerebbe uno spre-ad che, in alcuni casi, può variare a seconda del rating assegnato alla Capogruppo. Acea dispone inoltre di linee committed di tipo revolving per 700 milioni con scadenza media residua di circa 2,9 anni. Per l’ottenimento di tali linee non sono state rilasciate garanzie.

Inoltre, Acea ha siglato il 6 luglio del 2023 il contratto per la prima tranche di 235 milioni del finanziamento Acea-BEI a supporto di parte degli investimenti di Acea Ato2 (denominato “Acea Settore Idrico IV”), non utilizzati al 31 dicembre 2023. Alla fine dell’eserci-zio la Capogruppo ha in essere impieghi in operazioni di deposito a breve pari a 330 milioni.

Si informa che il Programma EMTN, deliberato e costituito nel 2014 per un importo iniziale pari a 1,5 miliardi, adeguato nel 2021 fino a un importo complessivo di 5 miliardi, è disponibile al 31 dicembre 2023 per un importo residuo pari a 600 milioni. Si se-gnala che, nei primi due mesi del 2023, Acea ha collocato emissioni obbligazionarie per complessivi 700 milioni.

Il grafico che segue raffigura l’evoluzione futura delle scadenze di debito complessive previste sulla base della situazione in essere alla fine dell’esercizio.

Per quanto riguarda i debiti verso fornitori (€ 1.750,6 milioni) si precisa che la componente a scadere nei prossimi dodici mesi è pari a 1.658,6 milioni. Lo scaduto di 92,1 milioni verrà pagato entro il primo trimestre 2024.

Rischio tasso di interesse

L’approccio del Gruppo Acea alla gestione del rischio di tasso d’in-teresse, tenuto conto della struttura degli asset e della stabilità dei flussi di cassa del Gruppo, è stato finora essenzialmente volto a pre-servare i costi di funding e a stabilizzare i flussi finanziari, in modo tale da garantire i margini e la certezza dei suddetti flussi di cassa derivanti dalla gestione caratteristica.

L’approccio del Gruppo alla gestione del rischio di tasso di interes-se è pertanto prudente e la modalità di gestione dello stesso risulta tendenzialmente statica.

In particolare, per gestione statica (da contrapporsi a quella dina-mica) si intende una tipologia di gestione del rischio di tasso di in-

teresse che non prevede un’operatività giornaliera sui mercati ma un’analisi e un controllo della posizione effettuati periodicamente sulla base di esigenze specifiche. Tale tipologia di gestione prevede pertanto un’operatività sui mercati non a fini di trading bensì orien-tata alla gestione di medio-lungo periodo con l’obiettivo di copertu-ra dell’esposizione individuata.

Acea ha finora scelto di ottimizzare il rischio di oscillazione dei tassi di interesse scegliendo un range di mix di indebitamento tra tasso fisso e variabile.

Come noto infatti l’indebitamento a tasso fisso consente a un ope-ratore di essere immune al rischio cash flow in quanto stabilizza gli oneri finanziari a conto economico mentre è molto esposto al fair value risk in termini di variazioni del valore di mercato dello stock di debito.

L’analisi della posizione debitoria a medio-lungo termine consolida-ta evidenzia come il rischio cui risulta essere esposto Acea è per

(€ milioni)

276 3. Bilancio consolidato

la maggior parte rappresentato da un rischio di fair value essendo composta al 31 dicembre 2023 per circa il 91% da debito a tasso fis-so considerando gli strumenti di copertura e quindi in misura minore al rischio di variabilità dei cash flow futuri.

Acea uniforma le proprie decisioni relative alla gestione del rischio tasso di interesse che sostanzialmente mirano sia alla gestione sia al controllo di tale rischio e alla ottimizzazione del costo del debito, agli interessi degli Stakeholder e della natura dell’attività del Gruppo e avendo a riferimento il rispetto del princìpio di prudenza e la co-erenza con le best practice di mercato. Gli obiettivi principali di tali linee guida sono i seguenti:

individuare, tempo per tempo, la combinazione ottimale tra tas-so fisso e tasso variabile;

perseguire una potenziale ottimizzazione del costo del debito nell’ambito dei limiti di rischio assegnati dagli organi competenti e coerentemente con le specificità del business di riferimento;

gestire le operazioni in derivati a fini esclusivamente di copertura,

qualora Acea decida di utilizzarli, nel rispetto delle decisioni del Consiglio di Amministrazione e, quindi, delle strategie approvate e tenuto conto (ex ante) degli impatti economici e patrimoniali di tali operazioni privilegiando quegli strumenti che consentano l’hedge accounting (tipicamente cash flow hedge e, a determinate condizioni di mercato, fair value hedge).

Attualmente è in essere alla data del 31 dicembre 2023 su Acea un’operazione di cross currency swap plain vanilla stipulata nel 2010 per trasformare in Euro la valuta del Private Placement (Yen) e il tas-so Yen applicato in un tasso fisso in Euro.

Lo strumento derivato contrattualizzato da Acea sopra elencato è di tipo non speculativo e il fair value, calcolato secondo la metodologia bilateral, è negativo per 32,9 milioni (negativo per 18,0 milioni al 31 dicembre 2022).

Il fair value dell’indebitamento a medio-lungo termine è calcolato sulla base delle curve dei tassi risk less e risk adjusted.

Finanziamentimigliaia

Costo ammortizzato(A)

Fair value riskless(B)

Delta(A B)

Fair value

risk adjusted(C)

Delta(A C)

Obbligazioni

4.580.562

4.470.918

109.644

4.346.761

233.801

a tasso fisso

260.773

264.049

(3.276)

254.646

6.127

a tasso variabile

405.705

434.545

(28.840)

418.426

(12.721)

a tasso variabile in cash flow hedge

191.670

193.490

(1.821)

189.088

2.581

Totale

5.438.709

5.363.002

75.707

5.208.920

229.789

Tale analisi è stata effettuata inoltre con la curva dei tassi risk adju-sted”, cioè di una curva rettificata per il livello di rischio e il settore di attività di Acea. Infatti, è stata utilizzata la curva popolata con ob-bligazioni a tasso fisso denominate in Euro, emesse da società na-zionali del settore dei servizi pubblici e aventi un rating composito di livello compreso tra BBB+ e BBB-.

Le passività finanziarie a medio-lungo termine sono state oggetto di un’analisi di sensitività sulla base della metodologia dello Stress Testing ovvero applicando uno spread alla curva dei tassi di interesse risk adjustedcostante per tutti i nodi della stessa.

In questo modo è possibile valutare gli impatti sul fair value e sull’e-voluzione dei cash flow futuri, con riferimento sia ai singoli strumenti costituenti il portafoglio in analisi che al portafoglio complessivo.

La tabella riporta le variazioni complessive in termini di fair value del portafoglio debiti considerando shift paralleli (positivi e negativi) compresi tra -1,5% e +1,5%.

Spread costante applicato

Variazione di present valuemilioni

-1,5%

(422,0)

-1,0%

(313,8)

-0,5%

(209,0)

-0,25%

(157,9)

n.s.

0,0

0,25%

(57,9)

0,5%

(9,1)

1,0%

86,2

1,5%

178,7

Per quanto riguarda la tipologia di coperture delle quali viene de-terminato il fair value e con riferimento alle gerarchie richieste dallo IASB si informa che, trattandosi di strumenti composti, il livello è di tipo 2 e che nel corso del periodo non vi sono state riclassifiche da o ad altri livelli di fair value come definiti dall’IFRS13.

Rischio di credito

Come già indicato nella parte generale della Relazione sulla Gestio-ne a cui si fa rimando, Acea ha emanato a luglio 2019 le linee guida della Credit Policy di Gruppo e la procedura “Scoring e affidamento della clientela”, che definisce le modalità di prevenzione del rischio di credito (di seguito “Credit Check”) sui mercati non regolamentati.

Le linee guida della Credit Policy, di carattere generale, ispirate al princìpio di decentramento delle attività del credito all’interno delle società, individuano, sulla base di una matrice di Governance, le re-sponsabilità della Capogruppo e quelle delle società operative.

Sulla base delle citate linee guida è demandata alle società la ge-stione operativa dei crediti attivi e cessati dell’intero portafoglio del credito, fatta eccezione per i clienti di importo rilevante gestiti da Credito Corporate mediante studi legali identificati insieme alla Funzione General Counsel. Per le società autorizzate, l’Unità Ri-scossione di Amministrazione Finanza e Controllo procede, su inca-rico delle stesse, al recupero mediante ingiunzione fiscale.

L’Unità Credito Corporate opera un continuo monitoraggio sull’an-damento dei crediti fornendo presentazioni gestionali periodiche articolate per area industriale e per società rilevanti.

Di seguito si riportano le attività in ambito gestione rischio di cre-dito delle principali aree di business del Gruppo per numero clienti/fatturato.

Per quanto concerne la società areti, la componente creditizia ge-stita dalla Società, che evidenzia un possibile fattore di rischio, è

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 277

quella fatturata agli esercenti l’attività di vendita relativa al trasporto dell’energia sulla rete di distribuzione, alle prestazioni eseguite per i clienti finali e agli oneri generali di sistema (questi ultimi a loro volta versati a CSEA o al GSE). Il rischio è stato mitigato a seguito degli interventi normativi posti in essere dall’ARERA, che hanno intro-dotto meccanismi di riconoscimento degli importi non riscossi.

Per quanto concerne le società dell’Area Commerciale e Trading, per le forniture di energia elettrica e gas sul mercato libero viene effet-tuata un’attività di rilevazione preventiva del rischio credito attraverso il sistema di scoring del credito, integrato con il sistema di gestione utenze che permette di fare valutazioni in tempo reale del merito cre-ditizio del potenziale cliente in sede di acquisizione dello stesso:

con riferimento alla clientela Mass Market e Small Business, il sistema di Credit Check, integrato nel CRM, è direttamente utilizzabile da Acea Energia e dalle agenzie commerciali incari-cate dalla stessa. Sono state definite specifiche scorecard per identificare i clienti potenzialmente non idonei alla fornitura di energia elettrica o gas, in quanto caratterizzati da un profilo di rischio non in linea con gli standard aziendali;

con riferimento alla clientela Large e Top è operativa l’attività istruttoria, su piattaforma dedicata, attraverso appositi workflow che supportano l’analisi puntuale dei clienti prospect, centraliz-zata in Acea Spa, grazie anche alla disponibilità di informazioni aggiornate di tipo contabile e commerciale.

Acea Energia utilizza il sistema di fatturazione sia per la gestione del credito relativo alle utenze attive del mercato tutelato, sia per la gestione del credito dei clienti attivi del mercato libero mentre i crediti relativi ai clienti cessati vengono gestiti attraverso un softwa-re dedicato.

Negli ultimi due anni sono stati rafforzati il recupero giudiziale e stragiudiziale, potenziando i meccanismi di performance e qualità su crediti small-tickettramite master legal e agenzie di recupero gestiti da Acea Energia utilizzando così i servizi offerti da operatori di mercato per il recupero massivo del credito.

Sempre sul lato gestionale sono continuati con successo gli inter-venti sul processo di abbinamento incassi, agendo sia sui canali di incassi sia sui sistemi applicativi, nonché sul numero delle risorse dedicate al processo.

I clienti cessati large-ticket”, a valle di un processo di collection in-terno posto in essere da Acea Energia, in caso di esito infruttuoso dell’azione di recupero vengono trasferiti all’Unità Credito Corpo-rate di Acea che procede all’affidamento degli stessi, in pacchet-ti con caratteristiche omogenee, a studi legali convenzionati dalla Funzione General Counsel.

Gli studi legali vengono valutati in funzione delle performance di recupero e ricevono affidamenti proporzionali ai risultati ottenuti.

Per quanto concerne le società dell’Area Acqua, si deve ricordare che la Legge Galli, affidando a un unico gestore con concessione di durata trentennale il Servizio idrico integrato nell’Ambito Territo-riale Ottimale, ha di fatto configurato una situazione di monopolio locale nella gestione di tale servizio.

Tali caratteristiche del mercato idrico si riflettono sulla valutazione del rischio credito che si caratterizza principalmente per alcune ti-pologie di insolvenza, riguardanti in particolare:

crediti oggetto di procedure concorsuali;

crediti connessi a cessazioni di utenze senza configurazione di nuovo rapporto contrattuale;

crediti connessi a situazioni sociali peculiari, nelle quali il soggetto gestore per ragioni di ordine pubblico e/o territoriali non è messo in condizione di applicare i tipici strumenti a tutela del rischio.

In sostanza l’utenza, anche nei casi tipici di carenza di liquidità, tende ad assolvere i propri impegni verso un servizio primario qual è la for-nitura idrica ponendo in capo al soggetto gestore un rischio di natu-ra prevalentemente “finanziaria”, legato cioè a dinamiche di incasso mediamente più lente rispetto al credito commerciale.

Il legislatore è più volte intervenuto per adottare misure di conte-nimento della morosità e in particolare l’ultima delibera ARERA 311/2019/R/idr che ha pubblicato il provvedimento REMSI, che reca le disposizioni per la regolazione della morosità nel servizio idri-co integrato (REMSI) a far data dal gennaio 2020. Tale provve-dimento è stato successivamente modificato e integrato con la de-liberazione 17 dicembre 2019, 547/2019/R/idr, con la deliberazione 26 maggio 2020, 186/2020/R/idr e con la deliberazione 16 giugno 2020, 221/2020/R/idr.

In questo contesto le Società, in coerenza alle linee guida della credit policy del Gruppo Acea, hanno individuato differenti strategie che rispondono alla filosofia del Customer Care”, basate sul presuppo-sto fondamentale del rapporto diretto con l’utenza, quale elemento distintivo per la realizzazione di un processo efficiente volto al co-stante miglioramento della posizione finanziaria netta.

L’attuazione delle strategie di gestione del rischio credito avviene partendo dalla macro-distinzione fra utenze pubbliche (Comuni, pubbliche amministrazioni etc.) e utenze private (industriali, com-merciali, condomini etc.), in quanto a tali categorie sono riconduci-bili differenti dimensioni di rischio, in particolare:

basso rischio di insolvenza e alto rischio di ritardato pagamento per le utenze pubbliche;

rischio insolvenza e rischio di ritardato pagamento variabile per le utenze private.

Per quanto riguarda il credito relativo alle utenze “pubbliche”, esso viene gestito attraverso azioni specifiche di recupero del credito in phone collection e per una parte residuale mediante cessione pro-so-luto a partner finanziari e/o attraverso operazioni di compensazione crediti/debiti o attraverso accordi di transazione.

La gestione del credito relativo alle utenze “private” si declina at-traverso una serie di azioni mirate che vanno da attività di sollecito bonario, informative specifiche per le utenze Condomini, messa in mora, affidamento a società specializzate o in lavorazione interna per il recupero del credito in phone collection, fino al distacco delle utenze morose e alle operazioni di cessione del credito e affidamen-to a studi legali per il recupero giudiziale del credito.

Tali azioni vengono effettuate con modalità e tempistiche stretta-mente disciplinate dal provvedimento REMSI.

Si segnala che le società Acea Ato2, Acea Ato5 e GORI sono state autorizzate con decreti del Ministro dell’Economia e delle Finanze a ricorrere alla riscossione coatta e quindi sono titolate a emettere direttamente Ingiunzioni Fiscali e, nel caso di persistente morosità, a iscrivere a ruolo i crediti ingiunti.

Per le società sopra indicate l’ingiunzione fiscale rappresenta il princi-pale strumento di recupero di tipo giudiziale relativo a crediti cessati.

Relativamente alle altre Aree del Gruppo, (Ambiente, Engineering & Infrastructure Projects e Produzione) l‘esposizione creditizia è ge-neralmente contenuta e concentrata su pochi debitori gestiti pun-tualmente dalle società operative con eventuale supporto dell’Unità Credito Corporate.

278 3. Bilancio consolidato

Allegati

A. Società incluse nell’area di consolidamento

B. Prospetto di riconciliazione dei conti del patrimonio netto e dell’utile civilistico - consolidato

C. Compensi spettanti a Consiglieri, Sindaci e Key Managers

D. Informazioni erogazioni pubbliche ex art. 1, comma 125, legge 124/2017

E. Informativa di settore: schemi di stato patrimoniale e conto economico

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 279

A. Società incluse nell’area di consolidamento

Denominazione

Sede

Capitale sociale (€)

%partecipazione effettiva

Quotaconsolidato di Gruppo

Metodo di consolidamento

Area Ambiente

Acque Industriali Srl

Via Bellatalla, 1 - Ospedaletto (PI)

100.000

73,05%

100,0%

Integrale

Aquaser Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

3.900.000

97,86%

100,0%

Integrale

Acea Ambiente Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

2.224.992

100,00%

100,0%

Integrale

Orvieto Ambiente Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.010.000

100,00%

100,0%

Integrale

A.S. Recycling Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

1.000.000

90,00%

100,0%

Integrale

Berg SpA

Via delle Industrie, 38 - Frosinone

844.000

60,00%

100,0%

Integrale

Cavallari Srl

Via dell'Industria, 6 - Ostra (AN)

100.000

80,00%

100,0%

Integrale

Deco SpA

Via Vomano, 14 - Spoltore (PE)

1.404.000

100,00%

100,0%

Integrale

Demap Srl

Via Giotto, 13 - Beinasco (TO)

119.015

100,00%

100,0%

Integrale

Consorzio Servizi Ecologici del Frentano "Ecofrentano"

Strada Provinciale Pedemontana Km 10, Frazione Cerratina - Lanciano (CH)

10.329

75,00%

100,0%

Integrale

Ecologica Sangro SpA

Strada Provinciale Pedemontana Km 10, Frazione Contrada - Cerratina Lanciano (CH)

100.000

100,00%

100,0%

Integrale

Ferrocart Srl

Via Vanzetti, 34 - Terni

80.000

60,00%

100,0%

Integrale

Iseco SpA

Loc. Surpian n. 10 - Saint-Marcel (AO)

110.000

80,00%

100,0%

Integrale

MEG Srl

Via 11 Settembre n. 8 - San Giovanni Ilarione (VR)

10.000

60,00%

100,0%

Integrale

S.E.R. Plast Srl

Contrada Stampalone, Cellino Attanasio (TE)

70.000

70,00%

100,0%

Integrale

Tecnoservizi Srl

Via Bruno Pontecorvo, 1/B - Roma

1.000.000

70,00%

100,0%

Integrale

Area Commerciale

Acea Energia SpA

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000.000

100,00%

100,0%

Integrale

Acea Energy Management Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

100.000

100,00%

100,0%

Integrale

Acea Innovation Srl

Piazzale Ostiense 2 - Roma

2.000.000

100,00%

100,0%

Integrale

Umbria Energy SpA

Via Bruno Capponi, 100 - Terni

1.000.000

100,00%

100,0%

Integrale

Area Acqua

Adistribuzionegas Srl

Via L. Galvani, 17/A - Forlì

5.953.644

51,00%

100,0%

Integrale

Notaresco Gas Srl

Via Padre Frasca - Frazione Chieti Scalo Centro Dama (CH)

100.000

55,00%

100,0%

Integrale

Acea Ato2 SpA

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

362.834.340

96,46%

100,0%

Integrale

Acea Ato5 SpA

Viale Roma - Frosinone

10.330.000

98,45%

100,0%

Integrale

Acque Blu Arno Basso SpA

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

8.000.000

86,66%

100,0%

Integrale

Aquantia Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

500.000

65,00%

100,0%

Integrale

Acea Molise Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

100.000

100,00%

100,0%

Integrale

Gesesa SpA

Corso Garibaldi, 8 - Benevento

534.991

57,93%

100,0%

Integrale

GORI SpA

Via Trentola, 211 - Ercolano (NA)

44.999.971

37,05%

100,0%

Integrale

Sarnese Vesuviano Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

100.000

99,17%

100,0%

Integrale

Acque Blu Fiorentine SpA

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

15.153.400

75,01%

100,0%

Integrale

ASM Terni

Via Bruno Capponi, 100 - Terni

84.752.541

45,27%

100,0%

Integrale

Acquedotto del Fiora SpA

Via G. Mameli, 10 - Grosseto

1.730.520

40,00%

100,0%

Integrale

Agile Academy Srl

Via Mameli, 10 - Grosseto

10.000

100,00%

100,0%

Integrale

Ombrone SpA

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

6.500.000

99,51%

100,0%

Integrale

Servizi Idrici Integrati Scarl

Via I Maggio, 65 - Terni

19.536.000

43,00%

100,0%

Integrale

Umbriadue Servizi Idrici Scarl

Via Aldo Bartocci n. 29 - Terni

100.000

99,90%

100,0%

Integrale

280 3. Bilancio consolidato

Denominazione

Sede

Capitale sociale (€)

%partecipazione effettiva

Quotaconsolidato di Gruppo

Metodo di consolidamento

Area Acqua (Estero)

Acea International SA

Avenida Las Americas - Esquina Mazoneria, Ensanche Ozama - Santo Domingo

9.089.661

100,00%

100,0%

Integrale

Consorcio Agua Azul SA

Calle Amador Merino Reina 307 - Of. 803 Lima 27 - Perù

16.000.912

44,00%

100,0%

Integrale

Consorcio Acea

Calle Amador Merino Reina 307 - Lima - Perù

225.093

100,00%

100,0%

Integrale

Consorcio Servicio Sur

Calle Amador Merino Reyna, San Isidro - Lima - Perù

33.834

51,00%

100,0%

Integrale

Acea Dominicana SA

Avenida Las Americas - Esquina Mazoneria, Ensanche Ozama - Santo Domingo

644.937

100,00%

100,0%

Integrale

Consorcio Acea Lima Norte

Calle Amador Merino Reina 307 - Lima - Perù

221.273

100,00%

100,0%

Integrale

Consorcio Acea Lima Sur

Calle Amador Merino Reyna 307 - Lima - Perù

75.068

100,00%

100,0%

Integrale

Aguas de San Pedro SA

Las Palmas, 3 Avenida, 20y 27 calle - 21104 San Pedro - Honduras

6.457.345

60,65%

100,0%

Integrale

Acea Perù SAC

Cal. Amador Merino Reyna , 307 Miraflores - Lima - Perù

177.582

100,00%

100,0%

Integrale

Consorzio Acea - Acea Dominicana

Av. Las Americas - Esq. Masoneria - Ens. Ozama - Santo Domingo

67.253

100,00%

100,0%

Integrale

Area Reti & Smart Cities

areti SpA

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

345.000.000

100,00%

100,0%

Integrale

A.Cities Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

50.000

100,00%

100,0%

Integrale

Area Produzione

Ecogena Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

1.669.457

100,00%

100,0%

Integrale

Acea Renewable Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,00%

100,0%

Integrale

Acea Liquidation and Litigation Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,00%

100,0%

Integrale

Fergas Solar 2 Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,00%

100,0%

Integrale

Acea Renewable 2 Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,00%

100,0%

Integrale

SF Island Srl

Via Cantorrivo, 44/C - Acquapendente (VT)

10.000

100,00%

100,0%

Integrale

Acea Solar Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

1.000.000

100,00%

100,0%

Integrale

Acea Produzione SpA

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

5.000.000

100,00%

100,0%

Integrale

Area Engineering & Infrastucture Project

Acea Infrastructure SpA

Via Vitorchiano, 165 - Roma

2.444.000

100,00%

100,0%

Integrale

SIMAM SpA

Via Cimabue, 11/2 - Senigallia (AN)

600.000

100,00%

100,0%

Integrale

Technologies for Water Services SpA

Via Ticino, 9 - Desenzano del Garda (BS)

11.164.000

100,00%

100,0%

Integrale

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 281

Società valutate con il metodo del Patrimonio netto a partire dal gennaio 2014 in ossequio all’IFRS11

Denominazione

Sede

Capitale sociale (€)

%partecipazione effettiva

Quotaconsolidato di Gruppo

Metodo di consolidamento

Area Ambiente

Ecomed Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

50,0%

50,0%

Patrimonio netto

Picenambiente SpA

Contrada Monte Renzo, 25 - San Benedetto del Tronto (AP)

5.500.000

21,8%

21,8%

Patrimonio netto

Picenambiente Srl

Contrada Monte Renzo, 25 - San Benedetto del Tronto (AP)

505.000

100,0%

21,8%

Patrimonio netto

Picenambiente Energia SpA

Contrada Monte Renzo, 25 - San Benedetto del Tronto (AP)

200.000

100,0%

21,8%

Patrimonio netto

Area Acqua

Umbria Distribuzione Gas SpA

Via Capponi, 100 - Terni

2.120.000

55,0%

55,0%

Patrimonio netto

Aqua.Iot Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

1.050.000

35,0%

35,0%

Patrimonio netto

DropMI Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

1.000.000

50,0%

50,0%

Patrimonio netto

Acque SpA

Via Garigliano, 1 - Empoli

9.953.116

45,0%

45,0%

Patrimonio netto

Intesa aretina Scarl

Via Benigno Crespi, 57 - Milano

18.112.000

35,0%

35,0%

Patrimonio netto

GEAL SpA

Viale Luporini, 1348 - Lucca

1.450.000

48,0%

48,0%

Patrimonio netto

Nuove Acque SpA

Patrignone - Località Cuculo (AR)

34.450.389

46,2%

16,2%

Patrimonio netto

Publiacqua SpA

Via Villamagna - Firenze

150.280.057

40,0%

40,0%

Patrimonio netto

Umbra Acque SpA

Via Benucci, 162 - Ponte San Giovanni (PG)

15.549.889

40,0%

40,0%

Patrimonio netto

Greenasm Srl

Via dello Stabilimento, 1 - Nera Montoro (TR)

10.000

50,0%

22,6%

Patrimonio netto

Area Produzione

KT4 Srl

Via SS. Pietro e Paolo, 50 - Roma

110.000

100,0%

40,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 16 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 17 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 20 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 25 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 28 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 29 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 30 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 31 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 33 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 34 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 35 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 39 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 40 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Ambra Solare 44 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Belaria Srl

Via Luciano Manara, 15 - Milano

10.000

49,0%

19,6%

Patrimonio netto

Energia SpA

Via Barberini, 28 - Roma

239.520

49,9%

49,9%

Patrimonio netto

Euroline 3 Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,0%

40,0%

Patrimonio netto

Fergas Solar Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,0%

40,0%

Patrimonio netto

Acea Green Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,0%

40,0%

Patrimonio netto

IFV-Energy Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,0%

40,0%

Patrimonio netto

JB Solar Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,0%

40,0%

Patrimonio netto

M2D Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,0%

40,0%

Patrimonio netto

282 3. Bilancio consolidato

Denominazione

Sede

Capitale sociale (€)

%partecipazione effettiva

Quotaconsolidato di Gruppo

Metodo di consolidamento

Marmaria Solare 8 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Marmaria Solare 9 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Marmaria Solare 10 Srl

Via Tevere, 41 - Roma

10.000

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Marche Solar Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,0%

40,0%

Patrimonio netto

PF Power of Future Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,0%

40,0%

Patrimonio netto

PSL Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

15.000

100,0%

40,0%

Patrimonio netto

Solaria Real Estate Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

176.085

100,0%

40,0%

Patrimonio netto

Solarplant Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,0%

40,0%

Patrimonio netto

Acea Sun Capital Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

40,0%

40,0%

Patrimonio netto

Trinovolt Srl

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

100,0%

40,0%

Patrimonio netto

Area Engineering & Infrastucture Project

Ingegnerie Toscane Srl

Via Francesco de Sanctis, 49 - Firenze

100.000

99,9%

44,5%

Patrimonio netto

Sono inoltre consolidate con il metodo del patrimonio netto:

Denominazione

Sede

Capitale sociale

(€)

Quota di partecipazione

Quotaconsolidato di Gruppo

Metodo di consolidamento

Area Ambiente

Amea SpA

Via San Francesco d'Assisi 15C - Paliano (FR)

1.689.000

33,0%

33,0%

Patrimonio netto

Coema

Piazzale Ostiense, 2 - Roma

10.000

67,0%

33,5%

Patrimonio netto

Area Acqua

Le Soluzioni Scarl

Via Garigliano, 1 - Empoli

250.678

80,8%

51,6%

Patrimonio netto

Sogea SpA

Via Mercatanti, 8 - Rieti

260.000

49,0%

49,0%

Patrimonio netto

Umbria Distribuzione Gas SpA

Via Bruno Capponi 100 Terni

2.120.000

15,0%

15,0%

Patrimonio netto

Bonifiche Ferraresi SpA

Via Cavicchini, 2 - Jolanda di Savoia (FE)

261.883.391

0,5%

0,5%

Patrimonio netto

Area Acqua (Estero)

Aguaazul Bogotà SA

Calle 82 n. 19°-34 - Bogotà - Colombia

652.361

51,0%

51,0%

Patrimonio netto

Area Produzione

Sienergia SpA (in liquidazione)

Via Fratelli Cairoli, 24 - Perugia

132.000

42,1%

42,1%

Patrimonio netto

Altro

Marco Polo Srl (in liquidazione)

Via delle Cave Ardeatine, 40 - Roma

10.000

33,0%

33,0%

Patrimonio netto

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 283

B. Prospetto di riconciliazione dei conti del patrimonio netto e dell’utile civilistico consolidato

migliaia

Utile d’esercizio

Patrimonio netto

2023

2022

31/12/2023

31/12/2022

Saldi bilancio civilistico (Acea)

202.961

206.735

1.711.806

1.690.653

Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci d’esercizio, comprensivi dei relativi risultati, rispetto ai valori di carico in imprese consolidate

91.751

64.308

259.230

232.706

Goodwill di consolidato

(17.161)

(18.484)

274.587

247.122

Valutate al patrimonio netto

14.246

28.042

179.388

170.628

Altre movimentazioni

2.111

(877)

(47.729)

(49.840)

Saldi bilancio consolidato

293.908

279.725

2.377.281

2.291.268

C. Compensi spettanti a Consiglieri, Sindaci e Key Managers

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

migliaia

Compensi spettanti

Emolumentiper la carica

Benefìcinon monetari

Bonuse altri incentivi

Totale

Consiglio di Amministrazione

452

11

365

1.611

2.438

Collegio Sindacale

364

0

0

0

364

* I benefìci non monetari sono espressi nel loro valore imponibile.

Key Managers

I compensi spettanti per il 2023 ai dirigenti con responsabilità stra-tegiche sono complessivamente pari a:

stipendi e premi 1.163 mila;

benefìci non monetari 30 mila.

I compensi riconosciuti ai dirigenti con responsabilità strategiche sono fissati dal Comitato per le Remunerazioni in funzione dei livelli retributivi medi di mercato.

Società di Revisione

Ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, si riporta di seguito la tabella dei compensi maturati dal-la Società di Revisione PwC nel corso del 2023.

Tipologia di servizi

(€ migliaia)

Revisore della Capogruppo

Rete del revisore della Capogruppo

Totale

Società Capogruppo

Gruppo Acea

Società Capogruppo

Gruppo Acea

Società Capogruppo

Gruppo Acea

Revisione legale dei conti

220

1.552

0

217

220

1.769

Servizi di attestazione

73

317

0

0

73

317

Servizi di consulenza fiscale

0

0

0

9

0

9

Altri servizi

232

255

187

210

419

465

Totale corrispettivi

524

2.124

187

436

712

2.559

(1) Gli altri servizi di revisione forniti da PwC SpA alla Capogruppo sono relativi principalmente a servizi di assisstenza nell’attività di documentazione e valutazione dei controlli interni.

(2) Gli altri servizi di revisione forniti dalle società appartenenti al network PwC alla Capogruppo sono relativi principalmente all’emissione di comfort letter in occasione di emissioni obbligazionarie.

(3) Gli altri servizi di revisione forniti da PwC SpA e dalle società appartenenti al network PwC alle società controllate sono relativi principalmente a incarichi di revisione limitata dei bilanci di sostenibilità.

284 3. Bilancio consolidato

D. Informazioni erogazioni pubbliche ex art. 1, comma 125, legge 124/2017

In base alle norme in materia di trasparenza nel sistema delle eroga-zioni pubbliche ex art. 1, comma 125, legge 124/2017, si dichiara con riferimento al 31 dicembre 2023 quanto segue:

Acea Ato2 ha incassato dalla Regione Lazio un contributo pari a 23.727 mila conseguentemente all’istanza di accesso al Fondo per l’adeguamento dei prezzi di materiali da costruzio-ne di cui all’art. 1-septies, comma 8, del D.L. 25 maggio 2021 n. 73 convertito, con modificazioni, dalla Legge 23 luglio 2021 n. 106 e un contributo pari a 2.226 mila finalizzato a contra-stare la crisi di approvvigionamento idrico a uso idropotabile nel territorio della Regione Lazio con riferimento all’anno 2021;

areti ha incassato 8.540 mila conseguentemente all’istanza di accesso al Fondo per l’adeguamento dei prezzi di materiali da costruzione di cui all’art. 1-septies, comma 8, del D.L. 25 mag-gio 2021 n. 73 convertito, con modificazioni, dalla Legge 23 luglio 2021 n. 106 e a titolo di anticipazione (pari al 10%) ha ri-cevuto contributi a valere sui finanziamenti pubblici previsti dal Piano nazionale di ripresa e Resilienza (PNRR) pari a 17.427 mila finalizzati a incrementare la capacità di rete di ospitare e integrare ulteriore generazione distribuita da fonti rinnovabili e ad aumentare la capacità e potenza a disposizione delle utenze per favorire l’elettrificazione dei consumi energetici;

Acea Ato5 ha incassato 1.318 mila a seguito di un finanzia-mento regionale per la realizzazione e l’adeguamento delle reti idriche e fognarie e degli impianti di depurazione delle acque reflue per il triennio 2021-2023 secondo DGR 905/21 e inoltre ha ricevuto un importo pari a 3.769 mila dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per l’istanza di accesso al Fondo per l’adeguamento dei prezzi di materiali da costruzione di cui all’art. 1-septies, comma 8, del D.L. 73/2021;

Acea Innovation ha incassato un contributo della regione Sicilia per un importo pari a 120 mila per il progetto Campus Sha-ring, Smart and Sustainable Campus;

GORI ha incassato contributi dalla Regione Campania per  75.203 mila di cui 37.692 mila finalizzati alla costruzio-ne ed efficientamento di impianti e la restante parte per i pro-getti legati al PNRR e ReactEU per il controllo e la riduzione delle perdite. Ha ricevuto inoltre, contributi dal Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili per un importo pari a  9.922 per il cosiddetto “Decreto Aiuti” (Incremento prezzi

D.L. 50/2022), ha incassato per il Fondo POR un importo pari a 3.156 mila e, infine, ha incassato dal Ministero Istruzione per il Progetto Raphael e dal Ministero dell’Università per il Progetto Biofeedstock un importo complessivo di 184 mila;

Iseco ha beneficiato di un importo pari a 102 mila a titolo di credito di imposta a parziale compensazione degli oneri sostenuti per l’acquisto di energia di gas naturale in qualità di energivore;

Cavallari ha utilizzato nel periodo di riferimento un importo pari a 43 mila a titolo di credito di imposta a parziale compensazione degli oneri sostenuti per l’acquisto di energia elettrica in qualità di energivore;

Demap ha beneficiato nel periodo di riferimento di un importo pari a 64 mila a titolo di credito di imposta a parziale compen-sazione degli oneri sostenuti per l’acquisto di energia elettrica in qualità di energivore;

Berg ha utilizzato nel periodo di riferimento un importo pari a  40 mila a titolo di credito di imposta a parziale compensazione degli oneri sostenuti per l’acquisto di energia elettrica in qualità di energivore;

Acquedotto del Fiora ha incassato 2.187 mila dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’istanza di accesso al Fon-do per l’adeguamento dei prezzi di materiali da costruzione di cui all’art. 1-septies, comma 8, del D.L. 73/2021 e 500 mila per il contributo PNRR per la realizzazione di un nuovo acquedotto per la diga di Mondetoglio, a cui ha contribuito anche l’autorità Idrica Toscana per 2.500 mila. Da quest’ultima, ha incassa-to anche un importo pari a 630 mila per la realizzazione di nuovi impianti di depurazione ed 1.815 mila per il superamento dell’emergenza idrica del 2003. Inoltre, da Anas SpA ha rice-vuto per la risoluzione di un’interferenza stradale sulle condotte 508 mila, ha incassato 339 mila per l’estensione della rete idrica dal Comune di Casole d’Elsa e Siena e infine ha incassato 23 mila da CINEA in riferimento al progetto Life Turbines;

Gesesa ha incassato da parte della Regione Campania a titolo di contributo 222 mila avente per oggetto il Piano Sviluppo e Coesione e 555 mila avente per oggetto il Fondo POR. Inol-tre, ha beneficiato nel periodo di riferimento di un importo pari a 146 mila a titolo di credito di imposta a parziale compensazio-ne degli oneri sostenuti per l’acquisto di energia elettrica.

E. Informativa di settore: schemi di stato patrimoniale e conto economico

Per una migliore comprensione della separazione operata, in tale paragrafo si precisa che:

Ambiente responsabile, sotto il profilo organizzativo, di Acea Ambiente, Aquaser, Acque Industriali, Iseco, Demap, Berg, Ferrocart, Cavallari, Deco, Meg, SER Plast, AS Recycling, Tec-noservizi, Italmacero, Orvieto Ambiente;

Commerciale responsabile, sotto il profilo organizzativo, delle società Acea Energia, Aema, Umbria Energy, Acea Innovation;

Acqua (Estero) responsabile, sotto il profilo organizzativo, delle attività svolte all’estero;

Acqua responsabile, sotto il profilo organizzativo, delle società idriche operanti nel Lazio, in Campania, in Toscana e in Umbria, e delle società distributrici di gas operanti in Abruzzo e ASM Terni;

Produzione si riferisce ad Acea Produzione, Ecogena, Acea Li-quidation e Litigation, e tutte le società del comparto Fotovol-taico;

Reti & Smart Cities si riferisce ad areti e Illuminazione Pubblica;

Engineering & Infrastructure Projects responsabile, sotto il profilo organizzativo, di Acea Infrastructure, TWS, Ingegnerie Toscane e SIMAM.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 285

Stato patrimoniale - Attivo 2022

migliaia

Ambiente

Commerciale

Acqua (Estero)

Acqua

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infrastructure Projects

Corporate

Elisioni di consolidato

Totale di consolidato

Investimenti

46.226

49.556

5.803

610.966

30.257

268.797

5.802

32.690

0

1.050.097

Totale immobilizzazioni materiali

340.749

4.472

35.764

159.297

224.324

2.266.079

10.607

106.326

(1.111)

3.146.506

Totale immobilizzazioni immateriali

188.865

207.953

35.223

3.936.643

37.855

114.051

25.252

61.462

(370.764)

4.236.541

Imprese controllate

 

 

 

 

 

 

 

 

 

348.885

Attività finanziarie in titoli azionari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3.007

Totale attività non finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

803.389

Totale attività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

22.108

Rimanenze

11.405

4.911

2.141

21.999

1.447

41.092

39.246

0

(17.734)

104.507

Crediti verso clienti

105.234

539.115

11.113

487.925

40.271

146.115

47.236

1.310

(162.183)

1.216.135

Crediti verso controllante

359

17.844

0

28.835

412

2.243

224

(36)

(14.235)

35.646

Crediti verso collegate

15

(138)

0

3.031

291

0

48

147.823

(137.412)

13.658

Altri crediti e attività correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

487.082

Totale attività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

342.085

Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

559.908

Attività non correnti possedute per la vendita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

19.076

Totale attività

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11.338.533

Stato patrimoniale - Passivo 2022

migliaia

Ambiente

Commerciale

Acqua (Estero)

Acqua

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infrastructure Projects

Corporate

Elisioni di consolidato

Totale di consolidato

Debiti commerciali verso terzi

86.755

700.589

4.519

826.813

26.973

172.727

28.652

131.454

(175.905)

1.802.577

Debiti commerciali verso controllante

7.649

20.657

67

91.147

3.921

30.509

3.412

182

(122.726)

34.818

Debiti commerciali verso controllate e collegate

0

0

167

8.934

4.565

10.848

31

3.486

(20.941)

7.090

Altre passività commerciali correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

664.563

Altre passività finanziarie correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

619.418

TFR e altri piani a benefìci definiti

11.271

3.889

545

35.409

2.002

33.147

4.836

21.901

0

112.989

Altri fondi

73.072

12.528

126

56.803

26.059

28.656

2.274

(4.766)

23.275

218.025

Altre passività commerciali non correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

399.628

Altre passività finanziarie non correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4.722.263

Passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1.919

Patrimonio netto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2.755.243

Totale passività e netto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11.338.533

286 3. Bilancio consolidato

Stato patrimoniale - Attivo 2022

migliaia

Ambiente

Commerciale

Acqua (Estero)

Acqua

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infrastructure Projects

Corporate

Elisioni di consolidato

Totale di consolidato

Investimenti

46.226

49.556

5.803

610.966

30.257

268.797

5.802

32.690

0

1.050.097

Totale immobilizzazioni materiali

340.749

4.472

35.764

159.297

224.324

2.266.079

10.607

106.326

(1.111)

3.146.506

Totale immobilizzazioni immateriali

188.865

207.953

35.223

3.936.643

37.855

114.051

25.252

61.462

(370.764)

4.236.541

Imprese controllate

 

 

 

 

 

 

 

 

 

348.885

Attività finanziarie in titoli azionari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3.007

Totale attività non finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

803.389

Totale attività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

22.108

Rimanenze

11.405

4.911

2.141

21.999

1.447

41.092

39.246

0

(17.734)

104.507

Crediti verso clienti

105.234

539.115

11.113

487.925

40.271

146.115

47.236

1.310

(162.183)

1.216.135

Crediti verso controllante

359

17.844

0

28.835

412

2.243

224

(36)

(14.235)

35.646

Crediti verso collegate

15

(138)

0

3.031

291

0

48

147.823

(137.412)

13.658

Altri crediti e attività correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

487.082

Totale attività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

342.085

Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

559.908

Attività non correnti possedute per la vendita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

19.076

Totale attività

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11.338.533

Stato patrimoniale - Passivo 2022

migliaia

Ambiente

Commerciale

Acqua (Estero)

Acqua

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infrastructure Projects

Corporate

Elisioni di consolidato

Totale di consolidato

Debiti commerciali verso terzi

86.755

700.589

4.519

826.813

26.973

172.727

28.652

131.454

(175.905)

1.802.577

Debiti commerciali verso controllante

7.649

20.657

67

91.147

3.921

30.509

3.412

182

(122.726)

34.818

Debiti commerciali verso controllate e collegate

0

0

167

8.934

4.565

10.848

31

3.486

(20.941)

7.090

Altre passività commerciali correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

664.563

Altre passività finanziarie correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

619.418

TFR e altri piani a benefìci definiti

11.271

3.889

545

35.409

2.002

33.147

4.836

21.901

0

112.989

Altri fondi

73.072

12.528

126

56.803

26.059

28.656

2.274

(4.766)

23.275

218.025

Altre passività commerciali non correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

399.628

Altre passività finanziarie non correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4.722.263

Passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1.919

Patrimonio netto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2.755.243

Totale passività e netto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11.338.533

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 287

Conto economico 2022

migliaia

Ambiente

Commerciale

Acqua (Estero)

Acqua

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infrastructure Projects

Corporate

Elisioni di consolidato

Totale di consolidato

Ricavi

342.367

3.159.688

95.053

1.348.820

173.870

606.478

116.673

152.203

(856.929)

5.138.224

Costo del lavoro

40.592

27.085

26.701

117.589

6.243

29.292

33.933

63.845

(40.214)

305.066

Costi esterni

200.169

3.042.629

35.376

587.831

79.176

225.023

70.479

132.065

(816.714)

3.556.035

Proventi/(Oneri) netti da gestione rischio commodity

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Valutazione società a patrimonio netto

0

0

0

25.562

1.386

0

950

0

0

27.897

Margine operativo lordo

101.606

89.974

32.976

668.962

89.837

352.162

13.211

(43.707)

0

1.305.021

Ammortamenti e perdite di valore

43.058

67.951

13.543

400.306

14.520

150.289

9.488

40.014

0

739.169

Risultato operativo

58.548

22.023

19.434

268.656

75.317

201.873

3.723

(83.721)

0

565.851

(Oneri)/Proventi finanziari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(85.708)

(Oneri)/Proventi da partecipazioni

236

0

16

295

17.600

0

8.904

(11.468)

2.210

17.793

Risultato ante imposte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

497.937

Imposte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

186.777

Risultato netto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

311.160

288 3. Bilancio consolidato

Conto economico 2022

migliaia

Ambiente

Commerciale

Acqua (Estero)

Acqua

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infrastructure Projects

Corporate

Elisioni di consolidato

Totale di consolidato

Ricavi

342.367

3.159.688

95.053

1.348.820

173.870

606.478

116.673

152.203

(856.929)

5.138.224

Costo del lavoro

40.592

27.085

26.701

117.589

6.243

29.292

33.933

63.845

(40.214)

305.066

Costi esterni

200.169

3.042.629

35.376

587.831

79.176

225.023

70.479

132.065

(816.714)

3.556.035

Proventi/(Oneri) netti da gestione rischio commodity

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Valutazione società a patrimonio netto

0

0

0

25.562

1.386

0

950

0

0

27.897

Margine operativo lordo

101.606

89.974

32.976

668.962

89.837

352.162

13.211

(43.707)

0

1.305.021

Ammortamenti e perdite di valore

43.058

67.951

13.543

400.306

14.520

150.289

9.488

40.014

0

739.169

Risultato operativo

58.548

22.023

19.434

268.656

75.317

201.873

3.723

(83.721)

0

565.851

(Oneri)/Proventi finanziari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(85.708)

(Oneri)/Proventi da partecipazioni

236

0

16

295

17.600

0

8.904

(11.468)

2.210

17.793

Risultato ante imposte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

497.937

Imposte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

186.777

Risultato netto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

311.160

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 289

Stato patrimoniale - Attivo 2023

migliaia

Ambiente

Commerciale

Acqua (Estero)

Acqua

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infrastructure Projects

Corporate

Elisioni di consolidato

Totale di consolidato

Investimenti

38.898

50.174

5.723

682.388

41.068

299.592

4.710

20.136

0

1.142.690

Totale immobilizzazioni materiali

350.335

7.755

33.994

164.023

245.692

2.421.556

9.472

105.142

(1.111)

3.336.858

Totale immobilizzazioni immateriali

171.161

211.126

30.674

4.268.713

37.995

111.582

23.921

62.736

(369.572)

4.548.335

Imprese controllate

 

 

 

 

 

 

 

 

 

359.281

Attività finanziarie in titoli azionari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

8.029

Totale attività non finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

927.599

Totale attività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

12.900

Rimanenze

12.960

5.733

2.099

21.767

1.275

40.093

43.510

0

(29.595)

97.843

Crediti verso clienti

116.706

419.775

12.408

531.419

33.573

165.500

54.521

761

(164.661)

1.170.002

Crediti verso controllante

363

14.040

0

13.789

347

2.524

236

21

(10.328)

20.993

Crediti verso collegate

16

(128)

0

4.375

290

0

0

163.862

(146.211)

22.205

Altri crediti e attività correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

418.101

Totale attività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

487.251

Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

359.379

Attività non correnti possedute per la vendita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

18.288

Totale Attività

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11.787.064

Stato patrimoniale - Passivo 2023

€migliaia

Ambiente

Commerciale

Acqua (Estero)

Acqua

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infrastructure Projects

Corporate

Elisioni di consolidato

Totale di consolidato

Debiti commerciali verso terzi

74.377

648.329

4.496

856.231

26.669

183.584

27.152

91.127

(170.196)

1.741.770

Debiti commerciali verso controllante

12.211

19.408

68

69.980

4.478

29.461

5.317

182

(136.213)

4.892

Debiti commerciali verso controllate e collegate

(7)

4

162

13.347

1.486

7.425

0

2.620

(21.227)

3.811

Altre passività commerciali correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

674.889

Altre passività finanziarie correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

922.950

TFR e altri piani a benefìci definiti

12.644

3.854

245

34.554

1.859

29.641

4.509

22.600

0

109.895

Altri fondi

77.055

14.767

95

58.279

27.698

27.586

2.328

(7.195)

23.663

224.276

Altre passività commerciali non correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

510.871

Altre passività finanziarie non correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4.770.436

Passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

188

Patrimonio netto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2.823.084

Totale passività e netto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11.787.064

 

290 3. Bilancio consolidato

Stato patrimoniale - Attivo 2023

migliaia

Ambiente

Commerciale

Acqua (Estero)

Acqua

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infrastructure Projects

Corporate

Elisioni di consolidato

Totale di consolidato

Investimenti

38.898

50.174

5.723

682.388

41.068

299.592

4.710

20.136

0

1.142.690

Totale immobilizzazioni materiali

350.335

7.755

33.994

164.023

245.692

2.421.556

9.472

105.142

(1.111)

3.336.858

Totale immobilizzazioni immateriali

171.161

211.126

30.674

4.268.713

37.995

111.582

23.921

62.736

(369.572)

4.548.335

Imprese controllate

 

 

 

 

 

 

 

 

 

359.281

Attività finanziarie in titoli azionari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

8.029

Totale attività non finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

927.599

Totale attività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

12.900

Rimanenze

12.960

5.733

2.099

21.767

1.275

40.093

43.510

0

(29.595)

97.843

Crediti verso clienti

116.706

419.775

12.408

531.419

33.573

165.500

54.521

761

(164.661)

1.170.002

Crediti verso controllante

363

14.040

0

13.789

347

2.524

236

21

(10.328)

20.993

Crediti verso collegate

16

(128)

0

4.375

290

0

0

163.862

(146.211)

22.205

Altri crediti e attività correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

418.101

Totale attività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

487.251

Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

359.379

Attività non correnti possedute per la vendita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

18.288

Totale Attività

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11.787.064

Stato patrimoniale - Passivo 2023

€migliaia

Ambiente

Commerciale

Acqua (Estero)

Acqua

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infrastructure Projects

Corporate

Elisioni di consolidato

Totale di consolidato

Debiti commerciali verso terzi

74.377

648.329

4.496

856.231

26.669

183.584

27.152

91.127

(170.196)

1.741.770

Debiti commerciali verso controllante

12.211

19.408

68

69.980

4.478

29.461

5.317

182

(136.213)

4.892

Debiti commerciali verso controllate e collegate

(7)

4

162

13.347

1.486

7.425

0

2.620

(21.227)

3.811

Altre passività commerciali correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

674.889

Altre passività finanziarie correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

922.950

TFR e altri piani a benefìci definiti

12.644

3.854

245

34.554

1.859

29.641

4.509

22.600

0

109.895

Altri fondi

77.055

14.767

95

58.279

27.698

27.586

2.328

(7.195)

23.663

224.276

Altre passività commerciali non correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

510.871

Altre passività finanziarie non correnti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4.770.436

Passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

188

Patrimonio netto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2.823.084

Totale passività e netto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11.787.064

 

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 291

Conto economico 2023

migliaia

Ambiente

Commerciale

Acqua (Estero)

Acqua

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infrastructure Projects

Corporate

Elisioni di

consolidato

Totale di

consolidato

Ricavi

334.903

2.483.010

96.678

1.472.614

137.894

628.429

114.622

145.165

(763.940)

4.649.376

Costo del lavoro

44.051

27.899

26.965

134.432

5.606

22.173

32.696

70.478

(29.823)

334.478

Costi esterni

205.847

2.325.838

34.010

615.348

71.368

230.813

72.990

116.320

(734.117)

2.938.418

Proventi/(Oneri) netti da gestione rischio commodity

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Valutazione società a patrimonio netto

(646)

0

0

21.090

(7.048)

0

1.002

0

0

14.397

Margine operativo lordo

84.359

129.273

35.703

743.924

53.871

375.442

9.938

(41.634)

0

1.390.877

Ammortamenti e perdite di valore

58.996

70.356

14.761

418.923

20.162

153.988

7.932

33.780

(350)

778.547

Risultato operativo

25.364

58.918

20.942

325.001

33.710

221.454

2.006

(75.414)

350

612.330

(Oneri)/Proventi finanziari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(136.529)

(Oneri)/Proventi da partecipazioni

(798)

0

91

(315)

1.637

0

(394)

(142)

(682)

(603)

Risultato ante imposte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

475.198

Imposte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

147.755

Risultato netto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

327.443

292 3. Bilancio consolidato

Conto economico 2023

migliaia

Ambiente

Commerciale

Acqua (Estero)

Acqua

Produzione

Reti & Smart Cities

Engineering & Infrastructure Projects

Corporate

Elisioni di

consolidato

Totale di

consolidato

Ricavi

334.903

2.483.010

96.678

1.472.614

137.894

628.429

114.622

145.165

(763.940)

4.649.376

Costo del lavoro

44.051

27.899

26.965

134.432

5.606

22.173

32.696

70.478

(29.823)

334.478

Costi esterni

205.847

2.325.838

34.010

615.348

71.368

230.813

72.990

116.320

(734.117)

2.938.418

Proventi/(Oneri) netti da gestione rischio commodity

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Valutazione società a patrimonio netto

(646)

0

0

21.090

(7.048)

0

1.002

0

0

14.397

Margine operativo lordo

84.359

129.273

35.703

743.924

53.871

375.442

9.938

(41.634)

0

1.390.877

Ammortamenti e perdite di valore

58.996

70.356

14.761

418.923

20.162

153.988

7.932

33.780

(350)

778.547

Risultato operativo

25.364

58.918

20.942

325.001

33.710

221.454

2.006

(75.414)

350

612.330

(Oneri)/Proventi finanziari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(136.529)

(Oneri)/Proventi da partecipazioni

(798)

0

91

(315)

1.637

0

(394)

(142)

(682)

(603)

Risultato ante imposte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

475.198

Imposte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

147.755

Risultato netto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

327.443

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 293

294 3. Bilancio consolidato

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 295

296 3. Bilancio consolidato

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 297

298 3. Bilancio consolidato

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 299

300 3. Bilancio consolidato

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 301

302 3. Bilancio consolidato

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 303

304 3. Bilancio consolidato

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 305

Acea Photo Contest

Micol Di Segni (Acea Ato 2)

Vasca di sedimentazione del depuratore di Fregene

4

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO

E GLI ASSETTI PROPRIETARI

Sommario

Definizioni 310

1. Profilo dell’Emittente 311

Il modello di governance 311

2. Informazioni su assetti proprietari (ex art. 123-bis TUF, c. 1) 313

A. Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. a) 313

B. Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. b) 313

C. Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. c) 313

D. Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. d) 313

E. Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (art. 123-bis TUF, c. 1 lett. e) 313

F. Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. f) 313

G. Accordi tra azionisti (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. g) 313

H. Clausole di change of control (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. h) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, c. 1-ter, e 104-bis, c. 1) 313

I. Deleghe per aumenti di capitale ex art. 2443 c.c. ovvero del potere in capo agli amministratori di emettere strumenti finanziari partecipativi e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie (art. 123-bis TUF, c. 1 lett. m) 314

J. Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. c.c.) 314

3. Compliance (ex art. 123-bis, c. 2, lett. a), TUF) 315

4. Consiglio di Amministrazione 316

4.1 Ruolo del Consiglio di Amministrazione 316

4.2 Nomina e sostituzione (art. 123-bis TUF, c. 1, lett. l) 317

4.3 Composizione (ex art. 123-bis TUF, c. 2, lett. d) 319

4.4 Funzionamento del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis TUF, c. 2, lett. d) 324

4.5 Ruolo del Presidente del Consiglio di Amministrazione 325

4.6 Consiglieri Esecutivi 326

4.7 Amministratori Indipendenti e Lead Independent Director 327

5. Gestione delle informazioni societarie 329

6. Comitati interni al Consiglio (ex art. 123-bis TUF, c. 2, lett. d) 330

7. Autovalutazione e successione degli Amministratori Comitato Nomine 331

7.1 Comitato per le Nomine e la Remunerazione 332

8. Remunerazione degli Amministratori 334

9. Comitato per l’Etica, la Sostenibilità e l’Inclusione 336

10. Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi - Comitato Controllo e Rischi 338

10.1 Chief Executive Officer 342

10.2 Comitato Controllo e Rischi 342

10.3 Responsabile della Funzione Internal Audit 343

10.4 Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 344

10.5 Società di revisione legale dei conti 345

10.6 Dirigente Preposto alla Redazione Documenti Contabili Societari e altri ruoli e funzioni aziendali 346

10.7 Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 347

308 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 309

Definizioni

Codiceo Codice CG”: indica il Codice di Corporate Governance delle società quotate approvato nel gennaio 2020 dal Comitato per la Corporate Governance.

c.c.”: indica il codice civile ex Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 262 e ss.mm.ii.

Comitato CGo Comitato per la Corporate Governance”: indica il Comitato italiano per la Corporate Governance delle società quo-tate, promosso, oltre che da Borsa Italiana, da ABI, Ania, Assoge-stioni, Assonime e Confindustria.

CCR”: indica il Comitato Controllo e Rischi di Acea.

CNR”: indica il Comitato per le Nomine e la Remunerazione di Acea.

Collegio Sindacale”: indica il Collegio Sindacale di Acea.

Comitato OPC”: indica il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate di Acea.

Consiglio di Amministrazioneo CdA”: indica il Consiglio di Am-ministrazione dell’Emittente.

Dirigente Preposto”o DP”: indica il Dirigente Preposto alla reda-zione documenti contabili societari.

Gruppo”: indica il gruppo di società cui fa capo l’Emittente.

MOG”: indica il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001.

OdVo Organismo di Vigilanza”: indica l’Organismo di Vigilanza di Acea.

Regolamento Emittenti CONSOB”: indica il Regolamento ema-nato dalla CONSOB con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.

Regolamento Mercati CONSOB”: indica il Regolamento emana-to dalla CONSOB con deliberazione n. 20249 del 2017 in materia di mercati.

Regolamento OPC”: indica il Regolamento emanato dalla CON-SOB con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come succes-sivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Relazione”: indica la presente relazione sul governo societario e gli assetti societari che le società sono tenute a redigere e pubblicare ai sensi dell’art. 123-bis TUF.

Relazione sulla remunerazione”: indica la relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti che le società sono tenute a redigere e pubblicare ai sensi dell’art. 123-ter TUF e 84-quater Regolamento Emittenti CONSOB.

SCIGR o Sistema di Controllo”: indica il sistema di controllo in-terno e di gestione dei rischi di Acea.

Statuto”: indica lo Statuto dell’Emittente.

Testo Unico della Finanzao TUF”: indica il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.

310 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

1. Profilo dell’Emittente

Acea, società quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA dal 1999, è uno dei principali ope-ratori infrastrutturali italiani, con oltre un secolo di storia, operativa nella filiera energetica (dalla generazione, sempre più da fonti rin-novabili, alla distribuzione, dalla vendita di energia elettrica e di gas alla gestione dell’illuminazione pubblica, ai servizi a valore aggiunto in ottica smart city), nel servizio idrico integrato (dalla captazione e distribuzione fino alla raccolta e depurazione) e nei servizi am-bientali (trattamento e valorizzazione dei rifiuti) in una prospettiva di economia circolare.

Acea concepisce il proprio ruolo e svolge le attività di business gui-data dai principi dello sviluppo sostenibile, mettendo in atto una ge-stione aziendale orientata alla salvaguardia e alla tutela ambientale, in particolare in ambito idrico, dell’energia e dell’economia circolare, considerando l’attenzione verso tutti gli stakeholder condizione es-senziale per la creazione di valore a lungo termine per il territorio, le comunità e gli azionisti. Si evidenziano a tale proposito le attività di stakeholder engagement svolte a livello di Gruppo, inserite in un più ampio progetto mirato all’evoluzione della cultura su tale tema-tica e all’adozione dei relativi strumenti e metodologia, anche ai fini della prevenzione e mitigazione dei rischi sul piano reputazionale e del business.

Acea promuove l’integrazione tra prospettiva industriale, finanziaria e di sostenibilità nella pianificazione degli obiettivi strategici, verso cui il management è responsabilizzato attraverso una politica remu-nerativa che prevede obiettivi quantitativi di sostenibilità nei sistemi di incentivazione variabile di breve e di lungo termine (per ulterio-ri dettagli si rinvia al paragrafo 8 della presente Relazione). Acea ha sviluppato strumenti di finanza sostenibile, sottesi agli impegni in attività che tengono in considerazione fattori di tipo ambientale (Environmental), sociale (Social) e di governo societario (Gover-nance), nonché al percorso di miglioramento della gestione soste-nibile d’impresa indirizzando i capitali verso attività e progetti green di lungo termine. Nell’anno Acea ha ottenuto da Science Based Targets initiative (SBTi) la validazione dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni dirette e indirette climalteranti (GHG) in linea con la traiettoria “Well below 2°C” con pieno riconoscimento del percorso di decarbonizzazione intrapreso da Acea a sostegno della transizione energetica.

Acea persegue il successo sostenibile mediante coerenti strumenti organizzativi, procedurali e culturali: è presente un comitato en-doconsiliare per l’Etica, la Sostenibilità e l’Inclusione (per ulteriori dettagli si rinvia al paragrafo 9 della presente Relazione) oltre a un sistema integrato, composto da Politica, comitato aziendale e Ma-nager, dedicato a promuovere nel Gruppo i temi della uguaglianza, diversità e inclusione. È stata definita e adottata una Politica dedi-cata in materia di Diritti Umani. Sono previste procedure di mo-nitoraggio degli obiettivi di sostenibilità e vengono rendicontate le attività operative in base a quanto previsto dalla Tassonomia euro-pea; sono altresì presenti procedure di dialogo con gli investitori e gli stakeholder rilevanti (per ulteriori dettagli si rinvia al paragrafo 13 della presente Relazione) e viene costantemente stimolata l’inte-grazione della sostenibilità nell’ecosistema aziendale, per esempio tramite iniziative rivolte alle persone Acea, compresi i membri de-

gli organi sociali, come iniziative formative, di sviluppo della cultura manageriale e analisi strategica. Riguardo all’attenzione ai fattori di rischio che possono incidere sulla generazione di valore nel lungo periodo la Società è orientata a una sempre maggiore comprensione del rapporto tra logiche e metodi ERM e tematiche di sostenibilità più rilevanti.

Acea opera in coerenza con i principi emanati dal Global Compact dell’ONU, cui aderisce formalmente, e ha proseguito un percorso di progressivo allineamento alle raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD), pubblicando l’infor-mativa sulle modalità di gestione - dalla governance alle metriche e target utilizzati - dei principali rischi climatici (fisici e di transizione), delle loro evoluzioni e potenziali impatti economici, sulle principali attività. A oggi, secondo i più recenti dati, il Gruppo Acea è il primo operatore nazionale nel settore idrico, per abitanti serviti, tra i prin-cipali player italiani per numero di utenti serviti nella distribuzione elettrica (terzo per volumi distribuiti) e settimo operatore per vo-lumi venduti nel mercato finale dell’energia; inoltre è tra i principali player nazionali nel Waste to Energy (settore ambientale).

La presente Relazione illustra il sistema di corporate governance adottato da Acea ed è redatta in linea con i principi e le raccoman-dazioni del Codice, con le raccomandazioni formulate dalla CON-SOB in materia e, più in generale, alle best practice internazionali, avendo riguardo altresì alla IX Edizione del “Format per la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” pubblicata da Borsa Italiana nel gennaio 20221.

Acea pubblica regolarmente la Dichiarazione consolidata non finan-ziaria, ai sensi del D.Lgs. n. 254 del 2016, in conformità agli standard di riferimento GRI. Tale documento è disponibile sul sito internet della Società www.gruppo.acea.it, nella Sezione Governance”.

Il sistema di governance adottato dalla Società risulta in linea con le raccomandazioni che, in un’ottica di proporzionalità, il Codice ha introdotto con particolare riguardo alle società di grandi dimensioni e a proprietà concentrata. Per ulteriori informazioni in merito alle attività di board evaluation si rinvia al par. 7 della presente Relazione.

Il modello di governance

La struttura di corporate governance di Acea è articolata secon-do il modello tradizionale, che fermi i compiti dell’Assemblea attribuisce la gestione strategica al Consiglio di Amministrazione, fulcro del sistema organizzativo, e le funzioni di vigilanza al Collegio Sindacale.

L’attività di revisione legale dei conti è affidata a una società spe-cializzata iscritta nell’apposito registro, nominata dall’assemblea dei soci su proposta motivata del Collegio Sindacale.

In conformità allo Statuto, il Consiglio di Amministrazione ha nomi-nato un Amministratore Delegato, cui ha affidato la gestione della Società, riservando alla propria esclusiva competenza la decisione su alcune materie. L’Amministratore Delegato è quindi il principale responsabile della gestione della Società (Chief Executive Officer), fermi i compiti riservati al Consiglio.

1 Il format di Borsa Italiana è disponibile al seguente indirizzo: www.borsaitaliana.it/Comitato-corporate-governance/documenti/format2022.pdf

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 311

Alla Presidente del Consiglio di Amministrazione il Consiglio ha at-tribuito un ruolo centrale nel presidio delle tematiche relative agli impatti ambientali e alla sostenibilità sociale (i.e., corporate social re-sponsibility) delle attività e dei processi aziendali. Inoltre, le spetta la rappresentanza legale e istituzionale della Società, nonché la firma sociale.

Il modello prescelto sancisce la netta separazione tra le funzioni di Presidente e quelle di Amministratore Delegato; a entrambi com-pete, ai sensi dell’art. 20 dello Statuto, la rappresentanza della So-cietà.

Il Consiglio ha costituito al proprio interno (i) comitati consiliari con funzioni istruttorie, propositive e consultive al fine di assicurare un’adeguata ripartizione interna delle proprie funzioni i quali riferi-scono al Consiglio tramite i rispettivi presidenti sui temi più rilevanti, nonché (ii) il Comitato OPC, che svolge le funzioni previste dalla normativa vigente e dalla apposita procedura aziendale.

Figure centrali nel modello di governance di Acea sono inoltre:

il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili so-cietari; e

l’Organismo di Vigilanza, nominato dal Consiglio e composto da 1 componente interno (individuato nel Responsabile della fun-zione Internal Audit), e da 2 componenti esterni, tra cui il pre-sidente.

Per maggiori approfondimenti sul Dirigente Preposto e sull’Organi-smo di Vigilanza si rinvia ai paragrafi dedicati della presente Relazione.

Le informazioni qui contenute sono riferite all’esercizio 2023 e, in relazione a specifici temi, sono aggiornate al 5 marzo 2024, data della seduta del Consiglio di Amministrazione che ha approvato la presente Relazione.

Acea pubblica ogni anno il Bilancio di Sostenibilità, a partire dal 1999 (su esercizio 1998); il Bilancio di Sostenibilità, a partire dall’e-dizione relativa all’esercizio 2017, include anche la “Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario” (DNF), in ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs. n. 254/2016. La DNF, redatta in os-sequio al citato Decreto Legislativo e in conformità agli standard di rendicontazione internazionali della Global Reporting Initiative (GRI), è approvata dal Consiglio di Amministrazione e sottoposta a verifica limitata (Limited Assurance) da parte della medesima so-cietà incaricata della revisione legale del bilancio consolidato di Acea (PwC SpA).

Alla data della Relazione la Società si qualifica quale “società a pro-prietà concentrata” ai sensi del Codice 7 in quanto il socio Roma Capitale dispone della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea ordinaria (per ulteriori informazioni, cfr. successivo paragrafo 2 della Relazione).

La Società non rientra nella definizione di PMI ai sensi dell’art. 1, comma 1, lettera w-quater.1), del TUF e dell’art. 2-ter del Regola-mento Emittenti CONSOB.

312 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

2. Informazioni su assetti proprietari (ex art. 123-bis TUF, c. 1)

A. Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. a)

Il capitale della Società pari a 1.098.898.884,00, interamente sottoscritto e versato, è suddiviso in 212.964.900 azioni ordinarie del valore nominale di 5,16 ciascuna, che risultano quotate presso il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito dalla Borsa Italiana (cfr. Tabella 1).

Non esistono azioni con diritto di voto limitato o prive del diritto di voto, ad eccezione di n. 416.993 azioni proprie per le quali il diritto di voto è sospeso ai sensi dell’art. 2357-ter del Codice Civile.

B. Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. b)

Non esistono restrizioni al trasferimento di titoli a eccezione dei vin-coli individuali dei singoli azionisti.

C. Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. c)

Le partecipazioni rilevanti nel capitale, dirette o indirette, ex art. 120 TUF, sulla base delle informazioni rilevate alla data del 5 marzo 2024 sul sito CONSOB e dalle comunicazioni effettuate ai sensi dello stesso articolo, sono elencate nella Tabella 1.

D. Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. d)

Lo Statuto non prevede l’emissione di azioni a voto plurimo o mag-giorato. Nel corso del 2023 non sono stati emessi titoli che confe-riscono diritti speciali di controllo, è allo stato in discussione una simile previsione.

E. Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (art. 123-bis TUF, c. 1 lett. e)

L’art. 13 dello Statuto prevede che, al fine di facilitare la raccolta

di deleghe presso gli azionisti dipendenti della Società e delle sue controllate, associati ad associazioni di azionisti che rispondano ai requisiti previsti dalla normativa vigente in materia, secondo termini e modalità fissati dal Consiglio di Amministrazione direttamente o a mezzo di propri delegati, sono messi a disposizione appositi spazi per la comunicazione e lo svolgimento dell’attività di raccolta di deleghe.

Non risultano meccanismi particolari di esercizio dei diritti.

F. Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. f)

L’art. 6 dello Statuto prevede, con la sola eccezione di Roma Ca-pitale, una limitazione alla partecipazione azionaria nella misura dell’8% del capitale sociale, il cui superamento deve essere comu-nicato alla Società. Tale limite si considera raggiunto sia in termini diretti, sia in termini indiretti, come meglio specificato ai commi 2 e 3 dell’articolo citato e in seguito descritto nel paragrafo relativo all’Assemblea della presente Relazione. La sua violazione determina il divieto di esercitare il voto per le azioni eccedenti la misura indicata e, in caso di delibera assunta con il voto determinante derivante dal-le azioni eccedenti tale percentuale, la delibera diventa impugnabile ai sensi dell’art. 2377 c.c.

G. Accordi tra azionisti (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. g)

La Società non è a conoscenza di patti parasociali ex art. 122 TUF di alcun genere fra gli azionisti, di poteri speciali di veto o di altra influenza straordinaria sulle decisioni che non siano emanazione di-retta della partecipazione azionaria detenuta.

H. Clausole di change of control (ex art. 123-bis TUF, c. 1 lett. h) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, c. 1-ter, e 104-bis, c. 1)

Acea ha stipulato alcuni accordi significativi che acquistano effica-cia o si estinguono in caso di cambiamento di controllo della società contraente.

Di seguito, si forniscono gli accordi significativi in essere in cui il cambio di controllo comporta l’avvio di una procedura negoziale, in cui (a) si rende noto il verificarsi di tale caso, (b) le parti si consul-tano entro un termine definito per valutare possibili mitigazioni agli eventuali effetti negativi del cambiamento di controllo, e (c) laddove l’esito delle consultazioni fosse negativo, la banca potrebbe richie-dere un rimborso anticipato:

finanziamento a lungo termine, per complessivi 200 milioni iniziali da parte di Banca Europea per gli Investimenti in favore di

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 313

Acea (Settore Idrico II);

finanziamento a lungo termine, per complessivi 200 milioni iniziali da parte di Banca Europea per gli Investimenti in favore di Acea (Efficienza Rete III);

finanziamento a lungo termine, per complessivi 250 milioni, da parte di Banca Europea per gli Investimenti in favore di Acea (Settore Idrico III);

finanziamento a lungo termine, per complessivi 235 milioni, da parte di Banca Europea per gli Investimenti in favore di Acea (Settore Idrico IV), non ancora erogato alla data del 31 dicembre 2023; e

tre Revolving Credit Facility per complessivi 700 milioni in favore di Acea, non erogati alla data del 31 dicembre 2023.

In materia di OPA lo Statuto della Società non deroga alle disposi-zioni previste dall’art. 104, commi 1 e 1-bis, del TUF, sono previ-ste regole di neutralizzazione contemplate dall’art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

I. Deleghe per aumenti di capitale ex art. 2443 c.c. ovvero del potere in capo agli amministratori di emettere strumenti finanziari partecipativi e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie (art. 123-bis TUF, c. 1 lett. m)

Al 31/12/2023 e ancora alla data della presente Relazione, non esi-stono deleghe al CdA ad aumentare il capitale sociale, all’acqui-sto di azioni proprie della Società.

La Società, peraltro, come detto, detiene a oggi n. 416.993 azio-ni proprie per le quali il diritto di voto è sospeso ai sensi dell’art. 2357-ter del Codice Civile, residuo di acquisti di azioni proprie, au-

torizzati con delibera assunta dall’Assemblea ordinaria del 23 otto-bre 1999, modificata con delibera assunta dall’Assemblea ordinaria del 29 aprile 2000, rinnovata con delibera dell’Assemblea ordinaria del 31 ottobre 2001 e integrata con delibera assunta dall’Assemblea ordinaria del 30 aprile 2002.

J. Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. c.c.)

La Società non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, ai sensi dell’art. 2497 e ss. c.c.

Anche ai fini dell’art. 16 comma 4 del Regolamento Mercati, si pre-cisa che Acea definisce autonomamente i propri indirizzi strategici ed è dotata di piena autonomia organizzativa, gestionale e negoziale.

Si precisa che:

le informazioni richieste dall’art. 123-bis, comma primo, lettera i) (“gli accordi tra la società e gli amministratori che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un’offerta pubblica di acquisto”) sono contenute nella Relazione sulla politica in ma-teria di remunerazione e sui compensi corrisposti pubblicata ai sensi dell’art. 123-ter del TUF;

le informazioni richieste dall’art. 123-bis, comma primo, lettera l) (“le norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli ammi-nistratori nonché alla modifica dello statuto, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva”) sono illu-strate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Am-ministrazione (par. 4 della presente Relazione);

le informazioni richieste dall’art. 123-bis, comma primo, lettera l), seconda parte (“le norme applicabili alla modifica dello statu-to, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva”) sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata all’Assemblea (paragrafo 14 della presente Relazione).

314 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

3. Compliance (ex art. 123-bis, c. 2, lett. a), TUF)

Acea aderisce al Codice di Corporate Governance accessibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance, istituito presso Borsa Italiana, alla pagina www.borsaitaliana.it/comi-tato-corporate-governance/codice/2020.pdf.

La Società annualmente fornisce informativa sul proprio sistema di governo e sull’adesione al Codice attraverso la presente Relazione, redatta anche ai sensi dell’art. 123-bis del TUF, che evidenzia il gra-do di adeguamento ai principi e alle raccomandazioni previste dal Codice stesso e alle best practice internazionali.

La Relazione è messa annualmente a disposizione degli azionisti con la documentazione prevista per l’Assemblea di bilancio ed è

inoltre tempestivamente pubblicata sul sito internet della Società (www.gruppo.acea.it) nella sezione “Governance”.

Le informazioni relative all’applicazione delle raccomandazioni in materia di remunerazione sono rese nell’ambito della Relazione sulla politica in materia di Remunerazione 2024 e sui compensi corri-sposti nel 2023, predisposta ai sensi dell’art. 123-ter TUF, pubbli-cata nei termini di legge, cui si rinvia.

Acea e le sue controllate aventi rilevanza strategica non sono sog-gette a disposizioni di legge non italiane che influenzino la struttura di corporate governance della Società.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 315

4. Consiglio di Amministrazione

4.1 Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione della Società riveste un ruolo cen-trale nell’ambito della governance aziendale e a esso fanno capo le funzioni e la responsabilità degli indirizzi strategici e organizzativi della Società e del Gruppo anche in coerenza con il perseguimento del successo sostenibile. Tenuto conto del proprio ruolo, il Consi-glio di Amministrazione si riunisce con regolare cadenza e opera in modo da garantire un efficace svolgimento delle proprie funzioni.

In particolare, al Consiglio di Amministrazione, in base a quanto stabilito dalla legge, dallo Statuto Sociale, dalle delibere consiliari che regolano l’assetto dei poteri degli organi sociali, e dalle Linee di Indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (di seguito Linee di Indirizzo”) aggiornate da ultimo il 22 gennaio 2020, sono riservati i compiti di seguito riportati:

definire gli indirizzi strategici e generali di gestione e la formula-zione delle vie di sviluppo della Società; il coordinamento econo-mico-finanziario delle attività del Gruppo tramite l’approvazione di piani strategici pluriennali comprensivi delle linee guida sullo sviluppo del Gruppo, del piano degli investimenti, del piano fi-nanziario, dei budget annuali;

definire, su proposta del Comitato Controllo e Rischi, i cui com-piti sono illustrati al paragrafo 9 della presente Relazione, le linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, in modo che i principali rischi afferenti ad Acea e alle sue controllate ivi inclusi i vari rischi che possono assumere rilievo nell’ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, ge-stiti e monitorati;

definire la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici individuati;

approvare e modificare i regolamenti interni per quanto con-cerne la struttura organizzativa generale della Società la ma-crostruttura di Gruppo e le eventuali modifiche della stessa che incidano in modo significativo sull’organizzazione del Gruppo;

approvare la disciplina interna in materia di Internal Dealing;

nominare l’eventuale Direttore Generale;

definire il sistema di governo societario e provvedere alla co-stituzione al proprio interno di appositi comitati, di cui nomina i componenti e approva i rispettivi regolamenti di funzionamento;

adottare il modello organizzativo ex D.Lgs. n. 231/2001, nomina-re l’Organismo di Vigilanza ed esaminare le relazioni semestrali predisposte dall’OdV sull’attuazione del MOG;

designare gli amministratori e i sindaci di spettanza Acea delle società controllate e partecipate più significative, da intender-si (i) quelle quotate nei mercati regolamentati e (ii) quelle che richiedono impegni di capitale, finanziamento soci o garanzie superiori a 10 milioni;

attribuire e revocare le deleghe agli amministratori delegati, de-finendone limiti e modalità di esercizio;

approvare tutte le operazioni di carattere straordinario, nonché assunzioni e cessioni di partecipazioni, escluse le infragruppo;

esercitare, per Acea e le sue controllate, i poteri per importi su-

periori a 7,5 milioni se in linea con il budget, e oltre 1 milione se extra budget di una serie di operazioni aventi un significativo rilevo;

determinare, su proposta dell’apposito Comitato e sentito il Collegio Sindacale, la remunerazione del Presidente, dell’Am-ministratore Delegato e degli altri Amministratori che rivestono particolari cariche, nonché il compenso spettante ai membri dei comitati endoconsiliari e la retribuzione dei dirigenti con respon-sabilità strategiche salvi i casi in cui quest’ultima sia stata appro-vata dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione;

valutare l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile di Acea, nonché delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al SCIGR;

valutare il generale andamento della gestione (art. 2381 c.c.), tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevu-te dagli organi delegati, nonché confrontando periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati;

nominare e revocare:

previo parere favorevole del CCR, su proposta dell’Ammi-nistratore incaricato del SCIGR, nonché sentito il Collegio Sindacale, il Responsabile della funzione Internal Audit, as-sicurandosi che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all’espletamento delle proprie responsabilità e definen-done la remunerazione coerentemente con le politiche aziendali;

qualora non vi abbia provveduto l’Assemblea e previo pa-rere del Collegio Sindacale, un Dirigente Preposto (ai sensi dell’art. 22-ter dello Statuto) e vigilare sull’adeguatezza di po-teri e mezzi per l’esercizio dei compiti a lui attribuiti;

approvare, con cadenza annuale, il piano di lavoro del Respon-sabile della funzione Internal Audit, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, sentiti il Collegio Sindacale e l’Amministrato-re Incaricato del SCIGR;

valutare, sentito il Collegio Sindacale, i risultati esposti dal re-visore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella re-lazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale;

valutare, con cadenza almeno annuale, l’adeguatezza del SCIGR rispetto alle caratteristiche della Società e al profilo di rischio as-sunto, e illustrare le principali caratteristiche dello stesso nella Relazione sul governo societario, esprimendo la propria valuta-zione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, sull’ade-guatezza dello stesso;

istituire presidi aziendali a tutela del trattamento di dati personali o di dati sensibili di terzi;

adottare le procedure necessarie alla tutela della salute dei lavo-ratori e nominare i soggetti a presidio della sicurezza sui luoghi di lavoro;

adoperarsi per instaurare un dialogo continuativo con gli azionisti fondato sulla comprensione dei reciproci ruoli;

promuovere iniziative volte a favorire la partecipazione più ampia possibile degli azionisti alle assemblee e a rendere agevole l’eser-cizio dei diritti dei soci;

adottare le procedure per la gestione interna e la comunicazione all’esterno di documenti e di informazioni riguardanti la società,

316 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

con particolare riferimento alle informazioni “price sensitive” e a quelle relative a operazioni su strumenti finanziari compiute dalle persone che a causa dell’incarico ricoperto hanno accesso a in-formazioni rilevanti;

effettuare, periodicamente, una autovalutazione sul funziona-mento del Consiglio stesso e dei suoi comitati, nonché sulla loro dimensione e composizione;

valutare, almeno una volta all’anno, l’indipendenza dei propri componenti non esecutivi.

Si rinvia al successivo capitolo 13 per informazioni in merito alla “Po-litica per la gestione del dialogo con gli Investitori istituzionali, gli Azionisti e gli Obbligazionisti” adottata dal Consiglio su proposta del Presidente formulata d’intesa con l’Amministratore Delegato.

Di seguito si riporta una sintesi delle principali attività svolte dal Consiglio di Amministrazione della Società nel corso del 2023. In particolare, il Consiglio:

ha valutato l’andamento generale della gestione in sede di rendi-contazione contabile (progetto di bilancio di esercizio e conso-lidato al 31/12/2022, relazione finanziaria semestrale, resoconto intermedio di gestione del e del trimestre di esercizio), te-nendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati, nonché confrontando periodicamente i ri-sultati conseguiti con quelli programmati;

ha approvato la politica remunerativa della Società che prevede obiettivi quantitativi di sostenibilità nei sistemi di incentivazione variabile di breve e di lungo termine;

ha formulato la proposta relativa alla modifica dell’art. 15 dello statuto sociale all’assemblea di Acea, che l’ha approvata in data 18 aprile 2023, allo scopo di:

ampliare la composizione quantitativa del Consiglio attual-mente in essere per assicurare, tra l’altro, una migliore arti-colazione delle cariche e delle funzioni all’interno dell’organo di gestione, anche tenuto conto delle esigenze di efficace svolgimento delle funzioni amministrative, di monitoraggio sulla gestione e di equilibrata composizione dei comitati en-doconsiliari;

prevedere che il numero minimo degli amministratori indi-pendenti sia individuato facendo espresso riferimento, oltre che alle rilevanti previsioni di legge, anche alle raccoman-dazioni fornite dal nuovo Codice di Corporate Governance, secondo cui nelle società grandi a proprietà concentrata, cui è riconducibile Acea, almeno un terzo dei componenti del consiglio di amministrazione deve possedere i requisiti di in-dipendenza; e

allineare il numero degli amministratori indipendenti da in-cludere nelle liste di candidati per il rinnovo dell’organo di gestione all’ampliamento della composizione quantitativa del consiglio di amministrazione, coordinando le relative disposi-zioni sulla collocazione in lista di tali amministratori;

ha, tenuto conto degli esiti della board review concernente l’e-sercizio 2023 e in linea con quanto raccomandato dal Codice di Corporate Governance, sentito il comitato per le nomine e la remunerazione, provveduto a esprimere agli azionisti di Acea i propri orientamenti sulla composizione quantitativa e qualitativa

del consiglio di amministrazione ritenuta ottimale. Acea sebbe-ne società grande a proprietà concentrata (secondo le categorie del Codice) in vista del rinnovo dell’organo di amministrazione nel 2023, ha deciso di applicare volontariamente questa best practice, esprimendo un orientamento sulla sua composizio-ne ottimale, tenendo conto degli esiti dell’autovalutazione. Tali orientamenti sono esplicitati in apposito documento che è stato tempestivamente pubblicato sul sito internet della Società in vi-sta dello svolgimento dell’assemblea chiamata a rinnovare il me-desimo consiglio;

ha approvato la modifica della Procedura per le Operazioni con Parti Correlate adottata nel 2011;

ha deliberato le modifiche organizzative alla macrostruttura di Acea;

ha approvato l’emissione di una o più serie di prestiti obbligazio-nari, anche in formato di green bond, nell’ambito del program-ma EMTN per un controvalore complessivo nominale fino a un massimo di 600 milioni;

ha approvato il Bilancio di Sostenibilità/Dichiarazione Consoli-data di carattere non Finanziario 2023, ex D.Lgs. n. 254/2016;

ha valutato, sentito il collegio sindacale, i risultati esposti dal revi-sore legale nella lettera di suggerimenti e nella relazione aggiun-tiva indirizzata al Collegio Sindacale.

In data 05/03/2024, il Consiglio di Amministrazione ha valutato l’adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, nonché l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, ammini-strativo e contabile della Società e delle società controllate aventi rilevanza strategica ritenendo il Sistema di Controllo di Acea fun-zionante, adeguato e coerente con le vigenti linee di indirizzo del sistema di controllo interno e gestione dei rischi.

4.2 Nomina e sostituzione (art. 123-bis TUF, c. 1, lett. l)

Nomina del Consiglio di Amministrazione

La nomina e la sostituzione degli Amministratori sono regolate dalla normativa vigente, così come recepita e integrata, nei limiti consen-titi, dalle previsioni statutarie.

Per effetto delle modifiche statutarie approvate dall’Assemblea dei Soci in data 18 aprile 2023, è stato ampliato, con effetto dalla no-mina dell’organo amministrativo per il triennio 2023-2025, il Con-siglio di Amministrazione è composto da un numero di membri non inferiore a sette e non superiore a tredici, nominati dall’assemblea ordinaria dei soci (che ne determina il numero entro tali limiti) per un periodo pari a tre esercizi e rieleggibili alla scadenza del mandato.

Possono essere eletti amministratori coloro che siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge e dalle disposizioni regolamentari.

L’elezione degli amministratori è disciplinata dall’art. 15.1 dello Sta-tuto sociale, in cui viene stabilito che:

nella composizione del Consiglio si assicura il rispetto dei criteri di equilibrio tra i generi, come disciplinati dalla legge2;

per gli Amministratori, si procede all’elezione sulla base di liste

2 Si ricorda che la Legge n. 160 del 27 dicembre 2019 (“Legge di Bilancio 2020”) ha modificato le disposizioni di cui agli artt. 147-ter e 148 del TUF in materia di equilibrio tra i generi negli organi delle società quotate prevedendo una quota riservata al genere meno rappresentato pari ad almeno due quinti (40%). Tale nuovo criterio di riparto trova applicazione a decorrere dal primo rinnovo degli organi di amministrazione e di controllo successivo all’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2020, avvenuta il gennaio 2020, per sei mandati consecutivi.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 317

nelle quali i candidati devono essere elencati mediante nume-ro progressivo pari ai posti da coprire, dovendo indicare ogni lista almeno quattro candidati qualificati come indipendenti, prescritti dalla legge e dal Codice, indicando distintamente tali candidati e inserendo almeno due di essi non oltre il secondo e il terzo posto della lista e almeno altri due di essi non oltre il quinto e il sesto posto della lista;

per la nomina si procede come segue:

“A. dalla lista che ha ottenuto la maggioranza di voti (“Lista di Mag-gioranza”) sono tratti, nell’ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista stessa, la metà più uno degli amministratori da eleggere, con arrotondamento, in caso di numero frazionario, all’unità inferiore;

B. fermo il rispetto della disciplina della legge e delle disposizioni del presente Statuto in ordine ai limiti di collegamento con la Lista di Maggioranza, i restanti amministratori saranno tratti dalle altre liste. A tal fine i voti ottenuti dalle liste stesse ven-gono divisi, nell’ambito di ciascuna lista, successivamente per 1, 2, 4, 8, 16 e 32 fino al numero degli amministratori da eleg-gere. I quozienti così ottenuti sono assegnati progressivamen-te ai candidati di ciascuna di tali liste, secondo l’ordine dalle stesse rispettivamente assegnato ai candidati. I quozienti così attribuiti ai candidati delle varie liste vengono disposti in unica graduatoria decrescente. Risultano eletti coloro che hanno ot-tenuto i quozienti più elevati.

Nel caso in cui più candidati abbiano ottenuto lo stesso quo-ziente, risulta eletto il candidato della lista che non abbia eletto alcun amministratore o che abbia eletto il minor numero di am-ministratori.

Nel caso in cui nessuna di tali liste abbia ancora eletto un am-ministratore ovvero tutte abbiano eletto lo stesso numero di am-ministratori, nell’ambito di tali liste risulta eletto il candidato di quella che abbia ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità di voti di lista e sempre a parità di quoziente si procede a nuova votazione da parte dell’intera assemblea risultando eletto il candidato che ottenga la maggioranza semplice dei voti.

In ogni caso, qualora oltre alla Lista di Maggioranza venisse presentata una sola lista regolare, saranno eletti i candidati di questa, secondo l’ordine di presentazione”.

Il meccanismo di elezione introdotto garantisce la nomina di alme-no un amministratore in rappresentanza delle minoranze nonché la nomina del numero minimo di amministratori indipendenti ai sensi di legge (almeno quattro candidati) ex art. 147-ter, comma 4, TUF. L’art. 15 dello Statuto prevede, infatti, che il Consiglio di Ammi-nistrazione deve contenere un numero minimo di amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge, dalla normativa applicabile e dal Codice, pari a quello tempo per tempo stabilito dalla normativa vigente e dal Codice.

La nomina del Consiglio è disciplinata dall’art. 15 dello Statuto, il quale prevede che lo stesso venga nominato sulla base di liste pre-sentate, rispettivamente almeno venti e venticinque giorni prima della data fissata per la prima adunanza, dagli Amministratori uscenti o dai Soci che da soli o insieme ad altri Soci rappresentino, alla data in cui sono depositate le liste, almeno l’1% delle azioni aventi diritto di voto nell’Assemblea ordinaria, ovvero la minore quota di partecipazione al capitale sociale determinata dalla CONSOB ai sensi dell’art. 144–quater del Regolamento Emittenti. In merito, si segnala che la quota richiesta dalla CONSOB, con Determinazione Dirigenziale n. 92 del 31 gennaio 2024, per la presentazione delle liste è pari all’1%.

Le liste saranno rese pubbliche a cura della Società mediante depo-sito presso la sede sociale e annuncio su tre quotidiani a diffusione nazionale, di cui due economici, nonché secondo le diverse modalità indicate dalla normativa tempo per tempo vigente.

Nessuno può essere candidato in più di una lista e ogni azionista ha diritto di votare una sola lista.

Per quanto riguarda le informazioni sul ruolo del Consiglio di ammi-nistrazione e dei comitati consiliari nei processi di autovalutazione e successione degli amministratori, si rinvia al paragrafo 7 della pre-sente Relazione.

Cessazione dell’Amministratore

Ai sensi dell’art. 15.3 dello Statuto: “Se nel corso dell’esercizio venisse a mancare un Amministratore nominato sulla base del voto di lista sopra previsto il Consiglio provvederà alla sua sostituzione per cooptazione, ai sensi dell’art. 2386 c.c., con il primo non eletto della lista in cui era stato candidato il consigliere cessato, nel rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi ovvero, qualora tale lista non esponga il candidato, con il primo dei non eletti, indipendentemente dalla lista di appartenenza; ove il Consigliere dimissionario fosse stato tratto da una lista diversa dalla Lista di Maggioranza, tuttavia, dovrà essere rispet-tata l’assenza di collegamento con la Lista di Maggioranza. Qualora il Consigliere cessato fosse uno dei Consiglieri in possesso dei requisiti di indipendenza e/o fosse appartenente al genere meno rappresentato e, per effetto della sua cessazione, il numero degli amministratori indipen-denti e/o il numero degli amministratori appartenenti al genere meno rappresentato, si riducesse al di sotto del numero minimo previsto dalla legge, la cooptazione sarà effettuata con il primo non eletto della lista in cui era stato candidato il Consigliere cessato che abbia i requisiti di indipendenza previsti dalla legge e/o appartenga allo stesso genere del consigliere cessato. Gli amministratori così nominati resteranno in carica sino alla prima assemblea successiva”.

Sostituzione dell’Amministratore

Ai sensi dell’art. 15.4 dello Statuto: “Nella nomina di Consiglieri in sostituzione di Consiglieri venuti a mancare nel corso dell’esercizio l’as-semblea provvede, con voto a maggioranza relativa, a sceglierli, nel ri-spetto delle norme vigenti in materia di indipendenza e di equilibrio tra i generi, ove possibile, fra i candidati non eletti indicati nella lista di cui faceva parte il Consigliere da sostituire, i quali abbiano confermato per iscritto, almeno dieci giorni prima di quello fissato per l’assemblea, la propria candidatura, unitamente alle dichiarazioni relative all’inesisten-za di cause di ineleggibilità o di incompatibilità, nonché l’esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente o dallo statuto per la carica.

Ove tale procedura di sostituzione non sia possibile si procede con de-liberazione da assumersi a maggioranza relativa, nel rispetto tuttavia della necessaria rappresentanza delle minoranze e del numero minimo di Amministratori indipendenti nonché del rispetto della normativa pro tempore vigente in materia di equilibrio tra i generi.

I Consiglieri così nominati resteranno in carica per una durata coinci-dente con quella degli altri Amministratori.

Qualora, per qualsiasi motivo, il numero degli Amministratori in carica si riduca a meno della metà, si intenderà decaduto l’intero Consiglio di Amministrazione e l’Assemblea dovrà essere convocata al più presto per la ricostituzione dello stesso. Il Consiglio resterà, peraltro, in cari-ca per il compimento dei soli atti di ordinaria amministrazione fino a che l’Assemblea non avrà deliberato in merito al suo rinnovo e non sarà intervenuta l’accettazione della carica da parte di almeno la metà dei nuovi Amministratori”.

318 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

4.3 Composizione (ex art. 123-bis TUF, c. 2, lett. d)

L’Assemblea del 18 aprile 2023 ha determinato in tredici il nume-ro degli Amministratori, che rimarranno in carica per tre esercizi e, quindi, fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2025.

Non è prevista una scadenza differenziata dei consiglieri.

In occasione dell’adunanza assembleare del 18 aprile 2023 sono state presentate quattro liste di candidati, di seguito trascritte con la precisazione per ciascuna del relativo proponente:

Lista candidati amministratori n. 1

Azionista Roma Capitale, titolare di n. 108.611.150 azioni, pari al 51% del capitale sociale di Acea:

Candidato n. 1 Barbara Marinali, nata a Roma il 10 agosto 1964;

Candidato n. 2 Fabrizio Palermo, nato a Perugia il 5 febbraio 1971;

Candidato n. 3 Nathalie Tocci, nata a Roma il 7 marzo 1977;

Candidato n. 4 Angelo Piazza, nato a Bologna il 13 settembre 1955;

Candidato n. 5 Elisabetta Maggini, nata a Roma il 24 luglio 1982;

Candidato n. 6 Alessandro Picardi, nato a Napoli il 23 ottobre 1977;

Candidato n. 7 Luisa Melara, nata a Taurianova il 18 ottobre 1970;

Candidato n. 8 Simone Silvi, nato a Roma il 26 ottobre 1977; e

Candidato n. 9 Francesca Di Donato, nata a Napoli il 2 aprile 1973.

Lista candidati amministratori n. 2

Azionista Suez International SAS, titolare di n. 49.691.095 azioni, pari al 23,33% del capitale sociale di Acea:

Candidato n. 1 Thomas Devedjian, nato a Parigi il 16 giugno 1971;

Candidato n. 2 Patrizia Rutigliano, nata a Barletta il 25 febbraio 1968;

Candidato n. 3 Loredana Bracchitta, nata a Ragusa il 28 febbraio 1966;

Candidato n. 4 Francesca Menabuoni, nata a Firenze il 29 di-cembre 1969;

Candidato n. 5 Andrea Mentasti, nato a Varese il 30 marzo 1960; e

Candidato n. 6 Wanda Ternau, nata a Trieste il 24 settembre 1960.

Lista candidati amministratori n. 3

Azionista Fincal SpA, titolare di n. 6.800.000 azioni, pari al 3,19% del capitale sociale di Acea:

Candidato n. 1 Alessandro Caltagirone, nato a Roma il 27 di-cembre 1969;

Candidato n. 2 Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso, nato a Napoli il 7 aprile 1968;

Candidato n. 3 Elena De Simone, nata a Napoli il 20 agosto 1975;

Candidato n. 4 Azzurra Caltagirone, nata a Roma il 10 marzo 1973;

Candidato n. 5 Annalisa Costantini, nata a Terni il gennaio 1976;

Candidato n. 6 Fabrizio Caprara, nato a Roma il 12 novembre 1959;

Candidato n. 7 Tatiana Caltagirone, nata a Roma il 3 luglio 1967;

Candidato n. 8 Annalisa Mariani, nata ad Avezzano il giorno 8 marzo 1980; e

Candidato n. 9 Mario Delfini, nato a Roma il 19 aprile 1940.

Lista candidati amministratori n. 4

Gruppo di società di gestione del risparmio e investitori istituzio-nali, titolare di n. 2.491.937 azioni pari all’1,17% del capitale sociale di Acea:

Candidato n. 1 Antonino Cusimano, nato a Palermo il 29 set-tembre 1964;

Candidato n. 2 Antonella Rosa Bianchessi, nata a Crema il 17 ottobre 1969;

Candidato n. 3 Simonetta Giordani, nata a Roma il 6 luglio 1964; e

Candidato n. 4 Stefano Pareglio, nato a Vercelli il 25 marzo 1963.

Ad esito alla votazione, i seguenti amministratori sono stati tratti dalla lista di maggioranza, presentata dall’azionista Roma Capitale: Barbara Marinali, Fabrizio Palermo, Nathalie Tocci, Angelo Piazza, Elisabetta Maggini, Alessandro Picardi e Luisa Melara.

Dalla lista di minoranza presentata da Suez International SAS sono stati eletti Thomas Devedjian e Patrizia Rutigliano, dalla lista di mi-noranza presentata da Fincal SpA sono stati eletti Alessandro Cal-tagirone e Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso e, infine, dalla lista di minoranza presentata dal gruppo di società di gestione del risparmio e investitori istituzionali sono stati eletti Antonino Cusi-mano e Antonella Rosa Bianchessi.

In data 3 maggio 2023, il Consiglio di Amministrazione ha nomi-nato, ai sensi dell’art. 20 dello Statuto, Fabrizio Palermo quale Am-ministratore Delegato e Direttore Generale della Società, e gli ha conferito, con un approccio sostanzialmente in linea con l’assetto precedente, tutti i poteri per l’amministrazione ordinaria e straor-dinaria della Società, con esclusione, oltre a quelli non delegabili a norma di legge e di statuto, di specifiche attribuzioni che il Consiglio ha riservato alla propria competenza.

In data 31 ottobre 2023, il Consigliere Thomas Devedjian, nomi-nato dalla lista presentata dal socio Suez International SAS nell’as-semblea del 18 aprile 2023, ha rassegnato le proprie dimissioni con effetto immediato. Tale decisione è stata motivata da sopravvenuti impegni professionali cui tale Consigliere era chiamato.

Il Consiglio di Amministrazione di Acea, in data 10 novembre 2023, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale, ha nominato per cooptazione, ai sensi dell’art. 2386 c.c. e dell’art. 15 dello Statuto, Francesca Menabuoni quale nuovo Consigliere non esecutivo della Società, in sostituzione di Thomas Devedjian.

Pertanto, al 31 dicembre 2023, il Consiglio di Amministrazione ri-sulta così composto: Barbara Marinali, Fabrizio Palermo, Nathalie Tocci, Angelo Piazza, Elisabetta Maggini, Alessandro Picardi, Lui-sa Melara, Patrizia Rutigliano, Francesca Menabuoni, Alessandro Caltagirone, Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso, Antonino Cusimano e Antonella Rosa Bianchessi.

Dei suddetti Consiglieri in carica, uno è Consigliere esecutivo  Fa-brizio Palermo avendogli il Consiglio attribuito, quale Chief Exe-cutive Officer, deleghe di gestione individuali, mentre i restanti 12 Amministratori sono non esecutivi.

Il numero e le competenze degli amministratori non esecutivi sono tali da assicurare loro un peso significativo nell’assunzione delle de-libere consiliari e da garantire un efficace monitoraggio della ge-stione.

Si precisa che undici amministratori risultano in possesso dei requi-siti di indipendenza previsti dalla normativa applicabile e dal Codice.

Si evidenzia che l’anzianità di carica dalla prima nomina è riportata nella Tabella 2 Composizione del Consiglio di Amministrazione alla

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 319

data di chiusura dell’esercizio”.

Si forniscono di seguito alcune informazioni sulle caratteristiche personali e professionali dei Consiglieri in carica.

BARBARA MARINALI

Presidente Non esecutivo - Indipendente

Barbara Marinali nasce a Roma il 10 agosto 1964; dopo aver conse-guito la Laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma, consegue anche i titoli di dottore com-mercialista e revisore legale. Da aprile 2021 è membro indipendente nel Consiglio di Amministrazione di Webuild e da dicembre 2021 ad aprile 2023 è stata Presidente di Open Fiber. Da settembre 2020 a marzo 2022 è stata Senior Advisor del CEO di Snam dove ha ricoperto anche il ruolo di team leader di un importante progetto per l’infrastrutturazione idrica nel sud del Paese. Dal 2013 al 2020 è stata Componente del primo Consiglio dell’Autorità di regolazione dei trasporti. Negli oltre 25 anni trascorsi a servizio dello Stato ha acquisito un’approfondita conoscenza della macchina amministrati-va, del funzionamento dei mercati regolati e del tessuto istituzionale nazionale. Dal 2009 al 2013 è stata Direttore Generale per le in-frastrutture stradali del Ministero delle infrastrutture e dei traspor-ti. Dal 2006 al 2008 è stata Direttore della Segreteria del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) e reggente del Dipartimento per la Programmazione e il Coordina-mento della Politica Economica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le altre significative esperienze includono: Autorità garante della concorrenza e del mercato, Ministero dell’economia e delle finanze e Ministero delle attività produttive (oggi MIMIT).

Nominata sulla base della lista n. 1 presentata da Roma Capitale.

FABRIZIO PALERMO

Amministratore Delegato Esecutivo

Fabrizio Palermo è nato a Perugia il 5 febbraio 1971.

Laureato con lode in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, da luglio 2018 a maggio 2021 ha ricoperto la carica di Amministratore Delegato e Direttore Genera-le di Cassa Depositi e Prestiti dove, dal 2014, ricopriva già la carica di Chief Financial Officer.

Dal 2005 al 2014 ha lavorato per il gruppo Fincantieri dove ha rico-perto posizioni apicali di crescente responsabilità: inizialmente come Direttore Business Development e Corporate Finance, successiva-mente come Chief Financial Officer (2006-2014) e infine come Vicedirettore Generale (2011-2014).

Fabrizio Palermo ha iniziato il suo percorso professionale negli uffi-ci londinesi di Morgan Stanley, nella Divisione lnvestment Banking. Nel 1998, ha proseguito il suo percorso presso McKinsey & Com-pany, specializzandosi in operazioni di risanamento, trasformazione e rilancio di grandi gruppi industriali e finanziari.

Durante la sua carriera, ha ricoperto le cariche di Presidente di CDP Equity SpA, Amministratore Delegato di CDP Reti SpA, e Consi-gliere di Amministrazione di Open Fiber SpA, di Fincantieri SpA e Fincantieri USA lnc., di Vard Group AS e di Vard Holdings Limited.

Fabrizio Palermo è stato membro del Consiglio Direttivo di Asso-nime, membro del Consiglio di Amministrazione del Centro Studi Americani e Co-presidente del Business Forum Italia-Cina.

Dal 2007 svolge inoltre attività accademica presso la Libera Uni-versità Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli in qualità di Professore Assistente per il Corso di “Pianificazione e Controllo” (dal 2007 al 2010) e successivamente in qualità di Professore Ag-giunto MBA per il corso di “Corporate Finance” (nel 2018 e 2022).

Nominata sulla base della lista n. 1 presentata da Roma Capitale so-pracitata.

ELISABETTA MAGGINI

Amministratore Non esecutivo Indipendente

Laureata in Giurisprudenza presso la LUMSA (Libera Università Maria Santissima Assunta) di Roma e ha seguito un Master in Fi-nance Real Estate presso la LUISS Business School.

Da dicembre 2020 a giugno 2023 è stata consigliere di ammi-nistrazione di Consap SpA (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, azienda partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nata in seguito alla scissione dall’Istituto Nazionale delle Assicurazioni INA).

Dal 2014 al 2023 è stata inoltre consigliere di amministrazione di Sorgente Group Srl, holding che opera nei settori della finanza, dell’immobiliare, delle costruzioni edilizie e delle infrastrutture, e da gennaio 2022 a luglio 2023 è stata consigliere di amministrazione di Sorgente SGR SpA, società di gestione del risparmio che fa parte di Sorgente Group.

Dal luglio 2021 è Presidente ANCE Roma Giovani, il gruppo Gio-vani Costruttori dell’Associazione Costruttori Edili di Roma ACER. Dal 2016 è inoltre Presidente della Consulta Giovani Imprenditori e Professionisti di Roma e Lazio.

Dal luglio 2020 è consigliere di amministrazione di ASP Asilo Savo-ia Regione Lazio Azienda Regionale Servizi alla Persona.

È stata membro del Consiglio di Amministrazione di Acea SpA dal 2014 al 2017.

Fra le altre esperienze significative, è stata consigliere di ammini-strazione di Istituto Poligrafico Zecca dello Stato SpA (2017-2020), consigliere di amministrazione di Quorum SGR SpA (2021-2022), consigliere di amministrazione di Nova RE SIIQ SpA, società di in-vestimento immobiliare quotata (2017-2021).

Nel 2013-2014, è stata membro della Segreteria del Presidente della Regione Lazio. Dal 2009 al 2012 è stata membro della Segre-teria del Presidente della Provincia di Roma.

Ha fatto parte del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Roma (2014-2017) e dal 2010 al 2016 è stata Presidente di “Vocazione Roma”, che raccoglie professionisti, im-prenditori e creativi under 40 di Roma.

È stata nominata sulla base della lista n. 1 presentata da Roma Ca-pitale.

LUISA MELARA

Amministratore Non esecutivo Indipendente

Laureata in giurisprudenza con indirizzo giuridico-amministrativo presso la LUISS.

Avvocato, iscritta all’Albo speciale degli Avvocati Cassazionisti, è libera professionista, specializzata in diritto societario, diritto della crisi d’impresa, diritto commerciale e bancario, contratti di appalto di servizi e di forniture. È titolare dello studio Luisa Melara & Part-ners Law Firm in Roma.

Svolge attività manageriale, nonché di consulenza e assistenza giu-diziale e stragiudiziale per società pubbliche, società di capitale e fondi di investimento.

Nel 2019 è stata Presidente del Consiglio di Amministrazione di AMA SpA.

Fra i suoi attuali incarichi, è consulente giuridico crisi d’impresa per l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), è membro del Comitato Consultivo del fondo FOF Private Equity Italia ed è socia dello Studio “Pinelli Avvocati” di Padova.

È stata “Of Counsel” del Dipartimento “Crisi di Impresa” di Carne-lutti, Studio Legale Associato di Milano.

Svolge attività di docenza, in particolare per il corso di Alta Forma-zione in Consulente legale d’impresa organizzato dalla LUISS Busi-ness School e partecipa regolarmente come relatrice in convegni in

320 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

materia societaria e crisi d’impresa.

È componente del Comitato Scientifico dell’Istituto per il Gover-no Societario (IGS) e dal 2019 è componente della Commissione di Diritto Societario e della Commissione crisi di impresa, diritto societario e del mercato costituite dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma.

È componente del Comitato di Garanzia Legalità dei Giochi Olim-pici e Paralimpici Invernali 2026.

Dal 2021 è Vice Presidente Vicario di ANPIB - Associazione Na-zionale Private & Investment Bankers.

È stata nominata sulla base della lista n. 1 presentata da Roma Ca-pitale.

ANGELO PIAZZA

Amministratore Non esecutivo Indipendente

Laureato in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bolo-gna, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e saggi in ma-teria di diritto civile e amministrativo.

È professore presso l’Università degli Studi di Roma 4 “Foro Italico”, esercita anche la professione di avvocato.

In ambito accademico e professionale ha maturato esperienze e competenze in materia di società a partecipazione pubblica, servizi pubblici locali, appalti pubblici e concessioni, e in materia urbanisti-ca, edilizia e di diritto dell’energia e dell’ambiente.

È stato componente di Consigli di Amministrazione e Presidente di numerose società. In particolare, è oggi componente del Consiglio di Amministrazione di SAVE SpA, della CDP Real Asset Società di Gestione del Risparmio SpA e di Acea SpA.

Inoltre, è Presidente del Collegio sindacale della società La Villata SpA Immobiliare di Investimento e Sviluppo.

Dal novembre 2021 al giugno 2022 è stato Amministratore Unico della società AMA SpA. Dal 2020 al 2022 è stato componente del Consiglio di Amministrazione della società F2i SGR e componente del Consiglio di Amministrazione di Italia Trasporto Aereo SpA Dal 2013 al 2020 è stato componente dell’Organismo di Vigilanza della società Leonardo SpA (già Finmeccanica).

Ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali. È stato componente della Commissione Ministeriale di studio per il recepimento della direttiva 2014/24/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 sugli appalti pubblici e per la semplificazione del Codice dei Contratti Pubblici, istituita presso il Ministero delle In-frastrutture e dei Trasporti.

Fra le sue esperienze accademiche, dal 2002 al 2012 è stato pro-fessore di ruolo presso l’Università degli Studi di Bologna.

È stato nominato sulla base della lista n. 1 presentata da Roma Ca-pitale.

ALESSANDRO PICARDI

Amministratore Non esecutivo Indipendente

È un manager d’azienda. Attualmente è Presidente di Capital Ad-visory e Vicepresidente di Assolombarda Confindustria, nonché Presidente di Nexting.

Più recentemente ha fatto parte per quattro anni del gruppo TIM dove è stato Executive Vice President e Chief Public Affairs Of-ficer, nonché consigliere di amministrazione di Sparkle SpA e suc-cessivamente Presidente Esecutivo con deleghe operative di Oli-vetti SpA. È stato anche Presidente di Finlombarda Gestioni SGR e vanta una lunga esperienza nel settore delle telecomunicazioni e della radiotelevisione.

Dal 2013 al 2019 è stato in Rai, prima come Direttore Relazioni Istituzionali, Internazionali e Regolamentari, poi come Direttore Sviluppo Strategico delle Piattaforme. In parallelo, dal 2014 al 2019

è stato Presidente Esecutivo di Tivù Srl - Tivusat, società operante nella televisione satellitare gratuita partecipata da Rai, Mediaset e Telecom Italia.

Nel 2012-2013 è stato Vicepresidente Corporate Affairs di Alitalia, e dal 2006 al 2012 è stato Head of Institutional Affairs di Wind. Dal 2004 al 2006 è stato in Sky Italia (televisione satellitare) come advisor Institutional Affairs and Relation Vatican.

È stato consigliere di amministrazione di varie società e fondazio-ni, in particolare Fondazione TIM (2019-2022) e Tivù Srl - Tivusat (2019-2022). Nello stesso periodo è stato consigliere di ammini-strazione di ISPI, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, e di COTEC, Fondazione per l’innovazione tecnologica. Dal 2015 al 2018 è stato consigliere di amministrazione di Auditel. Dal 2018 è consigliere di amministrazione del Centro Studi Americani.

In passato, è stato Vice Presidente di Confindustria Digitale, Vice Presidente di Asstel (associazione delle telecomunicazioni di Con-findustria) dal 2020 al 2022, membro del Consiglio di Presidenza e del Consiglio Generale di Confindustria Radio Televisioni, membro del Consiglio Direttivo di Eurovisioni.

È stato nominato sulla base della lista n. 1 presentata da Roma Ca-pitale.

NATHALIE TOCCI

Amministratore Non esecutivo Indipendente

È Direttore dell’Istituto Affari Internazionali (IAI, dal 2017), profes-sore onorario all’Università di Tübingen (dal 2015) ed Europe’s Fu-tures Fellow presso l’Institut für die Wissenschaften vom Menschen (Iwm) di Vienna. Dal 2023 è Professore alla Transnational School of Government dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze e tra il 2021 e il 2022 è stata Pierre Keller Visiting Professor alla Harvard Kennedy School.

Dal 2020 al 2023 è stata consigliere di amministrazione indipen-dente di Eni e dal 2013 al 2020 è stata membro del Consiglio di Amministrazione di Edison.

È stata Special Advisor dell’Alto rappresentante dell’Unione Euro-pea per gli Affari Esteri e la Politica di sicurezza e Vicepresidente della Commissione Europea, dapprima con Federica Mogherini (2015-2019), poi con Josep Borrell (2020-2021). In tale veste ha lavorato alla stesura della strategia globale dell’UE e alla sua attua-zione. Nel 2014, è stata consigliere per le strategie internazionali del Ministro degli Affari Esteri Federica Mogherini.

È entrata nel 2006 all’IAI, di cui è oggi Direttore, come Responsa-bile di Ricerca, per poi diventare Responsabile di Programma sulla politica estera europea nel 2010, e nel 2011 Vicedirettore e editor di The International Spectator.

È stata inoltre Senior Fellow presso la Transatlantic Academy di Washington (2009-2010), Associate Fellow per la politica estera europea presso il Centre for European Policy Studies di Bruxelles (2007-2009), Marie Curie Fellow presso il Robert Schuman Cen-tre for Advanced Studies Istituto universitario europeo (2005-2007), Jean Monnet Fellow per il Mediterranean Programme del Robert Schuman Centre for Advanced Studies (2003-2004), Research Fellow presso il Centre for European Policy Studies di Bruxelles (1999-2003).

Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche, i suoi attuali inte-ressi scientifici riguardano l’integrazione europea e la politica estera europea, il Medio Oriente, l’Europa orientale, le relazioni transat-lantiche, il multilateralismo, la risoluzione dei conflitti, l’energia, il clima e la difesa.

Fra i suoi attuali incarichi, fa parte del Board di varie istituzioni quali il Center for European Reform, il Jacques Delors Center, l’European Leadership Network. È nell’Advisory Board di Europe for Middle East

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 321

Peace e nel Council dell’European Council for Foreign Relations.

È titolare di un PhD in International Relations presso la London School of Economics.

È stata nominata sulla base della lista n. 1 presentata da Roma Ca-pitale.

PATRIZIA RUTIGLIANO

Amministratore Non esecutivo Indipendente

Laureata in Lingue e Storia Contemporanea, con un diploma di spe-cializzazione in Scienze Sociali e Giornalismo presso l’Università Cat-tolica di Milano, ha maturato una significativa esperienza manageriale presso società a partecipazione pubblica e private in settori strategici quali l’energia, le telecomunicazioni, i servizi in concessione, nonché nella Pubblica Amministrazione. Ha una conoscenza approfondita delle tematiche ESG e ha sviluppato modelli di ingaggio e politiche ambientali e sociali spesso innovative per i business di riferimento.

In Snam dal 2009 a ottobre 2022 con incarichi di crescente re-sponsabilità, ha ricoperto il ruolo di Executive Vice President Institu-tional Affairs, ESG, Communication & Marketing, prima donna a far parte del leadership team. Ha gestito rilevanti profili nei processi di separazione funzionale e proprietaria da Eni, di integrazione dei mer-cati del gas, di diversificazione e sicurezza degli approvvigionamenti, di sviluppo delle attività della transizione energetica, di riforma dei mercati gas e idrogeno e della tassonomia. È stata responsabile delle politiche ESG alla base del piano strategico, definendo gli obiettivi ambientali (Scope 1, 2 e 3) e i meccanismi di carbon offsetting.

Dal 2004 al 2009 è stata Direttore Relazioni Esterne di Autogrill, durante la fase di rinnovo delle principali concessioni autostradali e aeroportuali.

Dal 2001 al 2004, è stata prima responsabile dell’ufficio stampa di e.Biscom per poi esser nominata anche a capo delle Relazioni Esterne di Fastweb.

Dal 1997 al 2001 è stata Portavoce al Comune di Milano, durante la fase di privatizzazione delle principali municipalizzate.

Ha iniziato la carriera nel 1992 come giornalista professionista, oc-cupandosi di politica ed economia a Mondo Economico, in Fininvest ed Euronews.

Ha fatto parte di Consigli di Amministrazione di società profit e non profit, fra cui Tiscali e Fiera Milano, Teréga Holding, utility francese regolata del gas, Toscana Energia, Fondazione SNAM, World Wel-lbeing Movement, MIP-Politecnico di Milano School of Manage-ment, e la società editoriale Il Cittadino.

È stata Vicepresidente di Anigas (Associazione Nazionale Industriali del Gas), membro del Consiglio Generale di Assolombarda e del Consiglio Direttivo di Valore D. È stata inoltre Presidente della Fede-razione delle Relazioni Pubbliche Italiane (FERPI) dal 2011 al 2016.È stata nominata sulla base della lista n. 2 presentata da Suez Inter-national SAS.

FRANCESCA MENABUONI

Amministratore Non esecutivo

Francesca Menabuoni è nata a Firenze il 29 dicembre 1969. Lau-reata in Ingegneria Civile (sezione Idraulica) presso l’Università degli Studi di Firenze. Manager con vasta esperienza nella gestione del servizio idrico integrato, è dal 2012 Amministratore Delegato e Direttore Generale di Nuove Acque SpA (gruppo Suez). Fra i suoi incarichi attuali, è Direttore concessioni Italia di Suez International Italian Branch (SIIB).

ALESSANDRO CALTAGIRONE

Amministratore Non esecutivo Indipendente

Alessandro Caltagirone è nato a Roma il 27 dicembre 1969, laureato

in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza di Roma. Attualmente Consigliere di Amministrazione in molte società tra cui: Il Messaggero SpA e Caltagirone SpA, nonché Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione di Cementir Holding N.V., di Al-borg Portland Holding A/S e di Caltagirone Editore SpA. Si segnala inoltre che tale amministratore è stato nominato per la prima volta quale Consigliere di Acea in data 27 aprile 2017.

Nominato sulla base della lista n. 3 presentata da Fincal SpA.

MASSIMILIANO CAPECE MINUTOLO DEL SASSO

Amministratore Non esecutivo Indipendente

Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso è nato a Napoli il 7 apri-le 1968, iscritto all’ordine degli lngegneri di Roma dal 1992. Vasta esperienza nel settore immobiliare e infrastrutturale con compe-tenze nella progettazione, sviluppo e gestione di grandi progetti urbanistici ed edilizi. Nel corso dell’attività professionale ha inoltre maturato esperienza nel settore del Cemento, nel settore Bancario, delle Energie Rinnovabili e dell’Editoria. Attualmente Presidente del Consiglio di Amministrazione de “Il Mattino SpA”.

È altresì dirigente della Società Vianini Lavori SpA e Amministra-tore-Consigliere di Amministrazione in varie società operanti nel settore dello sviluppo e gestione immobiliare e Consigliere di Acea dal 23 aprile 2015 sulla base della lista presentata da Fincal SpA.

È stato nominato sulla base della lista n. 3 presentata da Fincal SpA.

ANTONELLA ROSA BIANCHESSI

Amministratore Non esecutivo Indipendente

Antonella Rosa Bianchessi è nata a Crema il 17 ottobre 1969, lau-reata in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi. Oggi consulente indipendente, ha una comprovata esperienza nell’ambi-to dell’analisi finanziaria e del corporate finance e della valutazione aziendale, con una approfondita conoscenza del settore Utilities.

Dal 2011 al 2022 è stata Responsabile Global Utilities Team e Ma-naging Director presso Citigroup, responsabile di guidare il global team nella produzione di studi di settore globali, focalizzati sulla transizione energetica. È stata responsabile ricerca Utilities Europa e incaricata di sviluppare la strategia di investimento nel settore e le analisi tematiche, per esempio sulla Tassonomia Europea, le po-litiche energetiche europee e gli investimenti rinnovabili. In questo ruolo ha pubblicato numerosi studi settoriali, ESG e analisi su titoli di società, sviluppando un dialogo con la comunità finanziaria inter-nazionale e prendendo parte a numerose operazioni finanziarie sul mercato dei capitali.

Dal 2002 al 2011, è stata in Morgan Stanley come Southern Euro-pean Utilities analyst, Executive Director. Dal 2000 al 2002 è sta-ta analista utilities italiane per Goldman Sachs a Londra. Dal 1995 al 2000, è stata analista utilities prima in Banca IMI poi in Caboto.

È stata nominata sulla base della lista n. 4 presentata dal gruppo di società di gestione del risparmio e investitori istituzionali.

ANTONINO CUSIMANO

Amministratore Non esecutivo Indipendente

Laureato in giurisprudenza all’Università degli Studi di Palermo e ha seguito studi giuridici anche negli Stati Uniti, avvocato, ha un’ampia esperienza di Generai Counsel presso gruppi multinazionali, con re-sponsabilità sulla gestione per gli affari legali, il diritto internazionale, la corporate governance, la risoluzione delle controversie globali, la compliance e anti-bribery, il risk management. Ha lavorato e vissuto a Londra, Parigi e Pittsburgh.

Dal 2018 è Senior Corporate Vice President, Generai Counsel e Segretario del Consiglio di Amministrazione di Nexans SA, secondo produttore mondiale di cavi. Il gruppo, quotato all’Euronext di Pari-

322 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

gi, opera in varie aree di business e fornisce una vasta gamma di cavi e soluzioni per la trasmissione e la distribuzione di energia, compresi cavi sottomarini per le interconnessioni, per i parchi eolici offshore, cavi ad alta tensione per le reti di alimentazione e cavi per fonti di energia rinnovabile come l’energia solare ed eolica.

Nel 2016-2017, Antonino Cusimano è stato Vicepresidente e Group Generai Counsel di CMA-CGM SA, terzo gruppo armato-riale al mondo, con sede in Francia.

Dal 2008 al 2016, è stato in Telecom Italia come Group Generai Counsel, Executive Vice President Legai Affairs e Segretario del Consiglio di Amministrazione.

Dal 2006 al 2008 è stato in General Electric Oil & Gas a Firen-ze, come Senior Counsel Global Services and Transactions / Senior Counsel M&A.

Dal 1994 al 2006 è stato nel gruppo PPG lndustries lnternational a Parigi, dove ha ricoperto varie funzioni fino a diventare, nel 2000, Consulente legale generale per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa.

È stato nominato sulla base della lista n. 4 presentata dal gruppo di società di gestione del risparmio e investitori istituzionali.

Criteri e politiche di diversità nella composizione del Consiglio e nell’organizzazione aziendale

In data 9 marzo 2020 il Consiglio di Amministrazione, previo pa-rere del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, ha adottato la “Politica in materia di diversità per la composizione degli organi di amministrazione e di controllo” (“Politica di Diversità”), promossa dall’allora Comitato per l’Etica e la Sostenibilità.

La Politica di Diversità mira a garantire il buon funzionamento degli organi societari di Acea regolandone la composizione e preveden-do che i membri dei medesimi organi siano in possesso di requisiti personali e professionali che ne determinino il più elevato grado di eterogeneità e competenza.

Il Consiglio di Amministrazione, infatti, è consapevole del fatto che diversità ed equilibrio di genere sono elementi fondamentali della cultura aziendale di un gruppo societario; in particolare, la valoriz-zazione delle diversità e l’equilibrio di genere, quali elementi fon-damentali della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell’attività d’impresa, rappresentano un paradigma di riferimento tanto per i dipendenti del Gruppo Acea quanto per i componenti degli organi di amministrazione e controllo della Società.

Tale Politica di Diversità prevede che una composizione ottimale dell’organo amministrativo dell’Emittente possa essere garantita dal rispetto, tra gli altri, dei seguenti criteri:

organo amministrativo composto in maggioranza da Ammini-stratori non esecutivi, affinché gli stessi espletino una impor-tante funzione dialettica e contribuiscano al monitoraggio delle scelte compiute dagli Amministratori esecutivi;

numero adeguato di amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza raccomandati dal Codice, in modo da consentire anche una appropriata composizione dei Comitati endoconsi-liari (che devono essere composti in maggioranza da ammini-stratori indipendenti);

composizione del Consiglio di Amministrazione che in ogni caso assicuri l’equilibrio tra i generi in conformità alle disposi-zioni di legge e statutarie di volta in volta vigenti, tanto al mo-mento della nomina quanto nel corso del mandato;

equilibrata combinazione di diverse fasce di età all’interno del Consiglio di Amministrazione, in modo da consentire una bi-lanciata pluralità di prospettive e di esperienze manageriali e professionali;

Amministratori che siano figure con un profilo manageriale e/o professionale e/o accademico tale da realizzare un mix di competenze ed esperienze tra loro diverse e complementari, in considerazione dei diversi settori di business in cui opera la Società (regolati e di mercato);

organo amministrativo, a livello collegiale, con un elevato orientamento alle strategie e ai risultati nel rispetto dei principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale, nonché co-noscenze riguardanti il governo dei rischi, in ambito societario e regolatorio, in ambito economico finanziario e di bilancio, la strutturazione e lo sviluppo di processi e sistemi di corporate governance di società quotate, le tematiche della sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa e della digital innovation.

In linea con il contenuto della Politica di Diversità, in vista dell’As-semblea del 18 aprile 2023 convocata per la nomina degli Ammi-nistratori, il Consiglio di Acea ha espresso agli azionisti il proprio orientamento sulla composizione quali-quantitativa ottimale del nuovo Consiglio. In particolare, il Consiglio uscente aveva sottoli-neato la necessità di avere profili in grado non solo di gestire una società quotata in borsa, dall’organizzazione articolata e presente in diversi settori di business (regolato e di mercato), ma anche di garantire una governance ottimale dei processi in corso di trasfor-mazione tecnologica e industriale.

La composizione dell’organo consiliare doveva altresì tenere conto delle esigenze di Acea nonché della necessità di mantenere una im-portante presenza di Amministratori indipendenti, nel rispetto della diversità di genere e garantendo un elevato livello di professionalità e seniority. L’attuale composizione appare in linea con il suddetto orientamento.

A seguito dell’entrata in vigore, in data gennaio 2020, delle di-sposizioni della Legge di Bilancio 2020, modificative degli artt. 147-ter, comma 1-ter, e 148, comma 1-bis, del TUF, in materia di equilibrio tra i generi negli organi delle società con azioni quotate, la quota minima attualmente richiesta per il genere meno rappre-sentato è pari ad almeno due quinti dei componenti del Consiglio di Amministrazione.

Si evidenzia che la composizione del Consiglio di Amministrazione in carica rispetta l’equilibrio tra i generi previsto dalla normativa ap-plicabile.

Acea, in coerenza con i principi espressi dal Codice Etico, aggior-nato nel 2023, ha promosso al proprio interno una cultura di valo-rizzazione della diversità che fonda i propri presupposti sul coinvol-gimento degli Organi Sociali e degli stakeholder interni ed esterni.

In tale ambito vanno ricondotti (i) la Politica Equality, Diversity & Inclusion”, approvata dal Cda del 19 Ottobre 2022 che formalizza l’impegno del Gruppo attraverso la previsione di principi, obiettivi e di indirizzi sulle azioni (ii) il vigente Comitato Manageriale Equality, Diversity & Inclusionche promuove il piano annuale delle iniziative in ambito D&I, in raccordo con il Comitato Endoconsiliare Etica Sostenibilità e Inclusione, (iii) la nomina di un Equality, Diversity & Inclusion Manager, in linea con le best practice di mercato, (iv) la sot-toscrizioni di protocolli con le Parti Sociali, volti a favorire il coinvolgi-mento e la partecipazione attiva delle persone e delle rappresentanze sindacali per un miglioramento delle condizioni di ingaggio e lavoro e di sviluppo e sostegno delle competenze professionali. Da ultimo il protocollo “Carta della Persona e della Partecipazione” sottoscritto a maggio 2023 con le OO.SS Nazionali di categoria, (v) il proto-collo “Codice di Autodisciplina Di Imprese Responsabili In favore della Maternità” sottoscritto a dicembre 2023 con il Ministero per la Famiglia, la Natalità e la Pari opportunità, congiuntamente ad altre Imprese che si contraddistinguono per partecipazione attiva sui temi.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 323

Al fine definire le priorità di intervento e di misurare l’efficacia delle azioni implementate, il Gruppo si è dotata di un set di indicatori in chiave D&I, resi accessibili a tutti i dipendenti nella specifica sezione Intranet, che analizzano tutti i processi della people strategy (sele-zione, formazione, sviluppo, compensation, Welfare) e ne misurano l’efficacia, dando trasparenza alle proprie persone sui risultati.

Il conseguente piano annuale Equality & Care”, coerente con i con-tenuti della DNF, nel 2023 è stato pertanto indirizzato prevalen-temente su ambiti di Genere, Welfare dei dipendenti, genitorialità, abilità differenziate, famiglia e relazioni interpersonali, anche in ot-tica di evoluzione della cultura interna e di servizi alle persone del gruppo.

Tra le principali iniziative dell’anno si annoverano:

campagne di prevenzione sanitaria;

iniziative a supporto del benessere psicofisico;

piani di agevolazioni economica e previdenza;

azioni per l’attrazione e la retention di competenze “stem” al femminile;

piani di inserimenti per fasce deboli;

progetti a sostegno della genitorialità;

iniziative di formazione e sensibilizzazione culturale per il contra-sto di stereotipi e pregiudizi;

iniziative a sostegno della sicurezza delle donne;

iniziative di ingaggio e coinvolgimento attivo dei dipendenti sui temi D&I.

Rappresenta una conferma dell’impegno e dell’interesse sulle te-matiche D&I l’avvenuta aggiudicazione, a dicembre 2023, da parte del Gruppo del bando pubblico #Riparto, emanato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei mi-nistri riguardante la realizzazione di progetti di Welfare aziendale per sostenere le mamme nei primi 1.000 giorni di vita dei figli.

Nell’anno 2023 il Gruppo ha, inoltre, confermato la partecipazione a differenti certificazioni di settore, in particolare: la certificazione GEI Bloomberg, realizzando un incremento del punteggio ottenuto nel precedente anno, la prassi UNI PDR 125: 2002, registrando anche per questa un miglioramento rispetto al punteggio ottenuto nel 2022,la certificazione Top Employers 2024, collocandosi nella classifica delle migliori Aziende italiane ed è nuovamente entrata a far parte della classifica dello speciale Europe’s Diversity Leaders.

Cumulo massimo di incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 16 dicembre 2020, a esito dell’istruttoria svolta nel corso del 2020 da parte del Co-mitato per le Nomine e la Remunerazione all’epoca in carica e da quello attualmente in carica, ha deliberato di aggiornare l’orienta-mento già espresso il 23 marzo 2011 in merito al numero massimo di incarichi.

Allo scopo, ha definito quali “altre società rilevanti” ai fini del cumulo in aggiunta alle società quotate, le società finanziarie, bancarie e as-sicurative o con un patrimonio netto superiore a 1 miliardo.

Inoltre, il Consiglio ha deliberato che:

un Amministratore non dovrebbe ricoprire la carica di Consi-gliere non esecutivo o di Sindaco in più di 6 (sei) delle predette società;

un Amministratore esecutivo non dovrebbe ricoprire la carica di Consigliere non esecutivo di un altro emittente di cui sia Consi-gliere esecutivo un Amministratore di Acea.

Ha ritenuto, altresì, (i) di non considerare nel computo degli inca-

richi quello ricoperto in Acea; (ii) di non considerare nel computo degli incarichi quelli eventualmente ricoperti in società controllate, direttamente e/o indirettamente, ovvero partecipate da Acea; (iii) di non tenere in considerazione gli incarichi ricoperti nei comitati en-doconsiliari ai fini del raggiungimento del limite massimo di incarichi.

In base alle comunicazioni aggiornate pervenute alla Società in at-tuazione degli orientamenti deliberati, tutti gli Amministratori, alla data del 5 marzo 2024 risultano ricoprire un numero di incarichi compatibile con gli stessi orientamenti espressi dal Consiglio.

In calce alla presente Relazione, nella Tavola 1 allegata, è riportato l’elenco delle cariche di amministratore o sindaco ricoperte da cia-scun Consigliere in altre società quotate in mercati regolamentati anche esteri, società finanziarie, bancarie, assicurative o con un pa-trimonio netto superiore a 1 miliardo.

4.4 Funzionamento del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis TUF, c. 2, lett. d)

Il Consiglio si riunisce con cadenza regolare di fatto mensile e, co-munque, almeno trimestrale - in osservanza alle scadenze di legge e a un calendario di lavori, approvato annualmente e pubblicato sul sito internet della Società, quantomeno per le riunioni aventi rile-vanza ai fini della normativa applicabile. Si riunisce comunque tutte le volte che il Consiglio lo reputi opportuno ovvero quando ne sia fatta richiesta dal CEO, dalla maggioranza dei Consiglieri in carica o dal Collegio Sindacale.

Il CdA è organizzato e opera per garantire un efficiente ed efficace svolgimento delle proprie funzioni. Allo scopo di disciplinare e sca-denzare la propria operatività si è dotato di un proprio Regolamento da ultimo modificato nel marzo 2021, anche al fine di adeguarne il contenuto alle previsioni introdotte dal Codice.

Le proposte di deliberazione e le informative per il Consiglio di Am-ministrazione pervengono corredate dalla documentazione utile e vistate dai responsabili delle direzioni, funzioni e aree competen-ti per le specifiche materie almeno 10 giorni di calendario prima della data fissata per la seduta del Consiglio, all’unità preposta alla segreteria degli organi sociali di Acea, che le sottopone senza in-dugio, in accordo con il Segretario, all’approvazione del CEO ai fini della definizione della bozza dell’Ordine del Giorno del Consiglio.

La Presidente cura che l’informativa pre-consiliare e le informazioni complementari fornite durante le riunioni siano idonee a consentire agli Amministratori di agire in modo informato nello svolgimento del loro ruolo. In particolare, la Presidente monitora che vengano forni-te adeguate informazioni sulle materie iscritte all’Ordine del Giorno di ciascuna riunione e che ciò avvenga nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa interna, che prevede che l’Ordine del Giorno della riunione e i relativi documenti siano resi disponibili agli Amministra-tori di regola almeno tre giorni precedenti l’adunanza. La documen-tazione viene messa a disposizione dei consiglieri e dei sindaci con modalità idonee a garantirne la necessaria riservatezza, anche attra-verso un apposito sistema informatico, ai sensi di quanto stabilito dal vigente Regolamento del CdA.

Non è viceversa prevista la possibilità di giustificare sulla base di generiche esigenze di riservatezza il mancato rispetto del suddetto termine. A tal proposito Acea si è dotata di un apposito software proprio allo scopo di consentire una gestione sicura delle riunioni del Consiglio e una trasmissione riservata delle connesse informazioni e documentazione.

Tale sistema consente il ricorso a livelli differenziati di sicurezza;

324 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

pertanto, il sempre maggiore utilizzo di tale piattaforma e il ricor-so ai livelli di sicurezza più elevati che la stessa offre, consentono di tutelare anche esigenze di maggiore protezione dell’informativa che dovessero emergere, senza comprometterne la completezza, la fruibilità e la tempestività.

In taluni casi, nel corso dell’esercizio 2023, ove non è stato possi-bile rispettare il termine previsto dal Regolamento per l’informativa pre-consiliare, a causa della documentazione particolarmente copio-sa e complessa, in sede di riunione, oltre ad aver dedicato un adeguato spazio alla trattazione del relativo argomento e alle connesse richieste di chiarimento e approfondimento, è stata generalmente garantita la presenza del responsabile della struttura interna competente.

Le adunanze consiliari si possono tenere anche tramite mezzi di par-tecipazione a distanza (sistemi di audio conferenza, videoconferenza e/o teleconferenza) a condizione che tutti i partecipanti possano es-sere identificati dal Presidente del Consiglio o dal Segretario nel caso in cui il Presidente sia anch’esso collegato e che gli stessi Consiglieri siano in grado di seguire la discussione e di intervenire in tempo re-ale nella trattazione degli argomenti, anche scambiando documenti relativi agli argomenti trattati e di partecipare alla votazione. Di tali modalità di partecipazione è dato atto nel verbale dell’adunanza.

A ogni seduta il Presidente del Consiglio invita sempre gli Ammini-stratori che, in relazione agli argomenti all’Ordine del Giorno, fosse-ro eventualmente portatori di interessi, per conto proprio o di terzi, a darne notizia.

Il Segretario cura la redazione del verbale delle riunioni del Consiglio e ne trasmette una bozza al Presidente, il quale, sentito il CEO, ne dispone la trasmissione ai singoli Consiglieri. L’approvazione del ver-bale della seduta precedente rappresenta, di norma, il primo punto all’Ordine del Giorno della successiva riunione consiliare.

Nel corso dell’esercizio 2023, il Consiglio di Amministrazione si è riunito in 23 occasioni la cui durata media è stata di 2 ore e 54 minuti. Alle riunioni hanno regolarmente partecipato i componenti dell’organo amministrativo e del Collegio Sindacale.

La partecipazione di ciascun amministratore alle riunioni del Consi-glio è rappresentata nella Tabella n. 2.

Alla data della presente relazione, dall’inizio del 2024, si sono tenute n. 4 riunioni.

Il calendario dei principali eventi societari 2024 (comunicato al Mercato e a Borsa Italiana secondo le prescrizioni regolamentari) prevede altre 3 riunioni nelle seguenti date:

9 maggio 2024 - approvazione resoconto intermedio di gestio-ne al 31 marzo 2024;

25 luglio 2024 - approvazione relazione semestrale al 30 giugno 2024;

14 novembre 2024 - approvazione resoconto intermedio di ge-stione al 30 settembre 2024.

4.5 Ruolo del Presidente del Consiglio di Amministrazione

Ai sensi dell’art. 20, comma 4, dello Statuto, alla Presidente del Consiglio di Amministrazione, Barbara Marinali, spetta la rappre-sentanza legale e istituzionale della Società, nonché la firma sociale.

La Presidente del Consiglio svolge un ruolo di raccordo tra gli am-ministratori esecutivi e gli amministratori non esecutivi e cura l’effi-cace funzionamento dei lavori consiliari anche avvalendosi del sup-porto, nello svolgimento di tali funzioni, del Segretario del Consiglio di Amministrazione.

Inoltre, la Presidente presidia le tematiche relative agli impatti am-

bientali e alla sostenibilità sociale (corporate social responsibility) del-le attività e dei processi aziendali.

La Presidente è incaricata della supervisione della segreteria del Consiglio di Amministrazione e di tutte le attività connesse, oltre a essere titolare del potere di rappresentare e promuovere l’immagine della Società e del Gruppo e di gestire le comunicazioni esterne di carattere istituzionale.

Con particolare riferimento al compito di sovraintendere la segre-teria del Consiglio di Amministrazione, la Presidente:

assicura la tempestività e la completezza dell’informativa consi-liare e pre-consiliare;

cura che siano organizzati adeguati flussi informativi tra Acea e le società del Gruppo al fine di garantire il monitoraggio della coerenza tra gli indirizzi strategici e le performance di Gruppo;

verifica l’attuazione delle delibere del Consiglio di Amministra-zione e delle regole e dei principi di corporate governance anche in conformità ai poteri riservati al Consiglio di Amministrazione.

La Presidente, dunque, coordina le attività del Consiglio di Ammini-strazione, convoca le riunioni consiliari, ne fissa l’Ordine del Giorno e ne guida lo svolgimento, assicurandosi che ai Consiglieri siano tem-pestivamente fornite fatti salvi i casi di necessità e urgenza la do-cumentazione e le informazioni necessarie affinché il Consiglio possa esprimersi consapevolmente sulle materie sottoposte al suo esame.

La Presidente nel corso del 2023:

ha curato che l’avviso di convocazione contenente il giorno, l’ora, il luogo della riunione e gli argomenti da trattare e la do-cumentazione inerente ai punti all’Ordine del Giorno fossero trasmessi nel termine previsto dallo Statuto, vale a dire almeno 3 giorni prima dell’adunanza;

ha promosso un processo di calendarizzazione strutturato, salvo le adunanze consiliari richieste dall’Amministratore Delegato in con-formità all’art. 3 del Regolamento del Consiglio, sia del Consiglio di Amministrazione che dei comitati endoconsiliari anche al fine di coordinare le attività dei comitati con le attività del Consiglio;

ha assicurato, d’intesa con il Chief Executive Officer, che i di-rigenti responsabili delle funzioni e aree competenti in relazione agli argomenti posti all’Ordine del Giorno si tenessero a dispo-sizione per intervenire, ove richiesti, alle riunioni del Consiglio. Tali soggetti sono stati presenti alle riunioni consiliari solo per la discussione dei punti di rispettiva competenza e hanno abban-donato la riunione al momento della deliberazione da parte del Consiglio;

ha predisposto, d’intesa con il Chief Executive Officer, un pro-gramma di formazione per il Consiglio, cui ha partecipato anche il Collegio Sindacale, finalizzato a far acquisire agli amministratori una puntuale conoscenza dell’attività e dell’organizzazione della Società, del settore e quadro normativo e di autodisciplina di ri-ferimento, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione e del ruolo da svolgere in relazione alle specificità di Acea. Le iniziative di induction svolte nel corso del 2023 hanno riguardato, tra l’al-tro, tematiche legate al business. Inoltre, gli Amministratori sono tenuti informati dalle competenti funzioni aziendali sulle princi-pali novità legislative e regolamentari concernenti la Società e l’esercizio delle proprie funzioni. La Presidente e il Segretario hanno curato che alle sessioni di induction i Consiglieri e i Sindaci potessero partecipare sia di persona sia in video conferenza;

ha presidiato il processo di autovalutazione del Consiglio, che ha visto il coinvolgimento del Comitato per le Nomine e la Remu-nerazione (per maggiori dettagli si rinvia al par. 7 della presente

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 325

Relazione);

ha assicurato che il Consiglio fosse informato, nel corso dell’anno, sullo sviluppo e sui contenuti significativi del dialogo intervenuto con tutti gli azionisti come previsto dalla Politica per la Gestione del Dialogo con gli Investitori istituzionali, gli Azionisti e gli Ob-bligazionisti di Acea approvata dal Consiglio di Amministrazione (per maggiori dettagli si rinvia al par. 13 della presente Relazione).

Segretario del Consiglio

L’art. 18, comma 1, dello Statuto sociale prevede che il Consiglio di Amministrazione elegga tra i propri membri o fuori un Segretario che compilerà i processi verbali delle adunanze del Consiglio stesso.

Come già esposto nel paragrafo relativo al funzionamento del CdA, in data marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il nuovo Regolamento di funzionamento del Consiglio di Amministra-zione, introducendo apposite disposizioni sulla nomina e sui compiti del Segretario.

In particolare, il primo comma del citato articolo prevede che il Consiglio deliberi, su proposta del Presidente, la nomina e la revoca del Segretario dell’organo amministrativo valutando la sussistenza di adeguati requisiti di professionalità e definendone le eventuali ulte-riori attribuzioni.

Su questa base il Consiglio di Amministrazione in data 3 maggio 2023 ha nominato, previa valutazione della sussistenza di adeguati requisiti di professionalità, il Dott. Cosmo Damiano Marzulli quale il Segretario del CdA.

In coerenza con i compiti per esso attribuiti, il Segretario, nel cor-so del 2023, ha supportato l’attività della Presidente e fornito con imparzialità di giudizio assistenza e consulenza all’organo di ammini-strazione su ogni aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo societario.

In particolare, il Segretario ha supportato la Presidente del Consiglio di Amministrazione nello svolgimento delle relative attività di com-petenza, al fine di assicurare che:

l’informativa pre-consiliare fosse accurata, completa e chiara e le informazioni complementari fornite durante le riunioni fossero idonee a consentire agli amministratori di agire in modo informato;

l’attività dei comitati endoconsiliari fosse coordinata con l’attività del Consiglio di Amministrazione;

nelle riunioni consiliari potessero intervenire i dirigenti della So-cietà e quelli delle società del Gruppo, per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all’ordine del giorno;

tutti i Consiglieri e Sindaci potessero partecipare, successiva-mente alla nomina e durante il mandato consiliare, alle specifiche attività di induction sulle dinamiche aziendali e la loro evoluzione, anche nell’ottica del successo sostenibile e dei principi di corret-ta gestione dei rischi;

il processo di autovalutazione dell’organo di amministrazione fosse adeguato e trasparente (per maggiori dettagli, cfr. paragrafo 7).

4.6 Consiglieri Esecutivi

Amministratore Delegato e Direttore Generale

Il 3 maggio 2023 il Consiglio di Amministrazione ha nominato Fa-brizio Palermo quale Amministratore Delegato e Direttore Genera-le. In particolare, con riferimento alla carica di Amministratore De-legato, al Dott. Fabrizio Palermo, ai sensi dell’art. 20 dello Statuto, è stata delegata la gestione ordinaria e straordinaria della Società, la firma sociale, la rappresentanza legale e processuale attiva e passi-

va e tutti i poteri nell’ambito delle deleghe conferite, entro limiti di impegno prefissati.

All’Amministratore Delegato sono stati conferiti tutti i poteri per l’amministrazione della Società, ad eccezione di quelli diversamente attribuiti da disposizioni di legge e di Regolamento, dallo Statuto so-ciale ovvero dall’assetto dei poteri approvato da ultimo nel mese di maggio 2023. Inoltre, elabora proposte relative a budget annuali e piani industriali pluriennali da sottoporre al Consiglio di Amministra-zione per quanto di competenza, garantendo e verificando il rispetto degli indirizzi sulla gestione che ne derivano.

In particolare, l’Amministratore Delegato, inter alia:

definisce gli interventi volti a realizzare trasformazioni strutturali dell’attività dell’impresa;

adotta i provvedimenti inerenti l’assunzione e la cessazione del personale anche dirigente e di ogni altro atto afferente il rappor-to di lavoro con i dipendenti, fermi restando i poteri e le preroga-tive del Consiglio di Amministrazione e le competenze attribuite al Comitato per le Nomine e la Remunerazione;

attua le modifiche organizzative e procedurali delle attività della Società coerentemente alle linee guida deliberate dal CdA;

ha la responsabilità delle attività attraverso cui viene esercitata la direzione e il coordinamento delle società operative controllate e partecipate di Acea, anche attraverso l’indicazione di obietti-vi e con il monitoraggio e il controllo delle attività e dei risultati delle società del Gruppo, in coerenza alle strategie del Gruppo, assicurando il coordinamento gestionale e organizzativo delle società sottoposte a direzione e coordinamento di Acea o co-munque da essa controllate ai sensi dell’art. 2359 c.c.;

ha una delega per dare seguito alle iniziative di Sponsorizzazione e Liberalità orientate ad accrescere la stima, il buon nome o la reputazione della Società o del Gruppo, che abbiano conseguito il parere favorevole del Comitato per il Territorio, entro l’importo di 100.000,00.

L’Amministratore Delegato informa il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale almeno trimestralmente e comunque in occa-sione delle riunioni del Consiglio stesso, sull’attività svolta e relativa-mente all’andamento della gestione della Società, sulla sua prevedi-bile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Società o dalle sue con-trollate, secondo quanto previsto dall’art. 20.1 dello Statuto sociale.

Inoltre, l’Amministratore Delegato è incaricato dell’istituzione e del mantenimento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, come previsto dal Codice (per una descrizione dettagliata dei compiti attribuiti all’Amministratore Delegato in relazione al SCIGR si rinvia al paragrafo 10.1 della presente Relazione).

Quanto, invece, al Direttore Generale, il Consiglio di Amministra-zione, nella riunione del 3 maggio 2023, ha deliberato di attribuire al Dott. Palermo, inter alia, i seguenti poteri:

la gestione ordinaria della Società, e, di conseguenza, tutti i poteri a tal fine necessari, escludendo le attività che mantiene direttamente l’Amministratore Delegato. A tal fine il Direttore Generale ha il potere di dare attuazione, compiendo tutti i rela-tivi atti, alle direttive ricevute dal Consiglio di Amministrazione e dagli Organi delegati del Consiglio stesso;

le determinazioni afferenti contratti di appalto di lavori e ac-cordi quadro, l’acquisto, l’affitto, il leasing, la locazione, il co-modato, la permuta e l’alienazione di beni, esecuzione ai pro-cessi di trasformazione, il compimento di atti di acquisto, di disposizione e alienazione dei beni immobili strumentali e non

326 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

strumentali all’esercizio delle attività caratteristiche, la ristrut-turazione di impianti esistenti o la realizzazione di nuovi, l’ac-quisizione e/o la cessione dei brevetti, la partecipazione a gare e la presentazione di offerte. In tale contesto, i poteri dell’Am-ministratore Delegato si esercitano per le operazioni di valore fino a 7,5 milioni se in linea con il budget e fino a 1 milione se extra-budget;

poteri in materia bancaria e finanziaria;

a eccezione dei dirigenti, l’adozione dei provvedimenti inerenti l’assunzione e la cessazione del personale e di ogni altro atto affe-rente il rapporto di lavoro con i dipendenti, fermi restando i poteri e le prerogative del Consiglio di Amministrazione e le competenze attribuite al Comitato per le Nomine e la Remunerazione;

la sottoscrizione di contratti di appalto di qualunque importo ag-giudicati in base al D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.

Per quanto non compreso nei poteri del Direttore Generale valgono i poteri di approvazione e di indirizzo dell’Amministratore Delegato e del Consiglio d’Amministrazione.

Con riferimento alle materie riservate al Consiglio di Amministra-zione dall’assetto dei poteri e dall’art. 20.2 dello Statuto di rinvia al paragrafo 4.1 della presente Relazione.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

La Presidente non ha ricevuto deleghe gestionali e non riveste uno specifico ruolo nell’elaborazione delle strategie aziendali.

Per le attribuzioni e le prerogative della Presidente si rinvia al para-grafo 4.5 della presente Relazione.

Poteri congiunti del Presidente e dell’Amministratore Delegato

Con delibera del Consiglio del 3 maggio 2023 è inoltre conferita una delega congiunta alla Presidente e all’Amministratore Delegato che, in caso di comprovata urgenza e necessità, attribuisce la facoltà di 1) adottare gli atti ordinariamente riservati al Consiglio di Ammini-strazione in materia di, inter alia, appalti, acquisti, trasformazione di impresa, partecipazione a gare (per le quali i limiti di importo sono da considerarsi riferiti agli impegni finanziari o alle spese o agli oneri o ai debiti comunque sostenibili dalla Società in caso di aggiudicazio-ne), rilascio di fideiussioni e ii) di designare i componenti dei Collegi Sindacali e dei membri dei Consigli di Amministrazione delle Società controllate e partecipate più significative, intendendosi per tali quelle:

quotate nei mercati regolamentati o con titoli diffusi ex art. 116 del TUF;

che richiedono impegni di capitale, finanziamento soci o garanzie superiori a 10 milioni.

Il Presidente e l’Amministratore Delegato informano il Consiglio dei provvedimenti adottati nella prima riunione successiva; il Consiglio verifica la sussistenza dei presupposti di necessità e urgenza.

Inoltre, la Presidente e l’Amministratore Delegato designano i com-ponenti dei Collegi Sindacali e dei Consigli di Amministrazione delle Società del Gruppo Acea diverse da quelle “più significative”.

Informativa al Consiglio da parte dei Consiglieri/organi delegati

Ai sensi dell’art. 20 dello Statuto Sociale, gli organi delegati rife-riscono al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale, a scadenze trimestrali, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Società o dalle sue controllate.

A tal riguardo, nel corso dell’esercizio 2023, la Presidente e l’Am-ministratore Delegato hanno reso, con apposita relazione trime-strale al Consiglio, e al Collegio Sindacale sull’esercizio loro attri-buite, producendo un elenco degli atti più significativi adottati delle deleghe conferite agli organi delegati dal CdA.

In occasione di eventi e/o operazioni di particolare rilievo per la So-cietà, gli organi delegati hanno riferito al CdA e al Collegio Sindacale alla prima riunione utile.

Altri Consiglieri esecutivi

Fatta eccezione per l’Amministratore Delegato/Direttore Genera-le, Fabrizio Palermo, nel Consiglio di Amministrazione di Acea non sono presenti altri Consiglieri qualificabili quali esecutivi ai sensi del-le definizioni di cui al Codice di Corporate Governance.

4.7 Amministratori Indipendenti e Lead Independent Director

Amministratori indipendenti

Il Consiglio di Amministrazione della Società è caratterizzato da un numero di amministratori indipendenti che rappresentano la mag-gioranza assoluta dei suoi componenti.

Il loro numero e le loro competenze sono adeguati alle esigenze dell’impresa e al funzionamento del Consiglio, nonché alla costitu-zione dei relativi comitati.

Il Consiglio procede con le verifiche in merito all’indipendenza dei propri membri al momento della nomina e, successivamente, con cadenza annuale.

In particolare, nel mese di marzo 2024, è stato completato il pro-cesso diretto alla valutazione dell’indipendenza degli amministratori ai sensi del Codice e dell’art. 148 comma 3 del TUF.

Il percorso seguito dalla Società può contemplare le seguenti modalità.

Innanzitutto, la valutazione di indipendenza dei membri del Consiglio di Amministrazione si fonda sulle informazioni in possesso della So-cietà in merito alla presenza di eventuali relazioni significative nonché su quelle fornite con apposita dichiarazione dal singolo membro.

La Società, ogniqualvolta ritenga che le informazioni disponibili non siano sufficienti ai fini della valutazione, o se dalle informazioni a di-sposizione della Società emergano dubbi o perplessità circa l’indi-pendenza, invia all’amministratore interessato apposita richiesta di integrazione o di chiarimenti.

Ai fini di un funzionale svolgimento del processo di valutazione e della corretta interpretazione delle informazioni disponibili, il Consi-glio di Amministrazione si riserva la facoltà di avvalersi del supporto di un consulente esterno qualificato.

Inoltre, ciascun amministratore indipendente comunica con tem-pestività al Consiglio di Amministrazione il determinarsi di situazioni che siano astrattamente idonee a far venir meno il requisito.

Qualora il Consiglio di Amministrazione ritenga di disapplicare ta-luno dei criteri di significatività in capo a uno o più amministratori, fornisce adeguata, trasparente ed esaustiva motivazione circa le ra-gioni di tale disapplicazione.

Il Collegio Sindacale verifica la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Ammini-strazione per valutare l’indipendenza dei membri non esecutivi e l’e-sito di tali controlli è reso noto al mercato all’interno della presente Relazione o della relazione dei Sindaci all’Assemblea.

Lo svolgimento del processo annuale svolto nel 2024 ha costitu-ito oggetto di particolare attenzione la posizione del Consigliere Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso Quest’ultimo, infatti, è

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 327

stato nominato per la prima volta dall’Assemblea dei Soci riunitasi in data 23 aprile 2015 e, pertanto, alla data del suddetto Consiglio di Amministrazione, lo stesso Consigliere risultava prossimo all’aver ricoperto la carica di Amministratore della Società per più di nove esercizi negli ultimi dodici esercizi.

Poiché tale circostanza è espressamente menzionata dal Codice di Corporate Governance come una delle circostanze che compro-mettono, o appaiono compromettere, l’indipendenza di un Ammi-nistratore, il Consiglio di Amministrazione ha esaminato approfon-ditamente la posizione e le caratteristiche personali del Consigliere Capece Minutolo Del Sasso.

Nell’ambito di tale valutazione, effettuata sulla base delle dichia-razioni fornite dallo stesso Consigliere, delle informazioni acquisite autonomamente dalla Società e dei convincimenti propri del Consi-glio di Amministrazione in relazione al profilo soggettivo del suddet-to Consigliere, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 5 marzo 2024 tenuto conto:

del criterio interpretativo previsto dal Codice di Corporate Governance in base a cui: “le società adottano il Codice con prevalenza della sostanza sulla forma e applicano le sue racco-mandazioni secondo il criterio del comply or explain”;

dell’autonomia di giudizio sempre dimostrata nel tempo dal Consigliere Capece Minutolo Del Sasso;

dell’elevata integrità morale e il notevole standing professionale dimostrati dal suddetto Consigliere per l’intera durata dei rela-tivi incarichi;

della fattiva e puntuale partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e agli interventi e contributi di libero pen-siero che hanno inteso contribuire al dibattito consiliare ai fini delle deliberazioni assunte;

del rilevante contributo apportato, in generale, dal Consigliere alla Società nello svolgimento del proprio ruolo di Amministra-tore e nelle dinamiche dei comitati endo-consiliari;

del generale apprezzamento da parte del management della So-cietà circa l’operato dello stesso Consigliere;

della circostanza che la permanenza in carica del medesimo sog-getto per più di nove esercizi non debba di per e automatica-mente essere considerata un requisito negativo dirimente per la qualificazione dell’indipendenza, in quanto il consolidamento della conoscenza delle problematiche specifiche e delle dinamiche proprie dell’emittente, accompagnato da un atteggiamento di sostanziale indipendenza e autonomia di giudizio del Consigliere, non necessariamente e automaticamente assume contorni pre-giudizievoli decisivi ai fini del requisito di indipendenza; nonché

delle informazioni fornite da tale Amministratore, che ha con-fermato che nella valutazione del requisito di indipendenza si debba avere riguardo a criteri sostanziali, confermando altresì di trovarsi a operare in un contesto in cui peraltro ritiene tuttora integrati, nel proprio caso, gli altri indici di valutazione dell’indi-pendenza previsti dal Codice di Corporate Governance e in una piena indipendenza e autonomia di giudizio.

Ha ritenuto sussistente in capo a detto Amministratore, in ot-temperanza al citato princìpio della prevalenza della sostanza sulla forma, il requisito di indipendenza ai sensi del Codice di Corporate Governance.

Pertanto, a esito delle attività svolte nel corso del 2024 il Consiglio di Amministrazione, sulla base di tutte le informazioni a disposizione della Società, delle informazioni fornite dai singoli consiglieri, a marzo 2024 ha ritenuto sussistenti i requisiti di indipendenza, contemplati dall’art. 148, comma 3, del TUF e dalla raccomandazione 7 del Codi-

ce, in capo ai Consiglieri Barbara Marinali, Antonella Rosa Bianchessi, Alessandro Caltagirone, Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso, Antonino Cusimano, Elisabetta Maggini, Luisa Melara, Angelo Piazza, Alessandro Picardi, Patrizia Rutigliano e Nathalie Tocci.

Per quanto occorrer possa, in occasione della verifica della sussi-stenza dei requisiti di indipendenza dell’attuale organo amministra-tivo, il Consiglio ha espresso la relativa valutazione in conformità ai criteri contenuti nel Codice.

Inoltre, il Collegio Sindacale, nell’ambito dei compiti a esso attribuiti dalla legge, ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l’in-dipendenza dei propri membri e rendere noto l’esito della verifica al mercato nell’ambito della Relazione sul governo societario.

Nel corso dell’esercizio non si è resa necessaria la tenuta di una riu-nione separata degli amministratori indipendenti, anche in conside-razione della qualità dell’informativa ricevuta dagli organi delegati e la loro partecipazione attiva in Consiglio e nei comitati endoconsiliari.

Ai fini della valutazione della sussistenza o meno dei requisiti di in-dipendenza previsti dal Codice di Corporate Governance, il consi-glio di amministrazione, ai sensi della raccomandazione 7 lett. c) del Codice di Corporate Governance, nella seduta del 5 marzo 2024, ha adottato specifici parametri quantitativi applicabili ai rapporti di natura commerciale, finanziaria o professionale di seguito indicati:

rapporti di natura commerciale o finanziaria: (i) il 5% del fattu-rato annuo dell’impresa o dell’ente di cui l’amministratore abbia il controllo o sia amministratore esecutivo ovvero dello studio pro-fessionale o della società di consulenza di cui egli sia partner; e/o (ii) il 5% dei costi annui sostenuti dal Gruppo Acea che risultino riconducibili alla stessa tipologia di rapporti contrattuali;

prestazioni professionali: (i) il 5% del fatturato annuo dell’impre-sa o dell’ente di cui l’amministratore abbia il controllo o sia am-ministratore esecutivo ovvero dello studio professionale o della società di consulenza di cui egli sia partner; e/o (ii) il 2,5% dei costi annui sostenuti dal Gruppo Acea che risultino riconducibili ad incarichi di natura similare.

Il superamento di tali parametri è tale da precludere, in linea di principio e salva la ricorrenza di circostanze particolari da valutare in concreto e motivare, la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice stesso in capo all’amministratore non esecutivo cui trovano applicazione.

Lead Independent Director

Il CdA ha verificato in data 5 marzo 2024, come negli scorsi anni, che continuano a non ricorrere le circostanze di cui alla raccoman-dazione 13 del Codice in presenza delle quali viene raccomandata la nomina di un lead independent director.

Infatti, in Acea la Presidente del Consiglio di Amministrazione non è il chief executive officer, non è titolare di rilevanti deleghe ge-stionali, risulta essere l’azionista che detiene il controllo, anche congiunto, sulla Società.

Al contempo, sino alla data della presente Relazione, non sono state avanzate da parte gli amministratori indipendenti richieste in merito a tale nomina.

328 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

5. Gestione delle informazioni societarie

Il Consiglio di Amministrazione di Acea ha adottato, su proposta del CEO, un Regolamento per la gestione interna e la comunicazione all’esterno di documenti e informazioni privilegiate, che:

stabilisce le modalità di trattamento e diffusione delle informa-zioni societarie all’interno del Gruppo;

codifica il dovere di riservatezza degli esponenti aziendali che entrino in possesso di informazioni la cui intempestiva diffusione potrebbe recare nocumento al patrimonio della Società e/o dei soci, ma anche l’obbligo della Società, in presenza di circostanze qualificate, di provvedere a darne tempestiva ed esauriente in-formazione al mercato;

prevede la procedura di formazione dei comunicati relativi alle informazioni price sensitive, per prevenire possibili distorsioni od irregolarità informative.

Tale Regolamento è disponibile sul sito internet di Acea nella pagina:

www.gruppo.acea.it/governance/sistema-controllo-interno-ge-stione-rischi/trattamento-informazioni-societarie.

È prevista l’istituzione, ai sensi dell’art. 18, par. 1, lettera a) del Re-golamento (UE) n. 596/2014 (MAR), di un Elenco delle persone aventi accesso a Informazioni Privilegiate.

L’Elenco è suddiviso in:

una “sezione permanenti”, nella quale sono iscritti i soggetti che hanno accesso a tutte le Informazioni Privilegiate;

tante sezioni per ciascuna informazione privilegiata, nella quale sono iscritti i soggetti che hanno accesso alla specifica informa-zione privilegiata.

L’art. 7 del Regolamento MAR dispone che per informazione pri-vilegiata si intende “un’informazione avente un carattere preciso, che

non è stata resa pubblica, concernente, direttamente o indirettamen-te, uno o più emittenti o uno o più strumenti finanziari, e che, se resa pubblica, potrebbe avere un effetto significativo sui prezzi di tali stru-menti finanziari o sui prezzi di strumenti finanziari derivati collegati”. Un’informazione si considera di carattere preciso se fa riferimento a una serie di circostanze esistenti o che si può ragionevolmente ri-tenere che vengano a prodursi o a un evento che si è verificato o del quale si può ragionevolmente ritenere che si verificherà e se tale infor-mazione è sufficientemente specifica da permettere di trarre conclu-sioni sul possibile effetto di detto complesso di circostanze o di detto evento sui prezzi degli strumenti finanziari o del relativo strumento finanziario derivato [..]. A tal riguardo, nel caso di un processo pro-lungato che è inteso a concretizzare, o che determina, una particolare circostanza o un particolare evento, tale futura circostanza o futuro evento, nonché le tappe intermedie di detto processo che sono col-legate alla concretizzazione o alla determinazione della circostanza o dell’evento futuri, possono essere considerate come informazioni aventi carattere preciso”.

È stata inoltre adottata una disciplina di Internal Dealing in osservan-za delle disposizioni di cui all’art. 19 del Regolamento MAR, che sta-bilisce che le operazioni su strumenti finanziari, effettuate da parte delle “persone rilevanti” e dalle persone a loro strettamente legate, siano comunicate ad Acea e alla CONSOB tempestivamente e co-munque non oltre tre giorni lavorativi dall’operazione, su richiesta delle persone rilevanti.

Le persone rilevanti e le persone a loro strettamente legate sono te-nuti a notificare alla Società, ai sensi della richiamata normativa, tut-te le operazioni condotte per loro conto una volta che l’ammontare complessivo di tali operazioni raggiunga la soglia di 20.000,00 nell’arco di un anno solare.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 329

6. Comitati interni al Consiglio (ex art. 123-bis TUF, c. 2, lett. d)

Il Consiglio di Amministrazione ha istituito al proprio interno tre co-mitati a benefìcio dello stesso organo amministrativo e precisamente: il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, il Comitato Controllo e Rischi e il Comitato per l’Etica, la Sostenibilità e l’Inclusione.

Con riguardo al Comitato OPC, si rinvia al paragrafo 11 della pre-sente Relazione.

Il Consiglio di Amministrazione nell’adottare il proprio regolamen-to ha previsto che i compiti e la composizione di ciascun comitato siano fissati al momento della loro costituzione con deliberazione del Consiglio di Amministrazione e che l’attività dei comitati possa essere regolata da specifici regolamenti operativi che fissino le pro-cedure di funzionamento in relazione ai compiti agli stessi affidati.

Pertanto, la composizione, i compiti e il funzionamento di ciascun comitato sono disciplinati dal Consiglio mediante l’adozione di ap-positi regolamenti, in coerenza con i criteri fissati dal Codice.

I componenti dei comitati (non meno di 3 per ciascuno di essi) sono nominati dal Consiglio e sono scelti tra i membri dello stesso. Il Consiglio ha determinato la composizione dei comitati privilegiando la competenza e l’esperienza dei relativi componenti. Si segnala che, come evidenziato negli orientamenti agli Azionisti della Società sulla dimensione e composizione del nuovo Consiglio di Amministrazio-ne, l’ampliamento del numero dei consiglieri deliberata dall’assem-blea dei soci in data 18 aprile 2023 aveva l’obiettivo di consentire una più efficace distribuzione dei compiti, evitando così che si veri-ficasse una concentrazione degli incarichi.

Nominati dal Consiglio tra i propri componenti, i presidenti dei co-mitati ne convocano le riunioni, definendone le agende, preparan-done i lavori, coordinandone la discussione. Alla prima seduta utile del Consiglio, essi forniscono informativa sulle attività rilevanti svol-te dai comitati e sulle proposte e pareri formulati.

In caso di assenza o impedimento, i presidenti sono sostituiti dal componente del comitato più anziano d’età. Per l’organizzazione dei propri lavori, i comitati si avvalgono del Segretario del Consiglio di Amministrazione o da altro soggetto individuato dal comitato stes-so. I comitati si riuniscono, su invito del proprio presidente, nel luogo fissato dall’avviso di convocazione trasmesso a tutti i componenti almeno 3 giorni lavorativi prima di quello fissato per la riunione; in caso d’urgenza, il termine può essere ridotto a 24 ore prima dell’ora fissata per la riunione. La documentazione relativa alle riunioni è po-sta a disposizione dei membri dei comitati contestualmente all’avvi-so di convocazione da parte del Segretario del rispettivo comitato. La documentazione relativa alle materie all’Ordine del Giorno è messa a disposizione dei componenti, da parte del Segretario del rispettivo comitato, di norma almeno tre giorni lavorativi prima della data della riunione, salvi casi eccezionali.

Oltre agli obblighi normativi relativi alle informazioni privilegiate, i componenti di ogni comitato, nonché i partecipanti alle riunioni, sono tenuti alla riservatezza dei dati e delle informazioni ricevuti nell’esercizio delle loro funzioni.

Si ricorda, inoltre, che Acea si è dotata di un apposito software proprio allo scopo di consentire una gestione sicura delle riunioni dei comitati e una trasmissione sicura delle connesse informazioni e documentazione. Per ulteriori informazioni in merito al suddetto software, si rinvia al paragrafo 4.4 della presente Relazione.

I comitati si riuniscono sulla base di un calendario approvato da ciascuno di essi, su proposta dei rispettivi presidenti, e aggiornato

ogniqualvolta ritenuto opportuno e/o necessario dal rispettivo pre-sidente, alla luce dell’evoluzione delle attività sociali.

Su apposito invito del rispettivo presidente, alle riunioni di ciascun comitato possono prendere parte altri componenti il Consiglio di Amministrazione ovvero esponenti delle funzioni aziendali o sogget-ti terzi la cui presenza possa risultare di ausilio al migliore svolgimen-to delle funzioni del comitato.

Alle riunioni dei comitati partecipa, altresì, il Presidente del Collegio Sindacale, ovvero altro sindaco da lui designato (essendo ricono-sciuta, in ogni caso, anche agli altri sindaci effettivi facoltà di inter-venire).

Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti; a parità di voti, prevale quello del presidente del comitato.

Di ogni riunione è redatto un verbale, sottoscritto dal presidente del comitato e dal Segretario. Nello svolgimento delle proprie atti-vità, i comitati hanno la facoltà di accedere alle informazioni e alle strutture aziendali ritenute necessarie per lo svolgimento dei propri compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio.

I comitati previsti dal Codice dispongono di un adeguato budget an-nuale di spesa attribuito loro dal Consiglio.

In linea con le best practice, gli amministratori indipendenti co-stituiscono la maggioranza dei componenti dei comitati consiliari raccomandati dal Codice e la presidenza degli stessi è affidata a un amministratore indipendente.

Comitati ulteriori (diversi da quelli previsti dalla normativa o raccomandati dal Codice)

È stato istituito il Comitato per il Territorio, composto da tre am-ministratori non esecutivi e indipendenti, con funzioni consultive e di monitoraggio del processo di concessione di sponsorizzazioni e liberalità. Il Comitato per il Territorio ha il compito, tra l’altro, di:

esaminare preventivamente le esigenze rappresentate da Acea e dalle società controllate rispetto al territorio in cui il Grup-po opera e riflesse nelle linee guida che annualmente vengono predisposte per orientare e definire gli ambiti di intervento delle iniziative di sponsorizzazioni e liberalità da sottoporre all’appro-vazione del Consiglio di Amministrazione;

esaminare preventivamente norme direzionali e procedure in materia di sponsorizzazioni ed erogazioni liberali, che stabilisca-no ruoli, responsabilità, principi di controllo e norme comporta-mentali da rispettare;

esaminare preventivamente il budget di spesa annuale da sotto-porre all’approvazione del Consiglio di Amministrazione; e

esprimere pareri in relazione alla formalizzazione delle sponsoriz-zazioni ed erogazioni liberali individuate dall’organo/funzione di Acea o delle società controllate tempo per tempo competente, verificando la coerenza con il budget e con le linee guida tempo per tempo definite.

Nel corso del 2023, il Comitato per il Territorio ha espresso, tra l’altro, nel corso di tutte le riunioni, parere in ordine alle sponsoriz-zazioni ed erogazioni liberali sottoposte dalla competente funzione di Acea. A seguito di ciascuna riunione il Comitato per il Territorio ha reso apposita informativa al Consiglio di Amministrazione circa le attività svolte.

330 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

7. Autovalutazione e successione degli Amministratori Comitato Nomine

Valutazione del funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati

In adesione alle raccomandazioni 22 e 23 del Codice di Corporate Governance, ancora richiamate e integrate nell’11° rapporto 2023 del Comitato Italiano di Corporate Governance, in data 14 dicem-bre 2023, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di svolgere una valutazione (“Board Review”) della propria dimensione, compo-sizione e funzionamento, nonché dei suoi Comitati, per i tre anni di durata del mandato consiliare, ricorrendo all’ausilio di un consulente esterno indipendente.

La Presidente del Consiglio, coadiuvata dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione e con il supporto dalla Segreteria del Consiglio di Amministrazione, ha avviato il percorso volto all’autovalutazione e definito le modalità di svolgimento. Al termine di una selezione competitiva, la Società ha affidato l’incarico alla società Crisci & Partners Srl, a cui sono stati riconosciuti i requisiti di neutralità, obiettività, competenza e indipendenza. L’incarico avrà la durata di tre anni, coincidente con il mandato del Consiglio di Amministra-zione.

Nell’ambito del progetto, che si concluderà alla fine del 2025, la Presidente del Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità di: definire le linee guida, tenendo conto del livello di complessità dei lavori del Consiglio e delle best practice in materia di governance, assicurare che il processo sia condotto in modo costruttivo e tra-sparente, coinvolgendo tutti i membri del Consiglio e i componenti dei Comitati, monitorare l’avanzamento dei lavori e l’aderenza alle linee guida stabilite. Il Comitato per le Nomine e la Remunerazio-ne ha funzioni istruttorie, supportato dalla Segreteria del Consiglio di Amministrazione, e la responsabilità di supervisionare lo svol-gimento delle varie fasi del processo, aggiornando il Consiglio. La collaborazione offerta dal consulente esterno indipendente Crisci & Partners contribuisce a un processo trasparente e imparziale, volto a identificare le possibili aree di miglioramento per contribuire all’ef-ficacia ed efficienza dell’operato del Consiglio.

Il progetto di Autovalutazione, condiviso dal Consiglio di Ammini-strazione in carica, intende sviluppare un percorso graduale e per-sonalizzato, che supporti il Consiglio e i Consiglieri a realizzare la propria piena consapevolezza sul ruolo, il funzionamento e il focus condiviso sugli obiettivi da realizzare nel triennio. La Board Review, articolata in tre fasi nel corso del triennio, sarà effettuata con il sup-porto di Crisci & Partners:

Fase I. Prevede una ricognizione iniziale, con l’esame della docu-mentazione societaria disponibile e interviste con i ruoli chiave de-gli Organi aziendali, per confermare la consapevolezza dei singoli e dell’organo sulle caratteristiche del proprio ruolo, e la condivisione su:

Purpose, mission e modello di ingaggio;

Composizione, focus e commitment dei singoli;

Funzionamento degli organi;

Bisogni di Onboarding/Induction.

Fase II. Prevede l’analisi e la verifica dei livelli di efficienza ed effi-

cacia nel funzionamento e nella performance del CdA e dei Comi-tati endo-consiliari nonché la valutazione del mix di competenze ed esperienze presenti, attraverso interviste con i membri del Consiglio e del Collegio Sindacale, volte a anche a verificare:

la comprensione dei ruoli e responsabilità dei singoli;

i soft skills di gruppo e dinamiche relazionali;

qualità del dibattito e del processo decisionale degli organi.

Fase III. Completa il percorso di Autovalutazione 2025, con la ve-rifica dell’efficienza ed efficacia del CdA e dei Comitati Endo-Con-siliari, oltre che di compliance al disposto normativo e regolatorio, attraverso l’utilizzo di questionari e interviste di approfondimento con i Consiglieri, anche per valorizzare:

suggerimenti su come consolidare il ruolo e i contributi dei sin-goli e del CdA;

salutazioni sulle attività di Onboarding e i-bisogni di Induction e suggerimenti utili sulla loro evoluzione nel tempo, nei modi e nei contenuti per adeguare al meglio il mix di competenze dei singoli membri del CdA con i temi di governance, di strategia e dei rischi e controlli, specifici di Acea;

suggerimenti per favorire la crescita di dinamica, collaborazione e fiducia tra i singoli membri del Consiglio, per promuovere un confronto proattivo e positivo sui temi strategici;

spunti di riflessione dal confronto con i peer e le best practice di governance, attraverso analisi di benchmarking di governance.

Nell’ambito della Fase III, è prevista la possibilità di utilizzare anche gli strumenti della Peer-to-Peer review, per valutare esperienze e competenze dei singoli e del gruppo e i comportamenti adottati, e della Board Effectiveness per la valutazione dell’efficacia della per-formance realizzata dal Consiglio.

Piani di successione

Al Consiglio è stata rappresentata l’opportunità di avviare, nel cor-so del presente mandato consiliare, le attività funzionali all’adozione di un piano di successione del CEO che definisca le procedure da seguire in caso di cessazione anticipata dell’incarico, un periodico aggiornamento dello stesso e le modalità di attuazione.

A tale riguardo, il Consiglio di Amministrazione della Società, no-minato nell’aprile 2023, riconoscendo l’importanza dei piani di successione nel favorire il ricambio generazionale, nel migliorare la gestione della cessazione dall’incarico degli amministratori esecutivi e del top management e nel contenere gli effetti negativi di eventuali discontinuità gestionali, ha ritenuto di non avviare l’elaborazione di un piano di successione per gli amministratori esecutivi.

Ciò è direttamente connesso alle attuali modalità di nomina degli amministratori esecutivi, espressione del maggiore azionista e delle valutazioni a questo ultimo riconducibili.

In caso di cessazione dalla carica degli amministratori esecutivi, il Consiglio di Amministrazione ha la facoltà di cooptare nuovi consi-glieri in sostituzione dei cessati e delibera l’attribuzione delle deleghe.

In occasione della prima Assemblea utile, si provvede alla successiva integrazione del Consiglio di Amministrazione.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 331

7.1 Comitato per le Nomine e la Remunerazione

Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, alla data della pre-sente Relazione, è composto da quattro amministratori, non ese-cutivi e indipendenti, e precisamente da Massimiliano Capece Mi-nutolo Del Sasso (Presidente), Angelo Piazza, Patrizia Rutigliano e Nathalie Tocci.

Il Consiglio di Amministrazione ha riconosciuto in capo a Massi-miliano Capece Minutolo Del Sasso e a Nathalie Tocci il requisito di un’adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria e di politiche retributive.

Le attività di segreteria del Comitato per le Nomine e la Remunera-zione sono svolte dal Segretario del Consiglio di Amministrazione o da altro soggetto individuato dal Comitato stesso.

Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, nell’ambito dei compiti attribuiti, ha funzioni istruttorie, propositive e consultive; in particolare, è incaricato di assistere il Consiglio di Amministrazio-ne nelle valutazioni e nelle decisioni relative alla sua composizione e alle politiche di remunerazione dell’Amministratore Delegato, degli amministratori che ricoprono particolari cariche e dei dirigenti con responsabilità strategiche.

Si segnala che sono accorpate in un unico comitato le attribuzioni in materia di nomine e di remunerazioni, in linea con quanto espressa-mente previsto dal Codice, nel rispetto delle regole relative alla com-posizione di ciascun comitato, così da assicurare il corretto espleta-mento delle relative attribuzioni in modo efficace ed efficiente.

In particolare, il Comitato per le Nomine e la Remunerazione:

propone al Consiglio di Amministrazione la politica per la remu-nerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, nell’ottica della sostenibilità e della creazione di va-lore nel medio-lungo periodo;

valuta periodicamente la adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della Politica sulla remunerazione degli amministratori e del top management, sulla base delle informa-zioni fornite dall’Amministratore Delegato, e formula al Consi-glio di Amministrazione proposte in materia;

propone al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di amministratore, in caso di cooptazione;

presenta proposte al Consiglio di Amministrazione sulla remu-nerazione degli amministratori esecutivi e degli altri ammini-stratori che ricoprono particolari cariche nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione;

monitora l’applicazione delle decisioni assunte dal Consiglio stesso verificando, in particolare, l’effettivo raggiungimento de-gli obiettivi di performance;

sottopone al Consiglio la Relazione sulla remunerazione ai sen-si dell’art. 123-ter del TUF che gli Amministratori presentano all’Assemblea annuale;

formula pareri al Consiglio in merito alla dimensione e alla com-posizione del Consiglio stesso ed esprime raccomandazioni in merito alle figure manageriali e professionali la cui presenza sia ritenuta opportuna;

esprime pareri preventivi e non vincolanti, con riguardo alle figu-re da qualificarsi come aventi responsabilità strategiche;

acquisisce, ai fini dell’espressione di pareri preventivi e non vin-colanti, le istruttorie svolte in funzione della scelta dei dirigenti con responsabilità strategiche nonché quelle relative alle desi-gnazioni degli Amministratori e dei Sindaci nelle società più si-gnificative; e

ai fini dell’espressione di pareri preventivi e non vincolanti, il medesimo Comitato acquisisce le istruttorie svolte in funzione della scelta di quei dirigenti che, ancorché non qualificabili quali dirigenti con responsabilità strategiche, svolgono funzioni rile-vanti per il conseguimento dei risultati del Gruppo (le Risorse Chiave”).

Gli Amministratori si devono astenere dal partecipare alle riunio-ni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione in cui vengono formulate le proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla propria remunerazione.

Nel corso del 2023, il Comitato ha tenuto 13 riunioni, con una du-rata media di circa un’ora, debitamente verbalizzate e caratterizzate dalla regolare partecipazione dei suoi componenti. Alle riunioni han-no partecipato regolarmente il Presidente del Collegio Sindacale e/o altro Sindaco fornendo un importante contributo alla discussione.

Alla data della presente relazione, si sono tenute 3 riunioni.

La partecipazione di ciascun amministratore alle riunioni del Comi-tato è rappresentata nella Tabella n. 3.

Alle riunioni del Comitato hanno partecipato esponenti delle fun-zioni aziendali competenti per materia la cui presenza è stata rite-nuta di ausilio al migliore svolgimento delle funzioni del Comitato stesso, su apposito invito del rispettivo Presidente, previa informa-zione al Chief Executive Officer.

Il Comitato ha avuto accesso alle informazioni e alle funzioni azien-dali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti.

Nel corso del 2023, il Comitato, per quanto di competenza in ma-teria di remunerazione, ha, tra l’altro:

sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione la Relazione sulla remunerazione ai sensi dell’art. 123-ter del TUF, e, in particolare, la sezione relativa alla Politica per la Remunera-zione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità stra-tegiche per l’anno 2023;

monitorato la concreta applicazione della politica per la remu-nerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche;

preso atto del raggiungimento degli obiettivi economico-finan-ziari e autorizzato il pagamento del programma di incentivazio-ne variabile di breve periodo MBO 2022” (“Management By Objectives”);

formulato una proposta al Consiglio di Amministrazione in or-dine alla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di breve periodo MBO 2023” del CEO e dei dirigenti con responsabilità strategiche;

espresso parere favorevole rispetto all’adozione di alcune pro-poste di modifica al Regolamento del Long Term Incentive Plan 2021-2023 da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Am-ministrazione;

sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, successivamente al rinnovo del Consiglio di Amministrazione da parte dell’Assemblea del 18 aprile 2023, la proposta rela-tiva ai compensi spettanti al Presidente e all’Amministratore Delegato, ex art. 2389 co. c.c., da sottoporre all’organo amministrativo;

esaminato e valutato positivamente la proposta di un compenso aggiuntivo per i componenti del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, del Comitato Controllo e Rischi, del Comita-to per l’Etica, la Sostenibilità e l’Inclusione, del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate e del Comitato per il Territorio, da sottoporre all’organo amministrativo.

Per quanto di competenza in materia di nomine, il Comitato ha:

332 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

formulato una proposta al Consiglio di Amministrazione in me-rito all’adozione di una serie di orientamenti agli Azionisti della Società sulla dimensione e composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione;

formulato una proposta al Consiglio di Amministrazione affin-ché si procedesse alla nomina per cooptazione dell’Ing. Fran-cesca Menabuoni a seguito delle dimissioni del Dott. Thomas Devedjian;

formulato una proposta al Consiglio di Amministrazione affinché si procedesse a una revisione dell’elenco dei soggetti qualificabili

quali dirigenti con responsabilità strategiche;

coadiuvato il Consiglio nell’attività di autovalutazione del Consi-glio stesso e dei suoi comitati nell’ambito del processo triennale 2020-2023.

Il Consiglio di Amministrazione ha confermato lo stanziamento di un budget annuo per il 2024 pari a 25.000,00 per il Comitato al fine di consentire, qualora ritenuto necessario, il conferimento di incarichi esterni funzionali allo svolgimento delle proprie attività.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 333

8. Remunerazione degli Amministratori

Politica per la Remunerazione

La Politica per la Remunerazione degli Amministratori e del Top Management (“Politica per la Remunerazione”), definita dal Con-siglio di Amministrazione, è dettagliatamente rappresentata nella “Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti” (“Relazione sulla remunerazione”), redatta ex art. 123-ter del TUF e disponibile sul sito internet www.gruppo.acea.it/it nella sezione Governance - Remunerazione”, alla quale si rinvia per ulteriori approfondimenti.

Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione e il Consiglio di Am-ministrazione della Società rivestono un ruolo centrale nella defini-zione della Politica per la Remunerazione.

La funzione People Culture & Organization in raccordo con le altre direzioni/funzioni aziendali competenti e con il coinvolgimento del vertice aziendale istruisce in modo proattivo, chiaro e trasparente il processo di formazione delle politiche di remunerazione. La fase istruttoria ha avvio con il monitoraggio delle più diffuse pratiche di mercato, anche attraverso benchmark condotti da primari operatori del settore, nell’intento di allineare e/o tenere allineata la propria Politica per la Remunerazione alle best practice.

L’esito di queste attività consente ai competenti organi di sotto-porre ai soci politiche e orientamenti per la remunerazione sempre più adeguate alla professionalità, alla competenza e all’impegno ri-chiesto. Attraverso la politica retributiva il Gruppo Acea si propo-ne di attrarre, motivare e trattenere le persone che per le loro competenze tecniche e manageriali e i loro differenti profili anche in termini di genere ed esperienze sono un fattore chiave per il successo del Gruppo.

Sulla base dei documenti prodotti dalla funzione People Culture & Organization, il Comitato Nomine e Remunerazione sottopone all’approvazione del Consiglio la Relazione sulla Remunerazione.

Il Comitato fornisce informazioni al Collegio Sindacale, onde con-sentire a quest’ultimo di verificare la coerenza delle proposte in tema di remunerazione degli amministratori con la politica per la remunerazione al fine dell’espressione del parere di cui all’art. 2389 c.c.

L’intervento dei principali organi di governo societario nel proces-so di approvazione della Politica di Remunerazione garantisce che queste siano fondate su regole chiare e prudenti e che ne favo-riscano la coerenza, evitando il prodursi di situazioni di conflitto di interesse e assicurandone la trasparenza attraverso un’adeguata informativa.

Remunerazione degli Amministratori Esecutivi e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche

La Politica per la Remunerazione definisce le linee guida coeren-ti con le tematiche di seguito indicate: una parte significativa della remunerazione degli Amministratori Esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategiche della Società, come espressamente ri-chiesto dal Codice, è legata ai risultati economici conseguiti dalla Società ed eventualmente al raggiungimento di specifici obiettivi di performance predeterminati, misurabili e finalizzati a promuover-ne il successo sostenibile preventivamente indicati dal Consiglio stesso.

Per il dettaglio dei compensi si rinvia alla “Relazione sulla Remune-razione” Sezione I.

È previsto un sistema di incentivazione variabile di medio-lungo pe-riodo (Long Term Incentive Plan), con vesting triennale. La finalità di tale piano risiede nell’incentivazione del management al persegui-mento di risultati economico/finanziari e di sostenibilità del Gruppo nell’interesse degli azionisti.

A partire dal 2015, in linea con una richiesta crescente da parte del Codice di Autodisciplina in materia di trasparenza e nell’ottica di una politica retributiva sempre più responsabile, la clausola di clawback, già adottata per i vertici e i dirigenti con responsabilità strategiche, è stata estesa anche ai ruoli manageriali con maggior impatto sul business del Gruppo. In base a tale clausola viene riconosciuto alla Società il diritto di chiedere la restituzione della remunerazione va-riabile (sia di breve che di medio-lungo periodo), qualora la stessa risulti erogata a fronte di risultati conseguiti in seguito a compor-tamenti di natura dolosa e/o per colpa grave, come l’intenzionale alterazione dei dati utilizzati per il conseguimento degli obiettivi ovvero l’ottenimento degli stessi obiettivi mediante comportamenti contrari alle norme aziendali o legali.

Si segnala che in un contesto di mercato in cui è sempre più dif-fuso il collegamento tra i meccanismi di retribuzione variabile e il raggiungimento di risultati sociali e ambientali, oltre che economici, il Gruppo Acea conferma il percorso di maggior integrazione della sostenibilità nelle attività d’impresa, adottato negli anni, anche at-traverso un rafforzamento del proprio impegno.

Tale intento trova attuazione anche nella struttura dei piani di incen-tivazione del Gruppo, in quanto nell’anno 2024 è stato attribuito alla sfera di sostenibilità un peso significativamente crescente - sia nel piano di incentivazione di breve periodo, sia nel piano di incen-tivazione di lungo periodo - nel bilanciamento degli altri obiettivi economico finanziari contenuti.

Si segnala, inoltre, che, il sistema di incentivazione variabile di me-dio-lungo periodo (Long Term Incentive Plan) prevede parametri che, hanno come linee direttrici l’allineamento degli interessi del management con quelli degli azionisti e una stretta correlazione con il Piano Industriale del Gruppo, attraverso l’utilizzo di indicatori eco-nomico-finanziari e indicatori che riconoscano la creazione di valore sostenibile nel medio-lungo termine.

Per il dettaglio del pacchetto retributivo della Presidente e del CEO, nonché degli altri dirigenti con responsabilità strategiche, si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione - Sezione I, ex art. 123-ter TUF.

Remunerazione degli Amministratori non esecutivi

La remunerazione degli Amministratori non esecutivi non è legata ai risultati economici conseguiti dalla Società ed è commisurata all’im-pegno loro richiesto e alla loro eventuale partecipazione a uno o più comitati. Nessuno degli amministratori non esecutivi è destinatario di piani di incentivazione a base azionaria.

Il Consiglio di Amministrazione, con l’ausilio del competente Co-mitato per le Nomine e le Remunerazioni ha intrapreso, da qualche anno, un percorso di analisi, volto all’allineamento alle best practice di mercato degli emolumenti corrisposti agli organi sociali.

È da rilevare che alla luce dei benchmark condotti, con il suppor-to delle funzioni interne competenti e di consulenti esperti, la re-munerazione complessiva riconosciuta ai componenti dell’organo amministrativo si posiziona allineata al primo quartile del mercato di riferimento.

334 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Maturazione ed erogazione della remunerazione

Al termine del periodo di riferimento della Politica per la Remune-razione, il Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Nomine e Remunerazione approva la consuntivazione degli obiettivi di performance associati ai sistemi di incentivazione variabili verifi-candone la coerenza con quanto definito nella politica retributiva che è ritenuta leva efficace al perseguimento degli obiettivi del Pia-no Strategico.

Indennità degli amministratori in caso di revoca, dimissioni, licenziamento, o cessazione del rapporto a seguito di un’offerta pubblica di acquisto (art. 123-bis TUF, c. 1, lett. d)

Per il dettaglio di questa sezione, si rimanda alla Relazione sulla Re-munerazione - Sezione I, ex art. 123-ter TUF.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 335

9. Comitato per l’Etica, la Sostenibilità e l’Inclusione

Il Comitato per l’Etica, la Sostenibilità e l’Inclusione è un organo collegiale con pieni e autonomi poteri di azione e controllo deputato a fornire supporto istruttorio, propositivo e consultivo al Consiglio di Amministrazione nell’ambito dell’etica aziendale e delle tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG - Environmental, Social and Governance).

La composizione e il funzionamento del Comitato sono disciplinati da apposito Regolamento approvato dal Consiglio di Amministra-zione.

Il Comitato è costituito da cinque amministratori non esecutivi e indipendenti di Acea, e segnatamente da Elisabetta Maggini (Presi-dente), Antonella Rosa Bianchessi, Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso, Luisa Melara e Patrizia Rutigliano.

Come richiesto dal suddetto Regolamento, la Consigliera Patrizia Rutigliano possiede un’adeguata esperienza in materie ambientali e/o di responsabilità sociale di impresa, valutata da parte del Consi-glio di Amministrazione al momento della nomina.

Le attività di segreteria del Comitato sono svolte dal segretario del Consiglio di Amministrazione o da altro soggetto individuato dal Comitato stesso.

Al fine di adempiere alle proprie responsabilità, svolge i seguenti compiti:

promuovere l’integrazione della sostenibilità nelle strategie e nella cultura dell’azienda e favorirne la diffusione presso i dipen-denti, gli azionisti, gli utenti, i clienti, il territorio e, in generale, tutti gli stakeholder;

supervisionare i temi di sostenibilità, anche in relazione agli am-biti di rendicontazione previsti dal D.Lgs. 254/2016, connessi all’esercizio delle attività di impresa e alle dinamiche di interazio-ne di quest’ultima con tutti gli stakeholder, ed esaminare le prin-cipali regole e procedure aziendali che risultano avere rilevanza nel confronto con gli stessi;

esaminare le linee guida del piano di sostenibilità e le modalità di attuazione delle stesse;

monitorare l’attuazione del piano di sostenibilità approvato dal Consiglio di Amministrazione;

esaminare le strategie no profit della Società;

monitorare, per le materie di competenza, l’adeguatezza del Co-dice Etico e la sua effettiva attuazione;

esprimere, su richiesta del Consiglio di Amministrazione, pareri su altre questioni in materia di sostenibilità;

riferire al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmen-te, e non oltre il termine per l’approvazione della relazione finan-ziaria annuale e semestrale, sull’attività svolta;

relazionarsi con le strutture e gli organismi aziendali pertinenti per gli aspetti di etica e di sostenibilità.

Si segnala, inoltre, che l’art. 5, lett. j) del Regolamento del Co-mitato per l’Etica, la Sostenibilità e l’Inclusione prevede espres-samente tra i relativi compiti la competenza a promuovere, alla

luce delle best practice internazionali, la cultura della valorizzazione delle diversità, evitando e contrastando ogni forma di discriminazione, e favorire l’adozione di un approccio diversificato alla gestione delle persone, diffondendo sensibilità e consapevolezza del valore delle dif-ferenze a tutti i livelli dell’organizzazione e monitorando l’evoluzione complessiva”.

Nel corso dell’esercizio il Comitato per l’Etica, la Sostenibilità e l’Inclusione (già Comitato per l’Etica e la Sostenibilità) ha tenu-to 13 riunioni, durate in media 1 ora e 36 minuti, che hanno visto prevalentemente la regolare partecipazione dei suoi membri. Alle riunioni hanno partecipato regolarmente il Presidente del Collegio Sindacale e/o altro Sindaco fornendo un importante contributo alla discussione.

La partecipazione di ciascun amministratore alle riunioni del Comi-tato è rappresentata nella Tabella n. 3.

Nel 2024, alla data della presente Relazione, il Comitato si è riunito 2 volte.

Nel corso del 2023, il Comitato per l’Etica, la Sostenibilità e l’In-clusione:

ha esaminato la relazione semestrale dell’Ethic Officer, il cui scopo è di vigilare sul rispetto dei valori di trasparenza, legalità, equità e integrità etica nei rapporti con i dipendenti, fornitori, clienti e tutti gli stakeholders –, in merito alle segnalazioni rice-vute sulle presunte violazioni al Codice Etico (sistema di Whi-stleblowing”), della legge, delle norme interne che disciplinano l’attività del Gruppo e qualsiasi condotta posta in violazione ai principi comportamentali che il Gruppo Acea si è dato;

ha svolto un approfondimento in merito al collegamento tra remunerazione e sostenibilità anche in vista della definizione della politica remunerativa per il 2024 acquisendo un apposito benchmark che fornisce evidenza delle attuali prassi in termini di indicatori ESG e relativi pesi percentuali presenti nei sistemi di incentivazione variabile;

ha acquisito un’analisi sulla composizione degli Investitori soste-nibili presenti nella compagine azionaria di Acea;

ha espresso parere favorevole, ai fini della successiva discussione e approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, in or-dine alla Policy sui diritti umani del Gruppo Acea;

ha esaminato condividendolo, per quanto di rispettiva compe-tenza, il percorso che ha portato alla definizione e, di conse-guenza, all’individuazione del perimetro societario della dichiara-zione consolidata non finanziaria per l’esercizio 2023;

è stato aggiornato in merito alla revisione del Manifesto dell’U-guaglianza con l’inserimento di quattro nuovi pilastri il principale dei quali è riconoscere e valorizzare la diversità di ognuno di noi come “persona” nella crescita personale e professionale e della no-stra Azienda”;

ha ricevuto un’informativa in merito alle principali modifiche in-trodotte dal Decreto Legislativo 10 marzo 2023, n. 24, pubbli-cato in Gazzetta Ufficiale in data 15 marzo 2023, che recepisce

336 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

in Italia la Direttiva UE 2019/1937 riguardante la protezione del-le persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione”.

ha espresso parere favorevole ai fini della successiva discussio-ne e approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, in ordine alla Politica di gestione delle segnalazioni del Gruppo Acea Whistleblowing unitamente al Modello di Gestione delle Segnalazioni nel Gruppo.

Il CdA ha confermato lo stanziamento di un budget annuo per il 2024 pari a 25.000,00 per il Comitato.

Si precisa che al Comitato per l’Etica, la Sostenibilità e l’Inclusio-ne sono attribuiti anche i compiti necessari per supportare l’organo amministrativo nell’esaminare e approvare il piano industriale della Società e del Gruppo a essa facente capo, anche in base all’analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 337

10. Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi - Comitato Controllo e Rischi

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Acea, ele-mento essenziale del sistema di Corporate Governance del Gruppo, è costituito dall’insieme delle persone, degli strumenti, delle strut-ture organizzative, delle norme e regole aziendali, volte a consentire una conduzione del Gruppo Acea sana, corretta e coerente con gli obiettivi aziendali, attraverso un adeguato processo di identificazio-ne, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, al fine di contribuire al successo sostenibile, la strutturazione di adeguati flussi informativi volti a garantire la circolazione delle informazioni e il coordinamento dei vari attori del Sistema di Controllo.

Tale sistema è periodicamente rivisto e aggiornato attraverso attività progettuali dedicate finalizzate a una sempre maggiore integrazione dello stesso nei più generali assetti organizzativi e di governo so-cietario adottati da Acea, all’allineamento alle raccomandazioni del Codice, adottato dal Consiglio di Amministrazione il 16 dicembre 2020, e alle best practice esistenti in ambito nazionale e interna-zionale.

La definizione di un adeguato SCIGR contribuisce a una conduzio-ne dell’impresa sana, legittima e coerente con gli obiettivi aziendali attraverso l’assunzione di decisioni consapevoli e compatibili con la propensione al rischio definita dal Consiglio di Amministrazione e concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio aziendale, l’efficienza e l’efficacia dei processi, l’affidabilità delle informazioni fornite agli organi sociali e al mercato e il rispetto delle leggi, dei re-golamenti, dello Statuto sociale, del Codice Etico e delle procedure interne, costituendo quindi un presupposto fondamentale per la va-lutazione dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale della Società.

Le “Linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi” (“Linee di indirizzo”) sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione, nel mese di gennaio 2020, con lo scopo di:

fornire gli elementi d’indirizzo ai diversi attori del SCIGR, in modo da assicurare che i principali rischi afferenti il Gruppo Acea risultino correttamente identificati, nonché adeguata-mente misurati, gestiti e monitorati;

identificare i principi e le responsabilità di governo, gestione e monitoraggio dei rischi connessi alle attività aziendali;

prevedere attività di controllo a ogni livello operativo e indivi-duare con chiarezza compiti e responsabilità, in modo da evitare eventuali duplicazioni di attività e assicurare il coordinamento tra i principali soggetti coinvolti nel SCIGR:

definire l’architettura del Sistema di Controllo adottato dal Gruppo e in particolare declinare le fasi che ne costituiscono il processo di definizione;

definire appositi flussi informativi tra i diversi attori del Sistema di Controllo, attraverso la predisposizione di una matrice che iden-tifica attori, obiettivi, periodicità e descrizione del flusso nonché i destinatari o gli altri attori che ne sono portati a conoscenza in base al proprio ruolo nello stesso SCIGR.

L’aggiornamento delle Linee di indirizzo costituisce uno degli ele-menti fondamentali per la definizione del modello di controllo del

Gruppo Acea finalizzato al rafforzamento e consolidamento della cultura del controllo e governo dei rischi.

a. Ruoli e responsabilità nel Sistema di Controllo In-terno e di Gestione dei Rischi

Il governo e l’attuazione del complessivo SCIGR prevedono il coin-volgimento di attori con diversi ruoli aziendali (organi di governo e controllo, strutture aziendali, management, dipendenti). Le Linee di indirizzo, in coerenza con le raccomandazioni del Codice e le best practices di riferimento, descrivono ruoli e responsabilità di tali at-tori. Per la descrizione dei ruoli e dei compiti dei principali attori, si rimanda ai paragrafi specifici della presente Relazione (Consiglio di Amministrazione, comitati interni al Consiglio, Amministratore De-legato, responsabile funzione Internal Audit, funzione Risk Manage-ment, Compliance & Sustainability, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Organismo di Vigilanza).

Al di dei compiti o delle responsabilità specificatamente indivi-duati per tali attori, il management, i dipendenti e tutte le persone che operano per Acea hanno la responsabilità di contribuire, ciascu-no per il proprio ambito di competenza, alla adeguatezza ed effettivo funzionamento del SCIGR. A tal fine, Acea, anche con il supporto di percorsi formativi, si adopera affinché il management, i dipendenti e tutte le persone che operano in Acea acquisiscano, ciascuno in base al proprio ruolo, tutte le competenze e la professionalità ne-cessarie a consentire un efficace funzionamento del SCIGR.

b. Identificazione, valutazione e gestione dei rischi

Per la natura del proprio business, il Gruppo Acea è esposto a di-verse tipologie di rischi, per la cui gestione vengono poste in essere una serie di attività di analisi e monitoraggio, realizzate da ciascuna società nell’ambito di un processo strutturato e coordinato a li-vello di Gruppo realizzato mediante l’integrazione di due approcci complementari (Enterprise Risk Management e Gestione rischi nel continuo), finalizzato a valutare e trattare in logica integrata i rischi dell’intera organizzazione, coerentemente con la propria propen-sione al rischio, con l’obiettivo di garantire al management le infor-mazioni necessarie ad assumere le decisioni più appropriate per il raggiungimento degli obiettivi strategici e di business, per la salva-guardia, crescita e creazione del valore dell’impresa.

Tale combinazione è volta a garantire un efficace presidio dell’intero universo dei principali rischi ai quali il Gruppo risulta potenzialmen-te esposto, garantendo la gestione dell’esposizione complessiva del Gruppo in coerenza con gli obiettivi di Piano Industriale e di Soste-nibilità.

L’identificazione e la valutazione dei rischi sono responsabilità del management del Gruppo, sulla base degli indirizzi e strumen-ti metodologici definiti. Tali attività sono svolte al fine di garantire un’adeguata definizione delle opportune azioni di risposta, volte a consentire la mitigazione e il monitoraggio dei rischi. La funzione Risk Management, Compliance & Sustainability e le altre funzioni di controllo di secondo livello su rischi specialistici, forniscono suppor-to nell’ambito dell’intero processo di identificazione, valutazione e gestione dei rischi.

338 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Le attività di controllo sono, in tutto o in parte, integrate nelle at-tività operative, coinvolgono tutti i livelli organizzativi e includono un insieme di operazioni diverse, come approvazioni, autorizzazioni, verifiche, raffronti, esame della performance operativa, controlli sui sistemi informativi, controlli a salvaguardia dei beni aziendali, sepa-razione dei compiti, etc.

La responsabilità dei controlli è articolata su tre livelli complemen-tari:

il primo livello di controllo è diretto ad assicurare il corretto svol-gimento dei processi aziendali attraverso l’identificazione, va-lutazione, gestione e monitoraggio dei rischi di competenza in relazione ai quali implementa opportune azioni di mitigazione. La responsabilità della loro esecuzione è generalmente affidata alle strutture di linea;

il secondo livello di controllo è diretto al presidio di rischi specifici aziendali oltre che a verificare l’adeguatezza ed effettivo funzio-namento dei controlli posti a presidio dei principali rischi. Inoltre, fornisce supporto al primo livello di controllo nella definizione e implementazione delle azioni di mitigazione dei principali rischi;

il terzo livello di controllo è affidato alla funzione Internal Audit e fornisce la verifica indipendente e obiettiva sull’adeguatezza del disegno e sull’effettivo funzionamento del SCIGR nel suo com-plesso.

Le attività della funzione Internal Audit sono regolate dal Consiglio di Amministrazione attraverso l’Audit Charter, che ne definisce sco-po, ambito di competenza, autorità, responsabilità e altre disposi-zioni pertinenti.

In particolare, il responsabile della funzione Internal Audit ha il compito di verificare che il Sistema di Controllo sia funzionante, adeguato e coerente con le linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione. Riporta gerarchicamente al Consiglio di Am-ministrazione, non è responsabile di alcuna attività operativa e può avere accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimen-to del proprio incarico. Riferisce del proprio operato al Presidente, al CEO, al Comitato Controllo e Rischi e al Collegio Sindacale sul funzionamento, l’adeguatezza e l’efficacia del Sistema di Control-lo. La funzione Internal Audit opera sulla base di un Piano di Audit, sviluppato sulla base di un processo strutturato di analisi e prioritiz-zazione dei principali rischi, che tiene conto delle risultanze prove-nienti dal monitoraggio eseguito dalle funzioni aziendali incaricate dei controlli di secondo livello e delle eventuali proposte pervenute da Funzioni e Direzioni di Acea, nonché delle eventuali richieste del Comitato Controllo e Rischi, del Collegio Sindacale e dell’Orga-nismo di Vigilanza. Il Piano di Audit è approvato annualmente dal Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comita-to Controllo e Rischi e sentiti il Collegio Sindacale e il CEO.

c. Elementi qualificanti del Sistema di Controllo

Ambiente interno di controllo

Le fondamenta del SCIGR di Acea sono costituite dall’insieme di diversi elementi, coerenti tra di loro, che concorrono in maniera integrata a determinare l’ambiente nel quale le persone di Acea operano, indirizzandone le attività, nell’ambito delle responsabilità attribuite, e favorendo l’assunzione di decisioni consapevoli volte al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Elementi costituenti dell’ambiente interno di controllo sono: l’ado-zione di principi etici e standard di condotta; l’adozione di strumenti normativi; la diffusione di una cultura di gestione dei rischi a sup-porto della crescita; sistema di deleghe e poteri e lo sviluppo delle

competenze delle Persone che operano dentro Acea.

Funzioni aziendali di controllo di secondo livello su partico-lari categorie di rischi

Il CEO ha individuato alcune funzioni aziendali, anche non dedica-te a ciò in via esclusiva, delle quali si avvale per l’identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio di specifiche tipologie di rischio connesse all’operatività del Gruppo.

Tali presidi accentrati rappresentano la modalità attraverso la quale è resa possibile una visione trasversale dei rischi e dei connessi sistemi di controllo fra i diversi processi all’interno del Gruppo.

Le strutture aziendali e i relativi modelli a presidio dei relativi rischi, attraverso attività di indirizzo e/o monitoraggio, sono di seguito sommariamente elencati.

Compliance: Modello Antitrust e Pratiche Commerciali Scorret-te; Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01, Anticorruzione;

DPO Office: Modello di Governance Privacy di Gruppo;

Enterprise Risk Management: analisi dell’evoluzione del profilo di rischio complessivo del Gruppo, elaborazione di una strategia di mitigazione e monitoraggio della relativa implementazione;

Sistemi Integrati di Certificazione: Sistemi di Gestione Integrati Ambiente e Sicurezza;

Dirigente Preposto: Modello di Gestione e Controllo ex L. 262 di Gruppo;

Cyber Security: Modello di Cyber Security a livello di Gruppo.

d. Valutazione complessiva sull’adeguatezza del Siste-ma di Controllo

Si veda quanto indicato nel paragrafo 4.1 della presente Relazione relativo al Consiglio di Amministrazione.

Principali caratteristiche del Sistema di Gestione dei Rischi e di Controllo Interno esistente in relazione al processo di Informativa Finanziaria (art. 123-bis TUF, c. 2, lett. b)

Premessa

Nell’ambito del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Ri-schi, con riferimento all’Informativa Finanziaria, riveste particolare rilevanza il “Modello di gestione e controllo ex L. 262 di Gruppo” (“Modello 262”), implementato in occasione dell’adeguamento del Sistema di Controllo Interno del Gruppo a quanto richiesto dalla Legge 262/2005. In particolare, Acea ha realizzato un percorso di adeguamento alle esigenze espresse dalla L. 262/2005 finalizzato alla progettazione di un efficace Sistema di Controllo sull’Informa-tiva Finanziaria di Gruppo (Internal Control over Financial Repor-ting “ICFR”), oggetto di costante miglioramento e adeguamento all’evoluzione del Gruppo e delle best practices di riferimento, che possa consentire al Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e al Chief Executive Officer di Acea di emettere le attestazioni al Mercato richieste dall’art. 154-bis del TUF.

Tale sistema è definito come l’insieme delle attività di individuazione dei rischi/controlli e definizione di procedure e strumenti specifici adottati da Acea per assicurare, con ragionevole certezza, il rag-giungimento degli obiettivi di attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell’Informativa Finanziaria.

Il Modello 262 definisce le linee guida, i riferimenti metodologici e le responsabilità per l’istituzione, la valutazione e il mantenimento dell’ICFR.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 339

Il Modello 262 si sviluppa nel presupposto che l’ICFR è una parte del più ampio Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi, elemento essenziale della Corporate Governance di Acea, e che l’attendibilità delle informazioni comunicate al mercato sulla situa-zione e i risultati della Società costituisce un elemento fondamen-tale per tutti gli stakeholder.

In data 15 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione ha appro-vato l’ultimo aggiornamento del “Modello di Gestione e Controllo del Gruppo Acea ex L. 262/05” che si compone di un corpo docu-mentale che definisce gli aspetti fondanti del sistema, in dettaglio:

Regolamento del Dirigente Preposto: definisce la figura del Di-rigente Preposto e ne disciplina le attività secondo quanto pre-visto dallo Statuto Sociale e dalle leggi applicabili, oltre a regola-mentarne le relazioni con gli stakeholder interni ed esterni;

Reporting periodico interno del Gruppo Acea: regolamenta i flussi informativi interni al Gruppo Acea (attestazioni interne a catena) che consentono al Dirigente Preposto e al CEO di Acea il rilascio delle attestazioni di cui all’art. 154-bis del TUF. Il docu-mento include gli schemi di Lettera di attestazione interna;

Modello di Gestione e Controllo 262: definisce i principi ispi-ratori e l’approccio metodologico per l’istituzione, la valutazione e il mantenimento del Sistema di Controllo che sovrintende la redazione del bilancio e illustra le principali componenti del Fra-mework 262 adottato dal Gruppo Acea.

Oltre ai tre documenti sopracitati che costituiscono il Modello 262, il Sistema di Controllo Interno sull’Informativa Finanziaria è regola-mentato anche dai seguenti documenti:

Manuale dei Principi contabili di Gruppo,

Guida alla chiusura del bilancio consolidato,

Checklist per la raccolta ed elaborazione dei dati contabili di chiusura del bilancio di periodo.

Nella definizione del Modello 262, ACEA ha scelto di ispirarsi ai principi previsti dalle best practices nazionali e internazionali quali il CoSO Report3. L’analisi è effettuata secondo due differenti livelli ovvero “analisi a livello di Entità” (Entity Level) e “analisi a livello di processo” (Process Level).

Tale approccio risulta coerente con le Linee Guida di Confindustria e di ANDAF per lo svolgimento delle attività del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, con il Framework presentato nel Documento di ricerca Assirevi n. 131-ter e con le best practices nazionali e internazionali (per es. modelli per l’adegua-mento alla Sarbanes-Oxley Act).

Descrizione delle principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistente in relazione al processo di Informativa Finanziaria

Il Modello 262 definisce le linee guida di riferimento per istituire e gestire il Sistema di Controllo Interno sull’Informativa Finanziaria per Acea e per le società consolidate rilevanti ai fini dell’Informativa Finanziaria (“società rilevanti”) regolando le principali fasi e respon-sabilità.

a) Fasi del Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di Informativa Finanziaria

Definizione del perimetro di analisi

Annualmente Acea effettua un’attività di aggiornamento del peri-metro di analisi del sistema dei controlli amministrativo-contabili e del monitoraggio sui processi sottostanti per garantire che esso sia in grado di coprire i rischi relativi all’Informativa Finanziaria delle voci di conto più significative del perimetro di consolidamento.

Il perimetro di analisi è inizialmente determinato in ragione del contributo di ciascuna società del Gruppo sul bilancio consolida-to, tenendo conto della rilevanza che i conti significativi e i processi amministrativi e contabili a loro abbinati hanno sullo stesso; succes-sivamente, le risultanze di tale analisi sono integrate da considera-zioni di carattere qualitativo per tener conto sia della struttura del Gruppo sia delle caratteristiche di specifiche voci di bilancio.

Analisi a livello Entity

L’analisi degli Entity Level Controls riguarda gli aspetti trasversali e infrastrutturali del Sistema di Controllo Interno che si riferiscono prevalentemente agli atti di governance aziendale posti in essere dagli organi della Società e dal Management, e consente di valutarne il disegno e l’operatività dei controlli. La rilevazione degli Entity Level Controls è stata condotta sulla base del CoSO Report che rappre-senta il Framework di riferimento per la valutazione del Sistema di Controllo Interno, opportunamente adeguato alle caratteristiche di Acea. L’approccio metodologico definito dal CoSO Report preve-de 17 principi fondamentali associati a 5 componenti tipiche di un sistema di controllo (Ambiente aziendale di Controllo, Processo di gestione dei rischi, Struttura dei Controlli, Sistema informativo e Attività di Monitoraggio), interconnesse e fortemente integrate con i processi gestionali.

I 17 principi di controllo del CoSO Report sono stati declinati in punti di controllo Entity specifici di ACEA, consentendo di indivi-duare gli strumenti organizzativi e normativi che li soddisfano.

Analisi a livello process

L’approccio adottato da Acea consente di valutare il disegno dei controlli residenti sui processi aziendali da cui trae origine l’Informa-tiva Finanziaria e viene effettuata attraverso i seguenti passi ope-rativi:

scomposizione del processo in sotto-processi e attività;

identificazione delle responsabilità (Process & Risk Owner, Con-trol Owner);

individuazione e valutazione dei rischi su fasi/attività specifiche al fine di verificare la copertura delle asserzioni di bilancio (Risk Assessment amministrativo-contabile);

rilevazione dei controlli esistenti e loro valutazione per l’identifi-cazione dei Key Controls;

individuazione delle eventuali aree di miglioramento.

L’output di tale analisi è rappresentato dalle matrici attività/rischi/controlli (c.d. risk and control matrix) ovvero le procedure ammini-strative e contabili.

3 Il CoSO Report (Committee of Sponsoring Organizations) emanato dalla Treadway Commission definisce il Sistema di Controllo Interno come l’insieme di: Ambiente aziendale di Controllo, Processo di gestione dei rischi, Struttura dei Controlli, Sistema informativo e Attività di Monitoraggio.

340 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Monitoraggio

L’operatività dei controlli presenti nelle procedure amministrative e contabili, attestata dai Process & Risk Owner e Control Owner nell’ambito del Processo di Attestazione interna al Gruppo, è cor-roborata dall’attuazione di un Piano di test indipendente definito dal Dirigente Preposto, finalizzato ad assicurare che tali controlli vengano effettivamente svolti e risultino efficaci rispetto all’o-biettivo prefissato. In considerazione dell’approccio Risk Based”, nonché su input del Collegio Sindacale, il Piano dei test è definito su un arco temporale triennale, con l’obiettivo di testare l’operati-vità di tutti i Key Controls identificati nelle procedure amministra-tive e contabili.

La base dati del Piano dei test triennale (n. Key Controls) è soggetta ad aggiornamento annuale sulla base della variazione del perimetro delle Società e dei processi in ambito 262 che determina una cor-rispondente variazione dei Key Controls da sottoporre alle verifiche di operatività.

I test sono eseguiti con il supporto della Funzione Internal Audit di Acea e di primarie società di consulenza.

Il Dirigente Preposto attua un processo di condivisione e diffusione degli esiti delle attività di testing al fine di indurre il management di riferimento a porre in essere le necessarie azioni correttive presso le proprie strutture.

Processo di Attestazione interna al Gruppo

Le informazioni contenute nelle procedure amministrative e conta-bili, predisposte nella fase di analisi a livello process, e gli Entity Level Controls di Acea, rilevati nella fase di analisi a livello entity, sono va-lidati dai Process & Risk Owner delle Società e dai Responsabili delle Funzioni di Acea attraverso il Processo di Attestazione interna al Gruppo.

Infatti, in considerazione della natura di società consolidante e della conseguente necessità di procedere, a norma di legge, al consolida-mento del bilancio e all’emissione delle relative attestazioni al Mer-cato, risulta necessario definire un efficace coordinamento dei flussi informativi verso Acea. Tale coordinamento si basa su attestazioni interne “a catena” rilasciate dai soggetti coinvolti a diverso titolo nei processi aziendali e negli Entity Level Controls.

Le informazioni comunicate al Dirigente Preposto tramite le atte-stazioni interne “a catena” sono riepilogate nelle Lettere di Atte-stazione interna al Gruppo all’interno delle quali sono contenute le seguenti principali informazioni:

applicazione di adeguate misure/procedure di controllo trasver-sali atte a garantire l’adeguatezza e l’operatività del sistema di controllo interno (Entity Level);

valutazione del disegno e dell’operatività dei controlli definiti nel-le procedure amministrative e contabili (Process Level);

eventuali criticità emerse nonché il relativo piano di azione;

applicazione dei principi contabili vigenti per la formazione del reporting package consolidato e descrizione dei rischi principali come da Relazione sulla gestione;

ragionevolezza dei metodi di valutazione e assunzioni rilevanti utilizzati nella determinazione delle stime contabili;

assenza di fatti rilevanti successivi alla chiusura;

conoscenza di casi di frode o sospette frodi.

Piano degli interventi correttivi

Laddove, sulla base delle analisi condotte dalle linee, i controlli risul-tassero assenti, non documentati o non eseguiti correttamente se-condo le procedure aziendali, i responsabili della unità organizzativa interessata, fino a livello degli Organi Amministrativi Delegati per le

Società del Gruppo, definiscono e attuano un piano degli interventi correttivi a fronte delle aree di miglioramento individuate con indi-cazione dei tempi e delle responsabilità nell’attuazione delle azioni correttive. Il piano degli interventi correttivi viene sottoposto al Di-rigente Preposto, al fine della valutazione complessiva del Sistema di Controllo Interno sull’Informativa Finanziaria e del coordinamento delle azioni da intraprendere, ed è aggiornato semestralmente dai soggetti responsabili.

Valutazione complessiva

Il processo di attestazione interna al Gruppo consente al Dirigente Preposto e al CEO di Acea il rilascio delle attestazioni di cui all’art. 154-bis del TUF.

La valutazione complessiva del Sistema di Controllo Interno sull’In-formativa Finanziaria si basa, pertanto, su un complesso processo valutativo che considera:

le risultanze delle analisi a livello entity e a livello process;

le attestazioni interne “a catena” rilasciate dal management di Acea, dagli Organi Amministrativi Delegati delle società conso-lidate;

i risultati dei test; e

l’analisi finale delle aree di miglioramento emerse con riferimen-to alla loro rilevanza sull’informativa di bilancio.

Le carenze significative eventualmente emerse sono comunicate agli organi di controllo, secondo modalità previste nel Regolamento del DP.

b) Ruoli e Funzioni coinvolte

Il Modello 262 è basato sulla chiara attribuzione interna di respon-sabilità nella progettazione, valutazione e mantenimento nel tempo dell’ICFR, ferme restando le responsabilità del DP e dell’Organo Amministrativo Delegato attribuite dalla norma di legge. A tal fine il processo di attestazione interna al Gruppo ha l’obiettivo di assi-curare un’adeguata formalizzazione interna delle responsabilità per l’adeguatezza e l’effettiva applicazione degli Entity Level Controls e delle procedure amministrative e contabili, di monitorare il piano degli interventi correttivi, ove necessario, e di acquisire eventuali modifiche di controlli di competenza delle linee e fattori di cambia-mento/rischio emersi nel corso della normale operatività di proces-so, che possano influenzare l’adeguatezza dell’ICFR.

Il processo valutativo del DP e del CEO, sulla cui base è emessa l’attestazione sul bilancio secondo il modello CONSOB, prevede pertanto attestazioni interne rilasciate, in particolare, dai Respon-sabili di Funzione di Acea e, per le società consolidate, dai Process & Risk Owner/Organi Amministrativi Delegati.

Il Modello 262 individua i principali attori del processo di Informativa Finanziaria, oltre al DP e agli Organi Amministrativi Delegati, con le relative responsabilità:

Il Control Owner è il soggetto a cui è affidata la responsabilità di svolgere e attestare i controlli di competenza a presidio dei rischi specifici secondo le modalità e le tempistiche previste nelle pro-cedure amministrative e contabili.

Il Process & Risk Owner è il soggetto responsabile di un insieme correlato di attività operative necessarie per il raggiungimento di uno specifico obiettivo di controllo; ha la responsabilità di ef-fettuare la valutazione complessiva del disegno e dell’operatività dei controlli, con riferimento ai processi di propria competenza, indicando se gli stessi siano adeguati a presidiare i rischi identifi-cati e valutati in fase di risk assessment; ha, inoltre, la responsa-

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 341

bilità di aggiornare e curare l’attuazione del piano degli interventi correttivi.

Il Responsabile 262 della Società/Funzione di Acea è il soggetto responsabile di garantire il presidio per l’attuazione del Modello ex L. 262/05 di Gruppo all’interno della propria Società/Funzio-ne di Acea assicurando il flusso informativo da e verso il DP; ha la responsabilità di consolidare tutte le informazioni ricevute dai Process & Risk Owner e di effettuare la valutazione complessiva del disegno e dell’operatività dei controlli per la Società/ Funzio-ne di Acea di riferimento, sottoponendola all’Organo Ammini-strativo Delegato della Società o al Responsabile di Funzione di Acea.

L’Organo Amministrativo Delegato della Società ha la respon-sabilità di valutare il disegno e l’operatività dei controlli definiti nelle procedure amministrative e contabili della Società e inviare la lettera di attestazione interna al DP, secondo il formato defi-nito, congiuntamente al piano degli interventi correttivi oppor-tunamente validato, comunicando, peraltro, eventuali fattori di cambiamento/rischio intervenuti nel periodo di riferimento che possano influenzare l’adeguatezza del ICFR.

Il Responsabile di Funzione di Acea ha la responsabilità di valu-tare il disegno e l’operatività dei controlli definiti nella documen-tazione relativa agli Entity Level Controls della Funzione e inviare la lettera di attestazione interna al DP, secondo il formato defi-nito, congiuntamente al piano degli interventi correttivi oppor-tunamente validato, comunicando, peraltro, eventuali fattori di cambiamento/rischio intervenuti nel periodo di riferimento che possano influenzare l’adeguatezza del ICFR.

Infine, con riferimento agli altri organi di governo e controllo interni ed esterni al Gruppo, Acea ha istituito un processo di scambio in-formazioni da e verso il DP, strutturato e modulato al fine di favorire una visione complessiva più ampia possibile a tali organi del sistema di controllo interno.

10.1 Chief Executive Officer

All’amministratore delegato è attribuito il ruolo di amministratore incaricato dell’istituzione e del mantenimento del sistema di con-trollo interno e di gestione dei rischi, ai sensi di quanto indicato nel Codice di Corporate Governance.

Il CEO, nel corso del 2023, anche avvalendosi del supporto dell’u-nità ERM nell’ambito della funzione Risk Management, Compliance & Sustainability e delle informazioni provenienti dai presidi di secon-do livello sui rischi specialistici, ha curato l’identificazione dei prin-cipali rischi aziendali, tenuto conto delle caratteristiche delle attività svolte da Acea e dalle società controllate e li ha sottoposti all’esame del Consiglio. Ha dato esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio curando, per il tramite delle strutture competenti, la pro-gettazione, realizzazione e gestione del Sistema di Controllo Interno e verificandone costantemente l’adeguatezza complessiva, l’effica-cia e l’efficienza.

Inoltre, si è occupato dell’adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamen-tare.

Il CEO può chiedere alla funzione Internal Audit, dandone comu-nicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, del Co-mitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell’esecuzione di operazioni aziendali.

Il Chief Executive Officer, inoltre, riferisce tempestivamente al

Comitato Controllo e Rischi o al Consiglio in merito a problema-tiche e criticità emerse nello svolgimento delle proprie attività o di cui abbia avuto notizia.

10.2 Comitato Controllo e Rischi

Il Comitato Controllo e Rischi è costituito per assistere il Consiglio di Amministrazione, assicurando a quest’ultimo un’adeguata attività istruttoria e supporto nelle valutazioni e decisioni relative al Sistema di Controllo, nonché relative all’approvazione delle relazioni perio-diche di carattere finanziario e non finanziario.

Il Comitato Controllo e Rischi, alla data della presente relazione, è composto da cinque amministratori, non esecutivi, di cui la maggio-ranza indipendenti e segnatamente: Alessandro Picardi (Presidente, indipendente), Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso, Antonino Cusimano, Elisabetta Maggini e Francesca Menabuoni (quest’ulti-ma nominata in sostituzione, e a valle delle dimissioni, del Consiglie-re Thomas Devedjian rassegnate in data 31 ottobre 2023).

Il Comitato possiede nel suo complesso un’adeguata competenza nel settore di attività in cui opera la Società, funzionale a valutare i relativi rischi. Il Consiglio di Amministrazione ha riconosciuto in capo a Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso il requisito di un’a-deguata conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi.

Le attività di segreteria del Comitato sono svolte dal Segretario del Consiglio di Amministrazione o da altro soggetto individuato dal Comitato stesso.

Il Comitato esegue la propria attività istruttoria e rilascia pareri al Consiglio di Amministrazione con riguardo:

alla definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo in-terno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi af-ferenti ad Acea e alle sue controllate ivi inclusi i vari rischi che possono assumere rilievo nell’ottica della sostenibilità nel me-dio-lungo periodo risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati;

alla determinazione del grado di compatibilità dei principali rischi con una gestione coerente con gli obiettivi strategici individuati;

alla valutazione, con cadenza almeno annuale, dell’adeguatezza del SCIGR rispetto alle caratteristiche dell’impresa e al profilo di rischio assunto, nonché della sua efficacia;

alla nomina e revoca del responsabile della funzione Internal Audit, definendone la remunerazione in coerenza con le politiche azien-dali, nonché l’adeguatezza delle risorse assegnate alla funzione;

all’approvazione, con cadenza almeno annuale, del piano di la-voro predisposto dal responsabile della funzione Internal Audit;

alla valutazione, sentito il Collegio Sindacale, dei risultati esposti dal revisore legale dei conti nella eventuale lettera di suggeri-menti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale; e

alla descrizione, nell’ambito della relazione annuale sul governo societario, delle principali caratteristiche del SCIGR e le moda-lità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti esprimendo la propria valutazione sull’adeguatezza complessiva dello stesso.

Inoltre, il Comitato assiste il Consiglio di Amministrazione attraverso:

la valutazione, sentiti il DP, il revisore legale e il Collegio Sindaca-le, del corretto utilizzo dei principi contabili e della loro omoge-neità ai fini della redazione del bilancio consolidato;

la valutazione dell’idoneità dell’informazione periodica, finanzia-

342 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

ria e non finanziaria, a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della società, l’impatto delle sue attività e le performance conseguite coordinandosi con il Comitato per l’Etica e la sostenibilità;

la valutazione, unitamente alla funzione competente di Acea, sentiti il revisore legale e il Collegio Sindacale, del corretto uti-lizzo degli standard di rendicontazione adottati ai fini della reda-zione della dichiarazione di carattere non finanziario ex D.Lgs. 254/2016;

il supporto, con un’adeguata attività istruttoria, nelle valutazioni e nelle decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla ge-stione dei rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza;

l’espressione di pareri al Consiglio di Amministrazione su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali;

l’esame e la valutazione delle relazioni predisposte dal DP sulla cui base esprime un parere al Consiglio di Amministrazione in merito all’adeguatezza dei poteri e mezzi assegnati al DP stesso e all’effettivo rispetto delle procedure amministrative e contabili, affinché il Consiglio possa esercitare i compiti di vigilanza previsti dalla legge in materia;

il monitoraggio, per le materie di competenza, dell’adeguatezza del Codice Etico e la sua effettiva attuazione;

l’esame delle relazioni periodiche, aventi per oggetto la valuta-zione del SCIGR e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione Internal Audit;

il monitoraggio dell’autonomia, dell’adeguatezza, dell’efficacia e dell’efficienza della funzione Internal Audit;

l’eventuale richiesta alla funzione Internal Audit di svolgere verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale, al Presi-dente del Consiglio di Amministrazione e all’Amministratore incaricato del Sistema di Controllo, salvo i casi in cui l’oggetto della richiesta di verifica verta specificatamente sull’attività di tali soggetti.

Il Comitato riferisce al Consiglio, almeno semestralmente, in occa-sione dell’approvazione della relazione finanziaria annuale e seme-strale, sull’attività svolta, nonché sull’adeguatezza del SCIGR.

Nel 2023, il Comitato ha tenuto 12 riunioni di durata media di circa 2 ore e 22 minuti, debitamente verbalizzate e caratterizzate dalla regolare partecipazione dei suoi componenti. Alle riunioni hanno partecipato regolarmente il Presidente del Collegio Sindacale e/o altro sindaco fornendo un importante contributo alla discussione.

Alla data della presente relazione, si sono tenute 2 riunioni.

La partecipazione di ciascun amministratore alle riunioni del Comi-tato è rappresentata nella Tabella n. 3.

Alle riunioni sono anche intervenuti, su invito del Presidente del Comitato, esponenti delle funzioni aziendali per l’illustrazione di singoli punti all’ordine del Giorno, della cui partecipazione è stato preventivamente informato il Chief Executive Officer.

Nel corso del 2023 il Comitato ha svolto i compiti a questo riservati dal Codice di Corporate Governance e in particolare:

ha supportato, con una adeguata attività istruttoria, le decisioni e le valutazioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo, nonché quelle relative all’approvazione delle relazio-ni finanziarie periodiche;

ha proceduto all’esame del processo di redazione della Dichia-razione non finanziaria relativa all’esercizio 2023 nonché dello stato di avanzamento delle attività di assurance sul medesimo documento da parte della società di revisione Pricewaterhou-

seCoopers;

ha condiviso, con le competenti funzioni aziendali, le varie tap-pe del percorso diretto alla definizione della Dichiarazione non finanziaria relativa all’esercizio 2024; in tale ambito, è stato in-formato sulla evoluzione e valutazione di applicabilità dei nuovi standard GRI specifici per il ciclo di rendicontazione non finan-ziaria sull’esercizio 2024;

ha valutato, sentiti il Dirigente Preposto alla redazione dei docu-menti contabili societari, il revisore legale dei conti e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omo-geneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;

ha espresso parere favorevole sul Piano delle attività della fun-zione Internal Audit preliminarmente alla presentazione al Con-siglio per la relativa approvazione;

ha esaminato le relazioni periodiche della funzione Internal Au-dit aventi ad oggetto l’avanzamento del Piano di Audit, gli esiti delle singole attività di audit, lo stato di implementazione delle azioni di miglioramento poste in essere dal management inerenti i rilievi formulati (monitoraggio e follow-up) e le valutazioni circa l’idoneità del SCIGR rilasciate dal Responsabile della funzione Internal Audit;

ha monitorato l’autonomia, l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficien-za della funzione Internal Audit;

ha esaminato e valutato le Relazioni predisposte dal Dirigente Preposto e il piano delle attività in merito all’adeguatezza dei po-teri e mezzi assegnati allo stesso Dirigente Preposto e all’effetti-vo rispetto delle procedure amministrative e contabili;

è stato informato degli esiti di audit svolti su specifiche aree;

ha espresso parere favorevole rispetto all’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, della “Manuale di con-formità alla normativa in materia Antitrust e di Tutela del Con-sumatore”;

ha riferito al Consiglio, almeno semestralmente, in occasione dell’approvazione finanziaria annuale e semestrale, sull’attività svolta nonché sull’adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

Il Comitato ha avuto accesso alle informazioni e alle funzioni azien-dali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti.

Il Consiglio di Amministrazione ha confermato lo stanziamento di un budget annuo per il 2024 di 25.000,00 per il Comitato al fine di consentire, qualora ritenuto necessario, il conferimento di incarichi esterni funzionali allo svolgimento delle proprie attività.

10.3 Responsabile della Funzione Internal Audit

Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Chief Executive Officer, con il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, sentito il Collegio Sindacale, con delibera del 22 gennaio 2019 ha nominato il Dott. Simone Bontempo, a partire dal febbraio 2019, Responsabile della funzione Internal Audit e ha definito la sua re-munerazione, coerentemente con le politiche aziendali.

Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Chief Executive Officer, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, nonché sentito il Collegio Sindacale, assicura che il responsabile della funzione Internal Audit sia dotato delle risorse adeguate all’e-spletamento delle responsabilità a questi attribuite.

Le Linee di Indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi approvate dal Consiglio di Amministrazione definiscono la missione e le attività della funzione Internal Audit che assume un

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 343

ruolo centrale nel coordinamento del SCIGR. Il Responsabile della funzione Internal Audit è incaricato di verificare il funzionamento, l’adeguatezza del SCIGR e la coerenza con le relative linee di indi-rizzo, attraverso le verifiche, sia in via continuativa che in relazione a specifiche necessità, sull’operatività e l’idoneità di tale Sistema di Controllo e il supporto al Chief Executive Officer nelle attività d’i-dentificazione e prioritizzazione dei principali rischi di Acea e delle società controllate.

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano di lavoro della funzione Internal Audit nella seduta del 20 gennaio 2023 e, con-testualmente, ha verificato l’adeguatezza delle risorse attribuite alla funzione per l’espletamento delle proprie responsabilità.

Il responsabile della funzione Internal Audit ha avuto accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico, non è responsabile di aree operative, risulta dipendere gerarchi-camente da responsabili di aree operative e ha riportato gerarchica-mente al Consiglio di Amministrazione.

Nel corso dell’esercizio la funzione Internal Audit adempiendo ai compiti descritti, ha:

verificato, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche ne-cessità e in coerenza con gli standard internazionali per la pratica professionale dell’attività di internal auditing, l’operatività e l’ido-neità del Sistema di Controllo, attraverso il piano delle attività della funzione Internal Audit approvato dal Consiglio di Ammi-nistrazione;

svolto attività di audit aggiuntive rispetto al Piano di Audit richie-sti dal Vertice aziendale e dagli Organi di controllo;

predisposto report a conclusione dei singoli interventi di audit e chiesto alle funzioni/società competenti la redazione di piani per il superamento delle criticità emerse, monitorandone l’attuazio-ne e relazionandone gli esiti al Comitato Controllo e Rischi;

costantemente informato, attraverso la predisposizione di ap-posite relazioni, la Presidente del Consiglio di Amministrazione, il CEO e il Comitato Controllo e Rischi sulle attività svolte e i relativi risultati; ha predisposto relazioni su eventi di particolare rilevanza su richiesta del Presidente del Consiglio di Ammini-strazione e del CEO;

verificato, nell’ambito del Piano di Audit, l’affidabilità dei sistemi informativi inclusi quelli di rilevazione contabile;

supportato l’Organismo di Vigilanza di Acea e quelli delle società controllate nelle verifiche ex D.Lgs. 231/2001;

monitorato le iniziative per il superamento delle anomalie riscon-trate nell’operatività e nel funzionamento dei controlli, anche at-traverso attività di follow up;

raccolto e trattato, a supporto dell’Ethic Officer, con le modalità definite nella procedura whistleblowing, le segnalazioni pervenute relative a casi di presunte violazioni per inosservanza della legge, della normativa interna e del Codice Etico;

valutato internamente l’aderenza delle risorse disponibili e della metodologia adottata dalla funzione Internal Audit nello svol-gimento delle attività agli standard IPPF (Internal Professional Practice Framework emanate dall’Institute of Internal Auditors); e

predisposto la relazione conclusiva in cui esprime una valuta-zione complessiva sull’idoneità del Sistema di Controllo, tra-smettendola ai Presidenti del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, e al Chief Executive Officer.

10.4 Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001

Con l’adozione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001, Acea ha inteso adempiere alle previsioni di leg-ge, conformandosi ai principi ispiratori e alle disposizioni del D.Lgs. 231/2001 (“Decreto”), al Codice e alle raccomandazioni delle au-torità di vigilanza e controllo, con l’obiettivo di rafforzare il sistema dei controlli e di corporate governance, in particolare per la preven-zione dei reati presupposto previsti dal Decreto.

Con l’adozione del MOG, Acea si pone i seguenti obiettivi di carat-tere generale:

conoscenza dei processi aziendali e delle attività che presentano un rischio di realizzazione di reati rilevanti ai fini del Decreto (at-tività a rischio) e conoscenza, da parte dei destinatari, delle rego-le (modalità e procedure) che disciplinano le attività a rischio in ottica di prevenzione del rischio di commissione di reati e illeciti amministrativi teoricamente realizzabili nell’ambito dell’attività della Società;

diffusione, acquisizione personale e affermazione concreta di una cultura d’impresa improntata alla legalità, nella consape-volezza dell’espressa riprovazione da parte della Società di ogni comportamento contrario alla legge, ai regolamenti, alle norme di autodisciplina, alle indicazioni delle autorità di vigilanza e con-trollo e alle disposizioni interne;

diffusione, acquisizione personale e affermazione concreta di una cultura del rischio e del controllo, che deve presiedere al raggiungimento degli obiettivi;

implementazione di un sistema strutturato di poteri, procedure e controlli che riduca il rischio di commissione dei reati rilevanti ai fini del Decreto e degli illeciti in genere;

consapevolezza circa le conseguenze sanzionatorie che possono derivare ai soggetti autori del reato o alla Società per effetto del-la violazione di norme di legge, di regole o di disposizioni interne della Società.

In relazione alle diverse fattispecie di reato previste dal D.Lgs. 231/01 e alle relative attività sensibili, il MOG individua i processi aziendali, funzionali e strumentali, e le sottostanti attività a rischio reato-presupposto, richiamando altresì i principi di comportamento e gli standard di controllo che caratterizzano il sistema di control-lo interno e ai quali, di conseguenza, i destinatari devono attenersi nell’espletamento delle attività di competenza.

Dopo la sua prima approvazione nel maggio 2004 sia da parte di Acea che delle società controllate, il MOG è stato continuativa-mente aggiornato e migliorato, alla luce dell’esperienza maturata, dell’evoluzione normativa del Decreto, dell’evoluzione giurispru-denziale e dottrinale, nonché dei mutamenti organizzativi aziendali. Il Nuovo Modello di Acea Spa è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 10 novembre 2023, in segui-to a un’attività di risk assessment complessivo.

Il MOG, approvato dal CdA di Acea nella seduta del 10 novembre 2023, è costantemente oggetto di analisi e di revisione, con l’obiet-tivo di aggiornare lo stesso MOG sia alle ulteriori fattispecie di reato recentemente introdotte nel D.Lgs. 231/2001, sia di valorizzare e riflettere nel Modello stesso le evoluzioni intervenute in termini di

344 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

governance e di sistema di controllo interno intervenute nel perio-do. La parte generale del MOG (in cui sono illustrati i principi a cui è ispirato il D.Lgs. 231/01, il sistema di controllo interno di Acea, la metodologia utilizzata per la costruzione del Modello, l’istituzione e il ruolo dell’Organismo di Vigilanza, il Whistleblowing e il sistema disciplinare), e l’estratto della Parte Speciale, strutturata a oggi in ottica process driven, con evidenza dei principi di comportamento che i Destinatari devono osservare è disponibile sul sito internet del-la Società www.gruppo.acea.it, nella sezione “Governance”, in cui è stata anche creata una sezione dedicata anche a tutti i MOG delle Società del Gruppo.

L’Organismo di Vigilanza, istituito ai sensi dell’art. 6, comma 1, lett. b) del D.Lgs. 231/2001, è l’organo dotato di pieni e autonomi poteri di iniziativa, intervento e controllo in ordine al corretto funziona-mento, all’efficacia e all’osservanza del MOG.

L’OdV vigila sull’effettività e adeguatezza del MOG, monitorandone lo stato di attuazione e proponendo al Consiglio di Amministrazio-ne i necessari aggiornamenti. Ha inoltre il compito di segnalare agli organi competenti di Acea eventuali violazioni del MOG, accertate o in corso di indagine, che potrebbero comportare l’insorgere di una responsabilità in capo alla Società.

Circa la composizione dell’OdV, è prevista la costituzione di un organo collegiale nominato dall’organo amministrativo, con due componenti esterni, tra cui il Presidente, esperti nella materia del controllo interno e della responsabilità penale d’impresa, e un com-ponente interno, rappresentato dal responsabile della funzione di Internal Audit.

L’attuale Organismo di Vigilanza, nominato dal Consiglio di Ammi-nistrazione di Acea nella riunione del 16 dicembre 2020, resterà in carica fino all’approvazione del bilancio successivo a quello con la cui approvazione scadrà il Consiglio di Amministrazione che lo ha nominato (approvazione del bilancio 2023). All’OdV è attribu-ito dal Consiglio di Amministrazione uno specifico budget annuo di  25.000,00 (venticinquemila/00), fermo restando che, ai sensi di quanto previsto dal MOG di Acea, lo stesso Consiglio di Ammini-strazione assicura all’OdV la disponibilità delle risorse finanziarie per ogni esigenza necessaria al corretto svolgimento delle sue funzioni al fine di garantire e rendere concreto quell’autonomo “potere di iniziativa e di controllo” che il Decreto gli riconosce.

10.4.1 Codice Etico

Con il Codice Etico, adottato già dal 2001, Acea afferma e declina i valori, i principi e gli standard comportamentali che ispirano l’agire proprio e degli stakeholder, interni ed esterni. L’osservanza di tali va-lori è ritenuta di fondamentale importanza non solo per il persegui-mento degli obiettivi di sviluppo ed efficienza del business, ma anche per garantire la correttezza e la trasparenza delle pratiche aziendali nonché l’affidabilità e la reputazione dell’Azienda e delle persone che operano per suo conto.

Nello specifico, il Codice enuncia i principi etici generali ai quali devono essere ricondotte tutte le pratiche aziendali, specificando i criteri di condotta verso ciascuna categoria di stakeholder e definen-do i meccanismi per l’attuazione dei principi e il controllo dei com-portamenti delle persone che operano nell’interesse della Società.

Il Codice Etico è pertanto un elemento fondamentale dell’ambiente di controllo di Acea, che ne diffonde la conoscenza tra il persona-le, sia all’atto dell’assunzione, sia in cicliche attività di formazione, svolte anche in modalità e-learning. È inoltre richiesta esplicita ade-sione ai contenuti del Codice Etico ai dipendenti, ai fornitori e a

tutti coloro che contribuiscono all’attività della società (consulenti, collaboratori ecc.).

Le società controllate, con delibere dei propri Consigli di Ammini-strazione, recepiscono il Codice Etico di Acea, che costituisce una parte integrante dei modelli di organizzazione e gestione ex D.Lgs. 231/2001.

L’edizione vigente del Codice Etico è stata adottata dal Consiglio di Amministrazione il 9 novembre 2022, in sostituzione di quella del 2018.

Oltre a riflettere l’evoluzione normativa e organizzativa, l’attuale edizione mira a rendere il Codice Etico maggiormente fruibile e ap-plicabile, e a consentire una più ampia diffusione dei principi e dei valori di Acea verso tutte le società e le persone del Gruppo.

Inoltre, la recente edizione integra i riferimenti a principi e stan-dard connessi a iniziative strategiche per il Gruppo, soprattutto per quanto riguarda la sostenibilità, e in particolare la valorizzazione dei principi legati a temi ESG quali:

la tutela dei diritti umani in ogni contesto operativo, inclusa la catena di fornitura;

il richiamo esplicito ai temi relativi all’inclusione, al coinvolgimen-to delle persone di Acea e al benessere organizzativo;

l’impegno per la salvaguardia della biodiversità;

l’importanza del dialogo e del confronto con gli stakeholder;

l’istanza di interagire con fornitori attenti alle tematiche di so-stenibilità.

In attuazione dei principi del Codice Etico, e in conformità al D.Lgs. n. 24 del 10 marzo 2023, Acea ha adottato una specifica procedura per la ricezione, l’analisi e il trattamento delle segnalazioni di pre-sunte violazioni del Codice Etico e del Modello di Organizzazione e Gestione ex D.Lgs. 231/01 che assicura la riservatezza e tutela i segnalanti in buona fede.

In conformità alle previsioni normative e alle linee guida rilasciate da ANAC, Acea ha adottato una piattaforma informatica dedicata, at-traverso la quale soggetti interni ed esterni possono inviare per Acea e per le società controllate, con la massima garanzia di riservatezza, segnalazioni di fenomeni e comportamenti sospetti, di irregolarità nella conduzione aziendale, di atti o fatti che possano costituire una violazione delle norme, interne ed esterne relativi.

La responsabilità della gestione delle segnalazioni, e di vigilare sul rispetto dei valori di trasparenza, legalità, equità e integrità etica nei rapporti con i dipendenti, fornitori, clienti e tutti gli stakeholder, è affidata all’Ethic Officer (per ulteriori dettagli si rinvia al par. 10.6.2).

10.5 Società di revisione legale dei conti

Ai sensi dell’art. 22-bis dello Statuto vigente, la revisione legale dei conti è esercitata da una società di revisione nominata e funzionante ai sensi di legge, secondo la disciplina dettata per le società emitten-ti quotate in mercati regolamentati. In particolare, essa verifica la regolare tenuta della contabilità e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili nel corso dell’esercizio e provvede alla verifica del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato.

L’Assemblea, convocata per approvare il bilancio al 31 dicembre 2016, riunitasi il 27 aprile 2017, in conformità alle vigenti disposizio-ni di legge, ha conferito, su proposta del Consiglio di Amministra-

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 345

zione, previa raccomandazione del Collegio Sindacale, alla Pricewa-terhouseCoopers SpA, l’incarico di revisione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato della Società con mandato di durata di nove esercizi precisamente 2017-2025, ossia fino all’approvazio-ne del bilancio dell’ultimo esercizio di durata del mandato stesso e ne ha determinato il compenso.

Nello svolgimento della propria attività, la società di revisione in-caricata ha accesso alle informazioni, ai dati, sia documentali sia informatici, agli archivi e ai beni della Società e delle sue imprese controllate.

Con riferimento a quanto richiesto dalla Raccomandazione 33, lett. f) del Codice, si rinvia al paragrafo 4.1 della presente Relazione.

10.6 Dirigente Preposto alla Redazione Documenti Contabili Societari e altri ruoli e funzioni aziendali

10.6.1 Dirigente Preposto alla redazione documenti contabili societari

Nella seduta del 23 giugno 2023 il Consiglio di Amministrazione di Acea ha deliberato di nominare, con il parere favorevole del Col-legio Sindacale e con effetto immediato, Sabrina Di Bartolomeo, già Chief Financial Officer (CFO) di Acea, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell’art. 154-bis del TUF.

Il Dirigente Preposto ha maturato, come richiesto dallo Statuto, un’esperienza pluriennale nell’esercizio di compiti direttivi in attività di amministrazione e controllo presso società di capitali di significa-tive dimensioni e ha la responsabilità di istituire e mantenere il Si-stema di Controllo Interno sull’Informativa Finanziaria e di rilasciare apposita attestazione secondo il modello diffuso da CONSOB, unitamente al CEO.

La figura del Dirigente Preposto, introdotta dal legislatore con la Legge 262/05, è stata adottata da Acea con modifica statutaria del 13 novembre 2006, che prevede la nomina dello stesso da parte del Consiglio di Amministrazione.

In linea con quanto previsto dall’art. 22 ter dello Statuto di Acea e dal Regolamento del Dirigente Preposto, lo stesso opera con i se-guenti poteri e mezzi:

richiedere all’interno di Acea e alle società incluse nel consoli-damento del Gruppo ogni informazione di natura amministrativa e contabile utile per la valutazione del disegno e dell’operatività del sistema di controllo che sovrintende il processo di forma-zione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato, anche infrannuale;

richiedere all’interno di Acea e alle società incluse nel consoli-damento del Gruppo informazioni di carattere gestionale legate a eventi che possano in qualsivoglia modo influenzare in misura significativa l’andamento della Società e del Gruppo;

accedere ai dati delle Funzioni di Acea nonché delle società del Gruppo, agli archivi e ai beni aziendali, ogni volta che ciò si rende necessario;

proporre al Consiglio di Amministrazione e all’Organo Ammini-strativo Delegato di Acea atti di indirizzo verso tutte le società incluse nel consolidamento del Gruppo in merito a metodologie

da applicare, nonché all’assetto organizzativo della struttura am-ministrativa e di controllo;

redigere, con il supporto della Funzione People Culture & Or-ganization e delle strutture operative, le procedure aziendali rappresentative dei processi, anche trasversali, afferenti le aree sottoposte alla diretta responsabilità del Dirigente Preposto;

proporre modifiche a processi e procedure aziendali dei quali il Dirigente Preposto non è Process Owner, ivi inclusi quelli infor-matici, che hanno impatto sulla formazione dei bilanci;

svolgere controlli su qualunque processo aziendale che abbia im-patto diretto o indiretto sulla formazione dei bilanci;

effettuare analisi sul disegno del Sistema di Controllo Interno e in particolare sui controlli generali a livello di entità (c.d. Entity Level Controls”) inclusi i controlli generali in ambito IT (c.d. IT General Controlso “ITGC”);

avvalersi dell’assistenza delle altre Funzioni aziendali per lo svol-gimento di attività di valutazione dei rischi e per la valutazione del disegno e dell’operatività dei controlli in essere, anche nelle Società controllate del Gruppo, nonché di qualificate società di consulenza esterne;

richiedere alle altre Funzioni di Acea nonché alle Società del Gruppo, attestazioni circa il corretto funzionamento delle pro-cedure aziendali e la loro operatività nel periodo di riferimento;

richiedere modifiche al Sistema di Controllo Interno sull’Infor-mativa Finanziaria (inteso come l’insieme di persone, strumen-ti, informazioni, regole per la mitigazione dei rischi aziendali) di Acea e delle società incluse nel consolidamento del Gruppo;

disporre di autonomia finanziaria, da esercitarsi in armonia con gli indirizzi generali della Società e nel rispetto delle procedure esistenti, condivisa dal Dirigente Preposto con l’Organo Ammi-nistrativo Delegato in sede di budget annuale.

Il Consiglio di Amministrazione vigila, ai sensi del citato art. 154-bis del TUF, affinché il Dirigente Preposto disponga di adeguati poteri e mezzi per l’esercizio dei compiti a lui attribuiti, nonché sul rispetto effettivo delle procedure amministrative e contabili.

Nella riunione del 5 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione ha confermato l’adeguatezza dei poteri e mezzi a disposizione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché il rispetto delle procedure amministrative e contabili dallo stesso predisposte.

10.6.2 Ethic Officer

L’Ethic Officer, ai sensi del Codice Etico e in attuazione del D.Lgs. 24 del 10 marzo 2023, è l’organo collegiale che ha lo scopo di ge-stire il sistema di segnalazioni di presunte violazioni per inosservanza della legge, della normativa interna e del Codice Etico e di vigilare sul rispetto dei valori di trasparenza, legalità, equità e integrità etica nei rapporti con i dipendenti, fornitori, clienti e tutti gli stakehol-ders. Tra le sue responsabilità vi sono anche quelle di promuovere programmi di comunicazione e attività finalizzate a dare la massima diffusione dei principi del Codice Etico all’interno delle società del Gruppo, eventuali aggiornamenti del Codice Etico e l’emanazione di linee guida e di procedure operative al fine di ridurre il rischio di violazione del Codice Etico.

L’Ethic Officer si avvale del supporto di una Segreteria Tecnica co-stituita nella funzione Internal Audit di Acea per adempiere i propri compiti e trasmette alla Presidente, al CEO e agli organi di con-trollo di Acea (Comitato Controllo e Rischi, Comitato Etica, So-

346 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

stenibilità e Inclusione, Collegio Sindacale e all’Organismo di Vi-gilanza) relazioni periodiche in merito alle segnalazioni pervenute, agli approfondimenti effettuati e le iniziative avviate in materia di formazione e comunicazione inerenti al Codice Etico e al sistema di whistleblowing.

10.6.3 Funzione Risk Management, Compliance & Sustainability

Nel rafforzamento dei presìdi per il governo e la gestione del SCI-GR, la società ha integrato nella macrostruttura la funzione Risk Management, Compliance & Sustainability con la missione di:

progettare, implementare e monitorare il modello di Risk Gover-nance di Gruppo, identificare, descrivere e misurare i principali fattori di rischio che possono compromettere il raggiungimento degli obiettivi strategici e di business del Gruppo, definire e pro-porre le politiche di gestione e mitigazione dei rischi, indirizzando l’implementazione e l’evoluzione del framework Enterprise Risk Management (ERM) di Gruppo nella prospettiva dell’integrazio-ne dei vari ambiti di rischio;

garantire l’efficace svolgimento del processo ERM nel conti-nuo, anche tramite coordinamento e collaborazione con le altre strutture interne di controllo, e assicurare l’attività di reporting nei confronti del Vertice aziendale e Organi sociali e di control-lo in merito all’evoluzione del profilo di rischio complessivo di Gruppo, sui possibili impatti sugli obiettivi strategici e di business, e sull’attuazione e monitoraggio delle azioni di risposta al rischio;

svolgere un ruolo preventivo e proattivo nella valutazione ex ante dei rischi di non conformità dell’attività aziendale alle “norma-tive” di riferimento (antitrust, D.Lgs. 231/01, anticorruzione, antifrode e privacy) esaminando l’efficacia dei processi con l’o-biettivo di prevenire la violazione delle norme e delle regole (in-terne ed esterne) e suggerendo, in caso di disallineamenti, le più opportune soluzioni;

valutare le misure più idonee per incorporare i requisiti di com-pliance alla vigente normativa privacy nei processi aziendali, svi-luppando proposte e interventi per modifiche e aggiornamenti di policy, procedure, misure di sicurezza e verificando l’effettiva ed efficace attuazione delle politiche di governo sui rischi annessi al trattamento dei dati personali;

assicurare le attività di progettazione, implementazione, monito-raggio e aggiornamento del sistema dei rischi connessi ai processi e al modello di governance di Gruppo, in coerenza con le normative vigenti e secondo le best practices di settore/mercato e garantire l’allineamento degli strumenti di governance alla normativa vigente;

assicurare la valorizzazione degli aspetti ESG nel Gruppo Acea, integrando principi e tematiche di sostenibilità con gli aspetti di natura di business e finanziaria, promuovendo il posizionamen-to del Gruppo nei rating internazionali di sostenibilità e predi-sponendo inoltre la relativa reportistica (ivi incluso il Bilancio di Sostenibilità).

10.7 Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

Al fine di consentire ai diversi soggetti coinvolti nel SCIGR di svol-gere adeguatamente il ruolo affidato nell’ambito di tale sistema, sono definiti appositi flussi informativi tra i diversi livelli di controllo e i competenti organi di gestione e controllo, opportunamente co-ordinati in termini di contenuti e tempistiche.

Le Linee di Indirizzo di Acea prevedono che vengano definite una serie di attività di coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel Si-stema di Controllo allo scopo di assicurare il continuo monitoraggio sull’adeguatezza e sul funzionamento dello stesso, nonché di faci-litare lo scambio efficiente di informazioni. Tali modalità sintetica-mente consistono in:

riunioni periodiche di coordinamento, aventi ad oggetto in par-ticolare il processo di elaborazione dell’Informativa Finanziaria e l’attività di valutazione (assessment), monitoraggio e conteni-mento dei rischi (economico-finanziari, operativi e di complian-ce);

flussi informativi fra gli stessi soggetti coinvolti nel Sistema di Controllo;

incontri di coordinamento e riunioni congiunte tra Collegio Sin-dacale, Comitato Controllo e Rischi, Società di revisione, Di-rigente Preposto e Responsabile della funzione Internal Audit;

flussi informativi strutturati di comunicazione da parte dei presidi di controllo di secondo livello verso i vertici aziendali, la funzione Internal Audit, la funzione Risk Management, Compliance & Su-stainability e gli organi di controllo;

flussi di comunicazione tra la funzione Internal Audit e la funzio-ne Risk Management, Compliance & Sustainability per supportare le specifiche attività di competenza. In particolare, la funzione Risk Management, Compliance & Sustainability informa la funzio-ne Internal Audit dei principali rischi aziendali utili per la predi-sposizione della proposta di piano di Audit risk-based e riceve gli esiti delle attività di internal auditing se rilevanti per lo svolgimen-to dei propri compiti;

flussi di comunicazione tra Organismi di Vigilanza delle società controllate di Acea e Organismo di Vigilanza dell’Emittente;

relazioni periodiche al Consiglio di Amministrazione;

supporto della funzione Internal Audit alle attività dell’Organi-smo di Vigilanza di Acea e a quelli delle società controllate;

flussi di comunicazione, in seno a ciascuna società del Gruppo, tra Collegio Sindacale e Organismo di Vigilanza;

flussi informativi tra Collegio Sindacale e Comitato Controllo e Rischi per lo scambio delle informazioni rilevanti per l’espleta-mento dei rispettivi compiti.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 347

11. Interessi degli Amministratori e Operazioni con Parti Correlate

Prima della trattazione di ciascun punto all’ordine del giorno della riunione consiliare, ogni amministratore è tenuto a segnalare even-tuali interessi, per conto proprio o di terzi, di cui sia portatore in re-lazione alle materie o questioni da trattare, precisandone la natura, i termini, l’origine e la portata.

Relativamente alle operazioni con parti correlate, la procedura per le operazioni con parti correlate (“Procedura OPC”), redatta ai sensi dell’art. 2391-bis del codice civile, è stata adottata in ottemperan-za ai principi dettati dal Regolamento OPC, ed è stata, da ultimo, emendata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 giugno 2023.

La Procedura OPC si applica alle operazioni svolte direttamente da Acea, ovvero da società da questa controllate direttamente e/o in-direttamente, con parti correlate.

In base all’importo, le operazioni sono così suddivise:

operazioni di Maggiore Rilevanza: le operazioni in cui almeno uno degli indici di rilevanza, dell’Allegato 1 del Regolamento OPC, risulti superiore alla soglia del 5%, la cui approvazione è riservata al Consiglio di Amministrazione di Acea;

operazioni di importo esiguo: le operazioni il cui controvalore, calcolato in base agli indici di cui all’Allegato 1 della Procedura, non superi, in relazione alla descritta tipologia di operazioni, le seguenti soglie:

1) Persona fisica:

1.a) 30.000 per sponsorizzazioni e altre iniziative assimi-labili;

1.b) 150.000 per le restanti tipologie di operazioni.

2) Persona giuridica:

2.a) 120.000 per sponsorizzazioni e altre iniziative assi-milabili;

2.b) 200.000 per le restanti tipologie di operazioni;

operazioni di Minore Rilevanza, vale a dire tutte le operazioni con parti correlate diverse dalle operazioni di maggiore rilevanza e di importo esiguo.

La procedura non trova applicazione a determinate tipologie di ope-razioni con parti correlate, tra cui le principali riguardano le operazioni ordinarie che siano concluse a condizioni equivalenti a quelle di mer-cato o standard e le operazioni con o tra società controllate, anche congiuntamente, da Acea nonché le operazioni con società collegate ad Acea, a condizione che nelle società controllate o collegate con-troparti dell’operazione non vi siano interessi significativi (come in-dividuati nell’ambito della procedura) di altre parti correlate di Acea.

La Procedura OPC prevede che, prima dell’approvazione di un’ope-razione con parti correlate, sia di Minore Rilevanza che di Maggiore Rilevanza, il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate esprima un parere sull’interesse della società al compimento dell’operazione nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle rela-tive condizioni.

In merito, si segnala che fino all’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale è stato individuato quale soggetto chiamato a svolgere il ruolo di c.d. “presidio equivalente”, ai sensi del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera n. 17221 e ss.mm. ii. nonché della “Procedura per le operazioni con Parti Correlate” allora vigente, ai fini dell’espressione del parere in merito all’interesse di Acea al compimento di alcune operazioni con

parti correlate nonché alla convenienza e alla correttezza sostanziale delle condizioni delle stesse.

Successivamente, la Procedura in materia di Operazioni con Par-ti Correlate è stata modificata in data 14 giugno 2023, anche allo scopo di identificare appositi presidi equivalenti, che sono da adot-tare per l’ipotesi che, con riferimento a una specifica operazione posta all’ordine del giorno, venga rilevata la sussistenza, in concreto, della correlazione di uno o più componenti del Comitato OPC.

Si segnala che, come evidenziato negli orientamenti sulla compo-sizione quantitativa e qualitativa del consiglio di amministrazione, l’ampliamento del numero dei consiglieri deliberata dall’assemblea dei soci in data 18 aprile 2023 ha consentito una più efficace distri-buzione dei compiti, oltre ad agevolare una migliore operatività del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate tenuto conto della rigorosa regolamentazione interna di cui si è dotata Acea in tema di operazioni con parti correlate.

Alla data della presente Relazione, il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate è composto da 5 amministratori, tutti indipendenti e, segnatamente, Angelo Piazza (Presidente), Antonella Rosa Bian-chessi, Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso, Luisa Melara e Patrizia Rutigliano.

Il Presidente del Comitato OPC convoca e dirige le riunioni. La Se-greteria del Comitato OPC è coordinata dal Segretario del Consi-glio di Amministrazione di Acea.

Nel corso del 2023, il Comitato ha tenuto 14 riunioni, debitamente verbalizzate e caratterizzate dalla regolare partecipazione dei suoi componenti nonché di membri del Collegio Sindacale e da una du-rata media di circa 1 ore e 20 minuti.

Il Comitato nella sua veste di Presidio Equivalente ha tenuto 14 riunioni debitamente verbalizzate e caratterizzate dalla regolare partecipazione dei suoi componenti nonché di membri del Collegio Sindacale e da una durata media di circa 1 ora e 49 minuti.

Il Collegio Sindacale nella sua veste di Presidio Equivalente ha tenu-to 8 riunioni debitamente verbalizzate e caratterizzate dalla regolare partecipazione dei suoi componenti e da una durata media di circa 2 ore e 26 minuti.

Nel corso del 2023, il Comitato ha svolto le attività propedeutiche e istruttorie e ha rilasciato i pareri di competenza del Comitato in relazione alle operazioni con parti correlate ad Acea, in particolare con riferimento:

al progetto di partenariato pubblico-privato con Roma Capitale per l’illuminazione pubblica e servizi di smart city;

al progetto promosso dal Comune di Roma per la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore.

Nel 2024, alla data della presente relazione, non si sono tenute ri-unioni del Comitato.

La partecipazione di ciascun amministratore alle riunioni del Comi-tato è rappresentata nella Tabella n. 3.

Il Consiglio di Amministrazione ha confermato lo stanziamento di un budget annuo per il 2024 pari a 50.000,00 per il Comitato al fine di consentire, qualora ritenuto necessario, il conferimento di incarichi esterni funzionali allo svolgimento delle proprie attività.

Per maggiori dettagli si rimanda al sito www.gruppo.acea.it, nella se-zione “Governance”.

348 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

12. Collegio Sindacale

12.1 Nomina e sostituzione

Secondo le previsioni di legge e dello Statuto, il Collegio Sindacale è composto da tre sindaci effettivi e due supplenti, nominati dall’as-semblea ordinaria dei soci per un periodo di tre esercizi e rieleggibili alla scadenza del mandato.

Nella composizione del Collegio Sindacale si assicura il rispetto dei criteri di equilibrio tra i generi, come previsto dalle disposizioni di legge, pro tempore vigenti.

Per la nomina del Collegio Sindacale, regolata dall’art. 22 dello Sta-tuto, valgono le modalità illustrate al paragrafo 4.2 in tema di nomi-na degli amministratori.

La nomina del Collegio Sindacale è disciplinata dall’art. 22 dello Statuto, il quale prevede che lo stesso venga nominato sulla base di liste presentate dai Soci che da soli o insieme ad altri Soci rappresentino alla data in cui sono depositate le liste almeno l’1% del capitale sociale, ovvero la minore quota di partecipazione al capitale sociale determinata dalla CONSOB ai sensi dell’art. 144–quater del Regolamento Emittenti. In merito, si segnala che la quota richie-sta dalla CONSOB, con Determinazione Dirigenziale n. 76 del 30 gennaio 2023, per la presentazione delle liste è pari all’1%.

In particolare, dalla lista che ha ottenuto la maggioranza dei voti sono tratti, nell’ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista stessa, la metà più uno dei sindaci effettivi da eleggere, con un arrotondamento, in caso di numero frazionario, all’unità inferiore, e un sindaco supplente.

Per gli altri membri del Collegio Sindacale, tra gli eletti sono desi-gnati sindaco effettivo e sindaco supplente rispettivamente colo-ro che hanno ottenuto il primo e il secondo quoziente più elevato nell’ambito delle liste di minoranza; a parità di quoziente, risulta sin-daco effettivo quello della lista di minoranza che ha ottenuto il mag-gior numero di voti. In ogni caso, almeno un sindaco effettivo dovrà essere eletto da parte dei soci di minoranza. In caso di cessazione di un sindaco in corso di esercizio, subentra il sindaco supplente ap-partenente alla medesima lista del sindaco da sostituire.

Per la nomina dei Sindaci per qualsivoglia ragione non eletti con l’osservanza delle modalità illustrate, l’Assemblea delibera con le maggioranze di legge.

Nel novero dei Sindaci effettivi eletti dalla minoranza, l’Assemblea elegge il Presidente.

12.2 Composizione e Funzionamento del Collegio Sindacale (ex art. 123-bis TUF, c. 2, lett. d)

L’attuale Collegio Sindacale è stato nominato dall’Assemblea degli azionisti in data 27 aprile 2022 e il relativo mandato scadrà in occa-sione dell’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2024.

In occasione dell’assemblea di nomina sono state presentate tre li-ste: i) la Lista n. 1 presentata da Roma Capitale con tre candidati, Claudia Capuano, Leonardo Quagliata e Rosina Cichello; ii) la Lista n. 2 presentata dall’azionista Fincal SpA con due candidati, Maurizio Lauri e Mario Venezia e iii) la Lista n. 3 presentata da un gruppo di

società di gestione del risparmio e investitori istituzionali con due candidati, Vito Di Battista e Diana Rizzo. La Lista n. 1 è stata votata dal 67,69%, la Lista n. 2 dal 20,53% e la Lista n. 3 dall’11,55% dei votanti.

Si precisa che la lista di minoranza ha attestato l’assenza di rapporti di collegamento, anche indiretti, con la lista di maggioranza.

Tutti i sindaci hanno dichiarato di possedere i requisiti di professio-nalità, onorabilità e indipendenza previsti dalla normativa applicabile e dal Codice di Corporate Governance.

Secondo le nomine effettuate in tale assemblea, il Collegio Sinda-cale risulta formato, come descritto nella Tabella n. 4, dai compo-nenti che seguono e dei quali viene data, ai sensi dell’art. 144-decies Reg. Emittenti, una breve descrizione del profilo professionale di ciascuno:

Maurizio Lauri, Presidente. Nato a Roma il 16 agosto 1962. Laureato in Economia alla LUISS, ha conseguito un Master of Laws (LL.M.) presso la London School of Economics and Political Science, University of London. È stato amministratore, con posi-zioni anche apicali, di società, anche quotate o pubbliche, oltre che membro di organi di controllo di diverse società ed enti non commerciali.

Dottore Commercialista e Revisore contabile, è Componente della Commissione per la Statuizione dei Principi di Compor-tamento del Collegio Sindacale di società quotate in seno al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Leonardo Quagliata, Sindaco effettivo. Nato a Roma il 21 otto-bre 1953. Laureato con lode in Economia e Commercio presso l’Università Statale “La Sapienza” di Roma. Dottore Commer-cialista e Revisore Legale dei Conti, è fondatore e titolare dello Studio Commercialista Quagliata.

È stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Me-rito della Repubblica Italiana.

Esperto di diritto societario ha una specifica competenza in ma-teria di “corporale governance” e di “sistema di controllo interno” nelle società di capitali, tra cui in imprese operanti nel settore della produzione e distribuzione di energia e nella realizzazione e gestione di reti infrastrutturali.

Ricopre e ha ricoperto incarichi di Presidente del Collegio Sin-dacale e di Sindaco effettivo, oltre che di Presidente dell’Orga-nismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001, in società complesse di grandi dimensioni, anche quotate.

È il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti di alcune Fon-dazioni e Associazioni scientifiche e culturali. Ricopre la carica di Presidente del Comitato Investimenti di un Fondo Immobi-liare quotato. Ha svolto quale docente corsi d’insegnamento e ha partecipato come relatore a convegni e seminari riguardanti i compiti e le responsabilità del Collegio Sindacale.

Collabora da molti anni con il Tribunale Civile e Penale e con la Corte di Appello di Roma, quale Consulente Tecnico del Giu-dice, Amministratore Giudiziario, Ispettore Giudiziario, Custode Giudiziario, Curatore Speciale.

Claudia Capuano, Sindaco effettivo. Dottore Commercialista e Revisore Contabile, Managing Partner dello Studio Capuano Legale e Tributario.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 349

Ricopre incarichi di: sindaco in diverse società, OdV e ammi-nistratore giudiziario di beni sottoposti a sequestro pena e M.P. (per nomina del Tribunale di Roma e Viterbo), curatore fallimen-tare e Commissario Liquidatore in procedure di Concordato Preventivo e liquidazioni generali. Ricopre incarichi di Perito e CTU nel processo penale e civile e CT del Pubblico Ministero.

Rosina Cichello Sindaco supplente. Dottore Commercialista e Revisore legale.

Svolge attività di consulenza societaria, fiscale e tributaria, con-sulenza nelle operazioni straordinarie d’impresa, coordinamento e controllo contabile e fiscale direttamente presso imprese. Ha ricoperto incarichi di consulente tecnico di parte e di compo-nente del collegio sindacale in Enti di interesse Pubblico oltre che in società operanti nel settore industriale, commerciale e terziario. Attualmente ricopre incarichi in collegi sindacali, in particolare nel settore multiutility e in ambito sanitario.

Vito Di Battista Sindaco supplente. Nato a Lecce il 10 gennaio 1952, Vito Di Battista è laureato in economia aziendale presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi. Dottore Commercia-lista e Revisore Legale, presta consulenza tributaria in favore di società industriali e finanziarie, anche quotate. Attualmente ricopre la carica di Presidente e Amministratore Delegato di Angelini Finanziaria SpA, di Presidente del Collegio Sindacale di Avio SpA e di Presidente del Consiglio di Amministrazione di IBL Real Estate Srl, di Sindaco Effettivo di Net Holding SpA, di Net Insurance SpA e di Net Insurance Life SpA - Società soggette all’attività di direzione e coordinamento di Poste Vita SpA. Ha ricoperto la carica di membro del Comitato di Sorveglianza della Banca Popolare Andriese in a.s., della Banca di Credito Coope-rativo di Pachino in a. s. e della Banca di Credito Cooperativo “S. Apollonia” di Ariccia in a.s. Ha ricoperto, fra l’altro, la carica di Presidente del Collegio Sindacale di Bancaperta SpA e di Cas-sa di Risparmio di Fano SpA, di Consigliere d’Amministrazione dell’Istituto Bancario del Lavoro SpA e di Cuki Group SpA, di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Atlantide SpA, di Sindaco effettivo del fondo pensione complementare Fon-denergia. È stato altresì membro del Consiglio Direttivo di Ned community.

I sindaci sono scelti tra coloro che possono essere qualificati come indipendenti e devono agire con autonomia e indipendenza anche nei confronti degli azionisti che li hanno eletti.

Nella prima occasione utile dopo la propria nomina, il Collegio Sin-dacale ha verificato e confermato il possesso dei requisiti di indipen-denza previsti dalla legge e dal Codice e ha comunicato il risultato di tale verifica al Consiglio di Amministrazione della Società. Dell’esito delle verifiche effettuate è stata data comunicazione al mercato con comunicato stampa.

Successivamente, il Collegio in carica ha regolarmente effettuato l’accertamento della sussistenza dei requisiti di indipendenza (per i quali si rinvia al par. 4. della presente Relazione) ai sensi di legge e del Codice in capo ai suoi componenti effettivi, verificandone la sussistenza e trasmettendo l’esito di tale verifica al Consiglio.

Il Collegio Sindacale riceve dall’organo amministrativo, in occasione delle riunioni consiliari, informazioni sull’attività svolta dal Consiglio

stesso, attraverso la partecipazione diretta del Collegio medesimo alle riunioni, nonché attraverso l’esame del materiale illustrativo degli argomenti che saranno trattati in Consiglio, che riceve in via preventiva nelle forme e con la medesima tempistica della docu-mentazione diretta agli Amministratori.

Il Collegio Sindacale esercita i poteri e adempie ai doveri previsti dalle disposizioni vigenti. Nello svolgimento della propria attività, si è coordinato con la funzione Internal Audit prevalentemente attra-verso incontri periodici che hanno avuto a oggetto l’illustrazione del piano di lavoro delle attività di monitoraggio indipendente e le risul-tanze dei principali interventi svolti nel corso dell’anno. Si è, altresì, coordinato con il Comitato Controllo e Rischi, attraverso la parte-cipazione del Presidente e/o dei sindaci alle riunioni.

La remunerazione dei sindaci è commisurata all’impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimen-sionali e settoriali della società.

In particolare, l’Assemblea ha determinato il compenso forfettario annuo spettante al Presidente del Collegio Sindacale e a ciascun sindaco effettivo nella misura, rispettivamente, di 150.000,00 e di 100.000,00, oltre al rimborso delle spese necessarie per lo svolgimento della funzione di Sindaco.

Ciascun componente del Collegio ha l’obbligo di informare tem-pestivamente ed esaurientemente gli altri membri e il Presidente del CdA circa natura, termini, origine e portata di un loro eventuale interesse nei confronti di una determinata operazione di Acea, sia per proprio conto che di terzi.

Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale ha tenuto 24 riunioni, durate in media 1 ora e 45 minuti, che hanno visto la regolare parte-cipazione dei sindaci effettivi.

Nel 2024, alla data della presente Relazione, il Collegio si è riunito 4 volte.

Criteri e politiche di diversità

Le informazioni in merito ai criteri e politiche in materia di diversi-applicate in relazione alla composizione degli organi di controllo relativamente ad aspetti quali l’età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale richieste dall’art. 123-bis, com-ma 2 lettera d-bis, TUF, sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (par. 4.3).

Autovalutazione del Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale ha proceduto alla propria Autovalutazione per l’esercizio 2023 in conformità a quanto raccomandato dal Codice di Corporate Governance e come previsto dalla Norma di comporta-mento Q.1.7 contenuta nelle Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate pubblicate nel dicembre 2023 dal Con-siglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC). Il processo di Autovalutazione ha riguardato principal-mente la composizione, l’esercizio dei poteri e il funzionamento.

Il processo di autovalutazione è stato condotto tramite la compila-zione da parte dei sindaci di un questionario ad hoc.

Alla luce delle informazioni in proprio possesso, il Collegio Sindacale della Società ha valutato, allo stato, come adeguata la propria com-posizione, avendo riferimento ai requisiti di professionalità, diversità, competenza, onorabilità e indipendenza richiesti dalla normativa.

350 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

13. Rapporti con gli Azionisti

Le informazioni che riguardano la Società sono oggetto di puntua-le e tempestiva comunicazione al mercato e alle relative Autorità di Vigilanza. Tali informazioni sono rese disponibili sul sito internet della Società www.gruppo.acea.it nella sezione “Investitori”, costan-temente aggiornata.

La struttura organizzativa di Acea prevede la funzione Investor Re-lations, alle dipendenze del Deputy General Manager Corporate, il cui responsabile è il dottor Dario Michi.

In occasione dell’approvazione dei risultati annuali, semestrali e tri-mestrali, del Piano Industriale e al verificarsi di eventuali operazioni straordinarie price-sensitive, la Società organizza apposite conferen-ce call/webcast/presentazioni con Investitori istituzionali e Analisti finanziari. In tale contesto, Acea intrattiene con gli Investitori un dialogo basato sui principi di correttezza e trasparenza, nel rispetto della disciplina comunitaria e nazionale in tema di abusi di mercato, nonché in linea con le best practice internazionali.

Nel corso del 2023 Acea ha avuto circa 450 interazioni con Inve-stitori Istituzionali, Analisti e Obbligazionisti, attraverso la parteci-pazione a diversi eventi condotti anche in forma digitale: meeting “one on one” e presentazioni allargate, sia promossi dalla funzione Investor Relations che richiesti dal mercato; Investor Conference organizzate da Borsa Italiana e primarie Banche d’Affari; roadshow nazionali e internazionali. Si sono svolte, inoltre, conference call e webcast in occasione dell’approvazione dei risultati aziendali annuali e infrannuali. Numerosi sono stati anche i contatti con Analisti/In-vestitori tramite scambi di e-mail.

Dialogo con gli Azionisti

Dal 10 novembre 2021, il Consiglio di Amministrazione di Acea ha adottato la “Politica per la gestione del dialogo con gli Investitori istituzionali, gli Azionisti e gli Obbligazionisti” (“Politica per la ge-stione del dialogo”), in linea con quanto previsto dal Princìpio 4,

raccomandazione 3 del Codice di Corporate Governance.

Acea ritiene che la promozione di un costante ed efficace dialo-go con la comunità finanziaria possa contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali, rafforzare la generazione e condivisione del valore e assicurare i principi di trasparenza, tempestività, parità di trattamento, correttezza e affidabilità che sono al centro di tutte le attività che costituiscono la missiondel Gruppo.

La Politica per la gestione del dialogo di Acea definisce:

le tematiche oggetto del dialogo con Investitori istituzionali/Azionisti/Obbligazionisti;

i soggetti e le strutture aziendali preposti all’interlocuzione;

i canali di comunicazione attraverso i quali la comunità finanzia-ria può entrare in contatto con la Società (Assemblea Azionisti, incontri con analisti, conference di settore, investor day, webcast, sito aziendale, comunicati stampa ecc.);

le tempistiche e le modalità dell’informativa da riportare al Con-siglio di Amministrazione.

L’attuazione del dialogo è affidata al CEO e al Presidente.

Il Presidente assicura che il Consiglio di Amministrazione sia perio-dicamente informato sullo sviluppo e sui contenuti significativi del dialogo con il mercato.

La funzione Investor Relations coordina e gestisce il dialogo con gli Investitori istituzionali, gli Azionisti e gli Obbligazionisti, operando quale punto di accesso e di raccordo interno sia per l’engagement reattivo che proattivo.

Nel dialogo con gli Investitori istituzionali, gli Azionisti e gli Obbliga-zionisti i principali argomenti trattati hanno riguardato: l’andamento della gestione operativa della Società e del Gruppo, gli aggiorna-menti/novità su aspetti regolatori del settore idrico e della distribu-zione elettrica.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 351

14. Assemblea degli Azionisti (ex art. 123-bis TUF, c. 2, lett. c)

La disciplina del funzionamento dell’organo assembleare è conte-nuta nello Statuto di Acea, anche mediante rinvio alle disposizioni di legge applicabili.

In particolare, con riguardo alle modalità di convocazione dell’As-semblea, l’art. 10 dello Statuto prevede che, fermi i poteri di con-vocazione previsti da specifiche disposizioni di legge, l’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è convocata a cura del Consiglio di Amministrazione mediante avviso contenente l’ordine del giorno, del luogo e dell’ora della riunione e l’elenco delle materie da trattare.

La convocazione può avvenire anche al di fuori della sede legale, purché all’interno del territorio italiano. Il relativo avviso di con-vocazione è pubblicato sul sito internet della Società, nonché sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana o sul quotidiano Il Sole - 24 Ore nel rispetto dei termini stabiliti dalla normativa vigente, eventualmente prevedendo anche convocazioni successive alla seconda.

L’assemblea ordinaria è convocata almeno una volta l’anno per l’ap-provazione del bilancio entro 120 giorni dalla chiusura dell’eserci-zio sociale, ovvero entro 180 giorni dalla predetta chiusura qualora sussistano le condizioni di cui all’art. 2364 c.c., mentre l’assemblea straordinaria è convocata ogni qualvolta sia necessario assumere una deliberazione a essa riservata dalla legge.

L’assemblea, sia ordinaria sia straordinaria, è altresì convocata quan-do ne facciano richiesta tanti soci che rappresentino le percentuali previste dalla vigente normativa i quali, peraltro, devono indicare nella domanda gli argomenti da trattare, ovvero quando ne faccia-no richiesta il Collegio Sindacale o suoi componenti nei casi previsti dalla legge. Inoltre, tanti soci che rappresentino le percentuali pre-viste dalla vigente normativa possono chiedere, nel rispetto dei ter-mini previsti dalla normativa vigente, l’integrazione dell’elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti. La convocazione e l’integrazione delle materie da trattare su richiesta dei soci non sono ammesse per argomenti sui quali l’assemblea delibera a norma di legge su proposta degli am-ministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta.

Le maggioranze necessarie per la validità della costituzione e della deliberazione dell’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, sono quelle previste dalla legge.

La legittimazione all’intervento in assemblea e all’esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione all’emittente, effettuata dall’intermediario, in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto a cui spetta il diritto di voto, secondo le modalità e i termini previsti dalla normativa vigente (c.d. record date”). I soci che hanno il diritto di intervenire in assemblea possono farsi rappre-sentare ai sensi e con le modalità di legge.

Come indicato nel paragrafo 2, lett. b) e f), della Relazione, ad ec-cezione di Roma Capitale o delle sue controllate che abbiano ac-quisito la qualità di socio, il diritto di voto non può essere esercitato neppure per delega in misura superiore all’8% del capitale sociale. Per ulteriori informazioni in merito, si rinvia al suddetto paragrafo 2, lett. f) della Relazione.

Come precedentemente esposto al paragrafo 2, lett. e) della Rela-zione, ai sensi dell’art. 13.3 dello statuto, al fine di facilitare la raccol-ta di deleghe presso gli azionisti dipendenti della società e delle sue

controllate, associati ad associazioni di azionisti che rispondano ai requisiti previsti dalla normativa vigente in materia, secondo termini e modalità fissati dal Consiglio di Amministrazione direttamente o a mezzo di propri delegati, sono messi a disposizione appositi spazi per la comunicazione e per lo svolgimento dell’attività di raccolta di de-leghe. Qualora la delega sia conferita in via elettronica, secondo le modalità previste dai regolamenti vigenti, tempo per tempo, la no-tifica della suddetta delega può essere effettuata mediante l’utilizzo del sito internet aziendale secondo le modalità specificate nell’avviso di convocazione.

Lo svolgimento delle riunioni assembleari, oltre che dalla legge e dallo statuto, è disciplinato da un apposito Regolamento, messo a disposizione sul sito internet della Società www.gruppo.acea.it, nella sezione “Assemblea degli Azionisti”.

In particolare, l’articolo 7.3 del suddetto Regolamento, relativo alle modalità con cui è garantito il diritto del socio di prendere la paro-la sugli argomenti posti in discussione, prevede che la richiesta di intervento sui singoli argomenti all’ordine del giorno possa essere presentata al tavolo della presidenza dell’Assemblea dal momento della costituzione dell’assemblea, fino a quando il presidente dell’as-semblea non abbia dichiarato chiusa la discussione sul relativo argo-mento all’ordine del giorno.

Nel dare la parola, di norma, il presidente dell’assemblea segue l’or-dine di presentazione delle richieste di intervento. Ciascun azionista può svolgere un solo intervento su ogni argomento all’ordine del giorno della durata massima di dieci minuti.

L’assemblea è presieduta dal presidente del Consiglio di Ammini-strazione o, in caso di sua assenza o impedimento, o da altra per-sona da lui designata. In difetto di ciò l’assemblea elegge il proprio presidente.

Il presidente, su designazione dell’assemblea, nomina un Segretario, il quale provvede alla redazione di un apposito verbale, sottoscritto dal presidente e dal segretario medesimo, che riporta le deliberazio-ni dell’assemblea. Nei casi stabiliti dalla legge o in caso lo decida il presidente dell’assemblea, il relativo verbale è redatto da un notaio.

Il presidente dell’assemblea, tra l’altro, verifica la regolare costitu-zione dell’assemblea, accerta l’identità e la legittimazione dei pre-senti, regola lo svolgimento dei lavori e accerta i risultati delle vota-zioni, dei quali deve essere dato atto nel verbale.

Si segnala infine che, in occasione dell’assemblea degli azionisti del 18 aprile 2023, la Società si è avvalsa della facoltà prevista ai sen-si del dell’art. 106 del Decreto Legge n. 18/2020 convertito dal-la Legge n. 27/2020 e successive modifiche e integrazioni come da ultimo prorogato con Decreto Legge n. 198 del 29 dicembre 2022 convertito con modificazione della Legge n. 14 del 24 feb-braio 2023, stabilendo che l’intervento in Assemblea da parte de-gli aventi diritto potesse avvenire esclusivamente per il tramite del Rappresentante Designato dalla Società, di cui al l’art. 135-undecies Decreto Legislativo 58 del 24 febbraio 1998 del TUF, senza par-tecipazione fisica da parte dei soci.

Il Consiglio di Amministrazione, nel 2023, ha riferito in assemblea sull’attività svolta e programmata, assicurando, così, agli azionisti una corretta informazione circa gli elementi necessari al fine di far che gli stessi possano assumere, con cognizione di causa, le decisio-ni di competenza assembleare.

352 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Il Consiglio di Amministrazione considera l’assemblea un momento particolarmente significativo per i rapporti con gli azionisti; pertanto, si adopera, per quanto di propria competenza, a incoraggiare e facili-tare la partecipazione più ampia possibile degli azionisti alle assemblee.

Gli amministratori intervenuti all’assemblea del 2023 sono stati 8, inclusa la Presidente e l’Amministratore Delegato.

Nel corso dell’esercizio 2023, l’assemblea si è riunita, in data 18 aprile, con i seguenti punti all’ordine del giorno:

in sede straordinaria

Modifica dell’art. 15 dello statuto sociale. Deliberazioni inerenti e/o conseguenti;

in sede ordinaria

Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022; relazione del Con-siglio di Amministrazione sulla gestione e relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione legale. Presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 e in formativa relativa alla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi

del D.Lgs. n. 254/2016 (Bilancio di Sostenibilità 2022). Deli-berazioni relative all’approvazione del bi lancio di esercizio al 31 dicembre 2022.

Deliberazioni relative alla destinazione del risultato dell’esercizio 2022.

Relazione sulla politica in materia di Remunerazione e sui com-pensi corrisposti: Deliberazione relativa alla Prima Sezione, ai sensi dell’art. 123-ter, comma 3-bis, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Relazione sulla politica in materia di Remunerazione e sui com pensi corrisposti: Deliberazione relativa alla Seconda Sezione, ai sensi dell’art. 123-ter, comma 6, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e, subordinatamente all’approvazione del predetto punto 1 in parte straordinaria.

Determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Am-ministrazione.

Nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

Nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Determinazione del compenso dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 353

15. Ulteriori pratiche di Governo Societario (ex art. 123-bis TUF, c. 2, lett. a)

N.A.

16. Cambiamenti dalla chiusura dell’esercizio

Dalla chiusura dell’esercizio alla data di approvazione della presente Relazione non si sono verificati ulteriori cambiamenti nella struttura di corporate governance della Società.

17. Considerazioni sulla lettera del 14 dicembre 2023 del Presidente del Comitato per la Corporate Governance

In data 14 dicembre 2023, il Presidente del Comitato per la Corpo-rate Governance, nell’ambito delle attività di monitoraggio sul livello di recepimento del Codice da parte degli emittenti, ha inviato una comunicazione che identifica una serie di aree rispetto alle quali è stata proposta una migliore adesione alle raccomandazioni del Co-dice stesso.

L’organo amministrativo della Società nella seduta del 15 febbra-io 2024 ha esaminato il testo della lettera e i punti di attenzione nella stessa evidenziati e, con il supporto delle competenti funzioni aziendali ha rilevato che, salvo ulteriori miglioramenti, il sistema di Corporate Governance di Acea è sostanzialmente allineato con le indicazioni contenute nella lettera.

Le raccomandazioni formulate nella lettera sono state inoltre sot-toposte, per quanto di competenza, anche al Comitato Controllo e Rischi nella seduta dell’8 febbraio 2024 e al Collegio Sindacale di Acea nella seduta del 20 febbraio 2024.

Per maggiori dettagli si rinvia a quanto contenuto nelle apposite sezioni della Relazione e in particolare alla sezione 4.1 per quanto attiene gli “Orientamenti sulla composizione ottimale”; 4.4 per quanto attiene l’“Informativa pre-consiliare” e 2.d con riferimento al (“Voto maggiorato”).

Riguardo, invece, alla raccomandazione per il 2024 relativa al Piano industriale si precisa quanto segue: a seguito della nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della Società e all’insediamento della nuova squadra manageriale, la Società ha potuto avviare le attivi-

funzionali alla definizione del nuovo piano industriale. Tali attività hanno visto il coinvolgimento dei Consiglieri in più occasioni. In par-ticolare nella riunione del 25 luglio del 2023 l’organo amministrativo ha avuto modo di esaminare i pilastri delle linee guida strategiche del nuovo piano industriale Successivamente, anche in considerazione di una serie di operazioni di business cui la Società avrebbe potuto essere chiamata nelle more dei tempi necessari per l’approvazio-ne del nuovo piano industriale, il Consiglio di Amministrazione ha potuto beneficiare, sia nell’ambito di sedute formali sia in incontri a corollario delle stesse, di iniziative svolte alla presenza dei rela-tivi responsabili funzionali a rappresentare l’analisi degli scenari di mercato relativamente a ciascuno dei principali settori di business in cui si articola l’attività del Gruppo.

Tale percorso ha contemplato nel corso dei primi mesi del 2024 ulteriori incontri nel corso dei quali il Consiglio, anche su richiesta degli stessi amministratori, ha avuto modo discutere e condividere quegli elementi della strategia sottostante la definizione del nuovo piano industriale e rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine nonché procedere all’approvazione dello stesso.

Per il Consiglio di Amministrazione

La Presidente

Barbara Marinali

354 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Tabelle

Tabella 1: Informazioni sugli Assetti Proprietari alla data del 5 marzo 2024

1. Struttura del capitale sociale

N. azioni

N. diritti di voto

Quotato Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana

Diritti e obblighi

Azioni ordinarie

(non è prevista la possibilità di maggiorazione dei diritti di voto)

212.964.000

212.964.000

100%

Azioni privilegiate

-

Azioni a voto plurimo

-

Altre categorie di azioni con diritto di voto

-

Azioni risparmio

-

Azioni risparmio convertibili

-

Altre categorie di azioni senza diritto di voto

-

Altro

-

Azioni ordinarie

(non è prevista la possibilità di maggiorazione dei diritti di voto)

212.964.000

212.964.000

100%

2. Altri strumenti finanziari (attribuenti il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione)

Quotato

(indicare i mercati)/non quotato

N. strumentiin circolazione

Categoria di azioni al servizio della

conversione/esercizio

N. azioni al servizio

della conversione/esercizio

Obbligazioni convertibili

-

-

-

-

Warrant

-

-

-

-

3. Partecipazioni rilevanti nel capitale sociale

(dal sito CONSOB del 5 marzo 2024)

Dichiarante

Azionista diretto

Quota %

su capitale

ordinario

Quota %

su capitale

votante

Roma Capitale

Roma Capitale

51%

51%

Suez SA

Suez International SAS

23,333%

23.333%

Caltagirone Francesco Gaetano

Capitolium Srl

0,141%

5,452%

Caltagirone SpA

1,174%

Fincal SpA

3,052%

FGC SpA

1,085%

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 355

Tabella 2: Struttura del Consiglio di Amministrazionealla data di chiusura dell’esercizio

Carica

Componenti

Anno nascita

Data di

prima nomina *

In carica

dal

In carica

fino al

Lista

**

Lista

(M/m)

***

Esec.

Non-Esec.

Indip. da

Codice

Indip. da

TUF

N. altri

incarichi

****

Partecipazione alle riunioni

*****

Presidente

Barbara Marinali

1964

17 /02/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

1

16/16

CEO/DG

Fabrizio Palermo

1971

26/09/2022

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

n.a.

16/16

Consigliere

Antonella Rosa Bianchessi

1969

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

m

X

n.a.

16/16

Consigliere

Antonino Cusimano

1964

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

m

X

n.a.

16/16

Consigliere

Patrizia Rutigliano

1968

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

m

X

16/16

Consigliere

Francesca Menabuoni

1969

10/11/2023

10/11/2023

31/12/2025

A

m

X

n.a.

3/3

Consigliere

Alessandro Caltagirone

1969

27/04/2017

18/04/2023

31/12/2025

A

m

X

6

11/16

Consigliere

Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso

1968

23/04/2015

18/04/2023

31/12/2025

A

m

X

2

12/16

Consigliere

Luisa Melara

1970

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

n.a.

14/16

Consigliere

Alessandro Picardi

1977

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

n.a.

15/16

Consigliere

Elisabetta Maggini

1982

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

2

16/16

Consigliere

Angelo Piazza

1955

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

3

16/16

Consigliere

Nathalie Tocci

1977

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

n.a.

15/16

Amministratori cessati durante l’esercizio

Consigliere

Thomas Devedjian

1971

18/04/ 023

18/04/2023

31/10/2023

A

m

X

8/12

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l’amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA di Acea.

** In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è stata presentata da azionisti (“A”) ovvero dal CdA (“C”).

*** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore (“M”: lista di maggioranza; m”: lista di minoranza).

**** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nell’ultima pagina della Relazione gli incarichi sono indicati per esteso.

***** In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA.

N. di riunioni svolte durante l’esercizio 2023: 24

Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l’elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 1% delle azioni aventi diritto di voto

Amministratori in carica fino al 18 aprile 2023

Carica

Componenti

Anno nascita

Data di

prima nomina*

In carica

dal

In carica

fino al

Lista

(Presentatori)

**

Lista

(M/m)

***

Esec.

Non-Esec.

Indip. da

Codice

Indip. da

TUF

N. altri

incarichi

****

Partecipazione *****

Presidente

Michaela Castelli

1970

27/04/2017

29/05/2020

14/02/2023

A

M

X

2

3/3

Presidente

Barbara Marinali

1964

coop. CdA 17/02/2023

17/02/2023

18/04/2023

X

X

X

1

5/5

CEO

Fabrizio Palermo

1971

26/09/2022

26/09/2022

18/04/2023

A

M

X

------

8/8

Consigliere

Giacomo Larocca

1978

29/05/2020

29/05/2020

18/04/2023

A

M

X

X

X

------

8/8

Consigliere

Gabriella Chiellino

1970

27/04/2017

29/05/2020

18/04/2023

A

M

X

X

X

1

8/8

Consigliere

Liliana Godino

1962

27/04/2017

29/05/2020

18/04/2023

A

M

X

X

X

------

8/8

Consigliere

Francesca Menabuoni

1969

Ass. 27/04/2022

27/04/2022

18/04/2023

A

m

X

------

8/8

Consigliere

Alessandro Caltagirone

1969

27/04/2017

29/05/2020

18/04/2023

A

m

X

X

X

6

8/8

Consigliere

Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso

1968

23/04/2015

29/05/2020

18/04/2023

A

m

X

X

X

2

7/8

Consigliere

Massimiliano Pellegrini

1973

coop. CdA 18/07/2022

18/07/2022

18/04/2023

A

m

X

------

7/8

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l’amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA di Acea.

** In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è stata presentata da azionisti (“A”) ovvero dal CdA (“C”).

*** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore (“M”: lista di maggioranza; m”: lista di minoranza).

**** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nell’ultima pagina della Relazione gli incarichi sono indicati per esteso.

***** In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA.

356 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Tabella 2: Struttura del Consiglio di Amministrazionealla data di chiusura dell’esercizio

Carica

Componenti

Anno nascita

Data di

prima nomina *

In carica

dal

In carica

fino al

Lista

**

Lista

(M/m)

***

Esec.

Non-Esec.

Indip. da

Codice

Indip. da

TUF

N. altri

incarichi

****

Partecipazione alle riunioni

*****

Presidente

Barbara Marinali

1964

17 /02/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

1

16/16

CEO/DG

Fabrizio Palermo

1971

26/09/2022

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

n.a.

16/16

Consigliere

Antonella Rosa Bianchessi

1969

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

m

X

n.a.

16/16

Consigliere

Antonino Cusimano

1964

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

m

X

n.a.

16/16

Consigliere

Patrizia Rutigliano

1968

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

m

X

16/16

Consigliere

Francesca Menabuoni

1969

10/11/2023

10/11/2023

31/12/2025

A

m

X

n.a.

3/3

Consigliere

Alessandro Caltagirone

1969

27/04/2017

18/04/2023

31/12/2025

A

m

X

6

11/16

Consigliere

Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso

1968

23/04/2015

18/04/2023

31/12/2025

A

m

X

2

12/16

Consigliere

Luisa Melara

1970

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

n.a.

14/16

Consigliere

Alessandro Picardi

1977

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

n.a.

15/16

Consigliere

Elisabetta Maggini

1982

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

2

16/16

Consigliere

Angelo Piazza

1955

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

3

16/16

Consigliere

Nathalie Tocci

1977

18/04/2023

18/04/2023

31/12/2025

A

M

X

n.a.

15/16

Amministratori cessati durante l’esercizio

Consigliere

Thomas Devedjian

1971

18/04/ 023

18/04/2023

31/10/2023

A

m

X

8/12

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l’amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA di Acea.

** In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è stata presentata da azionisti (“A”) ovvero dal CdA (“C”).

*** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore (“M”: lista di maggioranza; m”: lista di minoranza).

**** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nell’ultima pagina della Relazione gli incarichi sono indicati per esteso.

***** In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA.

N. di riunioni svolte durante l’esercizio 2023: 24

Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l’elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 1% delle azioni aventi diritto di voto

Amministratori in carica fino al 18 aprile 2023

Carica

Componenti

Anno nascita

Data di

prima nomina*

In carica

dal

In carica

fino al

Lista

(Presentatori)

**

Lista

(M/m)

***

Esec.

Non-Esec.

Indip. da

Codice

Indip. da

TUF

N. altri

incarichi

****

Partecipazione *****

Presidente

Michaela Castelli

1970

27/04/2017

29/05/2020

14/02/2023

A

M

X

2

3/3

Presidente

Barbara Marinali

1964

coop. CdA 17/02/2023

17/02/2023

18/04/2023

X

X

X

1

5/5

CEO

Fabrizio Palermo

1971

26/09/2022

26/09/2022

18/04/2023

A

M

X

------

8/8

Consigliere

Giacomo Larocca

1978

29/05/2020

29/05/2020

18/04/2023

A

M

X

X

X

------

8/8

Consigliere

Gabriella Chiellino

1970

27/04/2017

29/05/2020

18/04/2023

A

M

X

X

X

1

8/8

Consigliere

Liliana Godino

1962

27/04/2017

29/05/2020

18/04/2023

A

M

X

X

X

------

8/8

Consigliere

Francesca Menabuoni

1969

Ass. 27/04/2022

27/04/2022

18/04/2023

A

m

X

------

8/8

Consigliere

Alessandro Caltagirone

1969

27/04/2017

29/05/2020

18/04/2023

A

m

X

X

X

6

8/8

Consigliere

Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso

1968

23/04/2015

29/05/2020

18/04/2023

A

m

X

X

X

2

7/8

Consigliere

Massimiliano Pellegrini

1973

coop. CdA 18/07/2022

18/07/2022

18/04/2023

A

m

X

------

7/8

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l’amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA di Acea.

** In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è stata presentata da azionisti (“A”) ovvero dal CdA (“C”).

*** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore (“M”: lista di maggioranza; m”: lista di minoranza).

**** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nell’ultima pagina della Relazione gli incarichi sono indicati per esteso.

***** In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 357

Tabella 3: Struttura dei comitati consiliari alla data di chiusura dell’esercizio

Consiglio di Amministrazione

Comitato per il Territorio

Comitato OPC (a)

Comitato Controllo e Rischi

Comitato per le Nomine e la Remunerazione

Comitato per l’Etica, la Sostenibilità e l’Inclusione

Componenti

Carica/Qualifica

*

**

*

**

*

**

*

**

*

**

Barbara Marinali

Presidente non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

Fabrizio Palermo

Amministratore Delegato non indipendente

Antonella Rosa Bianchessi

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

13/14

M

7/7

M

Antonino Cusimano

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

8/8

M

Patrizia Rutigliano

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

5/5

P

14/14

M

8/9

M

7/7

M

Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

5/5

M

14/14

M

8/8

M

9/9

P

7/7

M

Alessandro Caltagirone

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

Luisa Melara

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

13/14

M

6/7

M

Alessandro Picardi

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

5/5

M

8/8

P

Francesca Menabuoni

Amministratore non esecutivo

1/1

M

Elisabetta Maggini

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

8/8

M

7/7

P

Angelo Piazza

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

13/14

P

9/9

M

Nathalie Tocci

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

7/9

M

Amministratori cessati durante l’esercizio

(b)

Thomas Devedjian

Amministratore non esecutivo

4/5

M

Giacomo Larocca

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

3/3

M

4/4

M

6/6

M

Gabriella Chiellino

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

4/4

6/6

P

Liliana Godino

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

4/4

P

4/4

Francesca Menabuoni

Amministratore non esecutivo

3/3

P

4/4

M

6/6

M

Alessandro Caltagirone

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

2/3

M

4/4

M

4/4

P

5/6

M

Massimiliano Pellegrini

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

3/4

M

(a) Si segnala che il Comitato, nella sua veste di Presidio Equivalente (composto da Angelo Piazza, Luisa Melara, Patrizia Rutigliano e Antonella Rosa Bianchessi), da maggio 2023 al 31 dicembre 2023, ha tenuto 14 riunioni.

(b) Si segnala che fino all’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale è stato individuato quale soggetto chiamato a svolgere il ruolo di c.d. “presidio equivalente”, ai sensi del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera n. 17221 e ss.mm. ii. nonché della “Procedura per le operazioni con Parti Correlate” allora vigente, ai fini dell’espressione del parere in merito all’interesse di Acea al compimento di alcune operazioni con parti correlate nonché alla convenienza e alla correttezza sostanziale delle condizioni delle stesse.

* In questa colonna è indicata la partecipazione di componenti alle riunioni dei comitati.

** In questa colonna è indicata la carica ddi ogni componente (P: Presidente, M: Membro).

358 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Tabella 3: Struttura dei comitati consiliari alla data di chiusura dell’esercizio

Consiglio di Amministrazione

Comitato per il Territorio

Comitato OPC (a)

Comitato Controllo e Rischi

Comitato per le Nomine e la Remunerazione

Comitato per l’Etica, la Sostenibilità e l’Inclusione

Componenti

Carica/Qualifica

*

**

*

**

*

**

*

**

*

**

Barbara Marinali

Presidente non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

Fabrizio Palermo

Amministratore Delegato non indipendente

Antonella Rosa Bianchessi

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

13/14

M

7/7

M

Antonino Cusimano

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

8/8

M

Patrizia Rutigliano

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

5/5

P

14/14

M

8/9

M

7/7

M

Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

5/5

M

14/14

M

8/8

M

9/9

P

7/7

M

Alessandro Caltagirone

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

Luisa Melara

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

13/14

M

6/7

M

Alessandro Picardi

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

5/5

M

8/8

P

Francesca Menabuoni

Amministratore non esecutivo

1/1

M

Elisabetta Maggini

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

8/8

M

7/7

P

Angelo Piazza

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

13/14

P

9/9

M

Nathalie Tocci

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

7/9

M

Amministratori cessati durante l’esercizio

(b)

Thomas Devedjian

Amministratore non esecutivo

4/5

M

Giacomo Larocca

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

3/3

M

4/4

M

6/6

M

Gabriella Chiellino

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

4/4

6/6

P

Liliana Godino

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

4/4

P

4/4

Francesca Menabuoni

Amministratore non esecutivo

3/3

P

4/4

M

6/6

M

Alessandro Caltagirone

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

2/3

M

4/4

M

4/4

P

5/6

M

Massimiliano Pellegrini

Amministratore non esecutivo, indipendente da TUF e da Codice

3/4

M

(a) Si segnala che il Comitato, nella sua veste di Presidio Equivalente (composto da Angelo Piazza, Luisa Melara, Patrizia Rutigliano e Antonella Rosa Bianchessi), da maggio 2023 al 31 dicembre 2023, ha tenuto 14 riunioni.

(b) Si segnala che fino all’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale è stato individuato quale soggetto chiamato a svolgere il ruolo di c.d. “presidio equivalente”, ai sensi del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera n. 17221 e ss.mm. ii. nonché della “Procedura per le operazioni con Parti Correlate” allora vigente, ai fini dell’espressione del parere in merito all’interesse di Acea al compimento di alcune operazioni con parti correlate nonché alla convenienza e alla correttezza sostanziale delle condizioni delle stesse.

* In questa colonna è indicata la partecipazione di componenti alle riunioni dei comitati.

** In questa colonna è indicata la carica ddi ogni componente (P: Presidente, M: Membro).

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 359

Tabella 4: Struttura del collegio sindacale alla data di chiusura dell’esercizio

Collegio Sindacale

Quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 1% delle azioni aventi diritto di voto

Collegio Sindacale

Quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 1% delle azioni aventi diritto di voto

Carica

Componenti

Anno di nascita

Data di prima nomina*

In carica dal

In carica

fino al

Lista

(M/m)**

Indipendenza da Codice

Partecipazione alle riunioni

Numero altri incarichi

Presidente

Maurizio Lauri

1962

2019

27/04/2022

31/12/2024

m

X

24/24

4

Sindaco effettivo

Leonardo Quagliata

1953

2022

27/04/2022

31/12/2024

M

X

24/24

1

Sindaco effettivo

Claudia Capuano

1968

2022

27/04/2022

31/12/2024

M

X

24/24

Sindaco supplente

Rosina Cichello

1967

2022

27/04/2022

31/12/2024

M

X

5

Sindaco supplente

Vito Di Battista

1952

2022

27/04/2022

31/12/2024

m

X

5

* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell’emittente.

** In questa colonna è indicata lista da cui è stato tratto ciascun sindaco (“M”: lista di maggioranza; “m”: lista di minoranza).

*** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale.

**** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell’art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti CONSOB. L’elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla CONSOB sul proprio sito internet ai sensi dell’art. 144-quin-quiesdecies del Regolamento Emittenti CONSOB.

N. di riunioni svolte durante l’esercizio 2023: 24

Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l’elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 1% delle azioni aventi diritto di voto

Tavola 1. Composizione del Consiglio di Amministrazione di ACEA e incarichi ricoperti dai Consiglieri in altre società al 31/12/2023

Ruolo

Nome

Qualifica

Altri incarichi *

Presidente

Barbara Marinali

Webuild SpA

Chief Executive Officer/DG

Fabrizio Palermo

n.a.

Amministratore

Antonella Rosa Bianchessi

n.a.

Amministratore

Antonino Cusimano

n.a.

Amministratore

Patrizia Rutigliano

Poste Italiane SpA

Amministratore

Francesca Menabuoni

n.a.

Amministratore

Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso

Piemme SpA

FGC SpA

Amministratore

Alessandro Caltagirone

Aalborg Portland Holding A/S (VP)

Cementir Holding NV (VP)

Caltagirone SpA

Caltagirone Editore SpA (VP)

Fincal SpA (P)

Finanziaria Italia 2005 SpA (AU)

Amministratore

Luisa Melara

n.a.

Amministratore

Alessandro Picardi

n.a.

Amministratore

Elisabetta Maggini

[ASP Asilo Savoia Azienda Pubblica di Servizi alla persona]

Sorgente Group SpA (cessata il 21/12/2023)

Amministratore

Angelo Piazza

CDP Real Asset SGR SpA

SAVE SpA

La Villata SpA Immobiliare di Investimento e Sviluppo

Amministratore

Nathalie Tocci

n.a.

* Elenco delle cariche di amministratore o sindaco ricoperte da ciascun Consigliere in altre società quotate in mercati regolamentati anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o con un patrimonio netto superiore a 1 miliardo.

360 4. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Tabella 4: Struttura del collegio sindacale alla data di chiusura dell’esercizio

Collegio Sindacale

Quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 1% delle azioni aventi diritto di voto

Collegio Sindacale

Quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 1% delle azioni aventi diritto di voto

Carica

Componenti

Anno di nascita

Data di prima nomina*

In carica dal

In carica

fino al

Lista

(M/m)**

Indipendenza da Codice

Partecipazione alle riunioni

Numero altri incarichi

Presidente

Maurizio Lauri

1962

2019

27/04/2022

31/12/2024

m

X

24/24

4

Sindaco effettivo

Leonardo Quagliata

1953

2022

27/04/2022

31/12/2024

M

X

24/24

1

Sindaco effettivo

Claudia Capuano

1968

2022

27/04/2022

31/12/2024

M

X

24/24

Sindaco supplente

Rosina Cichello

1967

2022

27/04/2022

31/12/2024

M

X

5

Sindaco supplente

Vito Di Battista

1952

2022

27/04/2022

31/12/2024

m

X

5

* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell’emittente.

** In questa colonna è indicata lista da cui è stato tratto ciascun sindaco (“M”: lista di maggioranza; “m”: lista di minoranza).

*** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale.

**** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell’art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti CONSOB. L’elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla CONSOB sul proprio sito internet ai sensi dell’art. 144-quin-quiesdecies del Regolamento Emittenti CONSOB.

N. di riunioni svolte durante l’esercizio 2023: 24

Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l’elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 1% delle azioni aventi diritto di voto

Tavola 1. Composizione del Consiglio di Amministrazione di ACEA e incarichi ricoperti dai Consiglieri in altre società al 31/12/2023

Ruolo

Nome

Qualifica

Altri incarichi *

Presidente

Barbara Marinali

Webuild SpA

Chief Executive Officer/DG

Fabrizio Palermo

n.a.

Amministratore

Antonella Rosa Bianchessi

n.a.

Amministratore

Antonino Cusimano

n.a.

Amministratore

Patrizia Rutigliano

Poste Italiane SpA

Amministratore

Francesca Menabuoni

n.a.

Amministratore

Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso

Piemme SpA

FGC SpA

Amministratore

Alessandro Caltagirone

Aalborg Portland Holding A/S (VP)

Cementir Holding NV (VP)

Caltagirone SpA

Caltagirone Editore SpA (VP)

Fincal SpA (P)

Finanziaria Italia 2005 SpA (AU)

Amministratore

Luisa Melara

n.a.

Amministratore

Alessandro Picardi

n.a.

Amministratore

Elisabetta Maggini

[ASP Asilo Savoia Azienda Pubblica di Servizi alla persona]

Sorgente Group SpA (cessata il 21/12/2023)

Amministratore

Angelo Piazza

CDP Real Asset SGR SpA

SAVE SpA

La Villata SpA Immobiliare di Investimento e Sviluppo

Amministratore

Nathalie Tocci

n.a.

* Elenco delle cariche di amministratore o sindaco ricoperte da ciascun Consigliere in altre società quotate in mercati regolamentati anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o con un patrimonio netto superiore a 1 miliardo.

 Gruppo Acea  Bilancio consolidato 2023 361

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